Centrodestra litiga solo per le poltrone
L’Aquila, 13 aprile 2024. Marinelli e Paolucci su nuovo Consiglio regionale: “Con Luciano D’Amico per un’opposizione serrata ad un centrodestra che già litiga per le poltrone.”
“A partire da un’opposizione molto serrata, seria e concreta, il Partito Democratico vuole essere nel consiglio regionale l’infrastruttura che rafforza e cementa la coalizione – affermano a margine della prima seduta del XII Legislatura del Consiglio Regionale, il segretario del Partito democratico abruzzese Daniele Marinelli e il Capogruppo del Pd in Consiglio Silvio Paolucci – Fuori dal consiglio, nei territori, in ogni angolo della nostra regione, la nostra sfida sarà quella di essere ancora più presenti, più vicini alle persone, più attenti a recepire le molte esigenze dei cittadini e trasformarle in proposte politiche in grado di rendere più efficace la nostra attività di opposizione. Riconosciamo a Luciano D’Amico il ruolo di guida e punto di riferimento di una coalizione che resta coesa per il bene dell’Abruzzo.
La nomina di Sospiri – partorita tra ripensamenti e assenze – dimostra che nel merito e nel metodo la destra non propone alcun genere di discontinuità così come la nomina dell’assessore Verì, alla salute, rappresenta qualcosa di già visto con i problemi enormi sulla sanità di tutti i giorni.
Di fronte all’irresponsabilità di questa maggioranza, che già litiga e si divide su questioni di potere di cui ai cittadini non interessa nulla, noi dobbiamo invece assumere un atteggiamento di umiltà e responsabilità: l’Abruzzo ha bisogno di un consiglio regionale che si occupi dei tanti problemi aperti e di rilanciare una regione ferma da troppo tempo.
Il discorso programmatico di Marsilio è stato deludente e lontano dai problemi degli abruzzesi: non può essere una priorità iniziare la legislatura regionale parlando di legge elettorale regionale e del numero degli assessori della giunta regionale.
Per noi la priorità è incalzare il governo nazionale sul fondo nazionale per la sanità, sulle infrastrutture strategiche che sono state definanziate, sull’agricoltura e sull’opposizione al disegno di autonomia differenziata, che non può vedere la nostra Regione assecondare lo Spaccaitalia di Calderoli e della Presidente Meloni. Sull’idea di un Abruzzo che deve sostenere le priorità di Roma noi non ci stiamo dunque e dal prossimo consiglio regionale ribadiremo le priorità per la nostra terra”.
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