Presentazione del libro. Lo chef “selvaggio” porta al Kursaal simpatia, carattere e un nuovo modo di pensare la cucina. Partecipa all’ incontro l’assessore alla Cultura Paolo Giorgini
Giulianova, 17 aprile 2024. La presentazione del libro, un’occasione di grande divertimento; la firma delle copie, un momento di inaspettata empatia.
Quanti ieri hanno conosciuto al Kursaal lo chef “selvaggio” Davide Nanni, sono usciti dalla sala, attorno alle 19:30, con il sorriso sulle labbra, sicuramente senza l’impressione di aver assistito alla presentazione di un libro o alla lezione di un cuoco sulla cresta dell’onda. Ieri pomeriggio, il libro “A sentimento” e il suo autore sono stati al centro di un incontro sotto molti aspetti inusuale.
L’evento era patrocinato dal Comune di Giulianova e organizzato da “Samarcanda. Sipari Saperi Sapori”.
Appassionata e appassionante, moderata da Francesca Martinelli, la presentazione è stata introdotta da Leo Nodari, direttore di Gastrosofia, e dall’assessore alla Cultura Paolo Giorgini, che ha portato i saluti dell’ Amministrazione Comunale e ha seguito, divertito, l’intero incontro. Smettere di ascoltare Davide Nanni era peraltro difficile, dal momento che il giovane chef ha raccontato, con una semplicità a dir poco disarmante, le fortunate e meritate circostanze che lo hanno portato a trionfare sui social e a calcare il palcoscenico televisivo di “È sempre mezzogiorno”.
Davide, reduce da una girandola di insoddisfacenti esperienze all’estero, è oggi il vero protagonista di un “piccolo” mondo: piccolo il paese dove vive (Castrovalva, 15 abitanti), piccola la locanda di famiglia , il “Nido d’ Aquila”, che cura e gestisce, piccolo era lui quando i nonni gli hanno regalato una montagna di ricordi che sono serviti a migliorargli il presente e a declinargli il futuro.
È invece grande, anche nel nome, papà Marione, anima e cameriere del Nido d’Aquila, prototipo di un locale di alto livello, dove però i sofismi della cucina stellata non hanno diritto di cittadinanza. La formula azzeccatissima di Davide è stata infatti quella di coniugare la bontà dei piatti gourmet alla più schietta tradizione regionale.
La sua cucina si proclama nemica giurata dei piatti pretenziosi e promuove un mangiare che è figlio dalla cultura gastronomica di un Abruzzo generoso, ancora fedele a sé stesso. Tra Davide Nanni e il suo cucinare “a sentimento” non ci sono discrepanze, smagliature. Questo è il bello, il fattore che piace e che funziona.
La “Banda dei picchiatelli” di Roseto, vestiti a pois e cappelli dorati, al grido di “J so wild”, ha felicemente aperto e chiuso l’incontro.
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