Se i numeri parlano, diranno pure qualcosa. E allora analizziamoli
Pescara, 19 aprile 2024. Nel gennaio del 2023 l’Amministrazione comunale fa sapere che la Fondazione Alberitalia darà il suo contributo per la rinascita della Riserva Dannunziana. Gratis, donando pini certificati, geneticamente simili, anzi migliori, di quelli andati a fuoco. La donazione garantisce l’ordine degli agronomi e forestali, prevede inoltre la messa a dimora, le cure colturali per i 3 anni successivi, le spese di progettazione tecnica di agronomi e forestali coinvolti: tutto a ZERO spese per il Comune!
A febbraio del 2023, in sede di Commissione Ambiente, i consulenti del comitato scientifico, coinvolti anche loro a titolo gratuito, danno i primi numeri della rinascita dopo l’incendio di agosto del 2021, che hanno interessato 5 ha del comparto 5, 5 del 4 e 0,5 del 4. Il dr Savini, in particolare, afferma che “il soprassuolo è stato ricostituito e già si potevano contare 1.500-2.000 piantine di Pino d’Aleppo nuove su ogni ettaro di terreno. Poi la siccità ha fatto scendere il numero a 600-1.000 unità per ettaro”. Suggerisce anche la bonifica del terreno dai resti del vecchio vivaio, da rifiuti vari e “l’affidamento di un incarico multidisciplinare per lavorare nelle parti percorse dal fuoco con un progetto SOFT che preveda l’eliminazione dei tronchi bruciati rimasti”.
Pochi giorni fa, aprile 2024, dopo gli incarichi “onerosi” dati a Alberitalia di redigere un documento di linee guida e ad un agronomo forestale di redigere il piano di esbosco, a seguito dell’affermazione di Radici in Comune che nei numeri qualcosa non tornava, il Sindaco, durante un sopralluogo, fa sapere che “tra i pini d’Aleppo nati spontaneamente nelle varie aree, alcuni spostati per un loro successivo travaso, e i 200 donati da Alberitalia, la Riserva può contare oggi su … 510 esemplari!”. Nessuno scempio ambientale, quindi!
Inoltre, aggiunge accarezzando il novellame in crescita, il legname rimosso andrà all’asta, come dice la legge, “… perché quello che seguiamo è un iter di legge”. Al seguito del primo cittadino, l’Assessore Santilli sottolinea come l’acqua, quella necessaria, sia stata regolarmente data!
Il Sindaco poi in più di un’occasione chiosa sulla vicenda sottolineando che il periodo elettorale ha stimolato diverse persone a riunirsi in una lista “contro di lui” ma che in tale veste non hanno competenze in materia, che invece ha l’ordine degli agronomi e forestali. Punto!
Ma veniamo ai numeri
Alberitalia ha redatto il progetto “Indirizzi operativi per la rimozione delle piante danneggiate dal fuoco all’interno dei Comparti 4 e 5 della Pineta Dannunziana e Linee Guida per l’assetto forestale di tutta l’area protetta” per un compenso di circa 43 mila €!
Giuseppe Farina, agronomo forestale, è stato incaricato della “Progettazione Definitiva, Esecutiva, Direzione Lavori e redazione del CRE relativamente ai servizi di Rimozione delle piante danneggiate dal fuoco all’interno dei comparti 4 e 5 della Pineta Dannunziana” per un compenso poco oltre gli 8 mila €.
Delle 1.500-2.000 per ettaro, poi diventate per la siccità, contrariamente alle affermazioni dell’assessore al verde, 600-1.000 sempre per ettaro, oggi, comprese quelle “donate da Alberitalia”, la Riserva “può contare in totale su 510 esemplari”.
Ma dove sono finite, allora, le migliaia di piantine dello scorso anno? Decedute per siccità? Sepolte dai tronchi rimossi nei loro letti di caduta? Sotto i trattori?
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