Salotto culturale e la raccolta poetica di E. Mazzarella
Teramo, 21 aprile 2024. Il prossimo 24 Aprile 2024 alle ore 18,15 il Salotto culturale di Prospettiva persona (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas) Via N. Palma, 31, presenta la raccolta poetica di E. Mazzarella, Cerimoniale, Crocetti Editore, Milano 2023. Ne discuteranno, sotto la presidenza e il coordinamento di Enrica Lisciani Petrini, Adriano Ardovino e Vincenzo Lisciani Petrini
Vi aspettiamo numerosi sia in presenza che in streaming: manderemo link
Approfondimenti:
Cerimoniale, Poesia di “visioni”, che si accendono a farsi parola, “sopra pensiero”, nella “cosa che pensa” – “che dubita, che concepisce, che afferma, che nega, che vuole, che non vuole, che immagina anche, e che sente”. La poesia di M. guarda il sorgere e il perire delle cose, il loro andare per il mondo che va via, a cominciare dagli occhi di chi guarda; trascrive il dettato del “Golgota delle cose” che la coscienza ha voluto vedere scalando le mura del “giardino della natura”, per vedere fuori. Fuori – dalla fisica, dalla natura – trova solo la fisica che muore, cioè noi, l’unica metafisica conosciuta. E tuttavia un’illusione – “che l’anima potesse essere casa/ presidio di qualcosa” – in cui tenere campo con dignità in un “cerimoniale” di presenza, “perché nella vita/ il posto è/ dove trovi posto”. Cerimoniale chiude Opera sesta, silloge che considera “il grande Sistema del Silenzio” davanti alla Sapienza – il Poemetto di chiusura – che perdona.
Eugenio Mazzarella è professore emerito di Filosofia Teoretica all’Università Federico II di Napoli, dove è stato Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. È stato parlamentare nella XVI Legislatura. Tra i maggiori interpreti di Heidegger e Nietzsche, cui ha dedicato studi considerati classici, ha sviluppato una riflessione antropologica il cui focus filosofico è un programma di “tenuta” dell’umano conosciuto: Vie d’uscita. L’identità umana come programma stazionario metafisico (il Melangolo, Genova 2004); L’uomo che deve rimanere. La smoralizzazione del mondo (Quodlibet, Macerata/Roma 2017). Ha trattato il nesso poesia-ontologia in Perché i poeti. La parola necessaria (Neri Pozza, Milano/Vicenza 2020). Ha pubblicato quattro raccolte di poesia: Il singolare tenace (I Quaderni del Battello Ebbro, Alto Reno Terme (Bo) 1993), Un mondo ordinato (Palomar, Milano 1999), Opera media (il Melangolo, Genova 2004) e Anima Madre (Artstudio Paparo, Napoli 2015).
Enrica Lisciai Petrini, professore ordinario di Filosofia teoretica presso l’Università degli studi di Salerno, è membro della Direzione scientifica della rivista “Il Pensiero” e del Comitato di direzione della rivista “Filosofia Politica”. Ha dato particolare attenzione alle riflessioni di autori come Heidegger, Bergson, Jankélévitch, Merleau-Ponty e Deleuze; tra essi ricordiamo L’apparenza e le forme. Filosofia e musica in V. Jankélévitch, Nuove Edizioni Tempi Moderni, Napoli 1991; Il suono incrinato. Musica e filosofia nel primo Novecento, Einaudi, Torino 2001; La passione del mondo. Saggio su Merleau-Ponty, ESI, Napoli 2002; Risonanze. Ascolto Corpo Mondo, Mimesis, Milano 2007; Charis. Saggio su Jankélévitch, Mimesis, Milano 2012; Vita quotidiana. Dall’esperienza artistica al pensiero in atto, Bollati Boringhieri, Torino 2015
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