DOPO DI VOI CI SIAMO NOI

Pronto per Natale 2025 il sogno dell’ associazione Orizzonte

Miglianico, 23 aprile 2024. È forse il più grande sogno di Michelina Mattoscio, fondatrice e Presidente dell’associazione Orizzonte Odv, attiva da oltre 30 anni a Francavilla al Mare, e come tutti gli altri sogni sta diventando realtà.

Nell’incontro organizzato alla Chiave Bianca dell’azienda Marfisi a Miglianico, la Mattoscio ha ricostruito la genesi di un progetto sociale grandioso, quello di creare un centro diurno con residenzialità (20 posti letto), riconvertendo un immobile già esistente, sempre a Miglianico, capace di essere luogo di inclusione e di attività per un gran numero di laboratori.

Entusiasti il Sindaco di Miglianico Fabio Adezio, l’assessore alla cultura di Francavilla al Mare Cristina Rapino, amici e partners di oggi e di domani dell’impresa, che hanno testimoniato a vario titolo l’adesione al progetto, come Pasetti, Marramiero, Sicma e, sul fronte istituzionale, CSV Abruzzo.

Decisivo l’intervento di Banca Intesa San Paolo, rappresentata da Bruno Ricchi della Direzione Impact dell’istituto. Mattoscio ha ringraziato, tra i presenti, gli ex proprietari dell’immobile e i responsabili della ditta di progettazione Mercurio e di quella di Costruzione Martelli. Proprio Simone Martelli, anche a sorpresa, ha annunciato l’operatività effettiva a partire dal dicembre del 2025.

Un tributo grato e sincero ha riguardato la Vicepresidente Assunta Graziani, Vincenzo Di Peco, socio onorario. La Dottoressa Giulia di Sipio ha illustrato un focus sui numeri della disabilità in Italia oggi. Con lei Michelina Mattoscio ha intessuto la rete di relazioni e idee condivise, capace adesso e domani di donare una sponda di serenità e prospettiva ai ragazzi e alle loro famiglie.

E così il “Dopo di Voi ci siamo Noi” diventa garanzia di servizio, solidarietà e futuro.




MURATI VIVI IN CASA

Cgil Abruzzo Molise: con dl 39/2024 problemi per migliaia di disabili

Pescara, 23 aprile 2024. “Il Decreto-legge del 29 marzo n. 39 del 2024, recante misure urgenti in materia di agevolazioni fiscali, adottato dal Governo comincia a dare i suoi frutti: migliaia di abruzzesi con disabilità sono di fatto agli arresti domiciliari. A causa di questo vergognoso Decreto sono sparite le agevolazioni per la cessione del credito e lo sconto in fattura del 75% per l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Questo significa che le persone con disabilità che non possono anticipare somme elevate per installare ascensori, servoscala o piattaforme elevatrici saranno murate vive perché non potranno più uscire di casa a causa delle barriere architettoniche”. Lo denunciano il segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, Carmine Ranieri, e il responsabile regionale Cgil Ufficio politiche per la disabilità, Claudio Ferrante

“Solo qualche mese fa, con l’emanazione del decreto legge n. 212 del 2023, entrato in vigore il primo gennaio 2024, le persone con disabilità erano state penalizzate poiché il governo aveva escluso dallo sconto in fattura gli interventi di eliminazione di barriere architettoniche quali: infissi, pavimenti, servizi igienici ed altri ancora – ricordano Ranieri e Ferrante – Ora il Governo ha completato l’opera rimuovendo lo sconto in fattura anche per la realizzazione, in edifici già esistenti, di interventi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche aventi ad oggetto scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici”.

“La domanda che facciamo alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni è questa: a seguito di incidente o malattia – aggiungono – un cittadino che si trova con difficoltà di deambulazione come fa ad entrare o uscire dalla propria abitazione?  Come faranno i nuclei a basso reddito o incapienti o con scarse possibilità economiche ad eliminare le barriere architettoniche? In Abruzzo la questione delle barriere architettoniche crea continue discriminazioni e continue violazioni dei diritti umani. Se nel percorso di conversione in legge del decreto non si ripristina il diritto dello sconto in fattura per eliminare le barriere architettoniche, migliaia di abruzzesi con disabilità saranno costretti a non poter più uscire di casa”.

“Il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, non può far finta di niente e se il Governo nazionale non farà dietro front la palla passerà all’assessore alle Politiche Sociali della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, che dovrà preoccuparsi di risolvere il problema attraverso fondi regionali. La Cgil Abruzzo Molise – concludono Carmine Ranieri e Claudio Ferrante – chiede ai parlamentari eletti in regione di farsi carico della problematica per far sì che ai disabili siano garantiti i diritti fondamentali così come stabilito dalla nostra Costituzione”.




PROPOSTE VALORIZZAZIONE  SMPP1

Foce del Saline: dopo le denunce di deforestazione per i lavori idraulici

Pescara, 23 aprile 2024. Dopo le denunce di Marzo 2024 per i lavori di deforestazione delle sponde del Saline, che abbiamo scoperto poi, essere legati ad un finanziamento da 11 milioni di euro per la difesa idraulica dalle inondazioni, ha risposto alle nostre osservazioni l’Ing. Vittorio Di Biase, commissario straordinario per la difesa idraulica della Regione Abruzzo. Lo ringraziamo della disponibilità a confrontarsi con le istanze e dei cittadini. Ma non tutte le istanze presentate possono essere decise dal funzionario tecnico. Per cui il comitato Saline.Marina.Pp1 ha rivolto ai decisori eletti, sindaci e amministratori regionali, le  richieste escluse dalle decisioni tecniche ma  afferenti agli indirizzi politici, per trovare soluzione alle richieste dei cittadini. 

Il comitato ha inoltrato, via Pec, ai sindaci e rappresentanti eletti dei Comuni (Montesilvano, Città Sant’Angelo, Silvi, Pescara, Spoltore), e della Regione Abruzzo (presidente Marco Marsilio, cons.reg.opposizione Luciano D’Amico).

In particolare, il comitato Saline.Marina.PP1 di Montesilvano si è rivolto ai decisori eletti di Comuni e Regione, per intervenire modificando il progetto approvato di nuovi argini fluviali, che si chiede di trasformare da opera solo idraulica in infrastruttura verde per la valorizzazione del patrimonio naturalistico del fiume e opportunità di offerta turistica, legata alla rete ciclopedonale regionale Bike-to-Coast, prolungata in percorsi interni Along-the-River.

Le proposte del comitato SMPP1 riguardano :

1. Creazione di un parco metropolitano Foce del Saline-Piomba tra Montesilvano, Città Sant’Angelo e Silvi.

2.  Revisione delle norme regionali su trasparenza, pubblicazione e partecipazione dei cittadini, al monitoraggio dei progetti finanziati, per migliorare la qualità dei progetti stessi.

3. Obbligo di cartello di cantiere anche per i lavori sul patrimonio naturale e forestale diversi dai lavori agricoli, come avviene anche in altre regioni.

4.  Progetto di qualificazione di un argine fluviale come vero percorso ciclopedonale, verde, illuminato, collegato alla rete Bike-to-Coast come infrastruttura verde che unisca alla difesa idraulica, la valorizzazione del territorio.




POTENZIAMENTO LINEA PESCARA – CHIETI

Al via a Palazzo Silone il Dibattito Pubblico sul progetto. Progetto è parte integrante degli interventi inclusi nel Global Project della Roma-Pescara e rappresenta un’opportunità per i territori dell’Abruzzo centrale di collegarsi con le polarità dell’area metropolitana di Roma e con la direttrice Adriatica

L’Aquila, 23 aprile 2024. Si è conclusa a Palazzo Silone la conferenza stampa di presentazione del Dibattito Pubblico sul progetto di potenziamento della linea Pescara – Chieti.

Dopo i saluti istituzionali di Pierluigi Biondi, Sindaco dell’Aquila, alla conferenza stampa hanno partecipato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; la Componente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico (CNDP) e Relatrice per il Progetto, Andreina Scognamiglio; l’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana – RFI (Gruppo FS), Gianpiero Strisciuglio; il Vice Direttore Generale Operation di RFI, Vincenzo Macello; il Coordinatore del Dibattito Pubblico, Roberto Zucchetti.

Il Dibattito Pubblico ha l’obiettivo di informare e illustrare il programma dell’opera di raddoppio della tratta Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo, volta a rendere competitivo il sistema ferroviario sulla direttrice Roma-Pescara rispetto alle altre modalità di trasporto, nonché a garantire migliori livelli prestazionali dell’offerta in termini di tempi di percorrenza e di capacità. Beneficeranno contestualmente dell’opera i servizi passeggeri, ma anche le relazioni merci da e per l’Interporto d’Abruzzo.

Il sito DP Pescara Chieti (potenziamentopescarachieti.it) fornirà un’informazione completa e tempestiva sul progetto infrastrutturale e sull’avanzamento del Dibattito Pubblico; da giovedì 2 maggio partiranno gli incontri del Dibattito Pubblico, per esaminare attentamente insieme ai cittadini e ai soggetti interessati le potenzialità del progetto e i suoi impatti sul territorio

I lotti sottoposti a Dibattito Pubblico

Il Progetto di raddoppio della tratta Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo rientra nel più ampio intervento di velocizzazionedella direttrice Roma-Pescara, quale itinerario trans–appenninico per un migliore collegamento dei territori dell’entroterra con Roma e la direttrice Adriatica. Il potenziamento del collegamento ferroviario si estende per circa 16 km di linea ed è articolato nei seguenti tre lotti:

·      Lotto 1: Raddoppio della Pescara Porta Nuova – P.M. San Giovanni Teatino (da progressiva 0+000 a 6+500), attraverso delle rettifiche puntuali di tracciato;

·      Lotto 2: Raddoppio della P.M. San Giovanni Teatino – Chieti (da progressiva 6+500 a 12+050) con una variante velocizzata di tracciato (variante di San Martino);

·      Lotto 3: Chieti – Interporto D’Abruzzo (da progressiva 12+852 a 16+959). Il Piano regolatore generale dell’impianto ferroviario di Chieti separa il Lotto 3 dal Lotto 2.

Il costo del Programma di Investimento di potenziamento dell’intera linea Roma-Pescara sottoposto a valutazione è stimato complessivamente in 15,9 miliardi di euro ed è previsto il suo completamento entro il 2032.

I benefici del progetto

La realizzazione degli interventi di raddoppio della tratta Pescara-Chieti-Interporto d’Abruzzo costituisce un’opportunità concretaper contribuire alla valorizzazione del territorio e agli obiettivi di sostenibilità ambientale, anche in virtù della sinergia con altri interventi inclusi nel programma di potenziamento della linea Roma – Pescara (Global Project).

In particolare, il progetto:

·       potenzia le prestazioni dell’infrastruttura ferroviaria, grazie alla presenza di servizi regionali più capillari che consentiranno tempi di percorrenza equivalenti a fronte di una maggiore offerta sul territorio determinata dalla presenza nuova fermata “Pescara Aeroporto”. I servizi regionali veloci dedicati a spostamenti pendolari di maggiore ampiezza inoltre saranno caratterizzati da una riduzione dei tempi di percorrenza;

·       incrementa la capacità della linea, portando ad un significativo aumento dei servizi giornalieri che, per i servizi regionali, passano dai 44 treni/giorno attuali, ai 100 treni/giorno nello scenario di progetto;

·       favorisce le opportunità di sviluppo dell’intermodalità logistica grazie al miglioramento della rete ferroviaria, in quanto gli interventi di raddoppio ferroviario prevedono l’implementazione di servizi ferroviari aggiuntivi da/per Interporto d’Abruzzo che contribuiranno ad aumentare la movimentazione delle merci su treno, con un incremento dagli attuali 4 treni/giorno a 8 treni/giorno nello scenario di progetto;

·       supporta gli obiettivi ambientali di mitigazione dei cambiamenti climatici e riduzione dell’inquinamento atmosferico. A seguito della prevista attivazione di tutti gli interventi, il Global Project comporterà una riduzione al 2029 di 227.235.962 veicoli-km per gli autoveicoli e circa 8.310.000 veicoli-km per i mezzi pesanti e una riduzione delle emissioni di C=2 equivalente pari a 7.135 tonnellate/anno.

Gli appuntamenti del Dibattito

Il calendario degli appuntamenti del Dibattito prevede webinar e eventi in presenza finalizzati a trasmettere una informazione esauriente e imparziale e promuovere il confronto tra tutte le diverse posizioni esistenti, anche quelle dei singoli cittadini.

Webinar:

·       “Presentazione del progetto” | Giovedì 2 maggio, ore 17:30 – 19:30

·       “Le ragioni dell’opera e i vantaggi per l’entroterra e la costa abruzzese” | Martedì 7 maggio, ore 17:30 – 19:30

·       “Gli aspetti urbanistici e ambientali dell’opera” | Giovedì 9 maggio, ore 17:30 – 19:30

“Il tracciato dell’opera e le principali interferenze con il territorio”, Incontri a inviti con amministratori locali e tecnici:

·       Pescara, martedì 14 maggio, ore 10:30 – 13:00

·       San Giovanni Teatino, mercoledì 15 maggio, ore 10:30 – 13:00

·       Chieti, giovedì 16 maggio, ore 10:30 – 13:00

Incontri pubblici (disponibile anche lo streaming):

·       “L’opera al servizio dei territori: obiettivi nazionali, benefici locali e soluzioni per il suo inserimento nel contesto di Pescara” | Pescara, martedì 14 maggio, ore 17:30 – 20:00

·       “L’opera al servizio dei territori: obiettivi nazionali, benefici locali e soluzioni per il suo inserimento nel contesto di San Giovanni Teatino” | San Giovanni Teatino, mercoledì 15 maggio, ore 17:30 – 20:00

·       “L’opera al servizio dei territori: obiettivi nazionali, benefici locali e soluzioni per il suo inserimento nel contesto di Chieti” | Chieti, giovedì 16 maggio, ore 17:30 – 20:00.

Per i webinar e gli incontri pubblici che prevedono la diretta streaming, sono disponibili i link di accesso sul sito DP Pescara Chieti (potenziamentopescarachieti.it)

Per Marco Marsilio, Presidente della Regione Abruzzo: “Quello di oggi è un passo in avanti e un segnale molto importante per lo sviluppo del territorio. Ora si entra nel vivo del Dibattito con un calendario che viene presentato per definire la parte di progetto che riguarda la tratta da Pescara fino a Chieti, un altro passaggio fondamentale che per decenni è rimasto bloccato per un’antica contesa sull’attraversamento di Sambuceto. Si va avanti su una ferrovia che è fondamentale, è una spina dorsale dei collegamenti della nostra Regione verso la Capitale”.

Il Professor Roberto Zucchetti, Coordinatore del Dibattito Pubblico e Senior Advisor di PTS, ha dichiarato: “Il dibattito pubblico non decide cosa fare: serve a far emergere tutte le critiche e le proposte migliorative del progetto in modo che chi dovrà poi decidere lo possa fare con il massimo delle informazioni.  Per questo invito tutti a contribuire, informandosi, inviando osservazioni e contributi e partecipando agli incontri pubblici.  È un progetto molto importante, che unirà in maniera rapida e sostenibile il centro dell’Italia; al tempo stesso, sono consapevole dei disagi che la sua realizzazione progetto crea a molte persone e attività economiche: proprio queste difficoltà ci devono sollecitare a fare un buon lavoro insieme, per trovare soluzioni che riducano e, dove non è possibile, compensino adeguatamente chi viene danneggiato”.

Per Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato RFI: “Avviamo la fase di Dibattito Pubblico su quest’opera perché crediamo nel confronto con gli stakeholder, partito circa due anni fa, con la Regione e con i comuni abruzzesi. La velocizzazione della linea Roma Pescara consente il diritto alla mobilità di aree interne, di territori lontani dai grandi nodi urbani una maggiore capacità di spostamento per i pendolari verso Roma e verso Pescara, di animare il turismo alla scoperta di luoghi attraversati dalla ferrovia”.

Tra gli altri, ha preso parte all’evento Andreina Scognamiglio, Componente della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico (CNDP) e Relatrice per il Progetto.




CITTÀ SANT’ANGELO RIENTRA NEL PINQUA

Il programma nazionale della qualità dell’abitare per riqualificare i centri urbani

Città Sant’Angelo, 23 aprile 2024 – La Regione Abruzzo, grazie al PinQua, il Programma nazionale della qualità dell’abitare, promosso dal Ministero per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili con l’obiettivo di riqualificare i centri urbani, ridurre il disagio abitativo e favorire l’inclusione sociale, può disporre di risorse pari a 45 milioni di euro.

Il Comune di Città Sant’Angelo, grazie all’impegno profuso dall’Amministrazione e dagli uffici, è rientrato all’interno di questo importante programma al fine di riqualificare diverse aree della città, in particolar modo nella zona costiera. L’importo previsto per tutti gli interventi è di 2.800.000 euro e sarà destinato alla costruzione della strada di collegamento tra Silvi e Montesilvano sul fiume Piomba-Saline, già in corso d’opera; alla rigenerazione di Via Torre Costiera con rifacimento della viabilità e del parco urbano ed infine alla ristrutturazione di un bene sequestrato alla criminalità al fine di renderlo una nuova postazione per la Protezione Civile nonché sede di nuovi alloggi sociali, quindi a pieno servizio della comunità.

Il Sindaco Matteo Perazzetti: “Il progetto PinQua rappresenta una grande opportunità per la nostra città perché ci permetterà di dare nuova vita a diverse aree e strutture importanti per la comunità angolana. Si tratta di un finanziamento notevole che siamo riusciti ad ottenere grazie ad una costante interlocuzione con gli enti. Città Sant’Angelo è stata selezionata tra pochi comuni in Abruzzo ed inserita all’interno di questo programma di riqualificazione cittadina, che migliorerà la qualità della vita soprattutto nella zona costiera. La maggior parte di lavori sono già stati avviati oppure sono in corso di avviamento e verranno consegnati ai cittadini entro il 2026.”




LESSAME, GRANATI, TOTEMAJE E VIRTÙ

Cibi sacrali in Abruzzo nella ricorrenza del Primo di Maggio

[Prefazione di Franco Cercone Pubblicata nel volume “Tra la fame e l’abbondanza” di A. Stanziani. Edizioni Tabula Lanciano 2012]

di Franco Cercone

Quando il Liber mortuorum fa luce sulle cause delle flessioni demografiche, soprattutto in occasione di epidemie e carestie, esso riscatta la sua sterile funzione di mero registro dei defunti ed assurge a fonte storica di primaria importanza.

Questo principio, contenuto nel noto saggio di G. De Rosa dal titolo “Rituali della morte e cronaca nei libri parrocchiali del Mezzogiorno tra XVIII e XIX secolo”, ha suggestionato non pochi studiosi abruzzesi ed aperto nuovi squarci sull’orizzonte storiografico regionale.

Così nel redigere una monografia su Collelongo, suo paese natio, il compianto Walter Cianciusi ha saputo – grazie a tale chiave interpretativa – “ficcar lo viso a fondo” in un Liber mortuorum della seconda metà del XVIII secolo, miracolosamente conservatosi nell’archivio parrocchiale di questo centro agricolo della Marsica.

L’attenzione dello Studioso è stata attratta infatti da una sfilza di persone passate a miglior vita nel maggio del 1764, e puntualmente registrate dal parroco dell’epoca insieme alle cause del decesso.

Il lessico usato dall’arciprete è una allucinante variazione sul tema della “morte per fame”: fame interfectus, fame confecta, fame repente confectus e via dicendo.

Commenta, al riguardo, il Cianciusi: “Morto all’improvviso (repente) di fame! Sembra impossibile. E tutti alla costa di maggio!”, espressione tuttora viva nel mondo rurale e che ci aiuta a comprendere l’argomento che ci accingiamo a trattare. Le frequenti carestie nel XVIII secolo – e quella di maggio del 1764 fu particolarmente terribile – mettevano in luce, in modo drammatico, una precaria situazione alimentare che emergeva soprattutto in un periodo dell’anno rimasto tristemente proverbiale nella memoria dei nostri vecchi, appunto la “costa di maggio”.

Va ricordato che a partire dalla prima metà del XVI secolo, scarso giovamento trasse il mondo rurale europeo dalla introduzione dei nuovi e rivoluzionari prodotti originari dell’America Centrale e Meridionale e nei luoghi dove se ne iniziò la coltivazione essi apportarono sensibili mutamenti al paesaggio agrario, e non solo abruzzese.

Risale proprio al periodo successivo al 1764, scrive il Palma nella sua Storia ecclesiastica e civile di Teramo[1], “l’uso dei nostri contadini di seminar il grano turco” o grano d’India (donde la voce dialettale grandinie), mentre alla seconda metà dello stesso secolo XVIII risale la diffusione in Abruzzo della  patata, a spese soprattutto di vaste estensioni di cerreti che, radicalmente disboscati per incrementare le aree coltivabili, sopravvivono ancora oggi nella toponomastica regionale, privi tuttavia di alcun significato[2].

Ma chi erano i “contadini” nel XVIII secolo, il periodo appunto che in tale sede interessa? La risposta ce la offre F. Longano nel suo noto saggio Viaggio per lo Contado del Molise (1788): “Generalmente i contadini sono fittuarj, e fittuarj annuali, ed è in arbitrio de’ proprietari di espellerli da’ loro territorio. … A molti manca la terra, o la sementa, o gli istromenti, o la salute, o lo stesso vitto”.

A questi diseredati, o “eredi” immortalati nell’omonimo e famoso quadro del Patini, si prospettava costantemente lo spettro della fame nella prima decade del mese di maggio, caratterizzata dall’esaurimento delle scorte dell’annata agricola precedente e dall’assenza sui campi dei prodotti del nuovo ciclo coltivatorio.

Tale situazione si verificava specie quando il mese di aprile – fenomeno tuttora riscontrabile – era stato particolarmente freddo ed accompagnato anche da fenomeni nevosi. Il Longano per es., nell’opera in precedenza ricordata, scrive che in Molise nel mese di aprile “lo foco è più importante de lo pane” e se ne ha una conferma da due proverbi assai noti in Abruzzo nei vari dialetti e che riportiamo in lingua per una loro miglior comprensione. Il primo recita: “In aprile chi ebbe il fuoco campò, e chi ebbe il pane morì”; ed il secondo: “Chi non ha la legna d’aprile, fa una brutta fine!.  Ecco, dunque, il senso drammatico insito nell’espressione “costa di maggio”, quando le scorte alimentari della casa contadina erano ormai prossime all’esaurimento e poche manciate di farina, soprattutto di mais, oppure di legumi restavano nel fondaco nei sacchi afflosciati, immagini plastiche dello stomaco perennemente afflitto dal morso della fame.

Per essere la prima ad apparire, insieme ai piselli, nel nuovo ciclo coltivatorio, grande attesa v’era per la maturazione della fava, che riscatta la sua negatività presente nel pensiero pitagorico come “legume inferico” perché legata – come del resto nella stessa Roma – al culto dei morti, assumendo già nel basso medioevo una sacralità che sarà ereditata dall’agiografia popolare.

In molti racconti popolari (si vedano, per esempio, anche alcune “Sacre leggende” raccolte da De Nino)[3], le fave sono sempre benedette da Dio, dalla Madonna o da alcuni Santi (per es. da San Domenico di Cocullo), ai quali si attribuisce in alcuni episodi agiografici la fioritura miracolosa e perciò fuori stagione del prezioso legume, capace di lenire il morso della fame che attanagliava la gente umile, specie quella del mondo rurale.

La preparazione di minestre a base di legumi, detti appunto “virtù”, imponeva ai ceti indigenti un uso promiscuo di questi ultimi, allorché verso la fine di aprile poche manciate restavano di ciascuna varietà ed il loro consumo, in fase ormai di completo esaurimento delle scorte, si arricchiva di una ritualità propiziatoria per l’imminente raccolto.

Vanno relegate pertanto al mondo delle amene curiosità le notizie sulle origini delle “virtù teramane”, che di tanto in tanto riaffiorano in tono fiabesco nei quotidiani o nei diversi periodici in occasione della ricorrenza del 1° maggio.

Va sottolineato innanzitutto che ancora oggi le “virtù“, nell’accezione in precedenza ricordata, costituiscono il piatto devozionale del 1°maggio in alcuni paesi della Valle dell’Aventino e del Sangro, dove assumono – anche in area frentana e nei centri degli Altopiani Maggiori (soprattutto a Pescocostanzo) – la designazione di totemaje, granati oppure – come ad Atessa – lessame.

Il termine i “lessame” chiarisce il modo in cui ad Atessa venivano preparati i legumi, conditi con solo olio ed offerti devotamente a parenti e conoscenti. Sorprende tuttavia la circostanza che né il Bartoletti e né storici atessani, come Alfonso e Domenico Iovacchini, si soffermino su questa particolare costumanza, conservatasi come sembra solo presso i ceti rurali.

 Il Finamore d’altro canto, nel chiarire che con “virtù” si intendono generalmente cereali e legumi bolliti, ci dice che a Torricella Peligna esse vengono designate con il nome di “granati[4] ed offerte ai poveri il 1° maggio, mentre M. Javicoli ci informa in un suo noto saggio[5] che a Cittaducale i “granati” si chiamato “vertuti“, quasi a sottolineare l’identico valore semantico dei due termini, estesi a tutti i cereali o legumi che hanno “il potere” di generarsi di nuovo attraverso la semina.

Nel corso delle conviviali teramane del 1° maggio, le virtù, ormai piatto rielaborato, “colto” ed assai lontano dalla sua antica semplicità, sono degustate insieme ad altre vivande e specialità della gastronomia locale, fra cui le note e squisite “mazzarelle“.

L’atmosfera che circonda la loro degustazione è particolarmente allegra, per essere il I° Maggio la ricorrenza della festa del lavoro. Il luogo d’incontro delle comitive è costituito per lo più da ristoranti o tipiche trattorie che vantano una propria “ricetta” in merito alle virtù, ormai profondamente destoricizzate. Si coglie, al riguardo, una profonda modificazione di quello che fino agli anni Cinquanta circa del secolo scorso costituiva un vero e proprio “rituale magico-propizìatorio”, celebrato attorno ad un altare costituito dal desco della umile famiglia rurale.

I pochi cereali superstiti, lasciati bollire in una grande pignatta che troneggiava nel piano del camino, come un Santo nella propria nicchia, venivano consumati devotamente e talvolta per più giorni, fino al loro completo esaurimento, in attesa che l’intenso freddo di aprile cessasse del tutto in modo da favorire la crescita dei nuovi prodotti agricoli sui campi.

Non clima di festa, ma preghiera sommessa come quella recitata dai due personaggi dell’Angelus del Millet e pregna di angoscia per l’incertezza del futuro e del raccolto, accompagnava dunque il frugale consumo delle “virtù“. E la circostanza che fossero donate il 1° maggio ai poveri, ci dice che esse costituivano in tale periodo, per i ceti rurali, un dono divino elargito dal cielo.

Gli umili legumi o “virtù“, inseriti nell’ambito del quadro storico-culturale delineato, riscattano cosi la loro apparente insignificanza e ci aiutano a comprendere meglio una pagina di quell’affascinante poema che è appunto la storia delle Genti d’Abruzzo.

Franco Cercone


[1] Teramo1833, vol. III della ristampa, Teramo 1980.

[2] Da recenti indagini d’archivio si apprende tuttavia che la prima notizia sulla presenza del mais in Abruzzo è contenuta in un rogito del 1720 stilato a Casoli, ma tale prezioso cereale non era ancora destinato all’alimentazione umana bensì a quella degli animali da cortile. Cfr. N. Fiorentino, Parole e cose dei nostri avi. Abruzzo Meridionale, secc. XVI-XIX., s.v. ‘granodindia’. Edigrafital, S. Atto di Teramo, 2004. La prima notizia sulla patata in Abruzzo (in area fucense, nella Marsica) risale invece al 1789 ed è contenuta nel resoconto di viaggio dell’agronomo svizzero Carlo Ulisse de Salis von Marschlins, Viaggi attraverso varie Province del regno di Napoli nel 1789, trad. a cura di I. Capriati, Trani 1906. Cfr. anche F. Cercone, Storia della coltivazione della patata in Abruzzo, Ed. Qualevita, Torre de’ Nolfi (Aq.) 2000.

[3] Cfr. A. De Nino, Usi e costumi abruzzesi. Sacre leggende, vol. IV. Firenze 1883.

[4] Anche nella Conca Peligna. Cfr.al riguardo A. De Nino, Tradizioni popolari abruzzesi. Inediti e rari a cura di B. Mosca, vol. I, Japadre Ed., L’Aquila 1970.

[5] Cfr. M. Javicoli, Cibi di rito, Cittaducale (Rieti) 1920.




POPOLO E POPOLARI

di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 23 aprile 2024. Da tempo, il tema dei popolari è tornato ad essere motivo ricorrente nel discorso pubblico. Sia pure, spesso, in modo approssimativo e un po’ confuso. Per lo più evocando il superamento della cosiddetta diaspora, intendendo come tale la pulviscolare dispersione – e dissipazione – della cultura politica, delle idee e delle stesse militanze politiche che si sono riconosciute, fino alla metà degli anni ‘90, nella Democrazia Cristiana.

Ora non si tratta di mettere in scena l’amarcord di una stagione di straordinaria importanza per la maturazione civile e democratica dell’Italia che, giunta all’ apice del suo compito storico, ha esaurito l’ arco temporale della sua funzione. Piuttosto, va considerato come oggi, sia in quanto a metodo che in ordine ai contenuti, il popolarismo, secondo un’ accezione differente e nuova, meriti di essere rilanciato, nella misura in cui rappresenta la più efficace antitesi a quel troppo di ideologismo che, in ultima analisi, continua a rappresentare l’ordito su cui costruiscono le loro trame ideali e programmatiche sia la destra che la sinistra.

Nazionalismo e sovranismo da una parte, declinazione individualista e radicaleggiante di una cultura che pur fu, a suo tempo, popolare dall’altra, stanno determinando l’involuzione di un confronto politico che ha ben scarsa aderenza con le più impellenti preoccupazioni quotidiane degli italiani. In altri termini, è necessario riportare con i piedi per terra una politica dai toni urlati e striduli, giocata sul piano della mera contesa di potere che non fa altro che allontanare gli italiani dalle urne.

Come succede, ancora una volta, in Basilicata, addirittura con una partecipazione al voto inferiore al 50% degli aventi diritto….e dovere. Oggi è più problematico, di quanto non sia stato in altre stagioni, cogliere, con la necessaria evidenza, quelle istanze comuni che fanno popolo, cioè contrassegnano le attese e le speranze che creano reciprocità e coesione sociale, perfino al di là delle diverse appartenenze politiche.

Questo collante, rappresentato dalla comune vocazione popolare, ha giocato un ruolo importante nei momenti più delicati della nostra vicenda democratica. Oggi questa dimensione va, in un certo senso, portata alla luce scavando nel coacervo di interessi particolari, desideri, aspettative particolareggiate, aspirazione strettamente personali, opzioni individuali che ne occultano l’ impalcatura che pur persiste.

Il filo conduttore di questa ricostruzione di un destino comune passa, anzitutto, dopo una lunga stagione di diritti individuali, da una riscoperta dei diritti sociali, di quelle politiche che rispondono alle istanze fondamentali in cui le famiglie ritrovano un sentimento di identità condivisa e di reciproca solidarietà.

Il lavoro, la casa, la scuola e l’ educazione e la cultura, la salute, la cura dei minori e l’accoglienza degli anziani, l’ambiente, la vivibilità dei contesti urbani: sono, in primo luogo, questi i luoghi e gli spazi entro cui riedificare quella comune ricerca di una motivazione forte e di un senso compiuto della vita.

Popolo e popolari – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




LA LINEA GUSTAV Cassino–Ortona-Cassino

L’evento ciclistico storico-commemorativo

Ortona, 23 aprile 2024. Il Lions Club Cassino e quello di Ortona hanno varato un evento ciclistico storico-commemorativo che partirà in concomitanza con la “Maratona di Primavera” che oramai da ben 34 anni scandisce il 25 aprile cittadino con lo slogan “facciamo fiorire la pace”.

Ricorrendo l’ottantesimo anniversario dei tristi eventi bellici che, nel 1943-1944, si accentrarono sulla cosiddetta “Linea Gustav” che tagliava l’Italia in due, snodandosi da Minturno ad Ortona e videro tragedie come la sanguinosa battaglia di Ortona e la totale distruzione di Cassino e Montecassino, il Lions Club Cassino e quello di Ortona hanno organizzato, con il partenariato tecnico della A.ci.la.m. (Associazione Ciclisti Lazio Meridionale), un evento ciclistico storico-commemorativo di quegli eventi.

L’iniziativa intende, a distanza di 80 anni, accomunare le comunità lungo le quali si snodava quella linea bellica, unendole nel ricordo e nella diffusione del valore della pace, oggi più che mai, indispensabile, per i venti di guerra che spirano in più parti del mondo. Per questi motivi la manifestazione partirà da Cassino in concomitanza con la “Maratona di Primavera”; evento, organizzato dal CUS (Centro Universitario Sportivo) Cassino, che oramai da ben 34 anni scandisce il 25 aprile cittadino con lo slogan “facciamo fiorire la pace”.

La mattina del 25 aprile, dalle ore 10:00, in piazza Diamare, il gruppo di ciclisti e soci del Lions Club Cassino, alla presenza del sindaco dott. Enzo Salera, dell’abate di Montecassino Dom. Luca Fallica, del dott. Carmine Calce del CUS, del presidente BPC prof. Vincenzo Formisano, dell’Assessora prof.ssa Concetta Tamburrini e altre autorità, con una nutrita partecipazione di scolaresche e cittadini che indosseranno una maglia commemorativa e muoveranno alla volta di Ortona, con il supporto tecnico-logistico della ASD A.ci.la.m., presieduta dal dott. Carmelo Palombo.

Ad Ortona, ciclisti, accompagnatori e soci del Lions Club Cassino verranno accolti dalle Autorità locali e dalla presidente Katiuscia Menna e soci del Lions Club Ortona. In serata, previsto un momento conviviale, per accomunare ciclisti, soci e amici dei due Club, i quali avranno anche occasione di rinsaldare i vincoli di amicizia che legano le due comunità da tempo gemellate.

Il rientro a Cassino e l’accoglienza del gruppo ciclistico, dopo la sosta a Castel di Sangro, è previsto per sabato 27 alle ore 17:00, sempre in piazza Diamare. La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Cassino, di Ortona e di Pontecorvo ed è inserito nel calendario degli eventi commemorativi dell’80° anniversario del Comune di Cassino.




RESISTENTI: Storie di donne libere di essere

Evento di presentazione del libro

Giulianova, 23 aprile 2024. L’Associazione Culturiamo di Giulianova, in collaborazione con il Coordinamento donne ANPI e il mensile Left, è lieta di invitare la cittadinanza all’evento di presentazione del libro “RESISTENTI: Storie di donne libere di essere”.

La presentazione si terrà DOMENICA 28 APRILE alle ore 18 presso la Sala Buozzi di Giulianova Alta, con il patrocinio di Comune di Giulianova

ANPI , Commissione pari opportunità provincia di Teramo e Commissione pari opportunità comune di Giulianova.

Tra i partecipanti all’evento ci saranno:

– Elisabetta Leone, Vicepresidente Nazionale A.N.P.I.

– Stefania Pezzopane, già Senatrice e Deputata

Letture saranno curate da:

– Nadia Ranalli

– Luisa Ferretti

La moderazione sarà a cura di Cinzia Mattiucci, Presidente dell’Associazione Culturiamo.

Porteranno i loro saluti:

– Lidia Albani, Vicesindaco del Comune di Giulianova

– Carlo di Marco, Presidente dell’A.N.P.I. di Giulianova

– Amelide Francia, Presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo

– Marilena Andreani, Presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova

L’ingresso è gratuito e aperto a tutti i cittadini interessati. Vi aspettiamo numerosi per un’occasione di confronto e riflessione su un tema di grande attualità.




IL TERRORISTA

Per la rassegna di cinema e restauro al Maxxi il film di Gianfranco De Bosio

Mercoledì 24 aprile 2024 ore 19:00. MAXXI L’Aquila, Sala della Voliera

L’Aquila, 23 aprile 2024. La Sala della Voliera di Palazzo Ardinghelli ospita mercoledì 24 aprile alle 19:00 la proiezione de Il Terrorista di Gianfranco de Bosio per il secondo appuntamento del ciclo “L’opera cinematografica tra restauro e conservazione” realizzato grazie alla collaborazione fra il MAXXI L’Aquila con l’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” ETS. Il cartellone, articolato in tre appuntamenti e curato da Fabrizio Pompei, docente di Storia dello Spettacolo dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, offre al pubblico un’occasione per riscoprire la settima arte attraverso pellicole restaurate con una attenzione speciale al patrimonio filmico inteso come bene culturale da curare e salvaguardare per il cinema di domani.

La pellicola in programma, Il Terrorista di Gianfranco de Bosio del 1963 con Gian Maria Volonté, è un gioiello del cinema italiano diretto da un ex-partigiano e propone l’esperienza personale di un partigiano combattente nella Resistenza per mostrare la profonda crisi della fine del 1943 e le fenditure già riconoscibili nell’ambito del Comitato di Liberazione Nazionale, tra la linea terroristica dei Gruppi di Azione Patriottica e quella “attendista” dei partiti moderati, come anticipazione della dialettica fra i partiti nella futura nazione democratica.

Il restauro della pellicola è stato curato da Patricia Barsanti della Société Cinématographique Lyre di Parigi. La proiezione è inserita nell’ambito delle celebrazioni organizzate dal Comitato Nazionale per il Centenario della nascita di Gianfranco de Bosio. La serata continua con la proiezione del video di Fabrizio Pompei La Resistenza al Cinema – Gianfranco de Bosio, un video omaggio al regista in cui la storica Simona Colarizi dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” interpreta il fenomeno della Resistenza in un contesto storico europeo.

Introducono la pellicola Stefano de Bosio, Segretario Comitato Nazionale Centenario nascita di Gianfranco de Bosio, Patricia Barsanti, Société Cinématographique Lyre di Parigi e Fabrizio Pompei. Ultimo appuntamento mercoledì 8 maggio con la proiezione de I Vinti di Michelangelo Antonioni (Italia/Francia 1952). L’ingresso alle proiezioni è gratuito su prenotazione con form online fino a esaurimento posti. il posto verrà garantito fino a dieci minuti prima dell’inizio del film.




25 APRILE ENTRATA GRATUITA

MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo, L’Aquila

L’Aquila, 23 aprile 2024. Il  25 aprile 2024, in occasione della Festa della Liberazione, i musei e i parchi archeologici statali saranno accessibili gratuitamente. Il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila  sarà aperto nelle due sedi:

-MuNDA – via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle orario 8.30/19.30. Ultima entrata ore 19.00. La Sala francescana è stata  allestita  temporaneamente con 14 disegni provenienti dalla donazione di un collezionista privato, in memoria di Carmela Gaeta, in dialogo  con i sette dipinti su tela di Giulio Cesare e Francesco Bedeschini delle collezioni del MuNDA. Questo permetterà la manutenzione straordinaria delle opere che erano esposte nella Sala francescana   in previsione della loro futura esposizione negli spazi restaurati del Castello cinquecentesco. L’esposizione è corredata di stampe tattili 3D con descrizioni fruibili tramite QrCode e Braille e di due video realizzati in occasione della mostra, appena conclusa, “ Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento” da Altair4 Multimedia.

-Il Mammut  al Castello Cinquecentesco orario 9.30/18.30. Ultima entrata ore 18.00. In occasione del 70° dal ritrovamento del Mammut mostra documentaria al Bastione Est per ripercorrere le fasi della scoperta, recupero e studio dell’esemplare sotto la direzione della professoressa Angiola Maria Maccagno, direttrice dell’Istituto di Geologia e Paleontologia dell’Università di Roma. Le recenti ricerche d’archivio impongono la revisione della data del ritrovamento. È infatti del 17 marzo 1954 l’informativa dell’Anonima Materiali Argillosi alla Soprintendenza alle Antichità degli Abruzzi e del Molise con la quale si comunicava il rinvenimento dei primi resti. La notizia fu poi diffusa  il 25 marzo dal Corriere della Sera e ripresa da altre testate i giorni successivi. Il 15 novembre 1957 il Direttore Generale delle Antichità e Belle Arti, Guglielmo de Angelis d’Ossat, per conto del Ministro della Pubblica Istruzione Aldo Moro, dichiara il suo interessamento nel garantire l’allestimento di una sezione di paleontologia presso il Museo Nazionale d’Abruzzo con il Mammut, poi esposto al pubblico dal 1960 nel Bastione Est del Castello Cinquecentesco.

Prossima entrata gratuita il 5 maggio per #domenicalmuseo

Mercoledì 1° maggio il Museo sarà aperto con i consueti costi: intero: 7 €, ridotto: 2 € (dai 18 ai 25 anni),  gratuito al di sotto dei 18 anni. I biglietti di accesso  possono essere acquistati direttamente in biglietteria,  sul portale dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it o sull’app Musei Italiani.

Prenotazione obbligatoria per gruppi costituiti da più di 20 persone all’indirizzo e-mail mn-abr.urp@cultura.gov.itseonazioledabruzzo.cultura.gov.it




FESTA DI PRIMAVERA

A Cepagatti due Giorni di allegria, gusto e cultura

Cepagatti, 23 aprile 2024. Cepagatti si prepara ad accogliere la primavera con una festa indimenticabile il 26 e 27 aprile, dalle ore 16 in poi. Organizzata con cura e passione dalla Pro Loco Cepagatti, questa festa promette di offrire un’esperienza coinvolgente per giovani e famiglie.

Il cuore della festa sarà il mercatino che presenterà una vasta selezione di prodotti tipici, creazioni artigianali e hobbistica, una vera delizia per gli amanti del bello e del buono. Nel frattempo, i più piccoli potranno divertirsi con animazioni e spettacoli appositamente pensati per loro in Largo San Rocco, mentre i laboratori di primavera li avvicineranno alla natura e alla creatività.

Gli appassionati di gastronomia potranno deliziarsi con le prelibatezze proposte dalle postazioni di street food, che offriranno hamburger gourmet, porchetta fragrante e pizze fritte saporite.

Per coloro che desiderano esplorare la storia e la bellezza di Cepagatti, saranno organizzati minitour guidati del Centro Storico. Le prenotazioni potranno essere effettuate direttamente presso lo stand della Pro Loco.

La sera, la festa si trasformerà in un’esplosione di musica e danza. In Largo San Rocco, potrete scatenarvi con balli di gruppo, mentre a Largo Portonello la musica pop suonerà fino a tarda notte grazie alle esibizioni dei talentuosi gruppi musicali Antonio Sax in Love, I Taglia ’90, Kinky People con Bob Marley Tribute e i Pentagramma Live.

Inoltre, durante la festa sarà possibile visitare le suggestive chiese di San Rocco e Santa Lucia, immergendosi nella spiritualità e nell’arte che caratterizzano il patrimonio culturale di Cepagatti.

Non perdete l’opportunità di vivere la magia della primavera a Cepagatti, unitevi a noi per due giorni di festa, gusto e cultura!

La Pro Loco Cepagatti

Dopo l’evento inaugurale dell’8 Marzo che ha conquistato il cuore del pubblico con lo spettacolo “Maja, Storie di donne dalla Majella al Gran Sasso”, ideato e interpretato con maestria da Francesca Camilla D’Amico, continua il viaggio emozionante della Pro Loco Cepagatti nel mondo della cultura e della tradizione locale.

Con orgoglio e gratitudine, la Pro Loco Cepagatti celebra il successo di questo primo evento e guarda con fervore al futuro. La festa di Primavera, in programma il 26 e 27 aprile, rappresenta il primo grande evento organizzato dal neonato gruppo, guidato con passione dal presidente Jacopo D’Amico. Al suo fianco, la vicepresidente Manuela Capitanio, il segretario Fabrizio Fedele, la tesoriera Valentina Tavoletta e i consiglieri Valeria Finocchio, Lorenzo Bisconti, Paola Di Zio, Elisabetta Regoglioso, Tiziano Santavenere, Chiara Piermattei e Giovanni Di Domizio, che condividono la visione di un futuro ricco di opportunità e crescita per la comunità di Cepagatti.

Il programma 2024 della Pro Loco prevede un calendario fitto di eventi, spaziando dall’intrattenimento alla cultura, con particolare attenzione agli incontri con le scuole per promuovere la partecipazione e l’educazione dei giovani alla bellezza e alla storia del territorio.

La Pro Loco Cepagatti, già forte di oltre cento iscritti, vi aspetta in Via Forlani 3, un luogo per condividere la passione per la cultura, la tradizione e la comunità a unirsi a noi e a portare avanti nuove idee e progetti entusiasmanti.

Per ulteriori informazioni su come diventare socio della Pro Loco Cepagatti e per scoprire i prossimi eventi in programma, vi invitiamo a contattarci in sede o via mail prolococepagatti@gmail.com.

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, vi invitiamo a seguire le pagine Facebook e Instagram della Pro Loco Cepagatti.




LUCE COME MEMORIA, PRESENTE E INNOVAZIONE

Il tema della 54esima Mostra dell’artigianato Artistico Abruzzese. Indetto il concorso nazionale inserito nella rassegna che si terrà dal 1 al 25 agosto a Guardiagrele

Guardiagrele, 23 aprile 2024. Sarà la Luce il tema della 54 esima edizione della Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese che si terrà a Guardiagrele nel mese di agosto. È stato indetto il Concorso Nazionale dedicato ai settori dell’artigianato artistico e del design con tema: “Luce come Memoria, Presente e Innovazione”.

I partecipanti potranno ispirarsi al tema della Luce inteso nel suo senso più ampio. Il concorso è rivolto sia ai professionisti che ad alunni di licei artistici e scuole di artigianato.

“Aspettiamo anche quest’anno una grande partecipazione da parte delle scuole anche da fuori Regione. Ovviamente il Concorso è aperto anche ai professionisti. Il tema ha l’obiettivo di valorizzare la capacità degli artigiani di creare manufatti che uniscono la tradizione e l’innovazione, attraverso l’utilizzo della luce come elemento di comunicazione.” dichiara il presidente dell’Ente Mostra, Gianfranco Marsibilio “Ogni anno un tema nuovo che diventa filo conduttore sia per la mostra che per le iniziative collaterali, ogni anno una sorpresa per come gli artigiani riescono ad interpretarlo. Dopo il Gioco, La Bellezza delle Donne, temi degli anni scorsi, ecco la Luce che nell’artigianato, è fenomeno fisico che si fa estetico e, nello stesso tempo, metafora concreta di memoria e fedeltà e intuizione profonda e creativa di innovazione.”

Marsibilio inoltre rivolge l’invito a partecipare alla Mostra a tutti gli artigiani residenti nella Regione Abruzzo iscritti negli Albi Provinciali dell’Artigianato per l’annualità 2024, alle Associazioni di categoria legalmente riconosciute, alle Onlus che promuovono l’artigianato artistico abruzzese, ai professionisti, ai designers con regolare Partita IVA censiti presso l’Agenzia delle Entrate nel settore delle creazioni artistiche.




VAL DI SANGRO, MESSA IN SICUREZZA DELLE FERMATE

Il dipartimento trasporti della regione Abruzzo risponde alle sollecitazioni della CGIL

Atessa, 23 aprile 2024. In relazione alle note problematiche sorte in particolare nel nucleo industriale Val di Sangro e, nello specifico rispetto alle fermate non a norma adibite al trasporto degli operai che utilizzano i mezzi di trasporto pubblico per recarsi al lavoro e che prestano servizio in aziende limitrofe allo stabilimento Stellantis (ex Sevel), quali a titolo esemplificativo e non esaustivo Fca (ex plastic), Isringhausen, Trigano Van, MA2 (ex ingegneria Italia), MA1, Hydro Building Systems e Honda Italia, la Cgil Abruzzo Molise ha inoltrato lo scorso 19 aprile 2024 una nota urgente (di cui si allega copia) alle Istituzioni regionali di Abruzzo e Molise, investendo del problema anche l’Arap nonché il Sindaco del Comune di Atessa.

In data odierna il Dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Regione Abruzzo, rispondendo formalmente alla nota della CGIL Regionale e per conoscenza agli stessi destinatari della stessa, ha comunicato (come si legge nel documento allegato) di aver interessato del problema i tecnici dell’Arap (Azienda Regionale Attività Produttive) e che è stato altresì già fissato un sopralluogo per il giorno 26 aprile 2024.

La CGIL ABRUZZO MOLISE e la FIOM CGIL ABRUZZO MOLISE prendono atto dell’interessamento della Regione Abruzzo alle problematiche denunciate nei giorni scorsi e sollecitano nuovamente la convocazione di un tavolo urgente teso a garantire il diritto dei lavoratori delle aziende della Val di Sangro e degli altri nuclei industriali di poter usufruire dei mezzi del trasporto pubblico per recarsi al lavoro.




LA FESTA DI SAN DOMENICO ABATE

Rito dei serpari in programma Mercoledì 1° Maggio 2024

Pescara, 23 aprile 2024. Per facilitare la mobilità dei visitatori, Trenitalia, di concerto con il Comune di Cocullo e la Regione Abruzzo, committente e finanziatrice dei servizi regionali, potenzierà il servizio con fermate straordinarie e treni speciali sulla tratta Roma-Pescara per la stazione di Cocullo.  La programmazione aggiornata è disponibile sul sito Trenitalia.

Per coloro che arriveranno in auto o pullman sarà attivo un servizio navetta gratuito dalle ore 8:00 fino a fine manifestazione. Si invita a seguire le indicazioni del personale volontario che sarà operativo sul territorio comunale.

Per i camper sarà attiva l’area di sosta e campeggio su Via Santa Maria in Campo (Strada Provinciale 60).

Il Sindaco

Dr Sandro Chiocchio




WORKING CLASS FEST

Presentazione de “Per un atlante della memoria operaia”, a cura di Lorenzo Teodonio e Mario Tronti

Pescara, 23 aprile 2024. Il 4 maggio prossimo negli storici locali del Dopolavoro Ferroviario di Pescara (Corso Vittorio Emanuele II, 257/A) si terrà un nuovo appuntamento del Working Class Fest. Questa volta ci ritroveremo per la presentazione della raccolta Per un atlante della memoria operaia, a cura di Lorenzo Teodonio e Mario Tronti (DeriveApprodi, 2023). La presentazione inizierà alle 19.00 e ci sarà la possibilità di acquistare le copie del libro direttamente dal curatore Lorenzo Teodonio.

Mario Tronti è stata una figura centrale del movimento operaista italiano. Nato nel 1931 a Roma da una famiglia operaia, nel 1958 fu uno dei promotori del Manifesto dei 101 con cui una parte del PCI prese le difese degli insorti in Ungheria. All’inizio degli anni Sessanta collaborò prima ai Quaderni Rossi e poi a Classe Operaia. Quest’attività gli servirà per pubblicare, nel 1966, Operai e Capitale, un’opera considerata fondamentale dell’Operaismo.

Negli anni successivi Tronti divenne professore di filosofia a Siena e coniugò ricerca e  attività politica, entrando negli anni Ottanta nel Comitato Centrale del PCI. Tra le sue pubblicazioni più recenti ci sono La Politica al Tramonto (ripubblicato nel 2024 sempre da DeriveApprodi) e Dello Spirito Libero (2015, Il  Saggiatore). Sempre attento al conflitto fra storia e politica, ha curato, poco prima di morire nell’estate 2023, il libro Per un atlante della memoria operaia.

Lorenzo Teodonio insegna matematica nei licei. Storico militante, si è occupato di Resistenza e operaismo. È coautore di Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (Iacobelli, 2016) e ha curato il fondo Mario Tronti presso l’Archivio storico del Senato della Repubblica.

Per un atlante della memoria operaia contiene contributi differenti per forma e genere di molti autori e autrici, tra cui Mario Tronti, Pier Vittorio Aureli, Tina Babai Tehran, Simona Baldanzi, Rita di Leo, Pierangelo Di Vittorio, Alessio Duranti, Marta Fana, Angelo Ferracuti, Alberto Prunetti, Massimo Zamboni e Tino Di Cicco, quest’ultimo presente alla presentazione in quanto presidente dell’associazione del Dopolavoro ferroviario di Pescara.

La presentazione sarà uno degli appuntamenti che anticipano la seconda edizione del Working Class Fest.




PEDALATA PER LA RESISTENZA

Visita a Onna aperta a tutti

L’Aquila, 23 aprile 2024. In occasione del 25 aprile di ogni anno la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta promuove l’evento “Resistere Pedalare Resistere”. L’evento celebrativo e rievocativo della Resistenza proposto da FIAB L’Aquila unirà a una ciclo-escursione sui luoghi della Resistenza aquilani, una visita aperta a tutti a Onna, con una testimonianza della Resistenza e l’apertura straordinaria del Museo di Storia popolare a cura di Onna Onlus e il gioco “bus e ingorghi” in piazza.

L’appuntamento è fissato alle ore 9:30 a Piazza Nove Martiri per chi pedala, mentre per tutti gli altri ci si vede alle ore 10:45 a Onna. Programma ciclo-escursionistico: pedalata attraverso i luoghi della Resistenza aquilana L’AQUILA – Piazza Nove Martiri: ritrovo e registrazione ore 9:30, partenza ore 10:00.

Percorso: Villa Comunale – Porta Napoli – S.S. 5 Pista ciclabile (ingresso Via A. Graziosi) – Monticchio – Onna (sosta al monumento vittime del 11.06.1944) – Paganica – Pescomaggiore – Filetto (sosta al monumento vittime del 07.06.1944) – Camarda – Paganica – Tempera – L’Aquila (Piazza Nove Martiri). Lunghezza: 45 km. Durata: 4 ore, soste incluse.

La pedalata è aperta a qualsiasi tipo di bicicletta. Quota di partecipazione inclusiva di assicurazione per i non soci FIAB e ASD ciclistiche € 5,00. Non sono previsti punti ristoro. Si consiglia di portare con sé un kit per le riparazioni ciclistiche. Abbigliamento adeguato alla stagione, acqua e piccolo snack.

Iscrizioni sul sito FIAB L’Aquila: https://sites.google.com/view/fiablaquila Programma per non pedalatori/famiglie: visita Museo di Storia popolare e gioco “bus e ingorghi” in piazza ad Onna ONNA – Monumento ai caduti in Via dei Martiri: ritrovo ore 10:45.

Ore 11:00: cerimonia della delegazione ANPI e Comune dell’Aquila per la deposizione della corona commemorativa sul Monumento ai caduti del 11 giugno 1944. A seguire: momento di rievocazione con testimonianza della Resistenza e visita guidata al Museo di Storia popolare, a cura di Onna Onlus.

A seguire: gioco per piccoli e grandi nella piazza del paese in Via Trento, di fronte la chiesa nuova.