I Distretti abruzzesi dei prodotti artigianali tipici e industriali e il Comitato tecnico scientifico del Polo del Made in Italy
Chieti, 8 maggio 2024. Dopo la giornata del Made in Italy, celebrata in Abruzzo con due appuntamenti organizzati dal Polo d’Innovazione con il MIMIT, inizia l’approfondimento della legge 206 del 2023, ricca di opportunità e di spunti strategici.
“Il Parlamento italiano, con la legge sul Made in Italy, offre l’opportunità concreta di valorizzare le eccellenze territoriali, riconoscere il valore dell’artigianato e dell’industria, delle produzioni tipiche legate alle terre e alle storie profondamente radicate e che, con la loro tradizione produttiva, conferiscono valore alle provenienze e alle origini geografiche”, dichiara il Presidente del polo Angelo D’Ottavio, che prosegue: “il nostro Comitato Tecnico Scientifico è al lavoro per approfondire la norma e offrire strumenti e soluzioni alle istituzioni e organizzazione che riterranno di valorizzare il nostro lavoro”
La legge infatti stimola “una ricognizione delle produzioni tipiche per le quali la reputazione e la qualità sono fortemente legate al territorio locale” e il CTS sta lavorando a questa iniziativa in stretta sinergia con il Dipartimento interno dedicato all’artigianato artistico coordinato da Confartigianato Chieti L’Aquila, coinvolgendo direttamente la Regione Abruzzo.
Daniele Giangiulli, Direttore della Confartigianato impegnata sull’attività: “la legge offre l’opportunità, con una manifestazione d’interesse da presentare alla Regione, di adottare il disciplinare di produzione, ai fini della ricognizione e noi siamo attivi su questo fronte di attività”.
Il disciplinare contenente la descrizione completa del prodotto: nome, provenienza, conformazione, descrizione, origine, caratteristiche, sarà conservato presso le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura del territorio di riferimento.
L’articolo 42 della legge 206 rappresenta una grande opportunità per l’artigianato, l’industria e tutte le produzioni di tipicità presenti sul territorio regionale e il Polo intende stimolare e creare una rete che intercetti proprio quelle eccellenze, riconosciute e no, che potranno fregiarsi dell’onorificenza da parte dello Stato, di Prodotto Made in Italy.
Conclude Angelo D’Ottavio: “l’obiettivo principe della legge è proprio quello di conferire l’adeguato riconoscimento al lavoro di tutti, e non solo, portare l’attenzione sulle materie prime utilizzate, autoctone, con un risultato finale totalmente identificativo e identitario. Procederemo con volontà e ottimi propositi, passando in ricognizione i produttori, gli esperti, le associazioni di categoria, le industrie che, come noi, hanno desiderio di portare alto il nome del Made in Italy e di dotarsi di una identificazione meritata e giusta”.
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