Il 18-19-20 Maggio, una tradizione che affonda le sue radici addirittura nel lontano 1700
Loreto Aprutino, 15 maggio 2024. Quest’anno saranno 313 anni dal miracolo che ha portato la cittadina vestina ad essere conosciuta in tutto il mondo. Nel 1709 il vescovo Mons. Fabrizio Maffei, dando seguito alla richiesta dei cittadini di Loreto, ordinò la ricerca di un santo protettore.
Quando, nel 1711, le spoglie di San Zopito vennero traslate con una solenne processione, tutto il popolo era in ginocchio al passaggio del nuovo Santo. Tranne uno. Un contadino, un bifolco, dedito alla lavorazione del terreno, tanto da non fermare il lavoro. A differenza del suo bue che al passaggio delle spoglie si inginocchiò. Da quel lunedì di Pentecoste, ogni anno, un candido bue bianco con una gualdrappa rossa sul dorso dove poggia un piccolo angioletto, si inginocchia al passaggio delle reliquie del santo.
«La festa patronale è sempre motivo di grande orgoglio per i cittadini loretesi – dice il vice sindaco Federico Acconciamessa – Come Amministrazione Comunale siamo felici del fatto che negli ultimi anni la partecipazione, dei giovani specialmente, sia cresciuta sempre più». Anche quest’anno ricco il programma civile. Si parte già sabato mattina, ore 10, con “Chiese aperte”.
Iniziativa a cura dell’Archeoclub Italia. Per l’occasione resterà aperta la chiesa di Santa Maria de Recepto. Dalle 21:30, in piazza Garibaldi si ballerà con la musica popolare salentina degli Alla Bua. Domenica, giorno di Pentecoste alle ore 10, sempre nella centralissima piazza Garibaldi, è atteso l’arrivo del bue, “Galante di Belvedere” e dei Vetturali. Chi erano i Vetturali? Commercianti che partivano, impegnandosi in lunghi viaggi, con cavalli e muli per la vendita, soprattutto di olio e vino, nelle regioni vicine e non solo.
Prima di intraprendere questi lunghi viaggi, loro si rivolgevano all’effige di San Zopito, implorando la sua protezione durante il viaggio e offrendo in cambio la partecipazione alla processione in suo onore. «Già dai primi giorni delle prove un gran numero di paesani sono intervenuti ai preparativi, che cominciano un mese prima delle festività – dice Marco Blasiotti – Novità di quest’anno è quella di essere riusciti a ripristinare la quasi totalità delle 13 corporazioni agricole coinvolgendo i giovani agricoltori che hanno deciso di investire nel proprio futuro in paese». Il programma proseguirà la sera, ore 21:30, con il concerto di Espana Circo Este.
Un mix di Pop e Punk, di Tango e di Cumbia, di Latin e di Reggae. Lunedì il momento clou dei festeggiamenti. Alle ore 10 il tour “A spasso tra storia e curiosità”, immersi nel centro storico, alla scoperta di storie legate a san Zopito con storici e docenti. Alle 19:30 La banda accompagnerà la Sacra Processione durante la quale, al passaggio in piazza delle reliquie del Santo Patrono, ci sarà l’inginocchiamento del bue. A seguire fuochi pirotecnici e il concerto di Fiordaliso che chiuderà, di fatto, una tre giorni ricca di emozioni.
«Siamo molto entusiasti di come procedano i preparativi per la festa – dicono i presidenti del comitato Festa (Enrico Colarossi) e dell’associazione Borgolive (Vincenzo Acciavatti) – Ci tenevamo già da ora a ringraziare fortemente gli sponsor e tutti gli attori che parteciperanno a questa festa».
Anche quest’anno, a conferma del buon lavoro e del percorso intrapreso lo scorso anno, c’è stata una partecipazione orizzontale di tutte le generazioni presenti in paese. Studenti delle scuole, che hanno partecipato al concorso dei disegni, i ragazzi dell’associazione SincroVestina per la realizzazione della scultura in cartapesta. «Quest’anno abbiamo già trenta, tra ragazze e ragazzi, attivi nell’organizzazione. Un numero nuovo per questa festa – il commento di Francesco Buscaino, presidente della Consulta Giovanile – Il loro coinvolgimento nei processi decisionali è fondamentale per assicurare il mantenimento delle tradizioni».
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