LND QUARTO TEMPO

Nel capoluogo frentano, la partecipazione di tanti ragazzi in età scolare: la scuola abruzzese protagonista

Lanciano, 19 maggio 2024. A Lanciano Fiera, dal 17 al 19 maggio, si è svolto un evento a tutto tondo sul mondo del calcio dilettantistico: LND Quarto Tempo, un’innovazione che segna una svolta nel mondo del calcio di base. Dirigenti federali, società, tesserati, appassionati e aziende sponsor si sono ritrovati, insieme ai vertici della classe arbitrale, giornalistica e politica si sono riuniti per costruire il futuro della Lega Nazionale Dilettanti.

Insomma, un vero e proprio laboratorio di idee in cui sono stati affrontati temi, motivi e soluzioni per le sfide del futuro del calcio. Lo scopo: consolidare la comunità del calcio dilettantistico, accogliere idee e individuare criticità per costruire un futuro migliore.

Tre giorni intensi di workshop e convegni che hanno affrontato una vasta gamma di tematiche cruciali: dall’impiantistica sportiva alla sostenibilità socio-ambientale, dall’inclusione alla salute e al benessere.

I padiglioni dedicati hanno offerto uno spazio per interagire direttamente con il pubblico e rafforzare i brand, mentre l’area esterna offre campi da calcio per attività ludiche. Con più di un milione di tesserati e oltre 50.000 squadre, la Lega Nazionale Dilettanti rappresenta la base del calcio, pronta a plasmare il suo futuro con determinazione e innovazione.

È stata una splendida esperienza che ha visto lo stand dell’Ufficio Scolastico Regionale diretto da Massimiliano Nardocci e il coordinamento di Educazione Fisica, Motoria e sportiva guidata da Antonello Passacantando preso d’assalto dai tanti calciatori in erba presenti alla manifestazione. Presenti nei padiglioni della fiera di Lanciano, oltre al responsabile regionale, anche Guido Grecchi e Roberto Pignalberi dell’ambito dell’Aquila, Roberta Borrone di Chieti, Tiziana Carducci e Marcella Rolandi di Pescara, Ada Di Ianni e Sonia Indiciani di Sulmona e Paolo De Carolis, responsabile dell’ufficio stampa.

Queste manifestazioni“, chiarisce Antonello Passacantando, ” forniscono solide opportunità educative ed è essenziale per lo sviluppo sia dei ragazzi sia delle ragazze. Ciò non solo aiuta nella loro crescita accademica ma, li prepara anche a varie situazioni di vita reale, promuovendo abilità come il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e la resilienza. In particolare“, conclude il coordinatore regionale di Educazione Fisica e motoria, ” sono momenti che permettono un approccio educativo che va oltre gli accademici tradizionali, integrando programmi pratici e di miglioramento della vita che contribuiscono al benessere generale e alla competenza delle generazioni più giovani“.




UNA PASSEGGIATA PER LA VITA

Evento benefico per raccogliere fondi per Oncologia di Teramo. La Riserva Borsacchio ed il Borgo di Montepagano si riempiono di solidarietà

Teramo, 19 maggio 2024. Stamattina si è tenuta Una Passeggiata per la Vita, una giornata dedicata alla raccolta fondi a favore del reparto di oncologia dell’ospedale di Teramo. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Morena, una farfalla per sempre” in collaborazione con il reparto di oncologia, le guide del Borsacchio, Roseto Cammina, il WWF e l’Istituto Abruzzese Aree Protette.

Per l’occasione, il WWF ha designato la Riserva Borsacchio come “Oasi WWF per un giorno”, sottolineando l’importanza della conservazione della natura e del benessere fisico attraverso il contatto con l’ambiente.

L’evento ha visto la partecipazione di numerosi escursionisti e appassionati che hanno percorso due itinerari distinti, che si sono poi riuniti lungo il cammino. Il primo gruppo è partito alle ore 9:00 da Montepagano, scendendo dalla Fonte d’Accolle lungo gli antichi percorsi, per raggiungere le porte della Riserva Borsacchio. Qui si è unito al secondo gruppo di partecipanti, pronti a esplorare il tratto iniziale della riserva e le pinete storiche lungo il mare.

Nonostante il caldo della giornata, il percorso è stato studiato per essere breve e accessibile a tutti, permettendo così una partecipazione numerosa e appassionata e non disturbare la riproduzione delle specie protette. La Riserva Borsacchio, grazie alla sua bellezza naturale e alla collaborazione delle associazioni coinvolte, ha offerto uno scenario perfetto per una giornata all’insegna della solidarietà e dell’amore per la natura.

Il successo dell’evento è stato testimoniato non solo dalla partecipazione entusiasta, ma anche dalle generose donazioni raccolte, che saranno destinate a sostenere le attività e i progetti del reparto di oncologia di Teramo. Centinaia di partecipanti per beneficenza ed amore del territorio.

Natura e storia per la ricerca e donare al reparto di oncologia una sala attrezzata per i malati oncologici. Un piccolo gesto per sostenere i malati e le loro famiglie in una lotta difficile e non devono sentirsi soli.




NON C’È BISOGNO DI VERITÀ che servono ma di una verità da servire

La verità evangelica non strizza l’occhio. Qualora lo facesse diventerebbe funzionale a un progetto, a un partito o schieramento politico, al potente di turno o a chissà chi. Si macchierebbe così di fondamentalismo.

di Don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 19 maggio 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.

Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da sé stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà» (Gv 15,26-27; 16,12-15 – Pentecoste B).

Il rapporto tra cattolici e verità merita continua attenzione. È sempre forte la tentazione di presentarsi come coloro che posseggono la verità integralmente e perennemente. Ho sempre pensato che manicheismo e fondamentalismo sono tentazioni, e alcune volte malattie croniche, di tutte le religioni e culture, nessuna esclusa. Personalmente li vedo come problemi antropologici ed etici fondamentali, quanto universali.

Le vie per arrivare ad affermare e credere in ciò che è fondante, nella vita personale e sociale, sono due: la ragione e le rivelazioni religiose. Molti problemi nascono quando io – personalmente o come gruppo – inizio, o iniziamo, ad agire pensando di avere “la” verità e il diritto-dovere di imporla ad altri. In quel caso direbbe Romano Guardini: «Qualche volta si dice: verità; ma fra questa verità e uno schiaffo non c’è alcuna differenza, tranne quella di colpire con la parola invece che con la mano» (Lettere sull’autoformazione).

Il vangelo odierno ci ridimensiona molto e ci aiuta a non cadere nella trappola del fondamentalismo, non solo religioso ma anche sociale, economico e politico. Ci sono tanti modi per smascherare i vari fondamentalisti che ci circondano. Ne indico due molto comuni: coloro che, specie in TV e in luoghi pubblici, esordiscono spesso con “vi dico io come stanno le cose”, tipico di saccenti boriosi e autoreferenziali. E poi ci sono quelli che parlano di dialogo, a ogni piè sospinto, ma il dialogo non l’hanno mai praticato né sanno nemmeno dove abita.

La verità non la possediamo pienamente ed è solo lo Spirito di Dio a guidarci verso di essa: “lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità”, dice Gesù. Essa non è un qualcosa a portata di mano, pret-a-porter, perché prende da tutto quello che è di Dio e si offre come dono. “Quando incontri una verità di passaggio – scriveva George Bernanos – guardala bene, in modo da poterla riconoscere, ma non aspettare che ti faccia l’occhiolino. Le verità del Vangelo non fanno mai l’occhiolino”.    

La verità evangelica non strizza l’occhio. Qualora lo facesse diventerebbe funzionale a un progetto, a un partito o schieramento politico, al potente di turno o a chissà chi. Si macchierebbe così di fondamentalismo. La verità evangelica glorifica Iddio e fa bene a chi l’accoglie; è fine a sé stessa, cioè al buon annuncio di un Dio che si incarna e salva coloro che a Lui aderiscono. E sì, la verità evangelica non si usa, si serve. O, come direbbe un altro grande francese, Jacques Maritain, “ciò di cui noi abbiamo bisogno non è un insieme di verità che servono, ma piuttosto di una verità da servire”. Una verità che si serve e si invoca sempre, come puro dono dello Spirito.




IL VANGELO DI PENTECOSTE

 Commento di don Marcello Stanzione

Pentecoste, 19 maggio 2024. Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 20,19-23

Oggi, festa di Pentecoste, noi ascoltiamo due racconti per introdurci all’effusione dello Spirito Santo nel nostro mondo … il racconto degli Atti degli Apostoli, interamente colorato di fuoco, di parole, di entusiasmo, comunicativo, di tempesta … ed il racconto di San Giovanni, tutto in discrezione, porte chiuse, mormorio del soffio, pace … Non ci sbagliamo. All’evidenza, quello che conta, non sono i segni esteriori, è la “Pentecoste interiore”, la dolce effusione dello Spirito nel più profondo dei cuori. In San Giovanni, è la sera stessa di Pasqua che ha luogo la prima effusione dello Spirito. Gesù è risuscitato quella mattina !

È “la sera del primo giorno della settimana” che ha visto il più fantastico evento della storia ! Che farà Gesù in questa sera di vittoria ?

Molto semplicemente, molto umilmente, “effonde il Suo soffio” sui suoi amici … e dice loro : “Ricevete lo Spirito Santo”.

Lo spirito, in un essere vivente, è l’elemento più essenziale ma più imprendibile, rappresentato dal soffio del respiro, elemento fragile, vacillante, che solleva ed anima tutta la massa materiale del corpo. Un commediante di talento fa ridere la gente con una scenetta semiseria, semi sguaiata: “Ho visto la scritta su di un muro di Roma: Gesù ritorna!. Ma dove è? Dove Lo si può trovare? Se ritornasse, lo si saprebbe!”

Dio, decisamente, non è l’organizzazione di un incontro di affari e la pubblicità asfissiante non è di suo genere. Egli sembra ignorare completamente le battute del commediante sulla strada o dell’uomo politico dal piccolo schermo. Dio è discreto !

“In mezzo a voi c’è Qualcuno che voi non conoscete”. Noi vorremmo talvolta un Dio più spettacolare, un Dio che si mostri, un Dio che schiacciasse i suoi avversari, un Dio che discenda dalla croce. Ma, noi lo sappiamo bene, il solo vero Dio è il Dio nascosto. Il mondo creato, tale come esso ci appare, non impone l’evidenza di un Dio. Pertanto, viceversa, occorrerebbe ben essere sempliciotto anche per smontare in maniera assolutamente certa che Dio non esiste.

Se vi è una certezza, per contro, è che Dio è nascosto, perché Dio è Spirito! Mostrando Gesù risorto, presente allorché le porte sono chiuse, ed effondente sui discepoli alquanto timorosi il suo soffio immateriale, San Giovanni ci dona due immagini molto eloquenti di questa verità. Dio deve ben avere le sue ragioni per comportarsi così. Effettivamente, noi sappiamo per esperienza che non vi è amore vero che nel rispetto della libertà altrui. Dio non poteva creare un vero alleato che restando discreto vicino a lui. Se apparisse in tutto il suo splendore e tutta la sua onnipotenza, Dio farebbe istantaneamente sparire ogni altra esistenza.

Come diceva una ragazzina, “la mamma, ci fa camminare indietreggiandosi”. In più, Dio non è veramente interessante per noi che se Egli non è, come noi, uno degli oggetti di questo mondo. Se non è che al nostro livello, noi non abbiamo alcun bisogno di Lui. Se Egli non ci sorpassa, a che serve un “piccolo Dio” a portata delle nostre mani ?

 O Dio non esiste oppure Egli è “trascendenza”, “mistero”. Quando lo Spirito di Dio invade lo spirito di un uomo … gli lascia tutta la sua personalità, lo fa esistere ancor di più davanti a Lui, lo dilata nell’amore. Nei racconti della Pentecoste, gli effetti vengono a manifestare che lo Spirito è dato a qualcuno: vi è dapprima un fenomeno di apertura all’altro, cioè di amore. Il parossismo dell’amore è il perdono. Il peccato è la chiusura in sé. Ogni effusione dello Spirito d’amore è la promessa di una conversione dell’uomo. E questo si manifesta subito con un invio in missione verso gli altri: “Come il Padre ha inviato me, così io vi invio”. Il miracolo delle lingue è il miracolo di una umanità che esce da sé e che si mette a parlare la lingua dell’altro. Finalmente una comunicazione, una comunione vera si instaura. Venga questo soffio nuovo dello Spirito Santo sul nostro mondo lacerato !




ABCIAO ABECEDARIO ITALIANO

Oggi la presentazione del primo Abecedario Italiano

Pescara, 19 maggio 2024. Oggi pomeriggio alle ore 18 presso Working House a Pescara, in Via Milano 18, sarà presentato il libro “ABCiao abecedario italiano” di Carolina Mastropietro e Valentina Chiavaroli, edito da Quid edizioni.

Con le sue 26 lettere, 21 tavole artisticamente illustrate e quasi 500 parole da scoprire, “ABCiao abecedario italiano” offre un viaggio emozionante attraverso l’inestimabile patrimonio del Bel Paese.

Un’opera pensata per tutti, grandi e piccini, che invita a giocare, raccontare e esplorare ogni angolo dell’Italia pagina dopo pagina.

L’albo illustrato ha già fatto il suo debutto al Salone Internazionale del Libro di Torino ed è stato accolto con entusiasmo anche dalla Dr.ssa Chiara Biondi, Assessore Regionale alla Cultura della Regione Marche e dalla Dr.ssa Maura Nataloni, Assessore alla Bellezza, con deleghe alla Cultura, del Comune di Fabriano.

Le autrici

Carolina Mastropietro e Valentina Chiavaroli sono due creative italiane unite dalla passione per l’infanzia e la cultura italiana.

Carolina, architetta e artista, e Valentina, pediatra e ricercatrice, hanno collaborato per creare un abecedario illustrato che celebra il patrimonio italiano, ispirate entrambe dalla maternità e dal desiderio di educare attraverso l’arte.




PAZ DAY 2024

Al CLAP Museum con Alessandro Baronciani 23 maggio 2024, ore 18:00

Pescara, 19 maggio 2024. Nel giorno della ricorrenza della nascita di Andrea Pazienza, il CLAP Museum di Pescara celebra la sua arte con l’evento speciale PAZ DAY 2024. Giovedì 23 maggio, a partire dalle ore 18:00, il museo, l’unico ad ospitare una così cospicua collezione permanente dedicata all’autore, rende omaggio al popolare fumettista scomparso nel 1988, poco dopo aver compiuto 32 anni.

Come ogni anno dalla sua inaugurazione, nel giorno della nascita di Andrea, il CLAP Museum focalizza l’attenzione su uno dei numerosi aspetti della sua arte. Quest’anno, la seconda edizione del PAZ DAY è dedicata a Zanardi, l’iconico personaggio creato da Pazienza, un suo alter ego oscuro, nella sua irridente crudeltà verso il mondo. I visitatori avranno l’opportunità di ammirare cinque tavole originali e numerosi studi preparatori di Zanardi, esposti durante una visita guidata speciale.

L’evento sarà arricchito dalla presenza di Alessandro Baronciani, uno dei più noti fumettisti italiani contemporanei. Ha pubblicato numerosi libri a fumetti a partire da “Una storia a fumetti”, “Quando tutto diventò Blu”, “Le Ragazze nello Studio di Munari”, “La Distanza” con Colapesce e “Negativa”. Tutti usciti per Bao Publishing. Il suo ultimo lavoro è un fumetto autoprodotto con canzoni e si chiama RagazzaCD. È il cantante della hardcore punk band Altro ed è Direttore Artistico del Regina Fumetti Festival di Cattolica di cui il CLAP è partner nell’edizione 2024. È autore dell’immagine del manifesto PAZ DAY, realizzata in esclusiva per il museo.

Il PAZ DAY 2024 offre ai visitatori del museo due momenti imperdibili di approfondimento sull’opera di Andrea Pazienza:

ore 18:00 – Visita guidata speciale con biglietto d’ingresso ordinario, focalizzata sul personaggio di Zanardi.

ore 19:00 – Incontro ad ingresso libero, “Il mio Paz: Baronciani legge e racconta scritti e fumetti di Andrea Pazienza”, preceduto dai saluti del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio.




PAROLE D’ABRUZZO

Al Maggio dei libri Unaltroteatro ospita Daniela D’Alimonte

Ortona, 19 maggio 2024. Dopo l’emozionante appuntamento con la famiglia Toffa ed il ricordo dell’amata figlia Nadia, Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino ospita un nuovo appuntamento all’interno del Cinema Auditorium Zambra di Ortona per il “Maggio dei Libri”: giovedì 23 maggio alle ore 18:30 ci sarà per “Comete. Scie d’Abruzzo” collana diretta da Peppe Millanta, “Parole d’Abruzzo”  (Ianieri edizioni) di Daniela D’Alimonte, studiosa ed appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto, è autrice di numerosi volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica.

A moderare l’incontro ci sarà la giornalista Alessandra Renzetti mentre l’attrice Lorenza Sorino leggerà alcuni brani del libro. L’intera rassegna di maggio è organizzata da Unaltroteatro e dalla Libreria Moderna, Fabulinus&Minerva di Micaela e Francesco Ortolano.

Questa serie sull’Abruzzo immateriale vede la prefazione del giornalista e scrittore Giovanni D’Alessandro. Per Millanta con questo nuovo volume si va “scavare nelle parole, ricercare la loro origine, arrivare alla loro fonte, significa confrontarsi e mettersi in contatto con quello che siamo stati”, dunque anche la parola dice tantissimo sulla storia di un passato che va riscoperto e che inevitabilmente proietta verso il futuro.

Il volume passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre, sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.

Anche questa serie gode della fiducia delle Associazioni: I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari, il Parco Nazionale della Maiella.

L’evento è gratuito. In occasione della presentazione verrà offerto un calice di vino a cura dell’Enoteca regionale d’Abruzzo. La rassegna gode del sostegno di Donnè, Lions Club e Inner Wheel. Il Cinema Auditorium Zambra è in via Don Bosco, 2 ad Ortona; per info è possibile chiamare il 3454367809, mail: segreteria@cinemauditoriumzambra.com.




BIOETICA E TECNICHE DI POTENZIAMENTO DELLA MENTE

Al Salotto Culturale Prospettiva Persona

Teramo, 19 maggio 2024. Il prossimo 22 Maggio 2024  alle ore 18:15 il Salotto culturale di Prospettiva persona (Patrocinio MIC, Provincia di Teramo e Fondazione Tercas)  Via N. Palma, 31- Teramo,  presenta  il tema  “Bioetica e tecniche di potenziamento della mente” con la relatrice Anna Bucciarelli, esperta di biopotenziamento.

Introduce e modera Giulia Paola Di Nicola

Approfondimenti:

 Che cosa si intende per potenziamento morale o meglio, cosa si intende per bio-potenziamento?

Il potenziamento cognitivo è finalizzato a rafforzare, quindi a potenziare, sia le funzioni cognitive come la memoria, l’attenzione, le funzioni esecutive, il ragionamento; sia gli aspetti strettamente legati alle abilità scolastiche come la lettura, la scrittura ed il calcolo.

Il potenziamento si propone di conseguire un miglioramento che tende alla perfezione, oppure mira al raggiungimento di obiettivi concretamente radicati in un contesto?

Il potenziamento umano consiste in una modifica volta a migliorare la performance umana individuale attraverso interventi scientifici o tecnologici sul corpo umano o attraverso farmaci o neurotecnologie in grado di migliorare le capacità cognitive, morali o fisiche. In altre parole, scopo del potenziamento è quello di ampliare, oltre i limiti fisiologici dell’organismo umano, le facoltà fisiche o psichiche di una persona sana. L’uso dei trattamenti non è, pertanto, finalizzato e giustificato da esigenze terapeutiche, legate alla tutela della salute: non vi è alcun scopo rientrante nelle finalità tradizionali della medicina.

L’esistenza di strumenti, quali le biotecnologie applicate per potenziare la mente, è un chiaro sintomo della crescita esponenziale della scienza che non sempre si accompagna ad uno sviluppo umano, inteso come adattamento ai progressi tecnologici. Ciò che si riscontra è invece un disadattamento.

Sia per quanto riguarda il potenziamento “mentale” che per quello “morale” si dimentica, in fondo, che il processo cognitivo, come anche il processo decisionale per le scelte “morali”, non è un mero “meccanicismo” manipolabile: l’intelligenza, come anche la dimensione morale della persona, non è riconducibile a categorie quantificabili e “aumentabili” farmacologicamente, ma rimanda ad una dimensione qualitativa che supera la biologia. Cfr. https://www.scienzaevita.org/sv-il-potenziamento-cognitivo-e-morale-delluomo-rischi-e-problematiche-etiche/

Come risolvere questo problema bioetico? Si vedrà come, la riflessione attorno al termine bio-moral enhancement e attorno alle suddette biotecnologie, permette l’emergere di discussioni etiche rilevanti.

Anna Bucciarelli, socio del CRP ETS di Teramo, laureata in Filosofia al San Raffaele di Milano, collaboratrice stagista del centro Politeia di Milano (https://www.centrostudipoliteia.it/).




IL PETTIROSSO D’ORO

La presentazione. Tradizione e sperimentazione per l’ultimo romanzo dello scrittore lancianese Aldo Di Virgilio

Lanciano, 19 maggio 2024. Oggi pomeriggio, alle ore 17:30, nel Salone d’onore “Benito Lanci” di Lanciano (ex Casa di conversazione), si svolgerà la presentazione de “Il pettirosso d’oro”, l’ultimo romanzo dello scrittore lancianese Aldo Di Virgilio, recentemente edito per le Edizioni Mondo Nuovo di Pescara nella collana Nuova Babele. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Nuova Gutemberg, si inserisce nell’ampio cartellone del Mese della cultura, promosso dal Comune di Lanciano, e, in particolare, si inscrive all’interno della rassegna “Librando”. Oltre all’autore, interverranno Patrizia Di Rocco e Giuseppina Fazio.

Caratterizzato da uno stile elegante, magnetico e accattivante, il romanzo di Di Virgilio si distingue per il suo carattere unico e singolare, frutto di una ponderata e sapiente mescidazione di tradizione letteraria e sperimentazione. Il fulcro del libro è rappresentato dalla storia di Michael Burton, un pittore squattrinato che, in una Londra vittoriana fin de siécle, viene chiamato ad affrescare le volte delle gallerie del Bethlem Royal Hospital, il più antico ospedale psichiatrico d’Inghilterra.

Molti temi, personaggi e vicissitudini, tra le quali l’assassinio della fidanzata del protagonista, si innestano e s’intersecano nel nucleo principale, attorno al quale s’attorcigliano motivi come il dramma familiare, la follia, l’amore, le condizioni dei pazienti negli ospedali psichiatrici di fine Ottocento, la volontà di riscatto delle donne. Infinite e, quindi, si direbbe, quasi “schizofreniche” le prospettive dalle quali viene osservato l’evolversi degli eventi che incalzano in un libro pieno di suspense, di non detti; un libro che ha alle spalle una solida e certosina ricerca storica e un impianto narrativo insolito, agile per il lettore ma finemente e pazientemente strutturato.




LA STORIA DI PAOLO BARRASSO

Biologo della Maiella, e del Lupo Appenninico in scena a Trento per il Museo delle Scienze

Trento, 19 maggio 2024. Oggi, domenica 19 maggio, la compagnia pescarese Bradamante Teatro con la narratrice e guida ambientale Francesca Camilla D’Amico, porterà in scena a Trento, presso il prestigioso Museo delle Scienze, lo spettacolo teatrale “Paolo dei Lupi” liberamente ispirato alla vita del biologo e poeta Paolo Barrasso. La D’Amico racconta le vicende legate all’Operazione San Francesco, il primo progetto di salvaguardia del Lupo Appenninico in Italia, nata negli anni ’70 per salvare il lupo da un’estinzione ormai certa.

All’epoca, di lupi, se ne contavano solo un centinaio in tutta Italia e la maggior parte di essi resisteva sulle montagne d’Abruzzo e della Sila. Paolo Barrasso, biologo che dedicò tutta la sua vita allo studio e alla divulgazione prevalentemente sulla Maiella e fautore di importanti progetti di reintroduzione degli ungulati negli anni ’80 e della rarissima lontra negli anni ’90, fu tra gli studiosi che presero parte all’Operazione San Francesco.

“È un privilegio poter raccontare un pezzo di storia di ecologia e coesistenza sulle montagne dell’Appennino al Museo delle Scienze di Trento nel contesto dell’evento conclusivo dedicato al lupo sulle Alpi, il progetto Life Wolf Alps. La storia di Paolo è strettamente legata a quella del ritorno di un animale simbolo delle nostre montagne e fondamentale per gli equilibri ecosistemici messi costantemente a rischio dall’Uomo.”

Dal debutto nel 2019 lo spettacolo si è fatto conoscere in tutta Italia, nell’ambito di rassegne e festival e ospitato da parchi nazionali e riserve naturalistiche dalle Alpi al Pollino, finalista in premi nazionali.

“Una storia ancora molto attuale, che parla di una possibile convivenza” prosegue Francesca D’Amico, anche autrice dello spettacolo “e che ci riporta a questioni fondamentali nel rapporto con la fauna selvatica e che, attraverso i sogni di un giovane studioso, ci conduce delicatamente a prendere in carico la missione di tutelare le montagne e gli ambienti in cui viviamo e grazie ai quali possiamo sopravvivere, senza poterci permettere di fare a meno di nessun anello della catena.”

Una storia divenuta anche podcast, per RaiplaySound, dal titolo “Lama Bianca” escursione radiofonica sulla Maiella, condotta dalla stessa Francesca Camilla D’Amico, anche guida ambientale, e che è possibile ascoltare direttamente cercando sull’omonima piattaforma RAI dedicata all’ascolto.

“Paolo dei Lupi” sarà in scena a Trento, domenica 19 maggio, in doppia replica alle 11:30 e alle 16:00 al Museo delle Scienze che mette a disposizione il link per le prenotazioni sul suo sito.




IL CONGRESSO DELLA SIGG

La società italiana di gerontologia e geriatria Abruzzo-Molise alla Sala Eden il 24 e il 25 maggio

Ortona, 19 maggio 2024. Tanti temi trattati da esperti di gerontologia e geriatria al congresso della SIGG il prossimo fine settimana ad Ortona. Grande attesa per gli argomenti dell’universo delle cronicità della terza età e che svilupperanno nella due giorni ortonese.

Un interessante congresso regionale, di Abruzzo e Molise,  fra le numerose attività nazionali profuse dal SIGG, che offrirà un contributo decisivo alle attività locali con un programma scientifico che si sviluppa in 5 sessioni. Saranno erogati crediti formativi ai partecipanti che avranno preso parte all’intero programma formativo accreditato.