NEL SEGNO DELLA SOSTENIBILITÀ

Il programma elettorale di Carlo Costantini per Pescara sud

Pescara, 28 maggio 2024. Carlo Costantini ha incontrato ieri pomeriggio, 27 maggio, i cittadini di diversi comitati di Pescara sud: Colle Breccia, Parco 8 Marzo, oltre a uno nuovo nascente preoccupato per i lavori di realizzazione della nuova entrata/uscita della circonvallazione sud a seguito dell’abbattimento dell’attuale tratto in sopraelevata, indubbiamente un detrattore ambientale che ha marcato in senso negativo il territorio a ridosso della Riserva Dannunziana per oltre 30 anni.

Tutta gente preoccupata perché dei progetti che questa Amministrazione sta mettendo in atto in questi anni a ridosso delle loro case non sa nulla, e lo scopre nel momento dell’arrivo dei cingolati, pronti con le loro benne a mettere in atto speciali operazioni in nome della ripresa e della resilienza targate, in modo ingannevole, Europa.

Operazioni speciali che l’Amministrazione Masci ha interpretato nel modo peggiore, ovvero del fare per fare, del fare per spendere, per non perdere i soldi, senza alcun dialogo con i destinatari presunti delle opere, sovrapponendo nuovi, e utili solo in alcune situazioni, servizi a servizi esistenti, altrettanto utili.

I casi di quelli sanitari e scolastici realizzati in sostituzione di aree verdi sono eclatanti: una scuola al posto di orti urbani in via Santina Campana, una scuola al posto di un’area verde in via della Fornace Bizzarri, una casa della comunità, un piccolo presidio sanitario, al posto del parco pubblico in via 8 Marzo, per citarne alcuni.

Tutte nuove opere che arrecano un grave danno significativo all’ambiente: il contrario del presupposto base che ogni progetto che usufruisca dei fondi del PNRR dovrebbe invece rispettare. Do not significant harm (DNSH): non arrecare danno all’ambiente: ma proprio nei progetti del Comune tutte le voci che chiedono come venga rispettato questo principio sono spuntate in senso di adesione allo stesso, per dire: “Noi lo rispettiamo l’ambiente”!

La gente ascolta Carlo Costantini che dice che si impegnerà per contrastare per quanto possibile la cancellazione dello spazio verde pubblico del Parco 8 Marzo, la cui manutenzione è incredibilmente a carico di alcune famiglie perché sia un bene di tutti. Una mamma, con la rotonda pancia di chi si appresta a vivere l’esperienza della maternità, dice che suo figlio si sbuccerà le ginocchia su quei prati fino a quando avrà 18 anni.

Un sindaco che ascolta i cittadini, seppur nella veste di candidato, è una cosa strana da queste parti, come in tante altre zone nella città, e la tensione della parola che rassicura e cerca il confronto emoziona ed è evidente.

I bambini e le bambine che giocano tra ulivi, platani, aceri, sul verde prato del Parco 8 Marzo, non sanno che i lavori delle nuove rampe di entrata/uscita della circonvallazione si stanno già mangiando un pezzo del loro territorio di crescita.

Difficile fermare un’opera già in corso, spiega Costantini, ma è possibile invece chiedere che  vengano realizzate grandi interventi di compensazione, in grado di mitigare il nuovo assetto sia fisico che funzionale di quel pezzo di territorio: alberi, siepi, arbusti, ma anche servizi sociali e di intrattenimento assenti nella zona, ma che non devono cancellare altri presenti, specie quelli ecosistemici della vegetazione e del suolo libero.

E poi un modo nuovo di intendere la mobilità, perché questo nuovo imbuto stradale non sia solo una intricata rete viaria di scorrimento automobilistico, ma spazio comune di tutte le utenze, specie quelle vulnerabili di pedoni e ciclisti di tutte le età, che oggi qui prevalgono e a cui va riservato uno spazio esclusivo e vitale.

L’ipotesi della fermata “Pineta” della futura metropolitana di superficie, dice Costantini, si inserisce a pieno titolo in questo scenario, che non può che essere di sostenibilità dei trasporti e che può essere perseguito agevolmente in brevissimo tempo.

La vicinanza della Riserva Dannunziana, con le sue drammatiche vicissitudini dovute ad una pessima performance pubblica dell’Ente gestore, paradossalmente la Giunta Comunale,  dovrebbero ispirare un approccio diverso al territorio, consentendo all’area protetta di allargarsi e di contaminare i suoi dintorni, a partire dalla rinaturalizzazione di Fosso Vallelunga fino ad una reinterpretazione naturalistica di Villaggio Alcyone, dalla collina fino al mare, come grande polmone verde di Pescara sud.

Radici inComune