Cantine Aperte: Tenuta Oderisio. L’azienda vitivinicola a conduzione familiare è guidata da 3 giovani sorelle. Durante Cantine Aperte il Pink Panel ospite per un incontro di divulgazione enogastronomica. Riflessioni sul Cerasuolo d’Abruzzo e il vino rosa
Monteodorisio, 30 maggio 2024. Il Pink Panel, gruppo abruzzese di donne wine lovers e foodies, è stato invitato a condurre un momento di confronto enogastronomico sui vini rosa nella cantina Tenuta Oderisio, in occasione di Cantine Aperte, l’evento nazionale del Movimento Turismo del Vino, che si è svolto lo scorso weekend. La particolarità dell’azienda vitivinicola ubicata a Monteodorisio, è che può contare con una nuova generazione a rappresentanza femminile: le sorelle Simona (enologa), Sara e Alessandra seguono le orme del padre Mario Di Candilo, agronomo e contitolare della cantina.
Tenuta Oderisio, consapevole dell’importanza di Cantine Aperte, ha voluto affidare al Pink Panel il confronto con i wine lovers; il tema dei vini rosa oltre a essere un trend in termini di consumi a livello mondiale, è utile per delineare la particolarità del Cerasuolo d’Abruzzo – Denominazione autoctona ottenuta esclusivamente da vitigno Montepulciano d’Abruzzo, che si presenta con il caratteristico colore ciliegia (o “cerasa” in dialetto) – rispetto agli altri vini rosa in cui le sfumature variano, così come i vitigni adoperati.
Per l’occasione, in abbinamento alle due tipologie di vini proposti, Cerasuolo d’Abruzzo Doc e Rosa Sara, sono state abbinate pietanze a base di pesce, tra cui cozze ripiene, seppie e piselli, gnocchetti allo scoglio e frittura.
Il corso storico di Tenuta Oderisio si identifica metaforicamente con il concetto di radici ben profonde e nuovi germogli. L’azienda nasce nel 2004, ma la storia dei propri vigneti si perde nella notte dei tempi, quando i predecessori del ramo paterno innestavano in campo le viti di Montepulciano.
A raccogliere il testimone è stato Mario Di Candilo, agronomo laureato presso l’Università di Pisa, che insieme alle figlie Simona (enologa), Sara (dottoressa in Giurisprudenza) e Alessandra (studentessa in Economia, mercati e istituzioni) scrivono nuove pagine di una storia agricola familiare destinata a perdurare. Al capostipite è stato dedicato il vino di punta: “Don Panfilo” Montepulciano d’Abruzzo.
Le 3 sorelle hanno creato una linea di vini molto giovanile, che cattura l’attenzione con etichette la cui sagoma riprende un volto femminile e vi è rappresentato un dipinto di donna. I vini, a base prevalentemente autoctona, sono una sorta di trasposizione del carattere di ciascuna sorella.
“Sara” Rosato Terre di Chieti Igt 2021 è un blend di Syrah e Montepulciano dal piglio ammaliante. Appassionato e sincero come la secondogenita. Bouquet fruttato con inserti floreali e un accenno di speziatura. Versatile nell’abbinamento gastronomico.
“Simona” Rosso Terre di Chieti Igt 2019 è il vino della primogenita. Rosso purosangue, blend di Montepulciano e Syrah, deciso e dalla beva agile. Fa solo acciaio e per le caratteristiche organolettiche si presta al consumo estivo se servito intorno ai 16°C. Rispecchia la tempra di chi nasce e cresce all’ombra della vite, con le storie del nonno come colonna sonora.
“Alessandra” Passerina Terre di Chieti Igt 2021 sbarazzino e sferzante, un viatico verso la piacevolezza. Sentori netti e persistenti, sorso a tendenza minerale. Incarna il carattere della più piccola delle tre sorelle.
A questa esperienza di divulgazione ed enoturismo dedicata ai wine lovers di Cantine Aperte hanno preso parte Jenny Viant Gómez, comunicatrice e fondatrice del Pink Panel, Sandra Pantalone, Enca Polidoro, Norma Claudia Torrieri, Anna Solini, Valentina Marchigiano e Iolanda Civitarese.
IL PINK PANEL
È l’unico gruppo tutto al femminile che include sia esperte di vino che wine lovers. È stato fondato nel 2019 ed è coordinato dalla degustatrice e giornalista freelance e comunicatrice Jenny Viant Gómez.
Da sottolineare che il Pink Panel® non è un’associazione, bensì un wine club. Si degusta alla cieca, non si assegnano punteggi ai vini, si valorizzano gli abbinamenti gastronomici e si assaggiano vini provenienti spontaneamente da tutti i territori, quindi non solo vini abruzzesi.
Ricordiamo che il Pink Panel® si collega alle teorie scientifiche sulle capacità sensoriali delle donne, più sviluppate rispetto agli uomini. «Nella regione del cervello atta a ricevere i segnali olfattivi le donne hanno +43% di cellule e + 50% di neuroni rispetto agli uomini», studio dell’ente Monell Chemical Senses Center di Philadelphia.
Benché tante altre ricerche tendano a sottolineare che le differenze tra i sessi siano marginali o inesistenti, Il Pink Panel® itinerante 100% femminile si configura come un’esperienza da mettere in campo, senza scopi scientifici o statistici, ma con la consapevolezza che degustare “in rosa” abbia un “sapore” diverso.
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