IL NOSTRO SISTEMA VOTO

[Se si vuole democrazia bisogna agire per la democrazia]

Una nuova denuncia pubblica per cercare di liberare una comunità letteralmente oppressa da vecchi e tristi sistemi di potere

Torrevecchia Teatina, 3 giugno 2024. Ancora una settimana di campagna elettorale. La campagna elettorale: quella genuina la fanno i ragazzi impegnati con il proprio nome e cognome, con le proprie promesse di servizio, con i propri mezzi, strumenti e le proprie capacità ed incapacità. La campagna vera: quella triste ed angosciante la fanno i soliti comportamenti oscuri ed illeciti specialmente quella degli ultimi momenti di campagna elettorale sin dentro i seggi [attenti tutti].

Proprio in questi giorni, dunque, si tocca l’apice con azioni nefaste che non conoscono pari; ecco dunque apparire d’improvviso ogni strumento di coercizione ed imposizione messe in funzione dalle solite note ed esperte mani.

Ecco un elenco, sicuramente incompleto, del sistema di controllo: telefonata atipica, passeggiata insolita, visita imprevista, presenza inquietante che riappare, ravvicinamenti ed accostamenti improvvisi, ammiccamenti infantili e surreali, giretti dell’ultima ora con regalie e promesse di vario genere ai più fragili, richiami plateali, linguaggi perforanti, perfino minacce, obblighi ed imposizioni d’ogni genere di schieramento, presidio ossessivo dei luoghi di flusso fino al dispiegamento di tutte le guarnigioni disponibili nei seggi elettorali per osservare, verificare, studiare, ricordare e contare ogni voto. Presenza ed occhio attento che accompagna l’elettore fino dentro la cabina nel giorno del voto, con fac-simili pronti all’occorrenza e con la libera tecnologia: telefonini per la foto di rito che conferma, garantisce e toglie ogni dubbio.

Ecco, dunque, il sistema democratico che tutela la regolare consultazione: c’è poco da aggiungere se non l’ennesimo e stancante richiamo al rispetto delle norme, che sono scritte e chiare per tutti (non per i soliti gruppi amanti dell’illecito, sempre presenti lì davanti, con penna e taccuino senza vergogna alcuna).

Il buon cittadino non dovrebbe restare in silenzio di fronte a questi illeciti, potrebbe anche reagire, e speriamo reagisca prima o poi in qualche modo. Questi in elenco sono illeciti gravemente dannosi per la democrazia, per le libertà e per l’immagine della comunità.

Tutti gli elettori sono ligi all’osservanza delle regole, e questo è chiaro per tutti; però, se un 30-35 % disprezza e diserta l’urna, se un altro 10-15 % disprezza il voto annullandolo, se un altro 20-25 % è sottomesso alle imposizioni con tutte le conseguenze nefaste per i malcapitati, cosa rimane del voto libero, cosa rimane della comunità se non squallore, degrado e vergogna.

Tutto anticipato ovviamente per l’ennesima volta; se si vuole democrazia bisogna agire per la democrazia, altrimenti è solo presa in giro.

Si spera quindi di non assistere ancora al teatrino degli illeciti registrati delle ultime consultazioni vissute. Invitiamo i tutori della Legge e le istituzioni preposte a liberare la comunità civile dagli illeciti elettorali e soprattutto a liberare i seggi elettorali dalle truppe nemiche della democrazia, liberarle dai tristi presidi per evitare appunto illeciti perpetrati ai danni della legge, della libertà e dei più deboli (anche loro hanno diritto di voto libero).

[Tantissimi i contributi ricevuti sul teatro elettorale 2019]




LA BICIPATTINATA ADRIATICA 2024

Tante presenze nonostante la pioggia

Roseto degli Abruzzi, 3 giugno 2024. Il 2 giugno si è tenuta la manifestazione, quest’anno alla tredicesima edizione, è nata nel 2011 per sensibilizzare cittadini e istituzioni sulla necessità di una mobilità più sostenibile e per il completamento del tratto Marchigiano-Abruzzese della Ciclovia Adriatica. Tante le criticità rilevate lungo il percorso.

Conclusa la tredicesima edizione della Bici pattinata Adriatica, manifestazione nata quattordici anni fa da un gruppo di appassionati della mobilità ciclistica per portare all’attenzione delle istituzioni le tematiche relative alla mobilità ciclistica.

Centinaia i ciclisti ed i pedalatori intervenuti anche se, causa maltempo, molti hanno percorso solo un tratto dell’itinerario proposto, preferendo tornare indietro con il treno o con gli stessi mezzi, anche per motivi di sicurezza.

L’accoglienza, a Roseto, ha comunque visto decine di ciclisti e pattinatori, accolti dal sindaco Mario Nugnes, fare festa sotto la pioggia battente che non ha spento l’entusiasmo.

La bici pattinata, come ogni anno, ha preso atto dei tanti progressi fatti per il completamento del tratto marchigiano-abruzzese della Ciclovia Adriatica, riscontrato, però, non poche criticità.

Il percorso – sottolinea la FIAB – non è ancora adatto a tutti, con ampi tratti inaccessibili a pattinatori e ad alcune tipologie di biciclette, causa il fondo sterrato. Parliamo, ad esempio, della ciclabile nella riserva del Borsacchio, del tratto antistante la Torre di Cerrano e del percorso che congiunge il ponte sul Vomano alla ciclabile di Scerne. Inoltre, mancano servizi per i ciclisti e le poche piazzole attrezzate, come quelle realizzate in prossimità del ponte ciclopedonale sul Vomano, sono imbarazzanti per come sono state pensate e realizzate”.

Anche la manutenzione di alcuni tratti e le scelte progettuali ha creato non pochi problemi a ciclisti e pattinatori come “il fondo colorato in alcune zone, in caso di pioggia, è viscido è favorisce le cadute, e ci sono punti dove le radici degli alberi hanno creato dossi e avvallamenti”.

Non mancano le eccellenze, come le ampie corsie ciclabili di Tortoreto, Alba Adriatica e parte di Giulianova e Pineto, ben distinte dai percorsi pedonali, mentre in altre zone la promiscuità con i pedoni, che aumenta in estate, rende quasi impossibile l’utilizzo in alcuni periodi.

Resta, però – dichiara il presidente FIAB Teramo Gianni Di Francesco – ancora molto da fare, in quanto la ciclovia Adriatica, nel tratto Abruzzese, presenta ancora diverse interruzioni e criticità, e non risulta percorribile da tutti gli utenti in bici o sui pattini, in quanto spesso ha un fondo inadatto o dimensioni inadeguate. Manca, inoltre, a livello regionale, una chiara strategia sulla mobilità ciclistica.”.

In generale si nota – conclude FIAB – una mancanza di coordinamento nella realizzazione dell’opera, assenza di segnaletica e di servizi dedicati ai ciclisti, poca attenzione per la piena accessibilità dei percorsi, ed è necessario che l’intero percorso venga rivisto nell’ottica di una uniformità, verso l’alto, dei parametri previsti per le “Ciclovie di rilevanza nazionale, quale è la Ciclovia Adriatica”.

Molte luci, quindi, e qualche ombra, su una infrastruttura che vorrebbe essere un fiore all’occhiello per la Regione Abruzzo, ma che ha ancora bisogno di migliore e di un cambio di mentalità che porti a considerare i percorsi ciclabili strategici per le nostre città .

È doveroso un grazie a quanti hanno collaborato – conclude FIAB – ai tanti volontari delle numerose associazioni che ci hanno supportato, alle polizie locali e ai Comuni attraversati, in particolare a quello di Rosego che ci ha accolto. L’appuntamento è al prossimo anno, sperando di trovare un percorso perfetto e il ponte sul Tronto finalmente realizzato.”




LA SCUSA DELLA MARATONA

Per tornare a Cracovia

Cracovia, Polonia, 3 giugno 2024. La prima volta che sono stato in Polonia, risale al mese di agosto 2010, ma qualsiasi occasione, mi trova pronto per tornarci. Il luogo di arrivo e partenza per le città che ho visitato in Polonia, è Cracovia, l’antica capitale della Polonia. Oggi la capitale è Varsavia.

Questa volta sono tornato a Cracovia per la MARATONA, dove ha partecipato mio figlio Jacopo, ottenendo il trentanovesimo posto in assoluto su circa settemila iscritti e, con un buon tempo. Io ho fatto il cicerone, per la visita della città, per la gastronomia, per la miniera di sale. Non potevo non andare a Zakopane e Novy Targ per incontrare gli amici Barbara e l’estroso marito Jan, jazzista e liutaio. Al contrario, Jacopo ha preferito andare al campo di concentramento di Auschwitz.

Zakopane, (950 m), è la località di montagna più frequentata in Europa, ed è la capitale dei Monti Tatra, che indicano anche il confine geografico con la Slovacchia. Interessante è l’architettura di questa località, per la realizzazione delle baite ad un solo piano, interamente realizzate in legno ed a tetto spiovente. Il monte Ghievont (1909 m), ha la sagoma di un uomo che dorme e ricorda il gigante del Gran Sasso. Questo monte domina Zakopane, con la sua croce alta 16 metri.

Cracovia viene considerata la capitale culturale della Polonia. Il simbolo della città è il Drago del Wawel, che appartiene alla mitologia polacca. La collina di Wawel si trova sopra il fiume Vistola, (Wisła), che è il fiume più lungo della Polonia, (1047 km). Questa collina abitata sin dal VII secolo, divenne nel tardo Medioevo e nel Rinascimento, un luogo molto significativo per il potere politico e religioso. Fu anche la Residenza dei re di Polonia fino al XVII secolo. In questi anni furono costruiti oltre al castello, anche il Palazzo Reale e la cattedrale del Wawel dei Santi Stanislao e Venceslao. Con Jacopo, raggiungo questo castello, sotto una pioggia battente, osservando ogni cosa dall’esterno, ma in fretta, perché avevamo altri impegni. Siamo andati a scoprire la Cracovia ebraica, nei quartieri di Podgorze e Kazimierz. Questi quartieri sono uniti da un ponte pedonale, molto bello dal punto di vista architettonico (è doppio), arricchito con sculture di equilibristi in bronzo, che si reggono su un filo metallico che dondola, creando la suggestione del circo. L’artista che li ha realizzati è il polacco Jerzy Jotki Kedziora.

È ovvio che abbiamo visitato la Piazza del Mercato (Rynek Glowny), il luogo in cui è partita ed arrivata la maratona. È una delle più belle e grandi piazze medievali d’Europa, circondata da splendidi palazzi storici. All’angolo della Piazza del Mercato, c’è la Basilica di Santa Maria. Al suo interno troviamo il più grande altare gotico d’Europa, l’Altare Maggiore, scolpito in legno di cedro, dallo scultore “Veit Stoss”, maestro di Norimberga. Ogni ora, dal campanile più alto della Chiesa di Santa Maria, (che veniva impiegata in passato come torre di guardia), viene suonata la celebre Hejnal “chiamata a raccolta”. Sempre nella piazza c’è la piccola chiesa di Sant’Adalberto, che occupa l’angolo a sud, databile intorno all’XI secolo. Altra visita irrinunciabile, è Wieliczka – Kopalnia Soli, la più antica miniera di sale, funzionante da 700 anni. L’attività estrattiva è durata fino al 1996, in un complesso di cave sotterranee, dove si contano ben 300 km di corridoi e circa 3.000 caverne. Per arrivare ai tre piani di visita aperti ai turisti, ad una profondità di 140 metri, si scendono 800 gradini in legno a chiocciola, in un incredibile universo sotterraneo.

Abbiamo visto sculture di pregevole fattura artistica, che raffigurano importanti personaggi della storia della nazione polacca e sia la storia e la tecnica, dell’attività estrattiva nella miniera. Alcune sculture, si specchiano negli oscuri laghetti. Sono state realizzate anche cappelle, come la Cappella di Santa Kinga e la“Cappella della Santa Croce. Ci fermiamo e mi entusiasmo a contemplare il Cenacolo di Leonardo. Arriviamo ad un vasto salone, dal cui soffitto pendono grandi lampadari, sempre realizzati in sale. Alla fine del giro turistico, siamo tornati in superfice, con l’ascensore. Conclusa la visita alla miniera, anche se stanchi, è stato interessante vedere la Torre di Gradazione di Wieliczka. Questa torre, con la sua superficie di 7500 m2, è la maggiore struttura di questo tipo nel sud della Polonia. Situata proprio accanto alla Miniera di Sale “Wieliczka”, attira i turisti principalmente per motivi di salute e ricreativi.

Un breve accenno alla gastronomia polacca che bisogna provarla, per gradirla:

– l’Oscypek. È un tipico formaggio affumicato a pasta semidura, prodotto con latte di pecora, nel Podhale

– Zurek, minestra di farina di segale acida, accompagnata da uovo sodo e salume a pezzetti

– Pierogi, raviolini quadrati di solito con ripieno di formaggio, ma anche con altre varianti

– Bigos, il piatto più famoso ed antico. È uno stufato di carne, crauti e spezie

– Wadowicka kremówka papieska – il dolce alla crema preferito dal Papa Giovanni Paolo II, che somiglia al millefoglie, composto da due strati di pasta-sfoglia croccante, guarnite da crema pasticcera alla vaniglia.

È stato un viaggio interessante, rilassante, che offre cultura, storia, tradizione, gastronomia e rispetto dell’ambiente, con i tanti Parchi ben curati.  La MARATONA è stata organizzata nei minimi particolari, con soddisfazione di tutti i partecipanti.

Luciano Pellegrini




CAGE: SPADA TEATRALE

Edoardo Sferrella si Distingue nel Ruolo di un Leader Samurai sull’Isola Artificiale di Tsukishima

Tsukishima, Giappone, 3 giugno 2024. Edoardo Sferrella, attore di origini abruzzesi, ha impresso il segno a Tsukishima con la sua interpretazione di Uesugi Kagekatsu, leader del clan Yonezawa, nello spettacolo “Cage”, dedicato alle gesta del samurai Keiji Maeda. La performance, orchestrata dalla compagnia di spada teatrale Katana-ya Ichi, ha evidenziato le notevoli capacità recitative di Sferrella e il suo profondo rispetto per le tradizioni giapponesi delle arti marziali e del teatro.

Nel ruolo di Uesugi Kagekatsu, Sferrella ha affrontato temi di lealtà, strategia e onore, pilastri della cultura samurai. La sua interpretazione è stata apprezzata per l’autenticità emotiva e la precisione storica, rafforzando la sua reputazione come attore capace di connettere il pubblico con la storia giapponese.

Con esibizioni già realizzate in Europa, America ed Egitto, il desiderio di Sferrella di introdurre la compagnia nel panorama culturale italiano potrebbe arricchire la scena culturale locale e stimolare scambi artistici tra Italia e Giappone:

“Portare i Katana-ya Ichi a Pescara sarebbe un traguardo significativo” – Il suo desiderio di portare questa compagnia, con cui collabora dal 2016, in Abruzzo è volto a ispirare ed educare il pubblico sulla rilevanza delle tradizioni storiche e la loro celebrazione in contesti moderni.

Con il suo contributo a Katana-ya Ichi e la sua passione per le arti performative giapponesi, Edoardo Sferrella dimostra come l’arte possa essere un mezzo efficace per il dialogo interculturale.




RASSEGNA ORGANISTICA

Quarta edizione. Chiesa della SS. Annunziata Sulmona  6 – 13 -20 giugno ore 18 ingresso libero

Sulmona, 3 giugno 2024.  Dopo un anno di assenza torna a Sulmona la quarta edizione della Rassegna Organistica proposta dalla Camerata Musicale nella preziosa cornice barocca della chiesa del Complesso Monumentale SS. Annunziata. Tre gli appuntamenti, tutti a ingresso libero, per tre giovedì consecutivi, a partire dal 6, 13 e 20 giugno alle ore 18. 

Un progetto avviato nel 2018 dal Direttore Artistico Gaetano Di Bacco con l’intento di promuovere presso le nuove generazioni e dare il giusto spazio ad uno strumento importante come l’organo, assente nella stagione dei concerti al Teatro “ M.Caniglia”. “Abbiamo pensato di offrire un’opportunità al pubblico della Camerata -dice Di Bacco-   di poter ascoltare quei capolavori della storia della musica che grandi compositori hanno dedicato all’organo”.  Apre la rassegna il Duo Alphorn & Organ con Carlo Torlontano (Corno delle Alpi) e Francesco Di Lernia all’0rgano.

Giovedì 13 si esibirà all’organo Svetlana Berezhnaya in un programma dal titolo “Passeggiata Francese”, la rassegna si conclude giovedì 20 giugno con un’abbinata speciale: Gaetano Di Bacco al sassofono e all’organo Italo Di Cioccio   in “Saxorgan Duo” con un ventaglio di proposte di autori dal ‘600 al ‘900.

Si parte giovedì 6 giugno con il “Duo Alphorn & Organ” composto da Carlo Torlontano (corno delle Alpi) e dall’organista Francesco Di Lernia. Eseguono brani di autori tra ‘600 e ‘900 come: In der Alpen  (Traditional), Silent mountains (Bartesch), Sinfonia Pastoritia (A.Zimmermann), B.Pasquini (1637- 1710), G.D’Aquila (1966), B.Galuppi (1706-1785), Arvo Pärt(1935), fino a Tenor di Napoli di Anonimo(sec. XVII-XVIII), per concludere con Sinfonia Pastorella di L. Mozart (1719-1787).

Un concerto dedicato all’universo e i suoi contrasti, suoni che accompagnano in viaggi immaginari; emozioni, sentimenti e moti dell’animo umano di fronte alla magnificenza della natura: sono tutti questi gli elementi che contribuiscono a rendere il concerto del duo Torlontano – Di Lernia un’esperienza unica che, grazie alle sue sonorità, crea atmosfere suggestive evocando memorie del passato e dei paesi lontani.

Il duo Alphorn & Organ si è esibito nell’ambito di rassegne e festival internazionali come Mitte Europa Festival, Festival Santander, Madeira Organ Festival, Canne al vento Bolzano, Orgel-Akente Wuppertal Historische Stadthalle, Festival ‘Organ and’ Andorra, Vox Organi, La Vénerie Wiemesmeer, Les Canisius Fribourg, Lahti Organ Festival, Festival Organistico Internazionale di Bari, Ciclo de Música Sacra de Badajoz, Festival Musica Sacra Klagenfurt, Festspelen i Piteå, ‘Musica per rinascere’ Sant’Anna di Stazzema, Festival “Organo e” Milano, Orgel Plus Leuven, Joroinen Music Festival, Rassegna Organistica Società dei Concerti “B.Barattelli” L’Aquila, eseguendo composizioni originali per Corno delle Alpi di Reiner Bartesch, Anton Zimmerman, Giovanni D’Aquila, Arvo Pärt, Nicola Samale, Leopold Mozart.

Carlo Torlontano si è esibito con il suo Corno delle Alpi in tutto il mondo, per conto delle istituzioni più importanti come la Filarmonica di S. Pietroburgo, Filarmonica di Berlino, Filarmonica di Varsavia, Proms Praga, Mainly Mozart San Diego, Beethovenhalle Bonn, Kuhmo Chamber Festival, Salle Pollak Montréal, Brisbane Festival, Newport Festival, Filarmonica Enescu. Ha eseguito il concerto di L. Mozart in occasione delle celebrazioni degli anniversari della nascita di Amadeus (250°) al Mozarteum di Salisburgo e di Leopold (300°) alla Konzerthalle di Augsburg. È stato il primo interprete della parte originale scritta da Strauss per la scena d’apertura della “Daphné” che ha eseguito all’Opera di Göteborg, al Teatro di Basilea e alla Filarmonica di Berlino. Ha collaborato con prestigiosi direttori d’orchestra, ha partecipato nel 1994 all’incontro del G7 e nel 2003 è stato invitato al “Martha Argerich & Friends”. Si è diplomato in corno con il massimo dei voti ed è stato per molti anni il 1° Corno dell’Orchestra della RAI e del Teatro di San Carlo di Napoli. È professore di corno presso il Conservatorio di Pescara.

Francesco Di Lernia ha studiato organo in Italia e in Germania e ha conseguito il Konzertexamen con lode alla Musikhochschule di Lubecca. Svolge da anni la sua attività artistica nell’ambito dei maggiori festival di tutto il mondo, tra cui Orgelkunst Vienna, Gallus Hall Lubiana, Estate Carinziana, L’Europe & L’Orgue Maastricht, St. Bavo Haarlem, Mushashino Hall Tokyo, Festival Int. di Toledo, International Organ Week di Granada, Organ Week Rio de Janeiro. Ha collaborato, inoltre, con numerosi solisti, gruppi e orchestre, tra cui i Wiener Philharmoniker, la Wiener Akademie, l’OPV ecc. Per Universal ha pubblicato vari volumi, tra cui l’opera completa per tastiera di J.K. Kerll e ha inciso per numerose case discografiche ottenendo riconoscimenti dalla stampa specializzata. Tiene conferenze, corsi e seminari presso importanti accademie ed è membro di commissione in concorsi organistici internazionali.

È professore di organo presso il Conservatorio di Foggia, istituto che ha diretto dal 2011 al 2017.




ALLA PARATA DEL 2 GIUGNO

Castelli: valori che ci guidano nella rinascita appennino centrale

Roma, 3 giugno 2024.  “Il 2 giugno è la Festa che ci riporta ai valori fondanti, e sempre attuali, della nostra comunità nazionale. Gli italiani, uomini e donne, 78 anni fa sceglievano la Repubblica, la democrazia. Come ha detto il Presidente Mattarella, quel voto rappresentò una chiamata alla responsabilità, che si rinnova ogni giorno. Perché la democrazia si nutre di partecipazione, consapevolezza e difesa delle libertà. La voglia di rinascita di quei giorni, dopo la tragedia della guerra, sia sempre di stimolo e fonte di ispirazione anche per chi, come me, è chiamato a compiere l’opera di ricostruzione e riparazione dell’Appennino centrale. È stato un onore poter rappresentare in via dei Fori Imperiali le nostre comunità, così duramente colpite dal sisma, e questa giornata non può che accrescere il mio senso di responsabilità e il desiderio di collaborare per dare un nuovo futuro a questi territori”. Lo afferma il Commissario Straordinario al sisma 2016, Guido Castelli.




INFIORATA DEL CORPUS DOMINI

Ancora una meraviglia in centro storico con i volontari del Colibrì. Completato nella notte il tappeto che ritrae i volti delle più famose sante della Chiesa

Giulianova, 3 giugno 2024.  Il Sindaco Jwan Costantini, il Vicesindaco Lidia Albani ed il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni hanno potuto ammirare ieri mattina, ad opera finita, lo straordinario tappeto d’arte e devozione lungo corso Garibaldi. L’Infiorata del Corpus Domini, per la seconda volta realizzata dal Circolo Colibrì, non ha deluso le aspettative.

I volti delle principali sante della Chiesa, questa mattina, erano pronte ad essere osservate da centinaia di persone, in attesa della processione della serata. Ad Ambra Di Pietro ed Egidio Casati, ai maestri infioratori Barbara Monaco e Gianni Tarli, ai tanti volontari, l’ Amministrazione Comunale rinnova il ringraziamento e l’applauso della città.




FRENTANIA IN ARTE 2024

Premi e attestati di merito speciali alla serata conclusiva

Lanciano, 3 giugno 2024.  Il Finissage , che si è svolto sabato 1° giugno presso il Polo Museale Santo Spirito di Lanciano, con la presenza degli esponenti dell’amministrazione comunale patrocinante, il sindaco Filippo Paolini e l’assessore alla cultura Danilo Ranieri, accompagnato dalle prestigiose note della chitarra di Andrea Castelfranato, ha visto la premiazione dei vincitori del Premio d’Arte Contemporanea, uno per ogni categoria in concorso.

Per la pittura Gino Berardi di Montesilvano con ” Cocktail & Musica 2″.

Per la scultura Simona Rapino, di Lanciano, con “Soffia il Vento”.

Per l’arte polimaterica, il vastese Davide Ranni con “On the Road”

È stato consegnato il Premio Giuria Giovani, ex aequo, a Franco Secone di Città Sant’Angelo e a Guerino Tentarelli di Roseto Degli Abruzzi, con relative recensioni scritte dagli studenti dei licei Artistico e Classico di Lanciano.

Consegnati anche attestati di merito per “La ricerca creativa e progettuale” alle artiste Alessandra D’Ortona di Paglieta, Carla Di Pardo di Termoli e Carla Trivellone di Montesilvano.

Tutta la sala ha attribuito un doveroso ed emozionante omaggio a Teresa Gileno, artista lancianese prematuramente scomparsa, per la quale il Comitato Artistico Lancianese ha donato alla famiglia una Targa ricordo.

Il Premio Frentania In Arte 2024 per la divulgazione dell’arte e della cultura, è andato al presidente di commissione Roberto Colacioppo, noto fotografo lancianese, al quale è stato riconosciuto ” L’alto valore comunicativo, artistico, sociale e culturale” del suo percorso professionale.

Il Comitato Artistico Lancianese e la curatrice artistica dell’evento Marisa Orsatti ringraziano per l’alta affluenza e riscontro di pubblico.