DIORAMA FESTIVAL

Villa Frigerj, NOBILE d’origine, POP per vocazione: è la Villa Comunale di Chieti.

Chieti, 7 giugno 2024. Tutto pronto per il Diorama Festival che approderà a Chieti sabato 8 Giugno dalle 17 in poi nell’area antistante Villa Frigerj, Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo. L’edizione 2024 di Diorama Festival, in collaborazione con il Comune di Chieti, la Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Chieti-Pescara, la Direzione Regionale Musei Abruzzo e la Regione Abruzzo, torna a mettere insieme Musica, Arte, Territorio: un percorso itinerante e gratuito per (ri)scoprire i luoghi più suggestivi della nostra regione. La quarta edizione della manifestazione, nata nel 2021 ad opera dell’organizzatore e direttore artistico del festival, Paolo Cicalini con l’obiettivo di accendere una luce sui luoghi più iconici, identitari, suggestivi della nostra regione, promuove una speciale esplorazione dell’Abruzzo attraverso gli interventi di arti visive contemporanee e musica di ricerca, con una vetrina turistico-culturale sulle incredibili e, finora in parte, inesplorate potenzialità d’Abruzzo.

“Abbiamo fortemente voluto questo Festival che concretizza un grande potenziale della città, che è quello che nasce dall’apertura naturale alle arti che Chieti ha con la sua storia e il suo paesaggio e alla propensione alla sostenibilità che dal primo giorno di mandato stiamo sviluppando – così il sindaco Diego Ferrara, con il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare e gli assessori ad Ambiente e Lavori Pubblici Chiara Zappalorto e Stefano Rispoli che sono stati motore dell’evento – . Siamo certi che questo evento porterà una carica positiva di energia e novità alla nostra città e lieti che si svolga davanti a uno dei musei archeologici della città e del territorio. Abbiamo coinvolto Formula Ambiente sul tema della sostenibilità e i veri protagonisti del futuro che sono i bambini per costruire un percorso di sensibilizzazione incentrato sull’utilizzo prezioso dell’acqua: i bambini apriranno il Festival su questo tema e consegneranno alla città dei pensieri che diventeranno un’installazione, un muro con tante simboliche goccioline di acqua, dentro cui saranno scritti i consigli dei bambini per non sprecarla. Invitiamo la cittadinanza a partecipare e anche i centri vicini a venire a Chieti per scoprire come il format già rodato della manifestazione, riesca a dare voce anche alla nostra realtà in una filiera culturale su cui vogliamo punta e contare sempre di più per il futuro”

“Siamo orgogliosi di aprire l’edizione 2024 a Villa Frigerj, in un luogo incredibile, che cercheremo di rendere, se possibile, ancora più sorprendente – così il direttore artistico Paolo Cicalini – . Una data cercata, voluta, costruita con enorme impegno, ancor più perché siamo orgogliosi di poter contare su collaborazioni istituzionali di questo calibro, con la Soprintendenza, la DRM Abruzzo e, naturalmente, quella del Comune di Chieti che ha fortemente voluto, per la prima volta, Diorama Festival sul territorio Teatino. Vogliamo rendere alla comunità che ci ospita ed al pubblico che ci segue un momento da incorniciare, per iniziare questo percorso 2024 all’insegna della bellezza. Per quanto riguarda i contenuti musicali, interessantissimo e molto promettente il live di Perlaluna, cantautore e producer romano, ma senz’altro stupendi saranno anche gli interventi di altri 3 artisti, tutti teatini: Luca Faieta, Andrea Tempo e Fabrizio Mammarella, icona abruzzese, nel mondo, della musica elettronica”.

“Presenteremo, in un luogo così iconico, il primo artista selezionato per LUMEN, la rassegna di arti visive del Diorama Festival 2024: Alessandro D’Aquila, teatino DOC, che si sta facendo apprezzare su tutto il territorio italiano nel campo dell’arte contemporanea – aggiunge Gioia Di Girolamo – . Essere riusciti a creare questo contenitore, per esporre le opere digitali di Alex, nella propria città, ci rende felicissimi, non vediamo l’ora che le luci del tramonto si abbassino per darsi il testimone con le luci di LUMEN, con le luci di Alessandro D’Aquila”.

Il Programma

–           Ore 09.00 – 19.30. Visita al Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo (visita il sito per biglietti ed informazioni)

–           Ore 17.00. “La nostra idea di sostenibilità” – un progetto ideato e curato dagli studenti delle scuole primarie di Chieti.

–           Ore 18.00. LUMEN#1 con Alessandro D’Aquila in “Tavole Ottometriche Poetiche”.

–           Ore 18.00 fino all’01.30. Musica con: Luca Faieta, Andrea Tempo, Fabrizio Mammarella ed il live di Perlaluna

Inoltre, stand di street food abruzzese con Mo Scì Street Food, prodotti tipici locali con Birrificio Garagardo45 e Vini Monteselva, stand con la Libreria De Luca di Chieti e Fregnissimo di Luigi Bottini.

Direzione Artistica ed Organizzazione: Paolo Cicalini

Direzione Artistica Arti Visive e Comunicazione: Gioia Di Girolamo

Main Sponsor: Autoabruzzo. Sponsor e Partner: Formula Ambiente, Lux Servizi, MrWeezy, Antifire Group, MYDW, ARCI Chieti, Comaf Italia, Ultrastudios Digital




LA RINASCITA DI THE SCHOOL VOICE

Un progetto scolastico innovativo all’istituto Tecnico Statale Galiani-De Sterlich di Chieti

Chieti, 7 giugno 2024. Nell’era digitale, le opportunità di apprendimento e comunicazione si stanno espandendo a ritmi senza precedenti. Un esempio luminoso di questa evoluzione proviene dall’Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Galiani – De Sterlich” di Chieti, dove un progetto scolastico ha portato alla rinascita della web radio “The School Voice”. Grazie alla collaborazione con lo staff di Radio Teate On Air (la web radio teatina guidata dall’associazione Erga Omnes), gli studenti hanno avuto l’opportunità di imparare e mettere in pratica competenze preziose nel campo della comunicazione e della produzione radiofonica.

Questa web radio non è una novità per il Galiani-De Sterlich; tuttavia, è stata recentemente rivitalizzata attraverso un progetto scolastico innovativo fortemente voluto dalla Dirigente Prof.ssa Simonetta Longo e dal gruppo di docenti: Andrea Di Gregorio, Manuela Fusilli,  Gianni Totaro, Maria Concetta Leone.

L’iniziativa ha coinvolto studenti e insegnanti in un percorso formativo intensivo, progettato per insegnare le basi della radiofonia e per sviluppare competenze pratiche che spaziano dalla scrittura, alle interviste, alla gestione tecnica delle trasmissioni e della grafica dei podcast.

Gli studenti coivolti sono stati: Vanessa D’Arcangelo, Alessia Sassano, Melisa Nuhas, Irene Di Carlo, Gaia D’Andrea, Rebecca D’Orazio, Caterina Capuzzi, Serena Torto, Leonardo Ferri, Larisa Burnichioi, Giulia Riccitelli, Alessia Nicolò, Alice Gentile, Achille Marasca

Il successo del progetto deve molto alla collaborazione con Radio Teate On Air. Alcuni membri dello staff composto da Chiara Padula, Maria De Palma, Lorenzo Cugini, Gianmarco Garofalo, Pasquale Elia e Davide Colaiocco hanno offerto una formazione completa agli studenti, condividendo le proprie conoscenze ed esperienze in ambito radiofonico. Questa partnership ha permesso agli studenti di apprendere non solo la teoria, ma anche e soprattutto di acquisire esperienza pratica attraverso sessioni di formazione sul campo.

Il progetto “The School Voice” rappresenta un esempio concreto di come l’educazione può andare oltre i tradizionali metodi di insegnamento in classe. Gli studenti non solo hanno avuto l’opportunità di imparare nuove competenze tecniche, ma hanno anche sviluppato soft skills importanti come il lavoro di squadra, la comunicazione efficace e la gestione del tempo.

Con la formazione ricevuta e l’entusiasmo generato dal progetto, la web radio della scuola è ora pronta a crescere e a diventare una parte integrante della vita scolastica. Gli studenti possono continuare a produrre contenuti, contando sul supporto continuo di Teate On Air, migliorando costantemente la qualità delle loro trasmissioni, sperimentando nuove forme di espressione e coivolgendo i loro compagni.

La rinascita di “The School Voice” rappresenta un traguardo significativo per l’Istituto Galiani-De Sterlich e per la comunità scolastica. In sinergia con la web radio di Chieti “Teate On Air”, ormai punto di riferimento per molti giovani e non solo, gli studenti hanno avuto l’opportunità di immergersi nel mondo della comunicazione, acquisendo competenze preziose che potranno utilizzare nel loro futuro accademico e nella vita professionale. Questo progetto dimostra come la scuola possa diventare un laboratorio di innovazione e creatività, capace di preparare i giovani alle sfide del mondo moderno e di stare a contatto con il territorio.

“The School Voice” è disponibile sul sito istituzionale della scuola al seguente indirizzo, oltre che su Instagram e Facebook: https://www.galiani-desterlich.it/radio-web-galiani-de-sterlich




SPOT SULLA SCLEROSI MULTIPLA

L’attore Mirko Mascioli protagonista in tv con Annalisa Minetti e in libreria con “Tutti i segreti della comunicazione”.

Sulmona, 7 giugno 2024. Lo scorso 30 maggio per la giornata mondiale sulla sclerosi multipla, uno degli spot tv nazionali andati in onda, ha visto protagonista l’attore e conduttore di Sulmona Mirko Mascioli accanto ad Annalisa Minetti (cantante e atleta paralimpica) e Daniela Fazzolari (attrice di CentoVetrine e un passo dal cielo). La regia è stata curata dallo stesso Mascioli.

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa, di natura cronica, che colpisce il sistema nervoso centrale (il quale comprende encefalo, midollo spinale e  nervi ottici). “Con lo spot vogliamo  sostenere questa causa. Una persona con sclerosi multipla va sostenuta e non abbandonata” afferma Mascioli.   

Mirko Mascioli è anche in libreria con “tutti i segreti della comunicazione. Per essere vincenti nella vita”. 16,99€. Uscito il 10 maggio 2024. È il suo secondo libro, dopo quello dello scorso anno, “Come interpretare i segnali non verbali”. Lo scorso anno venne  presentato anche a Sulmona.

L’artista qualche giorno fa è stato premiato anche con il premio Deborah Parisi 2024, (speaker milanese morta prematuramente lo scorso agosto) come miglior attore e regista per “Occhi Azzurri” insieme alla collega Daniela Fazzolari miglior attrice sempre per “Occhi Azzurri” ispirato a una storia vera di femminicidio. I dati sono sempre di più allarmanti inerenti al femminicidio.




SPOT SULLA SCLEROSI MULTIPLA

L’attore Mirko Mascioli protagonista in tv con Annalisa Minetti e in libreria con “Tutti i segreti della comunicazione”.

Sulmona, 7 giugno 2024. Lo scorso 30 maggio per la giornata mondiale sulla sclerosi multipla, uno degli spot tv nazionali andati in onda, ha visto protagonista l’attore e conduttore di Sulmona Mirko Mascioli accanto ad Annalisa Minetti (cantante e atleta paralimpica) e Daniela Fazzolari (attrice di CentoVetrine e un passo dal cielo). La regia è stata curata dallo stesso Mascioli.

La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa, di natura cronica, che colpisce il sistema nervoso centrale (il quale comprende encefalo, midollo spinale e  nervi ottici). “Con lo spot vogliamo  sostenere questa causa. Una persona con sclerosi multipla va sostenuta e non abbandonata” afferma Mascioli.   

Mirko Mascioli è anche in libreria con “tutti i segreti della comunicazione. Per essere vincenti nella vita”. 16,99€. Uscito il 10 maggio 2024. È il suo secondo libro, dopo quello dello scorso anno, “Come interpretare i segnali non verbali”. Lo scorso anno venne  presentato anche a Sulmona.

L’artista qualche giorno fa è stato premiato anche con il premio Deborah Parisi 2024, (speaker milanese morta prematuramente lo scorso agosto) come miglior attore e regista per “Occhi Azzurri” insieme alla collega Daniela Fazzolari miglior attrice sempre per “Occhi Azzurri” ispirato a una storia vera di femminicidio. I dati sono sempre di più allarmanti inerenti al femminicidio.




BRIGANTI FILM FESTIVAL

Una serie di eventi speciali

Sante Marie, 17 luglio 2033.  Collaborazione straordinaria tra Briganti Film Festival, e l’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” ETS , tra tradizione e innovazione in un evento unico nel panorama culturale italiano. Nell’ambito della prima edizione di “Briganti Film Festival”, che si terrà dal 13 al 15 settembre a Sante Marie, sarà inaugurata una collaborazione che mira a valorizzare il cinema di ieri e il cinema di oggi e a promuovere la cultura cinematografica sul territorio.

Il 14 settembre, la Biblioteca del Comune di Sante Marie inaugurerà la nuova “Sezione Cinema” con una presentazione del progetto “CINEMA in BOOKS” da parte dell’Istituto Cinematografico. L’evento includerà un intervento di 10 minuti e la collocazione di una collezione di libri dedicata al cinema. Sempre il 14 settembre, alle 23, si terrà una proiezione speciale di un film di Stanlio e Ollio, preceduta da un intervento della Direzione Artistica. Questo evento è realizzato nell’ambito del progetto SOS Stanlio e Ollio, che l’Istituto Cinematografico porta avanti dal 2019, e sarà un’occasione per celebrare l’eredità del duo comico più famoso del mondo. Dal 13 settembre, il MuMAC, il Museo dei Mestieri e delle Arti del Cinema dell’Istituto CInematografico, esporrà una selezione di macchine cinematografiche d’epoca. Questa mostra esclusiva resterà aperta per tutta la durata del festival, offrendo un viaggio affascinante nella storia del cinema.

Questa sinergia rappresenta un punto di incontro tra la conservazione del patrimonio cinematografico e l’esplorazione di nuovi orizzonti creativi. L’Istituto Cinematografico dell’Aquila, con il suo vasto archivio di oltre 100.000 pezzi, e il Briganti Film Festival, vetrina per artisti emergenti e innovativi, offrono un evento imperdibile per tutti gli appassionati di cinema.

“Questa collaborazione con l’Istituto Cinematografico dell’Aquila”, ha spiegato Marianna Adamo, Direttrice Artistica del Briganti Film Festival “è un’opportunità straordinaria per esaltare l’autorialità e l’innovazione che sono al cuore del nostro festival. Insieme, offriremo un’esperienza cinematografica completa che abbraccia il passato e il futuro del cinema”.




DAL PENDOLO AL RACCORDO URBANO VERDE

Una trasformazione epocale!

Nuova Pescara – 17 luglio 2033. Si chiude quest’anno la definitiva trasformazione della cosiddetta strada “Pendolo” in “Raccordo Urbano Verde” (RUV). Questo progetto è diventato simbolo di sostenibilità e integrazione urbana, mettendo in rete i quartieri periferici con spazi verdi, percorsi pedonali e ciclabili, una efficiente rete di trasporto pubblico locale, spazi culturali e sportivi di ritrovo e attività commerciali. Tuttavia, per comprendere appieno questa trasformazione, è essenziale riflettere sulle criticità sociali e di viabilità che l’hanno caratterizzato negli anni passati.

Il progetto originario del Pendolo mirava a spostare il traffico verso la periferia. Questo modello di mobilità, già vecchio quando lo si stava realizzando, prevedeva la proliferazione di strade e superstrade per gli spostamenti in auto, a discapito di altri mezzi e in generale della qualità urbana. Il Pendolo, con le sue quattro corsie, ricordava più un’autostrada che una strada cittadina, con pochi alberi e scarso arredo urbano, trasformandosi da subito in un anonimo asse di solo trasporto.

Insomma, una struttura nata vecchia, contrapposta alla mobilità sostenibile e integrata, che già all’epoca era stata però prevista e progettata con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) e il Piano Generale del Traffico Urbano (PGTU), che fissavano obiettivi ambiziosi (come la riduzione del traffico automobilistico del 50%), anche se il Pendolo lo ignorava.

Lungo il Pendolo, a partire dal 2023, le strutture commerciali e sociali erano praticamente assenti. Emblematico il caso di un negozio alimentare trasformato in sala giochi, lungo via Lago di Capestrano, a riflettere il degrado del tessuto sociale. La strada, progettata per l’automobile, non offriva spazi sicuri e attraenti per pedoni e ciclisti, limitando le opportunità di socializzazione, di commercio e miglioramento della qualità della vita.

Ma torniamo all’oggi. Dopo quasi dieci anni il nuovo Raccordo Urbano Verde è composto da 8 km di super ciclabili in sede propria, 4 per ogni lato, offrendo un percorso sicuro e attraente per persone di tutte le età. Lungo il percorso sono stati piantati 5.000 alberi, contribuendo a migliorare la qualità dell’aria e a creare un ambiente vivibile per i residenti. Il numero di auto è diminuito significativamente, sostituite da un efficiente sistema di trasporto pubblico (rete di Bus Rapid Transit, e la metropolitana di superficie) in linea con il Green New Deal europeo e con gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030.

Tutto questo dimostra come una visione integrata e sostenibile possa realmente fare la differenza per le future generazioni, migliorando non solo la viabilità ma anche la qualità della vita urbana.

Radici inComune




GIUGNO ROMANTICO

Orchestra Sinfonica del Tkob

Direttore: Amos Talmon. Clarinetto: Elton Katroshi. Sabato 8 giugno 2024  ore 20. Elton Katroshi: elogio del clarinetto. Il direttore artistico dell’ Opera Nazionale di Tirana il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, ha affidato la chiusura della prima parte della stagione sinfonica al suo primo clarinetto che eseguirà sabato 8 giugno il concerto di Carl Maria von Weber, diretto da Amos Talmon

 Tirana, 7 giugno 2024. “Se non andiamo agli estremi, non arriveremo da nessuna parte” (John Cage). È la libertà, il praticare l’impossibile, il cambiamento, l’idea che ha attraversato la prima parte del cartellone sinfonico dei Teatri Kombetar i Operas, Baletit dhe Ansamblit Popullor di Tirana, diretti dalla violinista Abigeila Voshtina e dal direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli. È stato scelto il clarinetto per dar voce musicale a queste idee: quale espressione di un’ancia a cui da sempre è affidata la continuità del ricordo, basti pensare al secondo atto di Traviata e la stesura della lettera di addio di Violetta e alla celebrata introduzione di “E lucevan le stelle”, in cui è proprio il clarinetto a caratterizzare il tempo psicologico trasportando l’ascoltatore nel coacervo emozionale del personaggio.

Uno strumento il clarinetto che agli inizi del Settecento andò a completare la sezione dei legni, aggiungendo un colore alla tavolozza messa a disposizione dei compositori e riempiendo un vuoto che molti avevano avvertito per tanto tempo, un suono unico che ha permesso la velocissima e incredibile ascesa da una posizione di primo piano sia come solista che come parte integrante della sezione legni dell’orchestra.

“Sono estremamente contento – ha dichiarato il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli – che la prima parte della stagione sinfonica del cartellone  del teatro dell’Opera di Tirana, si concluda nel segno del clarinetto, suono che amo particolarmente, e in particolare dello strumento di Elton Katroshi, primo clarinetto solista della nostra orchestra che lo sosterrà nell’esecuzione del Concerto n°1 in Fa minore  op.73 di Carl Maria von Weber, diretta dal M° Amos Talmon, caratterizzato da una smagliate brillantezza virtuosistica che si manifesta progressivamente, dopo l’ introduzione orchestrale in odore di Sturm und Drang. Una vetrina, questo concerto, per dimostrare quanto i nostri professori siano delle eccellenze di livello internazionale, e aprire il giugno romantico che avrà il suo coronamento in uno dei ballet blanc più amati e struggenti quale è Giselle, con le splendide musiche di Adam, dove la prima ballerina prende davvero il volo per superare i confini del romanticismo di maniera e toccare le vette dell’assoluto, musicale e coreutico”.

L’appuntamento con la grande musica dell’Opera di Tirana è fissato per sabato 8 giugno alle ore 20, in una serata che principierà con l’esecuzione del Concerto n°1 in Fa minore  op.73 di Carl Maria von Weber, datato 1811, dedicato al virtuoso Heinrich Barmann, che aveva innovato la meccanica del clarinetto, costruendone uno a dieci chiavi, in grado di offrire notevoli possibilità espressive e virtuosistiche. L’opera, dominata da un’ispirazione assai varia, ricca di felici invenzioni melodiche, di risvolti tumultuosi e dii suggestive ombreggiature, è aperta da un Allegro sturmisch, prima ossianico, per quindi cedere al clarinetto la ribalta prima con una melodia cantabile, per poi procedere con svariati passaggi virtuosistici culminanti in una breve cadenza.

Con l’Adagio ma non troppo è messa in pieno risalto la timbrica morbida e vellutata dello strumento, in un contesto complessivo ricco di felicissime intuizioni liriche e timbriche, schizzante una Stimmung sognante e incantata, con una sottesa, nel poco animato, di un’intima agitazione. Rondò finale, un allegretto con tre diversi couplets, caratterizzato da una coda virtuosistica funambolica, dominata dal clarinetto. Per la seconda parte del concerto, Amos Talmon ha scelto di eseguire  la VI sinfonia  di Ludwig van Beethoven in fa maggiore, op. 68. La “Pastorale” ha quale tema il sentimento della Natura, carissimo al compositore, che sin dal 1800 trascorreva regolarmente i mesi estivi nella campagna attorno a Vienna, poiché “nessuno può amare la campagna quanto io l’amo: infatti boschi, alberi e rocce producono davvero quell’eco che l’uomo desidera udire”.

La memoria interiorizzata della vita nella Natura è condensata nel «risveglio di gioiose sensazioni» suggerito sin dalla prima frase dei violini, sull’accompagnamento da musette pastorale degli archi gravi, dall’Allegro ma non troppo d’apertura, il primo degli eccezionalmente cinque tempi, tutti altrettanto eccezionalmente corredati di titoli esplicativi. A tale luminosa, distesa felicità inventiva, brulicante di vita, idealizzazione del respiro stesso della Natura – musica tanto “sciolta e libera da tensioni” quanto la Quinta era stata “concentrata e condensata”, ha scritto Walter Riezler; “musica che sembra più ascoltare che affermare», Giorgio Pestelli – offrono una sorta di aureola timbrica i legni, in evidenza in tutta la studiatissima partitura.

Si presti attenzione anche solo alla coda dell’Andante molto mosso, in cui flauto, oboe e clarinetto propongono l’incanto d’un dialogo idealizzato tra usignolo, quaglia e cucù, voci della natura trasfigurate nella vita dello spirito. Con un’ulteriore trasfigurazione la sinfonia si conclude, quella del canto dei pastori che esprime, con la voce senza parole della musica assoluta, i sentimenti di gioia e gratitudine suscitati nell’animo dalla quiete dopo la tempesta (il temporale, ammirato da Berlioz, è l’unica pagina in modo minore della partitura), quando, scriverà vent’anni più tardi Giacomo Leopardi, pur senza condividere l’estatica contemplazione della Natura, “ogni cor si rallegra”. Dopo l’eloquenza delle precedenti opere, la Sesta sembra una sinfonia taciturna, una musica che lascia parlare le cose e sembra più ascoltare che affermare, attraverso quell’elemento discriminante che è appunto il sentimento della natura che diventa bisogno fisico e spirituale, oggi più che mai.




L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLE IMPRESE

Gianluigi Greco Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA): IA sinonimo di efficacia, efficienza e innovazione, il 71% delle imprese la implementerà nei prossimi due anni

Pescara, 7 giugno 2024. In Italia le imprese che implementeranno intelligenza artificiale generativa nei prossimi due anni sono il 71% e quelle che attendono un grande impatto dell’IA generativa sulla produttività sono il 73%. Purtroppo, nel nostro Paese sono ancora troppo poche le persone sul mercato del lavoro che detengono le competenze per applicare questa tecnologia.

L’Italia è però la prima Nazione europea ad affrontare sistematicamente le tematiche dell’intelligenza artificiale, normandole in piena aderenza all’AI Act. Alla base del lavoro del legislatore, una prospettiva antropocentrica, che promuove lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiali trasparenti e affidabili e l’obiettivo di inquadrare l’Intelligenza Artificiale come una concreta leva per lo sviluppo economico del nostro Paese, per far nascere un ecosistema che renda l’Italia innovatrice anche in questo settore, non solo utilizzatrice di tecnologie che vengono sviluppate tipicamente oltreoceano.

Tema attualissimo e molto sentito anche in Abruzzo quello dell’IA, tanto che imprenditori, manager, rappresentanti di istituzioni e cittadini hanno partecipato in gran numero ieri 6 giugno in Via Raiale 110 bis a Pescara al seminario “90 minuti con Gianluigi Greco”, durante il quale il Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA) ha spiegato cosa si cela dietro le macchine che creano e quale il loro potenziale impatto sull’economia.

Il Presidente di Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico Silvano Pagliuca – ideatore del format – ha dichiarato “L’I.A. porterà, come hanno fatto tutte le tecnologie precedenti, una accelerazione importante alla produttività e al PIL. Si ipotizza un impatto importante nei prossimi anni in termini di PIL per i paesi che hanno già adottato profondamente la digital transformation. Ciò che mi preoccupa è lo stato d’adozione nelle Piccole e Medie Imprese italiane: solo il 5% dichiara di avere progetti operativi e, nel complesso, solo il 18% ha approcciato il tema.  Ricordiamo però che IA non cambierà il mondo fra qualche anno ma lo sta già cambiando e in alcuni settori lo ha già cambiato. Un cambiamento trasversale, che impatta l’economia, il mondo del lavoro, la ricerca, la società e l’etica. Vogliamo vivere la rivoluzione dell’Intelligenza Artificiale da protagonisti. Ci sarà una trasformazione molto forte, che toccherà tutta la società, soprattutto la classe media, e che andrà gestita a livello politico ed economico. Ci potranno essere modelli diversi, a seconda che l’innovazione nasca nei Paesi democratici o autoritari, con il rischio di una nuova “cortina di ferro”, dove le basi che contano non saranno quelle missilistiche, ma quelle dei data center e l’I.A. In questi ultimi anni abbiamo visto che l’America innova, la Cina replica e l’Europa si illude di regolare. Abbiamo dunque l’impellente necessità di puntare ad un’Europa politica, che sappia essere indipendente. Siamo un Paese di grandi inventori e di imprenditori illuminati quali Olivetti, Mattei e molti altri che hanno fatto tremare il mondo. Anche in questa sfida dobbiamo saper cogliere la nostra capacità di rinascere. Diversamente rischiamo di essere colonizzati dall’AI e ne saremo solo utilizzatori passivi”.

Gianluigi Greco è professore ordinario di Informatica presso l’Università della Calabria, ove ricopre dal 2018 il ruolo di Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica. Da gennaio 2022 è Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale (AIxIA), associazione scientifica di riferimento nel settore, fondata nel 1988 e cui afferiscono oltre 1500 professori e ricercatori di Università e centri di ricerca pubblici e privati. È inoltre membro del Consiglio Direttivo della Società Italiana per l’Etica dell’Intelligenza Artificiale (SIpEIA).

Con all’attivo oltre 200 pubblicazioni scientifiche nell’ambito dell’Intelligenza Artificiale, ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti scientifici, tra cui l’AAAI Fellowship (2022), l’EurAI Fellowship (2020), l’IJCAI Distinguished Paper Award (2018),  il Kurt Gödel Fellowship Award (2014), il Marco Somalvico Award (2009) e l’IJCAI-JAIR Best Paper Award (2008). È membro del comitato editoriale di numerose riviste di informatica e, in particolare, è Associate Editor della rivista Artificial Intelligence Journal.

Parallelamente alle attività scientifiche, ha coordinato numerose iniziative con partnership industriali focalizzate sull’impiego di tecnologie di Intelligenza Artificiale e ha promosso diverse iniziative di start-up. Ha partecipato al gruppo di lavoro AGENAS per la definizione della piattaforma nazionale di Intelligenza Artificiale per le cure primarie, ed è attualmente membro del comitato etico del progetto PRO.DI.GI.T del MEF per l’adozione di strumenti innovativi per le attività dei giudici tributari. È responsabile delle attività di trasformazione digitale e trasferimento tecnologico dell’ecosistema Tech4You per l’innovazione in Calabria e Basilicata, ed è membro del comitato scientifico e dell’advisory board di diversi poli per l’innovazione e fondi di investimento focalizzati su tecnologie digitali.

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90 minuti con è un format ideato da Silvano Pagliuca, attuale Presidente di Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, per portare l’esperienza diretta di studiosi, scienziati, imprenditori e manager di successo su tematiche di attualità. È rivolto a imprenditori, manager, rappresentanti di enti e istituzioni, mondo della scuola, della ricerca e dell’università e a tutti coloro che vorranno continuare a riflettere e a porsi domande sui grandi temi della scienza e della conoscenza contemporanea.

Iniziato nel dicembre 2008, ha visto susseguirsi nel tempo personalità di rilievo nazionali ed internazionali come Maurizio Beretta, ex DG di Confindustria, l’allora AD di F2i, Vito Gamberale (2009), Giuseppe Farina, membro del Tusian in Turchia (2010), l’astronauta statunitense Lawrence J. DeLucas (2010), Luca Giuratrabochetta, Country Manager di Google Enterprise (2012), Stefano Parisi, Presidente di Confindustria Digitale (2013), Simone Puksic, Presidente ASSINTER ITALIA (2018), Franco Miniero MD Europe and North America & Vice Director International Business Development della Yutong (2020), il teologo francescano Paolo Benanti, Andrea Prencipe Rettore LUISS e Vincenzo Di Nicola Responsabile Innovazione Tecnologica e Trasformazione Digitale INPS nel 2021 e infine il filosofo Umberto Galimberti nel 2022.




VALORI, SALUTE E ORGOGLIO ASSOCIATIVO 

Incontro Intergenerazione. Coldiretti Abruzzo a Pescara

Pescara, 7 giugno 2024. Sono duecento gli agricoltori pensionati che hanno partecipato, ieri mattina a Pescara, nell’auditorium Petruzzi del Museo delle Genti d’Abruzzo, all’assemblea dei Senior di Coldiretti Abruzzo intitolata “Seminare con orgoglio”. 

L’incontro, che annualmente riunisce i soci over 60 più attivi di Coldiretti, ha rispettato il format consolidato: un momento di incontro e confronto tra senior, giovani e donne imprenditrici per discutere su presente, passato e futuro dell’organizzazione che, quest’anno, ha compiuto 80 anni di attività dalla fondazione. Una giornata di riflessione, di proposta e di celebrazione che ha visto presenti il presidente nazionale dei Pensionati di Coldiretti Giorgio Grenzi, il responsabile dell’ufficio politiche giovanili con delega all’invecchiamento attivo della Regione Abruzzo Marzio Maria Cimini, nonché il presidente regionale dei Senior Coldiretti Abruzzo Pietro Giannantonio,  il presidente di Coldiretti Abruzzo Pietropaolo Martinelli e il direttore Roberto Rampazzo che ha moderato la tavola rotonda a cui hanno partecipato la responsabile di Coldiretti Donne Impresa Antonella Di Tonno e il delegato di Coldiretti Chieti Guido Di Primio.

Un incontro sentito e animato da cui sono emerse le difficoltà e le opportunità di chi vive in agricoltura, ma anche l’indispensabile ruolo degli anziani che vanno tutelati, valorizzati e supportati con misure adeguate e servizi sanitari specifici. Si è parlato di rapporto tra generazioni, presidi territoriali nelle aree rurali, ruolo attivo del pensionato quale modello di traino culturale, economico e solidale in una “tavola rotonda intergenerazionale” da cui è emerso il patrimonio di valori del settore agricolo e il grande senso di una comunità coesa. “Gli agricoltori pensionati – ha evidenziato il presidente nazionale Giorgio Grenzi “sono una risorsa sociale importante per esperienza e saperi, ma vanno messi in condizioni di restare una forza attiva e di fondamentale riferimento per le nuove generazioni”.

Alessandra Fiore