Chieti, 15 giugno 2024. L’idea era di percorrere la carrareccia che da Passo Lanciano (1318 m), direzione PIANO DI TARICA, arriva all’Eremo di Sant’Onofrio (726 m). La giornata molto calda e la salita dura per tornare alla partenza, mi ha consigliato di fermarmi all’inizio dell’impervio vallone di Sant’Onofrio (770 m). Mi trovo nel Parco Nazionale della Maiella, territorio di Serramonacesca, PE.
Il sentiero è indicato con la lettera D 1. La fortuna è, che il percorso è molto boscoso. Cammino nel silenzio, calpestando l’erba che sta spuntando e che restituisce il colore verde ai prati.
Il profumo piacevole dell’origano e della menta, mi rapiscono. Contemplo le tante farfalle dai vari colori, (celeste, bianco, marrone), che mi volano sul viso e mi accarezzano. Anche le api da miele sono sedotte dal profumo della menta e dell’origano, con i tanti piccoli fiori rosa o porpora.
Il loro ronzio è rilassante mentre volano di fiore in fiore, alla ricerca di polline e nettare, che viene trasformato in miele. Stavo raccogliendo l’origano ma, … all’improvviso, un dolore intenso e con bruciore al dito pollice.
Dal pungiglione mi sono accorto che ero stato punto da un’ape, infastidita dalla mia presenza. Insomma, per circa una settimana, il dito pollice gonfio, rosso e con prurito, da curare con un medicinale. Arrivo in un pianoro (820 m), dove c’è una casa pastorale, ben conservata, ma poco visibile. Ciò dimostra che in questo territorio, c’erano costruzioni dei centri fortificati megalitici, della civiltà italica (secoli IX – VI a.C.), che presidiavano le alture e gli accessi ai pascoli.
Ora i ruderi sono ancora visibili. Proseguo sulla carrareccia ma, all’inizio dell’impervio vallone di Sant’Onofrio (770 m), ho deciso di fermarmi, perché la salita per tornare a Passo Lanciano, con questo caldo, poteva rivelarsi molto dura. Ho fatto una sosta al “cimitero del bosco bruciato”. Il terreno boschivo non è percorribile, per i rovi e i rami, circondati dai tronchi neri. Non è un problema, il bosco rinascerà naturalmente. Non potevo non fare una visita alla capanna di Cerrone, al piano di Renzi.
Conclusioni
Un percorso panoramico, storico, eremitico, dove si possono contemplare le capanne di pietra, l’ampio panorama sul Gran Sasso, il Morrone, i monti della Laga, le Cime della Maiella, IL MARE.
Distanza A/R 9.5 km
Dislivello +/- 700 m
Tempo 4 ore senza soste
Difficoltà E
Luciano Pellegrini
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