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SECONDO IL THE UNIVERSITY IMPACT RANKINGS

Università dell’Aquila tra i migliori atenei al mondo per qualità della didattica

L’Aquila, 15 giugno 2024. Sono stati pubblicati i risultati del THE University Impact Rankings, la classifica elaborata dall’agenzia Times Higher Education (THE) che valuta la capacità delle università di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs), definiti dall’ONU come strategia per ottenere un futuro migliore e più sostenibile per tutti. THE Impact Rankings valuta gli atenei su ognuno dei 17 SDGs a cui si aggiunge una classifica complessiva finale. Quest’anno sono state sottoposte a valutazione 2152 università da 115 paesi diversi, 26% in più rispetto alla scorsa edizione.

L’Università dell’Aquila si è classificata tra i primi 200 atenei nella classifica generale e al 28° posto al mondo nel SDG 4 – Qualità della didattica, risultato che la vede prima assoluta in Italia, davanti anche atenei molto blasonati. La classifica costruita per questo specifico obiettivo considera l’impegno profuso dalle università nel garantire un’istruzione e un’offerta formativa non solo di qualità, ma anche inclusive ed eque, e la promozione di pari opportunità di apprendimento per tutti.

La metodologia per l’elaborazione della classifica si è basata, in particolare, sulla valutazione di un set di indicatori, come la ricerca che viene effettuata all’interno delle università sull’educazione dei primi anni e sull’apprendimento permanente (numero di studi sulle strategie di apprendimento efficaci e sulle metodologie educative; percentuale di articoli sull’istruzione che vengono visualizzati o scaricati; percentuale di ricerche sull’istruzione pubblicate nelle riviste più importanti); la percentuale di laureati con abilitazione all’insegnamento; l’offerta di formazione professionale e programmi orientati alla carriera e di strutture e programmi per l’educazione degli adulti e opportunità di apprendimento permanente; la percentuale, tra i propri laureati, di studenti che si identificano come i primi membri della propria famiglia a frequentare l’università.

Sempre analizzando nel dettaglio le classifiche per i singoli SDG, UnivAQ ha ottenuto ottimi piazzamenti anche in altri ambiti. In particolare, per il SDG 3 (Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età); il SDG 8 (Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti); il SDG 9 (Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile); il SDG 10 (Ridurre le disuguaglianze all’interno dei e fra i Paesi); il SDG 13 (Adottare misure urgenti per combattere i cambiamenti climatici e le loro conseguenze) si è classificata, per entrambi, tra le prime 200 università al mondo.

“Aver ottenuto questo risultato ci riempie di soddisfazione e ci gratifica per il lavoro svolto” commenta il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse “Esserci piazzati al 28° posto nella categoria della formazione inclusiva, addirittura prima di Bologna, unico ateneo italiano classificatosi tra primi 100 nella graduatoria generale, e Padova, ci dà poi un particolare orgoglio.  Essendo i luoghi per eccellenza dove si coltivano il sapere, l’amore per la conoscenza e la passione per la ricerca, le università devono sentire forte, come missione, quella di contribuire all’abbattimento delle diseguaglianze sociali e della povertà educativa e di battersi per la costruzione di un futuro più equo, giusto e sostenibile per tutti”.

I Sustainable Development Goal – SDG

Conosciuti anche come Agenda 2030, dal nome del documento pubblicato nel 2016 che porta per titolo “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. L’ONU e la comunità Europea riconoscono lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni per tutti i paesi. I 17 SDGs mirano ad affrontare un’ampia gamma di questioni relative allo sviluppo economico e sociale, che includono la povertà, la fame, il diritto alla salute e all’istruzione, l’accesso all’acqua e all’energia, il lavoro, la crescita economica inclusiva e sostenibile, il cambiamento climatico e la tutela dell’ambiente, l’urbanizzazione, i modelli di produzione e consumo, l’uguaglianza sociale e di genere, la giustizia e la pace.

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