TUTTI NELLA STORIA
Tutti responsabili dei nostri cambiamenti, delle nostre condizioni e delle nostre opportunità. La presentazione del libro La via adriatica alla liberazione di Roma nel 1943, opera di Francesco Mancini
Ortona, 16 giugno 2024. La storia, lo studio del passato affinché si possa interpretare il presente ed individuare un futuro possibile avendo chiari obiettivi di salvezza; il bene comune quale liberazione dalle schiavitù, dalle oppressioni, dai conflitti, dalle guerre, dal sangue, dalla morte; il bene comune quale liberazione dal male.
Ecco l’identità che si rivela nell’agire quotidiano di Abruzzo Popolare; l’associazione politico culturale di uomini liberi e forti per la tutela, la difesa, la conservazione delle cose belle, delle cose che ci appartengono, delle cose che edificano, per le cose che aiutano a capire i luoghi che abitiamo, gli ambienti che viviamo, l’umanità che siamo.
Ecco, dunque, l’iniziativa per indagare il nostro passato: un passato che rivive nei nostri pensieri, nelle nostre immagini e nelle nostre convinzioni corroborate dall’opera straordinaria di Francesco Mancini.
Incontro pubblico per parlare di storia; uniti, attenti e raccolti nella Sala Eden, venerdì scorso 14 giugno, per riflettere e cercare di capire un pezzo di storia che ci appartiene fin nel profondo: l’Italia dell’ultimo periodo bellico, la nostra regione centro di strategia militare; la nostra costa nelle più importanti pagine di storia contemporanea.
In un pomeriggio di primo caldo estivo, la sala che non ti aspetti rivolta al tavolo di scrittori, studiosi ed attenti storici. Con Francesco Mancini, prezioso scrittore, Lorenzo Morelli ed Andrea Di Marco, cultori di una materia affascinante quanto infida e scivolosa.
Gran lavoro quello dell’on. Tommaso Coletti, leader di un movimento di grandi appassionati della tradizione e del popolarismo cattolico; al tavolo una presentazione che, nonostante lo sguardo al passato, è tutta concentrata e protesa al futuro. Progetti, programmi ed incontri per individuare e disegnare i caratteri di un popolo autentico che cerca il giusto cammino.
La storia, la nostra storia recente, l’indagine mai conclusa sui piani, sugli indirizzi, sulle ricostruzioni che hanno caratterizzato la vita, lo sviluppo della nostra società. Ottant’anni trascorsi da quei terribili fatti, da quei dolorosi avvenimenti di guerra, da quella distruzione totale, dal quel sangue fraterno e dalla silente morte, ma la nostra visione continua a rimanere avvolta ancora nel mistero di un dualismo patetico ed a volte anche grottesco.
Dalla sala una sola voce emerge chiara ed inconfondibile: la storia lasciamola agli storici, agli uomini il cuore per affrontare e vincere ogni avversità.
Siamo tutti nella, della e per la storia; una storia che viviamo ogni giorno da protagonisti. Consapevoli o meno siamo attori principali e responsabili, diretti o indiretti, dei nostri cambiamenti, delle nostre condizioni, delle nostre opportunità; dalla tribolazione all’esplosioni del benessere tutti partecipi di una grande condivisione.
Prossimo appuntamento è fissato per venerdì 28 giugno prossimo, stesso orario stesso luogo, per affrontare le questioni intorno all’intelligenza artificiale. Saranno presenti Fra Emiliano Antenucci, il colonnello Franco Sivilli, direttore risorse informatiche e statistiche del Consiglio di Stato, e Germano D’Aurelio, in arte ‘Nduccio. Come sempre, ad accogliere gli ospiti è l’on. Tommaso Coletti.
Nando Marinucci