UNALTROTEATRO: LA STAGIONE TEATRALE 2024/25

La presentazione per il Cinema Auditorium Zambra di Ortona

Ortona, 30 giugno 2024. Con il claim “Dove tutto è” la compagnia Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino ha annunciato il programma della stagione teatrale 2024/25 con una conferenza stampa che si è rivelata più una festa, ieri sera, presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch): “per questa terza stagione – hanno spiegato – abbiamo scelto uno slogan che crediamo possa raccogliere in sé e restituire appieno il carattere multidisciplinare che Unaltroteatro è riuscito a imprimere nei primi due anni di lavoro quotidiano in un luogo che è partito da zero dal momento della restituzione alla cittadinanza. Teatro, Cinema, Formazione, eventi, mostre d’arte e fotografiche, presentazioni di libri e incontri con autori, registi, produttori, si sono avvicendati con grande naturalezza. Dopo una splendida e partecipata stagione teatrale ci auguriamo che anche quella che ci accingiamo ad accogliere possa piacere al pubblico, e anticipiamo che oltre agli spettacoli ci saranno tante altre attività che comunicheremo di volta in volta”.

La stagione teatrale, che si estenderà fino ad aprile 2024, taglierà il nastro il 26 Ottobre con “Azzurro – stralci di vita” tratto dall’omonimo libro di Curzio Maltese di Paola Conti con Antonio Catania, la scrittura di Maltese si sposa alla perfezione con la musica di Nicola Piovani; spettacolo di Viola Produzioni – Centro di produzione teatrale.

Il 9 novembre sarà la volta de “Il Dio del massacro” di Yasmina Reza, diretto e interpretato da Michele Cipriani, Arianna Gambaccini, Saba Salvemini, Annika Strøhm, realizzata con il supporto di TRAC_Centro di residenza teatrale pugliese e Tex_il Teatro dell’ExFadda oltre che con la collaborazione del Comune di Pergola e la compagnia teatrale Malalingua: un viaggio  nelle relazioni famigliari e sociali, fitte di contraddizioni e paradossi.

Il 15 dicembre è la volta de “La neve del Vesuvio” dall’omonimo romanzo di Raffaele La Capria con Andrea Renzi: produzione della Casa del Contemporaneo, Teatri Uniti, mTeatro Mercadante, Teatro Stabile di Napoli; una neve fugace e meravigliosa come l’infanzia, spinge con leggerezza verso un essenziale contatto con la parte  infantile delle persone, una rara esperienza di equilibrio tra grazia e ragione, tra fantasia e verità.

Il 22 febbraio sarà Elisa Di Eusanio, abruzzese nota soprattutto per DOC insieme a Luca Argentero con il suo “Club 27” a calcare la scena dell’Auditorium Zambra: voce, interpretazione e regia sono della stessa attrice che parte dai grandi artisti morti a ventisette anni per raccontare il dolore delle dipendenze, delle anime fragili e della paura che mangia vite.

Il 22 Marzo “ESAGERATE! Più che un aggettivo un’esortazione”, di e con Cinzia Spanò di Effimera Produzioni, porterà sul palco una Stand Up Comedy che, intrecciando numeri, dati, storia, sacro e profano, intende divertire, indignare e soprattutto “mettere i puntini sulle i” perché le vie dedicate alle donne sono solo il 4%, se ne esigono di più.

L’11 aprile 2025 si chiuderà la stagione teatrale con l’ode alla gioventù e alla vita “Io e tu” di Lauren Gunderson con Aurora Spreafico e Derli Do Rosario Soares di Viola Produzioni – Centro di Produzione Teatrale: al centro dello spettacolo i diciassettenni che s’interrogano sulla morte, sui misteri della vita, sull’eroismo della poesia e proprio con le armi della poesia, apparentemente noiosa, si svela un mistero molto più profondo che li unisce.

È possibile fare l’abbonamento: per info e prenotazioni chiamare il 3454367809 o mandare una mail a segreteria@cinemauditoriumzambra.com.




CENTO ANNI PER ELVIRA

La signora Marinucci ha festeggiato il 26 giugno scorso

Giulianova, 30 giugno 2024. Autonomia, perseveranza e una dieta varia, i punti di forza della sua longevità. Il Sindaco Jwan Costantini le ha portato gli auguri e l’abbraccio di Giulianova.

Un traguardo tagliato con gioia e in perfetta forma. La signora Elvira Marinucci ha compiuto 100 anni il 26 giugno e li ha festeggiati ieri, stretta dall’affetto dei familiari, dei tanti amici, dei vicini di casa. La sua casa,  in piazza Marà, un luogo che in serata è stato animato da una bella festa estiva e che, durante la settimana, da sempre, è spazio di serena attività quotidiana, di operosità e di incontro.

Ieri, il Sindaco Jwan Costantini le ha fatto visita, per salutarla, farle gli auguri e regalarle una pergamena che testimonia della stima e della simpatia dell’ Amministrazione Comunale e della Città.

Elvira Marinucci, sarta negli anni giovanili, è un modello straordinario di autosufficienza, determinazione  spirito di iniziativa. La signora conduce una vita in totale autonomia. La malattia l’ha sfiorata raramente. Anche il Covid, affacciatosi con sintomi lievi, è battuto in ritirata. Elvira cucina, si lava da sé, coltiva interessi ed  amicizie. Il suo piatto preferito, i peperoni in padella, che consuma abitualmente, spesso accompagnati da frittata. Non disdegna la carne, costolette comprese, mangiate a cuor leggero e senza togliere il grasso.

Un esempio, il suo, che farebbe arrossire il popolo dei salutisti, ma che conta e vale,  soprattutto,  per il messaggio di positività e vitalità che continua a trasmettere.




AL SINDACO DI PESCARA

Pescara, 30 giugno 2024. Le sottoscritte associazioni sono venute a conoscenza di un ordine di abbattimento per  61 alberi adulti in viali ed altri luoghi storici della città di Pescara che l’Amministrazione Comunale ha emanato già nel  dicembre 2023. Tale ordine sarebbe entrato nella fase attuativa con il contrassegno in loco degli esemplari da abbattere.

Le sottoscritte associazioni ritengono che ogni cautela debba essere assunta ed ogni ricerca di pratiche alternative vada esperita prima di arrivare a tagli  che impoveriscono l’intera città privandola di alberi storici, dispensatori di benessere urbano e significativa componente della sua immagine identitaria, oltre che della sua gradevolezza, decisiva anche per la sua attrattività turistica.

Come già in passato, attraverso consulenze tecniche e pareti di illustri cattedratici, le associazioni sono disponibili ad un confronto anche nel merito tecnico delle scelte comunali al fine di trovare una soluzione equilibrata che  circoscriva il taglio agli elementi irrecuperabili, per favorire, d’altra parte,  una consapevole conservazione dell’importante patrimonio vegetale cittadino.

A tal fine  le sottoscritte associazioni chiedono di essere convocate con i propri tecnici di fiducia per poter fornire il proprio contributo  attraverso il confronto con le istanze tecniche e politiche preposte sia nel merito della questione attuale, per la quale si ravvisano i caratteri dell’urgenza,  sia sul metodo col quale affrontare la manutenzione del sistema del verde urbano.

Tale istanza partecipativa è prevista anche dal vigente Regolamento comunale per il verde.
Un confronto come quello da noi proposto può inaugurare la consiliatura appena rinnovata con una diversa apertura all’associazionismo civico che,  a vario titolo, pone il tema dell’ambiente e della identità urbana.

Italia Nostra Sezione “L. Gorgoni” Pescara

Archeo Club d’Italia sede di Pescara

Touring Club Italiano Club di territorio di Pescara

Co.N.Al.Pa Delegazione Pescara-Chieti

Ville e Palazzi Dannunziani




RISOTTO CON CREMA DI ZUCCHINE E SOTTILETTE DI FORMAGGIO

Chieti, 30 giugno 2024. È un risotto vegetariano, facile da preparare, gustoso e cremoso, con l’aggiunta della sottiletta di formaggio.  La ZUCCHINA è un ortaggio generalmente verde e dalla forma allungata che si trova tutto l’anno. Le proprietà nutrizionali sono molte: proteine, carboidrati, lipidi, vitamine A/C/E/K e fibre, che aiutano a promuovere la regolarità intestinale, a ridurre il rischio di cancro al colon e, a controllare l’assorbimento di colesterolo e zuccheri.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

riso carnaroli 160 g

zucchine 200 g

Sottilette (fettine di formaggio fuso) al parmigiano 125 g

parmigiano grattugiato 20 g

burro 15 g

brodo vegetale 1/2 l

Olio extravergine di oliva 2 cucchiai -16 grammi

Timo q.b.

Pepe nero q.b.

Sale fino q.b.

PROCEDIMENTO

Preparare il brodo vegetale con i classici ingredienti. In un tegame antiaderente, far rosolare nell’olio extravergine di oliva per qualche minuto, le zucchine tagliate a rondelle. Successivamente toglierle dal tegame e frullare nel mixer, per creare la crema. Mettere però sei rondelle da parte per guarnire il piatto Tagliare finemente la cipolla e farla appassire lentamente nello stesso tegame, quindi tostare il riso per qualche minuto. Cucinarlo per circa 20 minuti e quando il liquido sarà assorbito, bagnarlo con un mestolo di brodo vegetale. A metà cottura, unire la CREMA di ZUCCHINE.   Quando il riso è cotto, spegnere la fiamma e mantecarlo, (operazione fondamentale, per renderlo cremoso e vellutato), per circa due minuti, nel tegame chiuso con il coperchio, con burro, metà del parmigiano grattugiato, sottilette, una macinata di pepe e timo, (se graditi). Quindi, mescolare energicamente il risotto, aggiungere l’altra metà del formaggio parmigiano grattugiato per insaporirlo ancora di più. Disporlo nei piatti, con le zucchine rosolate e buone da mangiare, come elementi decorativi, in modo che risulti gradevole alla vista.

Accompagnare con un vino bianco fresco.

Luciano Pellegrini




IL BENE NON SI FA PER APPARIRE O PER TORNACONTO

Il bene si persegue nel silenzio, con umiltà e garbo

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 30 giugno 2024. Noi ci agitiamo molto, facciamo molto rumore, vogliamo che i media amplifichino, da FB alla TV, quel poco di bene che realizziamo. Così non va: dobbiamo bandire i rumori

Il Vangelo odierno: In quel tempo, essendo Gesù passato di nuovo in barca all’altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giairo, il quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi e lo supplicò con insistenza: «La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva». Andò con lui. Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.

Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva infatti: «Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata». E subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male.

E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò alla folla dicendo: «Chi ha toccato le mie vesti?». I suoi discepoli gli dissero: «Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici: “Chi mi ha toccato?”». Egli guardava attorno, per vedere colei che aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità. Ed egli le disse: «Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va’ in pace e sii guarita dal tuo male».

Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire: «Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?». Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: «Non temere, soltanto abbi fede!». E non permise a nessuno di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.

Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro: «Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme». E lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. Prese la mano della bambina e le disse: «Talità kum», che significa: «Fanciulla, io ti dico: àlzati!». E subito la fanciulla si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a saperlo e disse di darle da mangiare (Mc 5,21-43 – XIII TO/B).

Mi ha sempre molto affascinato pensare a cosa sia successo in quei pochissimi secondi: una donna, che soffre di perdite di sangue, tocca Gesù, una forza esce da Lui e ferma il flusso di sangue, guarendola, Gesù vuole incontrare colei che lo ha toccato. Un miracolo potente e rapido; nella sua prima fase anonimo e silenzioso: la donna pensa tra sé e sé, vuole toccarlo nel caos della folla senza presentarsi a Lui, Gesù sente di essere toccato ma non la vede.

“Il bene non fa rumore e il rumore non fa bene” (“Good does not make noise, and noise does not do good”, diceva Louis Claude de Saint Martin) o nella saggezza cinese: “Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce” (frase attribuita a Lao Tzu, filosofo cinese del IV sec. a.C) Il bene non fa rumore, in questo è antipolitico, nel senso che la politica contemporanea fa molto rumore per quel poco di bene che realizza e ne fa ancor di più per il bene che promette e non realizza. Soprattutto quando, tra i leader di tutte le istituzioni, religiose e laiche, ci sono anche (non solo, grazie a Dio) commedianti spocchiosi e ignoranti, quanto incapaci. Il bene, quel flusso vitale da Gesù alla donna, non ha fatto nessun rumore, come anche non ha fatto rumore quando Gesù ha guarito la figlia di Giairo, rimproverando i presenti per il loro agitarsi e piangere.

Noi ci agitiamo molto, facciamo molto rumore, vogliamo che i media amplifichino, da FB alla TV, quel poco di bene che realizziamo. Così non va: dobbiamo bandire i rumori, lavorare contro l’inquinamento acustico (e non solo), riscoprire il valore del bene segreto, non suonare la tromba ogni volta che operiamo il bene, amare il segreto e il silenzio. “E il Padre tuo – dice Gesù – che vede nel segreto, ti ricompenserà” (Mt 5). Apprezzare sempre più il valore della riservatezza, segretezza, umiltà e garbo… E nel silenzio gioire del bene che facciamo!

E il problema, qui, non è politico ma interiore. Dipende dalla personale dedizione – commitment la chiamano gli inglesi – cioè dal come rispondiamo alla domanda: ma per chi o cosa faccio il bene? Per me? Per apparire? Perché parlino di me? Per un tornaconto economico? O per gli altri? Per il loro concreto bene? Per gloria di Dio? Perché gli altri vedano questo bene e rendano gloria al Padre che è nei Cieli (Mt 5)? Senza rumore. Senza chiasso. Senza social. ”Good does not make noise, and noise does not do good”.




UNA NUOVA STAGIONE DI PARTECIPAZIONE

Monsignor Renna alla cinquantesima  Settimana Sociale

PoliticaInsieme.com, 30 giugno 2024. Mancano pochi giorni all’inizio della 50esima Settimana Sociale dei cattolici in Italia, che ha scelto di affrontare il tema cruciale della partecipazione come strumento fondamentale per la costruzione di una società democratica, più giusta e solidale.

Il 3 luglio in Piazza Unità d’Italia a Trieste sarà il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ad aprire i lavori. Mille delegati da tutta la Penisola saranno impegnati in laboratori composti da gruppi di 20 persone che consentiranno di rielaborare esperienze e contenuti in vista di una prospettiva comune che aiuti tutti ad andare “Al cuore della democrazia” e a sviluppare la partecipazione. Ai laboratori della partecipazione si affiancheranno relazioni tematiche e opportunità offerte a tutti gli ospiti non delegati, come ad esempio la visita dei Villaggi delle Buone pratiche e le Piazze della Democrazia. A chiudere i lavori della Settimana sociale sarà Papa Francesco che, alle 10,30 del 7 luglio in Piazza Unità d’Italia, presiederà la concelebrazione eucaristica.

Il Comitato scientifico Organizzatore della Settimana sociale  è presieduto dall’arcivescovo di Catania mons. Luigi Renna, che ha risposto alle nostre domande. Mons. Renna, con la sua esperienza e profonda conoscenza delle dinamiche sociali, ci ha offerto una visione illuminante su come la partecipazione possa trasformare le nostre comunità e sul ruolo che ogni cittadino può giocare in questo processo, con un particolare focus sul mondo dei giovani.Tre parole pensando a Partecipazione: «Speranza, fatica, necessità.»

Ascoltiamo i giovani, sono il presente della nostra società

Quali ritiene possano essere le maggiori difficoltà che i giovani incontrano quando cercano di impegnarsi attivamente nella società e nella politica?

I giovani non incontrano una società che parla di meritocrazia o delle persone pronte a promuovere i loro talenti. A volte si cercano semplicemente dei giovani che siano disposti a condividere un progetto che altri hanno pensato per loro e questo naturalmente blocca la realtà e la ricchezza più grande che ha una persona: la sua fantasia, i suoi desideri, il desiderio di mettersi in gioco, anche di rischiare fino al sacrificio. Tante volte i giovani trovano il posto già occupato da chi vuole volare basso, da chi non vuol prendere il largo; allora incontrano purtroppo poca lungimiranza da parte di noi adulti. Se tutti quanti ci ricordassimo del grande insegnamento di Socrate, che parla di una maieutica che fa venir fuori il meglio di una persona, i giovani rigenererebbero la nostra società e si sentirebbero valorizzati».

I recenti dati sulle elezioni europee mostrano un alto tasso di astensionismo. Quali sono, secondo lei, le principali cause di questo fenomeno? Come si può intervenire per combattere questa apatia?

«I giovani sentono che le grandi narrazioni, che entusiasmano la vita e che entusiasmano i progetti, sono finite in mano di pochi e non osano pensare in maniera diversa il loro presente e il loro futuro. Vedono una grande distanza tra la loro vita quotidiana e le decisioni che si prendono nel Parlamento, in questo caso nel Parlamento Europeo. Invece dovrebbero comprendere che le decisioni li riguardano profondamente, perché alcune linee vengono proprio da Strasburgo, da Bruxelles. È molto importante che anche i politici stessi, una volta eletti, siano presenti nei territori e che tutti coloro che vogliono educare e che vivono già questo compito sollecitino i giovani a vedere quali legami e corrispondenze vi siano tra il loro presente, il loro futuro, la loro quotidianità e tutto ciò che riguarda la politica, che è un’organizzazione del bene e del futuro. Come fare? Parlarne, parlarne tanto, creare dei legami, provocare. Quando Papa Francesco dice ai giovani di fare rumore, non li invita alla sovversione, al caos; li invita a riprendere in mano il proprio posto perché loro non sono il futuro della società ma il presente. Bisogna far sì che i giovani facciano rumore, bisogna provocarli tanto e bisogna che essi stessi si affaccino nelle istituzioni. E noi dovremmo ascoltarli di più.»

Più volte lei, Eccellenza, è intervenuto sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale e la diocesi di Catania è stata sede di diverse importanti iniziative sul tema. Possono, e se sì come, le nuove tecnologie facilitare i processi di partecipazione?

«Il rischio della tecnologia può essere quello di isolare la persona, almeno isolarla in una relazione di prossimità, in un dialogo di prossimità che vada al di là del mezzo che si ha a disposizione. Per cui io credo che l’intelligenza artificiale e ogni altro mezzo di comunicazione vadano utilizzati in una cosiddetta modalità mista: cioè ci devono servire ma poi ci devono portare a incontrarci di persona, a confrontarci e a scontrarci, con molta educazione. È molto importante non sostituire con l’intelligenza artificiale e con i mezzi tipicamente tecnologici quello che è il rapporto personale, il rapporto con gli altri, con un gruppo, perché è questo che genera partecipazione ed esalta la nostra umanità permettendo ad essa di maturare».

Quali sono gli obiettivi principali di questa cinquantesima edizione delle Settimane Sociali?

«La Settimana Sociale vuole essere un laboratorio di discernimento. I cattolici di tutta Italia si incontrano, anzitutto, per dialogare e per dialogare su temi che li vedano già impegnati. Per questo non solo l’importanza delle grandi relazioni ma anche delle piazze della democrazia, dove ci si confronterà su quelle tematiche che ci appassionano ogni giorno e che ci interpellano perché siamo chiamati a dare il nostro contributo con grande umanità al bene comune. Spero semplicemente che rinasca una nuova stagione di partecipazione per la democrazia, superando da una parte le nostalgie del passato e dall’altra le paure per il momento presente».

Pubblicato su https://www.prospettive.eu/




COLIBRÌ ENSEMBLE: PRESENTATA LA STAGIONE 2024-2025

Solisti prestigiosi, concerti sinfonici e la novità di Opera e Balletto

Pescara, 30 giugno 2024. La dodicesima stagione dell’Orchestra da Camera di Pescara prevede 14 appuntamenti in cartellone, da ottobre ad aprile 2025. Il Colibrì Ensemble ha presentato la Stagione Concertistica 2024-2025, svelando il cartellone dei 14 appuntamenti in calendario, a partire da ottobre 2024, fino ad aprile 2025.

Una stagione con un’offerta oltremodo ampia e in grado di rivolgersi ad un pubblico eterogeneo, spaziando dalla musica sinfonica, a quella da camera, dal barocco, al Novecento, dal jazz, all’opera e al balletto.

Grande spazio viene riservato all’orchestra, che sarà sul palco in ben 13 occasioni, ma non mancano di certo ospiti di prestigio. Guardando dall’alto possiamo contare infatti oltre venti solisti, tra i quali spiccano, solo per citarne alcuni, il celebre pianista Alessandro Deljavan, il primo flauto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Andrea Oliva, il Premio Paganini Giuseppe Gibboni, il primo clarinetto del Teatro alla Scala Aron Chiesa, il pianista Leonardo Pierdomenico, il bandoneonista Massimiliano Pitocco.

Il cartellone propone diverse tipologie di concerti e spettacoli, indicati dai quattro colori della stagione: 9 sono gli appuntamenti Classical dedicati alla musica nella forma di concerto tradizionale, due di questi sono all’interno della Serie Beethoven “Beeth’up to nine”, ovvero l’integrale delle Sinfonie.

Si aggiungono quindi tre appuntamenti denominati Emmet Concert dal nome del Music Club (Emmet Club) inaugurato lo scorso anno, che ha già riscosso grande successo. Si tratta di concerti con un diverso sguardo e un’apertura ad altri generi e suoni volti a contaminare il format del concerto standard.

Gli eventi speciali della stagione sono racchiusi nei due appuntamenti che vedono in programma un balletto e un’opera.

L’opera e il balletto sono di fatto le grandi novità di questa edizione. La lirica sarà protagonista con il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini all’Auditorium Flaiano, mentre l’unico appuntamento che si svolgerà al Teatro Circus sarà il balletto Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky. Per l’occasione il Colibrì inaugurerà una interessante collaborazione con il Centro Danza Art Nouveau de L’Aquila a cui si aggiungeranno solisti provenienti dal Teatro San Carlo di Napoli e dal Teatro Massimo di Palermo.

«Mettere in cartellone un’opera lirica è una richiesta che il nostro pubblico ci fa da diverso tempo – spiega il direttore artistico, Andrea Gallo-. L’opera sarà per noi un’esperienza nuova che abbiamo voluto unire a quella del balletto Lo Schiaccianoci dopo il grande successo riscosso dalla suite dello scorso anno».

Il genio di Tchaikovsky è presente non solo per via del balletto, ma anche per la sua meravigliosa musica sinfonica. Colonne portanti della stagione saranno infatti due suoi celeberrimi concerti per solista e orchestra: quello per pianoforte in apertura di stagione, affidato a Alessandro Deljavan, e quello per violino che vedrà il Premio Paganini Giuseppe Gibboni nuovamente insieme al Colibrì.

Scorrendo il cartellone ci si imbatte in musica di ogni epoca e di ogni genere.

«Il viaggio nel tempo è una delle tematiche di questa stagione» – spiega infatti il direttore artistico.

Ci si perderà “Nell’iride del Novecento”, concerto nel quale compaiono le più variegate forme, suoni, ritmi e contaminazioni che hanno segnato il secolo scorso con autori quali Stravinsky, Gulda, Cage e Berio. Ma il tempo è anche quello che attraverserà la storia del Tango, ne “Il tango fino a Piazzolla”.

«Con il concerto Brandebur… Gap avremo l’impressione di convivere in due epoche, – continua Gallo – di sovrapporre due frequenze come quando una volta si cercava una stazione della radio girando la manopola. Ne deriverà un salto nel tempo, un gap, pilotato dal suono della chitarra elettrica di Christian Mascetta che, come un booster, ci farà viaggiare più veloci della luce, per poi farci ritornare nel mondo di Bach».

Il concerto di chiusura, come sempre, è quello con l’organico più ampio e avrà in programma un capolavoro come Quadri di un’esposizione, composizione originariamente scritta da Mussorgsky per pianoforte e mirabilmente orchestrata dal genio di Ravel. Ma la perla di questa chiusura sarà la presenza di Andrea Oliva, uno dei musicisti italiani più prestigiosi al mondo, eccezionale flautista, primo flauto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Suonerà il Concerto di Khachaturyan originale per violino che pochi flautisti al mondo hanno il coraggio di affrontare.

Nel corso dell’anno, il Colibrì continuerà anche muoversi sul territorio con concerti e repliche previste in Abruzzo a L’Aquila, a Teramo presso la stagione de “La Riccitelli”, a Celano in “Celano Classica” e anche fuori regione nel cartellone di “Umbria Classica”.

«Nel corso della stagione il Colibrì sarà impegnato anche in alcuni progetti discografici – spiega la Presidente Gina Barlafante – uno dei quali per l’etichetta Brilliant con un programma interamente dedicato a Beethoven con la settima sinfonia e il quinto concerto per pianoforte con un’eccellenza del territorio, Leonardo Pierdomenico con il quale si è ormai instaurata una fortunata collaborazione».

L’orchestra può contare su un pubblico in grande ascesa, la campagna abbonamenti è già a buon punto e vede rinnovati ormai quasi tutti gli abbonamenti. È possibile effettuare l’acquisto online sul sito Diyticket.it o presso i punti vendita in città.

Virginia Gigante




CENTO MELE ROSSE E NOVE PERFORMERS

A Funambolika arriva “Smashed”, lo spettacolo cult applaudito in tutto il mondo.

Pescara, 30 giugno 2024. Lunedì 1° luglio, nell’unica data italiana, al Funambolika sarà la volta della compagnia Gandini Juggling, con il suo attesissimo spettacolo “Smashed”. La XVIII edizione del Festival Internazionale del Nuovo Circo ideato da Raffaele De Ritis e prodotto dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, dopo aver ospitato in apertura lo spettacolo “Puccini Dance Circus Opera, per coro di corpi e strumenti”, si conferma ancora una volta come una delle rassegne più amate dal pubblico pescarese.

“Smashed”, spettacolo cult che si terrà al Teatro Massimo di Pescara con inizio alle ore 21.15, ha già superato le 4000 rappresentazioni in tutto il mondo e celebrerà il ventennale dalla fondazione della compagnia inglese Gandini Juggling, confermandosi come una delle realtà di circo contemporaneo più prestigiose al mondo.

In questo lavoro pionieristico, Sean Gandini ha messo insieme nove giocolieri internazionali tra i più talentuosi, trasformandoli in danzatori: Iñaki FERNANDEZ SASTRE, Tedros GIRMAYE, Doreen GROSSMANN, Jose TRIGUERO, Tom NEYRET, Harm VAN DER LAAN, Cecilia ZUCHETTI, Antoni (Antek) KLEMM e Niels SEIDEL. Lo spettacolo è un omaggio alla celebre coreografa Pina Bausch e al suo Tanztheater attraverso un Tanzjonglage con nove straordinari giocolieri che ricreano una serie di immagini dal sapore cinematografico ispirate alle coreografie della Bausch. Sean Gandini ha sempre riconosciuto il suo debito verso la grande coreografa tedesca, creatrice del teatro-danza.

Introdotto da un centinaio di mele che adornano il palco in una griglia attentamente formata, “Smashed” “gioca” al Tanztheater, alternando crudeltà, umorismo e senso dell’assurdo, per condividere con il pubblico un’esperienza di complicità e divertimento che celebra l’unione perfettamente riuscita tra giocoleria e danza. Sul palco, gesti quotidiani in perfetto unisono, ripetuti minuziosamente con precisione ipnotizzante, artisti che sfilano in parata, sedie, tacchi alti, momenti di arguzia e umorismo ironico.

“Smashed” nasce in concomitanza con la residenza della compagnia al National Theatre di Londra e rappresenta il culmine di una continua indagine di Sean Gandini sul rapporto tra giocoleria, danza e teatro, grazie anche alla lunga collaborazione con il coreografo Gill Clarke.

Sean Gandini è ampiamente riconosciuto come uno dei più formidabili “juggler” del mondo. Ha trascorso gli ultimi vent’anni nella ricerca, esplorando tutte le possibili funzioni della giocoleria, contaminandola felicemente con altre forme espressive come la danza e il mimo. Creatore originale e prolifico di materiale di “manipolazione”, il suo lavoro, grazie alla co-direzione artistica con Kati Yla-Hokkala, spazia dalla coreografia al virtuosismo, esplorando mille sfumature di quest’arte così spettacolare.

Gandini Juggling è da oltre due decenni una delle compagnie più creative del circo contemporaneo mondiale; ha spinto in avanti i confini artistici e tecnici dell’arte della giocoleria, dando vita a spettacoli che deliziano e stupiscono, sfidando ogni facile categorizzazione e cambiando la percezione di ciò che il “juggling” è e può essere.

Sotto la spinta dell’insaziabile sete di creare, comunicare e provocare di Sean Gandini, la compagnia ha collaborato con alcuni dei migliori coreografi, compositori, registi e performer del mondo. Negli ultimi 25 anni, ha creato oltre 30 lavori, si è esibita nei festival e nei teatri più prestigiosi del mondo, per un totale di oltre 5000 spettacoli in 50 paesi. Nel 2010 inizia la residenza al National Theatre di Londra per la creazione di “Smashed” e sviluppa prestigiose collaborazioni con la BBC, con il Cirque du Soleil e con l’Ecole Nationale de Cirque de Montréal, dove Sean e Kati sono chiamati ad insegnare.  L’ultima creazione, LIFE – A Love Letter to Merce Cunningham, in collaborazione con il Cunningham Trust di New York, ha debuttato a gennaio 2022. Il lavoro dei Gandini Juggling ha ottenuto sin qui prestigiosi riconoscimenti come: The Archangel Award (nel 2017) e l’Herald Award per “Smashed” (nel 2014) e “Sigma” (nel 2017), il Total Theater Award per il miglior spettacolo di teatro visivo, l’Arts Award per la miglior regia per “Sigma” (nel 2017) e un Olivier Award per la miglior nuova opera per “Akhnaten”, una produzione dell’English National Opera diretta da Phelim McDermott, con musiche di Philip Glass e coreografie di Sean Gandini.

I biglietti per “Smashed” sono divisi in quattro settori, tutti numerati. Sono previste riduzioni per i bambini e un conveniente carnet di abbonamento che include anche il Gran Gala du Cirque (prezzi per lo spettacolo a partire da 8 euro per i bambini e 10 euro per gli adulti). Sono disponibili sul circuito Ciaotickets (e relativi punti vendita) e presso il botteghino di Viale C. Colombo (Piazzale del Teatro d’Annunzio). La sera degli spettacoli, il botteghino sarà aperto anche al Teatro Massimo dalle ore 20. Ulteriori informazioni e curiosità sono disponibili sul sito www.funambolika.com e sulle pagine Facebook e Instagram.

Funambolika proseguirà il 4 e 5 luglio con il XVI GRAN GALA DU CIRQUE, lo spettacolo più atteso dell’anno, ricco di sorprendenti novità inedite dal mondo: i biglietti stanno come sempre andando a ruba.

Franca Terra