REDDITO DI CITTADINANZA

Un pomeriggio di festa a Villa de Riseis per bambini e ragazzi; concluso il progetto del Comune di Pescara per 14 famiglie

Pescara, 24 giugno 2024. Un giorno di festa al parco Villa de Riseis, tra giochi di gruppo e una merenda insieme. Si è concluso così, sabato pomeriggio, alla presenza del sindaco Carlo Masci e di Roberta Pellegrino, responsabile del Servizio programmazione sociale e misure straordinarie per il Welfare, il Servizio di educativa territoriale promosso dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune per le famiglie che percepivano il Reddito di cittadinanza (ora Adi – Assegno di inclusione).

La realizzazione di questo progetto (finanziato con il Fondo Povertà annualità 2019) è stata affidata, a seguito di un bando, alla cooperativa “Orizzonte” e a beneficiarne sono state 14 famiglie, per un totale di 18 bambini e ragazzini (fascia di età 4 – 15 anni).  “Ogni nucleo familiare beneficiario è stato affiancato da un educatore (anche in possesso di certificazione ABA)”, spiegano l’assistente sociale del Comune Teresa Cappiello e la coordinatrice del progetto per la cooperativa Orizzonte Daniela De Angelis, “e ciascun operatore ha collaborato con le famiglie per raggiungere gli obiettivi concordati e condivisi con i genitori, i bambini e i ragazzi. Gli obiettivi hanno riguardato principalmente l’acquisizione di autonomie e di competenze in ambito scolastico, relazionale e comunicativo. Il progetto ha visto il coinvolgimento della Neuropsichiatria infantile della Asl e delle scuole”.

Tante le attività realizzate in questi mesi, dai laboratori di teatro al cinema, passando per la frequentazione della biblioteca, le uscite al parco, l’utilizzo dei mezzi pubblici e la colonia estiva di due settimane: stando insieme i beneficiari hanno creato un gruppo, divertendosi insieme. Il questionario realizzato il mese scorso, prima del termine del percorso, ha fatto emergere una grande soddisfazione delle famiglie e il feedback è stato molto positivo, per gli operatori, sia per l’acquisizione di competenze da parte dei minori sia per il miglioramento delle relazioni interne ai nuclei familiari, a partire dalla comunicazione.

“La vicinanza del Comune alle famiglie che vivono una fase di difficoltà abbraccia una moltitudine di aspetti”, dice il sindaco Carlo Masci. “Le istituzioni non possono limitarsi ad aiutare economicamente chi ha problemi economici: il supporto, da parte nostra, riguarda anche i figli, per garantire una crescita serena, con rapporti sani all’interno di ogni nucleo. E questo progetto ha colto gli obiettivi per cui non posso che essere soddisfatto e ringraziare anche una volta il settore delle Politiche sociali, sempre attivo e propositivo, e in questo caso anche la cooperativa Orizzonte che ha affiancato le famiglie”.




NOTTE ROMANTICA DE I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA

Il Presidente Di Marco: “Grande adesione da parte dei Borghi abruzzesi e molisani all’appuntamento più dolce dell’anno che celebra l’amore in ogni sua forma. Ad Abbateggio rivive la storia dello scampato sfollamento di Roccamorice nella rappresentazione di Tommaso Menna”

Roccamorice, 23 giugno 2024. La Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia si è affermata negli anni come uno degli eventi più amati e seguiti nel panorama turistico-culturale e di intrattenimento del nostro Paese, attirando ogni anno una media di 500.000 visitatori nei borghi che partecipano. La dimostrazione dell’interesse e dell’apprezzamento dell’evento è data dall’alta adesione: infatti, anche quest’anno quasi 200 borghi dell’Associazione hanno organizzato questa serata speciale.

Anche per gli amministratori locali, le Pro Loco e le associazioni dei trenta Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise, la Notte Romantica ha rappresentato un’importante occasione per promuovere e valorizzare i propri borghi certificati, attrarre flussi turistici e sostenere l’economia locale – dichiara Antonio Di Marco, presidente dell’Associazione I Borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise. Il romantico evento è uno strumento fondamentale anche per comunicare le numerose possibilità di turismo sostenibile, lento ed esperienziale che questi “gioielli” dell’Italia Nascosta offrono.

Abbateggio ha scelto di celebrare la Notte romantica dei Borghi più belli d’Italia con lo spettacolo “E mo gna facemme?” (E ora come facciamo?), atto unico in due tempi dedicato allo scampato sfollamento del paese di Roccamorice, in provincia di Pescara, firmato dall’autore Tommaso Menna e andato in scena ieri sera.

“Un tributo emozionante e partecipato, una serata all’insegna della storia e dell’attaccamento alle proprie origini – commenta il presidente Di Marco – Lo spettacolo, che nasce dall’esigenza di tramandare fatti che appartengono alla storia di Roccamorice e di tanti i territori abruzzesi alle prese con le vicissitudini  della guerra, ha una quantità e densità di significati che si trasforma agli occhi dello spettatore per diventare storia universale, attraverso il teatro che allarga i confini della narrazione. Il testo, recitato in dialetto, ricorda i fatti del 19 gennaio del 1944, quando a Roccamorice i tedeschi che occupavano il paese già da qualche mese, ordinarono l’evacuazione di tutta la popolazione. Nel giro di un paio di giorni, tutti avrebbero dovuto lasciare le proprie case, ogni cosa e andare chissà dove.

Questa eventualità gettò nella disperazione tutta la comunità roccolese che decise di appellarsi alla Madonna delle Grazie per evitare la triste sorte. Sotto la neve raggiunsero la chiesa parrocchiale di San Donato in processione, implorando la grazia. Il giorno dopo, inaspettata, arrivò la revoca dell’ordine di sfollamento. Tutta la vicenda si svolge dall’interno di una casa del centro storico di Roccamorice, tra la Vigilia di Natale del 1943 e il 19 e 20 gennaio 1944, con i tedeschi in paese e la vita quotidiana che deve di necessità continuare, dovendo fare i conti con questo ospite indesiderato: fino all’evento di gennaio che è insieme drammatico e grandioso.

Un senso di precarietà che ha solcato la storia di tante comunità abruzzesi e che si esprime bene nel titolo, E mo gna facemme? che rende lo spaesamento vissuto, ma è sintomo di reazione, una qualità che accomuna gli abruzzesi di qualsiasi parte della regione. L’uso del dialetto è una forma di memoria di emozioni vissute e, al contempo, tutela delle nostre origini, ripropone l’antica parlata di Roccamorice perché proprio attraverso la bellezza, il colore, la ricchezza semantica di quella espressione presero forma le inquietudini, i dubbi, le angosce e anche gli entusiasmi di quei giorni”.




UMBERTO GALIMBERTI A NEON

Libri intorno e dentro il pianeta

Martinsicuro, 23 giugno 2024. Martedì 25 giugno, alle 21:30, a Martinsicuro (Torre Carlo V) si conclude la rassegna letteraria NEON. Libri intorno e dentro il pianeta, con la lectio di Umberto Galimberti.

Così commentano le organizzatrici di NEON, la consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni e la consigliera delegata alla biblioteca Valentina Coccia: «Volevamo offrire alla cittadinanza un evento di alto spessore, con autori di fama internazionale e il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera del libro, di lettori giovani e adulti e non potevamo chiuderla in maniera migliore, con il grande filosofo e saggista Umberto Galimberti, autore di innumerevoli pubblicazioni. Crediamo nel potere del libro quale potente punto di convergenza generazionale e relazionale e strumento di crescita culturale del territorio.»

La lectio di Galimberti intitolata “L’io e il Noi. Il primato della relazione” richiama la tematica guida per la rassegna letteraria Neon di Martinsicuro. «La seconda edizione» commenta la direttrice artistica Valeria Di Felice «è stata all’insegna del confronto con l’altro: sei incontri che hanno messo in luce le diverse modalità della relazione, dalla filosofia alla psicanalisi, dai rapporti affettivi a quelli storico-sociali, dalla dimensione dell’identità individuale alle grandi sfere del collettivo. Il tutto attraverso la voce di libri eterogenei, destinati al pubblico adulto e anche dei ragazzi.»

La serata sarà presentata dalla giornalista Dorotea Mazzetta. In caso di pioggia l’evento si farà all’Hotel Park and Dependance (via Don Sturzo 9, Villa Rosa di Martinsicuro).

Neon è una rassegna organizzata dall’amministrazione comunale – dalla consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni e dalla consigliera delegata alla biblioteca Valentina Coccia, con la direzione artistica di Valeria Di Felice, e la collaborazione della Di Felice Edizioni e dell’Istituto Comprensivo Pertini di Martinsicuro. Ha come partner il Punto Einaudi di San Benedetto del Tronto e Nati per leggere Abruzzo. È patrocinato dalla Regione Abruzzo e dalla Provincia di Teramo, ed è finanziato dalla Presidenza del Consiglio Regionale Abruzzese.

Il sindaco Massimo Vagnoni: «Siamo davvero entusiasti del successo che la rassegna letteraria Neon ha raggiunto già alla sua seconda edizione. Martinsicuro è una città ricca di storia e cultura, che ci impegniamo a valorizzare sempre più anche attraverso iniziative come queste, che rafforzano la nostra qualifica di Città che Legge e valorizzano la nostra preziosa Torre Carlo V.»

Umberto Galimberti (Monza – 1942) è un filosofo, saggista, psicoanalista. È professore emerito di Filosofia della storia presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia. Dal 1985 è membro ordinario dell’international Association for Analytical Psychology. Esperto di Karl Jaspers, si è occupato dei legami tra psicopatologia e filosofia, dei limiti della psicoanalisi e di pratica filosofica. Fissando il proprio sguardo sui confini tra ragione e follia, nei suoi studi ha indagato con metodo genealogico le nozioni di simbolo, corpo e anima, rendendo visibili le tracce del sacro che persistono nella nostra civiltà dominata dalla tecnica e dedicando studi al disagio giovanile nell’età del nichilismo. Collabora con “la Repubblica” ed è tra le voci filosofiche più presenti nel dibattito pubblico.

Tra le sue opere recenti: La casa di psiche. Dalla psicoanalisi alla consulenza filosofica (Milano 2006); L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani (Milano 2007); I miti del nostro tempo (Milano 2009); Eros e psiche (Milano 2012); Giovane, hai paura? (Venezia 2014); La parola ai giovani. Dialogo con la generazione del nichilismo attivo (Milano 2018); Nuovo dizionario di psicologia, psichiatria, psicoanalisi, neuroscienze (Milano 2018); Perché? 100 storie di filosofi per ragazzi curiosi (a cura di, Milano 2019); L’età della tecnica e la fine della storia(Nocera inferiore SA 2021); Il libro delle emozioni (2021); Che tempesta! (Milano 2021), L’etica del viandante (2023); Le parole di Gesù (2023), Le grandi domande. Filosofia per giovani menti(2024). È in corso di ripubblicazione nell’Universale Economica Feltrinelli l’intera sua opera.




FEDE E PAURA

Il difficile percorso con le nostre fragilità e la prossimità con Dio anche nell’ora del naufragio. Il punto è capire come e se la nostra fede genera e amplifica incertezze e paure o come le riduce e le controlla. Domande difficili.

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.com, 23 giugno 2024. Il Vangelo odierno: In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?».

Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!».

Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?».

E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?»

(Mc 4,35-41 – XII TO B).

Non ci sono solo le guerre, ci sono tante situazioni di incertezza e di paura. La paura è, di fatto, una condizione esistenziale. Nella vita sono tante le paure: quella di crescere, di essere autonomi, di intraprendere relazioni stabili e durature, di non trovare o cambiare lavoro; ci sono le paure delle malattie, dei rischi per strada, del terrorismo, di incappare in ladri, briganti, maniaci sessuali, pedofili, violentatori, truffatori. E così via. Su di tutte emerge, madre e sovrana, la paura della morte. Forse oggi le avvertiamo di più perché siamo molto più fragili rispetto alle generazioni passate. Tuttavia, si comprende bene come il problema è, innanzitutto, antropologico, prima che sociale e politico. Ovviamente non esistono ricette, vista l’ampiezza del problema e i suoi mille volti. Certamente esistono percorsi educativi e psicologici che aiutano a fronteggiare e superare le tante paure. Come esiste, nel nostro caso, una riflessione che va fatta su fede e paura.

Il punto è capire, allora, come e se la nostra fede genera e amplifica incertezze e paure o come le riduce e le controlla. Domande difficili. Gli Apostoli sulla barca, in preda alla paura, vivono un momento di crisi non solo con sé stessi, tanto da sentirsi perduti, ma anche tra di loro, con la potenza del vento e persino con il Signore Gesù. Il tutto trova espressione in quel grido ansioso: “Maestro, non t’importa che siamo perduti?”

Gesù ristabilisce un ordine pacifico e benefico. Ordina al vento di tacere e di calmarsi. Ma il tempo stesso rimprovera i discepoli per la paura che deriva dalla loro mancanza di fede, ossia da una relazione con Dio in crisi.

Tutto è in relazione”, dice il papa nelle Laudato sì. Quindi se una relazione (con Dio) va in crisi, ne risentono anche le altre tre relazioni fondamentali (con sé stessi, con gli altri e con la natura). Si tratta, allora, per chi non lo fa già, di non pensare mai la propria vita a compartimenti stagni, ma pensarla, meditarla, progettarla e realizzarla come un “tutto in relazione”: con sé stessi, con gli altri, con la natura e con Dio.

Parole illuminanti quelle di Dietrich Bonhoeffer: “Comprendete l’ora della tempesta e del naufragio, è l’ora della inaudita prossimità di Dio, non della sua lontananza.

Là dove tutte le altre sicurezze si infrangono e crollano e tutti i puntelli che reggevano la nostra esistenza sono rovinati uno dopo altro, là dove abbiamo dovuto imparare a rinunciare, proprio là si realizza questa prossimità di Dio, perché Dio sta per intervenire, vuol essere per noi sostegno e certezza.

Egli distrugge, lascia che abbia luogo il naufragio, nel destino e nella colpa, ma in ogni naufragio ci ributta su di Lui. Questo ci vuole mostrare: quando tu lasci andare tutto, quando perdi e abbandoni ogni tua sicurezza, ecco, allora sei libero per Dio e totalmente sicuro in Lui.

Che solo ci sia dato di comprendere con retto discernimento le tempeste della tribolazione e della tentazione, le tempeste d’alto mare della nostra vita! In esse Dio è vicino, non lontano, il nostro Dio è in croce. La croce è il segno in cui la falsa sicurezza viene sottoposta a giudizio e viene ristabilita la fede in Dio”.




LE REGIONI RICCHE E LO STATO DEBOLE

di Michele Marino

PoliticaInsieme.com, 23 giugno 2024. La caratteristica prevalente in merito alla forma di Stato che a partire dalla Costituzione della Repubblica è stata adottata è quella di una sorta di regionalismo spinto: basti pensare alla previsione normativa delle regioni a statuto speciale e province autonome. Anomalia tutta italica – dopo un lungo periodo  di disapplicazione della Costituzione, essendo state introdotte soltanto nel 1975 – e che ci portiamo dietro, faticosamente e tra tante contraddizioni, da ben 76 anni e sulla quale mi sono lanciato del tutto isolatamente, all’epoca del II Governo Berlusconi, nel corso di una riunione di Gabinetto, affermando che si trattasse (e lo è tuttora!) di una configurazione legislativa superata e quanto meno da riesaminare con severità di approccio e approfonditamente: silenzio assordante quasi da vergognarsi … altro che vox clamans in deserto!

Questa premessa è utile non solo a comprendere come, essendo la nostra una democrazia ancora giovane, la classe dirigente del Paese restava, dopo tre generazioni a distanza dalla II guerra mondiale, poco decisionista e futurista  nel senso che mancava una visione di sistema. E tale carenza politica come ricerca del bene in chiave paradigmatica della società/polis si riverbera, giorno dopo giorno, inevitabilmente, in una serie di problematiche relative ai rapporti tra lo Stato centrale, dicasi Governo/dicasteri, e le regioni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti noi.

Ora il primo esecutivo di Destra (centro)  sta intentando a dipanare l’intricata matassa anche cercando di dare un senso effettivo al concetto della qualità del servizio sanitario nazionale, includendo cioè nella Costituzione il principio pragmatico dei L.E.P., dicasi livelli essenziali delle prestazioni come presupposto necessario e indispensabile per dare corso al dettato della riforma costituzionale in sede attuativa (sempre che verrà confermata dal responso referendario successivo all’approvazione in duplice esame nelle aule parlamentari.

Ed ahimé, la più rilevante materia, socialmente,  è quella sanitaria che vuol dire articolo 32 Cost. , ovvero il fondamentale diritto alla salute che viene sottoposto ad una serie di dibattiti, esami, approvazioni e pareri dell’elettorato da far tremare le gambe … Oggidì, tanti costituzionalisti, politologi e presidenti di regione, oltre a numerosi sindaci tra cui alcuni esponenti della maggioranza mettono in discussione il fatto che detta competenza di primario interesse non faccia capo allo Stato centrale, anche in considerazione della difformità organizzativa e tecnologica tra gli enti territoriali che determina quasi delle categorie tra cittadini, più o meno garantiti nell’espletamento dei servizi essenziali per la loro salute.

L’accentuazione del potere regionale a scapito di quello statale o meglio ministeriale resta una vecchia chimera della Lega nord, già Padania, che suscita non poche perplessità incominciando dalla seguente considerazione empirica: l’autonomia speciale fu voluta dall’Assemblea costituente con la configurazione delle regioni a statuto speciale, la cui gestione nel corso dei decenni passati non ha dato ampia prova di successo o comunque di un tipo di amministrazione decentrata migliore di quella ordinaria.

Ne deriva anche una considerazione negativa sull’assunzione di responsabilità che, generalmente – e non da oggi -sembra accomunare in modo particolare a livello regionale  la dirigenza politica a quella dell’apparato amministrativo. Laddove, invece, nell’Amministrazione centrale qualcosa di più è stato fatto in merito al principio (leggi Bassanini-Brunetta) – della separazione del potere politico da quello amministrativo. Esso rimane una sorta di palla di piombo al piede della nazione che appesantisce anche la presente riforma.

Forse c’è da ripensare, anche finanziariamente, ai maggiori oneri che deriveranno dalla moltiplicazione dei centri di spesa che andranno a decidere sugli appalti, conferimenti di incarichi e convenzioni, fondamentali nella vita sociale e sanitaria,  a danno del contenimento del debito pubblico ed a scapito della tutela della salute e della dignità umana!

Quindi, pur riconoscendo il coraggio della Presidente del Consiglio nel decidere di affrontare un iter lungo e travagliato,  e premesso che è inequivocabile l’esigenza di confrontarsi tra le distinte parti politiche, senza puntare esclusivamente a soddisfare le aspettative del proprio elettorato, l’Autonomia differenziata dovrà esser condivisa e compresa dalla maggioranza di tutta la popolazione e non solo quella che vota a destra.

Un dubbio obiettivamente sorge spontaneo … detta riforma dell’ordinamento costituzionale rafforzerà le regioni, tutt’altro che meritevoli, ulteriormente e indebolirà lo Stato centrale e con quali risultati rispetto alle già difficili condizioni esistenziali dei cittadini meno abbienti?




LA GARA DELL’APERITIVO MARSO

Finocchi, carote ed erbe spontanee per raccontare la Marsica con un drink

Avezzano, 23 giugno 2024. Non solo gin e vodka, ma anche finocchi, carote ed erbe spontanee per raccontare la Marsica e le sue mille sfaccettature. Nell’ambito del festival diffuso dell’Agroalimentare, MarsicaLand, giovedì 27 giugno si terrà un evento imperdibile per gli amanti dei cocktail e della tradizione locale: la gara per individuare l’aperitivo Marso. La competizione avrà luogo nello spazio Me&Fu Go di Avezzano e vedrà la partecipazione di barman professionisti del territorio che si sfideranno nella creazione di un cocktail originale, utilizzando esclusivamente prodotti tipici marsicani.

“Sulla scia di quanto è già avvenuto lo scorso mese di maggio con il contest La ricetta tipica della Marsica, anche con il concorso di idee l’Aperitivo marso si vuole sostenere un processo culturalmente creativo che giochi a favore dell’identità territoriale e della crescita del senso di appartenenza ai luoghi“, ha spiegato il coordinatore scientifico della manifestazione, Ernesto Di Renzo, “i destinatari di questa operazione di invenzione della tradizione sono soprattutto le giovani generazioni che utilizzano gli happy hour e le pratiche della socialità diffusa come spazi di aggregazione e come momenti di auto-riconoscimento. Costoro, per poter essere coinvolti nell’importante operazione di ingegneria culturale che Marsicaland sta mettendo in atto sull’intero territorio, hanno bisogno di essere raggiunti, informati e persuasi mediante un linguaggio che sia corrispondente agli schemi comunicativi che adottano nella loro quotidianità”.

L’aperitivo Marso, organizzato nell’ambito del festival ideato dalle associazioni di categoria con il sostegno del Comune di Avezzano, della Regione Abruzzo, dell’Azienda regionale per le attività produttive (Arap), della Provincia dell’Aquila, del Gal Marsica, del Patto Territoriale della Marsica, e del Consorzio di Tutela Igp Patata del Fucino, dovrà incarnare l’essenza della Marsica, raccontando il territorio attraverso sapori autentici e ingredienti locali.

La competizione sarà suddivisa in due fasi di valutazione: una giuria tecnica, composta da esperti del settore, e una giuria di appassionati, che valuteranno le proposte dei barman in gara. A valutare i cocktail che verranno realizzati dai barman sarà una giuria di esperti e una giuria popolare che dovrà analizzare non solo il gusto e la qualità del cocktail, ma anche la creatività e l’originalità, la connessione con il territorio e l’uso dei prodotti tipici marsicani e la capacità di raccontare la storia e la cultura locale attraverso il drink.

“L’aperitivo marso, in questo senso, intende rappresentare un modo easy di pensare al territorio”, ha concluso Di Renzo, “nominandolo, bevendolo, gustandolo e attivando così quella presa di confidenza con la parola Marsica capace di agire nelle sue differenti dimensioni consapevoli, inconsce, affettive e identitarie”.

foto www.espressione24.it




SQUILIBRI: UNA GRANDE PRIMA SERATA

Viaggi, miti, amori, talenti e tanto altro ancora sul palco del Festival

Francavilla al Mare, 23 giugno 2024. Un intenso appuntamento con Stefania Andreoli, un viaggio interiore al tramonto con Ludovico Tersigni, un pubblico attento di fronte al racconto di un’amicizia ideale tra Anna Cherubini e Emanuela Orlandi, protagonista dopo 41 anni di un caso che è ancora un mistero: sono solo alcuni dei nomi che hanno caratterizzato la serata inaugurale di “SquiLibri – Festival delle Narrazioni” di Francavilla al Mare che ha visto salire sul palco anche i finalisti del Premio Strega.

A fare gli onori di casa, il sindaco del Comune di Francavilla Luisa Russo, e l’Assessore alla Cultura Cristina Rapino che, collaborando con la Scuola Macondo di Pescara ed il Direttore artistico Peppe Millanta, hanno reso possibile il Festival per la terza edizione: “Un evento che è andato oltre le nostre aspettative e per noi questo è fare cultura in senso largo. È stato bello vedere la sinergia che si è creata durante gli incontri tra le persone e i grandi nomi sul palco. Dietro all’organizzazione di questo palinsesto c’è un lavoro di un anno da parte di un gruppo coeso e appassionato. È un festival ambizioso, una manifestazione che già quest’anno ha ulteriormente innalzato il suo spessore culturale ed è destinato a crescere” – sottolineano Sindaco e Assessore.

Donatella Di Pietrantonio con L’età fragile (Einaudi), vincitrice dell’undicesima edizione del Premio Strega Giovani, Dario Voltolini con Invernale (La nave di Teseo), Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio), Paolo Di Paolo con Romanzo senza umani (Feltrinelli), Raffaella Romagnolo con Aggiustare l’universo (Mondadori),  Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), questi i finalisti del Premio Strega: “Per noi è un onore ospitare, per la terza volta, a Francavilla al Mare l’unica data abruzzese del tour dei finalisti del Premio Strega – spiega Peppe Millanta – ma non solo, ringrazio anche tutti gli altri ospiti, testimoni, ognuno con la propria sensibilità di quegli ‘squilibri’ che sono alla base della filosofia del Festival; auguro una buona fortuna ai finalisti del prestigioso Premio”.

Questo il programma di domenica 23, ultimo giorno di Festival: alle ore 16:30 Roberta Recchia presenta “Tutta la vita che resta” con Maria Rosaria Vitalone e Paquito Catanzaro, l’evento che si terrà nel Foyer del Sirena è in collaborazione Quid – Associazione culturale; stessa location per l’Evento Speciale delle 17.30 con Maria Rosaria Sisto ed “Il Rinascimento del Cenacolo di Costanza d’Avalos, principessa di Francavilla”, modera Giancarlo Pelagatti. Le letture sono di Mari Rosa Barbieri, le musiche di Luca Dragani (flauti dolci) e Antonio Larcinese (liuto, tiorba): l’evento è possibile grazie alla collaborazione con l’Associazione Franche Villanesi.

Alle ore 18:00 per l’Incipit al lato nord Sirena c’è Paolo Massari  ed il suo “Tua figlia Anita” con Cristina Mosca; le letture sono di Stefano Paradiso. Alle ore 18:30 per Storie Ritrovate nel Foyer del Sirena c’è “Mi troverai nel fuoco” di Robert Lowry

con Valerio Valentini, Alessio Romano ed Elisa Quinto.

Alle ore 19:00 l’Aperitivo Letterario, lato nord Sirena prevede l’incontro con Silvano Scaruffi ed il reading “Antazzardar” da “Romanzo di Crinale”, introduce Francesco Coscioni e le musiche sono di Nicola Bonacini; stesso orario per Walter Lazzarin

“Scrittore per strada” alla Fiera del libro.

Alle ore 19:30 per Voci nel Foyer Giulia Alberico presenta “Il segreto di Vittoria” con Silvia Elena Di Donato mentre alle ore 20:00 per Libri al Tramonto sul Pontile ci sarà Remo Rapino per “Ti presento un classico: Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master” con Giovanna Frastalli, le letture sono di Arturo Scognamiglio (Unaltroteatro); l’appuntamento rientra nel progetto del Cepell per Francavilla al Mare, Città che Legge. Incontri d’autore alle 20.30 prevede a Piazza Sirena l’incontro con Giulia Blasi e “Cose mai successe” con Benedetta La Penna, mentre alle 21.30 stessa location per Marino Bartoletti con “Serie degli dei”: presenta Francesco Primavera.

Alle ore 22:00  torna Walter Lazzarin sul Pontile con “Storiacce sparse sul sentiero storico” mentre alle ore 22:30 per Incontro d’autore a Piazza Sirena Francesca Reggiani presenta “Spettacolare. Finché c’è attualità c’è satira” con Alessio Romano: questo evento è in collaborazione con Angelozzi Comunicazione.

Per Libridine alle 20.30 sul Pontile c’è La Compagnia della polvere  con “Kafka vs The Beatles – Letture metamorfiche”, il reading musicale.

Si ricorda che per accedere ad alcuni appuntamenti è necessario prenotare il proprio posto (gratuito) su www.billetto.it pertanto si consiglia di consultare il programma completo sul sito www.squilibrifestival.it.

È possibile seguire le pagine social @squilibrifestivaldellenarrazioni.




EDIZIONI NAZIONALI FRANCESCO MASCIANGELO

La costituzione delle opere

Lanciano, 23 giugno 2024. Si svolgerà martedì 25 giugno 2024 alle ore 11 presso la Casa di Conversazione di Lanciano la conferenza stampa delle Edizioni Nazionali delle opere di Francesco Masciangelo, compositore di Lanciano di scuola napoletana.

Le Edizioni nascono dall’idea della musicologa Letizia Gomato docente di Storia della musica e musicologia sistematica nell’Alta Formazione Artistica e Musicale e il progetto è stato presentato alla Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura nel 2023 da Accademia Italia. Cultura e Società, (d’ora in poi Accademia Italia), Istituto Culturale di Pescara, di cui la stessa Gomato è Presidente.

«L’idea – spiega la prof.ssa Gomato – affonda le radici nel 2019 quando per motivi di ricerca mi sono recata a Lanciano nel Centro Studi Masciangelo e grazie all’aiuto del Direttore del Centro, il musicologo Gianfranco Miscia è stato ritrovato un piccolo Inno, un manoscritto, di straordinaria bellezza dedicato alla Madonna di Pompei. Da quel momento è iniziato un personale percorso di valorizzazione delle opere di Masciangelo e le celebrazioni nel 2023 del bicentenario della nascita del compositore lancianese (1823-2023) hanno rafforzato le collaborazioni tra Accademia Italia e il Centro Studi e Ricerche Francesco Masciangelo presieduto oggi dal prof. Luigi Genovesi.

Le Edizioni Nazionali delle Opere di Francesco Masciangelo sono state costituite con decreto a firma del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano a primavera del 2024 e rappresentano un evento importante e storico per Pescara, Lanciano e per l’intero Abruzzo e sono molto soddisfatta di aver portato questo importante riconoscimento per la prima volta nella nostra Regione facendole ottenere un riconoscimento prestigioso e importante per la ricerca musicologica che investe e finanzia il lavoro sulle opere di un compositore cosiddetto minore. Questa nuova produzione musicale e musicologica contribuirà ad arricchire la conoscenza e la diffusione non solo delle opere di Masciangelo, ma di tutto il territorio interessato e dell’Abruzzo nell’intero panorama italiano e internazionale da un punto di vista di valorizzazione culturale e storico delle eccellenze abruzzesi».

Il piano dell’opera prevede la realizzazione di otto volumi in un arco temporale di cinque anni fino al 2028 che valorizzino attraverso ulteriori studi e approfondimenti storici, artistici e musicologici la figura dell’uomo, del compositore e del territorio. L’Edizione prevede un catalogo definitivo delle opere, dei volumi di saggistica e le trascrizioni in riduzione di musica sacra, vocale e operistica come la Giovanna Grey, il Requiem e l’Oratorio di San Vito.




FUTURO & LAVORO

Presentazione indagine sulle competenze e professionalità più richieste dalle aziende in Abruzzo. Martedì 25 giugno alle ore 15:00 nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico – Pescara

Pescara, 23 giugno 2024. Si terrà martedì 25 giugno alle ore 15:00 nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Via Raiale 110 bis – Pescara – la presentazione dei risultati di dell’indagine promossa da Confindustria Abruzzo Piccola Industria e Adecco sulle competenze e professionalità richieste dalle aziende in Abruzzo.

L’evento prenderà la forma di un convegno dal titolo: “FUTURO & LAVORO Politiche attive e nuove competenze per l’occupazione” e costituirà un dialogo aperto tra persone, aziende e istituzioni per disegnare insieme il futuro del mondo del lavoro e dell’occupazione.

Interverranno:
Umberto Sgambati – Vicepresidente Confindustria Abruzzo Medio Adriatico

Tiziana Magnacca – Assessore Regione Abruzzo con delega al Lavoro

Luca Di Giammatteo – Direttore di Filiale Adecco Italia

Giammaria De Paulis – Vicepresidente Piccola Industria Confindustria Abruzzo

Angelina Coletta – Head of Operations Abruzzo Molise Adecco Italia

Seguirà una tavola rotonda con
Giuseppe Ranalli – Presidente Piccola Industria Confindustria Abruzzo
Dario Nizza – Development Director Adecco Italia SpA
Renata Durante – Direttore Dipartimento Lavoro Regione Abruzzo
Michele Lombardo – Segretario Generale UIL Abruzzo
Carmine Ranieri – Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise
Fabio Benintendi – Rappresentante CISL Abruzzo Molise

Modererà i lavori Andrea Mori – Giornalista.




A CENA CON BURLESQUE

Il 27 giugno al Poker a Casalbordino

Casalbordino, 23 giugno 2024. Appuntamento ammiccante e divertente: ecco “A cena con burlesque”. Quanti vorranno passare alcune ore in un’atmosfera particolare all’insegna del divertimento, della musica e della buona cucina il prossimo 27 giugno non potranno mancare al Poker centro vacanze a Casalbordino Lido dove si svolgerà una serata speciale, in un’atmosfera suggestiva e sensuale grazie alla combinazione di canto, cabaret e burlesque.

 Sarà il Trio Lia’s feat (Luigi Blasioli e Adele Fabiani) ad intrattenere gli ospiti con il loro trascinante Live musicale, mentre la star internazionale del Burlesque Gipsy Rebel con le sue esibizioni, dalla sensualità elegante ed ironica, non mancherà di coinvolgere il pubblico con uno spettacolo capace di riservare sorprese ma soprattutto di regalare sorrisi ed emozioni.

Ecco dunque ricrearsi la suggestiva e affascinante atmosfera del Varietà, per un appuntamento sensuale e misterioso come nei veri teatri di un tempo, dove musica, canto, cabaret e burlesque si fondono in un travolgente show.

E lo speciale menù previsto, con piatti di pesce (dai fusilloni con crema di zucchine e gamberi, al filetto di spigola alle mandorle con contorno di asparagi al vapore, all’insalata di seppie, crema di piselli e pancetta croccante) o di carne (dal prosciutto e fichi con frutta secca, ai fusilloni crema di zucchine e pancetta, all’arista in agrodolce contorno di asparagi al vapore), potrà soddisfare anche i palati più esigenti. La direzione organizzativa è di Pino Leuce.

L’appuntamento, quindi, è a Casalbordino Lido, contrada Termini, al Poker centro vacanze, il prossimo 27 giugno alle 21. Info e prenotazioni +39 335 7436800.




LA TAPPA DI RDS SUMMER FESTIVAL

Da lunedì i primi divieti

Pescara, 23 giugno 2024. Lo Stadio del mare di Pescara ospiterà una tappa dell’edizione 2024 del RDS SUMMER FESTIVAL, il 28 e 29 giugno. Un grande appuntamento per la città, all’insegna del tutto esaurito, come è accaduto ieri sera a Senigallia. Saranno due giornate di intrattenimento con accesso gratuito per il pubblico e l’allestimento di un villaggio ricco di animazione, giochi e attrazioni, si legge nell’ordinanza del Comune che disciplina la viabilità per i prossimi giorni, già a partire da lunedì. Queste le modifiche alla viabilità, tutte finalizzate a consentire la fase di preparazione e poi il regolare svolgimento di questo evento, e rimarranno in vigore fino alla conclusione del festival.

I divieti da lunedì

Da mezzanotte di lunedì e fino alle ore 20 di domenica 30 giugno (e comunque fino al termine delle operazioni di smontaggio degli allestimenti) i mezzi a supporto della manifestazione potranno transitare e sostare sul tratto di marciapiede lato mare della Riviera Nord in corrispondenza dello “Stadio del Mare”. Poi, tra le ore 15 di lunedì e le ore 20 di domenica 30 giugno 2024 (e comunque fino al cessare delle esigenze legate alla manifestazione), sarà in vigore il divieto di sosta e di fermata con rimozione forzata (ad eccezione dei mezzi a supporto della manifestazione), su una parte del parcheggio in adiacenza all’antistadio comunale tra via Pepe e via Elettra.

Tra le 8 di lunedì e le ore 20 di domenica 30 giugno 2024, saranno in vigore anche il divieto di sosta e di fermata con rimozione forzata su 12 stalli di sosta per autoveicoli sul lungomare (di cui sei sul lato mare del Lungomare Matteotti angolo Largo Mediterraneo e sei sul lato mare di viale della Riviera angolo Largo Mediterraneo) e su tre stalli di sosta per autoveicoli all’interno del parcheggio a pagamento (gestito dalla società in house Pescara Multiservice) sul lato nord di Piazza I Maggio.

Altri divieti scatteranno prima del Festival. Eccoli.

Sosta e fermata

Dalle 12 di venerdì 28 giugno (fino alle ore 2 di sabato 29 giugno) e dalle ore 12 di sabato 29 giugno (fino alle ore 2 di domenica 30 giugno) scatterà il  divieto di sosta e di fermata con rimozione forzata, su Piazza I Maggio (ad esclusione del parcheggio a pagamento posto sul lato nord della Piazza I Maggio – lato chiesa del mare), mentre dalle 14 di venerdì 28 giugno (fino alle ore 2 di sabato 29 giugno e dalle ore 14 di sabato 29 giugno fino alle ore 2 di domenica 30 giugno) sarà istituito il divieto di sosta e di fermata (su ambo i lati con rimozione forzata), su questi tratti stradali:

 via Lungomare Matteotti, tra via Galilei e Piazza I Maggio;

 via della Riviera, tra via Mazzini e Piazza I Maggio;

 Corso Umberto I, tra via Carducci – viale R. Elena e via Gramsci – Piazza I Maggio.

Transito e ztl

In questo arco temporale scatterà anche il divieto di transito in piazza I Maggio (ad esclusione del parcheggio a pagamento posto sul lato nord della piazza I Maggio – lato chiesa del mare transitabile solo in uscita) mentre dalle ore 17 di venerdì 28 giugno fino alle ore 2 di sabato 29 giugno e dalle ore 17 di sabato 29 giugno fino alle ore 2 di domenica 30 giugno sarà in vigore il divieto di transito sul tratto di via Lungomare Matteotti compreso tra via G. Galilei e Piazza I Maggio e sul tratto di via della Riviera compreso tra via De Amicis e Piazza I Maggio; su Corso Umberto I nel tratto compreso tra via G. Carducci – viale R. Elena e via Gramsci – Piazza I Maggio. Sabato nella ZTL 3 ambientale saranno disattivati temporaneamente il Varco 1, in viale Regina Margherita angolo via Leopoldo Muzii, e il Varco 2, posto in via E. De Amicis angolo viale Regina Margherita. Sul pannello a messaggio variabile comparirà la scritta “ZTL 3 Non Attiva”.

Nei prossimi giorni l’organizzazione diffonderà il programma ufficiale.




CALISTELLE SI PREPARA

Un’altra estate ad altissimo gradimento. Giovedì scorso, la serata inaugurale.

Giulianova, 22 giugno 2024. Se il buon giorno si vede dal mattino, l’edizione 2024 di Calistelle è destinata a replicare il successo dello scorso anno e, probabilmente, a superare sé stessa. Giovedì scorso, la serata inaugurale dell’evento è stata, non a caso, carica di ottimi auspici, a giudicare dal numero dei partecipanti e dalla qualità dei piatti e dei vini proposti.

Proprio lei, la cucina marinara giuliese, egregiamente accompagnata dalla migliore produzione vitivinicola teramana, la protagonista del primo appuntamento della rassegna. Presenti sulla banchina, tra gli altri, il Sindaco Jwan Costantini, il Presidente della Provincia Camillo D’ Angelo, il vicario del Prefetto di Teramo Alberto Di Gaetano, i vertici dell’Ente Porto, i rappresentanti delle associazioni organizzatrici ( Os.Te., Associazione Caliscendi, Consorzio Vini d’Abruzzo).

Un grande risultato è stato detto da tutti, ottenuto grazie allo spirito di collaborazione e di iniziativa che ha distinto i promotori, sin dall’ ideazione del progetto. Prezioso, il supporto dell’ Ufficio circondariale Marittimo di Giulianova, guidato dal Tenente di Vascello Alessio Fiorentino. La serata di giovedì è stata animata e allietata dalle note dei Pink Tape di Giulianova.

Son ben 18 i ristoranti coinvolti quest’anno. L’appuntamento, fino al 5 settembre, è ogni giovedì (escluso il 15 agosto).

Kit d’ingresso: calice e 5 degustazioni, 12 euro; token per i ristoranti, 2 euro cad.




SQUILIBRI: SECONDA GIORNATA

Il programma di oggi

Francavilla al Mare, 22 giugno 2024. Si prosegue, nella seconda giornata con il vasto programma di SquiLibri – Festival delle Narrazioni, il cui cartellone, curato dal Direttore artistico Peppe Millanta e la Scuola Macondo di Pescara con Elisa Quinto e Sara Caramanico, propone appuntamenti per tutti i gusti con la collaborazione del Comune guidato dal sindaco Luisa Russo e grazie all’Assessore alla Cultura Cristina Rapino.

Eccezionalmente per la mattina presso la sala ipogea del Mu.Mi, il conferimento del Diploma d’Onore del Dipartimento di Lettere Arti e Scienze Sociali, Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Moderne, Scuola di Studi Umanistici dell’Università “G.d’Annunzio” di Chieti – Pescara a Nicola Lagioia con i Professori Ugo Perolino e Valentina Sturli.

Nel pomeriggio si inizia con un “Evento speciale” nel Foyer dove ci sarà la cerimonia di premiazione del concorso letterario dedicato ai Racconti lampo.

Conduce l’appuntamento Sara Caramanico ed interviene Cristina Rapino, Assessore alla Cultura per il Comune di Francavilla, le letture sono di Stefano Di Caprio. I finalisti con i loro racconti (in ordine alfabetico) sono: con “Il brodo della minestrina” Wilma Avanzato di Chivasso (TO); con “Muffa”, Daniele Bertoncello Brotto – Cittadella (PD) e con “Licenza di uccidersi” di Caterina Sperandii – Pescara. Inoltre la ‘Scuola Macondo – l’Officina delle Storie’, grazie all’organizzazione di Elisa Quinto, attribuisce 2 borse di studio a Valentina Di Ludovico con “La bambina di vetro soffiato” di Teramo e Silvia Sbaraglia con “Invisibilmente affamata” di Francavilla al Mare (CH), poichè ritenute le più meritevoli.

Alle ore 18:00 per l’Incipit, Lato nord Sirena ci sarà la presentazione di “Ci siamo traditi tutti” di Maddalena Crepet con Fiorenza Panaccio in collaborazione con Bookrider, mentre per “Storie ritrovate” nel Foyer del Sirena alle 18.30 ci sarà la presentazione di “Prima e dopo” e “Invito a pranzo” di Alba De Céspedes con Maristella Lippolis e Maria Rosaria La Morgia con le letture di Emanuela Di Nicola.

Alle ore 19:00 per l’Aperitivo Letterario, a Lato Nord Sirena, ci sarà Roberto Biondi con il recital “Il mio amico Lucio Battisti”.

Alle ore 19:00 presso la ‘Fiera del libro’ Walter Lazzarin  presenta “Scrittore per strada”.

La seconda parte della serata prevede: alle ore 19:30 per Voci nel Foyer Nicoletta Verna  presenta “I giorni di vetro” con Ilaria Stivaletta  mentre alle ore 20:00 per Sincronie sul Pontile Sirena, Oscar Buonamano presenta Nicola Lagioia con “Città e perdita di senso. Discorsi intorno alla letteratura”. Le letture sono di Mario Massari.

Alle ore 20:30 per Incontri d’autore in Piazza Sirena ci sarà Luca Bianchini  con “Il cuore è uno zingaro”: presenta Maria Rosaria Vitalone, l’evento è in collaborazione con Quid – Associazione Culturale.

Alle ore 21:30  Incontri d’autore fa il bis in Piazza Sirena con Tiziana Ferrario ed il suoCenere”, presenta Antimo Amore, l’evento è in collaborazione con Angelozzi Comunicazione; mentre alle ore 22:00 sul Pontile Walter Lazzarin parla di “Storiacce sparse sul sentiero storico”.

Alle ore 22:30 ci sarà un nuovo Incontro d’autore a Piazza Sirena con Rokia ed il suo “Guilty”: presenta Kristine Maria Rapino. L’evento è in collaborazione con Angelozzi Comunicazione. Si conclude questa seconda giornata, alle ore 23:30 sul Pontile per Libridine con l’appuntamento di Luca Romagnoli & Nicola Ceroli ed il reading musicale “Un anno terribile” in omaggio a John Fante.




VIA AGLI INTERVENTI SULLA VIABILITÀ

Sfalcio dell’erba per 787.000 euro lungo 1370 km di strade provinciali

Chieti, 22 giugno 2024. Il settore Viabilità della Provincia di Chieti ha avviato in questi giorni le operazioni per un primo intervento di sfalcio della vegetazione infestante come erbe, rovi, arbusti, cespugli, insistenti ai margini delle strade provinciali.

Queste attività di manutenzione, fondamentali per garantire la sicurezza stradale e il decoro del paesaggio, saranno condotte in modo sistematico e coordinato con interventi programmati per minimizzare i disagi alla circolazione e ottimizzare l’efficacia degli interventi. La cittadinanza è invitata a prestare particolare attenzione alla segnaletica temporanea e alle eventuali deviazioni predisposte per garantire la sicurezza di tutti.

Il programma di interventi avviato prevede lo sfalcio dell’erba lungo 1370 km di strade provinciali, nei tratti interessati dalla presenza di erbe infestanti. Lo sfalcio è stato affidato a ditte esterne specializzate per un importo complessivo dei lavori di 787.000 euro. Ulteriori attività a supporto delle operazioni di sfalcio saranno eseguite con mezzi e personale della Provincia di Chieti.

“L’intervento di sfalcio dell’erba è parte di un più ampio programma di manutenzione stradale programmata, che include anche il controllo e la riparazione delle infrastrutture viarie. La Provincia di Chieti è impegnata a mantenere le strade sicure e ben curate per tutti gli utenti: in quest’ottica andremo a rinforzare con due nuovi assunzioni di operatori esperti l’organico del personale impegnato quotidianamente lungo i 1600 chilometri di strade provinciali di cui abbiamo la competenza. Questi numeri dimostrano come sia urgente e non più rinviabile una contro riforma delle Province, alle quali vanno restituiti fondi adeguati, competenze chiare ed elezione diretta del Presidente e del Consiglio per gestire al meglio le funzioni assegnate. Ringraziamo anticipatamente i cittadini per la collaborazione e la comprensione durante lo svolgimento di queste importanti attività di sfalcio dell’erba, che potranno causare minimi disagi alla circolazione stradale”, dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.




LA NASCITA DI UNA NUOVA CELLULA

L’annuncio del Partito Comunista Italiano Abruzzese per la città di Vasto e critica la gestione amministrativa del sindaco Menna

Vasto, 22 giugno 2024. Il Partito Comunista Italiano (PCI) Abruzzese è lieto di annunciare la nascita di una nuova cellula nel territorio di Vasto. Questo importante sviluppo testimonia un crescente interesse verso il nostro partito, che in Abruzzo sta vedendo un significativo aumento nel tesseramento. Sempre più cittadini abruzzesi riconoscono nel PCI un partito che pone al centro della propria azione politica gli interessi della collettività, rigettando logiche individualistiche e clientelari.

Il PCI di Vasto esprime una dura critica alla gestione amministrativa del sindaco Francesco Menna, esponente del Partito Democratico. Le scelte politiche dell’attuale amministrazione sono spesso sovrapponibili a quelle del centrodestra, dimostrando una continuità di politiche che non rispondono ai bisogni della nostra comunità. In particolare, il PCI vastese chiede con fermezza le dimissioni del primo cittadino Menna, a causa della fallimentare co-gestione del CIVETA.

Il bando di nomina per la ricerca di un direttore generale lautamente retribuito per il CIVETA, avallato dal primo cittadino, in una fase in cui tale figura non appare necessaria e risulta secondo noi controproducente, rappresenta un esempio lampante delle scelte sbagliate dell’attuale amministrazione e di chi ha condiviso tali scelte. Tuttavia, il PCI intende distanziarsi anche dalle critiche mosse dal centrodestra in consiglio comunale rispetto a questa questione, proponendo una visione alternativa e costruttiva per il futuro della città.

Il PCI, in linea con la propria convinzione politica di più “Stato e meno privato”, ribadisce la necessità di trasformare il CIVETA S.r.l. in una società per azioni (S.p.A.) a totale capitale pubblico, aggiornando l’attuale statuto che non prevede esplicitamente la partecipazione dei privati, ma che permette concessioni a terzi, società miste o l’acquisizione di quote di partecipazione in società con attività complementari. Questo passo è essenziale per garantire una gestione trasparente e orientata al bene comune, superando le inefficienze che a nostro avviso hanno caratterizzato l’amministrazione attuale.

Siamo pronti a collaborare e a proporre soluzioni concrete per il miglioramento della nostra città, invitando tutti i cittadini di Vasto a unirsi a noi in questo percorso di cambiamento e di rinnovamento politico.




GLI ASSALTI FRONTALI

La festa di radio città Pescara

Ortona, 22 giugno 2024. Oggi, sabato 22 giugno, dalle ore 15 alle ore 3, a Villa Ada, in contrada San Giuliano 7 a Ortona (Chieti), si svolgerà l’Early Summer Fest 2024 a sostegno di Radio Città Pescara. Una maratona che prevede 12 ore di musica: dal rock al dub, dall’hip hop al reggae, dall’elettro punk al funky e molto altro, con la partecipazione della storica band romana Assalti Frontali. Dj-set e musica live, cibo e relax in una location immersa nel verde, dove poter anche stendere un telo su un prato e godersi la giornata. Ci saranno anche dei giochi per bambini.

Sarà possibile contribuire a mantenere attiva, libera e indipendente la radio. Si esibiranno Hill Dweller, Luchetto & Amed, Oscar TrONiK, Filtro Selecta, Dj Stivo, Ras Lion, Romoletto, T.U.: Troppo Umani, Minerva Rap, Underground Soul e Filtro Bonomelli. Quindi l’esibizione degli Assalti Frontali. L’ingresso è riservato ai soli soci ARCI ed è richiesto un contributo minimo di 5 euro.

Gli Assalti Frontali sono una formazione storica del rap militante. Nati nel 1990 dalle ceneri del collettivo musicale romano Onda Rossa Posse che con il disco “Batti il tuo tempo” aveva aperto la stagione delle posse. Guidati da Militant A, nel luglio 1992 pubblicano il primo album, “Terra di nessuno”. Nel 1993 esce il singolo “Sud”, inserito nella colonna sonora dell’omonimo film diretto da Gabriele Salvatores. Il secondo disco, “Conflitto”, arriva nel 1996 e viene distribuito in edicola con il quotidiano “Il manifesto”. Nel 1999 esce “Banditi”, mentre nel 2004 tocca a “Hic Sunt Leones”, nuovamente prodotto da “Il manifesto”. Nel 2006 viene dato alle stampe “Mi sa che stanotte…”, che vince il premio come miglior album indipendente 2006 al Pimi. A marzo 2011 esce “Profondo rosso”, e nel 2012, a vent’anni dall’uscita di “Terra di nessuno”, ecco “Let’s go”. Nel 2016 esce il penultimo disco “Mille gruppi avanzano”, mentre l’ultimo cd in ordine di tempo è del 2022 e si intitola “Courage”.




VITTORIO BROCCATELLI CONFERMATO

A lui le chiavi del reparto difensivo del sestetto ortonese

Ortona, 22 giugno 2024.  Confermato e promosso a pieni voti. Vittorio Broccatelli sarà il libero della Sieco Service Impavida Ortona per la stagione 2024/2025. Continua quindi il percorso di crescita per il giovane libero di Assisi, Santa Maria Degli Angeli. Nonostante la prossima stagione sia la prima che affronterà da titolare in un campionato di alto spessore, l’esperienza e soprattutto il talento di Broccatelli sono già molto evidenti.

Vittorio Broccatelli può infatti vantare di aver esordito in SuperLega con la Sir Safety Perugia e di aver partecipato a diversi collegiali della Nazionale Italiana Under 16/17 e Under 17/18. Nel 2020 è poi arrivata la sua prima convocazione con la Nazionale Juniores Under 17

Il Libero impavido ha iniziato la sua carriera nel settore giovanile della Pallavolo Assisi, prima di entrare nelle fila della prestigiosa Sir Safety Perugia. Qui ha continuato il percorso nelle giovanili fino a guadagnarsi un posto in Serie C nel 2019. È evidente che in Casa Sir avevano notato il talento del ragazzo, tanto che presto Vittorio è stato chiamato ad aggregarsi alla squadra di Serie B, con cui ha giocato regolarmente nelle stagioni 2021/2022 e 2022/2023. Ma la Chiamata con la “C” maiuscola è arrivata nel 2022, quando, a causa dell’infortunio di Colaci, Vittorio è stato richiesto per unirsi alla squadra di SuperLega.

«Dopo aver assaggiato la Serie A2 sono pronto per il mio primo anno da titolare in A3. Sono contento che la possibilità arrivi proprio da Ortona perché conosco l’ambiente e una buona parte di quelli che saranno i miei prossimi compagni di squadra. Sarà un di certo un campionato difficile, ma il nostro roster è competitivo che manterrà le aspettative. Peccato per lo scorso anno. Abbiamo avuto infortuni che hanno penalizzato il nostro cammino in campionato e quindi c’è voglia di rivalsa. Per quanto mi riguarda sono pronto a ripagare la fiducia della società lavorando duro in allenamento e dando il massimo in partita. Un grandissimo saluto a tutti i nostri tifosi, in particolar modo ai Dragoni che non vedo l’ora di riabbracciare al palazzetto»

Vittorio Broccatelli

Nascita: 8/01/2005

Luogo: Assisi

Nazionalità Sportiva: Italiana

Ruolo: Libero

Altezza: 175 cm

Carriera

2024/2025 Sieco Service Impavida Ortona (Serie A3)

2023/2024 Sieco Service Impavida Ortona (Serie A2)

2022/2023 Sir Safety Perugia (Settore Giovanile, Serie B, Superlega)

2021/2022 Sir Safety Perugia (Settore Giovanile e Serie B)

2020/2021 Sir Safety Perugia (Settore Giovanile e Serie C)

2019/2020 Sir Safety Perugia (Settore Giovanile e Serie C)

Squadre Nazionali

2021 Italia Under 16/17

2022 Italia Under 17/18




I CONCERTI BRANDEBURGHESI DI BACH

Al Santuario della Madonna d’Appari a Paganica, l’Orchestra Progetto Syntagma, violino solista e direttore Gabriele Pro

L’Aquila, 22 giugno 2024. Venerdì 28 giugno, alle ore 21:00, nella splendida cornice del Santuario della Madonna d’Appari a Paganica appuntamento da non perdere con la sublime bellezza dei Concerti Brandeburghesi di J.S. Bach.

L’Orchestra Progetto Syntagma, formata da 2 flauti dolci – 3 oboi – fagotto – 2 corni – tromba – 3 violini – viola – violoncello – contrabbasso e clavicembalo, violino solista e direttore Gabriele Pro, eseguirà dei Six concerts avec plusieurs instruments, che Philipp Spitta nel 1873 denominerà Concerti Brandeburghesi, il n.1 in fa maggiore BWV 1046, il n.4 in sol maggiore BWV 1049 e il n.2 in fa maggiore BWV 1047: tre capolavori assoluti della storia della musica.

Il concerto rientra nella programmazione 2024 della rassegna “I Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati” organizzata dalla COOP ART di Roma con il contributo del Ministero della Cultura.

I Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati sono realizzati dalla COOP ART di Roma (Socio AIAM) con il contributo del Ministero della Cultura. 




DOPO LE ELEZIONI

Le sfide per l’unione europea e per l’Italia

di Maurizio Cotta

PoliticaInsieme.com, 22 giugno 2024. Le elezioni europee di giugno non hanno solo aperto i complessi negoziati per rinnovare le cariche dell’Unione, segnano anche l’inizio di un quinquennio nel corso del quale l’Unione sarà chiamata a dare risposte a sfide di grande rilievo.

Limitiamoci alle sfide principali: transizione ambientale, sviluppo e trasformazioni dell’economia europea, crisi internazionali e migrazioni sono i grandi temi sui quali l’Unionesi dovrà cimentare con importanti ricadute anche sulla vita politica dell’Europa e dei paesi membri. Su questi importanti dossier è necessario che l’Unione acceleri con decisione il passo e faccia seriamente i conti con le risorse finanziarie che questo comporta se non vuole restare indietro e in posizioni di dipendenza rispetto agli altri grandi attori mondiali.

Contemporaneamente, se si vuole far tesoro della lezione delle elezioni europee, è necessario che sulle grandi scelte l’orientamento sia sì lungimirante e fermo, ma non si dimentichi che è altrettanto importante avere il consenso delle opinioni pubbliche spesso fortemente contrariate dagli impatti negativi di politiche pensate in un’ottica troppo ideologica o tecnocratica.

La questione ambientale è forse quella che meglio mette in luce la duplice esigenza che abbiamo evidenziato: se l’Unione vuole continuare, come è giusto che sia, a fare da capofila a livello mondiale di politiche coraggiose di mitigazione degli effetti negativi delle attività umane sul clima, deve capire anche, come le elezioni europee hanno mostrato, che queste politiche, a volte esasperatamente regolatrici, hanno costi non equamente distribuiti sulle popolazioni e suscitano forti reazioni di rigetto. È necessario allora che di questo si tenga conto prevedendo significative misure di compensazione per gli strati della popolazione maggiormente colpiti. Diventa quindi cruciale la capacità dell’Unione di introdurre ingenti risorse finanziarie.

La debole crescita economica dell’Europa, ma anche il suo ritardo rispetto agli Stati Uniti da un lato e alla Cina dall’altro in alcuni dei campi più avanzati delle trasformazioni tecnologiche richiedono un serio ripensamento delle priorità delle politiche europee. Rispetto al passato in cui l’attenzione dell’Unione è stata tutta centrata sulla stabilità finanziaria dei bilanci nazionali e ha avuto il suo fulcro nel Patto di Stabilità e Sviluppo [in realtà molto sulla stabilità e poco sullo sviluppo], con i suoi vincoli in materia di deficit e debito pubblici, è arrivato il momento di mettere invece al centro le politiche di sviluppo senza le quali il modello europeo di una economia socialmente equilibrata rischia di andare a gambe all’aria. Anche qui il sostegno che le forze dell’estrema destra ricevono in sede elettorale dalle componenti della popolazione più svantaggiate dovrebbe insegnare qualcosa.

La decisione cruciale per il futuro dell’Unione è se gli ingenti investimenti necessari per invertire la curva del declino europeo dovranno essere a carico degli stati membri, accentuando così le divergenze interne all’Europa, o invece se si voglia finanziarli in parte significativa con un rafforzato bilancio europeo a salvaguardia della coesione della UE.

Sul fronte delle crisi internazionali i prossimi due anni saranno decisivi per capire se in Europa può essere ristabilita una pace giusta e stabile. Condizione essenziale è che sia respinta l’aggressione russa all’Ucraina che è l’ostacolo principale per ricostruire un assetto di pace rispettoso del diritto all’integrità territoriale e delle sovranità degli stati europei. Un assetto che dovrà ricomprendere anche la Russia (quando la dirigenza russa avrà capito il grave errore commesso con la cosiddetta “Operazione militare speciale”). Come è chiaro la questione della pace non riguarda soltanto l’Unione Europea: gli Stati Uniti hanno comprensibilmente assunto un ruolo di primo piano nella difesa dell’Ucraina, ma l’Europa non può rinunciare ad assumersi le proprie responsabilità.

Fin qui l’Unione ha mostrato una forte unità di intenti sulla linea di principio e su alcuni aspetti del sostegno all’Ucraina (le sanzioni alla Russia, l’accelerazione del processo di ammissione dell’Ucraina e della Moldova nell’Unione, i primi aiuti finanziari). Molto più debole si è rivelata la sua capacità di aiuto militare in ragione dei limiti di bilancio della UE e della assenza degli strumenti operativi di una vera politica di difesa europea. L’aiuto militare europeo è stato quindi essenzialmente demandato all’iniziativa dei singoli stati (e alle loro disponibilità e volontà) con un qualche sforzo di coordinamento dell’Unione.

È chiaro che questo non basta se l’Europa vuole essere efficace e non troppo dipendente dagli Stati Uniti su questo vitale dossier. E il problema di una politica estera comune più forte e dotata di risorse adeguate si pone anche sugli altri importanti dossier, come il Medio Oriente, il partenariato con l’Africa e la gestione delle migrazioni irregolari.

Dove di posiziona su queste questioni l’Italia e il suo governo? Meno Europa o più Europa?

Una Europa più confederale o un’Europa più federale? Un bilancio europeo limitato come quello attuale o uno più ricco per sostenere più forti investimenti europei? Passati gli slogan della campagna elettorale credo che debba esser a tutti chiaro che su tutti i grandi temi sopra indicati l’interesse dell’Italia sia per più Europa, un’Europa più federale e con maggiori capacità di bilancio. Se qualcuno pensa che l’Italia da sola potrebbe fare meglio credo dovrebbe portarne le prove.

Maurizio Cotta




FESTA DELLA MUSICA IN AEROPORTO

Abruzzo Airport aderisce alla giornata internazionale della musica

Pescara, 22 giugno 2024. Anche Abruzzo Airport ha aderito alla giornata internazionale della musica. Lo scalo ha risposto positivamente all’appello di Assaeroporti per partecipare alla festa della musica, l’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura, dalla Rappresentanza italiana della Commissione Europea, in collaborazione con Siae, Nuovoimaie, Cafim, Anbima, Feniarco e con la Rai media partner, per celebrare la musica in tutte le sue sfaccettature. Dodici gli scali in tutta Italia che hanno organizzato eventi musicali. Tra questi anche l’aeroporto d’Abruzzo con il terminal che si è trasformato in un vero palcoscenico con i musicisti di Gea, Giovane Ensemble d’Abruzzo, che hanno allietato i passeggeri in partenza e in arrivo nello scalo abruzzese.

“Come ogni anno rispondiamo positivamente all’appello di Assaeroporti per partecipare alla Festa della Musica. Una opportunità per intrattenere i passeggeri che transitano nel nostro scalo nei momenti che precedono l’imbarco, ma anche un’occasione per far esibire giovani musicisti in un luogo diverso dalle sale tradizionali”, ha commentato il direttore di Saga, Luca Bruni.

La festa della musica si è aperta con due flash mob per poi proseguire con un vero e proprio concerto in galleria. Con viole, violini e violoncelli il repertorio proposto ha visto Vivaldi, “La Primavera”;  G.P. Telemann, “Allegro” e “Presto” dal concerto per viola, archi e basso continuo; P. Mascagni, “Intermezzo” da Cavalleria Rusticana; Pachebel “Canone”, e  G. Holst, “Intermezzo”, e “Finale” da Dargason.

Il gruppo musicale, guidato da Pierfrancesco Fiordaliso, nato a dicembre con lo scopo di unirsi nel segno della musica, per la performance in aeroporto è stato composto da: Stella Di Domenicantonio, Lorenzo Astolfi, Margherita Palmieri, Valentina De Iuliis, Chiara Antico, Mehdi Chbary, Giovanni Narciso.




VELA, CERASUOLO D’ABRUZZO CUP AL VIA

Ultime ore di allenamenti per gli oltre trenta equipaggi che partecipano alla terza edizione della Cerasuolo d’Abruzzo Cup – 1^ Trofeo CNP, regata per imbarcazioni di vela d’Altura e di Minialtura organizzata come ogni anno dal Circolo Nautico Pescara 2018 con il sostegno del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e legata a filo doppio con il vino rosé d’Abruzzo di cui porta il nome e il colore

Pescara, 22 giugno 2024. La sfida tra vele per la conquista del Challenger Cerasuolo d’Abruzzo Cup 2024 parte domani mattina, sabato, dal porto turistico Marina di Pescara per la prima delle due giornate previste in programma.

Dopo l’inaugurazione di ieri sera con alzabandiera e aperitivo sulla terrazza del CNP, oggi le imbarcazioni issano le vele e fanno rotta verso Ortona, passando dalla boa di Francavilla, per poi ritornare verso il traguardo a Pescara. La seconda ed ultima veleggiata si svolgerà invece domenica, con percorso costiero questa volta verso nord fino al confine con Montesilvano e ritorno.

Nello stesso pomeriggio di domenica verranno consegnati i trofei 2024 ai primi classificati in assoluto e di categoria (trofeo Challenger Cerasuolo d’Abruzzo Cup, Coppa AUTOSTAR e 1° Trofeo CNP). Entra quest’anno nell’evento, nato dal sodalizio di vela e Cerasuolo, un “tocco d’arte” in più ossia una estemporanea di pittura a cura di 10 artisti abruzzesi delle associazioni “Itinerari artistici” e “Le Muse” che in tutta la giornata di domani (sabato), dopo aver piazzato i propri cavalletti in vari angoli del porto, dipingeranno con pennelli e colori le loro tele sul tema mare, vento, vela e …cerasuolo. Sono Angela Di Teodoro, Ercolina Delle Monache, Patrizia Amoretti, Plinio Meriggiola, Rosa Maria Brandimarte, Sabina D’Alfonso, Sabrina Talarico, Stefania Ponziani, Stefano Schiazza, Valentini Vally. Poi domenica, ai vincitori delle regate e a conclusione dell’evento, verrà donato un quadro, che si aggiunge ai trofei.

La giornata si conclude la sera con la conviviale per armatori, equipaggi e amici nel ristorante “Osea” del Marina dove si pasteggia con il Cerasuolo delle aziende legate al Consorzio Tutela Vini, si brinda con lo spumante abruzzese Vinco e si gusta il dolce offerto dal mastro pasticciere Federico Anzellotti di Emozioni Italiane. Sostengono la Cerasuolo d’Abruzzo Cup Faieta Motors e Ford Autostar oltre a Banca Generali Private e Vittoria RMS (main sponsor del CNP) e ai supporter quali il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo, EKF grafica, Saquella Caffè, Il Mercato del Pane, Spiedì, Rustichella d’Abruzzo, Vinco spumante, NYG, Pro Loco Pescara Aternum, Collettivo Itinerante, Le Muse, Altroporto, Mondovela Crew, Ristorante Osea ed Emozioni Italiane.




CONVEGNO SULLA LEGGE 194/78

Uil Abruzzo: “Piena attuazione della legge e maggiori tutele per le donne” . Sindacato, professionisti e istituzioni a confronto sulla normativa che riguarda l’interruzione volontaria di gravidanza

L’Aquila, 22 giugno 2024. Si è tenuto ieri mattina al Palazzetto dei Nobili dell’Aquila l’incontro organizzato dal Coordinamento Pari opportunità Uil Abruzzo sulla Legge 194/78. Al dibattito su un argomento di grandissima attualità come quello dell’aborto volontario sono intervenuti: Ivana Veronese, segretaria nazionale Uil; Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, Gianna Tollis, Coordinamento Pari opportunità Uil Abruzzo, Roberto Santangelo, assessore alle Politiche sociali della Regione Abruzzo; Mario Quaglieri, medico e assessore regionale; Clorinda Delli Paoli, Commissione Pari opportunità Regione Abruzzo; Serena Pisotta, avvocata del Foro di Avezzano; Alessandra Fazi, ginecologa non obiettrice dell’Ospedale di Avezzano; Valeria Salvatore, psicologa dell’Ordine degli psicologi d’Abruzzo.

Il sindacato, che ha una posizione netta rispetto all’importanza della legge sull’interruzione volontaria di gravidanza, chiede la piena attuazione della legge 194 e maggiore tutela per le donne. A partire dall’incremento del numero dei consultori sul territorio e del personale addetto, necessario per tutelare la salute delle donne e affiancarle nelle proprie scelte.

“La Legge 194 sull’aborto volontario nasce nel lontano 1978 e fu un traguardo importante perché per la prima volta si riconosceva alla donna il diritto inalienabile di essere padrona del proprio corpo – commenta Gianna Tollis, del Coordinamento Pari opportunità Uil Abruzzo – Per molti decenni ne siamo stati consapevoli e ne abbiamo goduto.  Purtroppo, in tempi recenti qualcosa sta cambiando ed è diventato sempre più difficile trovare un ginecologo non obiettore. Nella nostra regione, complice anche una politica di sanità pubblica volta al risparmio a tutti i costi, il percorso per una donna che sceglie di interrompere la gravidanza è tortuoso e sicuramente non agevole e accogliente come dovrebbe. Con la possibilità dell’inserimento delle associazioni pro-vita nei consultori, poi, si rende ancora più complicato un momento che è già molto difficile”. “La Uil Abruzzo – aggiunge – ha voluto fare un focus sull’argomento dando voce ai professionisti ma anche alle istituzioni e ribadendo la posizione della Uil e cioè che è necessario che la L. 194 rimanga un diritto e che la donna possa scegliere sempre, liberamente e senza condizionamenti”.

Per Ivana Veronese, segretaria nazionale Uil: “Da quando si è insediato questo governo, si sta diffondendo una narrazione, sostenuta da dichiarazioni e azioni di componenti dell’esecutivo, che attacca il diritto ad abortire e la libertà delle donne di scegliere sul proprio corpo e sulla propria vita. Suggeriamo al governo di spostare le proprie attenzioni dalle donne che non desiderano avere un figlio alle donne, alle coppie, che vorrebbero diventare genitori ma non possono: perché non hanno un lavoro stabile, o spesso non lo hanno affatto, perché non possono acquistare una casa, perché non possono accendere un mutuo, perché non hanno una rete familiare a supporto. Questo significa essere non solo dalla parte delle donne ma anche dalla parte del futuro”.

Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo, aggiunge: “Come Uil Abruzzo abbiamo avviato momenti di riflessione su varie materie riguardanti il mondo del lavoro e del sociale. Questo appuntamento fa parte di questo programma, iniziato mesi fa, che ribadisce il concetto della Uil come sindacato delle persone. Pronto ad occuparsi sempre più di temi che riguardano tutte le persone, donne, uomini e giovani, e delle loro problematiche, non solo lavorative ma anche di vita”. “La posizione di Uil e Uil Abruzzo in merito alle ultime scelte che il governo si è apprestato a fare sono estremamente chiare – conclude – ci opponiamo alla limitazione dell’applicazione della legge 194 e pensiamo che bisogna portare sul territorio maggiore presenza delle istituzioni pubbliche. Sosteniamo con forza, quindi, l’operato fatto dal nostro Coordinamento Pari opportunità e la libertà di tutte le donne di poter scegliere in assoluta libertà e coscienza, con la consapevolezza che il dibattito, il dialogo e la discussione con le istituzioni regionali, come avvenuto nell’incontro di oggi, possa servire a colmare quel divario che scelte sbagliate producono rispetto alla piena applicazione della legge”.




NO AL REWILDING SI A DIFESA DELL’AMBIENTE E DEI PRODUTTORI

Coapi “Siamo noi i custodi della Terra del Mare e della Natura”. In Abruzzo iniziativa su “No al rewilding – Si alla tutela della Natura e delle Attività agropastorali” nel quadro della campagna “99 giorni per salvare l’agricoltura e la pesca” e dopo l’approvazione definitiva del Regolamento Ue sulla Restaurazione della Natura

Sulmona, 22 giugno 2024. Il Coordinamento Agricoltori e Pescatori Italiani (Coapi) ha aperto a Sulmona il progamma di iniziative della cinque giorni dedicata al “Diritto a produrre e diritti ambientali”, occasione di riflessione e proposta quanto mai opportuna all’indomani dell’approvazione definitiva del Regolamento Ue sulla Restaurazione della Natura

L’evento di Sulmona, centrato sul “No al rewilding – Si alla tutela della Natura e delle Attività agropastorali”, si è aperto con un presidio davanti alla sede operativa del Parco Nazionale della Maiella a Sulmona ed è proseguito con un incontro all’Eremo di Sant’Onofrio, occasioni per definire i contenuti che contribuiranno, alla fine delle giornate di mobilitazione, a comporre il capitolo dedicato all’ambiente del documento finale della campagna di mobilitazione dei #99giorni

All’interno del presidio, alle 12, si è tenuta la Conferenza stampa cominciata con un minuto di silenzio in segno di lutto per la tragica morte di Satnam Singh nelle campagne di Latina e di Pierpaolo Bodini, morto ieri nelle campagne di Brembio in Lombardia, per testimoniare come gli agricoltori che si stanno battendo per l’agroecologia e la sovranità alimentare come strumenti per affermare la giustizia ambientale sono i primi a rivendicare il rispetto della dignità e dei diritti del lavoro (dei braccianti, degli agricoltori e dei pescatori artigianali) come prima garanzia per il rispetto dei diritti sociali ed economici.

Nella Conferenza stampa il Coapi ha ribadito come la protezione dell’ambiente naturale non può risolversi in una “mummificazione del territorio”. Da qui il no deciso al Rewilding, “un’idea antistorica, che non tiene conto della presenza dell’uomo come parte dell’ambiente naturale e della sua capacità di gestirlo, manutenerlo e viverlo”. Obiettivi di grande attualità in Abruzzo, dove la convivenza con tre parchi nazionali (Maiella, interregionale di Abruzzo, Lazio e Molise, Gran Sasso e Monti della Laga) e il parco regionale del Sirente – Velino diventa sempre più complessa, per i vincoli crescenti che limitano di fatto la costruzione di un sano equilibrio tra attività umane e natura.

Dopo il presidio, in cui sono intervenuti in diversi, l’iniziativa si è spostata per la redazione di un documento di proposte (che saranno assunte nel documento generale della campagna dei #99giorni) all’Eremo di Sant’Onofrio, luogo di alto valore simbolico voluto da Papa Celestino V, che abitò la Maiella in armonia con la natura, primo a costruire un percorso di gestione della montagna .

Dino Rossi del Cospa Abruzzo, in conferenza stampa ha dichiarato: “Il presidio di oggi a Sulmona prelude ad un convegno che terremo presto a Pescasseroli, alla Tana del Lupo, sede del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. La questione che intendiamo porre è che oggi abbiamo due specie in via di estinzione, l’orso e il pastore. Perché in questi lunghi anni la specie minacciata di estinzione (orso bruno marsicano) consta sempre dei soliti 50 esemplari, mentre sono stati spesi tanti soldi dal Parco senza riuscire a tutelare realmente la specie? Noi chiediamo un Parco a misura di orso, perché questo plantigrado purtroppo entra in competizione alimentare con cervi, che si muovono anche in branchi di 400 esemplari, e cinghiali, che ormai sono ovunque, popolazioni di ungulati che ad oggi, proprio perché non gestite, vanificano ogni forma di protezione dell’orso stesso. Il tutto, mentre il Parco vuole includere nelle aree protette gli usi civici, un esproprio vero e proprio, nei luoghi da sempre dedicati soprattutto al pascolo, e al tempo stesso si chiede all’allevatore una procedura complessa, costosa e con un fortissimo e irragionavole appesantimento burocratico come la valutazione d’incidenza ambientale per autorizzarlo al pascolo e alla tenuta stessa dell’allevamento.”

Andrea Marsili, del Cospa Abruzzo, sottolinea: “Il Parco della Maiella è un geoparco Unesco, la presenza di ominidi è testimoniata in questi territori praticamente da sempre, ma oggi lo spopolamento minaccia seriamente la presenza dell’uomo. Un processo in accelerazione spinto da sempre nuovi vincoli ambientali; servono sempre più carte e burocrazia per pascolare le pecore, una forma di colpevolizzazione della presenza umana che è ormai straripante e che è ingiustificata: abbiamo da sempre manutenuto e custodito il territorio.” Marsili sottolinea l’esigenza di un dialogo fino ad ora mancato con gli enti parco, al fine di “Partecipare alla stesura dei regolamenti e degli impianti normativi, questo vogliamo attuare, attraverso un’azione che intendiamo sviluppare lungo tutto l’Appennino a partire dal contributo che daremo oggi dall’Eremo di Sant’Onofrio. Perché dobbiamo scongiurare la dinamica davanti ai nostri occhi che pretende di bloccare la storia umana in questi territori. Noi vogliamo restare qui con una nuova agricoltura e una nuova pastorizia”.

In Abruzzo, ai tempi della transumanza lungo il tratturo magno L’Aquila – Foggia c’erano tra i 2 ed i 3 milioni di pecore, nel 2017 gli ovini erano rimasti in 200mila unità, oggi sono 150mila, segno che l’attività di imprenditore armentario rischia di scomparire, con tutte le sue produzioni.

Alessandro Novelli, Rete Interregionale GPS invece affronta un altro argomento, quello dei crediti di carbonio: “Come agricoltori produciamo molto più ossigeno di quanto ne consumiamo con la produzione di CO2, ma la normativa europea per farci accedere al mercato dei crediti di carbonio come venditori, vuole che le nostre aziende siano ancora più performanti e quindi ci chiede di fare ulteriori investimenti lì dove già la capacità di investire degli agricoltori è stata ridotta dalla crisi economica in atto. D’altro canto, l’industria che acquista i nostri crediti di carbonio e che dispone di ingenti capitali non è incentivata a ridurre realmente le proprie emissioni, che contribuiranno nel tempo a rendere il clima e l’esercizio dell’agricoltura sempre più difficile e rischioso.” Da qui Novelli conclude: “Anche la cessione di crediti di carbonio oggi da parte di noi agricoltori al settore industriale si pone nel lungo periodo come una forma di finanziarizzazione del danno ambientale presente e soprattutto futuro che subiamo e che subiremo; un mercato illogico, per cui gli eventuali profitti di oggi consumano l’unico capitale vero di cui ogni agricoltore dispone: la terra coltivabile.” Anche questo un tema che viene posto con forza in vista della redazione del documento ambientale del Coapi.

Gianni Fabbris, portavoce del Coapi conclude: “Vogliamo con le nostre iniziative scongiurare un rischio ormai concreto: entro i prossimi 20 anni i 2/3 della popolazione italiana vivrà nelle città, e solo 1/3 risiederà nei territori rurali. Ma a cosa serviranno a questo punto i territori rurali, luoghi nei quali coltivare solo parchi eolici, visto che la produzione di cibo sarà stata abbandonata? Resteranno solo per essere visitati nei wekend dai turisti provenienti dalle città selvaggia e inaccessibile ma da dove non si produrrà più il cibo, la cui produzione sarà delegata dal capitale finanziario a luoghi lontani devastati da modalità intensive, estrattive e industriali. Uno scenario che non vogliamo si avveri e che intendiamo scongiurare.”




ALFREDO PIRRI. LUOGO PENSIERO LUCE

Progetto vincitore del PAC 2022-2023  – Piano per l’Arte Contemporanea. MUSEOLABORATORIO d’Arte Contemporanea 21 giugno -10 agosto 2024

Città Sant’Angelo, 22 giugno 2024. Dal 21 giugno al 10 agosto 2024, il Museolaboratorio d’Arte Contemporanea di Città Sant’Angelo (Pe) presenta Alfredo Pirri. Luogo Pensiero Luce, progetto realizzato con il sostegno del PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera site-specific realizzata dall’artista dal titolo “Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo” è stata inaugurata al pubblico venerdì 21 giugno scorso entrando a far parte della collezione del museo, e sarà visitabile da giovedì a sabato dalle 17 alle 21, e la domenica su appuntamento dalle 11 alle 14.

Il titolo dell’opera è preso in prestito da alcuni versi del brano musicale del gruppo Radiodervish, La rosa di Turi, dedicato alla prigionia di Antonio Gramsci a Turi, dove scrisse i celebri quaderni dal carcere. Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo fa parte di una serie di lavori che rimandano al tema della prigionia e del desiderio di fuga.  L’opera tridimensionale è concepita per essere visitata solo parzialmente dal visitatore e collocata all’interno di una delle stanze del museo come un piccolo ambiente di forma parallelepipeda composto da pareti e superfici specchianti. Le pareti in metacrilato sono colorate dall’artista in fase di produzione e impastate con piume conciate di oche già macellate per l’alimentazione. Con i riflessi di luce naturale proveniente dalle finestre il museo è pervaso da un’illuminazione del tutto nuova.

Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo nasce dallo stretto rapporto di Alfredo Pirri con una lunga storia di trasformazione del Museolaboratorio. Dapprima come Convento delle Clarisse, poi campo d’internamento e manifattura tabacchi, nel 1996 si getta il primo seme per la realizzazione del Museolaboratorio con una mostra dal titolo Nuovo Luogo per L’Arte in cui partecipa, tra gli artisti, Alfredo Pirri. L’opera si ispira alle connessioni con il luogo, il paesaggio da cui si affaccia il museo e la sua storia, come sottolinea il direttore, Enzo De Leonibus: “E tutto entra da questo affaccio, come non pensare allora a questo rapporto con la natura, la luce ed il pensiero. L’opera proposta nel progetto di Alfredo Pirri Compagni e Angeli – per Città Sant’Angelo ha questo tipo di invito e credo che sia una scelta anch’essa conseguente al senso di questo luogo.”

Il progetto è sostenuto dal PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

BIO:

Alfredo Pirri (Cosenza, 1957) vive e lavora a Roma. La sua pratica artistica incontra diverse discipline: la pittura e la scultura, l’architettura e l’installazione. Le sue prime mostre personali risalgono agli anni Ottanta. Nel 1988 espone alla Biennale di Venezia, mentre nel 1999 è tra i protagonisti della collettiva Minimalia: An Italian Vision in 20th Century Art, curata da Achille Bonito Oliva presso il MoMA PS1 di New York. Nel 2023 riceve la Laurea Honoris Causa in Progettazione Architettonica, dall’Università degli Studi di Roma Tre. Collabora spesso con architetti per la realizzazione di progetti multidisciplinari, in cui arte e architettura dialogano in modo armonico. Negli ultimi anni ha partecipato alla realizzazione di grandi opere pubbliche, tra cui il restauro di edifici storici come il teatro Kursaal di Bari e il teatro del Maggio Fiorentino di Firenze. Predomina da sempre nel suo lavoro l’attenzione per lo spazio, un interesse che definisce “politico”: inteso come tentativo di mostrare, qualcosa di necessario alla sopravvivenza stessa, una sorta di battaglia a favore dell’esistenza. Ogni sua opera diventa un luogo spaziale, emozionale e temporale, dove l’osservatore ha la possibilità di entrare per immergersi in esperienze cromatiche che lo destabilizzano e lo disorientano: i suoi sono dei veri e propri ambienti di luce.

Il Museolaboratorio nasce nel 1998, per volontà dell’Amministrazione Comunale di Città Sant’Angelo e si trova all’interno del complesso “ex Manifattura Tabacchi” a Città Sant’Angelo, in Abruzzo. Nel 2001, con la nuova direzione dell’artista Enzo De Leonibus, il museo persegue l’intento di mantenere sempre aperto lo spazio preesistente, come laboratorio di sperimentazione e di ricerca, utili a tutte le possibili espressioni dell’arte visiva contemporanea, “Il Museolaboratorio è un luogo di incontro e di lavoro per gli artisti, prima che un luogo espositivo, e desidera creare un importante clima di relazione determinante per la vita e per la progettualità del Museo che diventa così un luogo di riferimento per l’arte contemporanea, una sorta di terra di nessuno necessaria per modulare e realizzare progetti ed ossessioni”. Dal 2002 il Museo ha avviato un’attività continuativa, realizzando così ciò che era stato auspicato sin dalla sua nascita, avvenuta con spirito lungimirante ed un mix di passione culturale e di scelte politiche che sono riuscite, nel corso degli anni, a trasformare questa avventura nel punto di riferimento e nel luogo consolidato in cui si persegue la finalità di tracciare nuovi percorsi, di delineare nuovi orizzonti, di indicare nuove mete, di costruire l’identità del patrimonio culturale ed artistico per il mondo dell’arte contemporanea, specie per gli artisti, gli operatori culturali ed il pubblico privilegiato.




LA SANITÀ ABRUZZESE È IN DEFICIT

Conferenza comitato ristretto dei sindaci: “costa e non soddisfa i livelli di qualità a cui gli abruzzesi hanno diritto”.

Atessa, 22 giugno 2024. Si è svolta ad Atessa la conferenza del Comitato ristretto dei sindaci sul bilancio della Asl 2 e sul disavanzo. I dati della sanità contenuti nel documento, le azioni necessarie al ripianamento sono stati commentati dal presidente del Comitato Diego Ferrara e dagli altri componenti, il sindaco della città ospitante, Giulio Borrelli, il sindaco di Casoli Massimo Tiberini e di Vasto Francesco Menna. Il Comitato ha poi annunciato per il 10 luglio la data per la convocazione dell’Assemblea dei sindaci per reintegrare il quinto componente del Comitato, a seguito delle dimissioni del sindaco di Ortona, Leo Castiglione.

“L’aumento esponenziale del disavanzo del bilancio consuntivo della Asl 2 passato da 13.760.000 di euro a meno 41.127.000 è ancora più incomprensibile tenuto conto che i trasferimenti regionali sono cresciuti nel corso degli ultimi 5 anni di 65 milioni di euro, fino ad arrivare a un totale di 792 milioni – così il presidente Diego Ferrara e i sindaci Giulio Borrelli, Massimo Tiberini e Francesco Menna – . Anche se la Asl trovasse, attraverso i tagli, i 20 milioni di euro di risparmio, per il 2024 si prevede un deficit, di almeno 21 milioni di euro. Riteniamo che gli aumenti di spesa (per il personale, cresciuti di circa 11.000.000 nell’ultimo esercizio, 12.212.000 per l’acquisto di servizi sanitari, di 16.389.000 euro per l’acquisto di beni) non abbiano portato a un incremento di produzione adeguato. Infatti a oggi si sono prodotti più debiti, meno prestazioni più mobilità passiva: il saldo della mobilità extra-regionale, dal 2019 al 2023, ad esempio, passa da meno 51 milioni a meno 69.500.000 euro con un peggioramento di 18 milioni, pari al 35%. Nella relazione del consuntivo il numero di ricoveri ordinari nel 2023 è pari a 30.000 dell’intera Asl 2, per un valore complessivo di produzione di 125.717.000 con un peso medio delle prestazioni pari a 1,26 ovvero ricoveri a non elevata intensità di cura. Motivi per cui non è più tollerabile il grave disavanzo del bilancio, che mette a dura prova la tenuta economica dell’azienda per il futuro, cosa che ci preoccupa non poco, come ha già riconosciuto la sezione di controllo regionale della Corte dei Conti nel rendiconto generale 2022 e lo stesso DG della Asl valutando il progetto PNRR per lo sviluppo dell’assistenza territoriale. L’aumento dei costi d’esercizio che inevitabilmente la nuova organizzazione di assistenza territoriale comporterà, potrà essere sostenuto solo se si potranno attivare risparmi sull’esistente di pari valore. Vale a dire che, affinché il sistema sia sostenibile nel lungo periodo, ci si attende che l’investimento del PNRR possa ridurre la spesa corrente tanto da poter finanziare la gestione di quanto è stato realizzato grazie ai fondi europei. Il piano di rientro comprende alcune azioni inefficaci e a dirlo non siamo solo noi che abbiamo un compito di controllo e proposta come Comitato ristretto, ma critiche si sono levate anche sia dai tavoli ministeriali di monitoraggio, ma anche dalla presidenza del Consiglio regionale, da quello della V Commissione sanità, nonché dal sindaco dell’Aquila, presidente del Comitato ristretto di competenza.

Come comitato abbiamo serie preoccupazioni per il futuro e lo abbiamo messo nero su bianco nell’ultima riunione, esprimendo un parere negativo al bilancio proposto dal Dg, perché le misure proposte e i tagli previsti e dolorosi, soprattutto nelle aree interne e strategiche, com’è già capitato con la soppressione della guardia estiva nelle maggiori località turistiche della provincia, potrebbero far scendere, ma non riassorbire il deficit. Se fossero anche rispettate queste previsioni avremmo un bilancio negativo anche nell’anno corrente. Mi chiedo come sia possibile aumentare le entrate, quando il numero di ricoveri è in picchiata, con un peso medio delle prestazioni pari a 1,26, cioè ricoveri con elevata intensità di cura. Il Dg afferma che ci sia un eccesso di ricorso ad esami diagnostici strumentali di III livello (Tac e Risonanza magnetica) del 38 per cento e 33 per cento, ma lo sa che per arrivare a una diagnosi precisa di patologie gravi la radiografia standard è obsoleta e non serve? E che il ricorso alla Tac è dovuto per scongiurare complicanze gravi. Stessa cosa il punto sul risparmio sui farmaci, come se il prezzo dei farmaci sia stabilito dai medici. La campagna elettorale è finita, passerelle non sono più possibili, serve un’azione che coinvolga maggioranza e opposizione e una strategia capace di guardare in faccia alla realtà e restituire un’autonomia operativa lla Regione, evitando un nuovo possibile commissariamento. Finora la strada scelta e i procedimenti adottati non sono all’altezza della sfida”.




LA GUARDIA DI FINANZA FESTEGGIA 

250° Anniversario della fondazione del Corpo

Giulianova, 22 giugno 2024. La cerimonia sul portoil 26 giugno alle 19. Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Teramo ha scelto il porto turistico di Giulianova per celebrare il 250° Anniversario della fondazione del Corpo. La cerimonia, alla presenza della autorità civili e militari, si terrà il prossimo 26 giugno.




SILENT BOOK CLUB ABRUZZO

Incontro zero. Nasce uno dei chapter del format mondiale che promuove la lettura condivisa e la socializzazione culturale

Bucchianico, 21 giugno 2024. Anche l’Abruzzo ha il suo Silent Book Club. La community degli appassionati di libri, che sceglie di condividere il piacere della lettura, si è ritrovata per la prima volta ieri a Bucchianico, il borgo in provincia di Chieti con una spiccata sensibilità verso le manifestazioni artistiche e culturali.

All’incontro zero hanno partecipato 20 persone, un numero che ha superato ogni aspettativa. C’erano adulti, ma anche bambini e ragazze, residenti a Bucchianico e in zone limitrofe, come Guardiagrele, Lettomanoppello, Moscufo, Pescara e Montesilvano. «Non potevamo immaginare un inizio migliore di questo. Ci speravamo, ma non ci aspettavamo tanto entusiasmo» raccontano Paolo e Genny, coloro che hanno dato il via al chapter abruzzese del Silent Book Club ®.

Un format mondiale quello del SBC, con più di 1000 capitoli in 50 paesi in tutto il mondo guidati da volontari locali, che in Abruzzo ha trovato casa grazie all’intuito di Paolo Di Menna, divoratore di libri, buona musica e taccuini sui quali scrive racconti e poesie, con il supporto di Genny Di Filippo, Copywriter, Formatrice e grande appassionata di storie.

I membri del SBC si riuniscono in pubblico in bar, caffè, librerie, biblioteche e online per leggere insieme. Ma cosa cambia rispetto ad un club del libro? «Nei gruppi di lettura tradizionali i partecipanti leggono il libro assegnato e spesso vi è una vera e propria corsa per finirlo nei tempi stabiliti. Il Silent Book Club, invece, promuove il piacere di leggere insieme, senza compiti o aspettative di nessun tipo» spiega Paolo.

Ed è proprio il piacere della lettura condivisa che ha suscitato interesse e curiosità non solo nei partecipanti, ma anche nella Pro Loco di Bucchianico che fin da subito ha creduto nel progetto, sostenendolo e mettendo a disposizione la propria sede per lo svolgimento dell’incontro zero. «Qual è il piacere della lettura? Ce ne sono tanti. Ma ce n’è uno rassicurante ed appagante: sapere che nello stesso momento qualcun altro sta leggendo come noi.» dichiara Giuliano Di Menna, Architetto e Vicepresidente della Pro Loco di Bucchianico.

L’iniziativa, nata per ricreare uno spazio di condivisione, scambio e confronto, permette di conoscere persone con le quali si ha già qualcosa in comune, scoprire nuovi libri, entrare a far parte di una community mondiale di lettori. «Abbiamo voluto dare vita ad un Chapter del Silent Book Club in Abruzzo perché siamo i primi a desiderare un evento di questo tipo» continua Paolo. «Aprire la porta di casa e sapere che c’è un luogo in cui coltivare una passione e condividerla con altre persone è incoraggiante. Inoltre, penso agli studenti che fino ad oggi ho incontrato in classe. I libri sono stati spesso lo strumento per far arrivare loro dei messaggi, un modo gentile per comunicare e indicare una strada» racconta Genny.

Il Silent Book Club Abruzzo è un progetto aperto a tutti. La partecipazione è gratuita e supporta le attività locali che possono contattare gli organizzatori, attraverso le pagine Social Facebook e Instagram, per proporsi e ospitare uno degli incontri sul territorio.

«Da quanto abbiamo iniziato a promuovere l’iniziativa sono arrivate tante richieste e numerosi messaggi di incoraggiamento. All’incontro zero, inoltre, hanno partecipato anche ragazzi di soli dieci anni. Questo ci offre una motivazione in più per portare avanti il progetto, con l’idea di lasciare qualcosa anche alle nuove generazioni» concludono Paolo e Genny.

I volontari sono già a lavoro per organizzare nuovi incontri nelle città di Chieti e Pescara. Presto verranno comunicate le nuove date per leggere insieme.




UN POSTER PER LA PACE

Premiati 28 ragazzi delle medie

Roseto degli Abruzzi, 21 giugno 2024. Tanta partecipazione per il Concorso Un poster per la Pace,  promosso dal Lions Club Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano, che ha coinvolto gli studenti della scuola secondaria di primo grado sul tema Osate Sognare.

Complessivamente hanno aderito nove scuole, Cologna Spiaggia, Notaresco, Morro D’Oro, Cellino, Castellalto, Canzano, Basciano e Cermignano. Più di 200 gli elaborati arrivati alla commissione e trenta gli studenti premiati con primo e secondo premio. 

I vincitori

A Castelnuovo: Sara Mancini e Mia Di Sabatino

A Canzano: Federica Di Francesco e Marco Lamoratta

A Cellino Attanasio: hanno vinto Marina Vanni, seconde Mara Celeste e Bianca D’Ignazio;

Tra gli studenti della scuola di Castellalto sono stati premiati Rebecca Taraschi e Lucrezia Rastelli

A Morro D’Oro: primo premio a Veronica Cola, Sofia Valentini e Beatrice Politi, secondo posto per Manuel Antoccia, Lorenzo D’Eugenio, Osvaldo Di Colli e Ibo Bjordi.

A Notaresco primi classificati Catone Sofia, Letizia Narcisi e Alessia Marini, al secondo posto Nice D’Emilio, Valeria Burlacu e Chiara Pacini.

Nella scuola di Basciano hanno vinto Sara Di Pietro ed Emanuele Di Felice.

A Cermignano premiati Simone Rapacchietti e Asia Misantone

A Cologna spiaggia (IC Roseto 1 ) primo premio a Bruno Di Girolamo, secondo posto per Anastasia Mancini

Genny Mummolo ed Elisabetta Di Berardino, della commissione del premio, ringraziano tutti i dirigenti scolastici Candeloro Di Biagio IC Falcone-Borsellino, Maria Lalli (Notaresco- Morro D’Oro), Simona Piantieri (Castellalto), Lara Di Luigi (IC Roseto 1) e tutti i docenti coinvolti: Simona Cerere e Mauro Di Giuseppe,  Alessia Calisti,  Silich, Piccioni e  Lisa Ambrosini.




CENTENARIO COPPA ACERBO (1924-2024)

Mostra storico-documentaria La Coppa Acerbo. Motori, Consenso e Modernità 22 giugno 2024 – 13 luglio 2024

Pescara, 21 giugno 2024. Il 22 giugno 2024 alle ore 18:00 presso la sala D’Annunzio dell’Aurum di Pescara la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise inaugura la mostra storicodocumentaria: La Coppa Acerbo. Motori, consenso e modernità. L’incontro, introdotto dallo storico Licio Di Biase, prevede, in apertura, la proiezione del video documentario “Motori e uomini. Il Circuito Automobilistico Internazionale di Pescara dalla Coppa Acerbo al Circuito di Pescara. 1924-1961”.

Dopo i saluti istituzionali, ci sarà l’intervento del Direttore Generale Archivi del Ministero della Cultura, Antonio Tarasco e della Soprintendente, Giuseppina Rigatuso. Seguiranno le relazioni degli storici: l’arch. Francesco Nuvolari e l’ing. Aldo Mastrangelo. Parteciperà all’evento anche il famoso pilota abruzzese Jarno Trulli. Durante l’inaugurazione sarà esposta, per gentile concessione della famiglia Romeo, la Coppa Acerbo vinta da Enzo Ferrari nel 1924 in occasione della prima edizione della storica corsa automobilistica. Sarà possibile visitare l’esposizione fino al 13 luglio 2024 presso la sala Flaiano dell’Aurum, e rivivere l’atmosfera della mitica competizione che, dal 1924 al 1961, ha visto sfrecciare su Bugatti, Alfa Romeo, Mercedes e tutte le grandi marche dell’automobilismo mondiale piloti entrati nella leggenda: da Enzo Ferrari, primo vincitore, a Tazio Nuvolari; da Manuel Fangio a Stirling Moss, nonché piloti abruzzesi quali il marchese volante Diego de Sterlich Aliprandi, Luigi Spinozzi e Berardo Taraschi.

Le vicende della Coppa Acerbo ci conducono come un filo rosso nel vivo della società di quegli anni: dalla nascita della Provincia alla costruzione di infrastrutture che hanno modellato il paesaggio urbano che ci è ora familiare e di scoprire i volti di personaggi politici e sportivi protagonisti ed interpreti consapevoli di partecipare ad un evento che poneva l’Abruzzo all’attenzione del mondo. La Coppa Acerbo si corre per la prima volta quando Pescara è ancora il piccolo borgo a sud dell’Aterno che la separa da Castellamare Adriatico, il villaggio di pescatori dove effettivamente la corsa ha il suo traguardo, dopo aver attraversato gli abitati di Spoltore, Cappelle e Montesilvano per complessivi 25 km. Solo nel 1927 infatti le due sponde sono amministrativamente unificate e creata la Provincia. Voluta dall’onorevole Giacomo Acerbo, in memoria del fratello Tito medaglia d’oro della Prima guerra mondiale, la corsa diventa da subito un evento tecnico-sportivo di rilievo non solo nazionale ed un richiamo per la mondanità dell’epoca.

Membri della casa reale, ministri e personalità anche straniere dal 1924 in poi si danno appuntamento nella settimana di Ferragosto a Pescara. La vita cittadina si anima tra inaugurazioni, ricevimenti e fuochi d’artificio sul mare mentre la corsa cresce di importanza e viene affiancata da altre gare: la Coppa Abruzzo per vetture da turismo, corse in notturna, un gran premio di motociclismo e la prima 24ore disputata in Italia. La mostra ricostruisce le vicende della Coppa Acerbo con precisa scansione cronologica evidenziando cambiamenti, trasformazioni e continuità, non ultimo l’interesse costante e l’uso propagandistico che il regime seppe attuare con grande capacità e modernità di concezione.

Oltre alla figura di Giacomo Acerbo, ministro dell’agricoltura nel periodo cruciale delle bonifiche e della “battaglia del grano” e che ha ricoperto una funzione chiave di raccordo tra il governo e la classe dirigente locale, emergono le figure del notabilato abruzzese che lo hanno sostenuto e affiancato nell’azione quali il menzionato marchese Diego de Sterlich e il barone Giovanni Casamarte, solo per indicarne alcuni. Personaggi ed eventi di questo periodo sono illustrati da una ricchissima selezione di documenti e fotografie provenienti da archivi pubblici e da numerose collezioni private presentate su pannelli grigi per il periodo prebellico, rossi per le gare post-belliche; su banda nera invece le tipologie documentarie classiche: carteggi, progetti, fatture, dépliant con un gradevole effetto visivo d’insieme.

Degni di nota sono anche i numerosi cimeli che arricchiscono la mostra, come il modellino degli anni Cinquanta dell’auto su cui corse il famoso pilota Manuel Fangio, i foulard e le coppe date in premio durante le varie edizioni della competizione. Un’attenzione particolare è stata data ai visitatori non vedenti che potranno usufruire di un supporto audio esplicativo delle varie sezioni della mostra e di un pannello tattile del percorso automobilistico, fornito dall’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con i punti di riferimento più importanti dello storico circuito.

Contestualmente alla mostra la Soprintendenza ha prodotto il documentario video “Motori e uomini. Il circuito automobilistico internazionale di Pescara: dalla Coppa Acerbo al Gran Premio di Pescara, 1924-1961” realizzato con filmati d’epoca messi a disposizione dall’Istituto Luce e da privati cittadini. Per gli appassionati di motori sarà quindi possibile rivivere, in bianco e nero, i momenti salienti delle numerose edizioni di questa corsa che richiamava ogni anno fino a 200.000 spettatori.




IL MERCATO COSMETICO ITALIANO

Tra eccellenze e opportunità di impiego

Chieti, 21 giugno 2024. Nei giorni scorsi, presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti- Pescara, alla presenza del Rettore, Liborio Stuppia, del Direttore del Dipartimento di Farmacia, professor Luigi Brunetti, e della comunità studentesca e docente, è intervenuto a parlare il Senatore Ancorotti, già presidente di “Cosmetica Italia”, associazione nazionale imprese cosmetiche afferente a Federchimica e Confindustria, nonché titolare dell’omonima azienda, che produce per il 95% prodotti da make up.

Il senatore Ancorotti è stato invitato dalla professoressa Piera Di Martino, Coordinatrice del Master di II livello in “Scienza e Comunicazione dei Prodotti Cosmetici e Dermatologici” della “d’Annunzio”. Il tema dell’intervento ha riguardato il settore della cosmetica come eccellenza italiana e, quindi, come opportunità di impiego dei neolaureati in Farmacia e in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche. Il senatore Ancorotti, fondatore della omonima azienda, si è soffermato sul successo del “Contract manufacturing” italiano, meglio noto come “terzismo”, nella produzione dei cosmetici e nei prodotti da make-up

“Questo settore – spiega la professoressa Piera Di Martino, Coordinatrice del Master di II livello in Scienza e Comunicazione dei Prodotti Cosmetici e Dermatologici della “d’Annunzio” – muove in Italia un valore di due miliardi di euro. Infatti, più della metà dei make-up mondiale (oltre il 65% a livello europeo) è prodotto in Italia. Il primo terzista italiano – prosegue la professoressa Di Martino – è stato nel 1972 Dario Ferrari, titolare ancora oggi della “Intercos”, la più grande azienda terzista in Italia, che nel 2023 ha realizzato un utile di 52,4 milioni di euro. Nel corso degli anni, a questa realtà se ne sono affiancate altre, proprio sulla spinta del Dr. Renato Ancorotti, che ha creato la Beauty Valley nel cremasco a partire dal 1984.

Ad oggi sono più di cento le aziende, associate a Cosmetica Italia, che producono per altri in tutto il mondo. Questo è possibile – sottolinea la professoressa Piera Di Martino – grazie alla capacità di innovare, di reinvestire gli utili in innovazione e ricerca, e grazie ai grandi investimenti, come ad esempio quelli svolti nell’ambito dell’industria 4.0, di chi opera all’interno di questo settore. La maggior parte del mascara commercializzato nel mondo è prodotto in Italia e proprio all’interno della Ancorotti cosmetici. L’azienda raggiungerà la vendita di 100 milioni di euro di mascara grazie alla capacità di creare più di 600 formulazioni diverse adattate ai brand più noti al livello globale, con la capacità di produrre 300 milioni di pezzi in un anno. Ad oggi l’azienda occupa 400 dipendenti, la maggior parte di questi collocati nei laboratori di ricerca e sviluppo, controllo qualità e produzione.

Questi spunti offrono una riflessione importante sulla potenzialità che il settore della cosmetica, con tutto il suo comparto, rappresenti una opportunità di impiego per i nostri neolaureati ed una sfida per il loro futuro. Il nostro seminario – annuncia la professoressa Di Martino – è stata soprattutto l’occasione per anticipare una importante novità nell’offerta formativa del nostro Ateneo per il prossimo anno. Il Dipartimento di Farmacia ha approvato l’istituzione di un Corso di Perfezionamento post-laurea in Cosmetologia Applicata, che sarà il primo in Italia a formare una nuova figura professionale, con l’intento di ampliare ulteriormente le opportunità professionali per i nostri laureati.”

Maurizio Adezio