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L’OCCHIO SINISTRO APERTO E IL DESTRO CHIUSO

Nell’ambito di Matta#Aperto 2024: 7 luglio 2024, ore 21. Ingresso Gratuito

Pescara, 6 luglio 2024. Un progetto di grande respiro internazionale arriva a Matta#Aperto 2024, la rassegna estiva promossa dalla rete Artisti per il Matta disseminata dentro e fuori dallo Spazio Matta, per connettere in un unico percorso multiculturale all’insegna del contemporaneo luoghi, spazi e ambienti diffusi lungo il territorio urbano della città di Pescara. All’interno dello Spazio Matta, in Via Gran Sasso 57, domenica 7 luglio, dalle ore 21, con ingresso gratuito, prende vita la conferenza-concerto L’occhio sinistro aperto e il destro chiuso, promossa dalla rete Artisti per il Matta, con ingresso gratuito.

L’evento è parte di Rumbos de Vida a cura di Giulia Palladini e Rodolfo Suárez Molnar all’interno della rassegna Stills of peace and everyday life di Fondazione Aria, che ha coinvolto il gruppo messicano Teatro Ojo, in una residenza creativa e in una installazione artistica ad Atri. È in questa cittadina, in provincia di Teramo, che nasce la suggestione artistica alla base della perfomance, ovvero una collaborazione ideale con una coppia di delfini che, dal loro ipogeo nella Basilica di Santa Maria Assunta di Atri, sono testimoni unici della vita del paese.

“È noto che il canto dei delfini induce il sonno in chi lo ascolta – spiegano gli autori. Si dice addirittura che abbia la capacità di curare, attraverso i sogni, i disturbi che affliggono chi soffre di insonnia. Inoltre, si sa che un paio di delfini in cattività cantano, nel sonno, come le balene. Altri credono che i loro canti indichino il futuro. Sonniloquio e ventriloquio”.

Teatro Ojo, per la prima volta in Italia, è un collettivo di riflessione e produzione artistica che si concentra soprattutto su ciò che non si vede. Forse perché ritiene che il teatro più urgente sia quello che non viene immediatamente percepito – ma che tuttavia attraversa la nostra vita e influenza il nostro stato d’animo, la nostra percezione e il nostro comportamento, così come le relazioni che stabiliamo con gli altri. Per questo che il teatro di questo gruppo di artisti si basa sempre sulla collaborazione con gli altri.

Che sia per strada o a teatro, in un vecchio edificio pubblico o su un autobus, attraverso un telefono o uno schermo, il loro teatro ha senso nel momento stesso in cui altre forze vengono convocate e partecipano alla scena. Che si tratti di una colonia di piccioni che abita un cinema in disuso (Canto de palomas, 2017), delle voci di una nazione accerchiata dalla violenza (Deus Ex Machina, 2018) o della routine di una raffineria monumentale (Volverse negro, 2020), Teatro Ojo fa in modo che il minimo manifesti la sua presenza. Teatro Ojo ha presentato il proprio lavoro a livello internazionale in festival, musei e gallerie: per esempio presso MDC Live Arts Lab, Galleria REDCAT, VIII Biennale Jafre, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Festival internazionale Belluard Bollwerk, Quadriennale di Praga.

La perfomance è una produzione di Teatro Ojo a cura di Héctor Bourges, Fernanda Villegas, Alonso Arrieta, in collaborazione con Gisela Cortés e Juan Ernesto Díaz, progetto realizzato con il sostegno del Sistema de Apoyos a la Creación y Proyectos Culturales del Minis Cultura del Messico.

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