Mercoledì 10 luglio 2024 ore 21:15. Arena del porto turistico
Pescara, 9 luglio 2024. Ad aprire domani, mercoledì 10 luglio, all’ Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara e al Teatro Massimo, la 52° edizione del Pescara Jazz, con la direzione artistica del M° Angelo Valori e organizzato dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, un doppio appuntamento, in apertura, Bokantè e a seguire Ada Montellanico Quintet.
Bokanté è il nuovo progetto creato dal fondatore e leader degli Snarky Puppy, Michael League, un progetto che affonda le radici tra il Delta del Mississippi e il deserto africano. Bokanté significa “Scambio” in creolo, la lingua della giovane cantante Malika Tirolien. Malika Tirolien è la voce del gruppo, una donna cresciuta nell’isola caribica di Guadalupa.
Otto musicisti provenienti da 4 diversi Continenti che portano sul palco la propria conoscenza e la propria tradizione. Insieme a Michael League (che per l’occasione lascia il suo basso a favore della chitarra baritono) anche altri due Snarky Puppy. Sono: Chris McQueen e Bob Lanzetti. A completare la formazione: il grande percussionista Jamey Haddad (Paul Simon, Sting), il virtuoso della pedal steel guitar Roosevelt Collier (Lee Boys, Karl Denson), il percussionista André Ferrari (Väsen) e Keita Ogawa (Banda Magda, Yo-Yo Ma).
Con due Grammy Award e un implacabile successo planetario (anche con la sua etichetta GroundUp music) League torna a rimettersi in gioco esordiendo con un progetto che promette essere esplosivo.La maggior parte delle musiche sono state elaborate da League mentre era in tour con altre band e inviate alla Tirolien per la scrittura del testo. Molti dei musicisti non si erano mai incontrati fino al primo giorno della registrazione nei leggendari Dreamland Studios di New York. Prima della fine della settimana della registrazione, la band si senta coesa in un modo incredibile. Durante il concerto, Bokanté presenterà brani tratti dai loro album acclamati dalla critica, come “Strange Circles” e “What Heat”, trasportando il pubblico in un viaggio sonoro che attraversa continenti e culture. Con le voci potenti e le intricate tessiture strumentali, la band promette di regalare una performance energica e indimenticabile.
A seguire Ada Montellanico Quintetto con nuovo progetto “Canto Pribito”.
Canto Proibito è la nuova proposta di Ada Montellanico artista tra le più rappresentative del jazz italiano, instancabile ricercatrice di progetti audaci, incentrati su un’idea di suono di gruppo sempre molto innovativa, e sulla scelta di repertori di grande interesse non solo musicale ma anche socioculturale. Negli ultimi progetti artistici ha voluto soffermarsi sull’espressività femminile come nell’album Suono di donna del 2012, nel quale l’attenzione era rivolta alle artiste che nella storia della musica si sono dedicate alla composizione, alla direzione d’orchestra, all’arrangiamento, ruoli storicamente desueti per le donne; oppure ai lavori discografici di grande successo incentrati su due eccelse interpreti come Billie Holiday e Abbey Lincoln, quest’ultima rappresentativa anche del movimento per i diritti civili della popolazione afroamericana e, più estensivamente, di colore. Ada ha sempre avuto una forte predilezione per l’aspetto narrativo e il mondo della “canzone” rielaborato sempre in chiave jazzistica, e ora continuando questo percorso la sfida si è concentrata sull’epoca del medio-tardo barocco, un’era florida e significativa della storia della musica in cui però, forze conservatrici rappresentate dall’Inquisizione molto presente negli stati cattolici proibivano e imponevano divieti e censure: il teatro era considerato luogo di perdizione, gli spettacoli furono interdetti. Alle donne, considerate da sempre esseri perturbanti e pericolosi, fu proibito esibirsi pubblicamente per quanto proprio in quel periodo alcune coraggiose artiste si affacciassero sulla scena socio culturale; per i ruoli femminili subentrarono i castrati, ragazzi a cui in età pre-puberale veniva inflitta una atroce violenza.
Ma nonostante tutto la musica persistette nei palazzi dei nobili aristocratici o in stati più liberali e fiorirono pagine di scrittura straordinarie cariche di sensualità e ricche di qualità e vigore.
Da qui nasce il nome Canto Proibito per il quale sono stati scelte alcune magnifiche composizioni degli autori più rappresentativi di quella epoca: F.Handel, A.Scarlatti, A. Caldara, M.A. Cesti, G. G. Carissimi, F. Cavalli, Barbara Strozzi e Francesca Caccini, meravigliose e rare compositrici di quei tempi.
Per affrontare un progetto così ambizioso e complesso, e per poterlo restituire attraverso una lettura personale e moderna, Ada ha scelto nuovamente di affidare gli arrangiamenti a Giovanni Falzone, artista tra i più innovativi della scena attuale, a cui è legata da un forte sodalizio nato più di dieci anni fa a partire dall’album Suono di donna a cui è seguito nel 2017 il riuscitissimo Abbey’s road. E proprio per l’originale alchimia sonora creata nel tributo ad Abbey Lincoln, Ada per questa nuova avventura musicale ha voluto scegliere la stessa formazione, costituita da Falzone alla tromba e da straordinari musicisti che ormai rappresentano la nuova espressione del jazz italiano: Filippo Vignato al trombone, Jacopo Ferrazza al contrabbasso ed Ermanno Baron alla batteria.
BOKANTÈ
Malika Tirolien, voce
Michael League, chitarra
Chris McQueen, chitarra
Bob Lanzetti, chitarra
Jamey Haddad, percussioni
Roosevelt Collier, pedal e lap steel
Keita Ogawa, percussioni;
Weedie Braimah percussioni
A seguire
ADA MONTELLANICO QUINTETTO
feat. GIOVANNI FALZONE “CANTO PROIBITO”
Ada Montellanico, voce
Giovanni Falzone, tromba
Filippo Vignato, trombone
Gabriele Evangelista, contrabbasso
Ermanno Baron, batteria
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