L’ATTESO RISVEGLIO (2)

I Cattolici Popolari e gli utili strumenti del cuore

Torrevecchia Teatina, 12 luglio 2024. Come è stato possibile che una comunità così operosa, intelligente e soprattutto onesta e buona, in poco tempo, sia stata capace di trasformarsi in una sorta di comunità pigra, ottusa e soprattutto crudele ed intollerante (?).

Chi ha vissuto le vicende di quell’italiano venuto fuori dalle polveri della guerra, per riscattarsi nel lavoro e nelle straordinarie bellezze del made in Italy,  può raccontare di un’Italia davvero bella, solidale, idealista, soprattutto sincera. Italiani buona gente.

Cosa sia successo in poco più di un trentennio è ancora da capire; siamo precipitati letteralmente nel vortice di una superbia che non conosce limiti. Dal mondo delle meraviglie a quello della nausea.

Tutto, comunque, concentrato nelle dinamiche del potere che, in poco tempo, sono entrate in un delirio che autodivinizza e che chiede solo sottomissione.

Ma quale condivisione: ognuno pensa per sé; ma quale solidarietà: male nascere deboli; ma quale giustizia: con il potere s’aggiusta tutto; ma quale fratellanza, i migliori vincono, gli altri asserviti;  ma quale sincerità: furbizia e menzogna vincono sempre.

Ecco, dunque, che ambizione, potere e denaro, con una politica quale strumento utile per ogni progetto di dominio, riescono a cambiare tutto e a  ribaltare ogni cosa. Società capovolta: quell’umanità del rispetto e dell’amore distrutta; quell’economia della crescita e dello sviluppo distrutta; quell’ambiente dei fiumi e dei laghi trasparenti ed incontaminati distrutto; quelle istituzioni autorevoli e responsabili distrutte; quella cultura dei titoli e degli studi distrutta; tutto quel bello distrutto.

Ecco, in poche parole, quello che oggi abbiamo concretizzato, tutti insieme, in questi ultimi trent’anni.

Con tanta indifferenza, tanta pigrizia, tanta indulgenza e remissività, siamo stati, comunque, tutti partecipi di questa distruzione che ha prodotto e realizzato l’Italia che viviamo e che, nel profondo del cuore, detestiamo.

Tutti desideriamo le cose migliori per la nostra Italia; sogniamo tutto il bene ed il buono che si può: è possibile questo?

Si, basterebbe solo volerlo. Basterebbe solo ripartire dalle cose semplici ed umili; dalle cose che ci vedono e ci tengono uniti nel giusto, nel rispetto: nel buon senso.

Ecco, dunque, la possibilità di ripartire dai veri valori umani e morali: quelli essenziali. Ripartire da una idea di giustizia conforme alla dignità della persona umana, dai dettami della retta ragione, dai diritti fondamentali delle persone.

Ripartire dunque dagli insegnamenti cristiani per favorire la convivenza civile, garantire la giustizia, perseguire il bene comune dell’intera comunità e non di un gruppo a detrimento delle legittime esigenze degli altri, garantire ed assicurare le giuste libertà individuali e sociali e rispettare la libertà religiosa ed i diritti della Chiesa.

Camaldoli è lontana nel tempo, ma vicinissima a noi più di quanto si possa credere; non attende altro che il nostro risveglio, il risveglio dei cattolici popolari con il proprio pensiero, con le proprie analisi, con i propri strumenti del cuore per operare nello Stato, nella Famiglia, nell’Educazione, nel Lavoro, nella destinazione e nella Proprietà dei Beni Materiali, nella  Produzione e nello Scambio; nell’Attività Economica Pubblica; nella Vita Internazionale oramai sempre più lontana dai nostri, mortificati e declassati, interessi.

NM

foto: https://comunicazionisociali.chiesacattolica.it/parlare-con-il-cuore-e-il-tema-della-gmcs-2023/