LA DIVINA COMMEDIA ILLUMINA L’ABRUZZO

Giovedì 25 luglio Vernissage della Mostra Fotografica

Città Sant’Angelo, 24 luglio 2024 – È giovedì 25 luglio, alle ore 18:30, il Vernissage della Mostra Fotografica: LA DIVINA COMMEDIA ILLUMINA L’ABRUZZO di Alessandro Antonelli. Un appuntamento di rilievo, proposto dall’amministrazione comunale guidata da Matteo Perazzetti, per volontà dell’assessore al Centro storico, Marcello Di Gregorio e dal direttore dei Musei Civici, Graziano Gabriele. La personale sarà visitabile dal 25 luglio fino all’ 8 settembre 2024 a CITTÀ SANT’ANGELO nei rinnovati ambienti del Museo Civico Luigi Chiavetta in Corso Umberto, 31, dal giovedì alla domenica, dall’h 18:00-23:00. INGRESSO LIBERO.

Un’iniziativa che sarà presentata, GIOVEDÌ 25 LUGLIO 2024, ORE 18:30, con un importante tavolo di relatori. Dopo i saluti del Sindaco di Città Sant’Angelo, Matteo Perazzetti, dell’assessore al Centro storico Marcello Di Gregorio, dell’Assessore alla Cultura, Rino De Bonis e del direttore del Museo Civico, Graziano Gabriele, è scaletta un’introduzione di Paolo De Carolis sulla suggestione di Dante in Abruzzo. A seguire gli interventi di: Alessandro Antonelli, Autore della mostra; Pierluigi Di Clemente, Co-autore del progetto. Interventi danteschi di Pierluigi Di Clemente e Tommaso D’Onofrio al Violino.

“L’idea”, confessa Marcello Di Gregorio, “è di riportare a Città Sant’Angelo un suo figlio illustre. Alessandro Antonelli è un nostro stimato concittadino che, nel campo della fotografia, ha fatto brillare il suo talento tutto angolano. Per questo”, conclude Di Gregorio, “abbiano voluto riportare a “casa” una sua opera così importante, ammirata ed apprezzata ovunque”. “L’occasione, poi”, aggiunge Graziano Gabriele, ” è di far ammirare ai visitatori la nuova sede del museo civico, ancora in fase di allestimento che, si spera, possa essere completato ed aperto al pubblico entro il 2025. E, un lavoro così bello e curato”, conclude Graziano Gabriele, ” come quello realizzato da Alessandro Antonelli non poteva mancare nei nostri spazi al primo vero esame di maturità “.