COMETE – SCIE D’ABRUZZO
La presentazione domenica prossima
Opi, 26 luglio 2024. Domenica 28 luglio alle ore 17.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Opi (Aq), verrà presentato il progetto “Comete – Scie d’Abruzzo” del Direttore di collana Peppe Millanta e la casa editrice Ianieri edizioni: per l’evento, organizzato dalla Pro Loco Opi – Aps con il Comune, verranno illustrate la collana dedicata alla letteratura di viaggio identificata con il colore blu e la collana dedicata dedicata all’Abruzzo immateriale identificata con il colore fucsia ed i relativi volumi già in commercio.
Dialogheranno l’Ufficio stampa del progetto, la giornalista pescarese Alessandra Renzetti e l’editore Mario Ianieri. A sostegno di “Comete – Scie d’Abruzzo” ci sono: I Borghi più belli d’Italia, I Parchi Letterari, il Parco Nazionale della Maiella e Borghi Autentici.
La serie dedicata ai viaggiatori in Abruzzo ha l’intento di raccogliere in un’unica collana la migliore letteratura odeporica che riguarda la regione: una letteratura ricca con personaggi inaspettati e viaggi incredibili, basti pensare ad Alexandre Dumas incuriosito dal prosciugamento del Fucino o al giornalista Ugo Ojetti giunto in Abruzzo, carte alla mano, per osservarne le meraviglie e farne dei veri servizi giornalistici; per questo motivo ogni volume è arricchito da itinerari tematici curati dalla Dott.ssa Serena D’Orazio per scoprire le bellezze inaspettate della regione Abruzzo che hanno destato l’interesse di grandi personaggi.
Il progetto dedicato ai narrativa di viaggio, per la scelta dei testi e le traduzioni, si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore, il Professore Ugo Perolino.
Contestualmente sarà presentata anche la serie fucsia che vuole raccontare l’immaterialità dell’Abruzzo, in una terra che grazie al proprio isolamento si è mantenuta per secoli intatta e che in poco tempo rischia di vedere scomparire il proprio passato sotto la frenesia del nuovo: si tratta di un’indagine che però non vuole essere nostalgica ma promuovere la trasmissione di questo patrimonio culturale immateriale alle future generazioni divenendo materiale vivo come accade per “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte in cui viene preservato il dialetto abruzzese o “Ricette d’Abruzzo” del giornalista Luigi Braccili, tramandato con “Comete” dal figlio Umberto Braccili.