Più ricco, più articolato e sempre più innovativo. Dall’1 al 4 agosto, al BeeOdiversity Park nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Il tema della sesta edizione sarà “Al confine con le api. L’ignoto da esplorare”. La sesta edizione si arricchisce e propone conferenze, dibattiti, workshop ed eventi culturali, oltre al bioblitz a Campo Imperatore
Montebello di Bertona, 27 Luglio 2024. Quattro giorni tra conferenze, dibattiti, workshop e attività di citizen science. Ma anche esperienze nella magnifica e unica natura del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e in alcuni dei suoi più suggestivi centri abitati, come Castel del Monte e Montebello di Bertona. Come sempre, il tema fondamentale, e sempre più attuale, è la salvaguardia degli impollinatori e in particolare degli apoidei: “Al confine con le api. L’ignoto da esplorare”. Al BeeOdiversity Park di Montebello di Bertona torna il Bee Natural Festival, giunto alla sua sesta edizione. L’iniziativa, che per la prima volta andrà avanti per quattro giorni, si svolgerà dal primo al 4 agosto prossimi. Si tratterà di un’occasione unica per diffondere e apprendere conoscenze approfondite e solide sui temi in questione, tanto strategici quanto urgenti.
“Che gli impollinatori siano organismi cruciali per la vita di tutti gli ambienti naturali terrestri è risaputo – sottolinano i promotori dell’iniziativa – Noto a tutti è anche quale importanza abbiano alcune specie di impollinatori per la produzione di cibo e quindi per la nostra sopravvivenza. Tutti i cittadini ormai sanno che questi organismi sono minacciati da molte problematiche, ma spesso la conoscenza di queste tematiche rimane superficiale se non distorta. In questa sesta edizione si è voluto fare ulteriori passi in avanti sia per quanto riguarda il programma ricco e complesso sia sulla solidità dell’offerta scientifica. Il convegno scientifico è da sempre il cuore del Festival ed è l’occasione per far incontrare ricercatori, operatori, enti che gestiscono il territorio e il mondo della società civile”.
La sesta edizione del Bee Natural Festival, infatti, propone un notevole salto di qualità selezionando i relatori seguendo i metodi utilizzati per la maggior parte dei convegni scientifici. È stato in primo luogo istituito un Comitato Scientifico che ha elaborato il tema della sesta edizione e la struttura del convegno. Il Comitato ha poi diffuso queste informazioni attraverso la comunità scientifica, invitando a proporre ricerche, inerenti al tema, da presentare durante il convegno. Attraversando vari argomenti, come la restoration law, il beewashing, il benessere delle api, il biomonitoraggio, la biodiversità, le nuove tecnologie e le nuove sfide dell’apicoltura, il convegno della sesta edizione permetterà di affrontare i temi oggi più all’avanguardia. Parteciperanno studiosi di importanti università, centri di ricerca e istituzioni pubbliche, ma anche di realtà produttive all’avanguardia.
La scelta della durata di ben quattro giorni è finalizzata ad ampliare l’offerta e a dare ai partecipanti maggiori opportunità di conoscere lo splendido territorio in cui si svolge il Bee Natural Festival, il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e i suoi suggestivi centri abitati. Si è scelto quindi di organizzare un calendario di eventi che permetta ai partecipanti di poter accedere a molte e diverse esperienze.
Dopo l’apertura ufficiale con i saluti istituzionali, si comincerà con una proposta unica, ovvero la prima parte di uno straordinario workshop sulla produzione dell’idromele, la bevanda alcolica più antica del mondo fatta solo con acqua, miele e lieviti. Il tutto, guidati da un docente di eccezione come Piotr Medrzycki del CREA di Bologna. La seconda parte del workshop sull’idromele avrà luogo a fine mattinata del 4 agosto e si concluderà con una degustazione di idromeli. Altro appuntamento molto atteso è il “bioblitz” con i ricercatori delle università di Pisa, Firenze e Bologna e della Fondazione Edmund Mach, che si svolgerà il 2 agosto a Campo Imperatore (prenotazione obbligatoria).
Altra grande novità della sesta edizione saranno le serate nel paese di Montebello di Bertona che, oltre all’offerta culturale, permetteranno di godere del bellissimo centro abitato del comune, che fin dalla prima edizione ha sempre sostenuto il festival. In collaborazione con la locale Pro loco sono state previste due attività. Il 2 agosto, alle 21:30, lo show degli Yo Yo Mundi “Il mondo è una palla pelosa”, spettacolo molto giocoso costituito da un ventaglio di canzoni con protagonisti animali e insetti, intervallate da brevi letture caratterizzate da tematiche ambientali; protagonisti gli artisti Paolo Enrico Archetti Maestri e Simone Lombardo. La sera del 3 agosto, sempre alle 21:30, Montebello ospiterà la proiezione del film documentario Honeyland di Tamara Kotevska e Ljubomir Stefanov, affascinante e intensa pellicola prodotta nella Macedonia del Nord nel 2019 che affronta, col linguaggio della poesia e del racconto, le tematiche che da sempre sono al centro del Bee Natural Festival. A conclusione della proiezione ci sarà una conversazione con Paolo Fontana.
Il programma prevede inoltre numerose attività per le bambine e i bambini.
Il Bee Natural Festival è un evento nato spontaneamente e dal basso con la volontà di offrire un’occasione di incontro tra quanti hanno a cuore la salvaguardia della biodiversità e degli impollinatori, convinti che l’apicoltura naturale e sostenibile sia una strada da percorrere. Ideatori di questo festival sono stati i Montanari Bertoniani di Montebello di Bertona, Bioapi e World Biodiversity Association, ma senza i contributi e il sostegno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del Comune di Montebello di Bertona, cui poi si sono aggiunti il Consiglio Regionale dell’Abruzzo, la Bio Cantina Orsogna e il WWF, non si sarebbe giunti a questa sesta è ancor più ricca edizione.
Grande ruolo ha avuto la costituzione del Comitato scientifico che vede la partecipazione di ricercatori ed esperti dell’Università di Pisa e di Bologna, del CREA di Bologna, della Fondazione Edmund Mach, del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, di World Biodiversity Association e di Bioapi.
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