UNA PIAZZA AD ALFREDO PAGLIONE

L’ideatore della rassegna d’arte contemporanea Un Mosaico per Tornareccio. Ieri l’intitolazione nel cuore del paese dei mosaici

Tornareccio, 28 luglio 2024 – Tornareccio dedica una piazza alla memoria di Alfredo Paglione, il noto gallerista e collezionista d’arte ideatore della rassegna d’arte contemporanea “Un Mosaico per Tornareccio”.

La cerimonia di intitolazione si è tenuta ieri pomeriggio alla presenza dell’associazione Amici del Mosaico Artistico, rappresentata dalla presidente Elsa Betti, del sindaco Nicola Iannone, di Marco Santi del Gruppo Mosaicisti di Ravenna, di Angelo Bucci dell’Università europea del design di Pescara e della autorità civili e militari.

La piazzetta che omaggia Paglione, scomparso due anni fa, è largo Santa Vittoria, considerata la piazza dei Maestri, poiché custodisce le opere più preziose di quel museo a cielo aperto che rappresenta il sogno diventato realtà grazie alla lungimiranza e all’impegno del mecenate abruzzese. Nella “stanza” sono esposte opere di grandi artisti del secolo scorso, da Aligi Sassu, José Ortega e Carlo Mattioli a Gino Severini, Alberto Sughi, Ruggero Savinio e Michele Cascella, che sono state donate alla rassegna da collezionisti e dalle famiglie degli artisti.

L’intitolazione della piazza nel cuore del borgo rappresenta l’amore di Paglione per l’arte ma soprattutto il legame con il territorio. Era il 2006 quando il collezionista inaugurava  “Un mosaico per Tornareccio”, donando personalmente tre splendidi mosaici di Sassu, Ortega e Carroll, e dava il via al progetto di trasformare  le strade del suo paese d’origine  in un affascinante percorso museale. Con l’intento di voler diffondere fra la sua gente, specialmente fra i giovani, l’amore per l’arte, per la poesia e per la bellezza, creò un incredibile museo all’aperto che è quello che si ammira oggi  perdendosi tra i vicoli del centro storico di Tornareccio. Dove in ogni angolo, in ogni “stanza” così come in un vera galleria, fioriscono straordinarie opere d’arte che sono parte integrante della vita quotidiana dell’intera collettività.

La cerimonia è stata anticipata dal mini tour alla scoperta dei mosaici a cura dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Tornareccio che hanno accompagnato i visitatori tra le bellezze artistiche del paese. 

“Alfredo Paglione ha creduto fortemente in questo territorio e nella forza delle sue radici, ha dato fiducia alla popolazione ed è solo grazie a lui che questa iniziativa che non ha pari in Italia, si sia concretizzata a Tornareccio – commenta Elsa Betti, presidente dell’associazione Amici del Mosaico Artistico – Siamo molto orgogliosi di aver coinvolto gli alunni delle scuole superiori di primo grado di Tornareccio che, guidati dalla prof.ssa Lisa Pallante, hanno seguito un percorso che li ha portati ad  adottare alcuni dei nostri mosaici di cui sono diventati Ciceroni eccezionali. I semi di bellezza che Alfredo amava nominare qui sono germogliati e fioriscono ogni giorno e questo è il regalo più prezioso che ha fatto a questo territorio”.

Grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Amici del Mosaico artistico, che coordina e organizza ogni anno la rassegna di arte contemporanea “Un Mosaico per Tornareccio”, le opere esposte al momento sono 106. Comprese le ultime due, collocate quest’anno:  “Coltiva Bellezza” di Sergio Ceccotti  e “Lapo” (Il Lupo e L’Ape) di Gabi Minedi.

“Il paese deve molto ad Alfredo Paglione, intitolare una piazza alla sua memoria è stata una scelta pienamente condivisa dall’amministrazione, dall’associazione e da tutti i cittadini che ogni giorno hanno il privilegio di ammirare l’arte tra le vie del centro storico – commenta il sindaco Nicola Iannone – Il suo sogno era quello di tagliare il traguardo dei cento mosaici collocati sui muri delle abitazioni del borgo, ebbene oggi i bozzetti da ammirare sono oltre cento. Questo è un sogno comune che si realizza grazie alla visione di una grande amante dell’arte e di tutti quanti si sono adoperati per la realizzazione del museo”.

I capolavori degli artisti che in questi anni hanno partecipato a “Un Mosaico per Tornareccio” e che oggi arricchiscono le stanze del museo, saranno racchiuse in una nuova identità, il Museo dei Mosaici di Tornareccio (MuMo). L’associazione Amici del Mosaico Artistico è già a lavoro per rendere più fruibile i percorsi, collocando pannelli informativi e corredi per permettere  ai visitatori di muoversi all’interno del museo in modo agevole e intuitivo.

“L’associazione AMA si sta adoperando per fornire a questo museo all’aperto gli strumenti per poterlo vivere in autonomia – spiega Elsa Betti – Per far questo due anni fa abbiamo iniziato una collaborazione con la Ued di Pescara che proprio questa estate si sta concretizzando nella produzione di materiale informativo per garantire la  visita ai mosaici e per fornire una identità grafica a tutto il progetto, con l’obiettivo entro la fine dell’estate di poter accogliere i visitatori ed accompagnarli in questa visita speciale al paese dei mosaici”.

“Tornareccio quest’anno omaggia l’Anno delle radici – conclude il primo cittadino Iannone – e personalmente non posso non creare un parallelismo tra i tornarecciani emigrati all’estero che mostrano affetto e attaccamento alle proprie origini e Alfredo Paglione che, spinto dall’amore per le proprie radici, ci ha donato arte e bellezza. Un lascito di un valore inestimabile che ognuno di noi ha il dovere di custodire, così come il ricordo di una persona straordinaria che resterà per sempre nei nostri cuori”.

Barbara Del Fallo




PREMIO NAZIONALE DI NARRATIVA NEO EDIZIONI

In dirittura d’arrivo la prima edizione  

Castel di Sangro, 28 luglio 2024. Dopo mesi di lavoro, la casa editrice di Castel di Sangro ha scelto la terna dei finalisti che il 2 agosto si contenderanno la vittoria finale.

Le opere selezionate tra centinaia di aspiranti scrittori sono:

– “L’incredibile e memorabile storia di Callista Wood che morì otto volte” di Manuela Montanaro di Casamassima (Bari);

– “Spettri, diavoli, cristi, noi” di Riccardo Ielmini di Laveno-Mombello (Varese);

– “Grottesco Adolescenziale Periferico” di Placido Di Stefano di Messina.

Ai tre finalisti, la casa editrice abruzzese proporrà un contratto di pubblicazione per inserire i romanzi in oggetto nel proprio catalogo.

Al vincitore assoluto, che verrà premiato nella serata del 2 agosto alle 21.30 al Teatro Francesco Paolo Tosti di Castel di Sangro, verrà assegnata una targa, un premio aggiuntivo di 1000 euro (da intendersi come anticipo sulle future royalties) e un ufficio stampa dedicato per agevolare la promozione del libro dal momento della pubblicazione che avverrà nel corso del 2025.

Con questo premio, la Neo Edizioni, arrivata al suo sedicesimo anno di attività, vuole dare fiducia a un tipo di narrativa lontana dai salotti letterari, una narrativa priva di dettami e condizionamenti, di ipocrisie e riverenze, di tradizionalismi e prudenza. Soprattutto vuole dimostrare che anche da un piccolo e isolato centro dell’Appennino centrale è possibile fare e diffondere cultura in tutta Italia e nel mondo.

I libri della Neo Edizioni sono stati tradotti e pubblicati in Spagna, Francia, Romania, Serbia, Cile, Argentina e Cina. La casa editrice sangrina, nel corso degli anni, ha vinto più di 30 premi a caratura nazionale, comprese due apparizioni in dozzina al Premio Strega, il premio letterario più importante d’Italia.




PER VIVIFICARE L’ESISTENZA …

… importante raccogliere i frammenti prima che vadano persi

di Don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 28 luglio 2024. Combattiamo spesso con tanti piccoli frammenti nella nostra vita. Un senso di dispersione ci accompagna costantemente. E’ importate porsi, ogni tanto, le domande fondamentali: per chi lo faccio?

Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.

Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli, infatti, sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».

Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.

Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano.

E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.

Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo (Gv 6, 1-15 – XVII TO/B).

Sono molti gli autori che hanno riflettuto su… i frammenti! Il primo libro che mi viene in mente è: “Il tutto nel frammento”, di Hans Urs von Balthasar. Un bel testo sulla vita cristiana, con tanti e profondissimi spunti di meditazione. Ma torniamo al Vangelo.

Gesù ordina: “Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto”. È ovvio che il primo riferimento sia alla lotta contro lo spreco. Ne parliamo spesso, ma dobbiamo anche riconoscere che il perdere, il buttar via il superfluo appartiene alla nostra cultura così profondamente, tanto che spesso non ci accorgiamo nemmeno di quanto e quando sprechiamo.

Tuttavia, penso che il consiglio di Gesù non abbia solo un riferimento materiale – il pane da offrire a chi non lo ha e la lotta allo spreco –  ma contenga altri insegnamenti di vita. “Raccogliete i pezzi avanzati”, dice Gesù. Non è un lavoro facile raccogliere quello che è disperso. Pensiamo a un puzzle, a un mosaico: ci vuole tanta pazienza e attenzione perché i vari pezzi non vadano dispersi.  Gesù ci chiede di raccoglierli non solo per un motivo di carità, urgente e inderogabile, ma anche perché ci sia chiaro l’intero disegno. E l’intero disegno è dato da piccoli frammenti, come nel puzzle.

Combattiamo spesso con tanti piccoli frammenti nella nostra vita. Un senso di dispersione ci accompagna costantemente.

È importate porsi, ogni tanto, le domande fondamentali: per chi lo faccio?

Qual è il fine?

Come lo faccio?

Cosa mi aiuta a raccogliermi?

Cosa mi disperde?

Il disegno generale è ancora lo stesso?

Come cristiani siamo abituati a dire che il buon Dio è il fine della nostra vita, che Lui dà senso a quello che facciamo e ci offre il quadro generale del puzzle.

Eppure, questa affermazione di fede, vera e fondamentale, non sempre riesce a vivificare l’esistenza.

E, alcune volte, ci travolge la dispersione: frammenti fuori luogo o persi. Bisogna sedersi un attimo, fare mente locale, fare delle scelte e non rimandarle: raccogliere i frammenti prima che vadano persi. 

Nel suo “Il tutto nel frammento” von Balthasar ha scritto: “Il cristiano sta sulla soglia della vita, dove tutto si schiude, tutto promette, tutto subisce una trasfigurazione profonda, per nulla superficiale, vera e non verniciata”.




A CAMALDOLI: UNA TERRA DA ABITARE E CUSTODIRE

di Simone Baroncia

PoliticaInsieme.com, 28 luglio 2024. Una terra da abitare e custodire: questo il titolo della 60ª Sessione di formazione promossa dal Segretariato attività ecumeniche (Sae Aps) iniziato da oggi a Camaldoli fino al prossimo 3 agosto.

L’incontro trae spunto dal versetto biblico di Genesi, Il Signore Dio prese l’essere umano e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse, esprimendo il senso di una riflessione sulla cura di quella casa comune che è il mondo creato, in un tempo di crisi socio-ambientale, come ha sottolineato la presidente del  Sae, Erica Sfredda.

“Un tema fondamentale in questo momento storico. Lo affronteremo da due punti di vista: il primo, naturalmente, è quello biblico, cioè noi riteniamo che la fede nell’atto creativo di Dio segna e radica le grandi religioni monoteiste in un terreno che non può prescindere dal rispetto della terra, che ci è stata data perché fosse custodita e coltivata e non sfruttata e depredata. Il secondo punto di partenza è che tutto è connesso, perché ogni azione produce anche effetti sull’ambiente”.

Si tratterà di leggere i segni di questo tempo così problematico, di interpretarli alla luce dell’elaborazione delle diverse Chiese e tradizioni religiose, di indicare buone pratiche per farvi fronte. L’evento si articola in momenti di riflessione, incontro, preghiera e convivialità, secondo lo stile che da sessant’anni caratterizza le sessioni Sae e che anche quest’anno metterà a confronto cristiani delle diverse confessioni, ma anche esponenti di diverse religioni.

Alla  presidente, Erica Sfredda, ed a Simone Morandini, membro del comitato esecutivo del Segretariato Attività Ecumeniche e rappresentante dell’ATISM (Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale) nel CATI (Coordinamento Associazioni Teologiche Italiane), abbiamo chiesto di spiegarci la scelta di questo tema: “Da 60 anni il SAE organizza ogni anno una sessione di formazione ecumenica, focalizzando la propria attenzione sia su temi di dialogo interconfessionale, sia su quelle questioni nelle quali è in gioco la vita della famiglia umana. In un tempo di crisi socio-ambientale devastante, guardare ad una terra da coltivare e custodire è stata una scelta naturale, a maggior ragione per i lunghi decenni di azione convergente in quest’ambito da parte delle diverse chiese cristiane. è, infatti, dagli anni ‘70 che il Consiglio Ecumenico delle Chiese ha iniziato ad occuparsi della crisi ambientale, offrendo un contributo determinante all’elaborazione dell’idea di sostenibilità; è dal 1991 che il Patriarca Bartolomeo invia ogni anno una lettera enciclica alle chiese in occasione della giornata del creato del 1° settembre; è già in testi di papa Paolo VI che la Chiesa cattolica ha iniziato a segnalare la devastante prospettiva della crisi ecologica”.

Per la lettura completa dell’articolo https://www.acistampa.com/story/25552/abitare-e-custodire-la-terra-la-riflessione-delle-religioni-a-camadoli




STRATEGIA ZES NELLA DIREZIONE GIUSTA

Si sostenga ora con una dotazione finanziaria adeguata la dinamicità delle nostre imprese

Pescara, 28 luglio 2024. Il Presidente di Confindustria Abruzzo e Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Silvano Pagliuca, all’indomani della presentazione del Piano strategico sulla ZES Unica da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Ministro per gli Affari Europei il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, ne esprime una valutazione positiva della struttura e dei contenuti, in particolare per l’individuazione delle filiere da rafforzare che sono stata identificate in settori cardine dell’economia abruzzese come l’automotive, il Made in Italy di qualità, la chimica farmaceutica, la navale, l’agroindustria, il turismo e l’aerospazio.

Pagliuca ha sottolineato: “Il Piano strategico della ZES unica,  che definisce operativamente i due macro obiettivi nel rafforzamento delle infrastrutture e negli incentivi alle imprese in forma di credito d’imposta va nella giusta direzione. Ora ci sono indirizzi chiari per le priorità di intervento sulle risorse disponibili, mi riferisco a PNRR e Fondi di coesione che orientano una visione di sviluppo del Meridione come leva strategica di crescita del Paese, ma le nostre imprese hanno necessità di piani strategici certi nel tempo e nelle dotazioni finanziarie.

Come Confindustria grazie alla vasta rete di imprese del sistema siamo orientati a collaborare con la ZES unica per accelerare l’attuazione del Piano, perché sia più rispondente alle esigenze di rapidità del sistema produttivo. Non possiamo minimamente immaginare che la messa a terra delle misure previste non produca risultati concreti in termini di sviluppo economico ed occupazionale. Sono finalità di pesante responsabilità, per i quali ci battiamo ogni giorno, ma per essere realizzabili necessitano anche di dotazioni finanziarie idonee.  Le agevolazioni ZES, come la decontribuzione SUD, unitamente agli altri interventi per le imprese devono avere una durata temporale ampia e devono essere integrabili tra loro”.

Qui l’altra questione di attualità in questi giorni. “Le imprese abruzzesi” prosegue Pagliuca, “hanno sviluppato piani di investimento e presentato richieste di agevolazione ottemperando agli strumenti normativi ZES: per queste richieste chiediamo che venga effettivamente garantita una dotazione finanziaria adeguata, altrimenti rischiamo di tarpare le ali alle imprese che nei loro piani si attendevano un tax credit fino al 60%. Il credito d’imposta offerto dalla ZES Sud rappresenta un’opportunità fondamentale per incentivare gli investimenti e stimolare la crescita economica. Tuttavia, è essenziale che le agevolazioni siano adeguate e sufficienti per rispondere alle esigenze delle nostre aziende. Chiediamo quindi al Governo di rivedere la percentuale del credito d’imposta, attualmente fissata al 17,66%, per garantire un sostegno di crescita del Paese. più significativo alle imprese che operano in queste aree strategiche. Solo attraverso un impegno congiunto e misure efficaci potremo costruire un futuro prospero per il nostro territorio e per l’intero Sud Italia, perseguendo l’obiettivo di un riequilibrio sociale ed economico del Paese.”




OMAGGIO A MANZONI

“Questo matrimonio non s’ha da fare” arriva il melologo in omaggio a I Promessi Sposi

Martinsicuro, 28 luglio 2024. L’appuntamento, organizzato dall’amministrazione comunale, andrà in scena lunedì 29 luglio alle ore 21:30 in piazza don Salvatore Barbizzi a Villa Rosa di Martinsicuro e vedrà come voce recitante Ettore Bassi, al pianoforte Marco Beretta e alla regia Alberto Oliva.

Un omaggio al più grande scrittore e romanziere italiano di tutti i tempi, Alessandro Manzoni.

Attraverso la sua opera più celebre ed universalmente riconosciuta, “I Promessi Sposi”, si è dato vita ad un connubio letterario – musicale in cui le parole, i passaggi più significativi del romanzo “letti” dal noto attore Ettore Bassi incontrano i suoni del pianoforte e la musica originale che Marco Beretta ha composto allo scopo di anticipare e sottolineare il contenuto emotivo del testo.

Una formula originale ma con trascorsi gloriosi, quella del Melologo, genere che ebbe il suo massimo splendore nei secoli passati, ma sempre attuale perché felice unione di due espressioni del linguaggio umano, che si compenetrano e valorizzano vicendevolmente in una forma espressiva molto efficace e diretta.

“È uno spettacolo – le parole della consigliera delegata alla cultura Giuseppina Camaioni – che vuole essere un modo diverso per far rivivere, attraverso l’intensa interpretazione dell’attore Ettore Bassi e la musica ispirata ed evocativa del compositore Marco Beretta le pagine, a noi tutti tanto care e ricche di ricordi, di uno dei capolavori della letteratura di tutti i tempi.”

L’ingresso all’evento sarà gratuito.




LA MOSSA GIUSTA

L’associazione Med presenta il libro del giornalista Enrico Franceschini

Casalbordino, 28 luglio 2024. Martedì 1° agosto alle ore 19, nella suggestiva cornice di Palazzo Furii a Casalbordino, il giornalista Enrico Franceschini sarà ospite dell’associazione MeD – Mari e Deserti. Durante l’incontro Franceschini dialogherà con la presidente dell’associazione Lucia Valori.

Una serata speciale per la nostra associazione.  Avremo il grandissimo piacere e l’ onore di ospitare ancora una volta Enrico Franceschini, fine giornalista e scrittore, firma storica del quotidiano la Repubblica e noto corrispondente dalle più importanti sedi estere. Sarà con noi per presentare il suo ultimo bellissimo ed appassionante romanzo biografico La mossa giusta.

Enrico Franceschini gira il mondo da oltre quarant’anni come corrispondente estero di Repubblica. Ha vissuto a New York, Washington, Mosca, Gerusalemme e Londra, dove risiede attualmente. Nel 1993 ha vinto il Premiolino, uno dei più antichi e importanti premi giornalistici italiani, per il suo reportage sul golpe in Russia. È autore di venticinque libri di narrativa e saggistica.




UN’ESTATE DA FAVOLA teatro per ragazzi

Gli spettacoli Zeza e Pulcinella e Cappuccetto Rosso in programma il 29 e 30 luglio al parco dell’auditorium Flaiano di Pescara, nell’ambito della rassegna

Pescara, 28 luglio 2024. Dopo il grande successo di “Hamelin”, “Maldanno” e “Arcipelago”, che hanno registrato il tutto esaurito, “Un’estate da Favola”, rassegna di teatro per ragazzi, nata dalla collaborazione tra l’Ente Manifestazioni Pescaresi e il Florian Metateatro Centro di Produzione, continua a stupire e a coinvolgere il pubblico di ogni età con gli ultimi due spettacoli in programma: “Zeza e Pulcinella” del Teatro Bertolt Brecht e “Cappuccetto rosso nel bosco” di Zaches Teatro.

Zeza e Pulcinella: Un viaggio tra tradizione e innovazione

Lunedì 29 luglio alle ore 18:30 presso il parco dell’Auditorium Flaiano sarà la volta di “Zeza e Pulcinella” di Pompeo Perrone, con la regia di Maurizio Stammati.

Questa imperdibile performance del Teatro Bertolt Brecht di Formia si inserisce nella storica rassegna, che unisce il fascino del teatro di strada alle atmosfere farsesche della maschera napoletana. Il Teatro Bertolt Brecht di Formia, con la sua lunga e profonda confidenza con la maschera di Pulcinella, ha narrato attraverso diversi spettacoli le peripezie, gli amori, le disavventure e persino la morte di questo iconico personaggio. “Zeza e Pulcinella” si inserisce in questa linea di lavoro, ispirandosi alla Zeza tradizionale in maniera molto libera, rielaborando e contaminando le diverse tradizioni per dare vita a una serie di quadri ispirati alle tecniche del teatro di strada e di figura.

La Zeza tradizionale è una scenetta carnevalesca, cantata al suono del trombone e della grancassa, nata nella seconda metà del Seicento. Rappresenta la storia delle nozze di don Nicola, studente di legge, e Vicenzella, contrastate dal padre della ragazza, Pulcinella, e sostenute da sua moglie Zeza. Le scene creano quadri vivaci e coinvolgenti, che si inseriscono nella tradizione delle guarattelle, ovvero dei burattini ispirati alla celebre maschera, con un tocco innovativo e rispettoso delle radici storiche, coinvolgendo il pubblico in un’esperienza teatrale unica e divertente per tutte le età​.

Non è solo uno spettacolo divertente e coinvolgente, ma rappresenta anche un’opportunità educativa per i giovani spettatori. Attraverso la reinterpretazione delle tradizioni teatrali, lo spettacolo stimola la riflessione sui temi universali della gelosia, dell’amore, del conflitto generazionale e del rispetto reciproco. Questo tipo di narrazione permette ai bambini e ai ragazzi di avvicinarsi al patrimonio culturale italiano in modo ludico e affascinante, favorendo l’apprendimento attraverso l’intrattenimento.

Fondato nel 1974 a Formia, il Teatro Bertolt Brecht ha dedicato anni alla ricerca sull’arte dell’attore. Dopo un primo periodo di studio sulle tecniche della pantomima, il gruppo ha abbracciato le correnti del Terzo Teatro, collaborando con figure di spicco come Eugenio Barba e Jerzy Grotowski. Questa esperienza ha permesso alla compagnia di sviluppare un approccio partecipato e coerente alla cultura teatrale, portando i loro spettacoli in tournée in tutto il mondo.

Presenti nel cast: Maurizio Stammati, che firma anche la regia, Peter Ercolano, Anna Maggiacomo, Antonio Pernarella, Chiara Laudani e Sara Petrone. Le scenografie sono di Carlo De Meo e i costumi di Barbara Caggiari.

Spettacolo per tout public dai 7 anni.

Cappuccetto Rosso nel Bosco: un viaggio fiabesco tra danza e teatro di figura

La rassegna teatrale “Un’estate da favola” si concluderà in grande stile con lo spettacolo “Cappuccetto Rosso nel Bosco”, in programma martedì 30 luglio 2024, con due turni alle ore 18:00 e 19:30 nel parco dell’Auditorium Flaiano. Grazie all’interpretazione unica della compagnia Zaches Teatro, questo spettacolo, pensato per un pubblico di tutte le età e consigliato dai 4 anni in su, promette di regalare momenti indimenticabili.

Con la regia, drammaturgia e coreografia di Luana Gramegna, “Cappuccetto Rosso nel Bosco” è uno spettacolo immersivo che trasforma il parco dell’Auditorium Flaiano in un posto magico. Il racconto, accompagnato dalla voce narrante di Luana Gramegna e dalle musiche originali di Stefano Ciardi, esplora le varianti della famosa fiaba di Cappuccetto Rosso, dalle versioni popolari e orali antecedenti a Perrault fino alla versione ottocentesca dei Grimm. Il cast è composto da: Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco/Enrica Zampetti, Francesca Valeri, le scene, i costumi e le maschere sono di Francesco Givone, assistente costumi e oggetti di scena, Alessia Castellano e realizzazione costumi Giulia Piccioli.

Attraverso danza, teatro di figura e musica, lo spettacolo racconta il viaggio di crescita e accettazione della protagonista, che affronta pericoli e scopre sé stessa nel misterioso bosco. Attorno al pubblico immerso nel bosco, si muovono, appaiono e scompaiono i personaggi della fiaba di Cappuccetto Rosso, dando vita alla famosa storia della bambina e del lupo. Luogo di mistero e fascino, di tentazione e di trasgressione, il bosco nasconde e rivela, ed è proprio per questo che permette la disubbidienza: lontano dagli occhi materni che sorvegliano, i bambini trasgredendo affrontano pericoli e rischi, ovvero le proprie paure. L’ingenuità e l’innocenza devono essere, almeno in parte, abbandonate per riuscire a far parte del mondo degli adulti, complesso e ostile. E, come gli adulti, anche Cappuccetto Rosso si trova a dover affrontare le universali domande: “Dove vai?”, “Quale via prenderai?”, “Chi c’è qui?”. La narrazione è accompagnata dalle note della viola e dalla voce di una bizzarra cantastorie, che guida gli spettatori attraverso il misterioso bosco.

Zaches Teatro, compagnia di teatro e danza fondata a Firenze nel 2007, ha ricevuto il Premio Nazionale Hystrio Corpo a Corpo nel 2023 per la sperimentazione e la contaminazione dei linguaggi artistici. La compagnia è rinomata per la sua raffinatezza formale ed espressiva, integrando drammaturgia, suono, testo e movimento in modo unico. All’interno del mondo che Zaches Teatro crea di volta in volta, quello che non viene ascoltato nei discorsi “ragionevoli” passa attraverso il “c’era una volta”, per riscoprire il mondo fiabesco, le storie che abbiamo ascoltato fin da piccoli. Così, invitandoci a una partecipazione emotiva-attiva, la Compagnia intende renderci presenti a ciò che viviamo oggi e spingerci a distillare il nostro significato personale. Per questo il lavoro di Zaches Teatro, rimanda spesso al simbolo o meglio agli archetipi di una cultura universale che, grazie al teatro di figura, riesce a esprimere con dirompente forza poetica.

Gli spettacoli “Zeza e Pulcinella” e “Cappuccetto Rosso nel Bosco”, messi in scena da compagnie riconosciute a livello nazionale, offriranno al pubblico l’occasione di immergersi nella magia del teatro, promettendo di trasportare spettatori di ogni età in un mondo ricco di storie ed emozioni, regalando alla rassegna un finale indimenticabile.




ARTEPARCO 2024 RINASCITA DI MEGX

La settima edizione inaugura l’opera Rinascita di megx e celebra il territorio con un livedi Syria che rende omaggio alla figura di Gabriella Ferri

Pescasseroli, 28 luglio 2024. Sabato 27 luglio – ARTEPARCO, iniziativa che dal 2018 valorizza un territorio unico come il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise con interventi di arte contemporanea, inaugura la sua settima edizione e presenta l’opera Rinascita di megx (1984), artista visiva il cui lavoro vede sempre protagonista il contesto del bosco in una costante riflessione intorno al rapporto tra uomo e natura.

Con questa settima edizione, ARTEPARCO amplia la vocazione del progetto a diventare un vero e proprio museo a cielo aperto che porta il pubblico alla scoperta di opere nascoste nel Parco.

Arrivando da Pescasseroli e attraversando i sentieri C1 e C2 è possibile trovare le installazioni di artisti dalla diversa cifra stilistica che, nel corso degli anni, si sono confrontati con questa incontaminata ambientazione: Marcantonio, Matteo Fato, Alessandro Pavone, Sissi, Valerio Berruti e Accademia di Aracne.

ARTEPARCO 2024, Rinascita di megx, ph DMG Comunicazione

Il progetto, ideato dall’imprenditore e comunicatore abruzzese Paride Vitale, nasce dalla virtuosa collaborazione tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Comune di Pescasseroli e il brand di profumi PARCO1923.

“Giunti alla settima edizione posso affermare che ARTEPARCO rappresenta per il territorio una grande festa che porta ogni anno l’arte su un dei sentieri C1 e C2, trasformandolo in un luogo unico al mondo. Ogni anno gli artisti possono confrontarsi con la magia di questi luoghi raccontando una storia sempre nuova”, afferma Paride Vitale.

“ARTEPARCO rappresenta una straordinaria fusione di natura, arte e cultura, pensata per svelare le meraviglie nascoste di questi ambienti”, dichiara Giovanni Cannata, Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il nostro obiettivo è quello di offrire ai visitatori un’esperienza immersiva che li colleghi profondamente con la Natura anche attraverso le espressioni artistiche, favorendo un maggiore apprezzamento del patrimonio naturale e culturale che ci impegniamo ogni giorno a proteggere e celebrare”.

ARTEPARCO 2024, Conferenza stampa, ph DMG Comunicazione

ARTEPARCO è inoltre realizzato grazie al prezioso supporto di partner attenti alla salvaguardia dell’ambiente come BMW Italia, che da sempre dimostra un particolare impegno verso la sostenibilità, GORE-TEX, azienda leader nella realizzazione di tecnologie per capi outdoor con una visione orientata alla protezione del pianeta, e Woolrich Outdoor Foundation, realtà la cui missione è quella di sostenere iniziative di tutela ambientale e, da quest’anno INWIT, primo operatore di infrastrutture digitali e condivise per le comunicazioni elettroniche che mette sempre al centro il proprio impatto economico, ambientale e sociale.

Grazie a Sky Arte, il canale televisivo dedicato all’arte e alla cultura in tutte le sue forme, questa sera si terrà un concerto live di Syria che, accompagnata alla chitarra da Massimo Germini, si esibirà in un tributo a Gabriella Ferri. La performance, nata con la volontà di raccontare e riportare alla memoria la vita di una donna e artista che ha fatto la storia della musica leggera, si terrà nella bellissima cornice dei Colli Bassi.

Per l’impegno rivolto alla valorizzazione del territorio dimostrato negli anni, l’iniziativa gode del Patrocinio del Ministero dell’Ambiente della Sicurezza Energetica.

ARTEPARCO 2024, Rinascita di megx, ph DMG Comunicazione

RINASCITA DI MEGX

Le opere di megx sono installazioni di land art site specific effimere, opere vive e biodegradabili in argilla e paglia che uniscono scultura e pittura. In tutte le sue opere fonde alla corteccia degli alberi oggetti e corpi umani alla ricerca dell’integrazione fisica e spirituale dell’uomo con la natura.

“La conoscenza delle foreste vetuste del Parco, dove i faggi secolari hanno avuto la possibilità̀ di crescere e morire naturalmente, è stata la mia ispirazione. Questa condizione è stata resa possibile, non solo da eventi, storici o casuali, ma anche dalla creazione del Parco e dalla tutela dell’uomo”, dichiara megx. “Questo esempio di collaborazione mi ha illuminato, nell’osservare un albero morto ho subito avuto una visione della sua rinascita attraverso l’arte”.

ARTEPARCO 2024, megx, ph DMG Comunicazione

Con Rinascita l’artista si confronta per la prima volta con un’opera permanente discostandosi dalla sua precedente ricerca per l’uso dei materiali: da impasti di terra cruda passa infatti alla cottura dell’argilla.

L’opera, realizzata in terracotta, rappresenta una figura dalle fattezze femminili che emerge dal tronco di un albero morto evocando una visione di ricrescita.

Il corpo ligneo e i rami-umani che si innalzano verso il cielo incarnano una primavera simbolica, un richiamo alla ciclicità della vita e al continuo rinnovamento che la natura stessa ci insegna.

Il tema della rinascita è il centro poetico dell’opera, poiché se qualcosa ricresce non muore mai davvero ma si modifica soltanto.

Nell’insieme visivo, Rinascita ricresce dal ceppo dell’albero che, da lontano, appare come un generico albero per poi rivelare una silhouette umana integrata armoniosamente al tronco e alla flora circostante.

Come ogni anno, la manifestazione offre ai visitatori una particolare audioguida per aggirarsi tra le opere scortati dalla voce di Victoria Cabello e Paride Vitale.




L’EDIZIONE BACCANO

La mostra dei vini di Montepagano spegne 52 candeline. Trenta cantine, otto aree dedicate al food, masterclass e musica dal 2 al 4 agosto

Roseto degli Abruzzi, 28 luglio 2024 – Dal 2 al 4 agosto, il borgo storico di Montepagano torna ad essere il palcoscenico di un’esperienza enogastronomica unica nel suo genere grazie alla 52esima edizione della “Mostra dei Vini – Edizione Baccano” organizzata da Trigono SRLS con il fondamentale supporto dell’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi.

La storica manifestazione è stata presentata questa mattina in Sala Consiliare nel corso di una conferenza stampa che ha visto la partecipazione del Vicesindaco Angelo Marcone, dell’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio, del Capogruppo Paolo De Nigris e, per l’organizzazione, di Amos Di Felice e Francesco Mazzali.

LA MOSTRA. Dal 2 al 4 agosto, a partire dalle 18.30, saranno presenti a Montepagano 30 cantine, ciascuna con le proprie eccellenze, pronte a far scoprire e apprezzare il meglio della produzione vitivinicola del nostro territorio. Accanto a queste, sarà possibile trovare otto stand dedicati al food, gestiti dalle attività del territorio, dove si potranno assaporare specialità culinarie che esalteranno i sapori dei vini in degustazione.

La 52esima edizione della Mostra dei Vini di Montepagano sarà un’occasione straordinaria, dedicata alla celebrazione e alla promozione dell’eccezionale produzione vinicola della nostra regione. Il fulcro di questo prestigioso evento è la creazione di un’esperienza senza precedenti, destinata ad appassionati, professionisti del settore e visitatori, che abbracceranno diverse iniziative. L’intenzione è quella di rendere il borgo di Montepagano un’attrazione non solo per i giorni dello svolgimento della mostra, ma durante tutto l’anno creando un indotto turistico continuo.

Un’altra grande novità di quest’anno è il “fuori mostra”, un’iniziativa che arricchisce ulteriormente l’esperienza dei visitatori. Mentre il borgo sarà interamente dedicato alla degustazione di vini, nella passeggiata panoramica sarà possibile godere di un’atmosfera festosa con la presenza di ristoratori locali, musica dal vivo e vari intrattenimenti. Un’occasione per vivere Montepagano a 360 gradi, scoprendo non solo i suoi vini ma anche la sua anima più autentica e vivace.

Non mancherà la musica, con artisti provenienti da tutto l’Abruzzo, e il servizio di bus navetta dedicato con due pullman urbani da cento posti ciascuno a disposizione e il cui orario sarà reso noto a breve.

LE MASTERCLASS. Uno degli aspetti più attesi di questa edizione sono le 4 masterclass, guidate dall’esperto Matteo Gallello, accompagnato dai sommelier AIS, partner dell’evento a cui si aggiunge una masterclass tenuta da Scuppozz. Questi appuntamenti didattici saranno un’occasione preziosa per approfondire la conoscenza dei vini, con particolare attenzione alla tecnica di degustazione e alle caratteristiche dei vari vitigni. In particolare, una delle masterclass sarà una verticale di Montepulciano di Valentini, un evento imperdibile per tutti gli appassionati di questo straordinario vino.

Il taglio del nastro della 52esima edizione della “Mostra dei Vini”, alla presenza della autorità istituzionali, si terrà venerdì 2 agosto, alle ore 18.30, presso la piazza del Municipio.

“Siamo felici di presentare la 52esima edizione di un importante appuntamento che, ogni anno, vede protagonista il borgo di Montepagano – afferma l’Assessore D’Elpidio – Quest’anno, a guidare la rassegna, è un gruppo di giovani che ha presentato un programma innovativo e una proposta tutto da scoprire”.

“La Mostra dei Vini taglia il traguardo della 52esima edizione e quest’anno la rassegna sarà contraddistinta da tante novità – dice il Vicesindaco Angelo Marcone – Il primo ringraziamento va all’Assessore D’Elpidio per il lavoro svolto e agli organizzatori che hanno realizzato una manifestazione di alto livello. Dal 2 al 4 agosto si potranno degustare i vini del nostro territorio immersi nell’atmosfera del nostro splendido borgo grazie ad un’edizione che riuscirà ad aumentare la qualità dell’offerta. La Mostra dei Vini ha anche la funzione di far conoscere meglio, soprattutto ai turisti, le bellezze del nostro centro storico e con le idee di Trigono sono certo che anche questo obiettivo sarà raggiunto”.

“Quella che andremo a vivere sarà una “Mostra dei Vini” giovane e che concretizza un progetto innovativo, bello e organico – dichiara il Consigliere De Nigris – Frutto, sicuramente, del lavoro sinergico tra Amministrazione Comunale e organizzatori”.

“Per chi, come noi, è cresciuto partecipando come visitatori alla “Mostra dei Vini” è un grande onore poter contribuire alla sua organizzazione – aggiunge Francesco Mazzali – Una rassegna che rappresenta il più antico evento enogastronomico in Abruzzo. Abbiamo cercato di rinnovare la Mostra aggiungendo alle sue peculiarità la nostra visione giovanile e cercando di migliorarne alcuni aspetti. Il cambiamento messo in atto è sottolineato dal nome di questa edizione che a “Mostra dei Vini” aggiunge la parola “Baccano” con lo scopo di rievocare l’aspetto nobile e culturale delle feste dedicate al dio Bacco. Eventi in cui il vino occupava un ruolo centrale ma caratterizzati anche da contaminazione artistica e culturale. Ringraziamo il Comune per la fiducia che ha riposto in noi che cerchiamo di ripagare con un progetto ambizioso”.

“Il logo di “Baccano” raffigura un cuore perché abbiamo preso ispirazione dalla forma di Montepagano visto dall’alto, perché il nostro borgo deve essere il cuore pulsante di Roseto – afferma Amos Di Felice – Ringrazio tutti coloro che hanno creduto nel nostro progetto: l’Amministrazione Comunale, i ristoratori e gli sponsor, aziende locali e abruzzesi, che con il loro contributo sono stati fondamentali. Abbiamo dato importante risalto anche all’intrattenimento musicale con la presenza, ogni giorno, di live band provenienti da tutta la regione la cui esibizione sarà seguita da un dj set”.




GIULIANI SFIORA IL SUCCESSO AL GP ARCADE

La ciclista abruzzese un altro risultato di spessore al K2 WOmen Team

Corvara, 28 luglio 2024. Un altro risultato di rilievo per Giulia Giuliani che al Gp Arcade ha letteralmente sfiorato la vittoria. Si tratta dell’ennesimo secondo posto per la ventiduenne di Corvara che si è ritagliata un ruolo da protagonista in una giornata incredibile; è mancato solo il successo, sfuggito solo per una questione di centimetri.

Nel corso dei 112 km di gara Giuliani e tutte le sue compagne del K2 Women Team non si sono mai risparmiate. Dopo diversi tentativi di attacco, la stessa atleta abruzzese è stata tra le promotrici di una fuga che ha caratterizzato la maggior parte della gara e che si è poi ridotta a sole due unità sull’ultimo gpm di giornata. La vittoria si è decisa in volata dove Giulia, reduce anche da un incredibile lavoro in fuga, ha dovuto arrendersi a Virginia Bortoli.

Ennesimo piazzamento e vittoria sfiorata per la squadra del Team Manager Massimo Ruffilli estremamente soddisfatto del risultato. Oggi il K2 Women Team sarà impegnato al trofeo Prealpi.

Di seguito le parole di Giulia Giuliani: «Sono molto contenta del risultato perché ancora una volta ho dimostrato il mio valore e che sono in forte crescita. Purtroppo, non posso nascondere il rammarico, forse avrei potuto provare a staccare la mia avversaria in salita e arrivare sola al traguardo, ma con il sennò di poi tutto è più semplice. Preferisco prendere tutto ciò che c’è di positivo in questo risultato e proiettarmi verso i prossimi appuntamenti. È un secondo posto importante che dedico alle mie compagne e a tutta la squadra e agli sponsor che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno.»




INTERNATIONAL IMAGO FILM FESTIVAL

Maria Grazia Cucinotta per la terza giornata

Teramo, 28 luglio 2024. L’International Imago Film Festival prosegue senza sosta a Teramo e domani 29 luglio, per la terza giornata, sarà la bellezza mediterranea di Maria Grazia Cucinotta l’ospite della serata.

Alle ore 16 ci sarà la proiezione del film “The Founder effect” di MacGregor Justin presso L’Arca, nel Laboratorio delle Arti Contemporanee a Largo San Matteo (Teramo).

Alle ore 21.00 a piazza Martiri della Libertà, Valentina Olla e Federico Perrotta ripercorreranno con Maria Grazia Cucinotta la sua gloriosa carriera: fu l’amatissimo Massimo Troisi, gigante del cinema e del teatro per primo a dare fiducia all’attrice siciliana con un ruolo intenso ed indimenticabile ne “Il postino”, portando alla luce una delle attrici più amate dal grande pubblico. Tra le numerose pellicole che la vedono protagonista: “I laureati” di Leonardo Pieraccioni, “Il quarto re” con Raoul Bova (che sarà sovente suo partner in diversi film), “Camere da letto” di Simona Izzo, ma è stata anche al fianco di Gigi Proietti, Alessandro Preziosi, e si è reinventata anche produttrice del film corale “All the Invisible Children”, diretto a più mani da registi come Emir Kusturica, Spike Lee, Ridley Scott e John Woo. E ancora una suggestiva interpretazione in 007. Il mondo non basta.

La terza serata del Festival  prosegue alle 21.30 in piazza Santi Martiri della Libertà con la proiezione dell’ultimo film interpretato da Maria Grazia Cucinotta “Gli agnelli possono pascolare in pace” per la regia di Beppe Cino. Con la Cucinotta coprotagonista uno splendido Massimo Venturiello.

“Gli agnelli possono pascolare in pace” è un film prodotto da Corrado Azzollini per Draka Production. Alfonsina Milletarì (Maria Grazia Cucinotta) è una bidella in pensione che vive in un paese della Puglia. Non è particolarmente religiosa ma una notte in sogno le appare la Madonna che le chiede di fare pace con il fratello (Massimo Venturiello) e di far scavare in un uliveto conteso, in un punto preciso in cui una sua immagine è stata sepolta.




LA FAVOLA DELL’AMICIZIA…

… ovvero l’avventuroso viaggio dell’Anatra Zoppa e del Gallo Cieco

Balsorano, 28 luglio 2024. Il Comune di Balsorano Presenta : Giovedì 1° agosto alle ore 21:30, presso la Piazza Baldassarre a Balsorano, Il Teatro Stabile d’Abruzzo e La compagnia Fantacadabra presentano in prima nazionale lo spettacolo “La Favola Dell’Amicizia, ovvero l’avventuroso viaggio dell’Anatra Zoppa e del Gallo Cieco”

Si avvicina la prima nazionale dello spettacolo teatrale “La Favola dell’Amicizia, ovvero l’avventuroso viaggio dell’Anatra Zoppa e del Gallo Cieco”.

Giovedì 1° agosto alle ore 21,30, presso la Piazza Baldassarre a Balsorano, si accenderanno le luci sullo spettacolo prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo e dalla compagnia Fantacadabra che verrà presentato, in prima nazionale, in Piazza Baldassarre a Balsorano, Giovedì 1° agosto alle ore 21:30 Lo spettacolo, promosso dall’Amministrazione comunale di Balsorano, vede in scena i bravissimi Santo Cicco, Laura Tiberi e Roberto Mascioletti.

Le Musiche e le canzoni sono di Paolo Capodacqua eseguite dal vivo da Roberto Mascioletti. Le scenografie sono del Prof Gianni Colangelo e l’ideazione e la regia sono di Mario Fracassi. Si ringrazia per la affettuosa collaborazione la nostra Amica Fabiana.

Quella dell’anatra zoppa e del gallo cieco è una bellissima e divertente avventura di un’improbabile coppia di pennuti alla scoperta dell’amicizia con la quale è impossibile non ridere. La storia prende avvio all’interno di un cortile abbandonato, dove non batte mai il sole e dove vive un’anatra zoppa tutta sola che vorrebbe un po’ di compagnia.

Ha paura di volare, e al solo pensiero di avventurarsi nel mondo le tremano le piume, ma quando un bel giorno un impavido e cocciuto gallo cieco la invita a partire per il luogo dove si esaudiscono tutti i desideri, la sua vita viene scombussolata. In un cortile abbandonato, dove non batte mai il sole, vive un’anatra zoppa tutta sola che vorrebbe un po’ di compagnia.

Ha paura di volare, e al solo pensiero di avventurarsi nel mondo le tremano le piume, ma quando un bel giorno un impavido e cocciuto gallo cieco la invita a partire per il luogo dove si esaudiscono tutti i desideri, la sua vita viene scombussolata… Nel suo cortile, l’anatra sta sgranocchiando allegramente delle arachidi quando un gallo cieco inciampa nel suo bastone… Il gallo è felice di incontrare un’anatra invece di un cane guida. lei dovrebbe condurlo nel luogo in cui i desideri più segreti diventano realtà.

Inizia così il viaggio dell’improbabile coppia che, tra esilaranti battibecchi e avventurose peripezie, affronterà ostacoli davvero singolari: una foresta buia e disabitata, un precipizio sul fondo del quale scorre un fiume silenzioso, una montagna piatta e senza salita. Si avvererà il loro desiderio? Un po’ a passo di lumaca un po’ a spronbattuto, i due avanzeranno verso la meta, fino a capire che il vero viaggio l’hanno compiuto in loro stessi, alla scoperta del più grande e prezioso dei tesori: l’Amicizia.

“Andiamocene da questo cortile ammuffito! Tu tieni gli occhi aperti per me e io invece ti sostengo. “Noi due andremo d’accordissimo. Me lo sento. Io sono sempre così solare e tu sei deprimente come uno straccio.” Uno spettacolo dedicato ai ragazzi dai 3 agli 99 anni.