PERCORSO DONNA

Senologia: al centro medico life care potenziata l’attività ambulatoriale

Pescara, 29 luglio 2024. Al Centro Medico Life Care di Pescara è stata potenziata l’offerta per la prevenzione, la diagnosi e la cura del tumore della mammella. È stata avviata l’attività ambulatoriale di Senologia, nell’ambito del “Percorso Donna”, grazie all’arrivo del dottor Luca Caruso, responsabile dell’Unità Operativa di Senologia Chirurgica e Ricostruttiva del Policlinico Abano, presidio, come le struttura pescarese, di GOL – Gruppo Ospedaliero Leonardo.

L’ampliamento della rosa di prestazioni è caratterizzato dalla collaborazione tra le Unità di Radiologia e Anatomia Patologica e il reparto di Senologia del Policlinico Abano in un’ottica di rete e con la presa in carico della paziente lungo tutto il percorso che va dalla diagnosi alla terapia chirurgica.

La partenza dell’ambulatorio di Senologia, che sarà tenuto a cadenza settimanale dal dottor Caruso e dagli specialisti della sua squadra, rappresenta un arricchimento del “Percorso Donna”. “La paziente che ne necessita – spiega il senologo – potrà effettuare nell’arco dello stesso giorno mammografia, ecografia mammaria e visita senologica con refertazione in tempo reale oltre che eventuale biopsia mammaria il cui esito, discusso da un team di diversi specialisti, le sarà consegnato in tempi ristrettissimi fornendole le spiegazioni più idonee riguardo il proseguimento del percorso diagnostico terapeutico”.

Il curriculum nel dettaglio

Il dottor Caruso, che ha lavorato nella Breast Unit dell’Istituto Oncologico Veneto, è autore di numerose presentazioni in congressi nazionali e internazionali di senologia e chirurgia plastica, vanta una casistica personale di circa duemila interventi di chirurgia mammaria oncologica, ricostruttiva ed estetica.

Classe 1985, Caruso si è laureato in Medicina e Chirurgia con il massimo dei voti e lode all’Università Federico II di Napoli e ha conseguito nello stesso ateneo la specializzazione in Chirurgia Generale con il massimo dei voti e lode con una tesi sulla propria casistica operatoria in Senologia dal titolo “Dalla chirurgia oncoplastica alle mastectomie conservative con ricostruzione: l’esperienza di un singolo centro”.

Dopo varie esperienze lavorative nelle Breast Unit con casistica ad alto volume del capoluogo campano, nel 2018 è diventato consulente per la Chirurgia Ricostruttiva della Mammella dell’Ospedale San Raffaele di Milano, dove ha perfezionato le tecniche di ricostruzione plastica dopo chirurgia mammaria oncologica.

Nel 2019 è stato tra i fondatori dell’Unità di Senologia Chirurgica e Ricostruttiva del Policlinico Abano, uno dei primi centri senologici in Italia ad avvalersi esclusivamente di chirurghi oncoplastici capaci di condurre sia la fase demolitiva sia la fase ricostruttiva dell’intervento chirurgico senologico.

Le tecniche

Nella Casa di Cura aponense ha promosso l’introduzione della ricostruzione mammaria pre-pettorale post mastectomia, diventato poi lo standard internazionale, e l’utilizzo di materiali di ultima generazione, come le mesh sintetiche (speciali “reti” utilizzate per avvolgere le protesi che consentono la ricostruzione nella maniera più naturale e indolore possibile senza incidere il muscolo pettorale) e le protesi “ultraleggere”.

Nel 2022 è risultato vincitore del concorso pubblico per Dirigente Medico di Breast Unit all’Istituto Oncologico Veneto, dove ha perfezionato le proprie competenze chirurgiche di ricostruzione mammaria pre-pettorale con matrice dermica grazie anche alla collaborazione con l’Unità di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso.

Da sempre attivo promotore di giornate di visite senologiche gratuite di prevenzione, il dottor Caruso svolge un’attività clinica che spazia trasversalmente dalla diagnostica senologica, grazie alle competenze maturate negli anni nel campo dell’ecografia e delle biopsie mammarie, all’attuazione delle più moderne tecniche di chirurgia oncoplastica e ricostruttiva mini-invasiva post-mastectomia, fino al follow up post oncologico.




REFERENDUM CONTRO LA LEGGE CALDEROLI

Sulla cosiddetta autonomia differenziata assemblea Anpi

Giulianova, 29 luglio 2204. Nei giorni scorsi, presso la sala riunioni della CGIL di Giulianova, si è riunita l’Assemblea del Circolo ANPI di Giulianova che ha trattato, prevalentemente, il tema del Referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata.

Si è compiuto un attento esame della realtà entusiasmante  di questo grande schieramento di forze contrarie alla legge Calderoli. Tale compagine di base rappresenta, in questo momento, una grande risorsa di progresso finalizzata alla difesa dei valori dell’unitarietà politica della Repubblica antifascista, della difesa delle regioni più povere e dei diritti fondamentali dei cittadini e della democrazia costituzionale. Tutti valori finiti, ad oggi, sotto un attacco continuo e pericoloso da parte delle forze politiche della destra al potere.

Con la partenza di una massiccia raccolta di firme per chiedere il referendum abrogativo come primo appuntamento di questa grande battaglia, la Sezione giuliese dell’ANPI rivolge a tutte le forze politiche del territorio (anche nell’ambito dei comuni di Mosciano SA e Bellante), ai comuni, alle associazioni e ai partiti, di unire le loro forze per concentrarle a fianco del movimento de “La via Maestra” promosso, in primis, dalla CGIL e dalle altre forze sindacali e associative (compresa l’ANPI) che nell’intero territorio nazionale oggi mobilitano una grande massa di cittadini.

A chiusura della riunione, si è assunto l’impegno di organizzare nel territorio Giulianova, Bellante Mosciano SA, una serie di banchetti, previa richiesta di occupazione di suolo pubblico ai rispettivi comuni, per la raccolta delle firme e per la promozione di un rapporto dialogico e informativo con i cittadini. Nei prossimi giorni sarà diffuso un calendario di appuntamenti ai quali invitiamo sin d’ora tutti i consiglieri comunali ad essere presenti per l’autenticazione delle firme e tutte le forse sociali e politiche di progresso per questa mobilitazione.




FUTURA: CABINA DI REGIA  ALL’ESPERTA MILENO

Entusiasta di indossare questi colori, sarà come essere a casa

Teramo, 29 luglio 2204. Dopo le firme dei due liberi Sbano e D’Urso, arriva in casa Futura un altro colpo di mercato. L’Adriatica Press affida la regia all’esperta palleggiatrice Annalisa Mileno, classe 1993 vastese di nascita. La Mileno torna così in Abruzzo, dopo aver calcato parquet importanti in serie B. Ultima esperienza, quella della passata stagione a Bisceglie in B2 dove ha trascinato la formazione pugliese al salto di categoria in B1.

“Sono entusiasta di indossare i colori biancorossi e la maglia della Futura – dichiara Mileno – consapevole che sarà un anno pieno di sfide che non vedo l’ora  di affrontare insieme alle mie nuove compagne di squadra. La chiamata dell’Adriatica Press Futura Teramo mi permette di tornare a giocare in Abruzzo, la mia terra e questo mi farà sentire sicuramente a casa.

Non vedo l’ora – conclude Mileno – di sentire il calore e l’affetto del tifo teramano e di dare il 100% ogni giorno per questa maglia. Forza Futura”.

La neo-palleggiatrice teramana ha scelto il numero 2 di maglia. La società biancorossa ringrazia Celeste Di Diego, palleggiatrice delle passate stagioni, ed augura alla stessa un prosieguo di carriera ricco di soddisfazioni.




LA VISITA ISTITUZIONALE

Il prefetto de L’Aquila a Gioia dei Marsi

Gioia dei Marsi, 29 luglio 2204. Al centro dell’incontro diversi temi: dalla sicurezza alla sanità, passando per il ruolo e la responsabilità degli amministratori locali, fino alle prospettive di crescita per evitare lo spopolamento delle aree interne.

L’Autorità di Governo accolta dal primo cittadino del borgo marsicano Gianluca Alfonsi, dal vicequestore dirigente del commissariato di Polizia di Avezzano, Roberto Malvestuto, e dal vicecomandante della stazione dei Carabinieri di Gioia dei Marsi, il maresciallo capo Michele Battista, ha visitato gli uffici municipali e si è poi intrattenuto presso la sala consiliare con amministratori e dipendenti.

Ampia soddisfazione è stata espressa dal primo cittadino: “Siamo stati davvero onorati della graditissima visita del dott. Di Vincenzo, prefetto dell’Aquila. Sono moltissime le problematiche affrontate nel corso dell’incontro: sicurezza, emigrazione, protezione civile, sanità, ruolo e responsabilità dei sindaci e degli amministratori locali, fino alle prospettive di crescita per evitare lo spopolamento delle aree interne”.

Alfonsi ha poi ringraziato il prefetto “per le belle parole rivolte a questa amministrazione che ho l’onore di guidare e per gli apprezzamenti alla nostra comunità, ma soprattutto per la precisa analisi svolta e per i preziosi e puntuali spunti di riflessione offerti”.

“A lui – ha precisato ancora il primo cittadino – va alto il senso di gratitudine per essere con la sua presenza un punto certo di riferimento e un baluardo valoriale sicuro anche per noi sindaci e per le nostre comunità”.

Il sindaco di Gioia dei Marsi, infine, ha ringraziato i rappresentanti delle Forze dell’ordine presenti “per il lavoro che continuano a svolgere sul territorio per garantire sicurezza e legalità” e “per la presenza e la disponibilità per risolvere alcune importanti problematiche di sicurezza pubblica sulle nostre strade, dovute principalmente all’eccessiva velocità”.




I NEOCON E L’IDEA DELL’APOCALISSE

di Massimo Brundisini

PoliticaInsieme.com, 29 luglio 2204. Dico subito che il titolo non è mio, ma è ripreso da un articolo di Jeffrey Sachs sul “Fatto Quotidiano”. Sachs non ha certo bisogno di presentazioni, essendo uno dei più autorevoli commentatori a livello mondiale: è stato consulente di vari Segretari delle Nazioni Unite e di Presidenti americani, Presidente della Commissione Covid del “Lancet”, nonché Membro della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali.

Nel lungo articolo Sachs spiega compiutamente il significato del titolo: cercherò di coglierne i punti salienti.

L’idea centrale dei neocon (ovvero neoconservatori) è che gli Stati Uniti debbano avere il dominio militare, finanziario, economico e politico su ogni potenziale rivale in ogni parte del mondo. Il piano è stato delineato nel Progetto per un nuovo secolo americano, in una visione volta in particolare a contrastare la Cina e la Russia, cosa che di conseguenza non può contribuire a conservare un periodo di pace stabile sul Pianeta. Dice testualmente Sachs:” L’arroganza americana è sbalorditiva: la maggior parte del mondo non vuole essere guidata dagli Stati Uniti, tanto meno da uno stato chiaramente guidato da militarismo, elitarismo e avidità”. E ancora:” L’industria statunitense degli armamenti è il principale sostenitore finanziario e politico dei neoconservatori e dagli anni 90 è la prima fonte delle pressioni per l’allargamento della NATO ad Est.

Il progetto neocon si muove su vari assi: operazioni segrete di regime changing condotte dalla CIA, guerre intraprese con coalizioni a guida statunitense, basi americane installate all’estero (circa 750 in almeno 80 paesi), la militarizzazione di tecnologie avanzate come la guerra biologica, l’intelligenza artificiale, l’informatica quantistica”. Condanna poi il colpo di stato di Maidan, orchestrato dagli Usa, e definisce la Nato un’alleanza offensiva e non difensiva, come dimostrato in Serbia (dove nel Kosovo ha installato un’importante base militare) e Libia.

Definisce poi la ricerca dell’egemonia, arrogante, imprudente e assolutamente delirante, vista la natura dei rivali. Come un fiume in piena, afferma poi che la Nato dichiara falsamente, nella riunione di Washington, che la Russia è l’unica responsabile della guerra di aggressione contro l’Ucraina, fingendo di non vedere le provocazioni statunitensi: gli Stati Uniti non accetterebbero mai che la Russia o la Cina stabilissero una base militare ai confini americani, ad esempio in Messico.

Sempre nella dichiarazione di Washington, oltre a parlare di biodifesa e di dispiegamento di missili, la Nato ribadisce il “percorso irreversibile dell’Ucraina verso la piena integrazione euroatlantica, compresa l’adesione alla Nato”, ma poiché la Russia non l’accetterà mai, la cosa si traduce in un impegno irreversibile alla guerra.

E conclude:” I neocon hanno portato l’orologio dell’Apocalisse a soli 90 secondi dalla mezzanotte dell’olocausto nucleare, quando nel 1992 eravamo a 17 minuti. Per il bene e la sicurezza dell’America, per la pace nel mondo, gli Stati Uniti dovrebbero abbandonare immediatamente il progetto egemonico dei neocon e abbracciare una diplomazia della coesistenza pacifica. Ahimè, la Nato ha appena fatto il contrario”.

Significativamente in sintonia con il pensiero di Sachs è quello del Generale Fabio Mini, già Capo di Stato Maggiore delle forze Nato del Sud Europa: in un lungo articolo del 23 luglio scorso, cita la politologa Joanna Rozpedowsky che, su Modern Diplomacy, si chiede se la politica estera degli Stati Uniti sia prigioniera della storia. Secondo la studiosa, gli USA dovrebbero rimodulare la propria visione del mondo riconoscendo la natura multipolare dell’attuale ordine mondiale, ma non lo fanno; dovrebbero rinunciare all’allarmismo, alla retorica del “noi contro loro” e all’abuso della minaccia dell’uso della forza, e non lo fanno. Sono prigionieri della propria storia, la storia del secolo americano, che dalla Seconda guerra mondiale in poi ha visto soltanto guerre e insuccessi laceranti, all’estero e all’interno. Primo tra tutti il declino della loro democrazia, di cui si sono accorti, come al solito, i giullari, secondo i quali “gli americani, a furia di esportare democrazia, ne sono rimasti senza”.

I “neocon” e l’idea dell’Apocalisse – di Massimo Brundisini – Politica Insieme