TENZONE BRONZEA 2024

Domenica a Sulmona il Campionato F.I.Sb. Per musici e sbandieratori.

Sulmona, 4 luglio 2024. Sulmona è pronta ad accogliere bandiere, tamburi e chiarine che domenica 7 luglio arriveranno in città per la Tenzone Bronzea 2024, terza serie del Campionato Nazionale F.I.Sb. per musici e sbandieratori storici. L’evento di rilevanza nazionale, organizzato dal Borgo San Panfilo, vedrà una partecipazione massiva, con circa 400 atleti provenienti da tutta Italia, impegnati nel campionato. A sfidarsi nel campo di gara, allestito nella splendida cornice di Piazza Garibaldi, per guadagnarsi la promozione della Tenzone Argentea 2025 nove gruppi storici: Sestiere Porta Bonomini di Sulmona (AQ), Borgo San Nicolò di Cava de’ Tirreni (SA), Casa Normanna – Rione Vecchia Matrice di Motta Sant’Anastasia (CT), Musici e Sbandieratori di Castelfranco di Sotto (PI), Rione Cento di Lugo (RA), Giovani Maestri di Motta Sant’Anastasia (CT), Rione Madonna delle Stuoie di Lugo (RA), Sbandieratori e Musici del Niballo di Faenza (RA) e Contrada Rione San Paolo di Ferrara. Squilli di chiarine, rulli di tamburi e colori di bandiere che tornano a Sulmona per un Campionato Nazionale F.I.Sb. e per la Tenzone Bronzea per la terza volta, dopo il 2011 e il 2022 organizzati sempre dal Borgo San Panfilo, a dimostrazione di quanto il capoluogo peligno stia entrando sempre più a pieno titolo nella geografia italiana delle manifestazioni storiche di questa tipologia.

Il campionato avrà inizio alle ore 9:00 in Piazza Garibaldi per poi proseguire la mattinata con la Specialità Coppia Tradizionale e la Specialità Piccola Squadra, con il termine previsto per le 12:00. Nel pomeriggio, alle ore 15:30, i gruppi in gara si raduneranno sempre in Piazza Garibaldi per proseguire il campionato con la Specialità Singolo Tradizionale e la Specialità Grande Squadra e Musici. Al termine delle gare, previsto per le 18:30, si procederà alla lettura delle classifiche finali e alle premiazioni che decreteranno i gruppi di musici e sbandieratori storici promossi nella Tenzone Argentea 2025. In caso di maltempo le gare si svolgeranno, la mattina, al Palazzetto dello Sport di Sulmona in via XXV Aprile, nel pomeriggio al Palazzetto dello Sport di Popoli in via Amedeo Natale.

“Dopo mesi di organizzazione – commenta il Capitano del Borgo San Panfilo, Filippo Ficorilli – è finalmente arrivata la Tenzone Bronzea 2024 di Sulmona. Posso dire con orgoglio che abbiamo coinvolto davvero tante persone e tante componenti della comunità sulmonese affinché questo evento possa diventare importante non solo per il circuito F.I.Sb., ma anche per la cittadinanza e per l’intero circondario; anche perché, per la Tenzone Bronzea, tra sabato e domenica, arriveranno in città circa 400 atleti che occuperanno totalmente le strutture ricettive del territorio sulmonese, ma anche oltre, nelle comunità limitrofe, generando un indotto economico importante per l’intero comprensorio peligno.”

“La speranza è che quest’evento, importantissimo sul panorama nazionale, possa smuovere le coscienze e toccare la vocazione turistica della Città di Sulmona affinché, nel caso ci fosse la possibilità di organizzare manifestazioni di questo tipo ancora più importanti, ci sia maggiore supporto e apporto delle componenti cittadine. I miei ringraziamenti vanno al Consiglio Direttivo e a tutti i soci del Borgo San Panfilo che da mesi lavorano alla riuscita di questo evento, al Sindaco della Città di Sulmona e alla Giunta Comunale, in particolar modo all’Assessore Andrea Ramunno, alla Presidente della F.I.Sb. Antonella Palumbo, al Presidente della Giostra Cavalleresca di Sulmona Maurizio W. Antonini, alla Fondazione Carispaq e a tutti gli sponsor che hanno permesso la realizzazione di quest’evento. Noi siamo pronti e non vediamo l’ora, siamo certi che la Tenzone Bronzea gioverà all’immagine del Borgo San Panfilo, della Giostra Cavalleresca dell’intera Città di Sulmona.”

“Ancora una volta Sulmona – commenta l’Assessore del Comune di Sulmona con delega alla Cultura e allo Sport, Andrea Ramunno – ospita un grande evento, e per il l’Amministrazione Comunale è un vanto organizzare manifestazioni di questo tipo, inerenti e compatibili con tutto il ‘mondo Giostra’. Un grande ringraziamento al Borgo San Panfilo che, dopo l’VIII edizione del Torneo Borgo San Panfilo – Memorial Luisa D’Agostini, porta a Sulmona un’altra manifestazione nazionale per musici e sbandieratori con la Tenzone Bronzea. L’impegno da parte dell’Amministrazione Comunale è massimo e speriamo, nei prossimi anni, di poter puntare ancora più in alto nell’organizzazione di questo tipo di eventi”.




GRAZIE PRESIDENTE

PoliticaInsieme.com, 4 luglio 2024. “Ci soccorre Bobbio quando ci ammonisce che non si può ricorrere a semplificazioni di sistema o a restrizioni di diritti in nome del dovere di governare”

“……le libertà risulterebbero vulnerate ipotizzando democrazie affievolite, depotenziate da tratti illiberali”

“…I diritti si inverano attraverso l’ esercizio democratico. Se questo si attenua, si riduce la garanzia della loro effettiva vigenza”

Sono tre passaggi, estrapolati a caldo dall’ ampio intervento che ieri il Presidente Mattarella ha tenuto all’ apertura della Settimana Sociale dei cattolici in Italia.

Un discorso di grande levatura, destinato a restare negli annali di una Presidenza pur già così ricca di insegnamenti, di sollecitazioni, di moniti all’ insegna di una cultura politica di alto livello.

Un discorso che qualunque tentativo di riassumerlo impoverirebbe e guasterebbe.

Va letto e meditato per intero. È facile scorgervi ammonimenti preziosi relativi all’attualità politica, ma insistervi non consentirebbe di apprezzarne un valore che va al di là del momento ed indica un cammino di democrazia, libertà e giustizia di valore universale.

Nel fatto che un pronunciamento del Presidente della Repubblica talmente impegnativo sia stato rivolto ai cattolici riuniti a Trieste, chiamati a discutere, appunto, di democrazia, si può ravvisare un’ intenzione simbolica, un apprezzamento al ruolo di promozione e garanzia democratica che i cattolici hanno sostenuto nel nostro Paese ?

Quel che sicuramente è , in ogni caso, vero è la trasversalità del messaggio presidenziale, il fatto di essere indirizzato a tutti gli italiani ed a tutte le forze che in Parlamento li rappresentano.




LA RIQUALIFICAZIONE DELLA STAZIONE FERROVIARIA

A proposito della cosiddetta fase partecipativa per il progetto  

Teramo, 4 luglio 2024. “Apertura fase partecipativa per il progetto di riqualificazione della stazione ferroviaria”: così recita la locandina di invito ai cittadini da parte dell’amministrazione comunale di Teramo.

Non vogliamo ovviamente entrare nel merito del suddetto progetto né nel suo perché; vogliamo invece e ce ne corre l’obbligo nel rispetto delle finalità di Demos, porre l’accento sul “metodo”, su quei termini “fase partecipativa” che farebbero immaginare un percorso democratico di urbanistica partecipata, percorso non solo opportuno ma doveroso quando si mettono le mani sulla città sulle sue infrastrutture, sulla sua rigenerazione o riqualificazione, addirittura sulla sua ferrovia. Invece la suddetta “fase partecipativa” si apre a progetto chiuso: l’iter è giunto al progetto esecutivo.

Dunque, partecipazione a cosa?

I progettisti ed il Sindaco spiegano che c’è ancora spazio per qualche osservazione, qualche richiesta, qualche proposta.

E su questa flebile possibilità i quartieri direttamente interessati perché adiacenti alla stazione si avventurano: retrocedere i binari un po’ più giù, allargare la rotonda piantare più alberi. Tutto lecito, certo. Ma la PARTECIPAZIONE dov’è?

Un percorso partecipativo serio e rigoroso avrebbe previsto altre modalità ed altri step: una stazione ferroviaria è elemento strategico di una città, non di uno o due quartieri, dunque sarebbe stata necessaria una consultazione cittadina attraverso gli strumenti quelli veri, della partecipazione: un forum cittadino o un sondaggio deliberativo per es.: l’istituzione di un tavolo di lavoro da cui far emergere la possibilità di coniugare i desideri e i bisogni dei cittadini con un iter progettuale rigoroso: materiale prezioso ed indispensabile, in democrazia, per predisporre un intervento urbano veramente strategico.

Tutto questo è mancato: quali le ragioni che hanno portato all’intervento?

Espresse come, da chi?

Quale il coinvolgimento dell’intera cittadinanza?

Con quali strumenti sì è ascoltata raccolta discussa e valutata la volontà dei cittadini dove volontà sta per esigenze aspettative, bisogni?

A meno che non si voglia far passare per partecipazione il progetto elaborato dal quartiere adiacente alla stazione, calibrato solo sui bisogni di quel quartiere, autonomamente, senza coinvolgimento alcuno della città.

La ferrovia riguarda tutti: centro storico, periferie, frazioni, quartieri: riguarda soprattutto e sempre i cittadini, i cives: soggetti detentori di diritti oltre che di doveri: sono loro i proprietari della città ed i fruitori delle sue potenzialità. Ed è veramente assurdo che questo debba ancora essere ribadito e riaffermato.

Prof. Carlo Di Marco Leone

Presidente di Demos

Arch. Maria Antonietta Adorante

Vicepresidente




UN GIOVANE TALENTO

Matteo Di Giulio per la Sieco Impavida Ortona

Ortona, 4 luglio 2024. La Sieco Service Impavida Ortona conferma il giovane talento Matteo di Giulio. Se lo scorso anno Di Giulio era stato impiegato come schiacciatore, le sue abilità in fase di ricezione e difesa non sono passate inosservate, tanto da garantirgli sì la conferma, ma in un ruolo differente. Matteo sarà infatti impiegato come libero al fianco di Broccatelli.

Scheda tecnica da aggiornare, dunque per Matteo Di Giulio, libero di 180 centimetri, nato a Chieti il 12 dicembre 2006.

Un Talento Cresciuto in Casa

Matteo Di Giulio arriva alla prima nella squadra nella passata stagione dopo essere stato prelevato direttamente dal settore giovanile della Sieco. La sua storia pallavolistica è strettamente legata al Paglieta, squadra della sua città natale. È infatti con la Virtus Paglieta che Matteo inizia a giocare a pallavolo all’età di sette anni. Con questa squadra, esordisce giovanissimo nella stagione 2019/2020 in un campionato di Serie B Nazionale.

Prime Esperienze con la Sieco

Nella stagione 2020/2021, Matteo indossa per la prima volta la maglia della Impavida, giocando nell’Under 15 della Sieco. Questa esperienza si rivela prolifica, con la Sieco che vince il campionato regionale e raggiunge il decimo posto a livello nazionale. Fortificato da questo successo, Matteo torna a giocare con la Virtus Paglieta nella stagione 2021/2022, ancora in Serie B.

Ritorno alla Sieco e Crescita Costante

Le strade di Matteo e della Sieco si incrociano nuovamente nella stagione 2022/2023, con Di Giulio impegnato nel settore giovanile ortonese e in Serie C. Nonostante le esperienze in campionati nazionali, raggiungere la Serie A2 rappresenta un traguardo significativo per il giovane atleta. L’impiego di Matteo Di Giulio è costante con Coach Lanci che lo butta strategicamente nella mischia per sfruttare il suo servizio insidioso e le sue già note capacità difensive.

L’esperimento può considerarsi riuscito e così Matteo Di Giulio sarà ancora nel Roster Impavido ma con il nuovo ruolo di Libero.

«Sono davvero contento di continuare la mia esperienza con la Sieco e per questo ringrazio la società che mi ha voluto ancora in squadra. Nonostante abbia sempre giocato come schiacciatore, questo cambio di ruolo non mi spaventa. Credo anzi possa rappresentare un’ottima occasione per continuare a crescere mettermi in gioco. Saluto i tifosi e in particolare il gruppo dei Dragoni.»

Matteo Di Giulio

Nascita: 12/12/2006

Luogo: Chieti

Nazionalità Sportiva: Italiana

Ruolo: Libero

Altezza: 180cm

CARRIERA

2024/2025 Sieco Service Impavida Ortona (Serie A3)

2023/2024 Sieco Service Impavida Ortona (Serie A2)

2022/2023 Sieco Service Impavida Ortona (Serie C)

2021/2022 Virtus Paglieta (Serie B)

2020/2021 Sieco Service Impavida Ortona (Settore Giovanile)

2019/2020 Virtus Paglieta (Serie B)




LABORATORIO DI PIZZICA

Alla Casina di Don Venanzio con cena spettacolo il 5 luglio

Pollutri, 4 luglio 2024. Lasciarsi trascinare dal ritmo incalzante e travolgente della pizzica… Per conoscere questo ballo, alla Casina di Don Venanzio, a Pollutri, all’interno della splendida riserva naturalistica regionale, il 5 luglio si terrà la Festa della pizzica, tra cultura, divertimento e tradizione. Si comincia alle 18.30 con il Laboratorio di pizzica tenuto da Andrea De Siena, danzatore che collabora con diverse formazioni musicali e artisti italiani e internazionali. Da anni danza nell’Orchestra Popolare Italiana del maestro Ambrogio Sparagna.

Nel 2014 è nel corpo di ballo de La Notte della Taranta e nel 2016 ha fondato la Scuola di Pizzica di San Vito della World Music Academy. Vanta anche collaborazioni con Max Gazzè e con l’Orchestra popolare del Saltarello.

La pizzica è danza di relazione, fatta di piccole fughe, guizzi, repentine fermate e ripartenze e giri. Insomma, un mondo tutto da scoprire…  Alla lezione, con uno dei più quotati ballerini e docenti, seguirà la cena – spettacolo con Roberto Boccacci (organetti), Federica Torrice (voce e tamburelli) e con lo stesso De Siena. Cibo, anche per vegetariani, ballo e musica, quindi, per una serata da non perdere. La direzione artistica dell’evento è di Pino Leuce.




PREMIO JOHN FANTE OPERA PRIMA 2024

Annunciate le opere finaliste del Premio John Fante Opera Prima 2024 che sono in ordine alfabetico di autore: Monica Acito, Uvaspina (Bompiani); Emanuela Anechoum, Tangerinn (Edizioni e/o); Aurora Tamigio, Il cognome delle donne (Feltrinelli)

Torricella Peligna, 4 luglio 2024. Le tre opere finaliste sono state selezionate dalla Giuria dei letterati del Premio composta dalla Presidente Maria Ida Gaeta e dai giurati Mario Cimini, Masolino D’Amico, Claudia Durastanti, Maria Rosaria La Morgia e Nadia Terranova.

La giuria dei letterati del Premio John Fante Opera Prima ha apprezzato tutti i libri semifinalisti della edizione 2024. Sono esordi interessanti, meritevoli tutti di essere segnalati e letti. La scelta delle tre finaliste premia la capacità di Emanuela Anechoum autrice di Tangerinn, edizioni e/o, di raccontare con profondità e poeticità storie e vissuti interiori molto attuali; la sorprendente forza e perizia linguistica, in perfetto equilibrio tra italiano e dialetto, di Monica Acito autrice di Uvaspina, edizioni Bompiani; l’abilità con cui Aurora Tamigio autrice de Il cognome delle donne, edizioni Feltrinelli, costruisce un romanzo storico e genealogico tutto al femminile. Il premio, quindi, celebra quest’anno la nascita di tre giovani scrittrici che, nel parere della giuria, proseguiranno nel loro percorso di scrittura, con il coraggio, la determinazione e la serietà già manifestati in questi loro libri d’esordio”, dichiara Maria Ida Gaeta, Presidente della Giuria dei letterati.

Le tre opere finaliste sono state scelte tra le nove opere semifinaliste selezionate dalla Giuria di preselezione del Premio, che ha la curatela della prima delle tre fasi selettive ed è composta da quattro gruppi di lettura di ambito universitario (il gruppo di lettura del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” Chieti/Pescara, il gruppo di lettura dell’Università degli Studi di Teramo, il gruppo di lettura della Biblioteca Vilfredo Pareto della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il gruppo di lettura della Biblioteca dell’area di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”) dopo essere state sottoposte al giudizio della direttrice del John Fante Festival “Il dio di mio padre” Giovanna Di Lello.

La terna sarà al vaglio della Giuria popolare, cinquanta lettori del territorio abruzzese della zona del Sangro Aventino. La Giuria tecnica e la Giuria Popolare eleggeranno il libro vincitore. La cerimonia di premiazione dei finalisti e del vincitore si svolgerà nell’ambito della XIX edizione del John Fante Festival “Il dio di mio padre che si terrà dal 22 al 25 agosto 2024 a Torricella Peligna.

Il Premio John Fante Opera Prima è un concorso di narrativa riservato agli scrittori e alle scrittrici esordienti di narrativa che si svolge nell’ambito del John Fante Festival “Il dio di mio padre” dedicato allo scrittore americano originario di Torricella Peligna. Il Premio vuole sostenere e valorizzare le opere degli scrittori esordienti italiani prendendo spunto dalle vicende di Arturo Bandini, il giovane protagonista dei romanzi di John Fante che sogna di diventare uno scrittore.




LIMES STORIE DI MIGRAZIONI

Presentazione mostra di Francesco  Pistilli. Venerdì 5 luglio, ore 18:30 presso la Cantina del Boss (Ju Boss)

L’Aquila, 4 luglio 2024. Si chiuderà Venerdì 5 Luglio 2024 alle ore 18:30  presso la Cantina del Boss in Via Castello 3 a L’Aquila l’esposizione organizzata da Arci Solidarietà L’Aquila SCS, Realize Cooperativa Sociale, Arci L’Aquila APS  ed Horizon Service, della mostra “LIMES Storie di migrazioni” di Francesco  Pistilli.

Alla presenza del fotografo Pistilli e grazie alla partecipazione del giornalista Mattia Fonzi, sarà una occasione per approfondire il percorso espositivo costituito da venti fotografie di grande impatto e potenza che l’autore ha avuto l’occasione di scattare in differenti contesti migratori del mondo, dai Balcani al Venezuela, dalla Polonia all’Ucraina, dall’Italia alla Francia.

Le foto raccontano il dramma delle famiglie che fuggono dalle proprie case a causa di guerre, fame, povertà e cambiamenti climatici alla ricerca di una vita migliore; famiglie che si ritrovano spesso bloccate nei confini dove sono costrette a vivere anche per lunghe settimane in attesa di poter “passare” la frontiera o vedersi respingere, a volte anche con l’utilizzo della violenza.

La mostra ha l’obiettivo di raccontare e far riflettere su quanto accade nei confini migratori del mondo al fine di trasmettere al visitatore il bisogno di costruire un mondo più aperto alle necessità delle persone più fragili e una nuova società in cui, progetti di accoglienza degna come il SAI, possono rappresentare uno strumento utile per favorire l’integrazione delle persone straniere e abbattere odio, razzismo e tutti gli stereotipi legati al fenomeno migratorio.

L’esposizione, inaugurata il 20 Giugno 2024, è stata inserita nella serie di iniziative realizzate in occasione della ricorrenza della Giornata Mondiale del Rifugiato, per riflettere sulle sfide che affrontano milioni di persone in fuga da guerre, persecuzioni e violenze e per ribadire l’impegno della società civile verso l’accoglienza e l’inclusione, per sostenere i diritti e la dignità di ogni individuo e per trascorrere del tempo insieme scoprendo cose lontane dal nostro quotidiano.

Venerdì 5 Luglio 2024 alle ore 18:30  presso la Cantina del Boss in Via Castello 3 a L’Aquila, parleremo di tutto questo grazie a Mattia Fonzi, giornalista, ed alla presenza del fotografo Francesco Pistilli che ci racconterà la sua mostra LIMES Storie di migrazioni.




FESTIVAL DEL DUBBIO

II^ edizione. Ortona 12 e 13 luglio 2024 ore 21:00. Piazza del Teatro Francesco Paolo Tosti

Ortona, 4 luglio 2024. Torna ad Ortona, dopo il successo della prima edizione, Il Festival del dubbio, ideato da Gaetano Basti, nelle serate del 12 e 13 luglio alle ore 21:00 nella piazza del teatro F. P. Tosti a cura di Edizioni Menabò-D’Abruzzo e Associazione Romano Canosa per gli Studi Storici, patrocinato dal Comune di Ortona.  Con il Festival del dubbio la città di Ortona, legata a doppio nodo con quella di San Tommaso Apostolo, il più antico e noto dubbioso che si conosca, diventa il centro propulsivo di questo pensiero che fa del punto interrogativo il suo orgoglio.

Se nella prima edizione del 2023 il festival aveva posto la sua attenzione sul rapporto tra dubbio e fede, in questa seconda edizione si parlerà dei risvolti etici, economici, filosofici legati all’Intelligenza Artificiale, tema cruciale di questo anno che continua a porre interrogativi in tutto il mondo e del rapporto inscindibile tra Giustizia e Verità, e dei dubbi che si porta dietro nell’esercizio del diritto.

La sera di Venerdì 12 Luglio, si terrà l’incontro a quattro voci Intelligenza Artificiale: progresso e criticità nel quale Graziamaria Dragani, autrice radio-televisiva, dialogherà con Daniele Bellasio vice direttore del Sole 24 ore e conduttore della trasmissione di Radio24 Amici e nemici, (autore assieme a Luca Mari del libro L’intelligenza Artificiale di Dostoevskij), sugli aspetti culturali legati all’IA, su quanto essa possa interferire o migliorare i processi creativi e su come il giornalismo può essere, o lo è già è toccato da questo strumento, con Stefania Costantini (Professore Ordinario di Informatica all’Università de L’Aquila) esperta di Intelligenza Artificiale e rappresentazione della conoscenza e ragionamento automatico e di approcci ibridi, ci si interrogherà sui dubbi correlati agli aspetti etici e scientifici e di come l’IA possa sostenere l’uomo anche nel campo della salute, con Fulvio Berghella (consulente anti riciclaggio e protezione dei dati, esperto di Cyber security,) si parlerà di IA e sicurezza dei dati informatici e con Antonio Pascale (scrittore e giornalista) già ospite della prima edizione, saranno approfonditi gli aspetti sociali e quotidiani che l’IA porta con sé, dell’IA come strumento migliorativo dei processi agricoli ma anche di come potrebbe migliorare una democrazia ormai fragile.

Sabato 13 Luglio lo scrittore Marzio Maria Cimini converserà sul tema Giustizia e verità con Edmondo Bruti Liberati (Magistrato), Glauco Giostra (Professore ordinario di Procedura penale presso la Facoltà di Giurisprudenza della Sapienza Università di Roma), e Franco Farinelli (professore emerito Università di Bologna).  In un mondo sempre più complesso e interconnesso, i concetti di giustizia e verità emergono come pilastri fondamentali della nostra convivenza sociale.  I relatori si interrogheranno su cosa significano veramente questi termini e come si intrecciano nei vari ambiti della nostra vita quotidiana.

Il Festival del Dubbio è e sponsorizzato da: Riflessi, Zecca, Setra, Civitarese viaggi, San Tommaso specialità alimentari, Nikita e Vecchio Teatro. 




CICLOVIA DEL SAGITTARIO IN BICI

Sulmona, 4 luglio 2024. Prevista per il 16 giugno, in concomitanza con le giornate del Cicloturismo indette da FIAB, la cicloescursione Lungo la ciclovia del Sagittario, prima rimandata per uno sciopero del personale di Trenitalia, si è svolta nella giornata di domenica 30. Appuntamento per tutti alla stazione di Sulmona, per gli arrivi da Pescara con l’accoppiata treno+bici.

Pur avendo avvisato della presenza di una decina di partecipanti in partenza da Pescara, il convoglio JAZZ è arrivato con solo 3 posti bici disponibili anche se poi, per la benevolenza della capotreno, nessuno è rimasto sulla banchina. Certo è che 4 persone hanno dovuto viaggiare con la bici tenuta a mano per oltre un’ora. E l’identica condizione si è ripetuta al ritorno.

Nonostante ciò, alla stazione di Sulmona si è formata una comitiva di 17 partecipanti. L’escursione, guidata da Antonio Cellitti e Marina Pecorini di Fiab Bicincontriamoci – Sulmona, si è snodata lungo 15 km di sentieri tabellati di fresco, con il marchio delle Ciclovie dell’acqua. Un progetto articolato in 4 percorsi tematici tutti studiati e fatti oggetto di un accorto piano di segnalamento, in pratica inaugurato proprio in occasione della ciclo escursione.

La Valle Peligna, nel cuore dell’Abruzzo, si dota in questo modo di un circuito di quasi 100 km tabellati con particolare dettaglio, studiati nel tempo tra vie minori e sentieri dedicati, con affacci panoramici di grande effetto scenografico. Quattro pannelli per 4 destinazioni: Sulmona, Anversa, Pacentro e Pettorano, e ognuna di queste racconta la propria storia. Nella Riserva delle Gole del Sagittario, Oasi del WWF, l’ha raccontata la Direttrice dell’Oasi Sefora Inzaghi, accompagnata da Massimo D’Alessandro in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Anversa.

Le potenzialità cicloturistiche di questo territorio sono enormi, e la Regione Abruzzo, su questo fronte ancora troppo indietro dal punto di vista normativo, dovrebbe fare uno scatto di reni per recuperare il tempo perso, se solo si vuole citare gli adempimenti previsti proprio dalla LR del 2013.

Questo è uno dei motivi che spinge il coordinamento delle associazioni FIAB abruzzesi, Pescara, Teramo, L’Aquila e Sulmona, a sollecitare la Regione perché finalmente rediga, dopo oltre un decennio, il Piano Regionale della Mobilità Ciclistica dove un posto d’onore a questo punto va riservato proprio alle Ciclovie dell’acqua oltre che alla CiclOvidia, circuito base di tutto il progetto.

Giancarlo Odoardi – Coordinamento FIAB ABRUZZO MOLISE




IL LIBRO CHE AIUTA LE MAMME

Presentato sabato a Roseto degli Abruzzi

Roseto degli Abruzzi, 3 luglio 2024. L’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi è lieta di annunciare la presentazione, per la prima volta in città, del libro Time Mamagement – Mamma riprenditi il tuo tempo! di Cristina Di Loreto.

L’evento si terrà sabato 6 luglio, alle ore 18:30, presso la piazza Centrale del Lungomare Celommi, all’interno del programma della Notte Bianca dei Bambini.

Ad aprire l’incontro, che vedrà la presenza dell’autrice, saranno i saluti della Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti, della Consigliera Comunale con delega alle Pari Opportunità Toriella Iezzi a cui farà seguito l’intervento della Dottoressa Elena Di Giacomo. Poi si terrà il momento di confronto con Cristina Di Loreto che presenterà la sua opera e il metodo innovativo da lei elaborato.

L’AUTRICE

Cristina Di Loreto è una psicoterapeuta breve strategica, coach esperta di problem solving ed è mamma di Azzurra e Manuel. Fondatrice del metodo Me First e della prima accademia di crescita personale dedicata alle mamme che ad oggi supporta la genitorialità anche in numerose aziende italiane.

Dopo aver vissuto sulla sua pelle alcune delle contraddizioni e delle difficoltà e sfide legate alla maternità, ha sistematizzato le tappe del Me First fino a farlo diventare un vero e proprio metodo in grado di aiutare le mamme a raggiungere la propria autorealizzazione.

Me First è il metodo che ha costruito per vivere la vita a pieno, in equilibrio tra le ambizioni professionali e la cura dei figli, ma soprattutto in linea con i propri desideri, valori e bisogni.

“Siamo contente di ospitare a Roseto Cristina Di Loreto; terapeuta che da alcuni anni, attraverso i social e i podcast, offre spunti di supporto alle mamme “equilibriste” del nostro tempo, sempre divise tra lavoro, famiglia e gestione dei propri spazi e dei propri tempi per la cura dei figli – affermano la Presidente Recchiuti e la Consigliera Iezzi – Sarà un momento importante di confronto dedicato autoconsapevolezza al quale invitiamo tutte le donne e le mamme di Roseto, e quelle in vacanza, a partecipare. Abbiamo voluto inserire questa presentazione nel contesto della “Roseto Junior Fest” che rappresenta il giusto contenitore per un momento informativo e di incontro su tematiche attuali e che interessano tutte le famiglie”.

“Sono emozionata ed orgogliosa di poter presentare il mio lavoro insieme alle voci autorevoli delle istituzioni nella città che mi ha ospitato per ben 14 anni nei mesi estivi – aggiunge Di Loreto – Mio padre era originario di Avezzano e l’Abruzzo è per me una seconda casa, sono davvero onorata di questo prestigioso invito”.




VAN GOGH, LA SEDIA SULLA SOGLIA

All’auditorium Zambra l’ortonese Sciusco

Ortona, 3 Luglio 2024. Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino non si ferma neanche per l’estate ed ecco che dopo aver condiviso con il pubblico quella che sarà la prossima stagione teatrale 2024/25 presenta per domenica 7 luglio alle 19.30 ed alle 21:30 lo spettacolo immersivo “Van Gogh, la sedia sulla soglia” presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (Ch): un viaggio di 40 minuti tra foyer, sala e palco da ascoltare attraverso delle cuffie come se si fosse in una “silent disco”.

«Io con lei, con le mie opere, ci parlo». È iniziato così, una mattina, all’interno dello studio dell’artista ortonese Franco Sciusco, che ha curato grandi esposizioni anche all’Estero e che sta avendo grande fortuna proprio con questo progetto.

La vita di Franco combacia in molti punti con quella di Vincent Van Gogh, ed allora è stato creato un percorso che guidasse lo spettatore tra le opere di Franco e le sue parole con quelle di Vincent, fino ad arrivare, all’interno del percorso, ad avere la possibilità di trascorrere due minuti con una sua opera ponendogli concretamente una domanda a cui l’opera risponderà in diretta. Se lo vorrà l’avventore potrà ricevere una domanda a sua volta a seconda della domanda che avrà posto. In questo modo avverrà ciò che forse mai era avvenuto prima: un dialogo intimo e reale tra l’opera d’arte

L’ingresso a questo spettacolo è a numero chiuso (max 35 persone per spettacolo), pertanto è obbligatoria la prenotazione prima, non è possibile acquistare il biglietto al momento.




L’ESTATE DELL’ISA

Una festa della musica. Oltre 20 concerti, da Puccini ai Pink Floyd

L’Aquila 03 Luglio 2024. Due mesi a tutta musica per l’estate dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese che animerà le prossime settimane con concerti pensati per il pubblico più vasto.

21 concerti fra Abruzzo, Lazio e in Basilicata con produzioni che abbracciano tanti generi musicali: il grande, immancabile, repertorio sinfonico; la lirica, irrinunciabile nell’anno del centenario pucciniano; le melodie appassionate della tradizione napoletana; e ancora: il jazz, i brani più amati delle colonne sonore dei film di animazione per la celebrazione dei cento anni della fondazione della Walt Disney Company e una grande progetto crossover dedicato questa volta, dopo i Queen, gli Abba e Michael Jackson negli anni passati, ai Pink Floyd.

Si comincia lunedì 8 luglio alle 21.30 all’Aquila con Gala Lirico Le grandi arie d’opera per l’inaugurazione dell’edizione 2024 de I Cantieri dell’Immaginario del Comune dell’Aquila. Daniel Oren, uno dei più grandi direttori d’orchestra al mondo, sarà sul podio dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese in un gala che celebra l’opera italiana, recentemente riconosciuta patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Il programma comprenderà alcune tra le arie più celebri del teatro musicale italiano, portando sul palco le grandi protagoniste femminili dell’opera italiana interpretate dal soprano Vittoriana De Amicis, talento aquilano dalla carriera internazionale. A queste pagine si affiancheranno alcuni tra quei momenti sinfonici entrati stabilmente nei programmi concertistici per una serata capace di trasportare il pubblico nella magia dell’opera.

Giovedì 11 luglio, la seconda proposta targata ISA per I Cantieri dell’Immaginario: Pink Floyd’s Legend, un viaggio nel tempo attraverso i brani che hanno segnato la storia della band dagli anni Sessanta fino ad oggi. Un omaggio ad uno dei gruppi la cui musica è ormai entrata nel repertorio classico, superando classificazioni e stereotipi. In scaletta, alcuni tra i brani più belli ed epici della storia dei Pink Floyd, impreziositi dalle sonorità dell’orchestra sinfonica attraverso gli inediti arrangiamenti composti dall’eclettico musicista Roberto Molinelli a cui è affidata anche la direzione d’orchestra. Il concerto, realizzato in collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “A. Casella”, vede la partecipazione di David Mancinelli e Paolo Fiorini, voci e chitarre, e della vocalist Daniela Canova.

Dopo la data aquilana, la produzione toccherà, oltre all’Abruzzo anche Lazio e Basilicata in un tour di 10 date che verrà proposto nel mese di Luglio a Tortoreto (12) per l’Estate Tortoretana, Avezzano (13) per il Festival Terre Emerse, Lanciano (14) per l’Estate Musicale Frentana, Roccasinibalda (17) per il Festival Rocca in musica, Giulianova (18), Pignola in Basilicata (19) per il Festival Cortocircuito, Cantalice (21) per Artem Fetival, Chieti (23), e Castelbasso (28).

Nel mese di Agosto, invece, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese approda a Tagliacozzo per il Festival Internazionale di Mezza Estate diretto da Jacopo Sipari di Pescasseroli. Grandi artisti sul palco con i professori dell’ISA: Fabrizio Bosso con la sua tromba, i violinisti Alessandro Quarta e Abigeila Voshtina, attuale sovrintendente del Teatro nazionale dell’opera e del balletto di Tirana. E ancora i pianisti Giuseppe Magagnini e Claudio Filippini, il bassista Tommaso Scannapieco, il batterista Igor Caiazza, il sassofonista Nico Gori, i cantanti Libera Granatiero e Leonardo Gramegna, l’attore e divulgatore Riccardo Canessa, e i direttori Giovanni Pompeo, Emilia Di Pasquale, Sandro Gyudi e Dian Tchobanov. In programma concerti dedicati all’opera, con particolare attenzione alla celebrazione del centenario della morte di Giacomo Puccini, alla canzone melodica napoletana e al jazz.

A Tagliacozzo, l’Orchestra dell’ISA presenta, fra l’altro, anche I Sogni son desideri, concerto teatral-musicale che unisce suoni, immagini e parole e che esalta la magia di pellicole senza tempo della cinematografia d’animazione Disney, attraverso il racconto dei primi 100 anni della sua storia. L’orchestra dell’ISA eseguirà con particolare originalità i temi più suggestivi dei capolavori Disney, impressi nella memoria di grandi e piccini negli arrangiamenti di Roberto Molinelli che salirà anche sul podio. Lo spettacolo grazie alla voce della cantante Sally Moriconi e al racconto dell’attore Cristian Levantaci, saprà trasportare il pubblico dal misterioso Oriente di Alladin, alle splendide sale del palazzo de La Bella e la Bestia, dalla avventurosa savana de Il Re Leone al rigoglioso bosco di Biancaneve, dal colorato mondo marino de La Sirenetta alle atmosfere british di Mary Poppins.

La produzione verrà proposta anche a Pescocostanzo il 14 agosto per il consueto concerto di Ferragosto in Piazza del Municipio e ad Avezzano martedì 16 luglio per il Festival Terre Emerse.

L’estate dell’ISA si chiude poi sulle note di uno dei brani più iconici del ‘900: la Rapsodia in Blu di George Gershwin, eseguita per la prima volta il 12 febbraio del 1924 all’Aeolian Hall di New York dallo stesso autore. In questa esecuzione celebrativa dell’ISA, sarà impegnato il pianista Giuliano Mazzoccante nella parte solistica al pianoforte, mentre l’orchestra sarà diretta da Federico Mondelci, sassofonista tra i maggiori interpreti del panorama internazionale.

Il concerto – in programma a Spoltore il 18 agosto e a Teramo il giorno successivo – come racconta il titolo, Roaring Twenties, è dedicato agli anni ’20 del Novecento: sono quelli che negli Stati Uniti sono conosciuti come gli Anni ruggenti, successivi al primo conflitto mondiale, caratterizzati da un’euforia generalizzata e da un profondo spirito innovatore che in campo musicale arriva alla nascita del jazz.




ALLA RICERCA DI MARSI ED EQUI

Cultura e musica nell’isola pedonale delle Vacanze luchesi  con lo storico Giuseppe Grossi

Luco dei Marsi 3 luglio 2024. Lo spazio letterario delle “Vacanze luchesi”, edizione 2024, si veste di magia per trasportare i partecipanti in un affascinante viaggio attraverso le epoche, nella cultura di quei Fougni (Fucensi) in seguito definiti Marsi ed Equi.

Il secondo appuntamento del ciclo “Incontri d’Autore – Giardino letterario”, organizzato dall’associazione culturale “Lucus” e in programma per domani, giovedì 4 luglio, alle 21, in piazza Alfidi, infatti, vedrà protagonista Giuseppe Grossi, docente ed illustre storico, con la nuova edizione dell’opera “Alla ricerca di Marsi ed Equi (XVI-XXI secolo)”, un saggio storico-archeologico composto non solo dalla preziosa raccolta di tutta la bibliografia storica degli studi sulle due popolazioni presenti nella Marsica e nel Lazio orientale, dalle origini ai giorni nostri, ma anche dalla ricomposizione ordinata e rigorosa delle attinenti informazioni e sequenze storiche, sfrondate da errori e superficialità che nel tempo hanno concorso ad avvalorare inesattezze e mistificazioni.

Il viaggio nella storia dei due popoli sannitici, nella tessitura del professor Grossi, passa attraverso l’analisi delle scoperte archeologiche ed epigrafiche più emblematiche, e la ricostruzione delle indagini, delle evidenze e delle interpretazioni connesse ai territori occupati dalle antiche tribù degli Equi e Marsi e della loro identità, come delineatasi nei vari periodi, anche alla luce di nuove interpretazioni delle fonti antiche, in particolare attorno al Fucinus Lacus (Fougno in italico), cardine centrale del territorio e nucleo essenziale dei miti e delle divinità della cultura italica locale.

Il libro, scrive l’Autore nella premessa, “non nasce per descrivere tutte le ricerche del suolo occupato dalle antiche tribù degli Equi e Marsi, ma principalmente quelle indagini messe in stretta relazione con il nascere e svilupparsi del mondo italico, dalla prima età del Ferro fino agli inizi del I secolo a.C. (Bellum Marsicum). È il periodo paleo-italico (IX-VI secolo a.C.), quello in cui viene fuori l’identità di quella che lo scrivente ha chiamato “cultura fucense”, di cui sono piena espressione le successive popolazioni storiche dei Marsi ed Aequi in precedenza definibili Fougni (Fucensi)“, ed è uno scrigno che include numerose piante, vedute di monumenti realizzate dai primi viaggiatori di Età Moderna, disegni tecnico-scientifici e foto di materiali ripresi da opere diverse e di difficile reperimento, come anche interessanti focus su personaggi poco conosciuti, come il pastore Vincenzo Grande di Collelongo. Interverranno all’evento, con il professor Giuseppe Grossi, il presidente di Lucus, Gianni De Rosa; Pasquale Apone, Archeoclub Trasacco, Giuliano Fina, avvocato. Reading e interpretazioni musicali a cura di Domenica Stornelli, voce narrante.

“L’opera, frutto di anni di impegno, è un condensato della perizia e dell’amore del professor Giuseppe Grossi per la storia e per l’archeologia, e in particolare per storia e archeologia del nostro territorio” rimarca la sindaca Marivera De Rosa “una passione che emerge a ogni pagina e che ha originato un lavoro straordinario, fondamentale per comprendere le nostre radici e i tratti che sono all’origine del nostro presente. Invito tutti a partecipare”. Al termine dell’incontro, la serata proseguirà nell’isola pedonale di viale Duca degli Abruzzi con la musica del duo Stornelli.




COLLE DEL TELEGRAFO RIAPERTO AL PUBBLICO

Conclusi i lavori di completamento del Parco archeologico

Pescara 3 luglio 2024. I lavori di completamento del parco archeologico Colle del Telegrafo di strada Colle Marino, promossi dal Comune e finanziati con fondi Pnrr (bando Rigenerazione Urbana), sono stati ultimati e da oggi l’area verde è aperta al pubblico, dalle 7:30 alle 21:30. L’annuncio arriva dal sindaco Carlo Masci che proprio oggi ha visitato Colle del telegrafo con il consigliere comunale Massimo Pastore.

L’intervento si è snodato su più fronti e ha riguardato in primo luogo le strutture in legno presenti nell’area verde. La torretta di avvistamento (cioè una pedana rialzata accessibile da una gradinata) è stata rimossa: si trattava di un punto di osservazione a disposizione dei frequentatori, per godere meglio dello straordinario panorama, che ha lasciato il posto a una balconata, integrata al percorso pedonale e accessibile tramite delle rampe, per cui a differenza di prima è fruibile da tutti. A protezione dell’area archeologica, poi, esisteva una copertura in legno che è stata smantellata e ricostruita e adesso l’area risulta integrata al percorso pedonale (l’indagine archeologica risale al periodo 2009/2010).

È stata creata anche una pedana in legno con due punti di vista puntuali che vanno ad incorniciare perfettamente la Maiella e il Gran Sasso. Si è voluto, inoltre, rendere fruibile il percorso pedonale e predisporre l’impianto di illuminazione del percorso stesso, per rendere questo spazio frequentabile anche al calar del sole.

È stato predisposto, infine, l’impianto dell’acqua, per una fontanella. I fondi per realizzare i punti luce, la fontana e il quadro elettrico per gli eventi ci sono già e i lavori sono stati affidati. “Abbiamo fatto in modo – dice Masci – di rendere più accogliente il Colle del Telegrafo, un bellissimo belvedere a disposizione di tutti i pescaresi e dei turisti, il posto più bello di Pescara. Da qui la vista sulla nostra città e su Montesilvano, fino alle Marche, è straordinaria e suggestiva e, nelle ore serali, questo spazio può diventare la sede ideale per organizzare degli eventi, come quello che si svolgerà stasera.

Mi auguro – conclude Masci – che chiunque visiti questo posto ne abbia cura perché è un luogo di tutti e bisogna averne rispetto. Da qui si può vedere tutta la nuova città di Pescara, Montesilvano e Spoltore: un territorio  vastissimo di circa cento chilometri quadrati che certamente diventerà la capitale dell’Adriatico. Venire qui il primo giorno da sindaco – conclude Masci il giorno dopo la proclamazione e l’avvio del suo secondo mandato – è un segnale chiaro di come vogliamo proseguire la nostra attività amministrativa”.




Emilio Di Virgilio

Il Prof Emilio Di Virgilio, nato a Francavilla ed insegnante in pensione, è autore del romanzo il Porto della Memoria, edizioni Firenze Libri, e di una raccolta di Poesie dal titolo Tenerezza e Altro, edizioni Tracce, opere pubblicate nel 1996. In questa pagina dedicata alla poesia, riportiamo alcuni suoi componimenti.




GIOIA INFINITA

[Emilio Di Virgilio]

GIOIA INFINITA

Davanti a me

fluttua una immagine

ombra

di un celato desiderio

distrae il mio pensiero

che ha vissuto

il buioin una stanza

senza pareti

e l’angelo dell’amore

sovviene al mio

stanco respiro

in un mondo

a me ignoto

nuovi cieli

adombrano

i sentieri

del mio destino

legato

in catene dorate

e ancora aspetto

che l’ombra

diventi luce

e che l’amore

sconfini

in una gioia infinita




L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA E L’EGOISMO DEI RICCHI

di Mario Di Biase

PoliticaInsieme.com, 3 luglio 2024. Qualche giorno fa, è stata approvata definitivamente la legge sull’Autonomia differenziata. Per capirne la vera portata, provo a spiegarla con parole semplici !

L’Autonomia differenziata altro non è che l’attribuzione alle regioni ordinarie -che ne faranno richiesta- di una podestà legislativa su materie oggi a legislazione concorrente (cioè di competenza sia dello Stato, sia delle Regioni) e il trasferimento delle relative risorse finanziarie.

Essa trae origine dalla riforma degli anni 90 del Titolo V della Costituzione fatta da un governo di Centrosinistra che con l’art. 116 stabilisce che possono essere attribuite alle Regioni 23 materie quali ad esempio Scuole, Ambiente e Tutela del Territorio, Servizio Idrico, Sanità, Politiche del lavoro, Attività produttive, Agricoltura che di conseguenza porterebbe ad un Paese smembrato della sua unità nazionale con venti sistemi scolastici diversi, 20 differenti cure sanitarie ed incentivi alle imprese … insomma per dirla con le parole del prof. Viesti un “paese arlecchino”!

È un cavallo di battaglia della Lega che di fatto sostituisce la “secessione padana” di Bossi con la secessione finanziaria. Non a caso le due regioni che per prima hanno chiesto l’autonomia su tutte le 23 materie sono la Lombardia e il Veneto cui si è accodata successivamente l’Emilia-Romagna (forse per arginare la deriva secessionista della Lega) con sole 16 materie. Lo stesso termine è espressione di un concetto egoistico: sono autonomo, non dipendo da nessuno, mi tengo tutti i soldi e il mio territorio è differente da un altro. Questo pensiero esprime In sostanza un senso di insofferenza del Lombardo Veneto e in parte dell’ Emilia-Romagna verso qualsiasi politica di riequilibrio dei territori la cosiddetta perequazione! È stato calcolato che su un totale annuo di 750 miliardi di gettito fiscale incassato dallo Stato verrebbero a mancarne 190 trattenuti delle tre Regioni.

Tradotto in termini semplici cosa vuol dire: le tre regioni, che poi sono le più ricche, mirano ad ottenere la quota massima del residuo fiscale e cioè la differenza fra il loro gettito fiscale (allo Stato) e quanto trasferito loro dallo Stato. (Es. pagano 100 di tasse e ricevono 70 dallo Stato che destina il restante 30 a sostenere le Regioni più povere.) Loro –invece- chiedono che almeno il 90% del restante 30 rimanga nelle loro casse) Quindi le risorse devono rimanere dove sono generate, salta il principio costituzionale che tutti i cittadini hanno gli stessi diritti e viene sancito il principio che i cittadini più ricchi hanno diritto a più risorse e a migliori servizi. L’egoismo dei ricchi contro quello che (sempre il Prof. Viesti ) chiama il Teorema meridionale secondo cui i soldi trasferiti al Sud sono spesi male ed in modo clientelare. È la solita mistificazione dei ricchi convinti che i poveri sono colpevoli della loro povertà, dimenticando che se il Nord è ricco lo deve anche alle braccia e alle intelligenze di tanti uomini e giovani laureati meridionali. In questo modo avremo al Sud serissimi problemi sulla Sanità e la Scuola, tanto per citarne i più importanti.

I difensori della Riforma (mi chiedo come mai un partito centralista come Fratelli d’Italia voglia spaccare l’Italia) invece fanno presente che prima dell’attuazione della stessa, devono essere individuati in modo chiaro e soprattutto finanziati ( non si capisce con quali risorse) i famosi L E P (livelli essenziali di prestazioni) che sono gli indicatori dei diritti civili e sociali che per legge devono essere garantiti a tutti i cittadini. A questo proposito molti sono i dubbi e soprattutto più che di livelli essenziali (quindi minimi) si dovrebbe parlare di livelli equivalenti sia per i cittadini del Nord che del Sud.

La Santa Sede per il tramite della Cei ha espresso fermissima condanna su questa riforma. Il Card. Zuppi qualche mese fa così si esprimeva: “ L’Autonomia differenziata è un meccanismo di ulteriore impoverimento del Sud, si indebolirà ancora di più la solidarietà e il tessuto sociale del mezzogiorno” . Mons. Battaglia (Arcivescovo di Napoli) in una sua intervista affermava: “come Vescovo e Prete non posso tacere che stanno soffiando venti del peggior egoismo, con le regioni del Nord che voglio spaccare il paese” .

Mons. Savino (Segretario della CEI) definisce l’Autonomia “come la madre di tutte le ingiustizie che vuole disegnare un’Italia spaccata dalla disparità sociale”. Infine, Mons. Santoro (Vescovo emerito di Taranto) parla addirittura di “boccone avvelenato”.

Lo scorso 29 aprile a Ferrandina si tenuto un importante e partecipato convegno – organizzato da Unitre – relatore il prof. Viesti autore del libro “Contro la secessione dei ricchi” con l’intervento conclusivo di Mons. Caiazzo (Arcivescovo di Matera Irsina) il quale testualmente affermava “ Chi è a favore dell’Autonomia differenziata è contro il Vangelo”. Contro cioè il principio della fratellanza umana e cristiana. Per il Sud sarebbe l’ennesima beffa, per l’Italia ancora peggio: un Paese frantumato !!




LE NOTTI DEL SOUL E DEL BLUES 2024

VI edizione

Tortoreto, 3 luglio 2024. Il Comune di Tortoreto presenta la nuova edizione dell’evento estivo Le Notti del Soul and Blues Tortoretano.

Nei giorni 13 Luglio presso Largo Marconi a Tortoreto Lido e 19 Luglio 2024 presso Piazza Garibaldi a Tortoreto Alto si rinnova l’appuntamento con la musica di qualità che spazia dal Blues e Soul fino al Jazz; una musica ricercata e di spessore che grazie al sostegno del Comune di Tortoreto nella persona dell’assessore al Turismo Giorgio Ripani affiancato dalla direzione artistica di Enzo Zampini, si fregia di nomi internazionali sempre più rinomati.

L’evento ad INGRESSO GRATUITO si compone in due giornate in due luoghi caratteristici della città dove poter godere della buona musica e della tipica atmosfera abruzzese.

Dopo il successo delle precedenti edizioni, ed in particolare dello scorso anno con la band californiana del chitarrista di livello internazionale Chris Cain e la cantante dalla Lousiana Crystal Thomas, quest’anno 2024 avremo ospite nella prima giornata del 13 Luglio la voce graffiante della rinomata cantante NOREDA GRAVES.

Voce soprano solista dell’Harlem Gospel Choir e del coro dell’Anthony Morgan Inspirational Choir of Harlem ,Cantante e cantautrice americana del North Carolina, Noreda Graves è una delle voci soul più apprezzate d’America. Il suo sound è un mix di gospel, funk, blues e R&B. Tra le sue influenze ci sono James Brown, Aretha Franklin e le Clark Sisters.  

Il 19 Luglio sarà invece il turno della band del momento, I CINELLI BROTHERS.

Reduci dal loro ultimo tour Statunitense, il quartetto Inglese vanta premi e partecipazione nei migliori festival mondiali. I Cinelli Brothers fanno da raccordo tra il classico Chicago e Texas Blues elettrico degli anni ’60 e ’70 con i suoni della modernità formando un team esplosivo. L’album d’esordio Babe Please Set Your Alarm (2018) è stato registrato al Soup Studio di Londra ed è giunto fino al numero 2 nella classifica della Independent Blues Broadcasters’ Association. Riconosciuti esponenti di calibro della nuova generazione del blues contemporaneo da riviste specializzate – Music Republic Magazine ha nominato Marco Cinelli miglior chitarrista 2018– le loro hit passano quotidianamente nelle radio di genere Made in England.

Appuntamento quindi i giorni 13 e 19 Luglio 2024 per avere un po’ di vibrazioni musicali intense come solo la musica Soul e Blues di qualità sa dare, rivivendo l’ appuntamento diventato punto di riferimento delle serate estive tortoretane per gli amanti della musica dal vivo e non solo

Le Notti del Soul Blues è diventato un appuntamento ormai imperdibile del calendario eventi dell’Estate Tortoretana – ha dichiarato l’Ass. Giorgio Ripani – Grazie alla direzione artistica di Enzo Zampini, abbiamo coinvolto artisti sempre più talentosi e di rilievo nazionale ed internazionale, e l’impegno per il futuro è quello di elevare sempre di più il livello di questa manifestazione

Direzione Artistica: Enzo Zampini




PHENOMENA COLORA DI ROSA PESCARA

Dal 4 al 5 luglio 2024, all’Aurum

Pescara, 3 luglio 2024. Cinquantadue imprenditrici italiane incontreranno per due giorni, dal 4 al 5 luglio all’Aurum di Pescara, quarantuno buyers provenienti da tutto il mondo.

Sono questi i numeri di Phenomena, il Salone dell’imprenditoria femminile, promosso da Camera di commercio Chieti Pescara e la sua Agenzia di sviluppo, giunto alla quarta edizione. Nato da una idea vincente di IFTA, nella persona di Michela Zio, brand specializzato nel mondo della fashion, il Salone ha mosso i primi passi in pieno Covid e da allora non si è più fermato.

A tal punto che a marzo, in occasione del Mimosa day, giorno di celebrazione dell’empowerment femminile in Giappone, ha inondato con tutta la sua bellezza e creatività il grattacielo più alto di Tokyo, gettando le basi per Expo 2025.

Aver deciso di portare Phenomena in Giappone è stata una intuizione vincente – afferma Gennaro Strever presidente della Camera di commercio Chieti Pescara che, a marzo scorso, nell’ambito della missione Go to Japan in collaborazione con Agenzia di sviluppo, ha dato risalto all’export abruzzese puntando su food, design ed automotive. Stiamo lavorando affinché Phenomena si allarghi ulteriormente organizzando una nuova missione in Giappone anche in vista di Expo 2025. Stavolta, però, con il coinvolgimento di tutte le Camere di commercio italiane.

Perché il Giappone non è stata l’unica intuizione dell’ente camerale. Il Salone dell’imprenditoria che, fino all’anno scorso era riservato, esclusivamente alle donne del mezzogiorno, quest’anno si avvale della partnership di Mirabilia, il network delle Camere di commercio sui cui territori insistono i patrimoni dell’Unesco. Una delle attività della strategia camerale è valorizzare la sostenibilità, anche dal punto di vista socioculturale e puntare sulle imprese rosa di questi territori rafforza ulteriormente il significato del Salone.

I buyers provengono da Germania, Belgio, Olanda, Inghilterra, Scozia, Danimarca, Giappone, Croazia, Russia e Ucraina. Questo dimostra come Phenomena stia crescendo, non solo in termini di numeri, ma anche in qualità e prestigio – commenta il presidente di Agenzia di sviluppo Ivano Lapergola – Un particolare ringraziamento va alle Camere di Commercio italiane ed estere, che ci hanno supportato nell’organizzazione degli incontri B2B, e ad ENEA, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile che ci accompagnerà nel seminario sulla sostenibilità e la decarbonizzazione dei processi produttivi, con un focus particolare sul settore della moda.

Phenomena è anche l’occasione per premiare il talento e la creatività femminile, assegnando, durante un gala dinner dalle ore 19:00, un riconoscimento a quattro donne che si sono distinte nel mondo dell’imprenditoria, della cultura e del sociale. Inoltre, i buyers selezioneranno quattro tra le migliori imprese del food e del design che partecipano a Phenomena.

Questi stessi buyers, conclusa Phenomena il 5 luglio mattina, si muoveranno verso Mediterranea per incontrare le eccellenze enogastronomiche del territorio abruzzese, fiera in programma al Marina di Pescara fino a domenica 7 luglio.




IL VIAGGIO DELLE RADICI

La nota violinista italo argentina Elisabeth Ridolfi a Fossa

Fossa, 3 luglio 2024. Fossa, piccolo borgo di origina romana a 12 km dalla città dell’Aquila, sarà la meta principale di una viaggiatrice delle radici proveniente dall’Argentina: Elisabeth Ridolfi, musicista, attualmente viola solista dell’Orchestra nazionale di musica argentina “Juan de Dios Filiberto”, con una intensa attività di concertista solista nei teatri di tutto il mondo. Elisabeth, grazie al progetto per “Turismo delle Radici” per i piccoli Comuni, cui ha aderito fin dall’inizio il Comune di Fossa, arriverà in Abruzzo il 2 luglio, per conoscere finalmente i luoghi da cui sono partiti i suoi nonni, nei primi decenni del secolo scorso. La visita di Elisabeth si inserisce a pieno titolo nel progetto strategico di rivitalizzazione dei borghi attuato con fondi del PNRR e gestito dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale per il Turismo delle Radici con il progetto ITALEA.

Il viaggio di Elisabeth Ridolfi è uno dei primi viaggi, in Abruzzo, di personalità di rilievo internazionale di origine italiane in questo 2024, anno delle “Radici italiane nel mondo”.

Elizabeth Ridolfi è una rinomata violista e insegnante attiva presso l’Orchestra Nazionale di Musica Argentina a Buenos Aires. La sua tradizione musicale affonda le radici nella famiglia, con il nonno, don Tito Ridolfi, nato a Fossa, che ha influenzato la famiglia con la sua intensa attività musicale come immigrato in America. Suo padre, Ángel Ridolfi, ha continuato questo lascito musicale diventando un rinomato solista presso il Teatro Colón e suonando con Astor Piazzolla negli ultimi anni della sua vita. Ridolfi è stata invitata a suonare con rinomati artisti internazionali come Luis Miguel, Ricky Martin, Caetano Veloso, Mercedes Sosa e molti altri. Ha ricevuto una formazione con menzione d’onore presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena, in Italia, esibendosi in diverse città del mondo, tra cui Roma, Milano, Londra e Montreal. Nel gennaio di quest’anno, ha effettuato un tour internazionale in oltre dieci città del Giappone con il “Quinteto del Ángel”, un ensemble di tango diretto dal fratello, il violinista Humberto Ridolfi. Elisabeth Ridolfi ha ricevuto numerosi premi in Argentina ed è stata selezionata come solista per concerti con varie orchestre nel paese, inclusa la Filarmonica del Teatro Colón di Buenos Aires.

In questo borgo, tanto affascinante (Fossa è nota per la chiesa di S.Maria in Cryptas totalmente affrescata da artisti del 1300 e per una necropoli romana) quanto spopolato, passato dai 1.600 abitanti del 1924 agli attuali 690, è naturale parlare di emigrazione, e, conseguentemente, di ritorno. E’ così che quando il Sindaco di Fossa, Fabrizio Boccabella, ha saputo del desiderio di Elizabeth di conoscere il paese dei suoi nonni, ha pensato di invitarla nel borgo, dove risiederà dal 2 al 6 luglio, per visitare i luoghi dei suoi antenati e partecipare alla prima serata della festa di San Cesidio da Fossa, Sant’Antonio da Padova e Beato Bernardino da Fossa, il 5 luglio, e offrire un suo concerto alla comunità del paese.

Il concerto avrà luogo nel villaggio MAP San Lorenzo (piazza Gemona) ovvero nell’area del villaggio post terremoto (purtroppo l’area antistante la chiesa di S. Maria in Cryptas è in ristrutturazione) venerdì 5 luglio, alle ore 21,00. Sarà aperto a tutti.

Seguirà la festa pubblica per la “cittadina di Fossa” ritrovata.




MARZIANI 7… dal fioraio

Il racconto delle emozioni Venerdì 5 luglio a Pescara ultimo appuntamento

Pescara, 3 luglio 2024. Venerdì 5 luglio 2024 ultimo appuntamento con “MARZIANI 7… dal Fioraio – la Poesia dove non l’avete mai ascoltata” in Piazza Muzii a Pescara centro, dalle ore 19.
A cura di Bibliodrammatica aps, progetto #culturespontanee, pensato per promuovere e sostenere la letteratura, l’editoria e gli autori-autrici abruzzesi contemporanei.
Chiude questa settima edizione, partita con grande successo da venerdì 31 maggio.

L’ultimo appuntamento “il racconto delle emozioni” immaginando la Letteratura come una porta che si apre sui nostri mondi sensibili, rivelatrice di umanità e nuove forme di dialogo e incontro.
Ideazione, direzione artistica e culturale a cura di Beniamino Cardines, coordinamento Annarita Pasquinelli Michetti. Con il Patrocinio del Comune di Pescara.

Venerdì 5 luglio, saranno ospiti: Mimmo Sarchiapone (maestro incisore) – Massimo Liberatore (editore artigiano, scrittore) che rilegherà dal vivo un libro – Lucio Vitullo (poeta pluripremiato) – Beniamino Cardines (giornalista, scrittore e poeta pluripremiato) – Riccardo Santarelli (poeta cantore) – Mariagrazia Genova (event manager).

Massimo Liberatore, editore artigiano: “Rilego i miei libri uno a uno, a mano e con le mie mani, proprio come si faceva una volta. La poesia è già in questo. Vedo nascere i miei libri, dalla scrittura, dalle prime parole alla costruzione vera e propria fino all’ultima pagina. Questo propongo come performance da editore artigiano.”

Raffaella Bonazzoli, artista visiva e performer: “L’arte ci lega, l’arte è presente, la creatività ci mette in continua comunicazione l’uno con l’altro. Un dialogo necessario, abbiamo bisogno di conoscere e di conoscerci, questo è parte dell’idea che sottende il Progetto Energy.”

Beniamino Cardines, ideatore e direttore culturale: “Siamo alla settima edizione di questo progetto e continuo a sorprendermi di fronte alla straordinaria energia che si crea ogni volta. Esistiamo e resistiamo, lì, in mezzo al brusio della movida pescarese, eppur incuriosita e attratta dalla stranezza della nostra presenza.

Marziani è innanzitutto un omaggio a Ennio Flaiano e alla sua celebre commedia ‘Un marziano a Roma’ del 1960. La cultura deve prendersi la responsabilità di dare continuamente segnali di rinascita, di curiosità e di provocazione. Scrittori, poeti, giornalisti, artisti, uomini e donne di cultura devono rappresentare il fermento di una società. Ecco perché abbiamo pensato a #culturespontanee. Cultura spontanea e diffusa su tutti i territori e a qualsiasi latitudine sociale. Abbiamo immaginato un programma svincolato dalle convenzioni culturali.”

Come già con “PRESENTE!”, “MARZIANI… dal parrucchiere” (due edizioni), “MARZIANI… on the beach”, “MARZIANI… a San Vito”, “MARZIANI… a Bolognano” e “MARZIANI… dal fioraio 2022”. Crediamo nella letteratura come portatrice di valori umani condivisi. Valori che hanno radici profonde e cuore nella cultura della relazione, del dialogo, del confronto.

Programma della settima edizione:
Ogni venerdì saranno presenti: Raffaella Bonazzoli (artista visiva, scultrice pluripremiata) con performance tratte dal suo “Progetto Energy” già presentato alla Biennale Arte Contemporanea Milano 2023; Roberta Botta (Master Reiki) che divulgherà benessere e massaggi energetici.

venerdì 31 maggio:
Sonia Pedroli (poetessa) – Francesco Di Rocco (poeta, scrittore) – Alessio Scancella (poeta) – ospite Dante Marianacci (Casa della poesia in Abruzzo)

venerdì 7 giugno (rinviato al 5 luglio)

venerdì 14 giugno:
Annamaria Acunzo (giornalista, sommelier) – Giulia Madonna (scrittrice, poetessa) – Sandra De Felice (poetessa pluripremiata) – Caterina Franchetta (poetessa) – Claudio Spinosa (poeta cantore)

venerdì 21 giugno:
Assunta Di Basilico (poetessa, cantante) – Margherita Bonfilio (scrittrice, poetessa pluripremiata) – Simona Novacco (poetessa pluripremiata) – Manuela Di Dalmazi (poetessa) – Lucia Magistro (poetessa)

venerdì 28 giugno:
Angela Curatolo (giornalista) – Francesca Di Giuseppe (giornalista) – Annarita Pasquinelli (#pasquinellicasacultura) – Antonella D’Arrezzo (poetessa) – Patrizia Splendiani (counselor, operatrice in naturopatia)

venerdì 5 luglio:
Beniamino Cardines (giornalista, scrittore pluripremiato) – Massimo Liberatore (editore artigiano, scrittore) – Riccardo Santarelli (poeta cantore) – Lucio Vitullo (poeta pluripremiato) – Mariagrazia Genova (event manager) – Mimmo Sarchiapone (maestro incisore).

Un ricchissimo programma realizzato attraverso una rete organizzativa che guarda alla LETTERATURA come promozione di valori e socialità con capofila Bibliodrammatica aps in collaborazione con OL//OfficineLetterarie e una rete di altre Associazioni: La Casa di Cristina odv-ets, coop La Minerva, Ooops! (scrittura e narrazione), Eracle Templari Federiciani aps e Caffè Letterari Federiciani, Ci vuole un Villaggio aps, CSEN Abruzzo, USACLI Abruzzo, ENDAS Abruzzo, www.condividiamocultura.it, SL/SegnalazioniLetterarie, www.rtradioterapia.it, www.zaffiromagazine.it, Cipas Abruzzo, www.alternewspress.eu, Agape Caffè Letterari d’Italia e d’Abruzzo.




DEBUTTO ED EMOZIONI AD ASCOLI

Garage Italia Asd. Giammarino alla cronoscalata

Pescara, 3 luglio 2024. È stato un debutto pieno di emozioni e sensazioni positive quello di Marco Giammarino, che alla 63^ Coppa Paolino Teodori si presentava allo start per la prima volta in salita. Un cumulo di emozioni prima, durante e dopo la gara, per uno scenario che Giammarino sognava da tempo. Un orgoglio immenso per Garage Italia ASD essere stata al fianco dello stesso pilota che ha da sempre dimostrato pura passione.

Ad Ascoli il pescarese si è presentato al via della RS 1.6 sulla Citroen Saxo del Team Rossi Sport Racing. Una classe di certo non facile per iniziare, ma che ha schiarito le idee se era necessario che questo accadesse. Anche se il risultato ha poi messo fuori dalla top ten di classe il pilota abruzzese, la soddisfazione più grande è aver terminato tutte e quattro le salite senza particolari intoppi. Imparare e crescere sono i verbi che Giammarino vorrà usare spesso, perché solo così si può andare avanti in un mondo dove si va sempre di corsa, ma lo stesso pilota vuole tenere i piedi per terra ed apprendere sempre più.

Queste le dichiarazioni di Giammarino nel post gara: “Sono molto emozionato e grato a chi mi ha sostenuto. È stata una settimana intensa di belle sensazioni e sono felice di aver realizzato un sogno. Spero di risalire in macchina il prima possibile per poter continuare a crescere e ad abituarmi alle dinamiche salitare.”




LE DIOMEDEE 2024

Rotta verso le Isole Tremiti

Pescara, 3 luglio 2024. Tutti pronti a tornare in mare e partire alla volta delle acque cristalline delle Isole Tremiti. Si issano le vele della Pescara-Tremiti, la classica veleggiata lunga d’Altura che da quest’anno si chiama Le Diomedee 2024 dal nome della specie di uccelli che popola questo piccolo ed incantevole arcipelago, una regata che ha da sempre appassionato gli sportivi abruzzesi per fascino indubbio della meta.

L’organizzazione è del Circolo Nautico Pescara 2018, sotto l’egida della IX Zona FIV Abruzzo e Molise, e gode del patrocinio del Comune delle Isole Tremiti. Partenza prevista alle ore 17 per una flottiglia agguerrita di circa venti imbarcazioni d’Altura venerdì 5 luglio dallo specchio di mare antistante l’entrata del porto turistico Marina di Pescara, nella zona sud, e traguardo dopo 60 miglia di navigazione al traverso del faro dell’Isola di S. Domino, sulla punta del Diavolo, il giorno dopo, ossia sabato 6, entro l’orario massimo delle 16.

La Pescara – Tremiti Le Diomedee è una veleggiata tradizionale ed anche importante perché sancisce l’unione sportiva tra l’Abruzzo e le isole pugliesi. Le premiazioni come di consueto si svolgeranno presso il Ristorante La Fenice sull’Isola di San Domino, in un’atmosfera conviviale tra pizza e birra, alla presenza dei rappresentanti del Comune delle Tremiti. All’equipaggio dell’imbarcazione arrivata prima Overall andrà il Trofeo “Le Diomedee 2024”. Main sponsor della veleggiata e del CNP2018 sono Banca Generali Private e Vittoria RMS con il supporto questa volta di Citra Vini e Fishermen Bros articoli per la pesca.




ASHBY E L’ABRUZZO 1901-1923  

Vernissage della mostra a cura di Ivano Villani. Sabato 6 luglio 2024, alle ore 19 Maison des Arts Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 2 luglio 2024. Sarà inaugurata sabato 6 luglio 2024 alle ore 18 la mostra “Ashby e l’Abruzzo 1901-1923” a cura di Ivano Villani. La mostra gode del Patrocinio dell’Ambasciata inglese e della British School at Rome (BSR).

Oltre 80 scatti per vedere la bellezza e l’autenticità dell’Abruzzo del secolo scorso attraverso gli occhi di Thomas Ashby, l’archeologo e topografo inglese che qui viaggiò a più riprese tra il 1901 e il 1923 lasciando, con le sue numerose fotografie, un patrimonio documentale di inestimabile valore sulla società dei primi anni del Novecento.

La lunga carriera professionale di Thomas Ashby lo portò nel 1906 a ricoprire la carica di Direttore della British School at Rome (BSR), storico istituto di ricerca del Regno Unito con sede nella capitale italiana. L’incarico, svolto fino al 1925, incentivò l’intensa passione di Ashby per gli studi classici e per i monumenti antichi, portandolo ad esplorare Roma ed il suo entroterra con scrupolose indagini che lo videro collaborare, tra gli altri, con illustri archeologi italiani quali Rodolfo Lanciani (1845-1929) e Giacomo Boni (1859-1925).

Svolte principalmente nel Lazio, le sue ricerche si estesero alla Sardegna, alla Sicilia, e anche all’Abruzzo dove egli operò a lungo. Studiò Carsoli e la vallata del fiume Liri, Alba Fucens e Amiternum. Si soffermò anche a Chieti, Corfinio, Sulmona, Cucullo, Pratola Peligna. L’interesse scientifico per la regione si appuntò sugli aspetti umani che supportavano la dimensione antropologica dei contesti osservati. Si hanno, pertanto, in mostra, immagini legate alla civiltà contadina, alle usanze e ai costumi tradizionali. Tali aspetti spiccano in un’ampia “raccolta visiva” che diventa un’occasione di intensa testimonianza storica e sociale. Il noto studioso, che nel corso della sua poliedrica attività ricevette riconoscimenti dalle più prestigiose istituzioni culturali e firmò con Samuel B. Platner il più importante studio sull’antica topografia romana (A Topographic Dictionary of Ancient Rome, 1929), aveva intuito l’importanza di documentare l’esistenza di un mondo destinato presto a scomparire.

“Nell’ampia e documentata mostra “Ashby e l’Abruzzo 1901-1923”, che la Fondazione Pescarabruzzo presenta con la collaborazione della British School at Rome, custode di circa 9000 negativi appartenuti alla collezione dello studioso, si apprezza appieno il lavoro svolto dallo studioso nell’Italia centrale e in particolare nella regione abruzzese.” affermano i curatori del catalogo Valerie Scott e Ivano Villani.

“Vogliamo permettere ai visitatori di scoprire l’essenza della bellezza dei nostri luoghi, dice Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, ripercorrendo gli itinerari battuti da Thomas Ashby. Non solo i paesaggi da cartolina, ma immagini che sottolineano il profondo legame che c’è tra i luoghi e la vita quotidiana che vi si svolgeva. Un’identità da riscoprire quella che si riscontra nelle fotografie scattate da Ashby, un vero innamorato dell’Abruzzo di inizio Novecento”.

Grazie ad una donazione da parte della BSR le immagini digitali relative all’Abruzzo, con le connesse stampe ai pigmenti di carbone, sono oggi nelle collezioni della Fondazione Pescarabruzzo. Completano la mostra alcune attrezzature originali e significativi oggetti d’epoca, come macchine e album fotografici, appartenuti all’archeologo.

Parteciperanno al vernissage il sindaco di Pescara, Carlo Masci e il Direttore della British School at Rome Abigail Brundin. Dopo i saluti iniziali, interverranno i curatori del catalogo “Ashby e l’Abruzzo 1901-1923” (Fondazione Pescarabruzzo, 2024), Valerie Scotte e Ivano Villani.

La mostra potrà essere visitata dal martedì al venerdì dalle ore 17 alle 20; il sabato dalle 16 alle 20; la domenica dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16 alle 20. Sono possibili, su prenotazione, visite guidate per le scolaresche.




ASSEDIO EOLICO

Una pala per ogni chilometro quadrato

San Buono, 2 Luglio 2024.  L’Alto Vastese, individuato a livello nazionale dall’istituto CESI come area particolarmente ventosa, continua ad essere aggredito da richieste di installazione di nuove pale eoliche. A Fresagrandinaria potrebbero diventare una per ogni chilometro quadrato.

La maggioranza dei sindaci del territorio e numerose associazioni di cittadini si sono ritrovati nel teatro di San Buono per dichiarare la loro contrarietà a nuove installazioni.

Senza che qualcuno negasse la crisi climatica e la necessità della transizione energetica verso fonti alternative, sono stati avanzati dubbi e contestazioni. Innanzitutto, si è fatto osservare che i cosiddetti “parchi eolici” sono in realtà “industrie del vento”. Una pala costa un milione di euro e ne rende un milione per ogni anno di funzionamento, stimato in venti anni.

Fa nascere dubbi sapere che i presentatori dei progetti sono spesso oscure società con capitali sociali ridicoli.

Né si può ignorare la presenza della malavita organizzata in attività così remuneranti: quanto avvenuto in Sicilia dovrebbe pur insegnare qualcosa.

E perché mai eolico e fotovoltaico, pur così remuneranti, sono installati nella quasi maggioranza nel Sud dell’Italia?

Chi pagherà l’abbattimento delle pale ed il loro smaltimento a fine vita?

Alcuni progetti sono presentati da consulenti della Regione Abruzzo, in evidente conflitto di interesse. I sempre più numerosi cittadini del Nord Europa e del Nord Italia trasferitesi nell’Alto Vastese perché innamorati delle bellezze naturalistiche del territorio vedono snaturata la loro ricerca di pace e bellezza. Si compromette la possibilità di costituire un “parco dei gessi” che, come già avvenuto in Emilia-Romagna, potrebbe essere riconosciuto patrimonio mondiale Unesco.

Sindaci ed associazioni chiedono che il peso dell’eolico sia ripartito con giustizia fra tutte le province ed i territori d’Abruzzo. Infatti, oggi circa il 70% di tutta la produzione eolica abruzzese trova origine nell’Alto Vastese, senza che altre parti del Chietino e le altre province della regione siano coinvolte.

Senza dimenticare che i ristori riconosciuti ai territori sono una elemosina, poche migliaia di euro, a fronte dei guadagni milionari di chi costruisce le pale.

A seguito di un decreto del Governo nazionale, la Regione ha tre mesi di tempo per individuare le aree nelle quali insediare le nuove pale.

Sinistra Italiana sostiene convintamente le rivendicazioni degli amministratori, delle associazioni e delle popolazioni. Ci sia giustizia nella ripartizione, controllo severo sulle richieste, previsione di adeguati ristori per le comunità.

Michele Marino (Segretario provinciale Sinistra Italiana)

Foto: il Centro




LE TESSITRICI. Mitologia dell’informatica di Loreta Minutilli

Al MAXXI libri e cinema in corte

L’Aquila, 2 Luglio 2024. Continua Estate al Maxxi L’Aquila libri e cinema in corte, il programma di eventi estivi ospitato nella corte di Palazzo Ardinghelli, patrocinato dal Comune dell’Aquila, e organizzato dal museo in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila -Mercoledì della Cultura, e con L’Aquila Film festival.

Mercoledì 3 Luglio appuntamento con la settima arte: alle 21.00 verrà proiettata nella Corte del MAXXI L’Aquila la pellicola I limoni d’inverno di Caterina Carone, film del 2023 con Cristian De Sica nei panni di un professore in pensione che insegue il sogno di dedicare un libro a grandi artiste ingiustamente sottovalutate e del suo incontro con una donna che sembra uscita dal suo libro. La pellicola propone un delicato e appassionante racconto sulla memoria e l’oblio, sui rimpianti e le alternative e offre uno spaccato del mondo dell’arte contemporanea.

Venerdì 5 luglio alle 19.00, invece, appuntamento con le presentazioni editoriali, per l’occasione verrà proposto al pubblico il volume Le tessitrici. Mitologia dell’informatica, (ed. effequ, 2023) con una lectio di Loreta Minutilli, astrofisica e scrittrice che dedica questo lavoro al legame fra mito e realtà, riflettendo sul grande aiuto che il mito da sempre offre all’essere umano nella costruzione di un rapporto narrativo con la realtà. L’autrice spinge la sua analisi in profondità, fino a domandarsi se il mito possa essere uno strumento valido per generare una scienza più umana e immaginativa. Mettendo in discussione la figura del genio come autore e motore delle rivoluzioni scientifiche, la storia restituirebbe un pantheon di lavoratori e lavoratrici che hanno contribuito silenziosamente a costruire la nostra conoscenza scientifica e tecnologica. In questa dinamica, esplorare una mitologia dell’informatica – suggerisce l’autrice – è un passo verso un progresso scientifico e tecnologico capace di uscire dai confini stretti del dogma e di abbracciare le forme modulabili e accessibili del mito.

L’accesso agli eventi è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.




INTELLIGENZA ARTIFICIALE E “PESO” IN EUROPA

Tortoreto, 2 luglio 2024. Non è stato altro che un dejà vu, quello della notte tra giovedì e venerdì scorsi, quando, tra i tre gruppi – popolari, socialdemocratici e liberali – che al Parlamento di Strasburgo formavano la maggioranza uscente, è stato trovato un accordo su tre delle principali nomine europee. E in cui la copertura di tutti gli altri “top job” è rimasta in una condizione di incertezza e di stallo. Si tratta infatti di un colpo del tutto analogo a quello messo a segno nel 2019, quando un gruppo di alti funzionari comunitari e di membri dello staff dei Capi di Stato e di governo congegnarono un compromesso di corridoio sul nome di Ursula von der Leyen

Un compromesso con il quale, però, quella che sarà da allora in poi detta “la maggioranza Ursula” mandava in soffitta il meccanismo da tutti accettato, e che pareva ormai consolidato, dello “spitzekandidat”, secondo il quale il Presidente della Commissione dev’essere scelto fra i “candidati di punta” espressi dai partiti europei prima delle elezioni.  Il che spiega perché quel compromesso di corridoio suscitò un’ondata di comprensibile irritazione nel Parlamento Europeo, l’unico organo della UE democraticamente eletto, i cui membri giustamente rivendicano la loro indipendenza dai governi e il diritto che ad essi compete di scegliere il Presidente della Commissione.

Giunta a questo punto, la questione relativa alla scelta – sulla base dei risultati delle recenti elezioni europee – dei Commissari cui affidare i “top job” comunitari è stata improvvisamente relegata al secondo piano dell’attualità internazionale. E ciò a causa del clamoroso “flop” televisivo del presidente americano Joe Biden. E siccome questo ha aperto un vero vaso di Pandora, appare ormai possibile – anzi probabile – che vi rimanga per un bel po’ di tempo.

Ciò non può però valere in una prospettiva prevalentemente italiana. Per il nostro paese, e per il suo governo, la questione rimane di bruciante attualità. Troppo brutale è stato infatti lo shock di dover constatare che l’Italia era stata eccessivamente ottimista sul proprio “peso” diplomatico a Bruxelles. E quindi sulla possibilità di giocare una partita prevalentemente politica contro la auto-centrica struttura di potere burocratico che si fregia del nome di Europa.

Troppo brutaleè stata la presa d’atto del fatto che i nostri “partner” sembrano sentirsi liberi da qualsiasi impegno nei confronti del nostro Paese, perché la reazione italiana non fosse immediata. E perché fosse altro se non il voto contrario – appena attenuato dall’astensione per la sola Von der Leyen – alle nomine già decise.

L’amarezza per questa situazione che era già trapelata dai due discorsi pronunciati da Giorgia Meloni giovedì 27 giugno alla Camera e al Senato – rischia perciò di essere solo la prima e più immediata, conseguenza dell’accodo extra istituzionale che ha preceduto il Consiglio europeo. E’ anzi la testimonianza di una delusione che non può essere lasciata solo ad alimentare le polemiche con l’opposizione interna. Il tema delle competenze che verranno affidato al Commissario italiano rimane infatti di grande importanza, e impone inevitabilmente qualche commento di merito, sine ira et studio.

Un settore “di peso”…. e di avvenire

Per l’Italia, a questo punto, è diventata una questione internazionale di grande rilievo (e una questione quasi dirimente nel più specifico quadro europeo) ottenere per il suo Commissario l’affidamento di un settore che non solo sia attualmente “di peso”, ma che sia destinato a rimanerlo – e possibilmente – a diventarlo sempre di più.

Che i vari settori acquistino o perdano “peso” è infatti perfettamente possibile, come conseguenza dell’evoluzione del contesto internazionale. Soprattutto in fasi storiche come quella attuale di mutazione degli equilibri politico-militari, di competizioni tecnologico-industriali turbolente e conflittuali come quelle che si sono aperte di recente, con la fine della globalizzazione. E che si aggravano si giorno in giorno, soprattutto in Medio Oriente, ma anche in Europa orientale, e in una certa misura, ai confini della Cina.

Di ciò va preso atto in ogni trattativa con la UE. Come in ogni organizzazione dal ruolo eminentemente politico, qual è – almeno dovrebbe essere – l’Unione Europea,  il “peso” dei differenti settori, e quindi dei Commissari che ne sono responsabili, non è infatti immutabile, come immaginano coloro che vivono e prosperano in strutture meramente burocratiche. Al contrario, esso muta in maniera anche sensibile in risposta al mutare degli equilibri politici mondiali, e all’emergere continuo di situazioni nuove.

Un esempio attualissimo potrebbe essere quello della altisonante posizione di Alto Rappresentante dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di sicurezza, una tre prese in considerazione nell’accordo di corridoio di cui abbiamo detto. E che è stato attribuito alla Commissaria Estone Kaja Kallas.

Portatrice di una posizione oltranzista ed estrema contro Russi, Palestinesi, Cinesi, eccetera, la Kallas rischia infatti che il suo “peso”, sia drasticamente ridotto, come conseguenza del dibattito che ha avuto luogo la notte stessa della sua nomina. E in cui la disfatta televisiva di Joe Biden potrebbe aver aperto la strada della Casa Bianca a Donald Trump, molto meno “falco” del senile presidente uscente. O meglio, delle forze interne ed internazionali che della sua senescenza hanno a lungo approfittato per imporre la loro linea al governo degli Stati Uniti.

L’Italia potrebbe dunque, in tutta legittimità, pretendere che al suo Commissario venga affidato un settore investito da sfide, questioni e temi la cui importanza sarà crescente nel prossimo quinquennio.  Sfide, come quella della ricerca Scientifica e Tecnologica, in particolare nel campo dell’AGI, Artificial General Intelligence in cui nei prossimi anni – a partire dal futuro più immediato, ma guardando apertamente anche alle mutazioni di lungo periodo – sarà obbligatorio prendere alcune iniziative senza precedenti. E a tal fine sviluppare una più forte collaborazione non solo tra Governo, aziende ed ambienti scientifici, ma anche con i vertici dell’Unione Europea, con gli altri Stati membri, e con le due potenze che ormai si contendono – finora con mezzi prevalentemente pacifici – una quota della leadership mondiale, tanto in campo politico-culturale, quanto in quello economico- tecnologico.

I grovigli di Bruxelles

I temi della scienza e della tecnologia sono formalmente presenti, nel quadro della pesantissima struttura burocratica della UE –  ben trenta Direzioni Generali! – da circa quarant’anni. Anzi, a tali temi Bruxelles già riconosce una rilevanza ed una specificità abbastanza forti da meritare l’attenzione di più di un Commissario ad hoc.  Cosicché le competenze che il sistema comunitario identifica col nome di “Politica dell’Innovazione e della Ricerca scientifica e tecnologica” e le strategie ad esso relative risultano oggi piuttosto malamente spezzettate e distribuite.

Nel quinquennio appena terminato, inoltre, l’attribuzione delle responsabilità di ciascuno dei Commissari non risultavano, tuttavia, essere coerenti con la distribuzione delle competenze delle varie Direzioni Generali. Per motivi che si possono solo immaginare, il sistema Von der Leyen non fa coincidere le specializzazioni e le competenze tecniche delle Direzioni Generali con gli incarichi attribuiti ai componenti dell’organo esecutivo della UE. Cosicché il ruolo, ampio ed anche piuttosto confuso, di Commissario non solo per l’Innovazione e la Ricerca, ma anche per la la Cultura, l’Educazione e la Gioventù” era affidato, nella Commissione uscente, alla rappresentante di un paese dal “peso” molto ridotto, la Bulgaria: una situazione chiaramente squilibrata.

Tanto che la Commissaria bulgara, per occuparsi di A.I. era costretta a sistematicamente coordinarsi con la Vicepresidente della Commissione, la danese Vestager, che dalla von der Leyen aveva nel 2019 ricevuto assieme al titolo di “Commissario della Concorrenza” anche l’incarico di far nascere “une Europe adaptée à l’heure du numerique”, con riferimento soprattutto agli aspetti etici. Incarico che si era tradotto nella critica dei significativi privilegi fiscali di cui uno dei soggetti più attivi della ricerca e dell’innovazione dei nostri giorni, la Apple, gode in quel paradiso degli evasori che è l’Irlanda. Critica cui è stato peraltro posto rapidamente termine per timore di rappresaglie americane.

Più preciso, e molto più sostanzioso. poi il pacchetto di competenze dirottate, nel quinquennio 2019–2024, al Commissario al Mercato Interno, il francese Thierry Breton: preposto ad una “Strategia Globale per la transizione digitale” e per “rafforzare la sovranità tecnologica dell’Europe “con appositi investimenti nei settori dell’Intelligenza Artificiale e dei dati”; nonché a dirigere le gli studi volti all’adozione di una nuova d’une nouvelle legislazione sui servizi informatici e di un Piano d’Azione in materia di educazione informatica

Il Commissario del futuro

Alla luce di tutto ciò, quello che forse bisognerebbe cercare di ottenere per il Commissario italiano è una delega specifica, unita ad una Vice-Presidenza, alla Ricerca e all’Innovazione nel campo dell’AGI, l’ Artificial General Intelligence. Perché la necessità di spendere nella ricerca nel campo dell’Intelligenza Artificiale cresce enormemente. Non solo, come finora avvenuto, nel campo della GAI, la Generative Artificial Intelligence, che si presta alla proliferazione di piccole applicazioni. Ma in quello della cosiddetta “’AGI”, la Artificial General Intelligence, dove – all’interno di Silicon Valley – si delineano aspre rivalità tra gruppi di potere e persino tra soggetti politici diversi.

Il che lascia facilmente presagire che anche il “peso” di chi ne avrà la responsabilità in sede UE sia destinato ad accrescersi. Soprattutto perché si tratta, nel campo della Ricerca e dell’attività scientifica, del tema di ricerca oggi tanto più promettente quanto più preoccupante. Dalla cui presa in considerazione nessuno – autorità pubblica o uomo del sapere – potrà quindi sottrarsi.

L’Italia ha avuto il Commissario alla ricerca l’ultima volta trent’anni fa. Ottenere oggi un incarico analogo, ma con deleghe che tengano conto di una realtà europea profondamente mutata potrebbe essere l’occasione per l’Italia di conquistare un ruolo molto importante, le cui iniziative risponderanno a innovazioni che potrebbero essere molto più di sostanza e  quindi assai difficili da ignorare. Un ruolo, dunque, progressivamente non solo sempre più visibile, ma sempre più determinante. Molto di più di quanto non sia stata, e non possa ancora essere, la comparsa di ChatGPT .

L’Italia vorrà probabilmente continuare a contestare il metodo dei negoziati tra paesi membri e/o gruppi politici, e a cercare di riportare gli accordi così raggiunti nei corridoi del potere verso il quadro dell’interesse generale, e del legittimo interesse nazionale. Così come avrebbe interesse a combattere tutte quelle storture ed arbitrarietà decisionali che hanno già in passato consentito alcune voci ostili all’unità europea di ironizzare sulla UE . La quale –fanno notare- se chiedesse oggi di aderire alla vecchia CEE, si scontrerebbe ad un diniego di. ammissione motivato da un deficit di democrazia nel suo sistema decisionale.

Concentrarsi sull’inevitabile e ormai prossimo interessamento da parte della UE ai temi della Artificial General Intelligence potrebbe peraltro essere un modo per confermare che l’aver il Governo Italiano fatto della AI un tema prioritario del G7 non era solo una trovata pubblicitaria. Si potrà presentarlo invece come un segno di consapevolezza del fatto che l’Europa è quasi esclusa dalla lotta oggi in pieno svolgimento tra USA e Cina  per il suo controllo, e per le conseguenze che l’Intelligenza Artificiale avrà sul contratto sociale dei paesi dove i suoi effetti si faranno maggiormente sentire.

L’impegno del Commissario italiano in questo specifico campo della Scienza e dell’Innovazione, quindi essere una “finestra” offerta ad almeno alcune istituzioni del nostro paese per portare un proprio originale contributo in un settore che, oltre a grandi capacità di ricerca, domanda assai notevoli dosi di creatività. E tra queste istituzioni troverebbe probabilmente la propria naturale collocazione l’investimento più atteso del piano industriale 2024-28, quel Cdp Venture Capital sgr citato, a questo proposito, dalla stessa Meloni, e che dovrebbe orientare gran parte della ricerca italiana in materia di Intelligenza Artificiale.

La richiesta di collaborazione che Meloni ha rivolto anche all’opposizione perché all’Italia venga riconosciuto un ruolo appropriato nella Commissione, deve insomma ritenersi vada oltre l’aula di Montecitorio, e finisca per investire, oltre a quello finanziario e industriale, soprattutto il mondo accademico e scientifico. Il quale può contribuire soprattutto con una funzione di proposta. Ma che, se dovesse effettivamente esprimere una forte richiesta perché l’Italia rivendichi il Commissario UE incaricato della Ricerca scientifica e tecnologica e della promozione della Artificial General Intelligence finirebbe – ed in maniera assai visibile – per suggerire un’azione destinata, in sede comunitaria, a favorire in tempi brevi una forte crescita anche del “peso” politico del nostro paese.

Giuseppe Sacco

Intelligenza Artificiale e “peso” in Europa – Giuseppe Sacco – Politica Insieme




LIFE CYCLE THINKING a supporto di modelli di produzione e di consumo sostenibili

XVIII Convegno dell’Associazione Rete Italiana LCA sul tema. Ex-Aurum e Aula 31 del Campus di Pescara – 3, 4 e 5 luglio 2024

Chieti, 2 luglio 2024. Si terrà presso l’ex-Aurum e poi nell’Aula 31 del Campus di Pescara dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”, dal 3 al 5 luglio prossimi, il XVIII Convegno dell’Associazione Rete Italiana LCA (Life Cycle Assessment), che quest’anno verterà sul tema “Life Cycle Thinking a supporto di modelli di produzione e di consumo sostenibili”. Il Comitato organizzatore è presieduto dal professor Andrea Raggi, docente di Scienze merceologiche (Ecologia industriale) presso il Dipartimento di Economia della “d’Annunzio”, ed ha avuto il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del MUR e del Comune di Pescara nonché l’alto patrocinio della Regione Abruzzo. I lavori verranno aperti, mercoledì 3 luglio, alle ore 14,15, dai saluti istituzionali del Rettore della “d’Annunzio”, Liborio Stuppia, dei professori Marialuisa Gambini e Alessandro Serra, del dott. Sergio Saporetti del Ministero dell’Ambiente, del Presidente dell’ANVUR Antonio Uricchio, di Alessandro Ruggeri, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Merceologiche, dell’Assessore regionale Tiziana Magnacca e del Presidente dell’Associazione Rete Italiana LCA, Monica Lavagna. Le varie sessioni prevedono approfondimenti su: “Recenti sviluppi e potenziali avanzamenti del Life Cycle Thinking a supporto delle decisioni”, Circolarità e rifiuti”, “Agroalimentare”, “Banche dati LCA”, “Social LCA”, “Edilizia”, “Energia”, Chimica e materiali”, che saranno affidati a docenti, ricercatori ed esperti provenienti da tutta Italia. Nel corso dei lavori ci sarà anche l’Assemblea dell’Associazione Rete Italiana LCA e, nella stessa giornata del 4 luglio, la cerimonia di consegna del “Premio giovani ricercatori” istituita dalla Associazione Rete Italiana LCA.

“Il Campus di Pescara dell’Università Gabriele d’Annunziospiega il professor Andrea Raggi, Presidente del Comitato Organizzatore del Convegno – che ha già ospitato con successo nel 2008 il workshop nazionale della neocostituita Rete Italiana LCA (Life Cycle Assessment), ha l’onore di accogliere quest’anno accademici, ricercatori e professionisti provenienti da varie parti del nostro Paese per partecipare ai lavori del XVIII Convegno dell’Associazione Rete Italiana LCA. La scelta della nostra sede è un importante riconoscimento del costante impegno di un gruppo di docenti e di ricercatori del Dipartimento di Economia della d’Annunzio che, da decenni, approfondiscono nella propria attività didattica e di ricerca i temi legati agli approcci e ai metodi di gestione e di valutazione della sostenibilità. Il tema della sostenibilità dei sistemi di produzione e consumo, declinata nelle sue ormai consuete dimensioni ambientale, sociale ed economica, sebbene da tempo consolidato presso gli addetti ai lavori, ha raggiunto una crescente popolarità negli ultimi anni ed è divenuto di sempre maggiore attualità ed urgenza. Da qui – conclude il professor Raggi – l’importanza di metodi e strumenti che consentano di valutare in modo scientifico ed oggettivo l’intera filiera di un prodotto per supportare in modo affidabile le decisioni e le scelte a livello di policy, di impresa e come consumatori.”

Maurizio Adezio




GIORNATA DI SENSIBILIZZAZIONE CON  PASSEGGIATA EMPATICA

Comitato Pari Opportunità del Foro di Pescara in collaborazione con l’Associazione Carrozzine Determinate

Pescara, 2 luglio 2024. Un’occasione di riflessione e partecipazione per acquisire consapevolezza del principio per cui la disabilità non è malattia ma è condizione di vita in un ambiente sfavorevole.

Dopo amministratori, politici e sindaci il Cav. Ferrante – presidente dell’associazione – accompagnerà con una passeggiata empatica in carrozzina Avvocati e Magistrati del foro di Pescara alla scoperta delle sensazioni, frustrazioni e difficoltà del muoversi negli spazi del vivere quotidiano in presenza di barriere architettoniche.

L’appuntamento è per il 5 luglio alle ore 10:00 presso l’Aula Scoponi del Tribunale di Pescara, dopo una breve  introduzione a cura degli Avv.ti Marco Pellegrini e Mariangela Cilli, rispettivamente Presidente e componente CPO e del Cav. Ferrante, si darà l’avvio alla passeggiata empatica con partenza dal parcheggio antistante il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.




CONCERTI AL TRAMONTO

Claudio Filippini e Matta Living orchestra il 3 luglio 2024, ore 19 | parco colle del telegrafo, strada colle marino

Pescara, 1° luglio 2024. Si apre alla musica con un evento di grande respiro artistico e pesaggistico Matta#Aperto 2024, la rassegna estiva promossa dalla rete Artisti per il Matta disseminata dentro e fuori dallo Spazio Matta, per connettere in un unico percorso multiculturale all’insegna del contemporaneo luoghi, spazi e ambienti diffusi lungo il territorio urbano della città di Pescara. Per la sezione Musica, a cura di Osvaldo Bianchi, in collaborazione e con il patrocinio del Conservatorio Luisa D’Annunzio di Pescara, arrivano i Concerti al tramonto, mercoledì 3 luglio, dalle ore 19, sul prato del Parco del Colle del Telegrafo, in strada Colle Marino 144, con ingresso gratuito.

Nel magnifico colpo d’occhio dall’alto sulla città di Pescara e il suo mare, saranno due i momenti musicali di questo evento: il primo alle 19, a cura di Matta Living Orchestra. A seguire, intorno alle 20.00, il secondo concerto, con il jazzista pescarese Claudio Filippini, uno dei più importanti pianisti italiani. La Matta Living Orchestra è un’orchestra inclusiva, di cui fanno parte persone senza fissa dimora del centro Train de Vie, giovani musicisti allievi del Conservatorio e musicisti professionisti e non di tutte le età. Diversa da un gruppo orchestrale, nella living orchestra, ogni musicista partecipante condivide e contribuisce con la propria esperienza, la propria provenienza, i propri brani e le proprie idee di musica a costruire e ad arricchire il repertorio.

L’idea nasce da un percorso avviato già da un anno dal musicista Osvaldo Bianchi con le persone senza fissa dimora che frequentano il Centro Train De Vie della stazione. Dai risultati positivi dell’esperienza avviata, si compie un passo in avanti coinvolgendo giovani musicisti allievi del Conservatorio per la creazione della Living Orchestra: un’orchestra aperta a tutti i generi musicali e alle diverse umanità.

FILIPPISMO ELECTRONIC SOLO LIVE non è un concerto ma un’esperienza sensoriale totale con Claudio Filippini alchimista del suono che crea un loop di melodie irresistibili, un labirinto di suoni dei più grandi artisti come Air, Sakamoto, Apparat, Thom Yorke, Prodigy, John Williams e Miles Davis, fondendoli insieme in un’esplosione di creatività e genialità. Claudio Filippini diplomato giovanissimo in pianoforte presso il Conservatorio “G.B.Pergolesi” di Fermo, ha frequentato diversi seminari e corsi di perfezionamento con maestri come Kenny Barron, George Cables, Barry Harris, Harold Battiste, Jimmy Owens, Joey Calderazzo, Enrico Pieranunzi, Franco D’Andrea, Otmaro Ruiz, Stefano Bollani, Stefano Battaglia. Nel corso degli anni ha avuto modo di esibirsi in numerosi club e festival di tutto il mondo Nel 2004 costituisce un trio con Luca Bulgarelli e Marcello Di Leonardo con i quali pubblica tre album. Dal 2010 al 2014 è il pianista della band di Mario Biondi e con lui si esibisce in numerosi tour in oltre 40 paesi. Nel 2015 viene invitato a tenere una masterclass di piano jazz ed armonia presso il Columbia College of Music di Chicago.

È docente di pianoforte jazz presso il Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara. Nel 2022 pubblica nuovo lavoro discografico chiamato “FILIPPISMO” pubblicato dalla “Sun Village Records” (CD e vinile) che ottiene un enorme successo di critica. Nel 2023 fonda l’etichetta “Filippismo Music” con la quale pubblica due album: “FILIPPISMO live at THE SPHERES” e “ASGARD: The Music Of Angelo Canelli”. Per godersi al meglio lo spettacolo il pubblico è invitato, se desidera, a portare con sé tappetini, stuoie, teli mare, cibo e bevande.

Ingresso Gratuito