LA CHIESA DELLA MADONNA DELLE GRAZIE DI COLLARMELE

Un luogo sacro dell’Abruzzo interno lungo il regio tratturo Celano-Foggia. Un libro a cura di Filiberto Ciaglia e Michela Ramadori

L’Aquila, 15 luglio 2024. Dalla quarta di copertina: «Da secoli, il luccichìo delle ceramiche policrome nella facciata della chiesa della Madonna delle Grazie di Collarmele, rivolta verso le distese della Piana del Fucino e protetta dall’imponente versante meridionale del Sirente, ha attratto gli sguardi di devoti locali, pellegrini, viaggiatori e pastori transumanti. Questo volume tenta di comporre un primo trattato scientifico su questo luogo sacro dell’Abruzzo interno, che ha costituito una sosta di rilievo nell’antica viabilità tratturale del Celano-Foggia. Coniugando prospettive e metodologie di studio diverse, attraverso un’accurata analisi iconografica, bibliografica, storico-cartografica, artistica e archivistica, il lavoro restituisce il ritratto di un edificio religioso non solo come manufatto ma ne ricostruisce le molteplici relazioni storiche, socio-culturali e politiche, aprendo nuove prospettive di fruizione e ricerca, e proiettando lo sguardo dagli scenari appenninici, inscritti nelle dinamiche degli antichi stati italiani, alle onde del Mediterraneo orientale, sulle tracce della Battaglia di Lepanto».

SAGGI DEL VOLUME

Filiberto Ciaglia, Uno studio interdisciplinare come parte di un cammino di territorio. Introduzione al saggio; Filiberto Ciaglia, Chiesa della Madonna delle Grazie «extra moenia». Tra ricostruzione geostorica e storico-sociale; Enrica Zazzara, Cenni architettonici e storico-architettonici su Madonna delle Grazie; Michela Ramadori, La Madonna del Rosario: dipinto devozionale e manifesto politico-dinastico della famiglia Piccolomini a Collarmele, al tempo della Controriforma; Antonio Maria Socciarelli, Essere presenti. Scrittura e devozione nei graffiti della chiesa di S. Maria delle Grazie a Collarmele (AQ); Eleonora Di Cristofano, L’affresco di S. Maria delle Grazie. Stile, iconografia e ipotesi di datazione; Enrica Zazzara, «Tabernaculum ligneum deauratum».

Intorno all’altare ligneo della perduta chiesa di S. Felicita (XVI sec.); Marco Vaccaro, Gli affreschi della Passione di Cristo e il loro autore: Paolo Zopparello veneto; Van Verrocchio, La decorazione ceramica della facciata in Madonna delle Grazie. Luci e ombre nel segno della “luna”; Filiberto Ciaglia, I molti “altrove” di Madonna delle Grazie.

Postfazione al volume; Filiberto Ciaglia, Michela Ramadori, Conclusione

EDIZIONI KIRKE




AQUICORTO

Gli ospiti del Festival per Cortometraggi

L’Aquila, 15 luglio 2024. Il prossimo 25 luglio si svolgerà presso Radici in Via Leosini, 6 in pieno centro storico all’Aquila il Festival per Cortometraggi Aquicorto ideato e promosso dalla Abbo Production, una casa di produzione attiva su tutto il territorio nazionale guidata da Angelo Sateriale e Gianni Labalestra.

L’evento è curato da Katiuscia Tomei e supportato dai media partner radiofonici Radio102 (www.radio102.it) e Radioarte (www.radioarte.it) nonché dalla rivista di settore Cabiria Magazine (www.cabiriamagazine.it) che si occuperà anche del Premio della Critica, dallo sponsor tecnico Alchemist – Strumenti musicali (www.alchemist.it) e dalla piattaforma belga Indie-Clips (www.indie-clips.com).

La giornata del 25 luglio sarà molto intensa e totalmente gratuita previo tesseramento associativo. Dalle 11.00 alle 13.00 ci sarà un workshop di scrittura cinematografica tenuto da Angelo Sateriale e dalle 15.00 alle 17.00 verranno proiettati dei corti fuori gara prodotti dalla Abbo Production all’interno dello spazio di Radici.

Alle 19:30 invece ci sarà un aperitivo per poi alle 21:00 iniziare la serata con proiezioni all’aperto all’interno del cortile di Radici con dibattiti, ospiti e premiazione finale dei cortometraggi in gara. I premi saranno quattro: Miglior Corto Nazionale, Miglior Corto Regionale, Premio della Critica e Premio del Pubblico.

Gli ospiti della serata saranno: Piercesare Stagni storico del cinema, docente e Presidente dell’Abruzzo Film Commission, Davide Desiderio esperto e docente di cinema, il critico Claudio Dosa. Per ulteriori informazioni: festival@abboproduction.it oppure aquicorto@libero.it.




LA LEZIONE SU FLAUBERT di Paolo Di Paolo

Ti presento un classico. Il giornalista è stato a giugno per SquiLibri come finalista dello Strega

Francavilla al Mare, 15 luglio 2024. Il quinto appuntamento di Ti presento un classico a Francavilla al Mare è previsto per sabato 27 luglio alle ore 19.00 presso la Libreria Mondadori di Francavilla.

Dopo la scorsa lezione di giugno con Remo Rapino e L’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, si prosegue con il giornalista e scrittore Paolo Di Paolo, finalista della LXXVIII edizione del Premio Strega con Romanzo senza umani (Feltrinelli) e ospite del Festival SquiLibri lo scorso 21 giugno per la tappa abruzzese dello Strega Tour.

L’autore parlerà del capolavoro di Gustave Flaubert, “Educazione sentimentale”; le letture saranno a cura di Lorenza Sorino di Unaltroteatro.

“Ti presento un classico” fa parte di “Libridine” (finanziato dal Cepell) e collaborano a questo progetto al fianco dello stesso Comune guidato dal Sindaco Luisa Russo con il grande supporto dell’Assessore alla Cultura Cristina Rapino, Fonderie Ars e Identità Musicali ed inoltre la Scuola Macondo; la direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico altresì di SquiLibri – Festival delle

Narrazioni.

“Nel testo scelto da Di Paolo, le azioni di ogni personaggio sono motivati da una ricerca dell’amore che sembra tanto inutile quanto necessaria per la sopravvivenza e la felicità; il tono di Flaubert è satirico, la società descritta è spesso insulsa, deludente ed è proprio questo a rendere complessa la ricerca, come accade oggi in cui è difficile distinguere anche la realtà dalla finzione”- spiega Millanta.

Moreau, il protagonista dell’Educazione sentimentale (1869), è un giovane dalle vaghe ambizioni artistiche e sociali che trascina indolente la sua esistenza fra delusioni e fallimenti. È una lenta usura, la sua, che non risparmia nemmeno l’amore tenero e profondo per Madame Arnoux, la donna per la quale proverà per tutta la vita una passione destinata a rimanere inappagata. Considerato il capolavoro di Flaubert, il romanzo è molto più che il racconto di una iniziazione. Col suo susseguirsi di occasioni mancate, slanci mortificati, progetti abortiti, narrati con uno stile apparentemente oggettivo, L’educazione sentimentale è l’affresco di un’epoca segnata dal trionfo di una borghesia gretta e prosaica che ha smesso di coltivare illusioni e ideali e ha fatto del denaro e della falsità il cardine dei rapporti umani. Ed è anche lo specchio di una generazione che, incapace di riconoscersi appieno nei valori dominanti, non sa trovare antidoti al sentimento disperante della propria impotenza e mediocrità.

Gustave Flaubert, nato a Rouen nel 1821, è considerato l’iniziatore del Naturalismo nella letteratura francese ed è conosciuto soprattutto per essere l’autore del romanzo Madame Bovary e per l’accusa di immoralità che questa opera gli procurò.

Secondogenito dei tre figli del chirurgo primario di Rouen, Flaubert mostrò precocissimo talento per la scrittura, nella cui pratica cominciò a cimentarsi fin dall’adolescenza ma la sua vita non fu facile a causa dei numerosi lutti e di una malattia nervosa che dopo molti viaggi lo riportò a Rouen.

Proprio nel 1836, mentre passeggiava sulla spiaggia di Trouville, conobbe Élisa Foucault, una donna sposata che sarà oggetto della mai soddisfatta passione della sua vita, ispirandogli uno dei suoi romanzi più famosi, appunto, L’educazione sentimentale.

Paolo Di Paolo è nato nel 1983 a Roma. Ha pubblicato i romanzi Raccontami la notte in cui sono nato (2008), Dove eravate tutti (2011 Premio Mondello e Super Premio Vittorini), Mandami tanta vita (2013 finalista Premio Strega), Una storia quasi solo d’amore (2016), Lontano dagli occhi (2019 Premio Viareggio-Rèpaci), tutti nel catalogo Feltrinelli e tradotti in diverse lingue europee. Molti suoi libri sono nati da dialoghi: con Antonio Debenedetti, Dacia Maraini, Raffaele La Capria, Antonio Tabucchi, di cui ha curato Viaggi e altri viaggi (Feltrinelli 2010), e Nanni Moretti. È autore di testi per bambini, fra cui La mucca volante (2014 finalista Premio Strega Ragazze e Ragazzi) e I Classici compagni di scuola (Feltrinelli 2021), e per il teatro. Scrive per «la Repubblica» e per «L’Espresso».

News e appuntamenti sono sulla pagina social della @scuolamacondo. Per info la mail è scuolamacondo@gmail.com.

L’appuntamento con Paolo Di Paolo è gratuito ed aperto a tutti. Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




PESCARA JAZZ 2024

Martedì 16 luglio 2024 ore 21:15 Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara

Pescara, 15 luglio 2024. Pescara Jazz, presenta, martedì 16 luglio, nell’ Arena del Porto Turistico a Marina di Pescara, il concerto di Hamid Drake Turiya, Honoring Alice Coltrane in cui rende omaggio a un riferimento imprescindibile per la musica afroamericana di oggi, l’arpista, pianista e compositrice Alice Coltrane, scomparsa nel 2007 e moglie del leggendario sassofonista John.

“Ho incontrato Alice Coltrane in un festival vicino a Chicago quando avevo sedici anni. Per me è stata un’influenza fondamentale: mi ha donato un’apertura estetica e spirituale che ancora coltivo. Con questo progetto onoro chi mi ha aiutato a trovare la voce”. Così Hamid Drake, uno dei giganti della batteria jazz contemporanea, ha spiegato l’origine di questo progetto.

Alice Coltrane (1937-2007) è stata pianista, organista e arpista. Dopo la morte del marito, l’immenso John Coltrane, ha spinto la sua musica verso un jazz intensamente spirituale. In seguito, si è dedicata alla crescita di una vera e propria comunità di fedeli-musicisti, prendendo il nome sanscrito dal quale proviene il titolo dell’omaggio, Turiya, che nella filosofia indu indica lo stadio supremo di coscienza pura.

Hamid Drake, brillante, sensibile, infinitamente ritmico, intelligente, spirituale e potente batterista di Chicago. Nato a Monroe in Louisiana nel ‘55, la sua famiglia si trasferisce ad Evanston–Chicago qualche anno dopo,proprio mentre un altro musicista, faceva lo stesso tragitto, con la propria di famiglia: Fred Anderson. Hamid si è immerso fin da adolescente nell’ascolto R&B e funk, di tutto il Motown, Stax e Atco.Ha iniziato a suonare in rock and R&B bands, ancor giovanissimo, attirando l’attenzione di Fred Anderson col quale dal 1974 in poi si instaura una collaborazione professionale che diviene sempre più stabile.

È lo stesso Fred Anderson che lo introduce presso Douglas Ewart, Gerge Lewis e gli altri componenti dell’AACM ( Chicago’s Association for the Advancement of Creative Musicians). Le sue influenze musicali più significative per quanto riguarda le percussioni risalgono a quel periodo, ovvero ad Ed Blackwell, Adam Rudolph, Philly Joe Jones, Max Roach, Jo Jones. Altro incontro fortunato è quello con Don Cherry da cui scaturirà un’altra avventura musicale duratura. Dopo aver conosciuto Don Cherry, Hamid ha viaggiato molto al suo seguito in Europa, occasione per dedicare più tempo all’esplorazione dell’infinito universo percussivo, condividendo profondamente con Don Cherry il significato della spiritualità applicata alla musica e delle sue infinite possibilità di trasformazione ed evoluzione.

Negli anni è stato inventivo supporto ritmico di lungimiranti artisti tra cui Borah Bergman e Peter Brotzmann, con il quale ha suonato in quartetto con William Parker e Toshinori Kondo, Marylin Crispell, Pierre Dørge, il pianista compositore norvegese Georg Gräwe, Herbie Hancock, Misha Mengelberg, Pharoah Sanders, Wayne Shorter, Malachi Thompson, David Murray, Archie Shepp, Bill Laswell, Gigi, Herbie Hancock, Nicole Mitchell, Michel Portal, M. Zerang con cui celebra dal 1991 il Solstizio d’Inverno, Kent Kessler e Ken Vandermark nel DKV trio.

Negli ultimi anni nonostante i molteplici impegni di lavoro, dedica sempre più, parte della sua attività a progetti personali quali Bindu, Indigo trio (con Nicole Mitchell ed Harrison Bankhead) e collabora con alcuni tra i più interessanti musicisti del panorama europeo (P. Dunmall, Jan Bang, Erik Honorè, Eivind Aarset, Viktor Toth, Iva Bittova) italiano (Pasquale Mirra con cui ha un duo stabile dal 2008, Antonello Salis, Paolo Angeli e di recente Daniele Sepe).

 HAMID DRAKE TURIYA

HONORING ALICE COLTRANE

Ndoho Ange, danza, spoken words.

Sheila Maurice Grey, tromba e voce

Jan Bang, electronics

Jamie Saft, piano, tastiere, Fender

Pasquale Mirra, vibrafono, percussioni

Brad Jones, contrabbasso

Hamid Drake, batteria, percussioni, voce

BIGLIETTERIE E INFO POINT: Lungomare C. Colombo n. 122 Botteghino: dalle 17:00 alle 20:00 (esclusa la domenica) e la sera dei concerti fino alle ore 22:00 Circuito di biglietteria: CiaoTickets; www.ciaotickets.com Per informazioni: 342.9549562




CRISTINA D’AVENA AL VILLAGE

Le sigle dei cartoni animati che hanno fatto la storia della tv italiana arrivano al Village Outlet

Città Sant’Angelo, 15 luglio 2024. Un bagno di folla ha accolto il concerto di Orietta Berti di giovedì scorso. Quasi due ore di concerto che hanno allietato migliaia di persone presenti per la prima Notte Bianca del Città Sant’Angelo Village Outlet. Il secondo appuntamento, invece, è in programma giovedì 18 luglio 2024, alle ore 21:30 con Cristina D’Avena, sempre ad ingresso libero. Divertimento garantito con i più grandi successi dei cartoni animati che hanno fatto la storia della televisione italiana. Da Occhi di Gatto, i Puffi, Kiss me Licia, Sailor Moon a Pollon, Il Valzer del Moscerino e Mila e Shiro.

 I  successivi appuntamenti delle Notti Bianche, invece, saranno:

•             Giovedì 25 luglio, una serata in compagnia dell’eclettico Cristiano Malgioglio, che sarà accompagnato dall’amatissima cantautrice Martina di Amici 2024

•             Giovedì 1° agosto, Rosa Chemical arriva a Città Sant’Angelo Village Outlet con i suoi brani più famosi , per un live show da non perdere

•             Giovedì 8 agosto, re dell’estate italiana anni ’60, dei tormentoni estivi e dei balli di gruppo, Edoardo Vianello anima questa serata d’agosto con i suoi successi e con la voglia di far ballare ancora il pubblico a ritmo di Guarda come dondolo, I Watussi e Abbronzatissima.

Le  Notti Bianche di Città Sant’Angelo Village Outlet, tutti i giovedì dall’11 luglio all’8 agosto prevederanno, inoltre, sconti dal -30% sui prezzi a saldo, dalle 16:00 alle 24:00, nei negozi aderenti.

Grande soddisfazione ed entusiasmo da parte del Direttore del Città Sant’Angelo Village Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo: “La prima serata con Orietta è stata memorabile. Bellissimo veder cantare grande e piccini le sue canzoni. Giovedì prossimo, invece, ci sarà Cristina D’Avena, che per noi è una riconferma perché tanta gente, lo scorso anno, non è riuscita ad entrare al suo evento. Cristina è un’artista unica, capace di farci tornare bambini con canzoni che sono state la colonna sonora dell’infanzia di tutti noi”.




PER ESERCITARE BENE UN POTERE BISOGNA ESSERE LIBERI

Liberi dal denaro e dall’idolatria di sé stessi

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 14 luglio 2024. Jung ha ricordato che ci si ammala di potere quando si inizia a non volerlo lasciare e ci si attacca con tutto se stessi, perdendo la propria libertà.

Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.

E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».

Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano (Mc 6, 7-13 – XV TO/B).

Deve essere stato un momento molto difficile, per i Dodici, quando Gesù li manda ad annunziare il Regno, con la Parola e i segni concreti. Non finiremo mai, però, di riflettere su quelli che sono i requisiti fondamentali per essere inviati. “Ordinò loro – scrive il Vangelo – di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due tuniche”.

L’invito di Gesù credo vada collegato a quanto dice immediatamente prima: “diede loro potere”. Ho sempre pensato che il potere che Gesù affida necessita di una condizione: essere liberi da qualsiasi vincolo materiale.

La necessità di essere liberi, per esercitare bene un potere, è uno dei temi più appassionanti della storia dell’umanità. L’avidità per i beni materiali, e anche non materiali, ha rovinato tanta gente, non solo semplici cittadini, ma soprattutto coloro che hanno responsabilità verso gli altri. Chi è troppo legato a guadagni, tornaconti, denaro e beni materiali; è legato alla propria immagine e idolatra di sé (con o senza i social), è facilmente esposto a trasformare il proprio potere in esercizio costante di corruzione e perversione. Per non parlare del nostro Governo che si schiera per l’abolizione di reati che dovrebbero contenere queste derive del potere.

Bisogna essere liberi, sempre e comunque. Non a caso Jung ha ricordato che ci si “ammala” di potere quando si inizia a non volerlo lasciare e ci si attacca con tutto se stessi, perdendo la propria libertà. Le dimissioni sono un atto nobile e raro, sempre più raro (a parte Benedetto XVI), visto che la gente è attaccata al potere come l’edera! Guai a distaccarsi, anche per pochi giorni! Abbiamo partiti politici, sindacati, istituzioni ecclesiali e via discorrendo dove la gente non va via neanche quando l’etica e la dignità lo impongono. Anzi fa di tutto per giustificare i loro atti inqualificabili, se non proprio illegali, e restare così al potere.

Non solo bisogna essere liberi dalle cose materiali ma anche da certe relazioni. Leggo in questa chiave il prosieguo del brano, quando Gesù dice: “Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro”.

È molto difficile – più o meno quanto la prima condizione – essere liberi da coloro che si oppongono, non tanto a noi, quanto al piano di Dio. Non si ha un potere per legare e portare le persone a sé stessi, ma per portarle a Dio. E se le persone non vogliono andare verso Dio, è un problema loro. Ciò non significa che gli altri hanno sempre torto e noi non sbagliamo mai nell’esercizio del nostro potere. Un sano e onesto discernimento aiuta tutti, dirigenti e diretti, responsabili e semplici membri di un’istituzione, a capire e verificare per quale finalità lavoriamo, con quali contenuti, mezzi e stile. A verificare, soprattutto, se operiamo per il bene dei singoli, dei gruppi e della comunità. Se fine, mezzi e stile si discostano dal Vangelo notevolmente, se la situazione è irrimediabilmente persa per volontà di chi resiste all’annuncio… è bene, doveroso e salutare “scuotere la polvere dai piedi” e andar via. Dio poi provvederà, indicando nuove strade, nuovi incontri, fini e mezzi.




I CATTOLICI A TRIESTE: LUCI ED OMBRE

di Domenico Galbiati

Trieste, 14 luglio 2024. I cattolici – ha sostenuto Papa Francesco a Trieste, parlando del loro necessario impegno politico – devono “non tanto pretendere di essere ascoltati, ma soprattutto avere il coraggio di fare proposte di giustizia e di pace nel dibattito pubblico”.

Si tratta, nella sua apparente semplicità, di un’affermazione densa ed importante, che, se ben compresa, indica un metodo, traccia un percorso e segnala una finalità di cui dobbiamo farci carico. Vorrei prendere da qui le mosse per tentare un ragionamento che, conclusivamente, riconduca poi a queste stesse illuminanti parole del Santo Padre.

La “Settimana Sociale dei cattolici in Italia” non ha fatto fino in fondo i conti con un dato di realtà da cui non si può prescindere: l’ormai affermato e consolidato pluralismo delle opzioni politiche dei cattolici. Non si tratta della cosiddetta “diaspora” se, come tale, intendiamo il processo di frammentazione della rappresentanza politica dei cattolici che ha fatto seguito alla conclusione dell’ esperienza storica della Democrazia Cristiana. Si tratta, piuttosto, di un processo di maggior rilievo e di più antico corso che risale, almeno, agli anni del Concilio ed ha visto una riflessione ed un’articolazione interna al “mondo cattolico” di grande rilievo culturale, sociale e politico, il quale, non a caso, ha coinciso con il superamento del “collateralismo”. Come ci poniamo oggi di fronte ad un tale dato di fatto?

Ci vorrebbero, anzitutto – e non ci sono – luoghi, promossi dallo stesso mondo ecclesiale – che non li prevede – in cui fraternamente, nel segno superiore della fede condivisa, cattolici sinceri e praticanti che la pensano, su molti argomenti di capitale importanza, in modo diametralmente opposto, potessero confrontarsi e spiegarsi fra loro. In quello spirito di reciproca e fraterna correzione che anche il Vangelo raccomanda.

Non deve forse cominciare da qui, in questa dimensione di immediata prossimità, l’esercizio di quella “carità politica” che Papa Francesco ci invita poi ad ampliare all’intero contesto civile, senza barriere ideologiche od altre remore?  Senza la pretesa che nessuno convinca o converta nessun’altro al proprio orientamento elettorale, ma, se non altro, per una schietta chiarificazione di argomenti e contro-argomenti, che, tra l’altro e pur indirettamente, finirebbero per offrire un’opportunità di rasserenamento del complessivo confronto/scontro in atto nel Paese.

Solo così potremmo ancora parlare di “mondo cattolico”, cioè di una presenza – oggi di fatto dissolta – che abbia quei caratteri di organicità e, insieme, di reciprocità solidale, di articolazione interna plurale eppure unitariamente connotata, che i greci esprimevano con la parola “cosmo”, inteso come “ordine” la cui armonia rappresenti, di per sé , un valore che vada al di là della somma delle sue parti.

In caso contrario – ed è la condizione attuale – possiamo dire, tutt’al più, di un’ “area cattolica”, cioè di un perimetro ideale in cui convivono, più o meno consonanti oppure più o meno divergenti, esperienze ed indirizzi di pensiero, gruppi d’opinione diversi e differenti, i quali, tradotti sul piano dell’ opzione politica, è del tutto naturale ed ovvio che si attestino su posizioni alternative o addirittura antitetiche. Come interpretiamo questa situazione fattuale?

Il pluralismo politico dei cattolici è una dissipazione da superare, una condizione cui applicare processi di “reductio ad unum”, cioè tenendo pudicamente sullo sfondo, pur con la sottile ipocrisia di non ammetterlo, l’obiettivo illusorio di una sostanziale, mitica unità politica dei cattolici, sia pure espressa in forme adatte al tempo?  Magari immaginando – e qui l’ipocrisia è macroscopica, ma soprattutto l’assunto è smentito da una lunga, costante, mai interrotta esperienza da decenni a questa parte – che cattolici sparsi, da destra a sinistra, passando per tutte le sfumature di grigio di un “centro” sognato, possano davvero convergere e far causa comune, addirittura orientando il decorso del “discorso pubblico”, almeno quando si affrontino argomenti vitali per una concezione cristiana di cosa siano l’ uomo, la vita, la storia?

Pensiamo che basti l’ appello al “bene comune”, l’invito alla “formazione delle coscienze”, meno ancora l’invenzione di neologismi sghembi come “spartito” per ottenere o favorire un esito del genere? Oppure, pensiamo che non so quale accorta mediazione, tra cattolici di una parte e cattolici della parte avversa, consenta di codificare posizioni che siano compiutamente espressive di una corretta e coerente lettura del momento storico, rispettosa delle categorie interpretative che ci offre la Dottrina Sociale della Chiesa?

In altri termini, ammesso che sia possibile, una tale mediazione – o più probabilmente “compromesso” – gravata, su ambedue i fronti, dalla coabitazione politica con forze di diversa matrice, non risulterebbe addirittura controproducente e fuorviante rispetto all’obiettivo di restituire alla società italiana, in una fase talmente intricata, una voce schiettamente di ispirazione cristiana?

La quale, oggi soprattutto, richiede una giusta misura di apertura, inclusività ed accoglienza, ma, ad un tempo, franchezza, rigore e talvolta pure una serena intransigenza.

Ma – ed è il secondo corno del dilemma – non dobbiamo, piuttosto che un impoverimento, considerare il pluralismo politico-elettorale dei cattolici come una risorsa e, perfino una opportunità, una ricchezza, sia pure, in un certo senso, paradossale?

Non è fors’anche il portato di una libertà di spirito ancora viva, di una autonomia di giudizio e di una facoltà critica ancora non omologate e spente, frutto dell’ assunzione di responsabilità personale, anche quando giunge a valutazioni che non si condividono?

Non è, a suo modo e nel contempo, il rifiuto di una ideologizzazione della visione cristiana e l’affermazione piena della “laicità” dell’impegno politico, fondato sulla franca e libera assunzione di una personale responsabilità che, solo in forza di tale “singolarità” è componibile in un concerto collettivo?

Ma se tale è, il quadro complessivo in cui operiamo, non è forse legittimo o, meglio, necessario e finanche doveroso, che tra le varie opzioni che i cattolici esprimono, ve ne sia almeno una, la quale cerchi faticosamente di indicare la via che conduce ad una proposta “politica”, nel senso proprio del termine, che sia di “ispirazione cristiana”

Accetti, cioè , l’impegno e il rischio di cimentare una concezione cristiana della vita nella nuda concretezza dell’ accadere quotidiano, con lo spessore inedito del nostro straordinario momento storico?

Superando d’ un balzo – perché di questo si tratta – quel sottile eppure, fin qui, impenetrabile confine tra “pre-politico” (qualunque cosa voglia dire) ed impegno espressamente “politico”, che neppure a Trieste è stato attraversato.

Si tratta del passo che, emblematicamente e con tutte le insufficienze di cui siamo perfettamente consapevoli, INSIEME, accogliendo l’ispirazione di Monsignor Simoni, ha voluto compiere da ormai diversi anni a questa parte. Consapevoli – e questo carattere è dirimente – che oggi proporsi come “forza politica d’ispirazione cristiana” significa, prioritariamente, non rivolgersi ai propri correligionari, bensì cercare quegli argomenti e quelle parole nuove dello stesso lessico politico, che sappiano dar conto, anzitutto a chi proviene da altre culture, della ricchezza umana e civile intrinseca ai valori che noi abbiamo gratuitamente ricevuto in dono con la fede.

Dopo di che i cattolici votino come meglio credono. Ciascuno secondo l’ inclinazione della sua libera coscienza, meglio se verificando, almeno i cattolici tali non solo sociologicamente, l’effettiva rispondenza dei loro assunti con i capisaldi del Magistero e della Dottrina Sociale della Chiesa.

Ad ogni modo, i cattolici non hanno il diritto di trattenere per sé i talenti di cui dispongono in ordine alla vita civile e politica della “polis” che abitano, né di trafficarli malamente senza verificare l’ approdo, in quanto ad incremento di valore umano del tessuto civile, del loro spessore.

Si torna, a questo punto, alle parole iniziali di Papa Francesco. Per i cattolici, com’è successo in altri passaggi anche dolorosi della loro storia, non si tratta oggi di rincorrere il potere, una sorta di politica di potenza, ma piuttosto di esercitare, attraverso una raffinata intelligenza politica delle cose, una funzione che potremmo dire, a suo modo, pur laicamente, “profetica”, comprendere, cioè, quali siano le tendenziali linee di sviluppo del nostro tempo con quel po’ di anticipo che consenta, fin dove possibile – ed è il compito della politica – di guidarne l’ evoluzione, anziché osservarne passivamente gli sviluppi e patirne gli effetti.

I cattolici a Trieste: luci ed ombre – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




REFERENDUM RISCHIA DI LEGITTIMARE PROVVEDIMENTO

Autonomia, la dichiarazione di Pavone [Azione]

Teramo, 14 luglio 2024. “Apprendo da notizie di stampa la costituzione del coordinamento abruzzese per il referendum contro l’Autonomia lanciato da Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass e da tutte le forze di opposizione tranne Azione. Al referendum voterò e farò votare convintamente per l’abrogazione della riforma Calderoli ma ritengo lo strumento sbagliato. Infatti, il quorum, dato l’andamento storico dell’affluenza sempre più bassa, molto difficilmente verrà raggiunto e il Governo Meloni potrà legittimamente sostenere che tutte le forze sindacali e politiche di opposizione unite, sono minoranza nel paese”. Così Enio Pavone, Consigliere regionale e Capogruppo di Azione.




NO AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Costituito in Abruzzo il coordinamento per il referendum

Pescara, 14 luglio 2024. Dare vita ad una grande e diffusa mobilitazione per contrastare l’autonomia differenziata, con l’avvio immediato della raccolta firme per la promozione del referendum abrogativo della legge. Questi gli obiettivi del coordinamento “No autonomia differenziata”, che si è costituito ieri anche in Abruzzo.

L’iniziativa si è svolta nella sede regionale della Cgil Abruzzo Molise, a Pescara. Erano presenti rappresentanti di Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass, Avs, Iv, M5s, Pd, Psi. C’era, tra gli altri, il consigliere regionale Luciano D’Amico.

A livello nazionale, nei giorni scorsi è stato depositato il quesito referendario e nei prossimi giorni partirà la raccolta delle firme. I proponenti sono stati Cgil, Uil, Ali, Demos, Anpi, Arci, Acli, Udu, Uds, Cdc, Wwf, Cnca, Legambiente, Libera, la Rete dei numeri pari e diversi giuristi. Per i partiti politici hanno aderito Pd, M5, Avs, +Europa, Iv, Rifondazione Comunista e Psi.

La legge sull’autonomia differenziata dà la possibilità di riconoscere livelli diversi di autonomia alle Regioni italiane. Le materie nelle quali gli enti regionali potranno chiedere un livello di autonomia differenziata rispetto alle altre sono ben 23. Tra queste spiccano la tutela della salute, l’istruzione, lo sport, l’ambiente, l’energia, i trasporti, la cultura e il commercio estero.

“La Legge approvata dal Parlamento – affermano i promotori del coordinamento – lede i diritti delle cittadine e dei cittadini, compromette l’unità del Paese e creerà danni allo sviluppo sociale ed economico dell’Italia. Per tali motivi, il coordinamento regionale istituito chiama alla mobilitazione i cittadini abruzzesi contro la legge e auspica che si formi un movimento sempre più ampio per sensibilizzare le persone e per raccogliere le firme necessarie per il referendum finalizzato all’abrogazione della legge Calderoli”.

“L’autonomia differenziata – aggiungono – incrementerà il divario tra le regioni nell’erogazione dei servizi, danneggiando l’Abruzzo e, più in generale, i territori del Mezzogiorno. Tra l’altro, uno spacchettamento dell’Italia non gioverà nel lungo termine neanche alle regioni del Nord. Con questa legge – concludono – sono a rischio il diritto alla sanità pubblica, all’istruzione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere nuove politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità”.

 “Tra gli effetti collaterali dell’Autonomia differenziata potrebbe esserci un impatto diverso per uomini e donne. Le riforme del governo Meloni non solo rischiano di esasperare le fragilità esistenti nelle aree critiche tra Nord e Sud e tra centro e periferia, ma accentuare pure le disuguaglianze di genere. Tra le più colpite potrebbero essere proprio le donne, che già scontano su di sé la sperequazione di potere dovuta alla società patriarcale. E tra le donne, le più colpite saranno quelle del Sud, che già ora sono meno occupate e godono di meno servizi perché in realtà – concludono – non esistono Lep che corrispondono alle esigenze delle donne”.




GIORNATA NAZIONALE DELLE PRO LOCO

Sunset Edition di Spoltore Nascosta

Spoltore, 14 luglio 2024. In occasione della Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia, la spoltorese Terra dei 5 borghi propone per oggi, domenica 14 luglio dalle 17:30 una versione speciale con ospiti ed aperitivo al tramonto di “Spoltore Nascosta“, una “Sunset edition” che prevede la visita nei luoghi simbolo del passato del borgo che saranno raccontati anche da coloro che vivono il territorio e durante il percorso “voci e memorie” saranno rievocati dall’attrice Antonella De Collibus ed il maestro amato da generazioni di spoltoresi, Giustino Pace impegnato nella realizzazione di un testo sulla Chiesa di San Panfilo e dunque darà delle anticipazioni.

Saranno visitati la Cripta, San Panfilo dentro le Mura, via del Pozzo con visita presso dimore private, residence degli artisti, Largo San Giovanni e via delle Rose, piazza D’Albenzio, poi si proseguirà verso Largo Fosse del Grano e dunque verso il Castello per l’aperitivo al tramonto. Il punto di ritrovo è la nuova sede dell’infopoint alle ore 17:30, presso la biblioteca comunale ‘Piero Angela’ (via Dietro le Mura, 10) con successivo avvio del tour.




LA CICLISTA ABRUZZESE GIULIANI ALLA SAN GABRIEL RACE

Giulia Giuliani del K2 Women Team è pronta a dare battaglia sulle strade venete

Corvara, 14 luglio 2024. Proseguono gli appuntamenti sul territorio italiano per la ciclista di Corvara tesserata per il K2 Women Team. Giulia Giuliani, passista e scalatrice della squadra con sede a Novara, sta dimostrando di crescere di condizione gara dopo gara e di essere pronta per regalare ai molti tifosi grandi risultati. Venerdì 5 luglio, in occasione del suo ventiduesimo compleanno, si è ritagliata un ruolo da protagonista al Gp Rancilio dove ha animato gran parte della gara con un attacco in solitaria.

Archiviata la bella prestazione a Parabiago, Giulia Giuliani sarà al via della San Gabriel Gold Race, gara open a Levada di Ponte di Piave in provincia di Treviso. La gara, adattissima alle ruote veloci propone alle atlete un circuito di 8,6 chilometri da ripetere 11 volte per un complessivo di 94,6 km.

La ciclista abruzzese sarà affiancata da altre 6 atlete del K2 Women Team a partire dalla conterranea Giada La Cioppa che gareggerà nella categoria Junior, l’ucraina e nuovo innesto nella squadra Viktoria Melnychuk, la piemontese Vittoria Ruffilli, la friulana Alice Papo, la toscana Rebekka Pigolotti, e la romana Sara Pellegrini

Di seguito le parole di Giulia Giuliani: «La gara di Parabiago non era per nulla adatta alle mie caratteristiche e quindi ho cercato di anticipare il plotone con un’azione da molto lontano. Volevo provare a mettere la testa fuori dal gruppo, ma anche onorare la competizione provando a mettermi alla prova. Lo ritengo un test importante e che mi fa ben sperare in vista dei prossimi appuntamenti stagionali ben più adatti alle mie caratteristiche. Ed ora è il momento di ritornare in gara alla ricerca di nuovi risultati »

La formazione completa del K2 Women Team per la San Gabriel Gold Race

–       Giulia Giuliani

–       Viktoria Melnychuk

–       Alice Papo

–       Sara Pellegrini

–       Rebekka Pigolotti

–       Vittoria Ruffilli

–       Giada la Cioppa (Junior)




ABRUZZOALL’OPERA OMAGGIA PUCCINI

Con la FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana il progetto AbruzzoAll’Opera ha presentato presso la Sala Consiliare del comune di Corropoli, l’evento musicale 2024

Corropoli, 14 luglio 2024. La grande novità di quest’anno è rappresentata dalla FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana, una delle 13 ICO Italiane, riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, per la prima volta presente in Val Vibrata. L’Orchestra residente del celebre Macerata Opera Festival, inoltre, ospiterà il cast per le prove dello spettacolo proprio nell’elegantissimo Sferisterio di Macerata, per poi salire sul palco in Piazza Unità d’Italia a Corropoli, il 12 agosto alle ore 21:00 per il Galà Lirico Pucciniano di AbruzzoAll’Opera, con ingresso libero. “È una realtà che merita di essere sostenuta!” – queste le parole nel videomessaggio del curatore dell’azione scenica, nonché noto basso internazionale M° Roberto Scandiuzzi, nominato Cavaliere per le Arti e le Le)ere dal Ministero francese – “è molto raro trovare persone con tale spirito di iniziativa e sono certo che AbruzzoAll’Opera avrà un grande futuro!”.

Durante la conferenza stampa hanno rinnovato il loro sostegno e supporto a favore del progetto il Sindaco di Corropoli Dantino Vallese, l’Assessore al Turismo Roberta Grilli, e l’Assessore alla Cultura Alessia Lupi. Quest’ultima, in particolare, ha dichiarato: “Siamo fieri ed orgogliosi di accogliere, per il terzo anno consecutivo, questo evento di altissimo livello musicale e culturale, che porta il grande teatro al grande pubblico, arricchendo la nostra comunità. Ringrazio tu)o il cast di AbruzzoAll’Opera, sopra)u)o la Direttrice Artistica Elita Cistola, per l’impegno, la sinergia che la contraddistinguono e per l’amore che nutre per il nostro territorio”.

Alla conferenza erano presenti anche il Presidente dell’Associazione Arte Viva Elio Giobbi, il Presidente della FORM Fabrizio del Gobbo, la Direttrice Artistica Elita Cistola e il Dire)ore d’Orchestra Alessandro Mazzocchetti: “Abbiamo pensato a questo programma con l’intento di dare una visione completa di quasi tutta la produzione pucciniana. Toccheremo, infatti, molte tra le opere principali del compositore: dalla Tosca a Turandot, dalla Bohème a Gianni Schicchi e Manon Lescaut.

Il programma si aprirà con un preludio sinfonico, partendo da un giovanissimo Giacomo Puccini, ancora studente, per poi terminare con l’ultima opera del compositore, lasciata interrotta nel 1924 a causa della morte: Turandot, con la celeberrima romanza ‘Nessun Dorma’. L’ obiettivo del concerto è quello di emozionare e stupire lo spettatore attraverso la ricca orchestrazione, cara)eristica principale del sinfonismo pucciniano: la FORM, composta da ben 50 elementi, occuperà uno spazio su tre livelli, creando un forte impatto non soltanto per quanto la dimensione uditiva, ma anche quella visiva”.

Le direttrici del progetto Elita Cistola e Serena Lo Cane ringraziano la Regione Abruzzo, il Comune di Corropoli e tutti gli Enti e sponsor privati che hanno rinnovato la collaborazione per rendere possibile questo straordinario evento: “Negli scorsi anni ci sono state più di 2000 presenze: il primo anno in Villa Cerulli-Sanità con Il Rigoletto di Verdi e lo scorso anno il Don Giovanni di Mozart in Piazza Piè di Corte. Portare l’opera lirica al pubblico è ciò che ci ha spinto a creare questa realtà con un riscontro davvero sorprendente e inaspettato.

Sono mesi di intensa preparazione, sia artistica che organizzativa, ma avere dei promotori validi che credano nel progetto tanto quanto noi, fa sperare in un futuro ambizioso e ricco di musica dal valore inestimabile”. Il cast sarà composto dal soprano Elita Cistola, il tenore italo-brasiliano Maecio Gomes e il baritono Luca Bruno.

A presentare l’evento, Elvezio Rosati e Claudia Persia.




L’ATTESO RISVEGLIO (3)

Rinnovati e rigenerati per ogni opera buona

Torrevecchia Teatina, 14 luglio 2024.  La storia del nostro Abruzzo che esce dalla guerra ci racconta della fame, dell’indigenza, delle rovine, dei bisogni ma soprattutto della dignità di un popolo dai profondi riferimenti caritatevoli. La storia di quella prima ricostruzione ci racconta di una umanità pressoché analfabeta e senza risorse che si trova d’improvviso a fare i conti con una devastazione subita e di una ricostruzione necessaria ed obbligata; ovvero la costruzione di una società vera e propria su una che viene da un mondo vecchio e superato.

In verità si tratta di tentare la trasformazione di un popolo rurale ed incontaminato in un altro popolo moderno, dinamico e carico di desideri.

Con lo sguardo che cerca di individuare qualche riferimento di quella comunità intenta solo ad arrivare al giorno dopo, fra la polvere ed i fumi di quelle dinamiche e dei successivi bombardamenti,  ecco l’apparire di uno stuolo di uomini nuovi, ecco venire fuori, dal nulla, una umanità determinata, una classe di decisori provetti, di belle persone e dalle buone intenzioni: politici sorridenti, autorevoli e decisi a caricarsi il fardello.

L’Abruzzo viene fuori da quelle immagini rigide e sbiadite del passato; il progetto per la costruzione di questa nuova comunità è in mani buone, così sembrerebbe. Il nuovo Abruzzo inizia il suo cammino; dai tratturi della transumanza alle autostrade del futuro.

Poche parole dette bene, pochi fatti ma concreti ed il potere si diffonde in ogni luogo; l’ambiente è quello giusto: tutti sognatori, carichi d’entusiasmo e con le proprie piccole e stellari ambizioni. Una comunità fertile per realizzare, in poco più d’un trentennio, l’Abruzzo dei miracoli ed un sistema organizzato, risoluto ed inflessibile.

Da miracolo a miracolo; appartenenza fatale ad un organismo che crolla e d’un colpo ogni  segno sistemico precipita nell’oblio. I grandi cambiamenti degli anni Novanta, la nostra triste storia ed il secondo crollo.

Non può svanire tutto, si deve continuare, la vita prosegue; bisogna ancora ricostruire, e la ricostruzione sembrerebbe più complessa che mai. La storia degli anni Novanta ci racconta però di una umanità pressoché acculturata, con tante risorse raccolte ed una intraprendenza molto decisa che guarda ad un progresso molto più alto. Riferimenti  nuovi, modelli più che nuovi, iniziative nuovissime: ecco l’Abruzzo moderno del benessere per tutti.

Fra le rovine del passato e dei crolli sistemici, i nuovi giovani rampanti si presentano e sono più che pronti con le loro formule, tutte nuove e con le giuste benedizioni. Una miscela esplosiva di irriverenza, saccenza ed incoscienza, il tutto amplificato da un’ambizione sfrenata; ed ecco la nuova classe politica subito all’opera.

Tanta voglia di potere e di dominio; tanta aspirazione al benessere, alla vita bella e alla vita facile; tanta necessità di riverenze e considerazioni ma un segno di buon riferimento di carità nemmeno l’ombra.

Senza buoni ideali tutto fallisce; anche i più giusti degli intendimenti si lasciano corrompere. Il potere, la sete di dominio riescono a prevaricare anche le capacità residue, annichilendo ogni forma di bellezza. L’anima è perduta, il delirio vince ogni battaglia per consegnare tutto il buono e bello possibile al signor inganno.  

Ecco il terzo inevitabile crollo. Dopo lo zolfo e le rovine della guerra, dopo il tracollo umano e sistemico democristiano, ecco una nuova disillusione ed il crollo per la vanagloria che si va completando con i suoi nuovi strumenti di demolizione, quelli dell’incompetenza, della prepotenza e dell’arroganza, tutto in abbondanza; l’autentica persecuzione del buon senso, dell’umiltà, del rispetto e della responsabilità.

Per questa nuova ricostruzione il risveglio è atteso, quantomeno auspicato, nella speranza di dare l’avvio ad un nuova e vera riorganizzazione delle cose; una rigenerazione ed un rinnovamento nell’impegno e nel servizio a preparare donne e uomini davvero pronti ed uniti per ogni opera buona.

NM




PESCARA JAZZ 2024 continua

Lunedì 15 luglio 2024 ore 21:15 Teatro Massimo. Take 6 & Medit Orchestra diretta da Angelo Valori

Pescara, 13 luglio 2024. Pescara Jazz, presenta, lunedì 15 luglio, al Teatro Massimo, una produzione originale del festival: i Take 6, straordinario gruppo vocale che ha rivoluzionato il modo di cantare a cappella, incontrano la Medit Orchestra diretta da Angelo Valori. Un appuntamento imperdibile.

“Continua la nostra collaborazione come Medit Orchestra con grandi stelle del panorama internazionale. Dopo i concerti con i Manhattan Transfer dello scorso novembre, gli ultimi concerti sinfonici della loro carriera, abbiamo ricevuto la proposta di fare questo concerto in esclusiva per Pescara jazz con il gruppo vocale più premiato della storia. Un gruppo di cui io personalmente sono un fan e che seguo da sempre, un gruppo che sprigiona una energia straordinaria sia quando canta a cappella che con le varie formazioni. Presenteremo un repertorio ricco di successi della loro carriera che copre una ampia gamma di generi e stili musicali”, dichiara Angelo Valori, direttore della Medit Orchestra.

Take 6 (Claude McKnight, Mark Kibble, Joel Kibble, Dave Thomas, Alvin Chea e Khristian Dentley), molto scherzosamente ma con affetto e ammirazione, Quincy Jones li ha chiamati “i gatti canterini più cattivi del pianeta” e di questa definizione sono così orgogliosi da averla posta in cima al proprio sito ufficiale.

Con dieci Grammy Awards finora conquistati ed una lista lunghissima di altri importanti riconoscimenti, di sicuro i Take 6 sono il gruppo a cappella più premiato della storia e da oltre quarant’anni costituiscono una leggenda della vocalità. La loro avventura era cominciata all’inizio degli anni Ottanta come quartetto e dal 1987 come sestetto e da allora questo straordinario ensemble continua ad affascinare il pubblico internazionale in virtù di una strepitosa vocalità che sa creare, senza l’ausilio di alcuno strumento, rigogliose trame musicali che intrecciano gospel, jazz, pop, soul, hip hop, rhythm’n blues e molto altro ancora.

La loro luminosa carriera è costellata di incisioni discografiche considerate pietre miliari, tour trionfali in ogni parte del mondo, partecipazioni a colonne sonore cinematografiche di film di successo (ad esempio “Fa’ la cosa giusta” di Spike Lee e “Dick Tracy” di Warren Beatty) e una quantità enorme di collaborazioni prestigiose con miti e celebrità di ogni ambito musicale, tra cui Ray Charles, Ella Fitzgerald, Stevie Wonder, Incognito, Whitney Houston, Marcus Miller, Al Jarreau, Queen Latifah e, ovviamente, Quincy Jones.

Medit Orchestra nasce da un progetto di Produzione e Ricerca incentrato sui nuovi linguaggi e tecnologie uniti agli strumenti della tradizione classica, che rielabora e propone un repertorio basato sulla Canzone come alta forma di cultura contemporanea. Nonostante la recente formazione Medit Orchestra ha tenuto concerti in importanti Teatri e Festival italiani.

Raccoglie l’eredità dell’Orchestra d’Archi Suono & Oltre, con la quale ha realizzato la prima esecuzione mondiale di “Variazioni per Basso elettrico e orchestra” di John Patitucci, eseguito in prima mondiale con l’autore. Nell’aprile 2023 partecipa alla trasmissione televisiva StraMorgan, andata in onda su RAI 2 dove ha avuto modo di collaborare con Morgan, Vinicio Capossela, Giovanni Caccamo, Chiara Galiazzo, Simone Avincola, Dolcenera e Tony Hadley.

Angelo Valori compositore, direttore d’orchestra, produttore, insegnante apprezzato a livello internazionale, è direttore stabile di Medit Orchestra e Medit Voices, con cui ha collaborato con Dee Dee Bridgewater, Manhattan Transfer, Malika Ayane, Avion Travel, Fabrizio Bosso, Karima, Serena Brancale,Ada Montellanico, Maria Pia De Vito, Rita Marcotulli, Morgan, Sergio Cammariere. Ha tenuto concerti nei principali Festival e Teatri italiani.Ha composto le musiche per lo spettacolo di danza “Cleopatra” rappresentato al Teatro Nazionale nell’ambito della stagione 2008 del Teatro dell’Opera di Roma. Le sue composizioni sono registrate su diversi CD, tra i quali Notturno Mediterraneo (Egea Records, con Gil Goldstein e Gabriele Mirabassi), Dove volano gli angeli (Wide Sound, con Bob Mintzer e Fabrizio Bosso) e Il Caffè Dalle Americhe (Wide Sound, con Javier Girotto). Ha eseguito con John Patitucci, in prima mondiale,le sue “Variazioni” per Basso Elettrico ed Orchestra d’archi.

Nel dicembre 2022 ha diretto il Concerto di Natale della Camera dei Deputati, con ospite Mogol, trasmesso da RAI 1. Nell’aprile 2023 ha diretto l’orchestra nella trasmissione televisiva StraMorgan, andata in onda su RAI 2 dove ha avuto modo di collaborare con Morgan, Pino Strabioli, Vinicio Capossela, Giovanni Caccamo, Chiara Galiazzo, Simone Avincola, Dolcenera e Tony Hadley. Hastudiato pianoforte con Marco Fumo e si è diplomato in composizione e direzione d’orchestra presso i Conservatori di Pescara e L’Aquila, oltre che presso l’Accademia Musicale Pescarese, dove ha seguito i corsi di Mario Gusella, Michele Marvulli e Donato Renzetti.

Ha conseguito il Master in Arranging and Orchestration presso Berklee Music di Boston. Titolare di cattedra di Teoria della Musica al Conservatorio statale di musica di Pescara, dove ha diretto per 10 anni le Scuole di Pop/Rock e Jazz e dove ha iniziato per primo, sia a livello sperimentale che ordinamentale, il Corso di Composizione Pop/Rock. Tiene Masterclass, Workshop e Concerti presso prestigiosi Conservatori, College e Università Europee e Americane: KunstUniversitat di Graz, PopAkademie di Mannheim, Royal College di Stoccolma, Conservatorium van Amsterdam, HUK Utrecht, Metropolia University Helsinki, Berklee College di Boston, Columbia College di Chicago, dove è stato invitato anche come “Guest Artist in Residence”. È responsabile dei Progetti speciali del CET, Scuola di Mogol, dove insegna Forme e linguaggi della Canzone.Teatro Manzoni.

BIGLIETTERIE E INFO POINT: Lungomare C. Colombo n. 122 Botteghino: dalle 17:00 alle 20:00 (esclusa la domenica) e la sera dei concerti fino alle ore 22:00 Circuito di biglietteria: CiaoTickets; www.ciaotickets.com Per informazioni: 342.9549562




IL NUOVO PREPARATORE ATLETICO

Fabio Calderini: “Emozionato di  far parte  della Futura Volley Teramo”

Teramo, 13 luglio 2024. La società Futura Volley Teramo ha un nuovo preparatore atletico. Si tratta di Fabio Calderini Colombiano di nascita, ma in Italia da sempre, con un curriculum di tutto rispetto. Laureato in Scienze Motorie Sportive nel 2015, ha ottenuto anche la Laurea di Fisioterapia nel 2016 con risultati eccellenti. Ha partecipato a diversi corsi e Master, compreso quello organizzato dalla FIPAV inerente alla preparazione squadre volley con attrezzistica funzionale.

Preparato ed esperto, in attività da oltre 15 anni,  si è messo subito a disposizione della società biancorossa. Queste le prime parole del nuovo preparatore atletico dell’Adriatica Press:

“Mi ritengo onorato ed emozionato – sottolinea Calderini – di iniziare questa nuova avventura con la Futura Volley Teramo. Sono contento e ringrazio il Vicepresidente Luca Mazzagatti per la fiducia accordatami. Spero di onorare a pieno il ruolo assegnatomi, insieme allo staff  e la squadra. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova avventura e di conoscere le atlete. Sarà un percorso duro ed impegnativo ma sono convinto che come sempre il lavoro in palestra paga”.

La società Futura Volley Teramo ringrazia l’ex preparatore Mattia Pipoli per il lavoro svolto in questi anni, ed augura allo stesso un proseguimento di carriera brillante.




LA CONSEGNA DELLE BANDIERE GIALLE

Presenti i Comuni abruzzesi aderenti alla rete

Fossacesia, 13 luglio 2024. Si è tenuta ieri, 12 luglio, presso il Parco dei Priori, la cerimonia regionale per la consegna delle bandiere gialle della rete ComuniCiclabili di Fiab. Presenti i 19 Comuni abruzzesi aderenti alla rete, che a livello nazionale sfiora ormai i 200 ComuniCiclabili, compresi i grandi capoluoghi metropolitani. Sindaci e Assessori hanno ritirato la bandiera con i bike smile (da 1 a 5, secondo il livello ottenuto dalle valutazioni effettuate dalla Fiab) e l’attestato riportante il punteggio ottenuto. In Abruzzo aderisce  la quasi totalità dei comuni costieri, salvo poche eccezioni.

A questi si aggiungono, nell’interno, i capoluoghi Teramo e L’Aquila, e i Comuni di Rapino, Corropoli e Tocco da Casauria. Alla cerimonia hanno partecipato anche diversi amministratori di ulteriori Comuni interessati a candidarsi per l’edizione 2025.

La cerimonia è stata aperta dai saluti di Enrico Di Giuseppantonio, Sindaco di Fossacesia, città entrata nella rete ComuniCiclabili in questa edizione; dal Direttore ANCI Abruzzo, Massimo Luciani; dal presidente regionale UNITEL, Raffaele Di Marcello e dal presidente nazionale FIAB Alessandro Tursi. La moderatrice dell’evento, Genny Gallinelli, ha illustrato punti di forza e criticità di ogni singola valutazione e rinnovato la  disponibilità, da parte di Fiab, a supportare e affiancare ciascun comune nel proprio percorso di miglioramento dei punteggi. A settembre si apriranno le iscrizioni alla nona edizione di ComuniCiclabili, tutte le informazioni e contatti sul sito www.comuniciclabili.it .

Unitel: approfittare dell’obbligo di rinnovare i piani urbanistici comunali per inserire la pianificazione della ciclabilità

Nella cerimonia di ieri, per la consegna delle bandiere gialle dei ComuniCiclabili abruzzesi, organizzata da FIAB e Comune di Fossacesia, era presente anche UNITEL, Unione Nazionale Tecnici Enti Locali, con il presidente regionale Raffaele Di Marcello.

Nel corso degli interventi l’Arch. Raffaele Di Marcello ha sottolineato come la ciclabilità non è relativa solo a piste ciclabili ma riguarda tutta la pianificazione comunale, da quella urbanistica fino a quella trasportistica e anche sociale.

A tal proposito il presidente regionale UNITEL ha sottolineato come l’obbligo, previsto dalla nuova legge regionale, di redigere i nuovi Piani Urbanistici Regionali entro il 2028, sia una opportunità per inserire all’interno degli stessi le tematiche della mobilità ciclistica ed i servizi per chi usa la bicicletta quotidianamente e/o per fini turistici e ricreativi.

Non solo piste ciclabili, quindi, ma Città ciclabili.




LO SCIAMANESIMO E IL RISCHIO DEL MALIGNO

A cura dell’Associazione Internazionale Esorcisti

Agensir.it, 13 Luglio 2024. Se è comprensibile che ancora oggi, nella giungla o nella steppa, ci sia chi va dallo sciamano, meno comprensibile è che ci si vada nel cuore del Veneto, in una abbazia sconsacrata, e che a farlo siano dei battezzati o comunque degli italiani nati e cresciuti in una realtà cristiana. Quanti si lasciano trascinare in queste pratiche rivisitate possono correre gravi rischi, dal momento che, entrando in giri esoterici, terapeutici e neopagani, possono esporsi più facilmente all’azione straordinaria del maligno

Con il termine sciamanesimo si indica l’insieme di antichi riti e credenze che hanno come protagonista lo sciamano, figura difficile da definire dal momento che questo termine viene usato per indicare personaggi assai diversi appartenenti a differenti contesti religiosi dell’Africa, dell’Oceania e dell’America, nonché dell’Asia, in particolare della Siberia.

Ciò che accomuna tutte queste diverse figure di sciamani è l’operare in società dominate dalla convinzione che il destino e gli avvenimenti terreni sono determinati da spiriti ultraterreni e che le difficoltà e i problemi della vita possono essere risolti solo da persone aventi la possibilità di entrare in contatto con questi spiriti mediante un viaggio nel loro mondo.

Lo sciamano è dunque un ponte tra il mondo terreno e quello degli spiriti e diventa tale non per sua iniziativa, ma per una chiamata da parte degli spiriti a cui non può rispondere negativamente e dai quali si lascia possedere.

In questo modo lo sciamano diventa un intermediario professionale che fa da tramite tra il mondo degli uomini e il mondo degli spiriti per scopi soprattutto curativi e divinatori. Per raggiungere questo scopo fa uso di preghiere, canti, danze, suono dei tamburi. Dagli spiriti lo sciamano impara le proprietà delle piante medicinali, dove e come coglierle e fa uso anche di sostante stupefacenti. Tramite lo spirito o gli spiriti che lo possiedono, egli viaggia in astrale, cioè fuori del proprio corpo, funge da indovino, fa profezie, cura le malattie, va a caccia di anime uscite dal corpo, agisce sulle forze della natura (ad esempio modifica le condizioni atmosferiche), fa da consigliere nel gruppo sociale di appartenenza. Nel medesimo tempo lo sciamano pretende di controllare gli spiriti costringendoli a obbedire. Talvolta può capitare che uno sciamano si scontri con altri sciamani con i quali si trova in concorrenza o appartenenti a gruppi nemici.

Come già accennato, lo sciamanesimo è espressione di una società tradizionale arcaica, fondate su precise credenze. L’attuale diffondersi, sempre più in crescendo, di pratiche sciamaniche nel contesto occidentale, compresa l’Italia, è legata in parte al movimento New Age e alla sua appropriazione sincretistica di credenze e pratiche religiose, sia dell’Oriente, sia delle culture indigene. La reinvenzione dello sciamanesimo inoltre è presente in circoli esoterici e occultistici legati al neopaganesimo. Per questo le culture dei nativi che sin dalle origini praticano queste usanze spesso condannano l’uso non corretto e l’abuso dei riti sciamanici definendo sciamani di plastica i pericolosi guru New Age.

In questa cornice si inseriscono i curanderos latino-americani, una sorte di versione aggiornata degli sciamani che propinano terapie spirituali, sempre più diffusi anche in Italia.

Queste figure propongono anche sui social tisane, infusi, ricavati dall’utilizzo di diverse piante amazzoniche in grado di indurre un effetto visionario e – a detta loro – terapeutico, causando pericolose situazioni allucinatorie e di dipendenza.

Se è comprensibile che ancora oggi, nella giungla o nella steppa, ci sia chi va dallo sciamano, meno comprensibile è che ci si vada nel cuore del Veneto, in una abbazia sconsacrata, e che a farlo siano dei battezzati o comunque degli italiani nati e cresciuti in una realtà cristiana.

Infine, sulla base dell’esperienza di molti sacerdoti che hanno ricevuto dalla Chiesa il mandato di esorcista, si può affermare che quanti si lasciano trascinare in queste pratiche rivisitate possono correre gravi rischi, dal momento che, entrando in giri esoterici, terapeutici e neopagani, possono esporsi più facilmente all’azione straordinaria del maligno.




MUCILLAGINE, RISTORI IN ABRUZZO

Il senatore De Poli (Udc): governo intervenga

Fossacesia, 13 luglio 2024. “L’emergenza mucillagine sta colpendo tutta la costa adriatica e anche i   pescatori abruzzesi hanno lanciato il loro grido d’allarme: è necessario che il Governo intervenga immediatamente con dei ristori per far fronte ai danni economici che  interessano tutto il settore ittico. Come per le Marche e il Veneto, la mucillagine  impedisce alle barche di uscire per la pesca e in questa stagione i risvolti sono gravi  anche per quanto riguarda il turismo.

Come già chiesto dall’Udc abruzzese, che sostiene  i pescatori fin dall’inizio dell’emergenza, è necessario attivare misure di tutela  sociale soprattutto nei confronti della piccola pesca, che rappresenta l’80% del  comparto. Per non compromettere irreparabilmente la stagione è necessario intervenire  al più presto”. Lo dichiara in una nota il senatore questore dell’Udc Antonio De Poli  che sul tema ha già depositato un’interrogazione parlamentare al Governo.




LA FESTA DEGLI GNOMI

Best practice per un turismo culturale sostenibile

Roccaraso, 13 luglio 2024. La Festa Nazionale degli Gnomi, quest’anno compie 21 anni. Il 26, 27 e 28 luglio a Roccaraso in località Fonte della Guardia – Aremogna, torna in scena l’appuntamento più Gnomoso dell’estate, una Festa che ancora una volta animerà i boschi abruzzesi con fate, elfi, gnomi, folletti, unicorni e cavalli alati.

L’edizione di quest’anno si preannuncia ancora più ricca di appuntamenti spettacolari, proposti da compagnie dedite al teatro ambiente e al teatro fantasy di rilevanza nazionale e internazionale. Boschi accoglienti, laboratori creativi, racconti animati, passeggiate guidate da personaggi fiabeschi, danze fatate, evoluzioni di unicorni alati e gli immancabili spettacoli notturni illuminati da fioche lanterne, diverranno ancora una volta la perfetta cornice di un mondo fatato capace di restituire il fascino senza tempo del Piccolo Popolo.

Nel corso degli anni, la Festa è diventata un punto di riferimento Nazionale e Internazionale per tutti gli appassionati di un genere fantasy e di un linguaggio teatrale che sa coniugare la forza e il fascino di un ambiente naturale e incontaminato alle storie che quegli stessi luoghi sanno evocare. Oggi, a buon diritto, la Festa Internazionale degli Gnomi è considerata, nel panorama dell’offerta culturale nazionale, una delle più importanti manifestazioni dedicate all’infanzia e alle nuove generaz1om.

“La Festa Internazionale degli Gnomi – ha osservato il Sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale con delega al Turismo Daniele D’Amario – è quella che potremmo definire una best practice abruzzese per quanto riguarda lo sviluppo di strategie vincenti in un’ottica di turismo sostenibile e destagionalizzato che vede protagoniste le famiglie. Sicuramente è un evento che ha l’obiettivo di promuovere il nostro territorio, e di sensibilizzare i bambini alla sostenibilità ambientale”.

L’edizione 2024 coinvolgerà oltre 120 artisti che si esibiranno in più di 30 spettacoli e laboratori creativi, in breve questi i numeri: oltre 6300 visitatori nell’edizione precedente, oltre 18.000.

Il tratto di internazionalità della Festa degli Gnomi 2024 è affidato dalla compagnia Alien Voyagers di Amsterdam, presente con le sue fascinazioni ultra-contemporanee nei principali festival europei dediti al teatro di strada e al teatro fantasy.

“È un progetto di successo che ogni anno si rinnova con collaborazioni e spettacoli nuovi mantenendo immutata la sua natura giocosa e rispettosa dell’ambiente”, spiega Zenone Benedetto Direttore Artistico del festival.

L’attenzione ai luoghi naturali e all’ambiente si sposa con la natura stessa del progetto di teatro-ambiente, in cui il luogo diventa esso stesso parte della narrazione e protagonista dell’evento.

Come sottolinea il Sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato “Quest’anno abbiamo voluto fare un ulteriore passo per promuovere ancora di più il turismo estivo in una località come Roccaraso già famosa per il suo turismo invernale, grazie ai suoi impianti sciistici. Nell’ambito di riqualificazione del turismo estivo a Roccaraso la Festa Internazionale degli Gnomi può a buon diritto essere considerata il nostro fiore all’occhiello”.

La 21ma edizione la Festa Internazionale degli Gnomi riconferma prestigiosi partner storici quali WWF, Unima Italia (Associazione mondiale della Marionetta), Parco Nazionale della Maiella, Unicef Abruzzo. Main media partner sarà anche per questa edizione Rai Radio Kids.




DAL GOVERNO UNA NUOVA MANNAIA SULL’ABRUZZO

Pescara, 13 luglio 2024. Una nuova mannaia sull’Abruzzo, un colpo duro sferrato dal Governo che anziché sostenere gli enti locali che meglio hanno lavorato con la progettazione del Pnrr sceglie di penalizzarli. Non può restare inascoltato il grido d’allarme che in questi giorni si è levato dall’associazione di Comuni ALI Abruzzo, da sindaci e presidenti di Provincia circa le gravi ripercussioni che la nostra regione subirà dai tagli disposti dal Governo col riparto del contributo di finanza pubblica: 5,8 milioni di euro l’anno fino al 2028, cioè 30 milioni in un quinquennio. In Abruzzo questa stretta riguarda praticamente tutti gli enti locali: 285 Comuni e le quattro Province. A pagare il prezzo più alto sono Teramo e L’Aquila, ma anche tantissime piccole realtà dell’entroterra.

La scelta del Governo ha conseguenze precise e gravi: toglie ossigeno ai territori che da sempre fanno fatica a garantire servizi e penalizza gli enti che hanno avviato azioni di rilancio lavorando sulle progettazioni (finanziabili e finanziate) col Pnrr.

Per essere più diretti: i piccoli Comuni, soprattutto quelli dell’entroterra, verranno ulteriormente svuotati di risorse e andranno incontro ad ulteriore spopolamento ed abbandono. Gli enti che più hanno dimostrato capacità di attrarre fondi Pnrr saranno puniti proprio per aver messo a terra risorse straordinarie. È un inaccettabile paradosso, considerando che già l’Abruzzo ha subito tagli di risorse del Pnrr che ancora non sono stati reinseriti in canali alternativi.

Il Partito Democratico ha una visione diversa rispetto a questo Governo che dimostra, di nuovo, di essere lontano dalle esigenze vere dei territori. Riteniamo che i servizi vadano garantiti ed anzi implementati nelle aree più sensibili del nostro Abruzzo; che gli enti che stanno portando avanti progettazioni col Pnrr vadano sostenuti in questa attività complessa che fa bene ai territori e al loro sviluppo. Riteniamo che cittadine e cittadini debbano avere uguali diritti e possibilità in ogni angolo d’Abruzzo, ma così non potrà essere se gli enti non avranno risorse per farlo.

Manola Di Pasquale, responsabile Enti Locali PD Abruzzo




OLEA ET LABORA

Diventa spettacolo fra gli ulivi delle terre di Arotron

Pianella, 13 luglio 2024.  Si entra nel vivo del programma dell’Estate dell’Aratro che prosegue nelle Terre di Arotron, in simbiosi con la natura e con le colline dell’entroterra abruzzese vestino, ed ecco questa sera alle ore 21 ci sarà l’appuntamento con un omaggio all’olio, all’ulivo e alla terra; il tutto è rappresentato da Olea et labora a cura della Compagnia dell’Aratro di Pianella, per la regia di Franco Mannella. Sul palco: Chiara Colangelo, Francesco Di Censo, Francesca Marchionno, Riccardo Pellegrini, Alessandro Rapattoni.

Questo sincero inno all’ulivo diventa finalmente uno spettacolo teatrale che va in scena nella sua completezza e come spiega Mannella: “per la prima volta nel luogo in cui è nato, su quello che oggi è il palcoscenico dell’Anfiteatro di Paglia, fra il bosco e gli ulivi delle Terre di Arotron che guardano il Gran Sasso. Abbiamo lavorato mettendoci strettamente in relazione al nostro territorio, si perché noi che siamo del comune vestino di Pianella, ben conosciamo la sacralità di questa pianta, e l’importanza del suo prodotto, su cui si fonda poi una lunga ed importante tradizione, ed ecco perché per la nostra Compagnia questo impegno diventa necessario”.

Cinque attori, tre leggii, letteratura, poesia, canti della tradizione popolare: questi gli ingredienti necessari per raccontare le gesta del longevo Ulivo, ossia l’elemento naturale che appartiene da sempre alla tradizione più remota e profonda dell’area Mediterranea.

Lavorando in stretta relazione con il proprio territorio, infatti, e ascoltando i suggerimenti del territorio stesso e di quanti lo vivono, non a caso Pianella è Città dell’Olio, gli attori della Compagnia sentono il bisogno di ricordarsi da dove vengono, quali sono le loro radici, in che cosa identificarsi.

La presenza dell’ulivo nel Mediterraneo ha plasmato la vita delle persone e le loro tradizioni per secoli, rendendolo uno degli alberi più amati e venerati al mondo. D’Annunzio, Pascoli, Lorca, Neruda, Omero, sono solo alcuni dei letterati e poeti che contribuiscono alla narrazione, le loro parole si avvicendano e si accompagnano ai canti della tradizione e, attraverso le voci e i corpi degli attori, danno vita a un percorso narrativo originale e multisensoriale, che evoca un senso del sacro profondamente umano e terreno.

Con Olea et labora anche gli spettatori saranno trasportati in un viaggio senza tempo, alla ricerca di radici comuni e di suoni, colori e profumi che risveglieranno in loro sensazioni ed emozioni profonde ed ancestrali; tra parole, silenzi e un canto sempre presente e avvolgente il pubblico viene accompagnato in una passeggiata nella storia millenaria e nella valenza simbolica ed evocativa dell’ulivo.

Vocal coach dello spettacolo è Angela Crocetti, luci e fonica sono di Massimo Gobbo.




IL CAMMINO D’AMORE

Da Bizet a Gershwin

Teramo, 13 luglio 2024.  Il Conservatorio Statale di Musica Gaetano Braga di Teramo apre una ulteriore collaborazione con il Manakara Beach Club di Tortoreto Lido proponendo una serie di eventi musicali dedicati ai generi diversi, dal classico fino ad arrivare al jazz e pop, offrendo al pubblico una esperienza musicale variegata e coinvolgente.

Il concerto inaugurale avrà luogo il 16 luglio dalle ore 21 presso il suggestivo locale di Tortoreto Lido, vedendo come protagonisti la mezzo soprano Alba Riccioni, il clarinettista Federico Paci e la pianista Tatjana Vratonjic.

L’evento di martedì 16 luglio, intitolato “Il cammino d’Amore: Da Bizet a Gershwin”, rispecchia un’affascinante esplorazione musicale attraverso le opere conosciute di grandi compositori della storia della musica.

Sarà un’occasione unica per immergersi nelle melodie e nei ritmi che hanno segnato l’evoluzione dalla musica classica alla musica jazz passando per la musica da film, creando un ponte tra mondi musicali affascinanti e distinti.

Gli appuntamenti si terranno ogni martedì dal 16 luglio al 20 agosto avendo come protagonisti i Docenti dei vari Dipartimenti del Conservatorio Braga di Teramo.

Il progetto è curato dalla Prof.ssa Tatjana Vratonjic, vicedirettore del Conservatorio.




LE ORIGINI DEL JAZZ NELLE AMERICHE

La musicologa Alessandra Stornelli alla libreria Colacchi

Chieti, 13 luglio 2024.  Reduce da pochissimo dalla serata nell’ambito del prestigioso Festival Autori in Piazza, la musicologa Alessandra Stornelli farà tappa all’Aquila presso la libreria Colacchi, nell’affascinante centro storico del capoluogo.

L’autrice sarà infatti nella nota libreria sabato 13 luglio alle ore 18:00 per parlare del libro “Le origini del jazz nelle Americhe – Tradizioni afroamericane e repertori dell’America latina” (Daimon Edizioni): a dialogare con lei sarà Roberto Ciuffini, già giornalista ed appassionato dell’argomento.
Stornelli, musicista e musicologa, ha esordito ufficialmente con le presentazioni del libro il 21 aprile a Pescara, presso il Teatro Cordova, durante la manifestazione Festa del libro organizzata dall’Associazione Editori Abruzzesi, per poi proseguire con la presentazione ad Avezzano, presso il Centro Servizi Culturali, il 30 aprile, e l’11 maggio a Tivoli, con l’evento anteprima del Festival SeminarLibri presso la Biblioteca di Comunità Angela Dominici, all’interno del Parco Il sogno di Malala a Villa Adriana.

Giovedì 11 luglio ha partecipato al Festival Autori in Piazza a Chieti, suscitando grande interesse nel folto pubblico presente all’evento organizzato dal direttore artistico Andrea Magno.

Il libro nasce come guida al corso universitario Tradizioni afroamericane e repertori dell’America Latina di cui Stornelli è docente presso l’Università della Calabria e ha principalmente il fine di colmare la lacuna esistente nella letteratura in lingua italiana, che spesso non tratta in modo sintetico e sistematico questo argomento, in particolare per quanto riguarda le epoche barocca e classica. Un manuale universitario fruibile ed esaustivo, innovativo in Italia.

Appuntamento, dunque, per sabato 13 luglio alle ore 18:00 presso la libreria Colacchi in corso Vittorio Emanuele II, 5 all’Aquila. Ingresso libero.




E- STATE IN SCENA

Al via il 3 agosto il Laboratorio Teatrale  nell’ambito del Festival Alice nel paese del Teatro

Pescasseroli, 13 luglio 2024. Il Laboratorio Teatrale E- State In Scena inizierà il 3 agosto 2024 per terminare il 12 agosto 2024 con la grande Festa Circo Matto. Il Laboratorio di Arti Sceniche: Alice E- State In Scena è un Laboratorio Teatrale estivo a cura degli animatori dell’Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione della cooperativa Fantacadabra.

Il laboratorio teatrale Alice E- State In Scena è aperto a tutti coloro che desiderano un primo approccio al mondo della recitazione o che siano semplicemente curiosi di imparare cosa significa stare sulla scena per favorire la creatività, l’autostima individuale, aumentare la consapevolezza delle proprie qualità motorie, gestuali, relazionali, sviluppare la fantasia incentivando gli aspetti ludici legati agli strumenti dell’espressività, sviluppare l’ascolto.

Un laboratorio estivo per scoprire, conoscere e vivere il teatro in tutti i suoi aspetti partendo dal gioco per diventare attori, scenografi, autori e costumisti, scoprendo questo mondo sia sul palco che dietro le quinte. Il Festival Alice nel paese del teatro è un festival di teatro per ragazzi promosso dal Comune di Pescasseroli in collaborazione con la Cooperativa Fantacadabra e il Teatro Stabile d’Abruzzo, con il sostegno della Regione Abruzzo. L’appuntamento sarà una delle tappe del Festival Internazionale “Marameo” che quest’anno coinvolgerà, oltre Pescasseroli per l’Abruzzo, anche altre città delle Marche, del Lazio, della Puglia, della Calabria.

Il Festival “Alice nel paese del teatro” nasce per promuovere un’intensa e significativa attività di programmazione di spettacoli teatrali di qualità e laboratori rivolti al mondo dell’infanzia e della gioventù. Un Festival Estivo come fucina di attività espressiva degli artisti tesa anche alla riqualificazione e animazione del centro storico di Pescasseroli. Un evento fatto di tanti eventi che si rincorrono e si intrecciano sul filo della magia dello spettacolo, del sogno, del ritrovare sé stessi per perdersi in un mare di emozioni e sensazioni come fa “Alice in un affascinante viaggio nel paese del teatro”.

“Alice nel paese del teatro” vuole essere l’occasione per scoprire come tutti noi somigliamo a quella bambina speciale che è speciale perché è un po’ come tutti noi… che ha imparato a diventare piccola e grande, che ha imparato ad accettare la sua trasformazione, che ha conosciuto la sua innocenza attraverso l’esperienza, che ha incontrato personaggi incredibili che le hanno fatto scoprire sé stessa. Accanto alla visione degli spettacoli consideriamo comunque fondamentale un coinvolgimento più diretto e partecipe dei ragazzi. Presentiamo quindi anche una proposta di Laboratori Teatrali con l’intento di avvicinare i ragazzi interessati alle specifiche tecniche del linguaggio teatrale, ai codici e ai simboli di un’arte che affonda le sue radici nella storia dell’uomo.

Il laboratorio sarà articolato su FASCIA DI ETÀ e si terrà tutti i giorni dal 3 al 11 agosto dalle ore 15:30 alle 17:30. E infine, il 12 agosto alle ore 18 “CIRCO MATTO – Bambini in Festa”. Al termine dei laboratori, i gruppi di ragazzi coinvolti, faranno confluire tutto il loro lavoro all’interno di un unico evento non solo teatrale da allestire all’interno del centro storico. Sarà uno spazio espressivo in cui giocare con il corpo e la voce, cercare il personaggio teatrale e dargli vita attraverso il “faccio finta che..”, affinare la percezione attraverso le attività sensoriali, stimolare l’ascolto attivo attraverso la fiaba e il racconto e tanto altro ancora…

Una festa teatrale, in cui i ragazzi coinvolti nel laboratorio presenteranno le loro produzioni spettacolari e artistiche, una festa, dove predisporre spazi attrezzati per mostre e installazioni, dove incontrarsi e stare insieme, bambini e adulti, nel segno della creatività. Bambini in Festa sarà anche l’occasione per sperimentare, a cura della cooperativa FANTACADABRA e dell’Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione uno spazio di esplorazione creativa in cui i bambini, giocando, possano contattare le proprie risorse espressive e sperimentarle.




SAN GIOVANNI IN FESTA

Manifestazione estiva della Proloco Primavera 94

San Giovanni Teatino, 13 luglio 2024. Quest’anno si terrà sul territorio di Pescara diventando la “Sagra degli arrosticini”. La scelta che sta causando animate discussioni in città, è stata giustificata dalla Proloco Primavera 94 a causa della mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale circa l’eventualità di tenere la manifestazione in piazza San Rocco. Per l’amministrazione è il momento di fare chiarezza. Innanzitutto, non è vero che alla Proloco non sono state date risposte o alternative alle richieste.

L’amministrazione ha incontrato in presenza la Proloco l’8 aprile presso la sede dell’associazione tramite l’assessore Paolo Cacciagrano, il 24 aprile in sala giunta e il 7 maggio in occasione della festa del trentennale presso la sede, senza considerare gli scambi dei massaggi telefonici con la Presidente.

Negli incontri, l’amministrazione ha sempre ribadito che su piazza San Rocco non sarebbe stato possibile tenere la manifestazione “San Giovanni in Festa” a causa della sovrapposizione con la seconda edizione di Prolocando, evento parallelo e analogo al quale parteciperanno nove Proloco, tra le quali anche la Proloco Primavera 94 di San Giovanni Teatino che avrà a disposizione anche due serate per celebrare il trentennale in piazza San Rocco.

L’evento Prolocando, riconosciuto anche con un finanziamento dalla Regione Abruzzo, sta diventando un importante appuntamento di cooperazione tra le Proloco del territorio coinvolgendo anche le attività locali alle quali sarà affidato il servizio delle bevande. La stessa Proloco si era resa conto di non poter fare un evento identico in piazza S. Rocco, tanto che si era rivolta ad un’area privata del Comune per la manifestazione.

Nell’incontro del 24 aprile con la Presidente, in sala giunta, l’amministrazione si è resa disponibile a patrocinare anche la manifestazione per il trentennale della Proloco chiedendo un programma culturale della manifestazione che ripercorresse tutte le attività dell’associazione dai giochi, al recupero delle tradizioni popolari, ai laboratori artistici.

L’amministrazione ha messo a disposizione il Parco dei 120 alberi per i giochi, il centro di San Giovanni Teatino alta dove la Proloco ha sempre operato e si è resa disponibile a valutare altri spazi sulla base delle esigenze dettate dal programma culturale del trentennale. Evidentemente la Proloco ha ritenuto che la Sagra dell’arrosticino fosse la struttura più adeguata a celebrare il trentennale delle sue attività e l’amministrazione non può che prenderne atto.




I CONCERTI DI EUTERPE

La vita del Beato Roberto da Salle per la XXVIII edizione della rassegna di musica antica 

Salle, 12 luglio 2024. Lunedì 15 luglio 2024 alle ore 21.15 presso il Museo delle Corde Armoniche, il beato Roberto da Salle sarà protagonista della XXVIII edizione della rassegna di musica antica I Concerti di Euterpe. Lo spettacolo musicale – teatrale dal titolo: Roberto se facea chiamare, il discepolo di Celestino offre uno sguardo avvincente e ricco di sfumature sulla vita di un personaggio spesso trascurato dalla storia.

Nel contesto del XIII secolo, un’epoca segnata da profondi cambiamenti sociali, politici e religiosi, Roberto da Salle emerge come una figura affascinante e complessa. Nel testo, ideato ed interpretato da Giuseppe Tomei, il beato Roberto narra la sua vita rievocando i momenti più salienti e intimi del suo percorso spirituale, ma anche terreno, che lo condussero a divenire un seguace fedele di Celestino V, abbracciandone gli insegnamenti ed entrando nella congregazione dei Celestini dell’ordine benedettino.

L’introduzione di Angelo De Nicola, sull’opera di Celestino V e la musica eseguita dall’ensemble Aquila Altera, Maria Antonietta Cignitti, canto e arpa, Antonio Pro, liuto, Matteo Nardella, flauti, flauto doppio, flauto e tamburo, ceccola, Lorenzo Lolli, canto, organo portativo, percussioni, arricchiranno la narrazione dello spettacolo. In programma brani vocali e strumentali del XIII e del XIV secolo, selezionati dal Laudario di Cortona, dalle Cantigas de Santa Maria, dai Carmina Burana e dal codice di Londra.

Ecco il calendario dei prossimi appuntamenti:

Barisciano (AQ) – sabato 20 luglio ore 21 Chiesa Madonna del Buon Consiglio

ALA GUERRA ALA GUERRA

a suon di frottole Dulcedo Ardens

Marta Rook, voce; Tommaso Tarsi, liuto

Ocre (AQ) – martedì 6 agosto ore 21 Monastero di Santo Spirito

LAUDAR VOLLIO PER AMORE

Francesco raccontato con le parole e la musica del suo tempo

Luca Serani, voce recitante; Aquila Altera ensemble

S. Stefano di Sessanio (AQ)  – sabato 10 agosto ore 19 Piazzetta via della Chiesa

À DEUX VIOLES

 Amalia Ottone e Marco Ottone, viole da gamba

Barete (AQ) – domenica 18 agosto ore 17:30 Cortile palazzo Cionni

ALTAS ONDAS

Incontri e racconti lungo le vie del Medioevo

Le Cantrici di Euterpe Aquila Altera ensemble




PESCARA JAZZ 2024 CONTINUA

Sabato 13 luglio 2024 ore 21,15 Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara

Pescara, 12 luglio 2024. Continua, sabato 13 luglio, all’ Arena del Porto Turistico – Marina di Pescara, la 52° edizione del Pescara Jazz, con la direzione artistica del M° Angelo Valori e organizzato dall’Ente Manifestazioni Pescaresi, con un doppio appuntamento, in apertura, Marcello Di Leonardo “The Magic Box” con ospite Rick Margitza e a seguire Khalab Live Band “Layers”.

Marcello Di Leonardo presenterà “TheMagicBox” il suo album d’esordio da leader, realizzato per Jando Music. Dopo tre decenni di carriera al fianco dei principali protagonisti del jazz italiano ed internazionale, il batterista presenta un tributo al proprio percorso artistico e personale con un repertorio di composizioni originali. Il progetto è dedicato al padre, attraverso il ricordo d’infanzia di una scatola magica che simboleggia il primo contatto del musicista col suo strumento. I brani sono pervasi da una grande cantabilità e profondità emotiva e ci raccontano l’universo musicale del musicista abruzzese. Per l’occasione coinvolge una star del jazz mondiale, il sassofonista americano

Rick Margitza, noto per la sua straordinaria carriera impreziosita dalla militanza nella band di Miles Davis. Julian Mazzariello al piano e Dario Rosciglione al contrabbasso, compagni di viaggio di una vita, completano perfettamente il quadro sonoro

Khalab è il nome d’arte dietro cui si cela Raffaele Costantino, conduttore radiofonico per RAI Radio 2 (Musicalbox è tra i programmi più longevi del palinsesto di Radio Rai), autore, consulente, musicista e produttore, ricercatore e divulgatore musicale, agitatore culturale.  Attraverso i suoi lavori promuove la musica black di matrice afroamericana, le sue infinite contaminazioni tra elettronica e jazz, le influenze e le declinazioni. La sua musica è costantemente supportata da alcune delle radio più influenti (BBC Radio, NTS, Worldwide FM, KEXP) e dalle più importanti testate di settore e generaliste (Mojo, The Wire, Times, The Guardian e molte altre). La sua musica è stata stampata da etichette quali Black Acre e On The Corner (UK), Wonderwheel (USA), Hyperjazz (IT) e la storica Real World di Peter Gabriel per cui ha rilasciato un progetto speciale sviluppato con la comunità Tuareg del Mali in un campo profughi della Mauritania. Ha collaborato e collabora con artisti di livello internazionale come il griot maliano Baba Sissoko (Khalab & Baba, 2015 – vincitore del premio “Track of The Year” ai Worldwide Awards 2015 di Londra), icone contemporanee della nuova scena jazz europea come Moses Boyd e Shabaka Hutchings, la poetessa americana Tenesha The Wordsmith, la danzatrice e coreografa spagnola Rocío Molina.  Negli ultimi anni ha calcato i palchi di festival come Glastonbury e Shambala (UK), Worldwide Festival (FR), Serralves Em Festa di Porto (PT), Jaiyede Festival (DK), Donau Festival (AT).  Il suo ultimo disco – Layers, con collaborazioni di Yazz Ahmed, Joshua Idehen, Tenderlonious, Tamar Osborn, Tommaso Cappelato e altri artisti – è uscito nell’agosto 2023, lo presenterà a Pescara Jazz in versione live.

Al fianco di Khalab ci sarà la band che schiera Pietro Santangelo, sax tenore e soprano, Giuseppe Giroffi, sax baritono, David Paulis, basso elettrico e Enrico Truzzi, batteria. “Layers” rappresenta il culmine di un viaggio creativo sviluppatosi nel tempo attraverso una serie di profonde esperienze e collaborazioni.

MARCELLO DI LEONARDO “THE MAGIC BOX”

feat. RICK MARGITZA

Marcello Di Leonardo, batteria

 Rick Margitza, sax

Julian Oliver Mazzariello, piano

Dario Rosciglione, contrabbasso

KHALAB LIVE BAND “LAYERS”

Khalab, elettronica

 David Paulis, basso elettrico

Enrico Truzzi, batteria

 Pietro Santangelo, sax tenore e soprano

 Giuseppe Giroffi; sax baritono




PIANO DI RAZIONALIZZAZIONE ASL 1

La Cgil scrive alle Commissioni di vigilanza e salute della regione abruzzo

Sulmona, 12 luglio 2024. A seguito del mancato confronto sul piano di razionalizzazione della ASL 1 Avezzano Sulmona L’Aquila, nonostante le ripetute richieste formali inoltrate in tal senso al Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci, all’Assessora Regionale alla Salute ed al Direttore Generale della medesima ASL, la scrivente Organizzazione Sindacale, si è vista costretta ad inviare due distinte richieste di audizione in seno alla Commissione Vigilanza ed alla Commissione Salute del Consiglio Regionale d’Abruzzo e a sollecitare, nuovamente, il Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci.

Come più volte evidenziato dalla CGIL, la necessità di un confronto urgente deriva dalle criticità già esistenti nella ASL che rischiano di essere ulteriormente accentuate dai tagli sul personale, sui beni e servizi e sulla spesa farmaceutica ed emoderivati, nonché sui presidi sanitari.

Infatti, a seguito delle richieste di incontro trasmesse in data 30 maggio e 17 giugno u.s., nessun riscontro è mai pervenuto impedendo, di fatto, il confronto sul delicato tema della salute di cittadine e cittadini, sulle condizioni di lavoro di tutto il personale e delle ricadute negative sui livelli occupazionali e salariali.

È inaccettabile, che sul diritto costituzionale alla Salute, si sfugga al confronto con le parti sociali e con tutti i portatori di interesse a differenza di quanto avvenuto nelle restanti Provincie della Regione Abruzzo, anche in considerazione del fatto che la ASL 1 ha il maggior disavanzo tra le 4 ASL regionali e gravi criticità sia sulla continuità assistenziale delle aree interne, sia sull’appropriatezza delle liste di attesa rispetto ai bisogni sanitari espressi dalla popolazione.

Un silenzio assordante su una materia di interesse generale che dimostra anche indifferenza verso il diritto di lavoratrici e lavoratori a poter erogare un servizio pubblico sanitario di qualità in maniera adeguata e nel rispetto delle vigenti norme.

Il piano di Razionalizzazione altro non è, secondo quanto elaborato dall’attuale Direzione Strategica, che un taglio lineare all’occupazione, ai servizi sanitari, al diritto alla salute di cittadine e cittadini e  ai diritti del personale.

Il territorio della Provincia dell’Aquila ha la necessità di investimenti condivisi, di una programmazione che parta dai bisogni sanitari insoddisfatti e che veda tornare ad essere punto di riferimento per la prevenzione e per la cura, il sistema sanitario pubblico, riconfermandone i principi di universalità, equità, gratuità e prossimità.

Francesco Marrelli, Segretario Generale CGIL  Provincia dell’Aquila                                               

Anthony Pasqualone, Segretario Generale FP CGIL Provincia dell’Aquila




UN FIORE ALL’OCCHIELLO

Incontro presso Asp 2 Casasanta Dell’Annunziata

Sulmona, 12 luglio 2024. Questa mattina, presso la struttura Asp 2 di Sulmona Casa Santa dell’Annunziata, si è tenuto un importante incontro alla presenza del Consigliere Regionale della Lega, Carla Mannetti, del Commissario dell’Asp 2, Armando Valeri, del Direttore Alessandro Pantaleo, della Segretaria Denisia Guglielmi e di Roberta Salvati, delegata Lega Abruzzo.

La Casa Santa dell’Annunziata è un fiore all’occhiello della comunità Peligna e rappresenta un vero punto di riferimento per i servizi che offre. L’ente è proprietario del complesso monumentale dell’Annunziata, luogo simbolo della città di Sulmona. La struttura Casa Santa dell’Annunziata ospita una residenza protetta per gli utenti anziani, che beneficiano della cura e dell’assistenza del personale dipendente. Inoltre, è presente un centro diurno Alzheimer, gestito dalla cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali di Sulmona, che fornisce un supporto essenziale per i pazienti e le loro famiglie. L’associazione Avulss contribuisce attivamente ad animare le giornate degli ospiti del centro anziani, rendendo il loro soggiorno più piacevole e stimolante.

Oltre a questi servizi, la Casa Santa dell’Annunziata gestisce, grazie alla preziosa collaborazione con la cooperativa Horizon Service, la scuola per l’infanzia paritaria Regina Margherita, in Sulmona, e la residenza per anziani G. Colaianni di Roccaraso, ampliando così la sua offerta di servizi alla comunità.

Durante l’incontro, si è discusso delle problematiche legate alla gestione di questi beni e del loro futuro, in relazione alla riforma entrata in vigore nel 2014 che ha trasformato le IPAB in ASP (Aziende di Servizi alla Persona). L’obiettivo comune è mantenere alti gli standard di questi servizi, sempre più importanti e utili per le nostre comunità.

A conclusione dell’incontro, desideriamo esprimere i nostri complimenti e il nostro ringraziamento a tutto il personale dipendente per il lavoro straordinario che svolge ogni giorno, garantendo il benessere degli ospiti e contribuendo alla qualità della vita nella nostra comunità.




L’ATTESO RISVEGLIO (2)

I Cattolici Popolari e gli utili strumenti del cuore

Torrevecchia Teatina, 12 luglio 2024. Come è stato possibile che una comunità così operosa, intelligente e soprattutto onesta e buona, in poco tempo, sia stata capace di trasformarsi in una sorta di comunità pigra, ottusa e soprattutto crudele ed intollerante (?).

Chi ha vissuto le vicende di quell’italiano venuto fuori dalle polveri della guerra, per riscattarsi nel lavoro e nelle straordinarie bellezze del made in Italy,  può raccontare di un’Italia davvero bella, solidale, idealista, soprattutto sincera. Italiani buona gente.

Cosa sia successo in poco più di un trentennio è ancora da capire; siamo precipitati letteralmente nel vortice di una superbia che non conosce limiti. Dal mondo delle meraviglie a quello della nausea.

Tutto, comunque, concentrato nelle dinamiche del potere che, in poco tempo, sono entrate in un delirio che autodivinizza e che chiede solo sottomissione.

Ma quale condivisione: ognuno pensa per sé; ma quale solidarietà: male nascere deboli; ma quale giustizia: con il potere s’aggiusta tutto; ma quale fratellanza, i migliori vincono, gli altri asserviti;  ma quale sincerità: furbizia e menzogna vincono sempre.

Ecco, dunque, che ambizione, potere e denaro, con una politica quale strumento utile per ogni progetto di dominio, riescono a cambiare tutto e a  ribaltare ogni cosa. Società capovolta: quell’umanità del rispetto e dell’amore distrutta; quell’economia della crescita e dello sviluppo distrutta; quell’ambiente dei fiumi e dei laghi trasparenti ed incontaminati distrutto; quelle istituzioni autorevoli e responsabili distrutte; quella cultura dei titoli e degli studi distrutta; tutto quel bello distrutto.

Ecco, in poche parole, quello che oggi abbiamo concretizzato, tutti insieme, in questi ultimi trent’anni.

Con tanta indifferenza, tanta pigrizia, tanta indulgenza e remissività, siamo stati, comunque, tutti partecipi di questa distruzione che ha prodotto e realizzato l’Italia che viviamo e che, nel profondo del cuore, detestiamo.

Tutti desideriamo le cose migliori per la nostra Italia; sogniamo tutto il bene ed il buono che si può: è possibile questo?

Si, basterebbe solo volerlo. Basterebbe solo ripartire dalle cose semplici ed umili; dalle cose che ci vedono e ci tengono uniti nel giusto, nel rispetto: nel buon senso.

Ecco, dunque, la possibilità di ripartire dai veri valori umani e morali: quelli essenziali. Ripartire da una idea di giustizia conforme alla dignità della persona umana, dai dettami della retta ragione, dai diritti fondamentali delle persone.

Ripartire dunque dagli insegnamenti cristiani per favorire la convivenza civile, garantire la giustizia, perseguire il bene comune dell’intera comunità e non di un gruppo a detrimento delle legittime esigenze degli altri, garantire ed assicurare le giuste libertà individuali e sociali e rispettare la libertà religiosa ed i diritti della Chiesa.

Camaldoli è lontana nel tempo, ma vicinissima a noi più di quanto si possa credere; non attende altro che il nostro risveglio, il risveglio dei cattolici popolari con il proprio pensiero, con le proprie analisi, con i propri strumenti del cuore per operare nello Stato, nella Famiglia, nell’Educazione, nel Lavoro, nella destinazione e nella Proprietà dei Beni Materiali, nella  Produzione e nello Scambio; nell’Attività Economica Pubblica; nella Vita Internazionale oramai sempre più lontana dai nostri, mortificati e declassati, interessi.

NM

foto: https://comunicazionisociali.chiesacattolica.it/parlare-con-il-cuore-e-il-tema-della-gmcs-2023/