PER UN VENEZUELA LIBERO E DEMOCRATICO

La manifestazione in piazza della Rinascita

di Carlo Masci, sindaco Pescara

Pescara, 4 agosto 2024. È un messaggio di profonda solidarietà e vicinanza quello che voglio lanciare a tutto il popolo venezuelano, costretto a subire una escalation di repressione e violenza che fa temere il peggio per il prossimo futuro.

Le immagini che ci arrivano dai media mi provocano un nodo alla gola per diversi motivi, legati alla mia attività politica ma anche alla mia storia personale. Sembra superfluo dire, ma a quanto pare non lo è, che l’esito del voto va accettato e rispettato perché è il popolo a decidere e qualsiasi dittatura è inaccettabile.

Maduro la pensa diversamente per cui ha scelto la strada dei brogli elettorali e i venezuelani hanno reagito alzando la testa e scendendo in strada: ora stanno pagando, finanche con la vita, questa levata di scudi nel nome della democrazia. Non si può accettare che tutto ciò accada in un Paese che si dica civile, non lo può accettare la comunità internazionale che deve intervenire rapidamente per puntare alla stabilità.

La mia vita, come molti sanno, è legata a doppio filo al Venezuela, visto che mio padre Claudio è emigrato in quella terra nel 1947 ed è rimasto lì a lungo, circa 40 anni: come tantissimi altri italiani ha avuto la possibilità di lavorare, di costruirsi una vita e di garantire un futuro alla sua famiglia, per cui sento un istintivo debito di riconoscenza nei confronti di un popolo che è stato accogliente ed ospitale.

In queste ore, quindi, il mio pensiero va a tutti i venezuelani che credono nella democrazia e la perseguono ad ogni costo, con grande coraggio, e il mio abbraccio va alla comunità venezuelana che vive qui in Abruzzo e che assiste, da lontano, a una pericolosissima deriva dei diritti. Sono queste le ragioni che mi spingono ad essere presente ad ogni manifestazione promossa dai venezuelani che vivono qui per rivendicare la libertà dei loro connazionali, come quella che si è svolta ieri a Pescar