LUCE COME MEMORIA, PRESENTE E INNOVAZIONE

Ecco i vincitori del Concorso Nazionale.  Ente Mostra dell’artigianato Artistico Abruzzese I lavori possono essere ammirati alla Mostra in corso fino al 25 agosto presso il palazzo dell’Artigianato in via Roma.

Guardiagrele, 16 agosto 2024. La 54 esima Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese in corso a Guardiagrele presso il palazzo dell’Artigianato fino al 25 agosto, ha reso noto il risultato del concorso nazionale che quest’anno aveva per tema “Luce come memoria, presente ed innovazione” .

La commissione formata dalla Prof.ssa Carla Marotta – Ex Dirigente Scolastica Istituti comprensivi Castelli e L’Aquila  (Presidente), dal Prof. Giuliano Centrodi – Storico dell’Arte Orafa , dal maestro  Clodoveo Masciarelli – Artista ,dal Maestro Michele Montanaro – Artista, scultore e Restauratore,  dal Dott. Florideo Panaccio – Manager CAMS, dal prof. Gabriele Vitacolonna – Direttore Artistico dell’Ente Mostra dopo un attento e scrupoloso esame dei lavori presentati  ha deciso quanto segue in merito  alla sezione riservata ai maestri artigiani e designer:

1° premio all’elaborato “A protezione della vita” di Marcello Melchiorre di Castelli con la seguente motivazione: per l’eccellente modalità esecutiva e capacità tecnica, la ricerca formale e la sensibilità nell’esecuzione.

Targa del Comune di Guardiagrele assegnata all’elaborato “L’attimo prima” di Francesco, Francesca e Simone Carullo di Orsogna.

Targa dell’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese all’elaborato “La navicella del mio ingegno” di Silvio Eboli di Carsoli.

Per la Sezione alunni dei Licei Artistici Statali e delle Scuole di Artigianato, Moda e Design pubbliche e private la commissione ha assegnato:

Premio borsa lavoro all’alunno Diego Medri del Liceo Artistico e Musicale “A. Canova” di Forlì. Con l’elaborato “Lux et umbra” con la seguente motivazione: per l’originalità nei contenuti, nella progettazione e nella scelta dei materiali industriali.

Menzione Speciale all’elaborato “La nascita di una stella” dell’alunna Bianca Bortoluzzi del Liceo
Artistico Statale di Porta Romana e Sesto Fiorentino di Firenze con la seguente motivazione: per la
qualità esecutiva e la sensibilità nell’accostamento delle materie.

Menzione speciale per il Liceo Artistico “V. Bellisario” di Avezzano con la seguente motivazione: per la qualità progettuale e l’articolata ricerca estetica.

La premiazione verrà effettuata durante la cerimonia di chiusura della mostra, il 25 agosto, alle 18 in Largo Pignatari.




LE NUOVE BICI DI BIT MOBILITY

Le e-bike presenti sul territorio del Comune di Pescara saranno rinnovate

Pescara 16 agosto 2024. “Arrivano a Pescara 220 nuove bici di Bit Mobility, che andranno a sostituire la flotta esistente in città. Il nuovo modello scelto da Bit Mobility, che gestisce la mobilità in sharing sul territorio di Pescara, è più versatile e leggero rispetto a quello disponibile in città da due anni: la sostituzione sarà graduale, da qui ad ottobre, e al termine di questa operazione circoleranno sul territorio tutte le bici nuovo modello. La filosofia è sempre la stessa, per il Comune di Pescara e per l’azienda di Bussolengo (Vr), e cioè favorire sempre più la micromobilità sostenibile, passando per le due ruote. Una scelta, quella del Comune, adottata negli anni passati, che ha trovato larghi consensi in città, considerati i numeri, e che l’amministrazione continua a sostenere, per diffondere una nuova cultura della mobilità e contrastare il traffico e lo smog”, hanno detto stamani il sindaco Carlo Masci l’assessore alla Mobilità Adelchi Sulpizio, affiancati dal City manager di Bit Mobility Pescara Carlo Santoro.

LE CARATTERISTICHE DEI MEZZI

“Le nuove bici a pedalata assistita di Bit Mobility (modello G5) hanno una tecnologia più avanzata rispetto a quelle precedenti, quindi sono più sicure, più leggere e manovrabili”, ha sottolineato Santoro. I mezzi sono in lega di alluminio con tubo obliquo speciale per batteria nascosta, pesano 30 chili, dispongono di un display a led con indicatori di velocità, livello batteria, codici errori, segnalazione allarmi vari, e poi un campanello meccanico rotativo, un sistema frenante frontale e posteriore, una batteria (al litio) con autonomia di circa 55 km, e un tempo di ricarica di 5 ore. Tra i requisiti, il motore elettrico brushless 36V posizionato nella ruota posteriore, l’illuminazione frontale sempre accesa, un sistema di controllo della batteria e, tra gli accessori, un cestello frontale con 5 chili di carico massimo e un porta cellulare per l’uso della App e della navigazione.

I DATI DEL SERVIZIO A PESCARA NEL 2024

Sindaco e assessore hanno sottolineato i dati positivi del servizio effettuato a Pescara nel 2024, scelto per lo più dagli adulti (i ragazzi preferiscono il monopattino). “Gli utenti delle e-bike sono stati fino ad oggi 6.042; la durata media delle corse è stata 2,7 Km, pari a 11 minuti di pedalata (poco di più dei monopattini disponibili in sharing in città), il che vuol dire che le bici vengono usate anche per percorsi brevi. Il risparmio stimato di CO2, grazie al ricorso a queste bici, è stato pari a 21 tonnellate. Il 49% dei noleggi è avvenuto con pacchetti o abbonamenti (circa 1.600 utenti hanno viaggiato con abbonamenti)”. “I riscontri sono stati ottimi sia per le bici che per i monopattini”, ha fatto notare Santoro. “Le prime bici sono state posizionate due giorni fa e c’è stato subito un gradimento notevole”.

TUTTI I DETTAGLI  DEL SERVIZIO: COME SI USANO I MEZZI, TARIFFE E PARCHEGGI

Per utilizzare le bici bisogna registrarsi alla APP di Bit Mobility, poi inserire il metodo di pagamento scelto, scansionare il QR code presente sulla bici e premere il tasto “Avvio noleggio”: seguendo questi semplici passaggi la bici è attiva per essere utilizzata. Al termine del noleggio, è necessario parcheggiare in aree idonee (la mappa è presente nella App), premere il tasto “Chiudi noleggio” e fare la foto che dimostri il parcheggio corretto. E’ importante non lasciare le bici sui marciapiedi.

Le e-bike circolano su tutto il territorio comunale, ma anche su Montesilvano e Francavilla, quindi potenzialmente possono essere trovate in tutte le aree di parcheggio segnalate in App (ne sono previste 57, una parte in via di realizzazione).

Il costo del noleggio è pari a un euro per lo sblocco delle bici più 0,25 €/minuto. Sono previsti pacchetti e abbonamenti (info on line https://rb.gy/f0odeh e sulla App) che permettono un risparmio fino al 90% rispetto alla tariffa base e gli utenti che parcheggiano negli stalli predisposti per le e-bike ricevono una premialità pari a un euro (il costo dello sbocco della corsa), per incentivare la sosta corretta e civile.




I FIORI DI BACH

Intervista a don Marcello Stanzione

di Letizia Landi Scotese

Salerno, 16 agosto 2024. Don Marcello Stanzione è nato a Salerno il 20 marzo 1963, ordinato sacerdote il 14 novembre 1990. Da oltre tre decenni esercita il ministero di parroco in una zona rurale della Diocesi di Salerno. Ha rifondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo con il sito www.miliziadisanmichelearcangelo.org  per la retta diffusione della devozione cattolica ai Santi Angeli. Ha scritto oltre 350 libri di spiritualità cristiana, di medicina naturale, di psicologia per 30 diverse case editrici europee ed americane sia cattoliche che laiche tradotti in numerose lingue.

Don Marcello buongiorno e innanzitutto la ringrazio tantissimo per questa intervista. Lei è un appassionato e uno tra i massimi esperti di medicina naturale, come possiamo evincere nei tanti libri che ha scritto mettendo in risalto il legame forte tra angeli e tutto ciò che riguarda la natura quindi piante e fiori. Stamani ci concentriamo sui fiori di Bach e volevo chiederle

  • Qual è la sua personale impressione sulla filosofia del dottor Bach?

I famosi “Fiori di Bach” sono un gruppo di 38 rimedi floreali, scoperti da un medico inglese, il dott. Edward Bach. Questi rimedi sono naturali, innocui e facili da usare. Si prendono diluiti, alcune gocce sotto la lingua. I rimedi floreali trattano la persona come individuo, alla luce del suo temperamento e personalità. Operano sulle emozioni in squilibrio, aiutano a potenziare le virtù e a purificare gli stati d’animo negativi. Non sono un farmaco per i dolori fisici, però proprio perché il corpo risponde al modo di pensare positivo o negativo della persona, aiutano a ripristinarne l’equilibrio globale e il corpo ne trae beneficio. Ogni rimedio tratta specificamente uno stato emozionale. E’ un sistema completo in cui ciascun fiore influisce su uno specifico stato d’animo sperimentato dalla persona, nei diversi contesti della vita. Io sono un ammiratore del dottor Bach e della sua visione terapeutica e lo dico pure, a livello personale, da sacerdote cattolico.

  • Pensa che sia attualizzabile il pensiero di Bach sul “guarisci te stesso” e quindi sia possibile abbinare i rimedi di Bach con qualsiasi terapia farmacologica?

Sono un semplice sacerdote cattolico e non un medico o un farmacista e non saprei risponderti con precisione se i fiori di Bach si possano abbinare sempre a qualsiasi terapia farmacologica… Certamente se talvolta non fanno bene… certamente non fanno neppure male. Ho scritto, come tu ben sai, diversi libri sull’Enneagramma che è uno strumento spirituale e psicologico che permette di conoscersi e soprattutto di ri-conoscersi e ri-conoscere l’altro a livello caratteriologico. Solo così si può intraprendere un cammino reale di crescita, felicità e saggezza.

Certo il raggiungimento di questo traguardo comporta un impegnativo lavoro: purificare i sentimenti, sviluppare le virtù, accettare le ombre per integrarle. Esistono dei tratti che rappresentano tendenze ricorrenti del carattere e della personalità, che sono chiamati “enneatipi” nell’Enneagramma e “tipologie” nel linguaggio floreale. Ogni enneatipo o tipologia manifesta stati emozionali più abituali. Eliane Ganem nel libro “Fiori di Bach ed Enneagramma”, suggerisce che osservare e utilizzare i Fiori alla luce dell’Enneagramma è come fare un passo ampio, rapido e certo verso l’armonia del corpo, della mente e dello spirito, nella ricerca di sé stessi. Tanto l’Enneagramma come i Fiori di Bach contemplano, direttamente o indirettamente, la personalità come un tutto integrale. Unire entrambi è amalgamare i tasselli di un mosaico.

L’Enneagramma aiuta a rendersi più consapevoli di chi si è veramente e ad osservare il momento, di stress o meno, nel quale ci si trova; i Fiori aiutano a cambiare quello che ci impedisce di essere sereni e realizzati, potenziando quello di cui si ha bisogno e risolvendo quelle emozioni che turbano l’animo umano. L’Enneagramma non è un sentiero interiore facile da percorrere, perché porta a confrontarsi con quelle parti di sé che a volte non si vogliono vedere.

Ho notato che in genere quelli che sono contro questo strumento di autoconoscenza che è l’Enneagramma e pure contro i rimedi floreali di Bach in genere sono personalità rigide e talvolta fanatiche pure a livello religioso…  I Fiori di Bach facilitano questo incontro e aiutano ad accettare i propri errori, le proprie passioni, le proprie ombre e, così facendo, ad accettare anche gli errori degli altri.

I Fiori di Bach danno l’opportunità di incontrare il vero sé, sfogliando, come una cipolla, quegli strati che coprono il vero sé. La personalità nel corso del tempo, aggiunge strati su strati a questa cipolla, a volte nascondendo la vera essenza della persona. I Fiori, rispettando il processo interiore di ognuno, vanno sbucciando quegli strati della cipolla che precludono l’incontro con il vero sé.  Per raggiungere questo obbiettivo bisogna fare un percorso spirituale.

L’Enneagramma lo mostra e i Fiori contribuiscono a superare i limiti che ostacolano il cammino di vera integrazione della personalità. Il resto è compito di ognuno. Occorre prendere l’iniziativa e fare il primo passo, assumendosi la responsabilità di prendere in mano le redini della propria vita. Il dott. Bach invitava a prendere in mano il timone della propria barca in modo da conseguire la vera libertà, individualità ed indipendenza. 

Ho notato, collaborando con la dottoressa Elisa Giorgio, chimico farmaceutico, esperta sia della medicina ildegardiana che dei Fiori di Bach che le indicazioni per i vari nove enneatipi potrebbero essere questi:

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 1, il perfezionista, sono: Beech, Rock Water, Cherry Plum, Agrimony, Oak, Vervain, Holly, Crab Apple.

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 2, l’aiutante, sono: Chicory, Centaury, Red Chestnut, Walnut, Heather, Water Violet, Larch, Elm

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 3, L’organizzatore, sono: Oak, Elm, Impatiens, Vervain, Rock Water, Vine, Heather

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 4, Il romantico, sono: Clematis, Honeysuckle, Gorse, Mustard, Pine, Larch, Chestnut Bud, Willow, Holly, Gentian, Scleranthus.

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 5, l’osservatore.  sono: Water Violet, White Chestnut, Mimulus, Beech.

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 6, il leale o fobico,  sono: Aspen, Mimulus, Rock Rose, Gentian, White Chestnut, Scleranthus, Cerato, Rock Water

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 7, l’ottimista o edonista, sono: Agrimony, Clematis, Wild Oat, Vervain, Heather, Chestnut Bud

I Fiori di Bach indicati per questo enneatipo 8, il boss o leader, sono: Vine, Vervain, Cherry Plum, Rock Water, Chicory, Oak, Beech, Impatiens

I Fiori di Bach indicati pe questo enneatipo 9, il diplomatico o pacifista, sono: Centaury, Wild Rose, Agrimony, Hornbeam

Come ben sa ci sono molte similitudini con la filosofia orientale: la malattia non è “mandata” all’individuo ma “nasce” nell’individuo stesso perché si sviluppa uno squilibrio interno all’organismo e Bach metteva proprio in risalto questo concetto di armonia e disarmonia nell’animo umano.

  • Cosa ne pensa di questa sorta di spiritualizzazione della malattia?

Come prima hai ricordato, il sottoscritto con la collaborazione sempre di medici e farmacisti ha scritto molti libri sulla terapeutica di santa Ildegarda di Bingen. Io ritengo che la medicina naturale di Ildegarda come pure i Fiori di Bach si possano inserire senza forzatura nel grande gruppo dei metodi naturali che hanno una visione spirituale della malattia e della guarigione, che oggi vengono praticati anche dai medici che curano con terapie non solo allopatiche. In considerazione dell’aumento nel nostro tempo di malattie come la cirrosi epatica, l’infarto cardiaco, il tumore polmonare e il diabete, l’esortazione di Ildegarda a una condotta di vita responsabile è una proposta terapeutica di sorprendente attualità.

Non dimentichiamo però che la responsabilità personale, per Ildegarda, deve attuarsi anche nella vita spirituale. Come tutto ciò che il corpo riceve è trasformato in linfe che portano all’organismo la malattia o gli assicurano la salute, così anche i pensieri, il desiderio di male e di bene, producono mutamenti nell’anima che danno felicità e soddisfazione o confusione e malessere.

Perciò per Ildegarda non esiste un’anamnesi nell’accezione odierna.

Heinrich Schipperges, che ha studiato per decenni la vita e l’opera di Ildegarda, scriveva riguardo la concezione della malattia di santa Ildegarda: “Non esiste quindi neppure un processo patologico, ma solo un non-fare, un tralasciare, un mancare la presa, una carenza. La malattia è una debolezza essenziale, mentre la salute è un processo, una produzione permanente, una struttura ordinata, un mondo in ordine”.

Per Ildegarda la malattia non è un destino, ma una condizione esistenziale di cui l’uomo e società debbono rispondere. Con tutte le riserve che si possono avanzare su questa rigorosa etica della responsabilità, l’attualità della diagnosi e della proposta di Ildegarda è sorprendente. La prevenzione e la cura delle malattie psicosomatiche, sempre più diffuse ai nostri giorni, implicano, inespressa, quella etica di seguire la via delle virtu’.

Non esiste comunque il metodo naturale, ma diversi metodi naturali. Avviene così ad esempio che in Germania quasi ognuno degli oltre 6000 medici interessati alla medicina naturale pratichi un suo metodo personale. Essi alternano i loro metodi preferiti (ad esempio, uso dell’acqua secondo Kneipp, Schlenz, Schrott; dieta e cure di digiuno, omeopatia, medicina con le erbe, sauna, massaggi, chiroterapia, terapia neurologica, floriterapia, psicoanalisi) a seconda delle necessità, con i rimedi oggi generalmente usati contro febbri e dolori e con altri moderni metodi di cura della medicina classica allopatica. È il caso dei medici di famiglia, che, curando a domicilio, non hanno a loro disposizione apparecchiature specializzate.

La conoscenza di trattamenti naturali comprende anche quella delle medicine di altri paesi, purché siano razionali, e non si avvalgano della magia. A questo sapere appartiene buona parte della storia della medicina, la conoscenza dell’arte medica dei tempi antichi, degli antichi Romani e Arabi, senza tuttavia avere nei loro confronti più interesse di quanto meritano. Nessuno degli innumerevoli metodi naturali è ancora risultato vittorioso sugli altri. La medicina di Ildegarda insieme ai Fiori di Bach, sono metodi di guarigione secondo natura. I loro rimedi e i loro metodi sono più conformi alla natura umana di tutti quei i prodotti chimici che oggi (purtroppo) aumentano sempre più di numero.

  • Infine, don Marcello che consiglio può dare a chi si affaccia per la prima volta a questo mondo dei Fiori di Bach?

Mi permetterei di dare due consigli di buon senso: il primo riguarda la liceità e l’opportunità dei Fiori di Bach per i cattolici. Diverse volte alcuni credenti mi hanno chiesto se i Fiori di Bach sono satanici. Ricordo bene di una signora che si curava con i Fiori di Bach e frequentava pure un prete esorcista che le disse di lasciare la cura con i fiori di Bach perché il famoso esorcista defunto don Gabriele Amorth come pure il carismatico defunto Tarcisio Mezzetti avevano detto che erano di natura diabolica.

La signora che con la cura dei Fiori stava veramente bene, come lei mi disse, lasciò i Fiori e stette per molti anni male…Io consigliai la signora a riprendere la cura dei Fiori dicendole che la domanda intelligente da farsi da cristiani su qualsiasi terapia sanitaria era se la cura con i Fiori di Bach metteva in crisi il suo credo nell’esistenza di Dio, nella divinità di Gesù Cristo e la frequenza ai sacramenti della Chiesa…

Siccome questo non avviene poteva tranquillamente riprendere tale cura e che quello che dicevano i compianti e stimatissimi don Amorth e Tarcisio Mezzetti erano loro particolari opinioni non dottrina ufficiale della Chiesa. Secondo consiglio pratico: I fiori di Bach potrebbero pure non funzionare come terapia, ma questo non significa che siano negativi… solamente che con quel tipo di persona non vanno bene… ma questo succede con tutte le terapie… una medicina che a te fa bene e ti cura a me non porta benefici, è acqua fresca…

La ringrazio tantissimo per la sua attenzione e la sua testimonianza e speriamo che possa aiutare, chi non conosce questo mondo, ad informarsi di più e a focalizzarsi come diceva Bach, sul nostro “io” più profondo.




SISTEMA PENITENZIARIO TRA LUCI ED OMBRE

A Pescara detenuti provocano incendio in carcere, a Teramo scovato un ristretto con telefonino in cella

Roma, 16 agosto 2024. Giornata intense, quelle di Ferragosto, nelle carceri abruzzesi di Pescara e Teramo: lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziario.  A Pescara, spiega il segretario provinciale SAPPE Giovanni Scarciolla, “nella serata di ieri 14 agosto, cinque detenuti di origine magrebina, già resisi promotori di altre situazioni e dinamiche analoghe, si sono barricati in segno di protesta all’interno della propria cella, distruggendola totalmente e appiccando un incendio. Per fortuna, è stato tempestivo è stato l’intervento degli agenti di Polizia Penitenziaria che, nel ripristinare l’ordine e la sicurezza e spegnere l’incendio, sono stati aggredire violentemente on graffi, pugni, calci e colpire con armi rudimentali”.

Il sindacalista spiega che “nonostante tali difficoltà si è riuscito con il prezioso intervento degli agenti a ripristinare la situazione, fatta eccezione per 4 agenti di polizia penitenziaria (di cui uno privo di conoscenza trasportato con il 118 presso il nosocomio cittadino riportando una lussazione alla spalla e diversi punti di sutura al gomito con una prognosi di 20 giorni); gli altri agenti hanno riportato trauma alla mano , alla spalla e frattura alla mano con prognosi di 15 , 10 e oltre 30 giorni”. “Poteva essere una tragedia per la follia e l’irresponsabilità dei cinque detenuti”, conclude Scarciolla, “ma per fortuna gli eroici poliziotti penitenziari hanno evitato peggiori conseguenze”.

“A Teramo, invece, nel giorno di Ferragosto, nel primo pomeriggio, con un blitz, gli agenti hanno beccato in carcere, in flagranza di reato, un detenuto magrebino mentre telefonava con un cellulare all’interno della propria stanza detentiva del circuiti media sicurezza”, informa il segretario provinciale SAPPE Giuseppe Pallini. “Il SAPPE si compiace con gli agenti per l’operazione effettuata togliendo dalla disponibilità della criminalità un oggetto per compiere illeciti”.

È amara ed impietosa la denuncia del SAPPE per voce del Segretario Generale Donato Capece: “Aspettano forse che qualcuno lanci una pistola dentro al carcere o che succeda una tragedia prima di porre rimedio a queste incredibili falle che, se si fosse ascoltato il SAPPE per tempo, si sarebbe potuto evitare all’origine, ovvero quando il centro commerciale era ancora in costruzione? Ed è possibile che non si possano schermare le celle delle carceri, i cortili ed i saloni dove i detenuti svolgono attività, all’uso dei telefoni cellulari come invece avviene in moltissime se non tutte le carceri europee?”.

Per il leader del primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, è necessario intervenire sulla carenza di organico, sulle aggressioni al personale di Polizia penitenziaria, sull’adeguamento delle risorse contrattuali e la dotazione del Taser e della tecnologia a supporto della sicurezza. Per questo evidenzia che “da tempo, come SAPPE, denunciamo le inaccettabili violenze che si verificano nelle carceri della Nazione: dal 2023 si sono registrati 1.760 casi di violenza e 8.164 atti di minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza”.

Capece evidenzia i problemi connessi alla gestione dei detenuti stranieri (“da espellere per scontare la pena nelle carceri dei Paesi di provenienza”), di quelli tossicodipendenti e degli psichiatrici, che non dovrebbero stare in carcere ma in Comunità adeguate: “La loro presenza comporta da sempre notevoli problemi sia per la gestione di queste persone all’interno di un ambiente di per sé così problematico, sia per la complessità che la cura di tale stato di malattia comporta. Non vi è dubbio che chi è affetto da tale condizione patologica debba e possa trovare opportune cure al di fuori del carcere e che esistano da tempo dispositivi di legge che permettono di poter realizzare tale intervento”. Infine, il leader del SAPPE ha ribadito la necessità “di potenziare gli uffici per l’esecuzione penale esterna attraverso le articolazioni territoriali della Polizia Penitenziaria, con personale opportunamente formato e specializzato”. “Di fatti, secondo il Sappe, è proprio questa la mission futura dell’esecuzione penale, che dovrà concentrare tutti i propri sforzi sulle misure alternative alla detenzione che si prevede potranno interessare decine e decine di migliaia di affidati”, conclude.




OPERAZIONE NOTTURNA DELLA GUARDIA COSTIERA

Rimossi ombrelloni e sdraio dalla spiaggia libera

Pineto, 16 agosto 2024. Proseguono le operazioni di controllo del litorale della provincia di Teramo da parte del personale del Corpo delle Capitanerie di porto, al fine di evitare comportamenti scorretti da parte di utenti del mare che, con scarso senso civico, installano attrezzature da spiaggia lasciate incustodite oltre il tramonto, per avvicinarsi quanto più possibile alla battigia, compromettendo il corretto e libero utilizzo del pubblico demanio marittimo.

A seguito delle verifiche condotte nei comuni di Tortoreto e Martinsicuro, nei giorni scorsi i militari dell’Ufficio Locale Marittimo – Guardia Costiera di Silvi, hanno effettuato una ricognizione dei  tratti di spiaggia di libera lungo il litorale del Comune di Pineto.

L’operazione notturna, svolta congiuntamente a personale della Polizia Locale di Pineto ed operatori di una Ditta specializzata, rientra nell’ambito dell’Operazione “Mare e Laghi Sicuri 2024”, che vede impegnato quotidianamente, lungo tutta la fascia costiera, il personale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. Le verifiche condotte hanno consentito la rimozione di 212 ombrelloni, 122 attrezzature balneari  (sedie/sdraio/lettini) oltre a materiale vario, quali giochi e materassini.

Le attrezzature balneari lasciate incustodite sulle spiagge libere, sono state affidate alla locale società assegnataria del servizio di gestione rifiuti, ai sensi della vigente Ordinanza balneare regionale del 09.05.2024




PAROLE D’ABRUZZO

Daniela D’Alimonte allo Spoltore Ensemble

Spoltore, 16 agosto 2024. “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte, primo volume della serie di Ianieri Edizioni targata “Comete. Scie d’Abruzzo” dedicata all’Abruzzo immateriale, sarà ospite della 42esima edizione dello Spoltore Ensemble: l’appuntamento è per domani domani 17 agosto alle ore 18.00 a piazza D’Albenzio di Spoltore (Pe); dopo i saluti del Sindaco Chiara Trulli e dell’Assessore alla Cultura, Nada Di Giandomenico, sarà Claudio Amicantonio a dialogare con l’autrice.

Questa nuova serie sull’Abruzzo immateriale (di colore fucsia) vede la prefazione del giornalista e scrittore Giovanni D’Alessandro. Per Peppe Millanta, Direttore di collana, con questo volume si va “scavare nelle parole, ricercare la loro origine, arrivare alla loro fonte, significa confrontarsi e mettersi in contatto con quello che siamo stati”, dunque anche la parola dice tantissimo sulla storia di un passato che va riscoperto e che inevitabilmente proietta verso il futuro.

Il volume passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre, sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.

Come spiega l’autrice: “questo volume vuole essere una raccolta di parole ‘iconiche’ abruzzesi che delineano, cioè, gli aspetti peculiari della nostra regione e ne individuano le usanze, le tradizioni, i modi di dire, i cibi caratteristici. Di ogni termine, trascritto sia nella grafia dialettale che in quella dell’alfabeto fonetico internazionale, è stata ricostruita la propria etimologia scoprendo interessanti derivazioni dalle basi latine greche, a volte in maniera più diretta rispetto ai corrispondenti termini in italiano”.

Anche questa nuova serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio di “Comete”, gode della fiducia dei seguenti partner: I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari ed il Parco Nazionale della Maiella.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

Daniela D’Alimonte è nata a Roccamorice e vive a Pescara. Nella vita svolge la professione di Dirigente scolastico, ha insegnato per 15 anni materie letterarie; è giornalista pubblicista e ha collaborato con la testata ‘Il Centro- Quotidiano d’Abruzzo’. É cultrice di ‘Dialettologia e Linguistica italiana’ presso la Facoltà di Lettere dell’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara e di ‘Linguistica e linguaggi settoriali’ presso la facoltà di Scienze Sociali della stessa Università. Studiosa ed appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto, è autrice di numerosi volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica. Dal 2007 è uno dei direttori artistici del Premio Nazionale Parco Majella; è organizzatrice di manifestazioni ed eventi culturali che tendono a promuovere e valorizzare il dialetto della propria regione; è presente nella giuria di numerosi Premi di poesia dialettali abruzzesi. Ha ricevuto il Premio Cultura 2016 della città di Moscufo.




LA CONVENTION SULL’EMIGRAZIONE ABRUZZESE NEL MONDO

Giovedì 22 agosto convegno e concerto dei nomadi in piazza Garibaldi

Sulmona, 16 agosto 2024. Una convention sull’emigrazione abruzzese nel mondo nell’anno del turismo delle radici. Giovedì 22 agosto a Sulmona (L’Aquila) si terrà un appuntamento fortemente voluto dagli emigranti peligni, e in particolare dal Cav. Filippo Frattaroli (Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo) e Joey Crugnale, per rimarcare il proprio legame con la propria terra di origine. In programma un convegno con istituzioni, studiosi e testimonianze, e un grande concerto gratuito dei Nomadi, la band più longeva della musica italiana, che si esibirà in Piazza Garibaldi.  

“L’iniziativa”, spiegano i promotori, “si inserisce nell’anno del turismo delle radici, dedicata sia a chi già conosce le proprie origini italiane e vuole organizzare un viaggio per scoprire e ritrovare i luoghi, i costumi e la cultura dei propri antenati, ma anche per chi è ancora alla ricerca delle proprie radici. Gli italiani all’estero sono i migliori ambasciatori dell’Italia nel mondo ed è per questo che sono una priorità. Tutto il progetto rappresenta un importante momento per l’Abruzzo e per l’Italia, non solo a livello economico, ma anche in termini di relazioni e scambi culturali”.

Giovedì 22 agosto si parte alle ore 17, nella sala consiliare di Palazzo San Francesco (in Via Mazara) con il convegno “L’emigrazione abruzzese nel mondo tra storia, esperienze e opportunità nell’anno del turismo delle radici”.

La conferenza sarà l’occasione per omaggiare gli abruzzesi all’estero e ribadire l’importanza del progetto del “turismo delle radici” che vuole favorire la scoperta da parte degli italiani residenti all’estero dei luoghi d’origine delle loro famiglie. Saranno presenti autorità istituzionali, tra cui l’assessore ai beni e alle attività culturali della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, la Senatrice Gabriella Di Girolamo e l’assessore alla cultura del comune di Sulmona, Carlo Alicandri Ciufelli.  Tra gli interventi quelli degli imprenditori Mr. Joey Crugnale, Cav. Filippo Frattaroli e Cav. Domenico Susi (presidente della Federazione delle associazioni Abruzzesi – USA). Inoltre, Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore e autore di numerosi libri sul tema dell’emigrazione, presenterà il recente volume “Ti ricordo così” (One Group Edizioni), in cui racconta alcune grandi personalità abruzzesi nel mondo. Un libro dal grande valore conoscitivo e affettivo, e in cui emerge la lunga frequentazione dell’autore sia delle nostre comunità sparse nel mondo, sia di alcuni dei nomi più rappresentativi della cultura contemporanea. Lo storico e studioso di antropologia culturale, Massimo Santilli interverrà sul tema “L’emigrazione intellettuale abruzzese nel terzo millennio”, contenuto nel recente volume “Sirente lontano – Le rotte migratorie della Valle Subequana nel novecento”, a cura di Sergio Natalia. Modera il giornalista e presidente della consulta uffici stampa dell’Associazione Stampa Romana, Antonio Ranalli, mentre le letture saranno a cura dello scrittore e saggista Andrea Del Castello.

Momenti di musica e spettacolo caratterizzeranno Piazza Garibaldi a Sulmona, con i concerti (tutti a ingresso gratuito) a cura dell’associazione Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, con il patrocinio del comune di Sulmona, della Regione Abruzzo e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. Mercoledì 21 agosto, alle ore 21.30, ci sarà una speciale anteprima con il concerto di Antonello Persico e il suo omaggio a Fabrizio De André, che aprirà ufficialmente anche l’edizione 2024 del Premio “Un giorno insieme – Augusto Daolio – Città di Sulmona”. Giovedì 22 agosto, sempre alle ore 21.30, l’atteso concerto dei Nomadi. Leit motiv della giornata sarà il brano “Il paese”, canzone con cui la band rimarca le proprie radici e l’attaccamento alla terra natia. Lo storico gruppo sul palco di Piazza Garibaldi festeggerà 61 anni di carriera: un percorso musicale nato da quando Beppe Carletti e Augusto Daolio formarono la band, fino a diventare la band più longeva d’Italia, passando per 53 album pubblicati, 16.000.000 copie vendute e 7.500 concerti, e brani che fanno parte della storia della musica italiana come “Io vagabondo”, “Ho difeso il mio amore”, “Dio è morto”, “Un pugno di sabbia”, “Canzone per un’amica”, “Un giorno insieme”, “Crescerai”, “Gli aironi neri”, “Io voglio vivere” e “Sangue al cuore”, oltre ai brani dell’ultimo album “Cartoline da qui”.