EST’ARTE MAGLIANESE 24

Di imperdibili appuntamenti della rassegna i concerti 2024

Magliano dei Marsi, 18 agosto 2024. L’Est’ARTE Maglianese 24 ci regala tre giorni di imperdibili appuntamenti della rassegna “i concerti 2024”, promossi dall’associazione il Fabbro Armonioso e sponsorizzati dall’amministrazione comunale di Magliano Dei Marsi, concerti di chitarra presso la chiesa di Santa Maria Di Loreto, alle ore 21:30.

Nei tre appuntamenti della rassegna “I Concerti 2024” c’è una presenza preponderante di brani di autori spagnoli o legati alla cultura spagnola. Del resto, il legame della chitarra con la penisola iberica è di antichissime origini sia per quanto riguarda la letteratura che per l’organologia dello strumento.

Emblematico è il primo brano in programma dell’intera rassegna ovvero le Variazioni op.15a (pubblicate nel 1822 a Parigi con il titolo Les Folies d’Espagne, variées, et un Menuet) sul tema tardorinascimetale di origine portoghese della “follia”, divenuto poi celebre grazie al suo impiego da parte di Frescobaldi, Corelli, Couperin, Vivaldi, Scarlatti, Haendel, Bach, Rachmaninov e numerosi altri compositori.

Gli appuntamenti in programma:

– lunedì 19 agosto ore 21.30  Magliano De’ Marsi Chiesa di Santa Maria di Loreto  Davide Prina  chitarra

– martedì 20 agosto ore 21.30  Magliano De’ Marsi  Chiesa di Santa Maria di Loreto Francesco Colabufalo  Lorenzo Di Muzio  chitarre

– mercoledì 21 agosto ore 21.30   Magliano De’ Marsi  Chiesa di Santa Maria di Loreto Victoria Vasquez Jurado  mezzosoprano  Saverio Fogliaro  chitarra

Nei tre appuntamenti della rassegna “I Concerti 2024” c’è una presenza preponderante di brani di autori spagnoli o legati alla cultura spagnola. Del resto, il legame della chitarra con la penisola iberica è di antichissime origini sia per quanto riguarda la letteratura che per l’organologia dello strumento. Il catalano Fernando Sor è, insieme al pugliese Mauro Giuliani, il principale esponente del classicismo e, al pari del collega italiano, un autore imprescindibile per la moderna tecnica. Emblematico è il primo brano in programma dell’intera rassegna ovvero le Variazioni op.quindicesima (pubblicate nel 1822 a Parigi con il titolo Les Folies d’Espagne, variées, et un Menuet) sul tema tardorinascimetale di origine portoghese della “follia”, divenuto poi celebre grazie al suo impiego da parte di Frescobaldi, Corelli, Couperin, Vivaldi, Scarlatti, Haendel, Bach, Rachmaninov e numerosi altri compositori. La Fantasia op.16 (pubblicata a Parigi nel 1823 con il titolo Cinquième Fantaisie por la Guitare avec des Variations sur l’Air de Paisiello Nel cor più non mi sento) utilizza un altro tema molto in voga all’epoca (Beethoven realizzò sei variazioni per pianoforte) contenuto nell’opera “La Molinara”, del tarantino Giovanni Paisiello, rappresentata a Vienna nel 1790. La Fantasia op.54 è una delle principali opere per duo di chitarre ed è suddivisa in tre movimenti collegati; introduzione, tema con due variazioni e allegro Dans le genre Espanol come specifica l’autore. Gli altri compositori spagnoli presenti nel programma sono tutti del Novecento. Si va dal sivigliano Joaquin Turina che nella Sonata op.61 utilizza il folklore spagnolo in chiave impressionista, al madrileno Federico Moreno Torroba la cui Burgalesa è un raffinato tributo alla città di Burgos, a Eduardo Sainz de la Maza fratello del più famoso Regino a cui dedica Campanas del Alba, al valenciano Vicente Asencio che con il Tango de la casada infiel rende omaggio al poeta Federico Garcia Lorca. Le Siete canciones populares españolas di Manuel De Falla, il più importante compositore spagnolo, sono ispirate al “cante jondo” andaluso e sono state trascritte per chitarra dall’originale pianistico, così come La maja de Goya di Enrique Granados, dal chitarrista Miguel Llobet. Gli unici brani extraspagnoli della rassegna sono il Preludio, Fuga e Allegro BWV998 composto da Johann Sebastian Bach per il liuto, la Catedral opera nella quale il paraguayano Agustìn Barrios rappresenta le impressioni avute nella visita alla cattedrale San Josè di Montevideo e la Sonata op.47 di Alberto Ginastera che, in virtù della forte connotazione idiomatica, si è guadagnata una posizione di rilievo nell’ambito del repertorio chitarristico contemporaneo. Il fiorentino Mario Castelnuovo Tedesco è presente in tutti e tre i concerti con opere influenzate, in modi diversi, dalla cultura spagnola: nei Caprichos de Goya op.195 dalle incisioni del grande pittore Francisco Goya, nella Sonatina Canonica op.196 per l’utilizzo nel terzo movimento di una delle danze più tipiche (il “fandango”) e in “Platero y yo” op. 190 dalla raccolta di poesie del premio Nobel Juan Ramón Jiménez.