Il Pasticciotto della Maiella
Caramanico, 20 agosto 2024. Il 13 agosto a Caramanico Terme si è tenuta la prima tappa de “Il Pasticciotto incontra i territori”, il progetto itinerante ideato dal maestro Angelo Bisconti
È partito da Caramanico Terme il progetto itinerante “Il Pasticciotto incontra i territori” voluto dal maestro pasticciere di Campi Salentina Angelo Bisconti per promuovere nuove varianti del tipico dolce leccese valorizzando allo stesso tempo le eccellenze agroalimentari delle venti regioni italiane. Martedì 13 agosto, nella sala consiliare del Comune di Caramanico Terme, è stato presentato ufficialmente il “Maiellotto”, il pasticciotto della Maiella: fragrante pasta frolla con all’interno morbida crema impreziosita da uno strato di “Scrucchiata”, la deliziosa confettura prodotta da uve Montepulciano d’Abruzzo.
Ottimo da gustare a colazione o come dessert a fine pranzo, il “Maiellotto” nasce nel corso di una piacevole chiacchierata tra il maestro Bisconti, già inventore tra gli altri del “Pasticciotto Obama” e del “Pasticciotto Sinner”, e l’imprenditore turistico Eriberto Carestia. Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti, tra gli altri il maestro pasticciere Angelo Bisconti, la consigliera con delega al Turismo Sabrina Orsini e il presidente ACT Francesco Di Domizio. Terminata la presentazione, si è tenuta una degustazione gratuita di “Maiellotti” e “Coperchiole”, un dolce tipico di Caramanico, variante golosa delle Pizzelle (o Ferratelle) composto da cialde cotte all’interno di “ferro” appena incavato e a doppia piastra, farcite con delicatissima “Scrucchiata”.
L’occasione per uno scambio di ricette tra il maestro Bisconti e gli operatori economici e culturali di Caramanico. “Realizzeremo un pasticciotto per ognuna delle venti regioni italiane perchè – dichiara il maestro Angelo Bisconti – vogliamo creare un ponte di dolcezza tra la Puglia e gli altri territori esaltando i prodotti tipici locali”. Per l’imprenditore Eriberto Carestia “si tratta di un progetto di ampio respiro che merita di essere valorizzato perché mette al centro il lavoro di tanti piccoli produttori, custodi della tradizione dei singoli territori ma sempre aperti alla sperimentazione”.
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