SOLO LA FORZA DI AMARE TUTTI

Quarant’anni dalla nascita al cielo del “servo di dio” Pietrino Di Natale. “Per me non chiedo niente, solo la forza di amare tutti”  Pietrino Di Natale, Servo di Dio

Silvi, 21 agosto 2024. “I santi non sono superuomini…sono come ognuno di noi, hanno vissuto una vita normale, con fatiche e speranze, ma hanno gioia nel cuore e la trasmettono agli altri…. essere santi non è privilegio per pochi ma una Vocazione per tutti” Papa Francesco.

Sono passati 40 anni dalla morte di Pietrino di Natale, giovane diciassettenne deceduto a Silvi per una tragica fatalità. Una morte, una tragedia, come tante, che poteva rimanere confinata nella cerchia familiare, che invece, dopo quaranta anni, costituisce una luce per tante persone, giovani soprattutto, che vedono in Pietrino un esempio di vita da seguire. Pietrino Di Natale nasce a Teramo il 10 dicembre 1966, già orfano del padre, deceduto per un incidente sul lavoro pochi mesi prima della sua nascita.

Trascorre l’infanzia e l’adolescenza ad Oranano Piccolo, frazione di Colledara, poco lontano dal Santuario di San Gabriele, il Santo dei giovani, all’ombra del Gran Sasso d’Italia, seguito dalla mamma Adelina e dalla zia Derna che gli trasmettono i principi della fede cattolica; a dieci anni riceve la prima comunione, primo passo di un lungo e costante cammino con Gesù Eucarestia. Nel 1977, grazie alla presenza di due giovani parroci, don Giovanni D’Annunzio e don Gianfranco De Luca (oggi vescovo della Diocesi di Termoli-Larino), nella vicina Tossicia, assiste alla nascita del Movimento Diocesano di Teramo, espressione dell’Opera di Maria, fondata da Chiara Lubich, e farà sua la consegna del Vescovo Abele Conigli di “incendiare” d’amore tutti i giovani della Diocesi.

L’anno successivo partecipa al primo campo-scuola del Movimento Diocesano e viene segnato dalla scoperta di Dio Amore e proprio da Padre Abele Conigli, Vescovo di Teramo-Atri, a cui aveva scritto alla fine del campo una lettera in cui si impegnava , riceverà la Cresima. La certezza dell’Amore di Dio per lui lo porta a vedere sempre il positivo, ad essere Parola vissuta, a non smettere mai di cercare Gesù dentro di sé, nel fratello, nell’Eucarestia, nella Parola, nella Gerarchia. Affascina di lui non solo lo slancio ad amare concretamente, ma anche la prontezza a raccontare il più recente atto d’amore e i suoi effetti.

Nella quotidianità, attraverso l’attenzione costante agli altri, impara a morire a sé stesso per lasciare vivere Gesù: è l’allenamento dell’anima a dare la vita. Dio gliela chiede il 20 agosto 1984, mentre è al mare con gli amici.  Potrebbe sembrare una vita spezzata, invece ancora oggi giovani, ragazzi, famiglie, sacerdoti avvertono che – come il “chicco di grano che muore” – è nata una comunione profonda tra Cielo e Terra. Ogni anno il 20 agosto in tantissimi, non solo del Movimento Diocesano, si ritrovano presso la tomba di Pietrino per pregare, per riflettere, per riscoprire – grazie a lui – la propria chiamata alla santità. Una Santità fatta di gesti quotidiani, di quotidiana fedeltà a principi che, oggi, potrebbero sembrare obsoleti ma che ancora affascinano migliaia di giovani alla ricerca del senso di una vita ancora tutta da scoprire. Il 10 Dicembre 2018, con una solenne concelebrazione nella Cattedrale di Teramo, è stato dato il via, dal Vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi, al processo di Beatificazione con l’insediamento del Tribunale Ecclesiastico.

Da allora sono state raccolte centinaia di testimonianze sulla vita di Pietrino, un ragazzo come tanti altri, studente al liceo scientifico di Teramo, che alternava i momenti di studio a quelli di svago propri della sua età.  Ma proprio questa “normalità”, unita alla costanza nella fede e allo speciale rapporto verso Dio e verso il prossimo, fanno di Pietrino Di Natale un esempio per molti, nella certezza che la santità si conquista nella quotidianità, senza bisogno di gesta eroiche o di episodi speciali. Da quel dicembre 2018 sono passati già sei anni, ed il processo di beatificazione si è spostato a Roma, presso la Congregazione delle Cause dei Santi.

Nel frattempo, il nome e la vita di Pietrino ispirano sempre più giovani e adulti come esempio di vita ed oggi, a 40 anni della sua scomparsa, nella sua Ornano, si raduneranno ancora giovani e adulti per ricordare una figura che è riuscita a trasformare il dolore della morte in luce per tanti.

“Pietrino Di Natale era un angelo con un volto e cuore umano, proiettato in Gesù nella quotidianità della sua breve ma intensa vita”, scrive Mons. Gianfranco De Luca, e Papa Francesco sottolinea, nella sua esortazione apostolica Gaudete et exsultate: “La santità non consiste nel fare un grande gesto eroico una volta per tutte, ma in uno stile di vita, in un atteggiamento usuale, un habitus virtuoso che si acquista col tempo, perseverando giorno per giorno, affidando tutta la propria esistenza a Dio, confidando sempre nella sua grazia, desiderando con tutto noi stessi essere persone miti e umili, docili di cuore, semplici come bambini ma grandi e generosi nella carità, nell’altruismo, nella bontà, nella benevolenza, ricercando quei frutti dello Spirito…”.

Pietrino, il Santo della porta accanto, lo studente liceale che girava in vespa, giocava a pallone e viveva la vita di ogni adolescente della sua età, ha vissuto le virtù della santità quotidiana, quella a cui ogni Cristiano è chiamato.

Raffaele Di Marcello

Famiglie Amiche di Pietrino di Natale




IL COMITATO RINGRAZIA

Arischia, 21 agosto 2024. Si è conclusa con successo il 17 agosto 2024 la settimana di festeggiamenti in onore di Santa Maria Assunta ed è il momento di tirare le somme.

Dallo scorso 12 agosto Arischia si è resa protagonista di una settimana all’insegna della socialità, della musica, del divertimento e delle eccellenze culturali locali.

Il Comitato Festa ringrazia coloro che hanno aiutato e supportato in questo percorso: il Comune dell’Aquila, l’Aduc Arischia, la Pro Loco Arischia, l’associazione Abruzzo Fiera, il Gruppo Alpini Arischia, il Centro anziani di Arischia, il gruppo Attori in Prova, il gruppo Attori per Passione, la parrocchia, don Tito e don Luigi, il Comitato festa uscente.

In ultimo un ringraziamento speciale alle imprese ed ai cittadini di Arischia che grazie alle loro donazioni hanno permesso di realizzare tutto questo.

Il Comitato Festa 2024




LA CASA DELLA POESIA IN ABRUZZO

Ad Ari con Munch e Savinio domenica 25 agosto, ore 18


Ari, 21 agosto 2024. Scrive tra l’altro Alberto Savinio il 12 agosto del 1939 nel suo bel libro di viaggio Dico a te, Clio: “Sulla terrazza del nostro ospite, ad Ari. Il suo nome suona strano fuori d’Abruzzo: si chiama Concezio.

Siamo nella situazione di un quadro di Hans von Thoma, l’ultimo dei pittori romantici tedeschi. Nei paesaggi panoramici di questo pittore, un personaggio collocato in primo piano guarda il paesaggio con manifesto compiacimento, come a invitare lo spettatore a fare altrettanto. Ad Ari, la parte del personaggio «di richiamo» è fatta al vivo da Concezio.

Questi traccia col dito un lento semicerchio sul panorama e dice: «Qui siamo nel Chietino». All’inaspettata sonorità di questa determinazione geografica, ci guardiamo l’un l’altro nel timore di aver capito male.” 

E ancora: “Curioso paese! Pesante e assieme leggerissimo, nordico e assieme greco. Intorno è una tempesta rappresa di monti e avvallamenti. In cima a ogni «onda» è posato un paesino con la gobba della sua chiesona e il dito eretto del suo campanile.”  

Alberto Savinio è stato uno dei numerosi scrittori – tra i quali spiccano D’Annunzio e Corrado Alvaro – che nel corso del primo Novecento hanno visitato e scritto di Ari, ospiti soprattutto al palazzo Nolli Ramignani, che rappresentava un invidiabile cenacolo culturale e allo stesso tempo un luogo di svago e di villeggiatura.

È con lo stesso spirito che ora si inaugura, con un omaggio al grande pittore norvegese Edvard Munch, di cui cade l’ottantesimo anniversario della morte, e allo scrittore Alberto Savinio e ai suoi scritti aresi, che il 25 agosto si inaugurerà ad Ari, in via Santa Maria 27, una sede della Casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio. Sarà l’occasione non solo per leggere componimenti dell’antologia L’urlo dei poeti (Editrice Sigraf) dedicata a Munch e curata dalla Casa della poesia, ma anche per presentare dieci artisti aresi, più o meno noti che si muovono nel solco della nostra più viva tradizione artistica.

Insieme ai numerosi poeti che parteciperanno e agli artisti aresi saranno ospiti della serata l’attrice Giuliana Adezio, che leggerà pagine di Dico a te, Clio, e il musicista Beppe Frattaroli, che canterà sue canzoni e testi poetici da lui musicati. Porterà i suoi saluti il sindaco di Ari, Dott. Fabio Santone, mentre Dante Marianacci, presidente della Casa della poesia, introdurrà e modererà la serata.

Poeti partecipanti e antologizzati: Antonio Alleva, Natalia Anzalone, Eleonora Bellini, Antonella Caggiano, Franco Cajani, Antonio Cantamesse, Vittorina Castellano, Daniele Cavicchia, Rossella Circeo, Daniela D’Alimonte, Franca Di Bello, Nicoletta Di Gregorio, Grazia Di Nisio, Piero Fabris, Anna Maria Giancarli, Mauro Giangrande, Raffaele Giannantonio, Maria Lenti, Elena Malta, Marcello Marciani, Dante Marianacci, Esmail Mohades, Mara Motta, Massimo Pamio, Leda Panzone Natale, Sonia Pedroli, Daniela Quieti, Stevka Smitran, Flora Amelia Suárez Cárdenas, Marco Tabellione, Bogdana Trivak, Serena Zitti.

Artisti presenti nella mostra “Paesaggi aresi”: Giuliana Adezio, Alberto Costantini, Luciano Costantini, Tommasino Costantini, Valeria Costantini, Benito D’Aòessandro, Giacinta Di Battista, Lolita Di Paolo, Sandro Marianacci, Umberto Porfilio.




CONTROVENTO

Notte della Poesia, omaggio a Giovanni Marzoli sabato 24 agosto – Oratorio Santa Maria delle Grazie

Alanno, 21 agosto 2024. Sabato 24 agosto ad Alanno dalle ore 21:00 (ingresso gratuito), nel suggestivo scenario dell’Oratorio di Santa Maria delle Grazie, si terrà l’evento “Controvento – Notte della Poesia, omaggio a Giovanni Marzoli” promosso da Bibliodrammatica aps in collaborazione con Eracle aps e Caffè Letterari Federiciani. A cura di Beniamino Cardines e Annarita Pasquinelli Michetti.

Ospiti della serata scrittori e scrittrici tra le voci più significative della nuova letteratura in Abruzzo, alcune delle quali già affermate e riconosciute a livello nazionale e pluripremiate: Beniamino Cardines, Dante Marianacci, Giulia Madonna, Esmail Mohades, Franca Berardi, Daniela D’Alimonte, M.Gabriella Ciaffarini, Caterina Franchetta, Manuela Di Dalmazi, Lucia Magistro, Lucio Vitullo, Sonia Pedroli, Claudio Spinosa, Alessandra Puca, Alessio Scancella, Antonella Caggiano, Margherita Bonfilio, Antonella D’Arrezzo, Mariagrazia Genova.

Con la partecipazione dell’attrice Rosamaria Binni e dell’artista Raffaella Bonazzoli (progetto Energy) che performerà con Manuela Silverii Monti e Argemira Piciocco. Interverrà Marina Marzoli, figlia di Giovanni Marzoli illustre concittadino di Alanno, nonché grandissimo intellettuale italiano del secondo novecento, a cui la serata è dedicata.

Oscar Pezzi, sindaco di Alanno: “Una serata di grande poesia e letteratura nel suggestivo scenario dell’Oratorio di Santa Maria delle Grazie, da poco restaurato. Un progetto che vuole omaggiare Giovanni Marzoli e il suo indiscutibile spessore intellettuale, nonché promuovere la poesia presso le nuove generazioni. Vogliamo rendere possibile l’incontro con gli autori, le autrici e la loro scrittura, creare un ponte tra passato e presente. Con Ilaria Di Persio, Assessore alla Cultura, abbiamo subito accolto questo progetto, nel segno del rinnovamento e della continuità culturale.”

Beniamino Cardines, ideatore dell’evento: “La memoria è un continuo gesto di germinazione culturale e sociale. Senza la memoria saremmo solo oggi, senza nulla da raccontare se non di brevità e piccole cose. Giovanni Marzoli nel 1949 fondò la rivista culturale Controvento che diresse fino al 1988. Viaggiatore, intellettuale, sociologo, scrittore. Un uomo che ha fatto dell’esistenza un continuo rinnovarsi dell’esperienza umana e culturale. Nel segno di tutto questo, con Annarita Pasquinelli Michetti abbiamo immaginato una grande serata per ascoltare dal vivo testi di narrativa, poesie, interviste, quindi fruire dei valori della letteratura, avvicinandola al pubblico.”




TERAFEST 2024

La celebrazione dedicata alla musica indipendente, all’arte e alla pace. Appuntamento il 25 agosto alla pineta centrale del lungomare

Roseto degli Abruzzi, 21 agosto 2024. Il Circolo Culturale Chaikhana APS, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Roseto degli Abruzzi, annuncia la prima edizione del TeraFest, un evento che unisce musica indipendente, cultura e arte in nome della pace.

La manifestazione, in programma il 25 agosto a Roseto degli Abruzzi nella Pineta Centrale del Lungomare (detta “della Stazione”) a partire dalle 17:00, si propone come punto d’incontro tra artisti emergenti e affermati, associazioni e pubblico, offrendo uno spazio di riflessione su tematiche sociali di grande attualità e importanza.

L’evento è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è svolta in Sala Consiliare alla presenza del Sindaco Mario Nugnes, dell’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio, di Evila Rosa Tovar e Corrado Spinelli per il Circolo Chaikhana, della presentatrice Maria Rita Piersanti e di Antonello Recanatini che si è occupato della parte musicale della manifestazione.

“Il territorio di Roseto dimostra ancora una volta di riuscire a creare spazi culturali innovativi e oggi sono emozionato nel portare il mio saluto per un evento che, con la sua prima edizione, dimostra la capacità di innovazione e di crescita per la nostra città – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Quello rappresentato da TeraFest è un fermento che deve essere supportato perché ci aiuta a parlare di pace attraverso il linguaggio della cultura e della musica in un luogo, la piazza del Lungomare e la pineta, ripensato per diventare uno dei centri culturali e di confronto della nostra città”.

“Il nostro dovere è sostenere chi lavora con passione per organizzare eventi così belli e importanti – aggiunge l’Assessore D’Elpidio – Sono felice che questo Festival faccia parte del nostro calendario e sono certa che quello del 25 agosto sia solo l’inizio di un bel percorso che proseguirà con successo negli anni. TeraFest è una manifestazione che riesce a soddisfare tutti i gusti e a coinvolgere tutti attraverso musica, confronto, arte e artigianato”.

“Ringraziamo l’Amministrazione Comunale per il supporto – affermano Evila Rosa Tovar e Corrado Spinelli – Per noi è importante offrire bellezza e arte per parlare di Pace. Questa manifestazione è nata con la volontà di esportare oltre i muri del circolo le band locali e indipendenti che si erano proposte per esibirsi a Roseto. Si tratta di un evento ad ampio spettro che si divide in due parti: una artistica e di confronto con personalità di livello dell’ambiente giornalistico e inviati di guerra; una parte musicale organizzata per portare all’attenzione di tutti e tutte le potenzialità artistiche delle band indipendenti locali”.

L’EVENTO. Il programma, ricco e variegato, si aprirà nel pomeriggio con una collettiva d’arte che coinvolgerà, a partire dalle 17.00, 13 artisti: Migdalia Amaya, Natalino Clemente, Giorgio Colleluori, Sandra Di Marcantonio, Ivan Dimitri Pillogallo, Paolo Foglia, Patrizia Franchi, Beatrice Frischietti, Giuseppe Lucantoni GLArt, Massimo Piunti, Emili Maya Spinelli, Guerino Tentarelli e Volodymyr Predatko artista ucraino, pittore e poeta scomparso lo scorso mese di maggio 2024 e facente parte dell’iniziativa di “Integrazione progetto accoglienza Ucraina Pineto” attraverso ARCI TERAMO.

Seguirà un panel di discussione “S.O.S. PACE” con la partecipazione straordinaria di Barbara Schiavulli (giornalista di guerra, scrittrice e direttrice della radio web su notizie internazionali: Radio Bullets); Renato De Nicola (attivista esperto di politiche internazionali, coordina la rete “Disarmare la pace, disertare la guerra”) e i delegati Emergency e Amnesty International per la provincia di Teramo. Moderatori: Maria Rita Piersanti e Marco Monachese. Ospiti d’eccezione, Carolina Gallardo (voce) e Luigi Catuogno (chitarra) che cadenzeranno i momenti del panel.

La serata culminerà con le esibizioni live di cinque band rappresentative del territorio teramano: Init 5, BAU!, Garudas, Buzz Factory e Pre-cog in the Bunker / Hate on Canvas si alterneranno sul palco a partire dalle 20:00 fino a tarda serata. Presentazione a cura di Maria Rita Piersanti e Marco Monachese.

Saranno allestiti stand informativi delle associazioni coinvolte (Guide del Borsacchio, Fiab, Il Guscio e il Wwf), uno spazio per l’acquisto di prodotti artistici artigianali e la possibilità di supportare direttamente gli artisti attraverso l’acquisto di dischi e merchandising.

L’ingresso al TeraFest è gratuito, con la possibilità per i partecipanti di effettuare donazioni volontarie a sostegno dei progetti artistici e delle realtà associative coinvolte.




PARTITI I LAVORI IN VIA GENERALE SPATOCCO

Rispoli: “Sara ripristinato il manto stradale del lungo tratto danneggiato dal maltempo di giugno”

Chieti, 21 agosto 2024. Sono partiti ieri i lavori di ripristino di via Generale Spatocco, l’arteria era stata danneggiata dal maltempo di fine giugno scorso.

“Siamo intervenuti a fronte di una serie di sopralluoghi e della procedura di somma urgenza che si è conclusa lo scorso 5 agosto con l’affidamento degli interventi alla ditta Maccarone – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – L’impresa ha iniziato ieri e sta procedendo alle operazioni di rifacimento di un lungo versante della via che per le mancate manutenzioni negli anni ha ceduto a causa della violenza dell’ondata di pioggia del 24 giugno scorso.

Dovrà essere ripristinato il manto stradale quindi in tempi brevi si procederà sia alla fresatura e rimozione del sottofondo, sia pure al ripristino del tratto della rete di raccolta delle acque che risulta danneggiato. La ditta dovrà smaltire il materiale di risulta e poi procedere alla realizzazione del nuovo manto di pavimentazione e della segnaletica orizzontale.

Abbiamo chiesto tempi rapidi e ci scusiamo per il disagio vissuto dalla cittadinanza e i residenti nella zona, ma le procedure necessarie ad arrivare al ripristino sono complesse perché connesse alla lotta al dissesto idrogeologico che questa amministrazione ha intrapreso sin dal primo giorno di governo della città”.




SOTTOSUOLO 

Di Fabio Di Lizio. Testo di Patrizio Di Sciullo. Inaugurazione Spazio dal basso 24 agosto 2024 ore 18. Fino al 14 settembre 2024

L’Aquila, 21 agosto 2024. Il giorno 24 agosto 2024 alle ore 18.00, durante la settimana della Perdonanza Celestiniana, inaugura presso Spazio dal basso, curato da Andrea Panarelli, la mostra Sottosuolo di Fabio Di Lizio, accompagnata da un testo di di Patrizio Di Sciullo.

In esposizione una serie di opere calcografiche sperimentali su matrice di alluminio la cui superficie è caratterizzata anche dall’uso del carborundum (carburo di silicio). In mostra anche libri d’arte di grande formato, come Amabili Resti, realizzati integrando risultati di stampa calcografica marginalizzati o sbagliati, che approfondiscono il tema affrontato dall’artista.

Come scrive Patrizio Di Sciullo nel testo di presentazione: «Queste grandi opere incise hanno un respiro forte che arriva ad occupare tutto il foglio di stampa fino ai suoi margini estremi: in modo esplicito ed evidente, visto i titoli, ci raccontano della terra misteriosa e scura che è alle origini del tutto. Nella terra germina la vita per fecondazioni segrete, le radici delle piante crescono e assorbono i minerali e i liquidi essenziali dando inizio al ciclo, nutrendo le piante che sono il cibo di tutte le altre forme di vita. Nella terra sono nascoste miriadi di piccoli e piccolissimi esseri, vermi, insetti e anche le formiche e le termiti con le loro straordinarie società. Celati nel sottosuolo, questi insetti creano organizzatissime misteriose città sotterranee, dedali di stanze e corridoi. I segni scuri ed arcuati, realizzati con il carborundum da Fabio nelle sue incisioni, segnano dei confini, ci raccontano di stanze protette e preziose e allo stesso tempo questi segni scuri e marcati nascono lontano nel tempo, sono segni antichi, ancestrali, direi quasi archetipi, che delimitano il dentro dal fuori e lo proteggono e ci ricordano, per assonanza, quelle stanze nelle città delle formiche e delle termiti.

Tornano poi in queste incisioni, come nelle maniere nere dei primi lavori, quelle partiture, quelle separazioni a scacchiera e divisioni e quei segni ripetuti diagonali e quei segnali che dividono, scandendo lo spazio, a volte con forza, a volte con delicatezza. Queste grandi incisioni ci portano nel sottosuolo, in mondi sotterranei, nel profondo; la materia e i colori di questi fogli sono quelli della terra – terra di siena bruciata, terra d’ombra, ocra gialla – colori amalgamati con sapienza e sensibilità, uniti sfumati, sfogati insieme, fino ai neri più intensi e cupi, sempre caldi come nel ventre della terra, della vita. Questi grandi lavori incisi espressi attraverso la forza della poesia, con grande sensibilità e rispetto, sono un grande omaggio al mistero della vita che sempre ci sfugge e alla terra, soprattutto, che silenziosa e operosa ci nutre sempre, umile dal basso».

Fabio Di Lizio è nato a Ortona nel 1976. È docente di Grafica d’Arte e Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dal 2004 al 2018 è stato impegnato in attività di formazione e didattica per la cattedra di Grafica e Tecniche dell’Incisione dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila. Tra le principali esposizioni personali: 2023. Frequenze – MAC, Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato, Giarcino; 2021 Frequenze – Museolaboratorio ex Manifatturiera Tabacchi Città Sant’Angelo; 2018 Tabula x Fabula – Museolaboratorio ex Manifatturiera Tabacchi Città Sant’Angelo; artificialia – Galleria MAW Sulmona; 2012 Cattivi Pensieri – Museo Archeologico Iuvanum Montenerodomo; 2011 Contro Vento – Sala Mostre Vincenzo Foresi Civitanova Marche / Marche; 2005 Lettera – Galleria d’Arte Giulio Cerqua L’Aquila. Tra le principali collettive: 2024 Biennale Internazionale per l’Incisione – Acqui Terme; 2022 Sentieri Incisi, “due artisti in cammino”, Angelo Mosca e Fabio Di Lizio – Spazio Studio Castel di Ieri L’Aquila; 2021 Premio Celommi 2020, Seconda Biennale internazionale di incisione e scultura Teramo – secondo premio; 2019 Megalo Print Studio Intaglio online exhibition Australia; 2019.




CHIUDE PASCAL D’ANGELO

La terza edizione di libri sotto le stelle

Bugnara, 21 agosto 2024. Ultimo incontro giovedì 22 agosto con Libri Sotto Le Stelle, la Rassegna culturale organizzata dal Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti”. In programma la presentazione del volume “Pascal D’Angelo. Poesie” curato da Massimo Tardio. A dialogare con l’autore ci sarà Antonio Bini, direttore editoriale della rivista Abruzzo nel Mondo.

Con il volume “Pascal D’Angelo. Poesie” curato da Massimo Tardio, si chiude giovedì 22 agosto alle ore 21.30 a Bugnara la terza edizione della rassegna Libri sotto le stelle. Il volume, edito dalla casa editrice Radici, raccoglie trentaquattro componimenti e rappresenta il lascito poetico di Pascal D’Angelo, al secolo Pasquale, morto a soli trentotto anni dopo essere vissuto in un sobrio monolocale di New York, dove era arrivato ancora adolescente dalla frazione di Cauze, nel comune abruzzese di Introdacqua.

A cento anni dalla prima pubblicazione dell’autobiografia Son of Italy (ultima edizione in Italia nel 2022 per i tipi di Readerforblind), le poesie di Pascal D’Angelo trovano una nuova vita nella traduzione di Mariagiorgia Ulbar e grazie al prezioso lavoro di ricerca di Massimo Tardio, cultore della storia dell’emigrazione abruzzese e animatore della D’Angelo’s House di Introdacqua, che da trent’anni segue le tracce di quello che la critica dei giornali americani definì the pick and shovel poet, il poeta del piccone e della pala.

«Giovedì si concluderà il percorso intrapreso il 26 luglio sul tema dell’eredità culturale. Un tema che abbiamo cercato di articolare attraverso una pluralità di punti di vista e una pluralità di forme espressive: fotografia, musica e scrittura hanno raccontato storie di cambiamenti, di ritorni, di abbandoni, di radici e di identità complesse. Torneremo a parlare di emigrazione – affermano dal Centro Studi – con due importanti ospiti come Massimo Tardio e Antonio Bini. Il lavoro di archivio, la ricerca documentale, il contatto con le comunità all’estero sono i passaggi fondamentali per poter mantenere vivo il senso di Comunità, alimentare la memoria, e dare una visione meno stereotipata della nostra identità e delle nostre radici».

Sarà presente anche la Libreria Ubik di Sulmona che nel punto vendita lungo corso Ovidio avrà a disposizione i libri dei protagonisti della Rassegna!

In caso di maltempo l’evento si terrà all’interno della Biblioteca del Centro Studi




MUCILLAGINE, SICCITÀ E ACQUE CALDE

Morìa di cozze nella Costa dei Trabocchi. L’allarme lanciato dal Flag e dai produttori che chiedono l’intervento della Regione

Ortona, 21 agosto 2024. Mucillagine, siccità e riscaldamento delle acque marine: sono queste le tre criticità che nelle ultime settimane stanno mettendo in ginocchio gli impianti di molluschicoltura della Costa dei Trabocchi. A lanciare l’allarme sono Maurizio Di Pietro, presidente dell’organizzazione di produttori (Op) Acquacoltori della Costa dei Trabocchi, e Franco Ricci, presidente del Flag Costa dei Trabocchi, che chiedono un incontro urgente alla Regione Abruzzo per poter valutare possibili interventi a sostegno degli operatori.

Come riferito dal presidente della Op, infatti, negli impianti delle imprese aderenti al consorzio e dislocate nel territorio compreso tra Ortona e Vasto, i danni sono già ingenti e irreversibili. «Finora abbiamo già perso l’intero prodotto adulto, pari a 7.000 quintali di mitili, e circa l’80 per cento del novellame, pari a 10.000 quintali che avrebbero generato 30.000 quintali di prodotto adulto», rivela Di Pietro. «Continuando così, entro settembre avremo perso l’intero seme e questo significherà dover ripartire praticamente da zero, come se avessimo appena aperto gli impianti, con la raccolta dei prodotti per il commercio che non avverrà prima del 2026. Siamo davvero disperati».

All’origine della morìa delle cozze e del seme che poi, crescendo negli impianti, produrrebbe nuovo prodotto adulto, le condizioni meteorologiche nella stagione estiva 2024, caratterizzata da mucillagine e temperature elevate e prolungate nel tempo delle acque marine, che hanno raggiunto i 30 gradi, producendo anossia, ossia assenza di ossigeno, nei tessuti dei mitili e provocandone la morte.

A questo, si è aggiunta la siccità che ha causato uno scarso apporto idrico proveniente dai fiumi e, di conseguenza, una forte riduzione della disponibilità di nutrimento per i molluschi bivalvi costituito da fitoplancton e particellato organico. «Queste condizioni hanno determinato un forte stress e stato di sofferenza dello stock di molluschi in allevamento», prosegue Di Pietro. «Il fenomeno è iniziato già dal mese di luglio, provocando morìe di mitili in allevamento con una progressione crescente in maniera esponenziale. Tale situazione ha generato inevitabili ripercussioni sulla capacità di commercializzazione del prodotto adulto allevato e pronto per essere commercializzato. In queste ultime settimane, si è aggiunto il fenomeno dell’indebolimento del bisso (che tiene ancorate le cozze alle superfici) e del conseguente distacco dei mitili, dovuto presumibilmente al perdurare delle temperature elevate, con conseguente perdita totale del prodotto in allevamento».

Ma la preoccupazione principale è legata al novellamente da mettere a dimora, che rischia di non essere disponibile e, anche nel caso in cui resistesse, «sarebbe comunque un’operazione rischiosa se non inutile data la costanza delle condizioni meteo che non ne consentirebbe la sopravvivenza. Situazione che, di fatto, mette in serio pericolo la possibilità di avviare la produzione del prossimo anno».

Per questa ragione, l’organizzazione di produttori, supportati dal Flag Costa dei Trabocchi, ha inviato una nota al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, all’assessore regionale alla pesca, Emanuele Imprudente, ma anche all’Arta, all’ITC-CNR, alla Direzione Marittima di Pescara e alla Capitaneria di porto di Ortona, chiedendo un incontro urgente «per verificare e stabilire al più presto i provvedimenti da adottare, anche allo scopo di avviare processi amministrativi in grado di riconoscere lo stato di difficoltà degli operatori e mettere in campo interventi a sostegno del settore», come si evidenzia nella nota.

Tra le soluzioni lanciate dal consorzio e dal Flag Costa dei Trabocchi: il riconoscimento dello stato di calamità, l’individuazione di forme di indennizzo diretto o la rateizzazione degli importi dovuti al fisco e agli enti previdenziali (tasse, contributi, iva, concessioni demaniali, ecc), sia arretrati che futuri, almeno per i prossimi due anni. E ancora, si chiede alle istituzioni di adoperarsi con gli istituti bancari, affinché consentano una moratoria sui mutui accesi dagli imprenditori del settore.




I FUNERALI DI TOGLIATTI

L’Imago Museum inaugura la mostra di Ennio Calabria 24 agosto, ore 18:00

Pescara, 21 agosto 2024.  L’Imago Museum inaugura la mostra “I Funerali di Togliatti” il 24 agosto alle 18:00. L’esposizione celebra l’opera emblematica di Ennio Calabria, dipinto nel 1965 e recentemente acquistato dalla Fondazione Pescarabruzzo, offrendo spunti notevoli di riflessione su un momento di grandi cambiamenti nella storia dell’arte non solo italiana, nel prendere spunto dalla scomparsa di una personalità rivelatasi risolutiva per la nascita della Repubblica e la riconquista della democrazia.

Motivazioni della mostra

Con lo speciale allestimento, che ruota attorno all’imponente opera di un artista tra i più significativi del secondo Novecento italiano, la Fondazione intende far apprezzare un vero capolavoro, che rappresenta una sorta di sintesi delle principali esperienze avanguardiste sviluppatesi nel corso del secolo breve. La ricorrenza del sessantesimo anniversario dei funerali del carismatico leader comunista, avvenuti il 25 agosto 1964, quando Roma si riempì di una folla sterminata e commossa per dargli l’ultimo saluto (era morto a Jalta il 21, per emorragia cerebrale), consente di riflettere anche sul legame tra eventi storici e ruolo civile dell’arte che spesso ha segnato passaggi paradigmatici da essere assunti come riferimenti imprescindibili. Si pensi solo a Guernica di Picasso!

Esposizione e opere in mostra

Ne è prova il fatto che l’opera cattura magistralmente l’intensità emotiva del momento e la partecipazione popolare, evidenziando pure figure rappresentative e manifestanti con bandiere rosse, a voler sottolineare speranze di cambiamento e di continuità oltre la morte delle buone ragioni che hanno caratterizzato la vita, nel significato universale per ciascun uomo. C’è modo di cogliere anche l’abilità del Maestro nel mescolare astrazione e figurazione, riuscendo così a rappresentare persino il dualismo conflittuale tra le diverse anime del Partito Comunista di allora, nella sua naturale vocazione a dover evolvere necessariamente nella irreversibile prospettiva democratica (via italiana al socialismo!).

Accanto al capolavoro, è esposta una riproduzione fotografica ad alta definizione dell’opera “I Funerali di Togliatti” di Renato Guttuso (1972), conservata al Museo di Arte Moderna di Bologna (MAMBo). Sebbene realizzata tanti anni dopo l’evento, l’opera di Guttuso dialoga idealmente con quella di Calabria, offrendo un’angolatura dell’interpretazione storica dell’evento stesso complementare e altrettanto potente.

Documentazione storica

Per ricostruire l’atmosfera di quei momenti e il palpabile e sincero turbamento di buona parte del popolo italiano, la mostra include anche documenti visivi e filmati d’archivio dell’Istituto L.U.C.E., proiettati in forma di cine-giornale come furono presentati il 4 settembre 1964, e il filmato recentemente restaurato dal titolo “L’Italia con Togliatti” proveniente dall’Archivio Audiovisivo del Movimento operaio e democratico. Questi materiali storici offrono uno sguardo prezioso sulla commozione collettiva e sull’impatto duraturo di quel giorno cruciale, cui Calabria dà voce attraverso le immagini facendone percepire i sentimenti più profondi.

I legami di Palmiro Togliatti con Mario Spallone

Un aspetto particolare del progetto espositivo è dedicato alla relazione tra Palmiro Togliatti e il suo medico personale, Mario Spallone. Dal 1945 fino alla morte del carismatico politico, Spallone non fu solo il suo medico di fiducia, ma anche un confidente e amico. Nato a Lecce nei Marsi, Spallone si laureò in medicina nel 1941 e divenne una figura di rilievo nella cura dei dirigenti comunisti italiani. La loro relazione personale è testimoniata da ricordi affettuosi e quotidiani, come il saluto mattutino di Togliatti che chiamava Spallone “la Facoltà” o l’uso informale da parte del medico del nome di battesimo, “Palmiro”. Questi dettagli intimi offrono uno sguardo inedito sul temperamento del “lider maximo”, umanizzando un personaggio di grande importanza storica.

Un momento di riflessione e ricordo

La mostra, perciò, consente di riflettere sulla figura di Togliatti e sul suo ruolo avuto nella storia politica italiana, nonché di apprezzare l’arte come strumento per conservare e trasmettere la memoria storica congiuntamente, nel caso, alla conoscenza di un capolavoro tout court dell’arte.

All’evento di apertura saranno presenti: Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione e Marco Bussagli, professore all’Accademia di Belle Arti di Roma e membro del Comitato Scientifico dell’Imago Museum, nonché autore del concept della mostra e dei testi.

Ingresso libero all’evento di inaugurazione.




AL VIA IL FESTIVAL APPRODO

Alle 18:30, in sala Buozzi, la presentazione della mostra dantesca. Alle 16, il laboratorio Una giungla per il clima per bambini dai tre anni in su.

Giulianova, 21 agosto 2024.  Apre oggi i battenti il Festival Approdo con due anteprime, una  destinata agli adulti, l’altra ai bambini.

Alle 18:30 è prevista in sala Buozzi la presentazione della mostra “Il segreto di Dante: l’amor che perde, l’Amor che salva”  a cura di Paolo Piantieri.

Alle 16, invece, in piazza Buozzi, il laboratorio diretto da Maria Di Giammatteo Una giungla per il clima per bambini dai 3 anni in su.

La proposta creativa mira a realizzare  un’installazione abitata da vegetazione ed animali autoctoni, specie aliene e specie scomparse, che abiteranno una via del centro storico durante i giorni del Festival.

“La giungla – spiegano gli organizzatori – ci porterà a riflettere sui temi di amicizia, fratellanza, rispetto per il pianeta e scelte di vita più sostenibili.  L’installazione, oltre  a creare un momento di condivisione di pensieri, parole e sogni,  fungerà da luogo di pace e di fratellanza per chiunque voglia attraversarlo o sostare per un po’”.




L’IMMERSIONE NEL MONDO DELL’IMPOSSIBILE

Arriva la mostra d’arte del giovanissimo talento Viktor Samko

Martinsicuro, 21 agosto 2024.  Giovedì 22 agosto alle ore 21.00, presso la Sala Consiliare del Comune di Martinsicuro, si svolgerà la presentazione della mostra d’arte del giovane artista bielorusso Viktor Samko che, a soli 9 anni, sta incantando il pubblico con le sue opere. Un incontro con l’artista che dialogherà con i presenti narrando il suo percorso e le sue opere. A seguire si darà il via, con il taglio del nastro, all’esposizione che sarà allestita presso la Galleria A&A Pascal, in Via Aldo Moro 124, che si protrarrà fino al 31 agosto.

“Samko è giovanissimo e promettente e siamo lieti di omaggiarlo ed incentivarlo, i suoi dipinti e le sue sculture rivelano un grande potenziale che ci auguriamo possa realizzarsi sempre più” – così il Sindaco Massimo Vagnoni. “Quando abbiamo conosciuto Viktor – affermano la consigliera delegata alla Cultura Giuseppina Camaioni e la consigliera delegata alla Biblioteca Valentina Coccia, storica dell’arte – siamo state profondamente colpite dalla sua conoscenza attenta e puntuale dell’arte, specie quella contemporanea, dalla quale scaturisce la capacità di stabilire un dialogo emotivo e pittorico con i grandi artisti, con una eccellente padronanza delle tecniche e degli stili”.

Il piccolo Viktor è un talento straordinario. Dal 2020 studia pittura presso la scuola d’arte di Minsk (Bielorussia), sua città natale, dedicandosi anche alla fotografia, al teatro e al pianoforte. Nell’agosto 2023 ha frequentato il corso di pittura presso la Galleria A&A Pascal di Martinsicuro di Katja Amabili ed uno dei suoi dipinti ha suscitato così tanto interesse da fargli ottenere, a soli 8 anni, una personale di pittura presso Palazzo Sangallo a Tolentino.