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SOSTA IN ABRUZZO PER LE CICOGNE IN MIGRAZIONE

Circa 30 cicogne hanno scelto i campi coltivati lungo il Tordino nel territorio di Mosciano Sant’Angelo per riposarsi durante la migrazione

Mosciano Sant’Angelo, 24 agosto 2024. A raccontare questo bellissimo evento è Davide Ferretti, fotografo naturalistico: “Giovedì sera ho conteggiato 12 cicogne in sosta sui tralicci dell’alta tensione che costeggiavano la strada nelle campagne moscianesi. Venerdì mattina con Vincenzo Iacovoni, anche lui entusiasta fotografo di natura, siamo andati a osservarle e fotografarle.

Le cicogne hanno atteso che l’aria si scaldasse e poi hanno spiccato il volo, ma, invece di innalzarsi e continuare la migrazione, come pensavamo avrebbero fatto, si sono dirette con decisione in basso verso il fiume Tordino. Vincenzo è allora andato a controllare dove pensavamo che si fossero posate e ha scoperto che le 12 che avevamo seguito erano solo una parte di un gruppo di ben 28 cicogne che si stavano alimentando nei campi coltivati lungo il Tordino. Poi hanno ripreso il volo verso la loro destinazione”.

La sosta delle cicogne, segnalata al WWF anche da altri appassionati, testimonia l’importanza del corridoio ecologico costituito dal Fiume Tordino e la necessità di conservare aree libere e pozze d’acqua dove la fauna in migrazione possa trovare ristoro.

La cicogna bianca (Ciconia ciconia) è un uccello di grandi dimensioni con un’apertura alare che può arrivare fino a 215 centimetri. Si riconosce per il piumaggio bianco con penne nere sulle ali, per le lunghe zampe rosse e per il becco appuntito anch’esso di colore rosso.

È un uccello migratore capace di percorrere enormi distanze, svernando in Africa fino alla punta estrema del Sud Africa. Quando migra dall’Europa all’Africa, evita di attraversare il Mar Mediterraneo deviando sul Levante a est o sullo Stretto di Gibilterra a ovest, ma può seguire anche una terza via migratoria, utilizzata ormai da un numero limitato di animali, che attraversa l’Italia.

È un uccello monogamo: entrambi i membri della coppia costruiscono un grande nido di bastoncini, riutilizzato per diversi anni, dove vengono deposte solitamente quattro uova. Purtroppo, in alcune parti del continente europeo si registra un declino della specie dovuto ai cambiamenti nei metodi di coltivazione e all’industrializzazione. La cicogna è molto presente nei racconti della tradizione e nelle leggende: la più diffusa è certamente quella che attribuisce alle cicogne il felice compito di portare nelle case i nuovi nati.

Davide Ferretti e Vincenzo Iacovoni, oltre ad essere due bravissimi fotografi naturalisti, più volte premiati e pubblicati su riviste e siti prestigiosi, sono anche due volontari ambientalisti, impegnati nella tutela di habitat e specie del nostro territorio, in particolare del Fratino che seguono attraverso il Progetto Salvafratino Abruzzo. Alla tutela di questo uccello, particolarmente a rischio, hanno dedicato anche il libro fotografico “Un piccolo Eden a due passi da casa”, edito dal WWF Teramo con il contributo del Comune di Giulianova e dedicato all’Oasi del Fratino e della Camomilla di mare sulla costa giuliese. 

Foto di Davide Ferretti e Vincenzo Iacovoni

WWF Teramo

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