FIGURE PROFESSIONALI SPECIALIZZATE

Presentazione del corso gratuito come operatore di confezione nel settore tessile e abbigliamento, martedì 3 settembre ore 10:30 presso la sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico – Pescara

Pescara, 31 agosto 2024.  Si terrà martedì 3 settembre alle ore 10:30 nella sede di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Via Raiale 110 bis – Pescara – la presentazione del corso – completamente gratuito – volto a formare figure professionali specializzate come “Operatore di Confezione” nel settore tessile e abbigliamento, in partenza ad ottobre 2024, in grado di soddisfare le necessità di figure professionali espresse dalle aziende del territorio e di operare con competenza e professionalità all’interno di questo importante settore produttivo.

Nel nostro territorio, infatti, riconosciuto come un vero e proprio distretto della moda, insiste un patrimonio di competenze artigianali e tradizioni: la Sezione Sistema Moda di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico promuove questo corso di formazione per preservarle e valorizzarle.

Il corso, interamente supportato dalla Fondazione Brioni, avrà una durata complessiva di sei mesi e sarà erogato con lezioni in presenza sia in aula che, per la gran parte, in laboratorio per un totale di 860 ore. Le lezioni in aula si svolgeranno a Penne (PE) presso la sede della Fondazione Brioni in Corso Alessandrini, 21 e le lezioni laboratoriali si terranno presso il sito produttivo di Brioni, sito a Penne (PE) in via Fonticoli, 3.

Durante la conferenza stampa verranno illustrati tempi, requisiti richiesti per partecipare e modalità di selezione. Interverranno:

Silvano Pagliuca – Presidente Confindustria Abruzzo Medio Adriatico

Alessandro Paparelli – Presidente Sezione Sistema Moda Confindustria Abruzzo Medio Adriatico

Luigi Di Giosaffatte – Direttore Generale Confindustria Abruzzo Medio Adriatico




LO SCIACALLAGGIO POLITICO SUI FATTI DI CRONACA

di Alessandro Di Severo

PoliticaInsieme.com, 31 agosto 2024.  Forse qualcuno ricorderà le ricorrenti lettere ai giornali da parte di abitanti della Sardegna indignati perché, anni fa, venne di moda sui giornali, quando un fatto di cronaca coinvolgeva un loro corregionale, veder sparato il solito titolo ad effetto che, immancabilmente,  citava un “sardo” quale responsabile di questo o di quel delitto. Un elemento in più che non valeva nel caso si trattasse di un “lombardo” o di il “ligure” o di un “marchigiano”, o chissà cos’altro. Un modo sciatto e volgare di fare informazione perché si pensava che quel “sardo” avrebbe richiamato maggiore attenzione e sdegno. Consapevolmente o meno, in realtà, si  criminalizzava un’intera popolazione sulla base di uno stereotipato preconcetto.

Quello in cui si è immancabilmente cimentato il Ministro Matteo Salvini, ieri, commentando l’arresto del presunto assassino di Sharon Verzeni, sembra comunque si tratti di un reo confesso, di cui ci hanno parlato per un mese intero carta stampata e telegiornali.

Salvini ha ricordato che è un italiano, ma di origini africane. Sorvolando sul fatto che si tratta, almeno stando alle prime notizie, di una persona che aveva più volte dato segno di instabilità mentale. Un disturbo che non conosce confini e che, ce lo dice la nostra dura cronaca, riguarda immigrati e italiani di ogni origine. Salvini ha giustamente richiesto una pena esemplare. Ma questo dovrebbe valere sempre, e per tutti. Anche per i politici che si macchiano di gravissimi reati quali la corruzione, l’abuso d’ufficio e la contiguità con la criminalità.

E il Ministro Salvini dovrebbe, invece che vellicare la pancia di qualche razzista e di molti superficiali, fare mea culpa e chiedersi cosa abbia fatto negli anni in cui è stato al Governo, per una parte anche da Ministro degli Interni, per predisporre tutto quanto è necessario al fine di seguire, ed eventualmente curare, gli psicolabili, i fragili, gli “ultimi” facenti parte il consesso sociale, invece di abbandonarli a loro stessi o alle loro disarmate famiglie. E questo vale per tutti, italiani o meno che siano.

L’evidente tentativo di criminalizzare indistintamente tutti gli immigrati e tutti quelli che, magari del tutto italiani, ma senza i nostri “tratti somatici”, si scontra con la realtà carceraria che ci dice come la gran maggioranza dei detenuti abbia i nostri “tratti somatici” e che sia in calo il numero degli stranieri. Sarebbe utile al Ministro Salvini trovare un po’ di tempo almeno per scorrere l’ultimo rapporto Antigone sulle condizioni di detenzione degli stranieri in Italia. Non è il caso in oggetto, ma è stato il Ministro ad introdurre questa nota polemica dal sapore demagogico e razzista e, in ogni caso, una lettura interessante per sfatare i tanti luoghi comuni che percorrono le nostre contrade. Ovviamente, create ed utilizzate ad arte.

Se si entrasse nel merito della gravità dei reati commessi, magari parlando con qualche operatore del settore carcerario, si vedrebbe che gli immigrati sono quelli perseguiti per reati minori. Non si tratta, ovviamente, di giustificare nessuno e le pene dovrebbero sempre essere esemplari, magari anche facendole scontare davvero, ma soprattutto andrebbero messi in atto interventi, non solo polizieschi, di prevenzione e di recupero dei soggetti a rischio.

Ma si sa, la sanità pubblica è ridotta com’è sappiamo e alla Giustizia vanno le briciole del nostro bilancio. Tanto, poi, si risolve tutto con due sparate stereotipate…




LA REGATA DEI GONFALONI

La 29esima edizione

Pescara, 31 agosto 2024. Arriveranno da Molfetta, Taranto, Termoli, Martinsicuro, Vasto, Giulianova e Ortona, gli equipaggi che, insieme a quello pescarese, parteciperanno alla 29esima edizione della Regata dei gonfaloni – VI Memoriale Giovanni Verzulli, domani e dopodomani, al porto canale di Pescara (molo sud). Stamani la conferenza stampa di presentazione, in Comune, del sindaco Carlo Masci, dell’assessore allo Sport Patrizia Martelli, e dei rappresentanti dell’associazione Il Maestrale di Pescara, Fabrizio Verzulli e sua moglie Cinzia, che portano avanti la tradizione della manifestazione e ogni anno registrano il grande entusiasmo degli equipaggi che chiedono di partecipare.

“La Regata è nata nel 1995 grazie all’armatore  Giovanni Verzulli, con l’obiettivo di accendere i riflettori sulla marineria della zona sud“, ha ricordato Martelli. “Proprio Verzulli, scomparso nel 2017, l’ha portata avanti per 23 anni, poi il figlio Fabrizio e sua moglie Cinzia hanno raccolto il testimone e lavorato per rendere questa manifestazione più bella e per farla crescere. Siamo passati dai sei equipaggi iniziali ai venti di oggi, di cui otto femminili. E possiamo dire che questo appuntamento mette insieme lo sport e la pesca, valorizzando la marineria. Domani sera, infatti, ci saranno al molo sud gli stand per mangiare il pescato (fritto), con la musica per ballare, dalle ore 19:30. Domenica, poi, ci sarà la regata con i gozzi (inizio gare ore 9): a bordo di ogni imbarcazione ci saranno dieci vogatori e un timoniere”. Nel pomeriggio le premiazioni (ore 18), gli stand gastronomici (ore 19:30) e quindi la musica.

“La gara si svolgerà nel fiume, con partenza all’altezza del Ponte del mare e il giro di boa all’altezza dell’edificio Inps. Sono previsti due giri di boa per gli equipaggi maschili (un miglio), un giro per gli equipaggi femminili”, ha spiegato Verzulli, soddisfatto della grande partecipazione e anche della voglia di partecipare. “Quella di Pescara è la Regata più ambita”, ha commentato orgoglioso, ricordando che l’anno scorso si è affermato l’equipaggio di Termoli, su tutti gli altri, e ringraziando “le istituzioni che ci permettono di realizzare questo appuntamento”.

“Queste iniziative rappresentano una festa e non solo una competizione – ha detto il sindaco Masci – La Regata, che ricordo dalle sue origini perché quando nacque ero assessore al Turismo, unisce tutti, al di là del colore politico: ho in mente una foto delle prime edizioni, quando sugli spalti c’erano il sindaco Carlo Pace, Gianni Melilla, Antonio Di Girolamo, a seguire la Regata. Lancio un appello a tutti a vivere insieme la manifestazione, anche all’opposizione”.




RIPULITA L’AREA RFI

Ora il progetto del percorso vita e dello spazio giochi per bambini

Pescara, 31 agosto 2024. Un’area dedicata allo sport e ai bambini vicino al parco Baden Powell. È il progetto che il Comune di Pescara ha chiesto a Rfi di realizzare nell’area attigua al parco di via Raffaello, dopo l’omicidio del giovane Christopher Thomas Luciani. Il sedicenne di Rosciano (Pescara) è stato ucciso il 23 giugno in uno spazio di proprietà di Rfi che si trova alle spalle del parco, sotto il rilevato ferroviario, tra la vegetazione. Dopo il fatto di sangue il sindaco Carlo Masci ha subito avviato una interlocuzione con Rfi per far ripulire l’area e per trasformarla puntando alla realizzazione, a spese di Rfi, di un percorso vita per i giovani e uno spazio destinato ai più piccoli, con i giochi. La proposta di Masci è stata subito accolta da Rfi così come è stato accolto l’appello di pulire l’area.

“Rfi ha mostrato grande apertura e disponibilità ad accogliere la mia idea e ha già provveduto a pulire quello spazio, realizzando lo sfalcio”, ha detto Masci questa mattina dopo un sopralluogo eseguito con il comandante della polizia locale Danilo Palestini e con il dirigente comunale Giuliano Rossi. Ad attenderli c’erano Roberta Bosco, di Rfi, e due architetti paesaggisti.

“Con questi professionisti”, ha spiegato Masci, “Rfi sta elaborando il progetto per creare un percorso vita e un’area giochi per bambini che saranno collegati al nostro parco, con la disponibilità di un’area di sgambettamento per i cani. I tempi non dovrebbero essere lunghi perché in un paio di settimane il progetto sarà pronto. In questo modo, grazie alla preziosa collaborazione di Rfi che è proprietaria dell’area dove si è verificato l’omicidio, riusciremo a destinare questi spazi ai ragazzi, ma non soltanto a loro, affinché si impegnino nello sport, indubbiamente un veicolo di valori positivi, di impegno e di passione“, dice il sindaco.

“Ci sarà anche un angolo dedicato ai più piccoli, per cui l’area potrà essere frequentata dalle famiglie, per far divertire i bambini. Puntiamo sulla convivialità e sulla condivisione, dicendo no alla violenza, alle devianze e a tutto ciò che può distrarre i giovani da una crescita sana, segnata da principi  positivi, grandi ideali e sogni da coltivare”.




GUIDO CASTELLI NEL TERAMANO

Vicinanza ai sindaci essenziale per ricostruzione e sviluppo

Castelli, 31 agosto 2024. Castelli, Isola del Gran Sasso, Tossicia e Pietracamela, questi i Comuni della Provincia di Teramo dove il 29 agosto il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha fatto tappa per fare il punto insieme allo staff e ai sindaci riguardo la ricostruzione pubblica, privata e dei progetti di sviluppo finanziati dalle misure del PNC Sisma.

“Una giornata di intenso lavoro e confronto, necessaria per tirare le fila di tanti progetti che anche in Abruzzo stiamo portando avanti, grazie alla stretta collaborazione con il Presidente della Regione Marco Marsilio e il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Vincenzo Rivera – commenta il Commissario Guido Castelli – Oltre alla ricostruzione materiale, in questi quattro Comuni procedono anche gli investimenti realizzati grazie al PNC Sisma”.

In questi quattro Comuni, la Macromisura A del Piano nazionale complementare sisma finanzia 19 progetti per 11 milioni di euro, con interventi che riguardano strade, rigenerazione urbana, cammini e impianti sportivi. La Macromisura B invece finanzia, complessivamente nei quattro Comuni, 20 progetti per circa 3,8 milioni di euro.

“La ricostruzione – prosegue Castelli – è una creatura viva e, in questi anni prima da sindaco, poi da assessore regionale e ora da Commissario, ho interiorizzato un metodo di lavoro essenziale per poter proseguire al nuovo ritmo che abbiamo impresso negli ultimi mesi e che trova il suo fondamento nella presenza sul territorio. Solo osservando da vicino e ascoltando i protagonisti della ricostruzione siamo stati in grado di sbloccare tante situazioni apparentemente insormontabili. Per questo ringrazio i sindaci Rinaldo Seca (Castelli), Andrea Ianni (Isola del Gran Sasso), Franco Tarquini (Tossicia) e Antonio Villani (Pietracamela) che ci hanno accolto e illustrato i loro progetti e quanto stanno facendo per il territorio. Continuiamo a lavorare al loro fianco e al fianco di tutti i sindaci dell’Appennino centrale”.

Dichiara il sindaco di Castelli, Rinaldo Seca: “Importantissima la visita del Commissario Castelli insieme al senatore Sigismondi e alla consigliera Marilena Rossi. Abbiamo affrontato i temi della ricostruzione e del rilancio del territorio e in particolare la situazione del liceo artistico Gruè, il rilancio del comparto artigiano e anche il museo della ceramica e dell’artigianato”.

Andrea Ianni, sindaco di Isola del Gran Sasso: “Abbiamo sottoposto al Commissario le nostre priorità: il Pala Isola, struttura strategica per il Comune, le problematiche della viabilità che è fondamentale per le aree interne di montagna, la rigenerazione urbana per il centro storico e le nostre 17 frazioni”.

Antonio Villani, sindaco di Pietracamela, dichiara: “Si è trattato di un incontro molto importante. Ringrazio il Commissario Castelli per la sua presenza e disponibilità. Abbiamo sviscerato insieme le problematiche della ricostruzione del 2009 e del 2016, valutando le possibilità di rinascita sia in termini di ricostruzione che di sviluppo turistico, fondamentale per far rinascere questo meraviglioso borgo”.

Franco Tarquini, sindaco di Tossicia: “Ho trovato nel Commissario Castelli una persona estremamente disponibile, competente e attenta alle questioni dei nostri territori. Ci siamo confrontati sui problemi relativi alla ricostruzione nel mio Comune e il Commissario mi ha prospettato soluzioni su tutte le criticità, che potranno essere sciolte nei prossimi mesi, ragion per cui non posso che ritenermi soddisfatto di questo incontro”.




COLPA DELLA POLITICA

Il Tribunale di Avezzano agli ultimi posti per efficienza

Avezzano, 31 agosto 2024. “La classifica elaborata dal CSM sui tribunali meno efficienti d’Italia pone il nostro Tribunale di Avezzano alla quint’ultima posizione. Bisogna dirlo con chiarezza: la colpa è palesemente della politica – così in una nota il Senatore del PD Michele Fina – la politica del Governo Meloni e dei parlamentari di Fratelli d’Italia che negli ultimi due anni hanno riempito di promesse il territorio senza alcun risultato concreto.

Un Tribunale privato del personale e per questo non in grado di assolvere alle funzioni come più volte denunciato dall’ordine degli avvocati e come stabilito anche dagli organi di giustizia amministrativa.

Un problema ovviamente non risolto dalla norma introdotta dall’art. 11bis della legge 21 giugno 2023, n. 74, di conversione del decreto-legge 22 aprile 2023, n. 44, presentata da Fratelli d’Italia come la panacea di tutti i mali ma in realtà rivelatasi velleitaria.

Lo avevamo subito denunciato e reso oggetto di interrogazione al Ministro Nordio: la legge prevede una mera possibilità che la pianta organica di Avezzano venga integrata. Servirebbe invece una legge con indicazione perentoria alla Corte d’appello per il trasferimento del personale a compensazione di una carenza di circa il 50% dei dipendenti.

Prendiamo atto, inoltre, che nella ripartizione dei magistrati definita al fine di colmare le inefficienze evidenziate dal CSM ad Avezzano sarà trasferito un solo giudice.

È chiaro che certe scelte politiche stanno determinando una chiusura per consunzione del nostro Tribunale. Una modalità surrettizia per arrivare alla cancellazione. È molto grave dopo tante promesse inutili e dopo gli annunci di sostegno del presidente Marsilio nella Sala consiliare del comune di Avezzano al fianco del Sindaco Di Pangrazio”




DODICI EVENTI IN NOVE GIORNI

il grande contributo dell’Università “G. d’Annunzio” al Festival dannunziano 2024, Pescara – ex-Aurum – 31 agosto/8 settembre 2024

Chieti, 31 agosto 2024.  Saranno ben dodici gli appuntamenti del Festival dannunziano 2024 animati da docenti e ricercatori dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Il cartellone allestito dagli organizzatori, che va dal 31 agosto all’8 settembre prossimi, infatti, può vantare eventi che consentiranno di conoscere ancor meglio il “Vate” attraverso iniziative appositamente predisposte dai docenti della “d’Annunzio”.

La prima sarà prevista già il giorno dell’apertura del Festival, il 31 agosto, alle ore 20:00, e sarà “L’alfabeto degli odori”- Lezione-laboratorio sulla fisiologia del sistema olfattivo e percezione degli odori a partire dai testi di Gabriele d’Annunzio, a cura del professor Andrea Mazzatenta e della dottoressa Asteria Casadio. Il 1° settembre, alle 11:00 il professor Andrea Lombardinilo tratterà su “Esposizione opera futurista – Libro imbullonato di Depero” mentre, alle 18:00, sarà la volta di “D’Annunzio tra preraffaellismo e orientalismo” con la professoressa Eleonora Sasso, mentre il successivo 2 settembre alle 17:00 ci sarà la presentazione del libro “Il Vate e l’Architettura tra Estetismo ed Eclettismo” del professor Raffaele Giannantonio, che, oltre all’autore, vedrà la presenza dei professori Claudio Varagnoli e Paolo Lagazzi.

Sempre il 2 settembre, alle 18:00, la professoressa Antonella Del Gatto ed il professor Ugo Perolino si confronteranno con il professor Andrea Nanetti, della “Nanyang Technological University” di Singapore su “La città futura. Il film “La nave” (1921): genesi e gestazione”. Martedì 3 settembre il professor Andrea Lombardinilo, insieme ad Angelo Piero Cappello, presenterà il libro “Gabriele d’Annunzio, Luigi Pirandello. Cordialissimi nemici”.

Ancora due appuntamenti il 4 settembre, il primo alle 17:00, con la poesia sul tema “Echi di Pioggia: la poetica di D’Annunzio e l’iracheno Badr Shakir al-Sayyab” che avrà come relatrice la professoressa Fatima Sai, mentre alle 20:00 sarà la volta di “Nella virtù di un magico specchio”: l’Imaginifico e la divina Eleonora nella Venezia del “Fuoco”, tema della Lezione-reading dal romanzo “Il Fuoco” con il professor Mario Cimini e l’attore Domenico Galasso, docente a contratto della “d’Annunzio” La professoressa Persida Lazarevic, il 5 settembre, alle 18:00 tratterà invece di “D’Annunzio e i Balcani”, A seguire, alle 19:00, ancora la presentazione di un libro: “D’Annunzio tra decadentismo e modernità”, del professor Mario Cimini, che sarà presente all’evento curato dalla professoressa Valentina Sturli.

Su “I progetti della Casa natale di Gabriele d’Annunzio”, il 6 settembre, alle 19:00, verterà la comunicazione sulla presentazione di una serie di elaborazioni 3D, da parte del professor Pasquale Tunzi. Nel giorno della chiusura del Festival, l’8 settembre, alle 17:00, ci sarà, infine, l’appuntamento con “Verso un campus sostenibile. Un giardino d’Annunziano al Polo Pindaro”, cioè la illustrazione di quanto emerso dalle esercitazioni degli studenti come “Proposta progettuale ispirata al componimento Hortus Conclusus di Gabriele d’Annunzio”, attività e presentazione coordinate dal professor Alessandro Camiz.

“Voglio ringraziare tutti i Colleghi docenti e ricercatori del nostro Ateneo – commenta il Prorettore vicario della “d’Annunzio”, Carmine Catenacci – per il grande contributo culturale e scientifico garantito anche a questa edizione del Festival dannunziano che sta per iniziare. Oltre che segno di grande attenzione alla singola manifestazione, hanno infatti saputo egregiamente concretizzare, ancora una volta, l’importante e qualificata presenza dell’Università “Gabriele d’Annunzio” sul territorio attraverso la partecipazione ad uno degli eventi culturali di maggiore spessore e risonanza”.     

Maurizio Adezio




UNA LEGGE DI RECEPIMENTO DEL DL SALVA CASA

La richiesta alla Regione della sezione abruzzese dell’UNITEL – Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali

Abruzzo, 31 agosto 2024.  Con una nota inviata al Governatore Regionale Marsilio, al consigliere regionale con delega all’Urbanistica Campitelli e ai dirigenti e responsabili regionali degli uffici urbanistici, l’UNITEL, Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Local, sezione Abruzzo, chiede alla Regione di adeguare la propria normativa al dettato del Testo Unico dell’Edilizia, come modificato dal cosiddetto Decreto Salva Casa.

“In particolare – dichiara il presidente regionale dell’UNITEL, Arch. Raffaele Di Marcello – è necessario che la Regione individui la definizioni di delle definizioni di “variazioni essenziali”  e “parziale difformità”, dato che la norma nazionale contiene indicazioni generali che si prestano a diverse interpretazioni, che potrebbero ingenerare contenziosi tra Comuni e cittadini”.

La nota indica una serie di punti che la normativa regionale, in linea con il DPR 380/2001 (Testo Unico per l’Edilizia) dovrebbe trattare e l’UNITEL propone la propria disponibilità per eventuali tavoli di lavoro per la redazione delle leggi, mettendo a disposizione il proprio bagaglio di esperienze costituito dalla decennale esperienza dei tecnici degli Enti locali, da sempre in prima linea nell’applicazione delle norme statali e regionali, e diretti interessati delle procedure edilizie ed urbanistiche che, quotidianamente, devono interpretare ed applicare.

“I tecnici di Comuni e Province – conclude il presidente Di Marcello – hanno a che fare giornalmente con norme spesso confuse che si prestano a molteplici interpretazioni. Ci auguriamo che la Regione, anche con il nostro contributo, in tempi brevi, approvi una legge che porti certezze in un panorama normativo che, pur nelle buone intenzioni del legislatore, a qualche settimana dall’approvazione, a portato più dubbi che punti fermi.”




GRAN GALÀ DELLA LIRICA

Tutto pronto per la quinta edizione

Martinsicuro, 31 agosto 2024.  L’evento è previsto per domenica 1° settembre 2024 alle ore 21.15 in piazza Don Salvatore Barbizzi, a Villa Rosa di Martinsicuro. In scena la Traviata di Giuseppe Verdi con interpreti di eccezione per l’occasione: Emanuela Torresi (soprano) nei panni di Violetta Valery, Mauro Sagripanti (tenore), che interpreterà invece Alfredo Germont, mentre Giorgio Germont sarà portato in scena dal baritono Andrea Pistolesi. Pianista accompagnatore dell’opera, il maestro Giuseppe Massimo Sabatini. La direzione artistica, le ricerche storico-culturali, immagini storiche, stesura dei testi e narrazione sono state affidate, invece, al maestro Pierpaolo Salvucci.

La Traviata è una delle opere più celebri di Giuseppe Verdi. L’opera è ambientata nella Parigi del XIX secolo e racconta la tragica storia d’amore tra Violetta Valéry, una cortigiana, e Alfredo Germont, un giovane di buona famiglia. La loro relazione è ostacolata dalle convenzioni sociali e dal padre di Alfredo, Giorgio Germont, che teme che la relazione possa compromettere la reputazione della sua famiglia.

“Il Gran Galà della Lirica, che ogni anno l’Amministrazione comunale ripropone all’inizio di settembre è considerato un evento di prestigio che celebra la grande tradizione operistica italiana – dichiarano il sindaco Massimo Vagnoni e la consigliera delegata alla cultura Camaioni Giuseppina – ed è un punto di riferimento per gli appassionati di opera e per chiunque voglia avvicinarsi al mondo della lirica. Un evento che rinnova la magia della musica classica e la rende accessibile ad un pubblico sempre più vasto. Eventi di questo tipo non solo preservano la tradizione lirica, ma la rendono viva e rilevante per le nuove generazioni, sottolineando l’importanza della musica come patrimonio culturale”.