AUTONOMIA DIFFERENZIATA Raccolta firme referendum abrogativo

Domenica primo settembre banchetto in piazza a Sant’Egidio alla Vibrata

S. Egidio alla Vibrata, 26 agosto 2024. Domenica mattina primo settembre, nello spazio antistante la Chiesa Del Sacro Cuore in Piazza Umberto Primo, i rappresentanti locali del PD e di Italia Viva saranno presenti con un banchetto, dalle 9 alle 13, per la raccolta delle firme per il referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata.

“Invitiamo le cittadine ed i cittadini santegidiesi a sostenere la compagna contro l’autonomia differenziata per abrogare la Legge Calderoli fermandosi domenica mattina al nostro banchetto e apponendo la propria firma al quesito referendario per dire Si all’Italia Unità Libera e Giusta” – dichiarano Alfonsi e Zunica rispettivamente coordinatrice locale del PD e Vicepresidente provinciale di Italia Viva.

Dall’autonomia differenziata 3,8 miliardi in meno ogni anno per la spesa pubblica abruzzese, queste le proiezioni di Ali (Autonomie locali italiane), una enormità che metterebbe in ginocchio comuni, servizi sanitari, scolastici, socioassistenziali, di trasporto e molte altre voci.

Conseguenze drammatiche, quindi, per il nostro Paese nel quale aumenteranno i divari territoriali, con un pericoloso allargamento della forbice delle disuguaglianze sociali.

“Impediamo con forza e determinazione che tutto questo si realizzi, vi aspettiamo domenica mattina in Piazza Umberto Primo.” – concludono Alfonsi e Zunica.




MARSICALAND il «Festival Diffuso dell’Agroalimentare»

Un grande evento-vetrina che si terrà nei giorni 6-7-8 settembre

Avezzano, 26 agosto 2024.  «Marsicaland – Festival Diffuso dell’Agroalimentare» nasce da un progetto proposto dalle principali associazioni di categoria di Avezzano e della Marsica, per dotare il territorio di un evento-vetrina capace di perseguire obiettivi utili allo sviluppo sostenibile e integrato dell’intero comprensorio.

La manifestazione si prefigge di raggiungere principalmente due risultati: il primo consiste nel promuovere e valorizzare il comparto agroalimentare collegandolo anche a una destinazione in chiave turistico-ricettiva; il secondo intende dotare le comunità di Avezzano, del Fucino e dell’intera Marsica di un importante avvenimento pubblico in grado di avviare un processo di accrescimento del senso di appartenenza e di intensificazione dell’identità territoriale.

Il programma del «Festival Diffuso dell’Agroalimentare» prevede il “Mercato diretto della terra e delle tipicità alimentari”, insieme a convegni, workshop, cooking show, degustazioni, parate in costume e spettacoli musicali. Il concerto di chiusura, previsto per le ore 18.30 di domenica 8 settembre, vedrà esibirsi, in Piazza Risorgimento ad Avezzano, «Il Tratturo», il quartetto di musica etnica abruzzese-molisana che vanta oltre 1800 concerti in tutte le regioni d’Italia, in molti Paesi europei e nelle due Americhe.

Il Festival di Avezzano è stato reso possibile grazie ai finanziamenti e ai contributi di Regione Abruzzo, Provincia dell’Aquila, Comune di Avezzano, Arap Abruzzo, Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale Leader, Psr 2014-2020, Gal Marsica, Confcommercio, Confartigianato, Confindustria, Ance L’Aquila, Confederazione italiana agricoltori, Istituto Argoli, Cna, IIS A. Serpieri, Consorzio patto territoriale Marsica, Consorzio di tutela IGP patata del Fucino.




QUANTO TEMPO ANCORA per ripensare una nuova Rancitelli?

Pescara, 25 agosto 2024.  Venerdì 23 agosto, il Comitato di Quartiere “Per una nuova Rancitelli” è tornato ad incontrarsi, anche alla presenza di molti membri dell’Ass. Radici in Comune come Simona Barba e Piero Rovigatti, e ha scelto per farlo l’area adiacente le Palazzine Clerico.

Il comitato si è riunito, per discutere delle azioni da intraprendere nei confronti dell’Ater per la mancata manutenzione delle abitazioni del quartiere, con tutte le pesanti problematiche derivanti. Tematica, quella delle aree ex Ferro di Cavallo e Palazzine Clerico, tornata all’attenzione della città anche a seguito dell’ultima sentenza del Tar, che chiede maggiore chiarezza nel coordinamento tecnico fra parte pubblica e privata per avviarsi celermente verso una risoluzione.

Le richieste degli intervenuti all’incontro di venerdì sera, sono state, come già avvenuto in passato, di affrontare i problemi del quartiere con una visione che metta al centro il diritto di tutte/i alla vivibilità, all’accoglienza, alla difesa e sviluppo del Bene Comune; ma ancora una volta gli Amministratori Comunali (si è notata la mancanza del Sindaco) hanno risposto con il già sentito “inviolabilità della proprietà privata”. Essere stati messi a conoscenza, dalle loro stesse bocche, della loro completa ignoranza del fatto che nel nostro stato di diritto, l’interesse pubblico sovrasta l’interesse privato, ha dato conferma a tutti i presenti dell’ignavia della loro azione passata.

Le proposte, avanzate ormai da tempo dal Comitato, riguardano l’utilizzo dell’area Palazzine Clerico a zona con finalità di interesse pubblico e collettivo, ma anche il ripensare alla destinazione dello spazio ex Ferro di Cavallo come luogo da destinare alla costruzione del Palazzo della Regione. A queste idee gli Amministratori presenti hanno ancora una volta abdicato al loro ruolo di Amministratori Pubblici, elencando le azioni degli ultimi anni che, secondo loro, hanno ridato dignità alla zona, che nulla hanno a che fare con la visione di una vera rigenerazione, nessuna attenzione, dimostrata dagli investimenti del PNRR sulle periferie, pari praticamente a zero.

L’associazione Radici in Comune è dalla parte di chi abita il quartiere e con il Comitato “Per una Nuova Rancitelli” che lotta e difende gli interessi di tutte/i, perché i problemi sollevati non interessano solo il quartiere, ma tutta la città, e vanno affrontati in maniera coerente.

La vivibilità, l’accoglienza, la difesa e lo sviluppo del Bene Comune di e per tutte/i sono valori da costruire con il tempo e soprattutto insieme alla comunità, senza calare dall’ alto decisioni forzate e senza confronto.

Radici inComune




CORSO UMBERTO: come mortificare gli alberi

Parte dell’intervento su corso Umberto verte sulla mitigazione del cambiamento climatico con l’utilizzo degli alberi.

Pescara, 25 agosto 2024. I 163 lecci circa sono stati sostituiti con nuovi 186 alberi di diverse specie. L’impianto quindi degli alberi, avendo fatto tabula rasa del precedente assetto, avrebbe dovuto seguire gli ultimi indirizzi in fatto di piantagione: spazio adeguato alla specie, un areale privo di interferenze, garantire cioè spazi adeguati con l’ applicazione  di tutte le regole affinché l’albero possa svilupparsi in salute, perché noi abbiamo un disperato bisogno che gli alberi estendano le loro chiome sulla città.

L’impianto a regola d’arte doveva essere quindi un fatto scontato per raggiungere l’obiettivo tanto cantato negli striscioni attaccati alla recinzione di cantiere.

Purtroppo, è sotto gli occhi di tutti quanto questo non sia stato curato né nella fase di progettazione, né nella fase di realizzazione:

–              Le aiuole sono inadeguate alla specie degli alberi, troppo piccole.

–              Gli alberi sono stati collocati spesso in modo decentrato, quasi attaccati alla pavimentazione.

–              I sottoservizi sono stati addirittura inseriti nelle aiuole, quando le regole dicono che l’areale non dovrebbe avere interferenze per un minimo raggio di circa 2 metri dal tronco.

–              Gli alberi sono stati maltrattati, alcuni hanno lesioni sui tronchi (possono essere fatali quando giovani) altri sono stati già capitozzati.

–              In più casi l’albero è stato posizionato tra 2 sottoservizi e la pavimentazione, lasciando libero solo un lato per lo sviluppo radicale.

–              I lampioni sono stati posizionati vicino agli alberi: non daranno l’illuminazione sufficiente mentre creeranno stress alla pianta.

Tutto questo comporterà che gli alberi hanno già minato il loro sviluppo futuro, avranno difficoltà nell’accrescimento, e molti deperiranno, e alcuni saranno instabili per le precarie condizioni di radicazione. Conseguenza di tali impianti comporterà che la loro futura manutenzione sarà costosa, mentre è risaputo che al contrario quando l’impianto di messa a dimora è adeguato al portamento della pianta, la manutenzione è praticamente nulla.

Alla fine, tante parole sulla mitigazione, sul verde in città, ma in pratica vediamo l’atteggiamento di sempre: gli alberi sono sempre trattati come arredo urbano, un gap culturale che questa città non riesce a togliersi di dosso.

E a suggellare tutto ciò, davanti al palazzetto della Fondazione PescarAbruzzo, gli alberi non sono stati inseriti, probabilmente perché valutati un “impedimento” a “quinte sceniche” e “visioni prospettiche”, codici manieristici datati che molto poco hanno a che fare con la nuova progettazione per la mitigazione dei cambiamenti climatici.

Simona Barba

Consigliera comunale AVS-Radici in Comune




I POLITICI CRISTIANI SIANO ESEMPIO di speranza per i giovani contro pessimismo e cinismo

di Angela Ambrogetti

PoliticaInsieme.com, 25 agosto 2024. Cosa significa essere un politico cristiano? La domanda che si pongono i membri dell’International Catholic Legislator Network trova risposta nelle parole di Papa Francesco che questa mattina ha ricevuto i partecipanti al quindicesimo incontro annuale dell’organizzazione. Patrono il Cardinale Christoph Schönborn  di Vienna e presidente Christiaan Alting von Geusau.

Il tema dell’incontro che si svolge a Frascati “Il mondo in guerra: crisi permanenti e conflitti – Cosa significa per noi?” offre a Papa Francesco l’occasione per proporre alcune idee a cominciare dalla rinuncia “alla guerra come mezzo per risolvere i conflitti e stabilire la giustizia”. Non più quindi “ingerenza umanitaria” come ai tempi Giovanni Paolo II anche perché “l’enorme capacità distruttiva degli armamenti contemporanei ha di fatto reso obsoleti i tradizionali criteri di limite della guerra”. Serve “vedere l’abisso di male che sta nel cuore della guerra e per decidere con ogni possibile mezzo di scegliere la pace”.

Una pace che si fonda sulla “perseveranza e pazienza” con “una rinnovata fiducia nelle strutture della cooperazione internazionale” che hanno però sempre bisogno di riforme per “sostenere il diritto umanitario internazionale” con “basi giuridiche sempre più solide”.

Ma è ovvio che la conflittualità nel mondo contemporaneo ha radici nella frammentazione e disgregazione della società che nascono dal “per de, ispirare altri, specialmente i giovani, a lavorare per un domani migliore”.

Tra i presenti anche il rappresentante delle vittime della esplosione al porto di Beirut del 2020.

Pubblicato su www.acistampa.it




SCANDALIZZARSI FA BENE, ma anche scandalizzare può essere utile

Scandalizzarsi, in un certo senso, fa bene: è segno di una vivacità di coscienza e può sempre essere l’inizio o la conferma di ciò in cui crediamo. Infatti, Gesù non fa niente per evitarlo

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 25 agosto 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».

Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».

Gesù, infatti, sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».

Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui.

Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio» (Gv 6, 60-69).

Il discorso di Gesù è molto esigente; sono gli stessi discepoli ad ammetterlo: “Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?”. Il Signore lo sa bene e forse per questo evidenzia che la loro difficoltà sta nel sopportare lo scandalo; infatti dice loro: “Questo vi scandalizza?”. Ci aspetteremmo, a questo punto, che il Signore li aiuti ad accettare lo scandalo e a superarlo. Invece sembra rincarare la dose: “Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima?”. Evento promesso, che poi si realizzerà nell’Ascensione.

Orbene lo scandalo non si può eliminare, anzi il Signore, in alcuni casi, sembra farsi conoscere solo attraverso scandali, come il corpo donato in cibo, la crocifissione, la morte, la resurrezione e l’ascensione.

Ma cos’è uno scandalo?

Il vocabolario italiano dice che stratta di un “turbamento della coscienza e della serenità altrui, provocato da azione, contegno, fatto o parola che offra esempio di colpa, di male o di malizia… Fatto o situazione che ha aspetti contrari ai principi morali o sociali correnti, e che desta l’interessamento dell’opinione pubblica o di un determinato ambiente” (Treccani). Sarebbe interessante formulare una mappa – a livello personale quanto sociale – di ciò che scandalizza, ovvero turba la nostra coscienza, la fa ribellare, per poi indignarci e scegliere strade incoerenti. Ci scandalizza più la prassi di Israele o di Hamas o entrambi, con le decine di guerre attive sparse nel mondo? 

Ci scandalizzano più i fatti di cronaca, specie femminicidi, violenti e diffusi, che migranti abbandonati a morire su una nave?

Ci scandalizza più il rubare o il tradire in famiglia, chi non rispetta alcune regole o chi, ipocritamente, fa finta di rispettarle?

In altri termini lo scandalizzarsi da solo non basta. Ci vuole riflessione, discernimento, valutazione per capire e poi scegliere di conseguenza.

Scandalizzarsi, in un certo senso, fa bene: è segno di una vivacità di coscienza e può sempre essere l’inizio o la conferma di ciò in cui crediamo. Infatti, Gesù non fa niente per evitarlo, anzi ne preannuncia di più grandi. Del resto, sono tanti i passi che parlano dello scandalo che le parole e i gesti di Gesù provocano; tanto da fargli dire: “beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!” (Mt 11,6). Ovviamente la considerazione nuda e cruda dello scandalo serve a ben poco.

Interessante notare come Gesù, una volta constatato il fatto che fossero scandalizzati dalla sua parola, abbia riportato tutto al rapporto con se stesso: “Volete andarvene anche voi?”.

Ci sono scandali che pongono una scelta radicale: rimanere o andar via?

Stando al brano evangelico l’accettazione dello scandalo fa coppia con la fede.

Allora – per quello che riesco a capire – è un bene che il buon Dio ci scandalizzi, ci sconvolga la vita, ci apra nuove prospettive, ci metta in crisi, ci indichi nuove strade. Il problema non è il peso dello scandalo – il Signore sa bene come e dove arrivare nello scandalizzarci – quanto la nostra scelta. Vogliamo andarcene perché lui ci scandalizza?

Vogliamo abbandonarlo perché non risponde al nostro modo di sentire e vedere il mondo e la vita?

 Vogliamo andarcene per questo Avremo il coraggio e la sincerità di Pietro?

È lui che detto, forse anche per noi: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.

Scandalizzarsi fa bene, ma anche scandalizzare può essere utile (globalist.it)




RELAZIONI PERICOLOSE: Italia fascista e Russia comunista

Presentazione dell’ultima fatica editoriale della prof.ssa Maria Teresa Giusti, lunedì, 26 agosto, ore 21:15, Terrazza Kursaal a Giulianova lido

Giulianova, 25 agosto 2024. Lunedì, 26 agosto, alle ore 21,15, sulla terrazza Kursaal di Giulianova lido, la prof.ssa Maria Teresa Giusti (docente all’Università “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara) presenterà il saggio storico “Relazioni pericolose: Italia fascista e Russia comunista” edito dalla casa editrice bolognese Il Mulino per la collana “studi e ricerche”. La serata, presentata dal giornalista Walter De Berardinis, vedrà la presenza dell’Ing. Francesco Caruso junior, nipote dell’omonimo Ten. del Btg. Alpini sciatori “Monte Cervino” deceduto il 16 gennaio 1943 a Rossosch (Russia). Lidia Albani, assessore della Città di Giulianova e Gabriele Barcaroli, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica sezione Teramo-Giulianova porteranno i saluti istituzionali. Il libro è tra i 5 finalisti al Premio Acqui Storia 2024 – 57^ edizione, sezione storico-scientifica che si svolgerà ad Acqui Terme (Alessandria) il 19 ottobre 2024.

Durante la presentazione verranno ricordati i 17 soldati giuliesi morti durante la campagna di guerra in Russia con il CSIR – Corpo di spedizione italiano in Russia e ARMIR-Armata italiana in Russia: Francesco Capone, Mario Capriotti, Alfonso De Ascaniis, Giuliano De Martiis, Pietro Dell’Ovo, Ottavio Di Bonaventura, Ferruccio Di Ferdinando, Guerino Felicioni, Giuseppe Lattanzi, Dino Marchetti, Antonio Mervisan, Cesare Nobili, Pasquale Pietrangeli, Giovanni Piovani, Aurelio Rosi, Giuseppe Ruggieri e Domenico Valentini.

Quali furono i rapporti che legarono l’Unione Sovietica e l’Italia fascista tra il 1924 e il 1941, anno d’inizio della campagna di Russia? A partire da fonti di archivio russe e italiane, Maria Teresa Giusti ricostruisce la storia poco conosciuta di queste relazioni, nell’intrecciarsi delle direttrici economiche e geopolitiche impostate dai governi liberali con quelle dettate dall’avvento al potere del fascismo. Mussolini dimostrò da subito interesse per la Russia con l’obiettivo di stipulare accordi commerciali per ottenere materie prime ed esportare i prodotti dell’industria italiana. Reinserire la Russia sovietica nella comunità internazionale avrebbe, inoltre, garantito un bilanciamento, a vantaggio dell’Italia, dell’influenza britannica e francese nei Balcani e nel Mediterraneo. Tra quanti agevolarono e promossero lo sviluppo di queste «relazioni pericolose» fra due totalitarismi antitetici, ma legati dal comune odio per le democrazie liberali, spiccano le figure iconiche di Italo Balbo, che al termine della trasvolata sul Mediterraneo orientale fu accolto con grandi onori a Odessa, e di Umberto Nobile, che collaborò attivamente allo sviluppo della dirigibilistica sovietica.

Maria Teresa Giusti insegna Storia sociale e Storia contemporanea nell’Università «Gabriele d’Annunzio» di Chieti-Pescara. Con il Mulino ha pubblicato anche «Una guerra a parte. I militari italiani nei Balcani, 1940-1945» (con Elena Aga Rossi, nuova ed. 2017), «La campagna di Russia» (2016; premio Friuli Storia) e «I prigionieri italiani in Russia» (Premio Cherasco-Storia nel 2005, nuova ed. 2019). Gli internati militari italiani: dai Balcani, in Germania e nell’URSS. 1943-1945 per Rodrigo editore, ed. 2019).




NUOVO SUCCESSO PER LA MOSTRA D’AUTO D’EPOCA

Oltre 130 modelli in esposizione sul lungomare centrale della città

Roseto degli Abruzzi, 25 agosto 2024 – Grande successo a grande partecipazione di pubblico per la settima mostra di auto e moto d’epoca “Sulle Strade delle Rose” che sabato scorso ha animato il Lungomare della Città dimostrando la capacità di continuare a crescere anno dopo anno.

L’evento, patrocinato dall’Amministrazione Comunale ed organizzato dall’Auto Moto Storico Picenum – Caspim (inserito nel calendario delle manifestazioni del Comune e in quello dell’ASI-Automotoclub Storico Italiano) ha visto mettere in esposizione, nella fantastica vetrina del lungomare cittadino, 130 auto e una decina di moto storiche di tutte le epoche: dalla nascita dell’automobile, con alcuni modelli della Ford, fino ad arrivare all’attualissima Alfa Romeo Giulia GTA con motori V6 da 532 cavalli.

Dopo la sistemazione delle auto sul Lungomare centrale della città adriatica, tutti gli equipaggi hanno ricevuto il saluto del Sindaco Mario Nugnes e del Consigliere Comunale e delegato alle frazioni, Vincenzo Addazii. Soddisfatti gli organizzatori dell’evento: Roberto Ruggieri, curatore dell’evento di Roseto; Roberto Ioannone, consigliere e consulente tecnico e Domenico Denti, Presidente del Caspim di Ascoli Piceno. Ospite della serata, in qualità di collezionista, il neopresidente della Fondazione Tercas, Piero Di Felice, originario di Roseto degli Abruzzi.

Immancabili i tantissimi curiosi e gli appassionati che hanno ammirato le auto d’epoca da vicino e che hanno scattato foto e selfie. Questa manifestazione non è solo un’esposizione di auto rare e preziose, ma rappresenta anche un momento di scambio culturale e di esperienze personali, dove ogni veicolo racconta una storia unica e ogni equipaggio porta con sé un pezzo la sua esperienza.

“Sulle Strade delle Rose rappresenta un’occasione unica per gli appassionati di veicoli d’epoca e da collezione, capace di offrire un’atmosfera magica e di animare il nostro lungomare – afferma il Sindaco Mario Nugnes – La crescita costante di questa manifestazione è la testimonianza dell’interesse e della passione che ruotano intorno al mondo delle auto storiche, un settore che non solo celebra il design e l’ingegneria del passato, ma crea anche una comunità di individui uniti da un interesse comune. L’attesa per l’ottava edizione nel 2025 è già palpabile, con la promessa di un evento ancora più grande e coinvolgente, che attirerà sicuramente un numero ancora maggiore di partecipanti e spettatori lungo il nostro Lungomare. A nome di tutta l’Amministrazione Comunale voglio ringraziare gli organizzatori che, ancora una volta, hanno dimostrato la capacità di creare eventi di livello, capaci di attirare migliaia di persone e di coinvolgere equipaggi provenienti da tutta Italia”.




ITINERA 2030 – Innovazione urbana sostenibile

Parco lineare di Castellamare – Settembre/Ottobre 2030

Pescara, 25 agosto 2025. Nell’ambito delle iniziative previste in concomitanza con la conclusione dell’Agenda 2030, la Sindaca di Nuova Pescara, Alessia Naldi, ha presentato il programma della prima edizione di ITINERA, dedicato al Parco Lineare Castellamare, con l’elenco delle attività che si terranno nelle sette cupole geodetiche realizzate nel corso degli ultimi anni lungo i 6 km dell’ex Strada Parco. Questo nuovo cuore verde pulsante della città è diventato un punto di incontro e di scoperta per i cittadini di tutte le età.

L’iniziativa, frutto di un dialogo continuo con la comunità, prevede sette settimane di eventi tematici che abbracciano diverse sfere della vita urbana e della sostenibilità. Ecco una panoramica degli eventi che prenderanno il via nel mese di settembre.

Prima settimana – Nuova Pescara Melody: 2-8 settembre 2030

Seconda settimana – Scienza e Innovazione: 9-15 settembre 2030

Terza settimana – Mobilità Sostenibile: 16-22 settembre 2030

Quarta settimana – Ambiente e sostenibilità: 23-29 settembre 2030

Quinta settimana – Futuro Digitale: 30 settembre – 6 ottobre 2030

Sesta settimana – Storia delle radici: 7-13 ottobre 2030

Settima settimana – Clima e Energia: ridurre l’impronta: 14-20 ottobre 2030

Le sette cupole geodetiche del Parco Lineare Castellamare non solo aggiungono un tocco estetico al corridoio verde della Nuova Pescara, ma offrono anche spazi multifunzionali per attività ricreative, culturali e educative.

Questi eventi, organizzati con la partecipazione attiva dei cittadini, riflettono le esigenze e i desideri della comunità, promuovendo un ambiente di condivisione e crescita per tutta la città.

Con un programma così ricco e diversificato, Nuova Pescara si prepara a vivere un autunno all’insegna della cultura, della scienza e della sostenibilità.

Giancarlo Odoardi – Project manager ITINERA




LA SAGRA DELLA PORCHETTA ITALICA

53ª edizione;  premi, grande partecipazione e nuovi servizi per i visitatori

Campli, 25 agosto 2025. La 53ª edizione della prestigiosa Sagra della Porchetta Italica a Campli si è conclusa in un’atmosfera di trionfale entusiasmo, culminata nella cerimonia di premiazione svoltasi nella suggestiva cornice di Piazza Vittorio Emanuele II.

Il premio più ambito, la coppa del primo classificato, è stato meritatamente conferito al maestro porchettaio Lucio Di Stefano, seguito da Viro Galliè di Nereto al secondo posto e da Luciano Bosica al terzo. Questi abili artigiani hanno saputo esaltare, ancora una volta, la loro maestria e dedizione nel perpetuare una tradizione così profondamente radicata.

Tra i riconoscimenti, spicca il prestigioso premio speciale della critica, intitolato al “Prof. Nicola Biagio Natali”, assegnato a Nicolino Mercurii di Colledara. Altrettanto degno di nota è stato il premio della giuria Social, meritatamente conquistato da Luciano Bosica di San Nicolò a Tordino.

Le porchette in gara sono state valutate da tre giurie tecniche, oltre che dalla giuria popolare, della critica e social, tutte concordi nell’evidenziare l’elevato livello di eccellenza degli artigiani partecipanti.

Nonostante due giorni di pioggia, la Sagra della Porchetta Italica di Campli ha registrato una partecipazione straordinaria, dimostrando la forza di attrazione di questo evento. Un momento particolarmente commovente è stato il ricordo di Pino Di Annunzio, storico membro della Pro Loco Città di Campli, scomparso poco dopo la conclusione della scorsa edizione.

Di particolare rilievo le due serate in Piazza Vittorio Emanuele II: la prima animata dallo spettacolo live di Gianni Schiuma, e la seconda scandita dai ritmi coinvolgenti di MAGIA90, che hanno regalato momenti di divertimento e aggregazione al numeroso pubblico presente.

È importante segnalare che il concerto di Edoardo Bennato, inizialmente previsto per il 18 agosto per celebrare i 60 anni della sagra, è stato rinviato al 6 settembre.

Vista la grande partecipazione, in costante aumento, quest’anno è stata inoltre aggiunta una quarta navetta gratuita per il centro storico, permettendo a un numero sempre maggiore di visitatori di godere appieno della manifestazione.

Il successo della manifestazione è il risultato del lavoro sinergico tra la Pro Loco Città di Campli e tutti gli stakeholder coinvolti, tra cui il Comune di Campli, gli sponsor e le numerose associazioni del territorio, che hanno contribuito in maniera significativa alla riuscita dell’evento.




SOSTA IN ABRUZZO PER LE CICOGNE IN MIGRAZIONE

Circa 30 cicogne hanno scelto i campi coltivati lungo il Tordino nel territorio di Mosciano Sant’Angelo per riposarsi durante la migrazione

Mosciano Sant’Angelo, 24 agosto 2024. A raccontare questo bellissimo evento è Davide Ferretti, fotografo naturalistico: “Giovedì sera ho conteggiato 12 cicogne in sosta sui tralicci dell’alta tensione che costeggiavano la strada nelle campagne moscianesi. Venerdì mattina con Vincenzo Iacovoni, anche lui entusiasta fotografo di natura, siamo andati a osservarle e fotografarle.

Le cicogne hanno atteso che l’aria si scaldasse e poi hanno spiccato il volo, ma, invece di innalzarsi e continuare la migrazione, come pensavamo avrebbero fatto, si sono dirette con decisione in basso verso il fiume Tordino. Vincenzo è allora andato a controllare dove pensavamo che si fossero posate e ha scoperto che le 12 che avevamo seguito erano solo una parte di un gruppo di ben 28 cicogne che si stavano alimentando nei campi coltivati lungo il Tordino. Poi hanno ripreso il volo verso la loro destinazione”.

La sosta delle cicogne, segnalata al WWF anche da altri appassionati, testimonia l’importanza del corridoio ecologico costituito dal Fiume Tordino e la necessità di conservare aree libere e pozze d’acqua dove la fauna in migrazione possa trovare ristoro.

La cicogna bianca (Ciconia ciconia) è un uccello di grandi dimensioni con un’apertura alare che può arrivare fino a 215 centimetri. Si riconosce per il piumaggio bianco con penne nere sulle ali, per le lunghe zampe rosse e per il becco appuntito anch’esso di colore rosso.

È un uccello migratore capace di percorrere enormi distanze, svernando in Africa fino alla punta estrema del Sud Africa. Quando migra dall’Europa all’Africa, evita di attraversare il Mar Mediterraneo deviando sul Levante a est o sullo Stretto di Gibilterra a ovest, ma può seguire anche una terza via migratoria, utilizzata ormai da un numero limitato di animali, che attraversa l’Italia.

È un uccello monogamo: entrambi i membri della coppia costruiscono un grande nido di bastoncini, riutilizzato per diversi anni, dove vengono deposte solitamente quattro uova. Purtroppo, in alcune parti del continente europeo si registra un declino della specie dovuto ai cambiamenti nei metodi di coltivazione e all’industrializzazione. La cicogna è molto presente nei racconti della tradizione e nelle leggende: la più diffusa è certamente quella che attribuisce alle cicogne il felice compito di portare nelle case i nuovi nati.

Davide Ferretti e Vincenzo Iacovoni, oltre ad essere due bravissimi fotografi naturalisti, più volte premiati e pubblicati su riviste e siti prestigiosi, sono anche due volontari ambientalisti, impegnati nella tutela di habitat e specie del nostro territorio, in particolare del Fratino che seguono attraverso il Progetto Salvafratino Abruzzo. Alla tutela di questo uccello, particolarmente a rischio, hanno dedicato anche il libro fotografico “Un piccolo Eden a due passi da casa”, edito dal WWF Teramo con il contributo del Comune di Giulianova e dedicato all’Oasi del Fratino e della Camomilla di mare sulla costa giuliese. 

Foto di Davide Ferretti e Vincenzo Iacovoni

WWF Teramo




FRITTI NELLE TORRIDE CONVINZIONI

Manoppello, 24 agosto 2024. Qualche tempo fa un nostro padre francescano, dall’altare di un noto santuario, avendo notato uno smodato abbigliamento estivo dell’assemblea, a fine celebrazione profuse dure parole di richiamo che, nonostante il tempo trascorso, non hanno inciso più di tanto: in santuario si continua a vivere nudità a dir poco scellerate.

Il comportamento del popolo della fede, che continua a confondere nudità del corpo con nudità spirituali, è più che confermato da quanto si registra non solo in quel santuario ma ovunque.

Linguaggio, comportamento e rispetto non trovano proprio allineamento in un uomo, in una donna troppo convinti delle proprie verità. Se nemmeno il plateale richiamo ad un atteggiamento di rispetto al sacro riesce a ricomporre all’ordine, ormai il disordine che governa i nostri tempi ha corrotto sin nel profondo anche il nostro agire sordo a qualsiasi appello.

Siamo davvero fritti.

nm




DIMORE SONORE & D’ARTE

Domani 25 agosto concerto di chitarra e violino a Palazzo Tilli

Casoli 24 agosto 2024. La musica del duo Paolo Angelucci (al violino) e Augusto Miccoli (alla chitarra) animerà il concerto “Classico ma non troppo” che si terrà domani 25 agosto, alle ore 19:30 (ingresso gratuito), a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti). La manifestazione rientra nell’ambito della Summer Edition della seconda edizione della rassegna Dimore sonore & d’arte, organizzata dall’associazione Itaca di Fossacesia per connettere luoghi storici, artistici e musei coinvolgendo enti del settore pubblico e privato, rappresentanti del Terzo settore e aziende del territorio.

La rassegna è stata ideata per creare una rete tra le dimore abruzzesi che appartengono allo stesso patrimonio d’arte e cultura – spiega Antonella Allegrino proprietaria di Palazzo Tilli – Il riferimento comune è la musica che ci consente di presentarci come realtà di valore del territorio. L’auspicio è che questa formula diventi un modello di riferimento sia a livello regionale sia nazionale. Ad animare il concerto saranno due validissimi musicisti che eseguiranno un repertorio che comprende brani di musica classica e altri più vicini al nostro tempo con incursioni moderne. Al termine del concerto ci sarà un brindisi di saluto accompagnato da prodotti tipici locali”.

La rassegna, che avrà anche una sessione autunnale, è organizzata in collaborazione con la sezione abruzzese dell’Associazione dimore storiche italiane e con La Panoramica srl.

La direzione artistica è della musicista Sarah Rulli.




TERRE SONANTI

Grande successo della realizzazione partecipata del mammut a dimensioni naturali. Ora laboratori per le performance. Il 14 settembre parte il tour a l’aquila e in altri 13 comuni. Sindaco di Scoppito Lombardi: “Importante celebrare 70esimo anniversario del ritrovamento in modo innovativo, creativo e coinvolgendo territorio e nuove generazioni”

L’Aquila, 24 agosto 2024. Si è concluso, nel capannone di L’Aquila Scena a Cavalletto d’Ocre, il laboratorio partecipato per la realizzazione del Mammut a grandezza naturale, gemello di cartapesta, legno e ferro, del celebre fossile custodito nel Museo nazionale d’Abruzzo, nel castello cinquecentesco dell’Aquila.

Una vera e propria opera d’arte, a celebrare i 70 anni dal ritrovamento nella Fornace Santarelli a Scoppito del Mammuthus meridionalis, risalente a 1,3 milioni di anni fa, uno degli esemplari meglio conservati e più completi d’Europa, emerso per magia da una cava di argilla, e che si metterà in cammino il 14 settembre prossimo accompagnato da performance e spettacoli, prima per le strade e piazze dell’Aquila nell’ambito del Festival Performative04 del MAXXI L’Aquila, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, e poi in ben 13 comuni del territorio.

A partecipare alla fase della modellazione oltre cinquanta persone, di tutte e le età, e provenienti da vari comuni dell’Aquilano, coordinate dall’artista Massimo Piunti, che ora si dedicherà alla successiva fase della decorazione e interpretazione estetica del gigante di cartapesta, realizzato intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Taccone, coadiuvato da Fausto Antonetti.

L’iniziativa fa parte del progetto “Terre Sonanti – il Mammut” sostenuto con fondi Restart, di cui è capofila il Comune di Scoppito, e che vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 13 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

Ideatrice e organizzatrice del progetto è Silvia Di Gregorio.

Prossimo step sarà al MAXXI L’Aquila, dove dal 26 al 29 agosto, sarà ospitato un laboratorio partecipato, dalle 15 alle 18, condotto da Alberto Santucci, Silvia Di Gregorio, Luisa Vivio, Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. Durante le giornate si lavorerà alla creazione della performance del 14 settembre nell’ambito di Performative 04, il Festival internazionale di performance d’arte, danza, musica e teatro del Museo, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.

È ancora possibile iscriversi al laboratorio inviando una mail a terresonantimammut@gmail.com.

A partecipare ai laboratori di Cavalletto d’Ocre, sono stati anche il sindaco di Scoppito Loreto Lombardi, e il vice sindaco Amedeo Tirabassi, che ha la delega agli Eventi. “Rappresenta una iniziativa molto importante e innovativa – spiega il sindaco Lombardi – il mammut è un valore identitario, ed il settantesimo anniversario del suo ritrovamento andava celebrato con qualcosa di davvero originale, e di mai visto. E che soprattutto fosse in grado di coinvolgere un territorio ampio, giovani e meno giovani. La formula itinerante, i laboratori così partecipati, assieme alla reinterpretazione artistica del nostro mammut, è stata certamente un’ottima intuizione”.

Aggiunge Tirabassi: “per noi è motivo di orgoglio, ma anche di grande responsabilità, essere capofila di questo progetto di area larga, coinvolgere l’intero territorio e diffondere la consapevolezza del valore inestimabile che il mammut rappresenta. Basti vedere il record di visite del Munda, nella sua sede del Castello cinquecentesco, dove il nostro mammut è custodito e dove può essere ammirato. Felice di aver dato anche il mio piccolo contributo, con forbici, colla e carta, alla realizzazione di quest’opera d’arte che ne rinnova il senso e ne attualizza la memoria”.

INFO PROGETTO “TERRE SONANTI – IL MAMMUT”

Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della  Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49”  filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di  ritrovamento del Mammut,  e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. È compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del  patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).




CALASCIO ONORA L’ABRUZZO

Il patrimonio culturale e la rinascita dei borghi. Questo il tema del Meeting di Rimini 2024

Calascio, 24 agosto 2024. Il sindaco, Paolo Baldi, interverrà nel dibattito del 25 agosto alle ore 17 in diretta su Play2000 Vita accanto, tra gli altri, al presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, al commissario straordinario del governo per la ricostruzione e riparazione del sisma del 2016, Guido Castelli.

Il prestigioso Meeting nasce nel 1980 dal desiderio di incontrare, conoscere e portare a Rimini tutto quello che di bello e buono c’è nella cultura del tempo.

Da allora ogni anno giungono grandi personaggi della politica, manager dell’economia, rappresentanti di religioni e culture, intellettuali e artisti, sportivi e protagonisti dello scenario mondiale.

Storie di uomini al centro di incontri, mostre, spettacoli e eventi sportivi. La cultura al Meeting si esprime come esperienza, originata dal desiderio di scoprire la bellezza della realtà.

Quest’ anno, grazie alla presenza del primo cittadino di Calascio, unico tra i comuni coinvolti nel Pnrr ad essere invitato, il borgo dalla Rocca gioiello avrà l’occasione di mostrarsi al mondo e fare conoscere la sua realtà e i programmi per il suo futuro, che con i fondi del Pnrr europeo e i progetti in attuazione, diventa sempre più prossimo promettendo di illuminare di nuova luce l’intera regione Abruzzo.

Barbara Turriziani




SISMA AMATRICE: CRI AL FIANCO DELLA POPOLAZIONE

Tra 2024 e 2025, tre nuove strutture Cri nei territori colpiti dal terremoto

Roma, 24 agosto 2024“Circa 300 persone persero la vita a seguito del terremoto che otto anni fa scosse non solo il Centro Italia ma l’intero Paese. Alla comunità così duramente colpita, la Croce Rossa Italiana fece una promessa: non vi lasceremo soli. Davanti alle macerie di palazzi, strade, piazze, scuole, decidemmo di non abbandonare quei territori. Ancora oggi siamo lì, al fianco di chi porta dentro di sé le ferite del sisma, di quei momenti in cui tutto era perduto, in cui ogni domani sembrava impossibile. Al fianco della popolazione, di ogni donna, uomo, bambina e bambino, abbiamo confermato il nostro impegno e, con esso, la presenza di Volontarie e Volontari, pronti ad abbracciare e sostenere chiunque fosse in difficoltà”. Così il Presidente della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, a otto anni dal terremoto del 2016.

“In quelle terre, prima fra tutte Amatrice, devastate dal sisma, abbiamo riportato speranza e, ancora oggi, siamo impegnati a ricostruire strutture di aggregazione, integrazione e cultura. Opere per il territorio, per la popolazione, alle quali, tra il 2024 e il 2025, se ne aggiungeranno altre tre. Il nostro pensiero – conclude Valastro – va a quanti persero la vita a seguito del terremoto e alle loro famiglie, per la sofferenza che ancora portano dentro, per una ferita che è ancora presente, tanto nei loro quanto nei nostri cuori. Alle Volontarie e ai Volontari impegnati fin dai primi momenti di questa terribile emergenza, il mio più sincero grazie per aver alleviato le sofferenze di quanti soffrivano per la perdita un proprio caro, di coloro che erano rimasti senza una casa, un lavoro, di quanti, in pochi attimi, hanno visto sconvolta la propria vita”.




IL BUCO NERO DELLA CONTAMINAZIONE

Pescara, 24 agosto 2024. Non sono il solo a percorrere le strade che attraversano la Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana. Lo faccio sempre in bicicletta, come tanti, molti a piedi e altri ancora, dove possibile, come in Via della Pineta, in auto.

C’è chi lo fa sulle proprie zampe, come è successo, e questa volta senza successo, ad uno scoiattolo che ieri mattina ha avuto la peggio nello scontro con un automobilista che a bordo del suo mezzo percorreva nello stesso momento, in direzione mare monti, proprio Via della Pineta.

Recentemente la stessa sorte era toccata ad un biacco, investito, se così si può dire, lungo la nuova Strada Pendolo. Lo scorso anno avevo fotografato una volpe, rimasta vittima evidentemente di una collisione con un mezzo in transito al confine sud della Riserva.

Ma, sicuro di non sbagliare, facendo buona guardia qui si potrebbero intercettare,  oltre a quelli citati, tanti altri animali, come tassi, istrici, cinghiali e chissà cos’altro ancora.

Tralasciata per ovvie ragioni l’avifauna, per questi animali il limite amministrativo fissato dalla norma dei confini della Riserva è solo una linea territorialmente immaginaria e non ha alcun senso, come anche quella fisica del recinto o della staccionata, che costituisce un banale ostacolo da aggirare o al massimo da superare senza alcuna difficoltà.

C’è poco da fare: con le strade, come quelle attuali, fino all’ultima del Pendolo, o con altri mezzi di intrusione, siamo entrati nel loro habitat non sapendo che loro entrano comunque nel nostro, creando conflittualità di cui ci ostiniamo a non decifrare il senso, la portata.

Una zona protetta ha un’areale di influenza e di contaminazione che non smette di avere i propri effetti ai  confini della stessa, quelli stabiliti per legge, la nostra legge. E tutto questo all’interno di un contesto urbano viene amplificato a dismisura.

Alla cittadinanza, forse senza necessari strumenti scientifici di comprensione, il significato di questa condizione di reciproca contaminazione potrebbe anche sfuggire, ma ad un organismo preposto alla gestione del territorio, anzi di quel territorio, direi proprio di no.

Giancarlo Odoardi




IL COLLEGAMENTO VELOCE PESCARA- L’AQUILA

La dichiarazione del Sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente

San Giovanni Teatino, 24 agosto 2024. “La grande opera ferroviaria che permetterà di velocizzare i collegamenti tra Pescara e L’Aquila è un’infrastruttura strategica. Anche in questo caso, San Giovanni Teatino ha offerto un fondamentale contributo al dibattito, proponendo ed ottenendo l’interramento del tracciato per 550 metri ricadenti sul nostro territorio.

Quello raggiunto è un grande risultato, per il quale tengo a ringraziare la Regione Abruzzo ed il Presidente Marco Marsilio, Rfi e tutti coloro che stanno rendendo realizzabile questo impianto così importante.

Si tratta di un progetto che va oltre il già ambizioso potenziale offerto dal collegamento ferroviario: esso permetterà di ricucire una porzione di territorio favorendone la rete; richiama il vincente obiettivo che ciascun amministratore dovrebbe perseguire: quello di favorire “ponti” che colleghino località e non innalzare “muri”, ragionando in un’ottica che va oltre il confine cittadino ma che assicura vantaggi quotidiani a tutti coloro che vivono la nostra comunità”.




TRA NATURA E STORIA

È partita la terza edizione del Campo di volontariato internazionale di Tornareccio – Monte Pallano. Grazie alla collaborazione tra comune di Tornareccio e Legambiente

Tornareccio, 24 agosto 2024. Il campo di volontariato ha come obiettivo il recupero e la valorizzazione delle architetture spontanee in pietra a secco, opere murarie e infrastrutture legate alla storia millenaria degli agricoltori e dei pastori sulle montagne, inserite dall’UNESCO nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

Da oltre 30 anni sono migliaia le persone che rispondono all’appello di Legambiente per contribuire a progetti di tutela e valorizzazione del territorio, in Italia e all’estero. I campi di Legambiente sono rivolti a chiunque abbia voglia di vivere un’esperienza fuori dal comune, magari con la voglia di arricchire il proprio bagaglio di esperienze, cambiare stile di vita e renderlo compatibile con la cura del nostro pianeta.

È un’esperienza di vita comune che resta: si lavora, si cucina, si scopre il luogo, si trascorrono momenti ludici, ci si diverte, tutto questo insieme agli altri giovani, provenienti da tutto il mondo, che hanno scelto di dedicare tempo ed energia al volontariato. Ogni anno sono migliaia le persone che rispondono all’appello di Legambiente per contribuire ad un progetto di tutela e valorizzazione del territorio. Legambiente propone campi in Italia (nazionali e internazionali) e all’estero.

Il Circolo Legambiente Geo APS porta avanti progetti di volontariato e cittadinanza attiva che hanno come obiettivo la tutela e la valorizzazione del meraviglioso scrigno di biodiversità e ricchezze storiche ed archeologiche che rientrano nell’area SIC di Monte Pallano e Lecceta d’Isca d’Archi (codice europeo IT7140211).

Molto è stato realizzato in questi anni: la riapertura dei sentieri con l’obiettivo di migliorare la fruizione turistica attiva e sostenibile dell’area, grazie ai campi di volontariato, nell’ambito del progetto “Custodi di bellezza, natura e benessere su monte Pallano“, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dalla regione Abruzzo, per il sostegno alle iniziative e progetti di rilevanza regionale e promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo Settore per la realizzazione di attività di interesse generale di cui all’art. 5 del Codice del Terzo Settore e D.M. 141/2022 Risorse ADP 2022 – 2024, promosso dal Circolo Legambiente Geo APS (capofila ), Circolo Legambiente Green Lake APS, Il Melograno APS, con il sostegno delle amministrazioni comunali di Archi, Atessa, Bomba, Colledimezzo e Tornareccio; le iniziative di scoperta del territorio rivolte a cittadini di ogni età; l’investimento in progetti culturali, come l’Ecomuseo diffuso della cultura agropastorale di monte Pallano, che ha l’obiettivo di valorizzare le emergenze storico antropologiche territoriali ed è una delle azioni previste dal progetto, presentato da Legambiente Circolo GEO APS e finanziato dal Bando TOCC – PNRR, M1C3 – INVESTIMENTO 3.3 – Supporto ai settori culturali e creativi per l’innovazione e la transizione digitale.

Dopo le positive esperienze degli ultimi anni, è partita la terza edizione del “Campo di volontariato internazionale di Tornareccio – Monte Pallano tra natura e storia” con grande entusiasmo, grazie alla collaborazione con l’amministrazione comunale di Tornareccio. Il campo prevede la partecipazione di 12 volontari provenienti da varie nazioni europee ed extraeuropee che saranno coinvolti in attività di manutenzione, pulizia e ripristino dei sentieri e andrà avanti fino al 29 agosto.

Nicola Iannone, sindaco di Tornareccio racconta: “Il comune di Tornareccio è impegnato nelle azioni di tutela e valorizzazione di monte Pallano e sulla base di questo obiettivo comune nasce la nostra collaborazione con Legambiente. Sono diversi i progetti in atto per migliorare la fruizione attiva e sostenibile dell’area di monte Pallano, dalla realizzazione di percorsi cicloturistici alla cartellonistica dedicata, alle aree per le attività sportive all’aperto. Il lavoro che andremo a realizzare grazie ai giovani volontari provenienti da tutto il mondo che saranno presenti a Tornareccio si inserisce in questo percorso più ampio e in un progetto condiviso per valorizzare e far scoprire i nostri beni ambientali e culturali.”

Rebecca Virtù, presidente del circolo Legambiente Geo APS dichiara: “Il lavoro dei volontari ha l’obiettivo di realizzare un sentiero fruibile da scuole e visitatori in un’area dove sono presenti capanne e muretti testimonianza dell’antica arte dell’architettura spontanea in pietra a secco dichiarata nel 2018 Patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Come Legambiente proponiamo progetti ed azioni per tutelare il patrimonio culturale e naturalistico, per migliorare la fruibilità turistica dell’area di monte Pallano, per conservare la biodiversità di questi meravigliosi luoghi, per creare nuove forme di occupazione durevoli e per costruire uno sviluppo economico solido e ambientalmente sostenibile sul nostro territorio.”




ALFEDENA, È IL MOMENTO DELLA FIRMA

Si gemellano l’ASD Sci Club Alfedena e la Caritas Ambrosiana di Milano

Alfedena, 24 agosto 2024. Di tempo, alla firma del gemellaggio fra L’ASD Sci Club di Alfedena e la Caritas Ambrosiana di Milano ne manca davvero poco, viceversa, sono tante le firme dei testimoni che verranno apposte in calce a questa ragguardevole scrittura.

Una mattinata, quella del 25 agosto prossimo, che torna ad unire i volontari Caritas con la popolazione di Alfedena, il loro primo contatto risale al 1984. Tutto scaturì in seguito alle tremende scosse sismiche del 7 e dell’11 maggio che, colpirono la comunità alfedenese e le zone limitrofe.

A distanza di 40 anni, Arturo Como, Presidente dell’ASD Sci Club di Alfedena propone ed ottiene, dall’attuale direttore della Caritas Ambrosiana di Milano, Luciano Gualzetti, la sottoscrizione di un gemellaggio. Si parla di un gemellaggio che nasce dall’aiuto che 15 volontari portarono in una comunità e in una terra martoriata dal terremoto, ma si lavora affinché da questa rinnovata vicinanza e condivisione si ottenga il più possibile, in termini di buone azioni e di risultati concreti. L’operato della Caritas è continuo e afferente a luoghi di guerra, di tribolazioni e di sofferenze indicibili, lo spendersi dell’ASD Sci Club Alfedena è da sempre prossimo agli anziani, alle raccolte fondi per altre realtà terremotate. Uno sport che si fa concretezza di vita e di buoni propositi quello a cui è improntato Arturo Como e tutto il suo staff. Dimensioni e realtà differenti quelle che domenica si daranno la mano e si impegneranno firmando, eppure la radice è similare, il bene, l’ascolto e l’aiuto per il prossimo sono e devono restare prioritari, vincere in pista conta, vincere nelle buone azioni è vitale.

A questa chiamata hanno risposto e avalleranno con firma, il vescovo Michele Fusco, il Senatore Quintino Liris, l’Assessore Regionale Mario Quaglieri, il Maestro Roberto di Jullo, l’artista Federico Perrotta, la scrittrice Anna Rizzo in collegamento da Stromboli con il fotoreporter Sebastiano Cannavò, sindaci delle comunità limitrofe, il Maggiore Lazzara del 9 Reggimento Alpini di L’Aquila, in rappresentanza dei militari intervenuti in aiuto dei terremotati. Oltre a questi noti firmatari, ben quattro dei volontari venuti all’epoca degli accadimenti in soccorso di Alfedena e della sua gente e tante persone comuni. In collegamento il direttore Caritas del 1984, Roberto Rambaldi. Una firma sentita e partecipata quella per il gemellaggio fra l’ASD Sci Club di Alfedena e la Caritas Ambrosiana di Milano, fra i firmatari, anche la turista più anziana, la bimba più piccola, i presidenti delle associazioni alfedenesi, l’allora consigliere con delega al terremoto e tante altre sensibilità e operatività. Ognuno dei firmatari scelto o per diretto coinvolgimento nei fatti accaduti o per aver posto in essere azioni di distinguo per il prossimo bisognoso.

Ricordo, festa ed iniziative coesisteranno e saranno punto di partenza e di esempio per piccoli e per grandi, non è mai troppo tardi per iniziare a fare del bene, per scoprire che il dare è più bello del ricevere. In maniera intima il tutto avrà inizio il 24 agosto sera, quando la popolazione di Alfedena, insieme ai volontari arrivati per la firma del gemellaggio, si ritroveranno sul Parco Aia Casilli per fare ciò che facevano le sere in cui erano terremotati e soccorritori, parlare, raccontarsi e cantare, intorno ad un fuoco. Alle ore 10:00 del giorno successivo si affideranno alla spiritualità della Santa Messa celebrata da Sua Eccellenza Michele Fusco, per poi raggiungere, con accompagnamento bandistico, il Parco Piazza di Alfedena ed aprire i lavori della firma del Gemellaggio.

Una giornata, quella del 25 agosto prossimo, iniziata 40 anni fa che, ha ancora tanta voglia di vivere e di costruire, con queste parole Arturo Como presidente dell’ASD Sci Club di Alfedena si prepara ad accogliere il Direttore Caritas Luciano Gualzetti, tutti i firmatari e tutti coloro che vorranno unirsi a tanta fratellanza e a tanta iniziativa per il prossimo.




MA COSA C’È DI PIÙ IMPORTANTE DELLA SALUTE?

di Chiacchiaretta Valentina e Di Meo Valenzia, Gruppo Consigliare PRO SGT  

San Giovanni Teatino, 24 agosto 2024. Dopo numerose segnalazioni da parte dei cittadini come gruppo consigliare PRO SGT abbiamo inviato al comune di San Giovanni Teatino una Pec in data 12/08/2024 allegando diverse foto che dimostravano il degrado e l’incuria di aree verdi pubbliche e private di diverse zone  della città e chiedendo se era stata emanata un’ordinanza sindacale affinché i cittadini si impegnino  a pulire le aree private e se il “taglio dell’erba” era stato effettuato e garantito su tutte le aree pubbliche, etc.…

Il sindaco ci ha risposto che le ordinanze emanate nel 2023 automaticamente sono valide sempre! Ma  allora come consiglieri comunali del gruppo di opposizione PRO SGT, le sottoscritte Chiacchiaretta Valentina e dott.ssa Di Meo Valenzia, si chiedono come sia possibile che dal 01/01/2024 al 20/08/2024 i verbali emessi dalla polizia locale siano solo 14!!!!!!!!

Non fanno controlli quotidiani sul territorio nonostante che questa estate è particolarmente calda e l’incuria delle aree verdi e dei fossi è decisamente pericolosa per la salute e per eventuali incendi?

Ma prevenire non è meglio che curare? Adesso il sindaco come spiega ai cittadini l’avviso alla cittadinanza pubblicato anche sulla pagina Facebook del comune con cui chiede che i cittadini “ collaborino attivamente alle attività di rimozione dei focolai larvali delle proprie aree private” vista la comunicazione  pervenuta dalla Asl di lanciano Vasto Chieti per il virus West Nile che si trasmette con puntura di zanzara comune provocando patologie neuroinvasive gravi?

Secondo le consigliere  Chiacchiaretta Valentina e dott.ssa Di Meo Valenzia il sindaco deve comportarsi come un buon pater familias e dare l’esempio ai cittadini, pulendo tutte le aree verdi e i fossi!




BEAUTY ON STAGE, BUONA LA PRIMA

Tutti in attesa di Rocco Hunt e delle altre stelle premiate a Brecciarola. Il vicesindaco De Cesare: “Intrattenimento di qualità per migliaia di persone grazie alla sinergia con Virgo Cosmetic e il Comitato feste del quartiere”

Chieti, 24 agosto 2024. Tutto pronto per il gran finale della tre giorni di eventi in occasione delle feste di San Bartolomeo a Brecciarola che aprono la rassegna istituzionale degli Eventi Scalini nata dalla sinergia tra Virgo Milano e il suo direttore artistico Lorenzo Marchetti che è stato ideatore e promotore dell’evento, il comitato feste di Brecciarola e l’assessorato agli eventi del Comune di Chieti.

Lo spettacolo di domani sarà speciale perché oltre a esibizioni e sfide, diverse personalità dello spettacolo, della politica e dell’attualità riceveranno il Premio Virgo, un riconoscimento che sarà attribuito all’onorevole Alessandro Zan, alla cantautrice Chiara Iezzi, al professor Matteo Bassetti e al campione del calcio Stefano Tacconi. La serata, presentata da Carmen Russo, Fernando Proce e Lorenzo Marchetti, direttore artistico dell’evento, continuerà con Mannini, il concerto di Rocco Hunt e il Dj set di Proce.

“Uno straordinario parterre e anche l’occasione di portare la nostra città alla ribalta nazionale per questo evento e per la puntata speciale della trasmissione di Rai 1 Abruzzo Storie di Mare, condotta da Beppe Convertini, anche lui ospite a Brecciarola, che sarà dedicata a Chieti e alla bellezza dei nostri luoghi andrà in onda domani – sottolinea il vicesindaco Paolo De Cesare – .

Tutto questo lo dobbiamo alla sinergia tra Virgo Milano ed il suo direttore artistico Lorenzo Marchetti che è stato ideatore e promotore dell’evento, il comitato feste di Brecciarola e l’assessorato agli eventi del Comune di Chieti. Tantissima la gente venuta ad ascoltare ieri sera le canzoni di Malgioglio e dei Jalisse, a vedere le esibizioni di Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, a vivere uno spettacolo divertente e capace di intrattenere un pubblico di diverse età.

Una sinergia, quella con Virgo Milano, che animerà il gran finale dell’estate, il prossimo 14 settembre, in occasione della Notte Gialla di Chieti, con il concerto di Paola e Chiara, due icone della musica pop italiana, con origini teatine e pronte a far ballare il pubblico con le canzoni che hanno fatto ballare l’Italia intera per tanti anni”.




IN  DIECI MILA PER I NOMADI

Concerto per l’anno del turismo delle radici


Sulmona, 24 agosto 2024
. Oltre 10 mila persone hanno partecipato al concerto dei Nomadi a Sulmona per l’anno del turismo delle radici. Una serata di musica e solidarietà quella che si è svolta giovedì 22 agosto in piazza Garibaldi a Sulmona (L’Aquila) dedicata all’emigrazione abruzzese nel mondo. Un concerto a ingresso gratuito, fortemente voluto dagli emigranti peligni, e in particolare dal Cav. Filippo Frattaroli (Ambasciatore d’Abruzzo nel Mondo) e Joey Crugnale, per rimarcare il proprio legame con la propria terra di origine.

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, con il patrocinio del comune di Sulmona, della Regione Abruzzo e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila. Alle 22 in punto i Nomadi hanno aperto la serata con “Noi non ci saremo”, seguito da “Cartoline da qui”, il brano scritto da Ligabue che dà il titolo al nuovo album. In scaletta tutti i successi come “Gli aironi neri”, “Ma che film la vita”, “Il paese delle favole”, “Io voglio vivere”, “Un giorno insieme”, “Canzone per un’amica”, “Dio è morto” e “Io vagabondo”.

Come ha ricordato il tastierista e fondatore dei Nomadi Beppe Carletti “il legame con Sulmona nasce da molto lontano. Nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila, organizzammo un grande concerto di solidarietà al PalaPanini di Modena. In quell’occasione raccogliemmo circa 60 mila euro, che affidammo al Nomadi Fans Club “Un giorno insieme” di Sulmona, che sono poi stati utilizzati per borse di studio e altre attività in favore della popolazione abruzzese colpita dal terremoto”. Il concerto è stato trasmesso anche in diretta streaming, per dare la possibilità a tutti gli italiani nel mondo di poter seguire la serata.

Prima del concerto i rappresentanti dell’associazione Nomadi fans club “Un giorno insieme”, presieduta da Vincenzo Bisestile, e il Cav. Filippo Frattaroli hanno presentato sul palco l’ecografo di alta diagnostica che sarà consegnato al reparto di ortopedia dell’Ospedale di Sulmona, diretto dal primario Fabio Lombardi, presente sul palco insieme a una rappresentanza di tutto il reparto. Il macchinario è dedicato alla memoria di Mike F. Frattaroli.

“Una serata che ricorderemo a lungo e che è stata resa possibile grazie al Cav. Filippo Frattaroli e Mr. Joey Crugnale, che hanno fortemente voluto questo appuntamento per la città. Ringraziamo tutti i comuni che hanno sostenuto la nostra iniziativa e tutto il pubblico che, attraverso l’acquisto dei biglietti della lotteria, ha consentito di arrivare alla consegna questa sera dell’ecografo di ultima generazione per l’ospedale di Sulmona.

Ci teniamo a ribadire che questi strumenti che abbiamo donato sono per tutta la popolazione”. Il primario del reparto di ortopedia Fabio Lombardi ha spiegato che “questo dispositivo elettromedicale è un degno compagno di un ortopedico e sarà molto utile sia nella diagnostica che nella terapia”. La dottoressa Margherita Marzolini ha aggiunto che potrà essere utilizzato “per la diagnostica clinica e strumentale. Le applicazioni sono molteplici dal trauma alla patologia ortopedica.

Questa donazione è stata fatta alla sanità pubblica. Questo significa poter calendarizzare il servizio e abbattere le liste di attesa”. Soddisfazione per la riuscita della manifestazione è stata espressa dal Cav. Filippo Frattaroli che, parafrasando una celebre frase di John F. Kennedy ha detto “Non chiedetevi cosa può fare Sulmona per voi, chiedete cosa potete fare voi per Sulmona”.

La storia di Filippo Frattaroli e di tanti emigranti abruzzesi è stata al centro del convegno “L’emigrazione abruzzese nel mondo tra storia, esperienze e opportunità nell’anno del turismo delle radici”, che si è tenuta nel pomeriggio nella Sala Consiliare di Palazzo San Francesco. 

Presenti l’assessore ai beni e alle attività culturali della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, la Senatrice Gabriella Di Girolamo, la consigliera regionale Maria Assunta Rossi, l’assessore alla cultura del comune di Sulmona, Carlo Alicandri Ciufelli, Filippo Frattaroli, Domenico Susi dell’Associazione Gizio, il giornalista e scrittore Goffredo Palmerini, lo storico Massimo Santilli e lo scrittore e saggista Andrea Del Castello.

Ma soprattutto erano presenti diversi abruzzesi che vivono all’estero, dagli Stati Uniti all’Australia, passando per diversi paesi europei. “Ho avuto il piacere di incontrare le comunità di Abruzzesi diffuse nel mondo, dal Canada all’Australia, ho conosciuto persone straordinarie che all’estero si sono distinte per i loro lavoro senza mai dimenticare le proprie origini”, ha ricordato l’assessore alla cultura della Regione Abruzzo, Roberto Santangelo, “Tutti loro sono legati a noi da un filo invisibile di identità culturale”.

L’assessore alla cultura del comune di Sulmona, Carlo Alicandri Ciufelli ha lanciato la volontà di voler costituire “una consulta per i nostri emigrati e tutti i sulmonesi fuorisede, affinché si possano tenere vivi i legami sul piano culturale ma anche economico. La cultura è fatta di cose concrete. Gli emigrati e i fuorisede sono sempre contenti di essere valorizzati perché, lontano dalla propria città, si guardano vicende e situazioni sempre con un’altra prospettiva. Per questo la costituzione di un organo specifico è una nostra priorità”. La Senatrice Gabriella Di Girolamo ha ricordato che “c’è qualcosa di speciale nel percorso di ricerca dei nostri abruzzesi nel mondo.

In questo periodo ci si ritrova a ragionare di opportunità e possibilità di incrementare il turismo delle radici con giovani emigrati di ritorno e ascoltare le loro storie nel contesto di quella che è stata l’emigrazione della nostra zona”. La consigliera Maria Assunta Rossi ha rimarcato la necessità di “ascoltare le istanze che vengono dai nostri cittadini nel mondo, cercando di intervenire anche con proposte di legge”.

Goffredo Palmerini, autore di numerosi volumi sull’emigrazione abruzzese, tra cui il recente “Ti ricordo così” (One Group) ha ricordato che è un dovere “conoscere e far conoscere la Storia e le storie della nostra emigrazione, nelle sue sofferenze ieri e nelle sue grandi affermazioni oggi. Se noi riusciremo a conoscere e riconoscere queste comunità per quello che hanno fatto per l’Italia e che possono ancora fare, avremo tante opportunità di collaborare e crescere. Potremmo stimolare il desiderio, specie nelle giovani generazioni, di venire a conoscere i luoghi, le bellezze e la storia dei paesi d’origine dei loro avi, nonni e padri, da cui partirono per le terre d’emigrazione. C’è dunque la necessità di costruire un ponte che veda crescere la regolarità di un traffico culturale e affettivo tra l’Italia e i suoi figli nel mondo. L’Italia dentro i confini che riconosce l’altra Italia all’estero.

Anche il ruolo politico e diplomatico dell’Italia, 60 milioni di italiani entro i confini più gli 80 all’estero, potrebbe crescere e avere un peso maggiore nello scacchiere mondiale. In tutto il mondo gli italiani si sono affermati con il loro talento e con successo nel mondo dell’impresa, della ricerca, dell’economia, dell’arte e dello spettacolo. Come pure nella politica e nelle istituzioni. Qualsiasi cosa abbiano fatto i nostri connazionali all’estero, l’hanno fatta con qualità e dignità. E noi abbiamo un forte debito morale di gratitudine verso tutti gli italiani all’estero, per l’onore che rendono alla terra d’origine e per il riverbero di prestigio che riversano verso l’Italia con il loro esempio e con la stima che si sono guadagnata in ogni angolo del mondo”. Palmerini non ha mancato di citare alcuni abruzzesi che si stanno facendo valere nel mondo, come la sulmonese Annalisa Di Ruscio.

Un focus sulle rotte migratorie e l’emigrazione nel terzo millennio sono stati invece al centro dell’intervento di Massimo Santilli che ha ricordato la necessità di “invertire la rotta per impedire l’abbandono dell’Italia a favore di altri paesi da parte di professionisti e persone con un alto livello di istruzione e qualificazione, in seguito all’offerta di condizioni migliori di paga o di vita”. Domenico Susi dell’associazione Gizio di Boston e del coordinamento delle associazioni abruzzesi negli Stati Uniti d’America ha ricordato l’attività svolta in tanti anni insieme all’amico Frattaroli.

L’imprenditore Frattaroli è emigrato in gioventù e con impegno, dedizione e duro lavoro ha avviato attività nel settore della ristorazione fino a diventare un punto di riferimento a Boston e a Winchester, nel Massachussetts, e poi essere tornato a investire sul territorio abruzzese. Il moderatore Antonio Ranalli ha voluto ricordare all’inizio del convegno la figura di Angelo De Bartolomeis, fondatore de “La Voce dell’Emigrante” e del Premio internazionale “Emigrazione”, per anni un importante punto di riferimento nel mantenere saldi i legami tra l’Abruzzo e gli abruzzesi nel mondo. Non sono mancati gli interventi del consigliere comunale di Sulmona, Angelo D’Aloisio, dell’ingegnere Arturo Messina e di altri esponenti delle comunità di abruzzesi nel mondo.




CELANO CELEBRA LA GIORNATA DELL’EMIGRANTE

Il maestro Montaldi presenta Il Gioiello del Ritorno

Celano, 24 agosto 2024. Nella suggestiva cornice di Celano, domenica 25 agosto, si svolgerà la tanto attesa “Giornata dell’Emigrante”, un evento che rende omaggio a tutti coloro che, nel corso della storia, hanno lasciato la propria terra natale in cerca di una vita migliore all’estero.

La manifestazione, che riunisce abitanti del luogo, discendenti di emigrati e visitatori da tutto il mondo, si propone di celebrare le radici e mantenere vivo il legame con la terra d’origine.

Per l’occasione il maestro orafo, Giuliano Montaldi, presenterà il “Gioiello del Ritorno” che fa parte della collezione “I Love Abruzzo”, una serie di quaranta pendenti ispirati alle meraviglie e alle tradizioni dell’Abruzzo, come l’orso marsicano, il trabocco, l’arrosticino, il Gran Sasso e molti altri simboli iconici.

Si tratta di una piccola valigetta, simbolo dei tanti viaggi intrapresi dagli italiani nel mondo. Realizzato in argento o oro, porta incisi i nomi delle principali città nordamericane, di Deutschland, Sidney ed England che hanno accolto i nostri emigranti.

“Il 25 agosto sarà conferita la “Fascia da Sindaco per un giorno” a Marco D’Ovidio, Presidente del Celano Canadian Club a Missisagua, Ontario. Questa giornata è inserita nel programma ufficiale del “Turismo delle Radici” promosso dal Ministero degli Esteri di cui il Comune di Celano fa parte. Per la nostra amministrazione è di fondamentale  importanza che le origini e le tradizioni dei celanesi, anche se  residenti all’estero, non vadano dimenticate e che siano trasmesse anche alle discendenze, attraverso la conoscenza, appunto, della cultura d’origine e della memoria. Il ciondolo realizzato dall’orafo Giuliano Montaldi sarà donato per l’occasione al sindaco per un giorno e, simbolicamente, a tutti i celanesi residenti all’estero” – è quanto afferma il primo cittadino di Celano, Ing. Settimio Santilli.

“L’idea di conferire la Fascia da Sindaco per un giorno, donando contestualmente “il ciondolo dell’emigrante I love Abruzzo”, ci riempie di gioia e di orgoglio. Un gesto nobile ed elegante che va a suggellare un patto d’amicizia con tutti i celanesi che per motivi personali o di lavoro hanno dovuto lasciare la propria città d’origine e i propri affetti. Del resto qualsiasi gioiello, tanto più se prezioso, può confermare un’amicizia o un amore” – aggiunge il Presidente del Consiglio Comunale,  Avv. Silvia Morelli.

Il programma della giornata è ricco di appuntamenti che intrecciano cultura, memoria e tradizione:

Ore 11:00 – Chiesa di San Giovanni Battista: La giornata avrà inizio con la cerimonia di consegna della fascia tricolore al “Sindaco per un giorno”, un ruolo simbolico attribuito a un cittadino scelto per rappresentare la comunità in questa occasione speciale.

Ore 16:00 – Parco della Rimembranza: Si terrà la premiazione della VII edizione del concorso pittorico “CELANO BEJ ME”, un tributo a don Claudio Ranieri. L’evento vedrà la partecipazione di artisti che hanno catturato, attraverso le loro opere, l’essenza e la bellezza di Celano.

A seguire, Parco della Rimembranza: La cerimonia proseguirà con la premiazione della IV edizione della mostra collettiva d’arte del “GRUPPO CELAN’ARTE”, un momento dedicato all’arte locale e alla sua capacità di esprimere le emozioni e le storie legate all’emigrazione.

Ore 17:30 – Parco della Rimembranza: Partenza del corteo che si dirigerà verso il Monumento all’Emigrante, un simbolo di riconoscimento per tutti coloro che hanno lasciato Celano e l’Italia, ma che continuano a mantenere un forte legame con la loro terra.

Ore 17:45 – Largo Cavalieri di Vittorio Veneto: Deposizione di una corona floreale al Monumento all’Emigrante, un gesto di rispetto e memoria per le generazioni passate che hanno costruito nuove vite all’estero.

Ore 18:00 – Chiesa di San Giovanni Battista: La giornata si concluderà con una Santa Messa, un momento di raccoglimento spirituale per ricordare e onorare gli emigranti di Celano e di tutta l’Italia.

Uno degli eventi più attesi della giornata sarà la presentazione del “Gioiello del Ritorno”, l’ultima creazione del maestro Montaldi.

La giornata dell’emigrante di Celano si presenta quindi non solo come una celebrazione della memoria, ma anche come un’occasione per rafforzare i legami tra le generazioni, unendo passato e presente in un simbolo di continuità e appartenenza.




L’ESPOSIZIONE SURREALISTA del Maestro Lido Di Cioccio

Inaugurazione al Caffè Letterario Spazio Cultura

San Benedetto dei Marsi, 24 agosto 2024. Il Caffè Letterario Spazio Cultura, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale di San Benedetto dei Marsi, organizza e promuove la mostra d’arte “Avventure Immaginifiche. Visioni evocative e surreali” di Lido Di Cioccio.

L’esposizione sarà ospitata negli spazi della biblioteca comunale di San Benedetto dei Marsi, in piazza D’Arpizio, nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Rocco, Maria SS Assunta e Santa Maria Goretti. La mostra sarà inaugurata venerdì, 23 giugno, alle 19, alla presenza dell’Autore, e resterà aperta al pubblico nei giorni di sabato 24 e domenica 25 agosto dalle ore 17 alle ore 20, e dalle ore 21:30 alle ore 23:30.

Il maestro Lido Di Cioccio, già presentato dal Caffè Letterario Spazio Cultura nel 2019, torna con nuove ed originalissime “visioni” dal connotato surrealista che l’Autore realizza di getto, con tratto rapido e materiali improvvisati, nel luogo e nell’attimo in cui trova libero sfogo la mano dell’artista, come lui stesso spiega: “Le superfici di supporto verso cui trasferire il pensiero possono essere le più disparate, a partire da una parete, oppure carta, cartoni o tele, ma anche strumenti insoliti adatti ad imprimere segni o distribuire, spalmare o sovrapporre colori”. Tutti sono invitati a partecipare.




HYMNIS ET CANTICIS. LA FESTA DEL PERDONO: ANNO III

Roberto Se Facea Chiamare, il discepolo di Celestino”  in scena la vita del beato Roberto da Salle per la 730^ Perdonanza Celestiniana con Giuseppe Tomei, Aquila Altera e Le Cantrici di Euterpe

L’Aquila, 24 agosto 2024. Lunedì 26 agosto 2024 alle ore 21 presso la chiesa del Monastero di San Basilio, il beato Roberto da Salle sarà protagonista, nell’ambito della manifestazione Cordata per l’Africa, dell’evento HYMNIS ET CANTICIS La festa del Perdono – anno III promosso dall’Associazione Musicale AQUILA ALTERA per la 730^ Perdonanza Celestiniana. Lo spettacolo musicale – teatrale dal titolo: Roberto se facea chiamare, il discepolo di Celestino offre uno sguardo avvincente e ricco di sfumature sulla vita di un personaggio spesso trascurato dalla storia.

Nel contesto del XIII secolo, un’epoca segnata da profondi cambiamenti sociali, politici e religiosi, Roberto da Salle emerge come una figura affascinante e complessa. Nel testo, ideato ed interpretato da Giuseppe Tomei, il beato Roberto narra la sua vita rievocando i momenti più salienti e intimi del suo percorso spirituale, ma anche terreno, che lo condussero a divenire un seguace fedele di Celestino V, abbracciandone gli insegnamenti ed entrando nella congregazione dei Celestini dell’ordine benedettino.

L’introduzione di Angelo De Nicola, sull’opera di Celestino V e la musica eseguita dall’ensemble Aquila Altera, Gabriele Pro, viella, Antonio Pro, liuto, Matteo Nardella, flauti, flauto doppio, flauto e tamburo, ceccola, Lorenzo Lolli, canto, organo portativo, percussioni, e da Le Cantrici di Euterpe, dirette da Maria Antonietta Cignitti, canto e arpa, arricchiranno la narrazione dello spettacolo. Infatti, i brani vocali e strumentali del XIII e del XIV secolo, di autori anonimi e selezionati dal Laudario di Cortona, dalle Cantigas de Santa Maria e dal codice di Londra, coinvolgeranno lo spettatore in un’esperienza sensoriale totale, trasportandolo nell’atmosfera autentica del tempo. Ingresso libero




PRIMA EDIZIONE DELLA FIERA DEL LIBRO A VILLETTA BARREA

Ogni lettore, quando legge, legge sé stesso! Marcel Proust

Villetta Barrea, 24 agosto 2024. Sabato 7 Settembre, dalle 10:00 alle 18:00, con il Patrocinio del Comune e della Pro Loco di Villetta Barrea, si terrà la prima edizione della Fiera del Libro, presso il suggestivo centro di Villetta Barrea.

Questo evento, dedicato agli amanti della lettura e della cultura, offrirà una giornata intera all’insegna dei libri, un’occasione unica per scoprire nuove opere, approfondire i temi letterari più attuali, e conoscere da vicino i talenti del panorama editoriale.

Il programma della fiera prevede la partecipazione di numerosi scrittori, autori emergenti noti o meno conosciuti, tutti accomunati dalla passione per i libri e uniti dal desiderio di far conoscere la propria opera, ma anche per ascoltare e leggere le novità delle case editrici, in una kermesse che prevede stand messi a disposizione per firmacopie e incontri personalizzati con i lettori.

L’evento sarà impreziosito dalle interviste agli autori e le dirette condotte da Massimo Max Marzilli con Italy web Radio. Media Partner dell’evento Radio Cassino, grazie al Direttore Marco Pagano. Il tutto per rendere l’atmosfera ancora più vivace e coinvolgente, con le presentazioni, durante le quali non mancheranno riferimenti ai grandi temi sociali.

L’iniziativa nasce dall’idea di Massimo di Folco, imprenditore nato nel Lazio, ma abruzzese di adozione, è organizzata con la collaborazione dell’Associazione Leonardo APS, grazie a Luciano Tocci, Antonio Cardarelli e Anna Capoccia, responsabile di redazione e marketing turismo territoriale, con il supporto del ristorante Il Tagliere Le Masserie case vacanza, per una manifestazione fortemente voluta, con lo scopo di promuovere la cultura e il valore dei libri sul territorio.

Ingresso libero




L’UNIVERSALE E IL PARTICOLARE

 di Domenico Galbiati

PoliticaInsieme.com, 23 agosto 2024. Come ogni anno, poiché il ricordo della scomparsa di De Gasperi precede di un paio di settimane o poco più, la ripresa dell’attività politica, questa, di frequente, avviene, per i cattolici, nel solco di una riflessione che, nel nome di Alcide De Gasperi, affronta i nodi controversi del loro impegno politico. Nino Martinazzoli ricordava spesso che la religione è  universale e la politica particolare. Due versanti che non vanno malamente sovrapposti, a rischio di smarrire ciascuno dei due la propria specificità, preziosa per il primo e non meno per il secondo. Il crinale su cui entrano in contatto non è mai dato una volta per tutte e, per tutti, allo stesso modo.

Per quanto non possa prescindere da alcune categorie di riferimento – anzitutto da una schietta attestazione della laicità dell’azione politica – non è riconducibile ad una forma predefinita e non può essere decontestualizzato da quel puntuale e determinato tornante della storia. Anzi, la mediazione tra “universale” e “particolare” può avvenire solo nel foro interiore della coscienza di ognuno. Non è delegabile a nessuna istanza sovraordinata o di ordine generale. Ogni botte dà il vino che ha e, come non è concepibile un partito ispirato al valore della democrazia che non sia democratico nella sua articolazione interna, allo stesso modo non si può immaginare una forza che ponga la persona al centro del proprio programma politico, che non sia già, di per sé , costruita sulla responsabilità altrettanto personale e diretta di coloro che vi si riconoscono.

Siamo in una fase in cui il tema del ruolo politico, in Italia, dei cattolici è discusso molto vivacemente ed è , quindi, utile puntualizzare, a tale proposito, alcuni aspetti dirimenti, peraltro letti in controluce agli argomenti prevalenti nel discorso pubblico dei nostri giorni. La politica compete ai laici, non ai presuli. La laicità, dunque, come assunzione rigorosa di una responsabilità di cui si risponde in prima persona. Alla propria coscienza anzitutto. Una responsabilità preziosa perché consente d’introdurre nel discorso pubblico una proposta ispirata ad una visione cristiana della vita, senza che vi debba provvedere in proprio il mondo ecclesiale, a rischio di un equivoco neo-temporalismo.

Sia, a maggior ragione, preziosa in quanto pone i cristiani sullo stesso piano di piena legittimità dialettica con ogni altro interlocutore culturale o politico del contesto civile. E rinviando al mittente la pretesa di un certo mondo laicista che vorrebbe imporre ai credenti di confinare, coartare e trattenere la propria fede nell’interiorità della loro dimensione interiore, negandole a priori ogni diritto di cittadinanza sul piano pubblico. Sia, anche, accettando un confronto “alla pari” con chi proviene da altre culture. Senza che i cattolici, come talvolta è avvenuto, o ancora avviene, innalzino lo loro fede sui gagliardetti, vantandola come una conquista personale, o segno di predilezione invece che dono gratuito da accogliere secondo un sentimento di umiltà e di gratitudine, o addirittura brandendola come attestazione di una presunta superiorità.

In modo particolare nel clima di una secolarizzazione talmente compiuta, che, se mai, comincia a ripiegarsi criticamente su sé stessa – per i credenti e per la loro stessa fede è di vitale importanza farsi carico delle ragioni e delle domande di chi non crede. In secondo luogo, l’ “autonomia” di una proposta politica di ispirazione cristiana – concetto fondativo di INSIEME – che mai alluda ad una separatezza, ma rappresenti, al contrario, la condizione necessaria per interloquire con le altre forze in campo, purché nel segno della “consistenza”, cioè non-contraddittorietà intrinseca, del progetto avanzato. Tale coerenza, peraltro, non è un generico auspicio, bensì va asseverata, di volta in volta, a fronte dei “fondamentali” della politica.

In particolare, nel nostro caso, quei valori della democrazia – garante della libertà di ognuno – il cui disegno costituzionale viene messo gravemente in discussione dal Governo in carica che avanza la proposta di “premierato”. Anche i cattolici devono prendere atto che qui viene introdotto un discrimine, al quale non ci si può sottrarre, pena tradire la piena titolarità del proprio diritto di cittadinanza. Insomma,  devono decidere – ciascuno per sé, a fronte della propria coscienza, ben oltre la tecnicalità cui si vorrebbe ridurre l’argomento – chi sta da una parte e chi dall’altra.




DELLA RISERVA NON RESTERÀ CHE FUMO E CENERE!

Pescara, 23 agosto 2024. A nostra memoria, mai la Riserva naturale regionale Pineta Dannunziana ha visto l’ingresso e la presenza al suo interno tanti macchinari, trattori, camion, benne, decespugliatori, motoseghe e cippatrici per la più grande operazione speciale di sempre, con cui si sta letteralmente incenerendo il patrimonio boschivo di quest’area protetta.

Il primo grande colpo viene sferrato il 31 maggio 2021, con l’apertura del varco, di 600 m di lunghezza per circa 10 di larghezza, per il passaggio della strada Pendolo, con di fianco Via Pantini libera e disponibile. Qualche mese dopo è arrivato il fuoco. Dopo tre anni, l’esbosco, con cingolati e benne, e adesso cippatrici e camion a portarsi via, per fare cosa non si sa ma si può immaginare, un patrimonio di legname in cui è stoccato almeno un secolo di sequestro di CO2 fatto dagli alberi attraverso la fotosintesi.

Dopo una nostra lunga serie di sollecitazioni e auspici circa l’uso sostenibile del legname di risulta delle operazioni di bonifica dell’area percorsa dall’incendio, ovvero di diffida dal mettere all’asta un bene comune quali sono i tronchi e le ramaglie di quella parte di Riserva andata a fuoco per farne invece un uso sostenibile, combustione esclusa, apprendiamo da alcuni documenti del Palazzo quanto segue:

l’Amministrazione comunale, che è solo Ente gestore della Riserva, considera questa di sua esclusiva proprietà e conseguentemente il legname risultante dall’esbosco, che mette all’asta per l’alienazione al miglior offerente;

non prima però, in quanto trattasi proprio dell’area protetta regionale e quindi non proprio nella sua completa disponibilità, di informare in modo cautelativo di detta volontà d “vendita” il Dipartimento Regionale Agricoltura Servizio Foreste e Parchi, a cui nel maggio del 2024 chiede un parere circa la possibile destinazione del legname;

al contempo, però, l’Amministrazione mette in allerta la Regione dicendo che si tratta di materiale di risulta di un intervento forestale (richiamando una conferenza di servizi del giugno 2023), i cui usi non sono contemplati dal PAN e pertanto (adottando una procedura transitava a dir poco singolare) non risultano vigenti i CAM (criteri ambientali minimi) previsti ai sensi del Codice degli Appalti per la gestione del verde pubblico;

a quanto risulta, il Dipartimento Regionale, nella nota risposta del mese di maggio, chiarisce, sorprendentemente, che la materia non rientra fra le competenze dell’ufficio, e afferma che “il parere richiesto può essere rilasciato da esperti nella valutazione degli assortimenti legnosi”, come se si stesse parlando di un bosco governato con finalità produttive.

Da una precedente ricognizione circa il valore di mercato da attribuire al materiale legnoso, condotta dall’Amministrazione tra operatori forestali e/o utilizzatori di materiale legnoso (qual è per questi il valore della sostenibilità?), tra cui anche aziende che gestiscono impianti per la produzione di energia da biomasse, il prezzo a base d’asta viene fissato in 2,00 € per le ramaglie (poco oltre 1.000 q.li) e di 3,00 € per i tronchi (quasi 7.000 q.li) (stime Alberitalia), per un totale a base d’asta di circa 22.000,00 €.

Non pervenendo alcuna offerta, trascorsi i termini, l’Amministrazione ha proceduto a trattativa diretta attraverso la propria piattaforma di negoziazione, trovando riscontro da parte di una sola ditta, “IL VERDE” che ha offerto per l’acquisto dell’intero lotto ben 5.000,00 € (invece che 22.000,00!).

Stante una lunga serie di urgenze, necessità e opportunità di rimuovere quanto prima la preziosa CO2 stoccata nel legname, non ricevendo dall’incompetente, ma preposto alla materia, ufficio regionale riscontri di rilievo se non addirittura l’indicazione a rivolgersi a operatori dell’industria del legno, ritenendo unilateralmente non applicabili i CAM, attuativi del Codice degli Appalti per le opere pubbliche relative alla manutenzione del verde, e non trovando addirittura nulla nel PAN che potesse essere dirimente al riguardo, l’Amministrazione ha deciso di svendere la biomassa legnosa della Riserva Naturale Regionale Pineta Dannunziana, bene comune, ad un privato, mandando in fumo e in cenere  oltre alla preziosa riserva di CO2 anche il concetto di sostenibilità.

Radici inComune




AUMENTO DEI BIGLIETTI URBANI

Marsilio tradisce le famiglie Abruzzesi

Pescara, 23 agosto 2024.Sin dal momento della nostra elezione al Congresso, avevamo avvertito che l’autunno sarebbe stato segnato da sacrifici e lotte, a causa dei rincari e dell’aumento del costo della vita. Purtroppo, le nostre previsioni si sono avverate.

La Regione, infatti, non ha perso tempo, procedendo con un sensibile aumento del prezzo dei biglietti del trasporto urbano, proprio in concomitanza con la riapertura delle scuole. Questo provvedimento aggrava ulteriormente la situazione delle famiglie abruzzesi, già messe a dura prova dalla crisi economica in corso.

Il motto “Prima gli abruzzesi” della Giunta regionale, tuttavia, sembra ancora lontano dall’essere concretizzato. Ci chiediamo, infatti, in quale contesto o “location” questo principio venga applicato, poiché le azioni intraprese finora sembrano contraddire gli interessi dei cittadini.

Nonostante questo clima di incertezza e difficoltà, rimaniamo fiduciosi e attendiamo con attenzione le risposte che la Giunta regionale vorrà dare a questo apparente equivoco. Siamo pronti a continuare il nostro impegno e a rappresentare i diritti e gli interessi dei cittadini abruzzesi, sostenendo le battaglie necessarie per un futuro più giusto e sostenibile.

Enrico di Ciano – Segretario Sinistra Italiana Pescara

Roberto Ettorre – Segretario Provinciale Sinistra Italiana Pescara