YOUTH CAMP & EXCHANGE

La visita dei ragazzi del Campo Azzurro del Lions Club

Martinsicuro, 1° agosto 2024. Tour itinerante per una decina di giovani provenienti da tutto il mondo e partecipanti al programma Youth Camp & Exchange “Campo Azzurro“.

Una giornata alla scoperta delle bellezze storiche, culturali e paesaggistiche della città truentina per i ragazzi del Campo Azzurro del Lions Club giunti da Brasile, Canada, Messico, Stati Uniti, Austria, Estonia, Finlandia, Germania, Turchia e Israele.

Prima tappa della giornata il museo delle Armi antiche e cimeli militari Martinsicuro dove la famiglia Torquati ha organizzato per l’occasione un concerto di musica classica. Poi tutti in Comune per i saluti istituzionali dell’amministrazione e del sindaco che ha omaggiato i ragazzi con un dono ricordo. La visita guidata è proseguita poi al Museo del Mare dove sono state illustrate le origini della marineria Martinsicuro e, dopo una pausa pranzo, gran finale di giornata con un giro sui battelli a tre remi in compagnia dell’associazione Rematori di Martinsicuro.

“Una giornata piacevole che ci ha permesso di illustrare a tanti giovani provenienti da tutto il mondo le bellezze del nostro territorio – le parole del consigliere, Alessandro Casmirri – Benvengano iniziative come queste mirate alla valorizzazione delle nostre tradizioni, del nostro patrimonio storico e paesaggistico”.




MOLTE VITE SALVATE

Angeli del Mare FISA. Continua la campagna di prevenzione ai pericoli del mare tra Pescara, Montesilvano, Francavilla al Mare, Ortona, Barletta

Pescara, 1° agosto 2024. Martedì 30 luglio, molti salvataggi in mare tra Pescara, Francavilla al Mare, Ortona, Barletta. Gli Angeli del Mare F.I.S.A. (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) sempre più impegnati in operazioni che salvano tante vite. Allo stesso tempo continua l’azione di sensibilizzazione ai pericoli del mare, troppo spesso sottovalutati dai bagnanti che poi si ritrovano in situazioni di pericolo per la loro stessa vita. Ringraziamo la Guardia Costiera per il pronto intervento a ogni operazione di salvataggio.

Lucia De Felice, bagnino Angeli del Mare FISA: “Martedì 30 luglio verso le 12:45 presso lo stabilimento balneare La Ricetta di Ortona c’era bandiera rossa e il mare era molto agitato. Stavo controllando lo specchio d’acqua di mia competenza quando a un certo punto vedo una signora che entra in acqua con la nipotina con due ciambelle gonfiabili, da quel momento non ho più tolto gli occhi di dosso a loro. Le ho richiamate più volte, ma non ascoltavano. A un certo punto la corrente di risacca le porta a 70 metri dalla battigia esattamente all’apertura della scogliera. Sento la signora chiedere aiuto e vedo la bambina che era travolta dalle onde. Mi sono tuffata in acqua con il Baywatch e le ho riportate a riva sane e salve.”

Francesco Scaglione, bagnino Angeli del Mare FISA: “Martedì 30 luglio verso le 13:58 presso lo stabilimento balneare Lido Azzurro di Pescara. Il mare era particolarmente agitato e la bandiera rossa era issata. Prima della fine del mio turno sento delle urla di una bambina di cui inizialmente non ne identifico la provenienza. Qualche secondo dopo, anche con l’aiuto di due bagnanti, riesco a individuare i pericolanti, ovvero un signore di 41 anni e una bambina di 8 anni stranieri che non riuscivano a ritornare per la forte corrente di risacca. Munito di Baywatch, mi tuffo in acqua e mi dirigo verso i due bagnanti in pericolo che al momento avevano approfittato del supporto di due surfisti con il sup vicino a loro. Una volta raggiunti, anche con l’aiuto dei surfisti, riporto il signore e la bambina in salvo rassicurandoli e accompagnandoli a riva.”

Diego Santone, bagnino Angeli del Mare FISA: “Martedì 30 luglio, presso stabilimento balneare Urania di Francavilla al Mare. Ero in acqua facendo sorveglianza, e noto quattro ragazzi a circa 50 metri che nuotavano verso la riva. Una ragazza non riusciva a muoversi per via della forte corrente di risacca quindi mi avvicino a nuoto, la rassicuro e la riporto a riva. La ragazza era calma e ha collaborato al salvataggio.”

Emanuele Sciancalepore, bagnino Angeli del Mare FISA: “Martedì 30 luglio, presso lo stabilimento balneare Luna Rossa di Montesilvano, mentre prestavo servizio di assistenza bagnanti, insieme al bagnante Marco Puca, ho prestato soccorso a una signora di 60 anni in evidente stato di crisi di panico nello specchio d’acqua della spiaggia libera fra Luna Rossa e Bagni Bruno a Montesilvano. Abbiamo subito prestato soccorso alla signora che si trovava a 60 metri dalla riva riportandola sulla spiaggia. Il 118 è immediatamente intervenuto. La signora non riportava danni elevati.”

Finocchio Davide e Emanuele Sciacalepore, bagnino Angeli del Mare FISA: “Martedì 30 luglio verso le 13:45 presso lo specchio d’acqua davanti “Hotel nel Pineto” di Montesilvano in prossimità di Luna Rossa. Un uomo sulla mezza età era in difficoltà a causa delle forti correnti. Al primo cenno della moglie che era a poca distanza per avvisarmi che il marito era in difficoltà mi precipito prendendo il pattino ed entrando in acqua raggiungendo il signore in difficoltà e aggrappato posteriormente al pattino siamo ritornati a riva. Passano pochi minuti e alle 14 arriva il collega Emanuele che mi dà il cambio. Tre minuti dopo una signora che veniva dalla spiaggia libera tra Bagno Bruno e Luna Rossa corre verso di noi avvisandoci che due ragazzine erano in difficoltà. Immediatamente io e Emanuele ci precipitiamo ed entriamo entrambi in acqua raggiungendo a nuoto la prima ragazzina che stava a una ventina di metri dopo il limite acque sicure. La rassicuro, la prendo e mentre la riportiamo a riva il collega Emanuele insieme a Sergio, un bagnante che era lì, riescono a raggiungere l’altra ragazza che nel frattempo era andata ancora più a largo. Una volta a riva faccio chiamare dai bagnanti il 118, mentre chiamo la Capitaneria per avvisarli dell’accaduto. Vado verso il pattino e lo prendo per raggiungere Emanuele Sergio e la ragazza che nel frattempo si erano incastrati e stabilizzati sulla scogliera. Una volta uscito col pattino il collega Claudio Agnellini mi raggiunge sale sul pattino e tramite il baywatch, passatoci dal bagnino di Bagni Bruno, riusciamo a far scendere la ragazza dalla scogliera per farla salire sul mio pattino. Riportandola finalmente a riva. Successivamente alla ragazza sono scesi sia Sergio e per ultimo Emanuele tornando tutti sani e salvi a riva.”

Lionetti Daniele, bagnino Angeli del Mare FISA: “Martedì 30 luglio verso le 15:45 presso lo stabilimento balneare Teti a Barletta, issata Bandiera Rossa. Dalla spiaggia libera accanto allo stabilimento, una bambina straniera inoltratasi dietro le boe bianche a bordo di un materassino perde il controllo a causa del mare molto agitato e cadendo comincia a bere. A quel punto intervengo tuffandomi in acqua con il mio baywatch e a nuoto raggiungo la bambina. A 60 metri dalla costa e, dopo averla raggiunta e rassicurata, la recupero riportandola a riva sana e salva.”

Marco schiavone, presidente Angeli del Mare Fisa: “Come Angeli del Mare abbiamo avviato questa preziosa collaborazione con la F.I.S.A. (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) che ci permette di formare i giovani soccorritori con un livello di professionalità altissimo. Inoltre chiediamo ai nostri collaboratori di metterci passione e cuore. Il mare è bello, ma è anche continuamente una possibile minaccia per i bagnanti, soprattutto gli anziani e i bambini. I nostri soccorritori sono addestrati non solo alle tecniche di salvamento, di nuoto, di primo soccorso. Ma soprattutto a prevenire o meglio osservare e cercare di informare i bagnanti sui possibili pericoli del mare, sempre in stretta collaborazione con tutte le Capitanerie di Porto che ringraziamo per il loro sostegno fattivo alla Salvaguardia umana. Insieme a Carmen Padalino, mia socia, ringraziamo il Presidente della FISA Raffaele Perrotta per la preparazione dei Soccorritori Acquatici FISA e per la loro professionalità.”




LA PROTESTA DEI SINDACATI DI POLIZIA

La vicinanza della Cgil Abruzzo Molise. Nel giorno delle manifestazioni in tutta Italia l’Assemblea Regionale del sindacato approva un ordine del giorno

Pescara, 1° agosto 2024. “Nonostante le continue proteste degli ultimi mesi da parte di Fp Cgil e Silp Cgil e le critiche sollevate anche dai sindacati dei militari, il Governo continua a mostrare un totale immobilismo nel rinnovo del contratto per le forze di polizia e le forze armate. Gli incontri sinora svolti non hanno portato a alcun progresso tangibile. È evidente che l’attuale Esecutivo, nonostante i proclami e le promesse, non ha la volontà di rispondere concretamente alle legittime richieste delle lavoratrici e dei lavoratori nel settore della sicurezza e della difesa”. Lo affermano la Cgil, la Fp Cgil e il Silp Cgil Abruzzo e Molise.

La Cgil Abruzzo Molise, nel corso dell’assemblea regionale – in corso oggi alla presenza del segretario confederale nazionale Pino Gesmundo – ha approvato un ordine del giorno finalizzato ad esprimere solidarietà e vicinanza alle forze dell’ordine. Una mozione che arriva proprio nel giorno della manifestazione a Roma alla presenza del segretario generale del sindacato, Maurizio Landini, e di presidi e volantinaggi in tutta Italia.

Il sindacato di Polizia Silp Cgil e Fp Cgil avanzano con forza una serie di richieste al Governo: garanzie di risorse economiche per un contratto dignitoso che permetta il recupero del potere d’acquisto per le donne e gli uomini in divisa; un piano straordinario di assunzioni per aumentare gli organici del personale operante nei molteplici servizi di sicurezza svolti dalle forze di polizia e militari; miglioramento delle condizioni di lavoro e di vita per contrastare il preoccupante fenomeno dei suicidi tra le lavoratrici e i lavoratori; garanzia di una pensione dignitosa e attivazione della previdenza complementare per garantire un futuro sicuro ai lavoratori.

“Il Governo, pur vantandosi di essere vicino alle forze dell’ordine e alle forze armate – affermano i sindacati – dimostra di essere sordo alle legittime richieste avanzate dalle lavoratrici e dai lavoratori: salario equo, diritti tutelati, previdenza protetta, tutela della salute e della sicurezza sul lavoro per la dignità di ogni operatore”.

Preoccupazione per l’attuale situazione viene espressa dal segretario regionale del Silp Cgil, David Belgiorno: “Il nostro territorio – afferma – soffre da tempo di carenze organiche importanti che riguardano le Questure, i Commissariati e le specialità, tutti quei presidi di sicurezza che garantiscono ogni giorno il controllo del territorio e la prevenzione dei reati. Il fenomeno della carenza di personale, che riguarda anche le altre forze di polizia, si unisce all’elevata età media, che supera i 50 anni e criticità legate alle strutture e ai mezzi. Inoltre Pescara, unica Questura della regione che, tolti quei pochi uomini aggregati solo per il periodo estivo, a malapena sufficienti per far usufruire le ferie agli effettivi, non solo non ha ricevuto nessuna nuova assegnazione nei trasferimenti di agenti di giugno, ma ha visto la riduzione di uomini dedicati all’attività di controllo del territorio a causa dell’intensificarsi della vigilanza del Palazzo del Governo. È giunto il momento di alzare la voce e far sentire le legittime rivendicazioni dei lavoratori del comparto sicurezza e difesa”.

Il segretario generale Fp Cgil Abruzzo Molise, Luca Fusari sottolinea “la situazione della polizia penitenziaria sia in Abruzzo sia in Molise, che deve gestire una situazione carceraria sovraffollata con personale insufficiente, con i dipendenti costretti, il più delle volte, a fare turni anche di 8 o 12 ore rispetto alle 6 ore previste dal Contratto. La polizia penitenziaria – afferma – si trova anche a gestire detenuti con problemi psichiatrici che devono essere trattati in modo differenziato rispetto agli altri detenuti vista la loro condizione che potrebbe sfociare in atteggiamenti, involontari e non prevedibili, violenti. La sicurezza del personale di polizia penitenziaria e quella degli stessi detenuti, pertanto, è assicurata in primis dall’adeguatezza della dotazione organica negli Istituti penitenziari, situazione che ci si trova ulteriormente a segnalare e rispetto alla quale si chiede l’intervento delle istituzioni”.




ATTESE SONO ENORMI

Il Pronto soccorso di Pescara non riesce a smaltire i pazienti, ha grosse problematiche

Pescara, 1° agosto 2024. Questo avviene da anni e sono cose veramente incredibili visto che, attualmente, sono in carico al Pronto soccorso 72 circa infermieri, circa 40 OSS, circa 30 medici più la logistica… sono numeri da brivido. Che questa azienda non riesce a far funzionare il Pronto soccorso di Pescara è una cosa assurda in tutti i sensi e soprattutto con questi numeri di addetti, è una cosa gravissima.

Ma se andiamo indietro nel tempo, da anni come FIALS, affermiamo che non si risolve ristrutturando solo le mura dei Pronto soccorso, perché non sono le mura non curano i pazienti! Lo affermammo anche come Fials in un consiglio comunale straordinario presso il comune di Pescara segnalando che il problema del Pronto soccorso era principalmente un problema organizzativo.

Tutti sanno – fuorché a chi compete l’organizzazione dell’assistenza – che solo Pescara e Montesilvano nel periodo estivo arrivano a superare i 200.000 residenti. Se aggiungiamo che poi a Pescara vengono al Pronto soccorso anche cittadini da paesi limitrofi, addirittura in provincia di Teramo, è facile capire come a tutto questo non può rispondere un solo Pronto soccorso.

Da tempo sosteniamo inascoltati, che il problema maggiore è che nelle periferie, a livello territoriale di Penne e Popoli, non funzionano come dovrebbero funzionare i Pronto soccorso. Perché se un paziente viene soccorso a Caramanico o a Civitella Casanova non è corretto che il paziente arrivi all’ospedale di Pescara.

Perché questo avviene? 

Perché Popoli e Penne non funzionano come dovrebbe funzionare. Perché, ad esempio, a Penne non c’è il radiologo la notte, non ci sono i neurologi, non c’è l’urologo e quindi nel momento in cui c’è una criticità, anche una piccola criticità, il paziente viene portato a Pescara e allora anche lui va a congestionare il Pronto soccorso di Pescara…

Fino a quando innanzitutto non si potenzieranno con le opportune figure i Pronto soccorso “periferici”, i pazienti continueranno ad essere portati a Pescara. È urgente mettere un punto di primo soccorso a Montesilvano e in altre zone strategiche territorialmente, per “fermare” il flusso per Pescara almeno delle piccole problematiche che potrebbero essere risolte lì.

L’altro problema poi è oggi con 36 euro un semplice cittadino va al Pronto soccorso se ha un problema e con 36 euro gli vengono fatti tutti gli esami possibili. Ormai i cittadini lo hanno capito e sanno quale è il problema: andare in pronto soccorso vuol dire evitare di andare dal medico curante, poi andare a prenotare l’esame, poi attendere anche mesi e mesi – se non anni – per farlo e quindi si rivolge al Pronto soccorso e lì ha tutte le risposte. Certo a volte attende anche una giornata in sala d’attesa, ma poi ha tutto.

Questa è l’assurdità. La FIALS lo sta dicendo da molto tempo: abbassare le liste di attesa; far funzionare gli ospedali periferici e i Pronto soccorso periferici. Non ci vuole molto a comprendere che qualora si attivassero le figure e le diagnostiche mancanti non ci sarebbero “viaggi” sino a Pescara. Viaggi con costi di ambulanza, benzina, personale che guida e personale che assiste. Come FIALS lo stiamo dicendo oramai da anni! Basta ad esempio leggere cosa dichiaravamo esattamente dodici mesi fa. 

Non si capisce se sia incapacità a programmare e fare o ci sia altro che guida questa situazione. Si continua a sperperare denaro a danno dei cittadini che hanno bisogno di assistenza sanitaria. È una cosa gravissima. E non parliamo di come l’Asl gestisce il personale… la gestione del personale del comparto è una cosa assurda, fuori da ogni regola.

Il Segretario regionale FIALS Gabriele Pasqualone




L’ULTIMO GRANDE MAESTRO SCALPELLINO

Pennapiedimonte e l’eredità artistica di Guglielmo Giuliante,

Pennapiedimonte, 1° agosto 2024. È stato l’ultimo maestro scalpellino di Pennapiedimonte ed è uno dei rari artisti del posto di cui si possano ammirare opere in paese. È una straordinaria eredità artistica quella lasciata da Guglielmo Giuliante (1914-1983), nato sotto la Maiella, e che ha lasciato un segno indelebile nella lavorazione della pietra, creando opere di bellezza che sono oggi patrimonio del territorio. E il lavoro di valorizzazione e scoperta e riscoperta di queste creazioni viene portato avanti dal figlio Raffaele, architetto che vive a Pescara e che a Lanciano, nella mostra “La pietra della Maiella nella scultura contemporanea”, ancora in svolgimento sotto le arcate del Diocleziano, ha raccontato, con una serie di gigantografie, il padre e la sua storia artigianale-artistica.

Le opere di maggior pregio di Guglielmo Giuliante sono custodite nella chiesa madre dei Santi Silvestro e Rocco a Pennapiedimonte. Qui, i visitatori possono ammirare il trittico composto dalla fonte battesimale e dalle due acquasantiere, un capolavoro di unione tra composizione, decorazione e simbologia. Particolarmente suggestivo è l’angelo custode scolpito all’interno della fonte battesimale, di profonda ispirazione filosofica.

All’esterno, sulla facciata del campanile, si trova l’altorilievo dell’Angelo della Divina Misericordia, portatrice di benessere, simbolo di fertilità e abbondanza. Questo rilievo, con le sue cornucopie simmetriche, rappresenta un’unione armoniosa tra sacro e profano. L’altare presente all’interno della chiesa, realizzato dallo scalpellino Pierino De Virgiliis, aggiunge ulteriore valore al patrimonio artistico locale.

Guglielmo Giuliante, insieme al padre Raffaele e al nonno Pio, ha proseguito una tradizione artigiana iniziata nel 1850 con l’iscrizione alla Camera di Commercio, dapprima con il Regno delle Due Sicilie e successivamente con il Regno d’Italia. Nella loro bottega artigiana sono state cesellate importanti creazioni per il settore ecclesiastico, pubblico e residenziale finite in tutta la provincia di Chieti, nel Pescarese – come la cappella D’Annunzio – e anche fuori l’Italia.

Tra le opere significative, portate avanti anche a livello familiare, si annoverano la lavorazione della pietra per l’edificio della Camera di Commercio di Chieti su Corso Marrucino e il rosone della chiesa di Miglianico.  Le opere di Guglielmo hanno varcato i confini nazionali, come testimonia la scultura in granito rosa Baveno realizzata per il Cimitero Canadese. Oltre alla pietra, dagli anni Cinquanta del secolo scorso ha utilizzato il marmo e il granito.

Ha realizzato lavori in Europa e America. Ha realizzato opere per artisti locali e nazionali: “Multipli” per Mimmo Rotella in giallo di Siena; il cuore di pietra per Sandro Visca; sculture per Ferdinando Gammelli e Giuseppe Di Prinzio.

Guglielmo Giuliante è stato un artista pluripremiato, riconosciuto per la sua capacità progettuale e per l’estro, che lo hanno portato a superare la tradizionale figura dello scalpellino per approdare a quella di maestro d’arte e scultore. La Presidenza della Repubblica gli ha conferito la prestigiosa nomina di Cavaliere del Lavoro con medaglia d’oro, un riconoscimento del suo contributo all’arte e alla cultura italiana.