ARRAMPICATA SPORTIVA

Respira il Gran Sasso lancia il Corso di Ottobre 2024

L’Aquila, 4 settembre 2024. Con l’arrivo di ottobre e la fine del caldo estivo, Respira il Gran Sasso è entusiasta di annunciare il nuovo Corso di Arrampicata Sportiva, che si terrà durante il mese di ottobre 2024. Questa iniziativa si rivolge sia ai principianti che desiderano apprendere le basi dell’arrampicata in sicurezza, sia agli arrampicatori più esperti che vogliono perfezionare le loro abilità, imparare a scalare da primi e gestire i voli.

L’autunno in Abruzzo offre condizioni ideali per l’arrampicata, con temperature miti e panorami mozzafiato, rendendo questo corso un’opportunità unica per vivere la montagna in tutto il suo splendore. Le attività saranno condotte da guide alpine , che garantiranno un apprendimento sicuro e coinvolgente per tutti i partecipanti.

Dettagli del corso:

– Periodo: Ottobre 2024

– Luogo: falesie , Abruzzo

– Destinatari: Neofiti e arrampicatori con esperienza

– Organizzatore: Respira il Gran Sasso

– Guide: Guide alpine certificate

Respira il Gran Sasso è un’associazione dedita alla promozione delle attività outdoor e alla valorizzazione del territorio montano dell’Abruzzo. Con una particolare attenzione alla sicurezza e al rispetto dell’ambiente, l’associazione si impegna a rendere la montagna accessibile e apprezzabile da un pubblico sempre più vasto.




A MODO TUO

Spettacolo di inclusione a cura di AIPD di San Benedetto del Tronto e promosso dall’amministrazione Comunale

Martinsicuro, 4 settembre 2024. L’Associazione Italiana Persone Down di San Benedetto del Tronto è lieta di annunciare la quinta replica del suo spettacolo di inclusione dal titolo “A MODO TUO” , che si terrà giovedì 5 settembre 2024 a Martinsicuro presso l’anfiteatro in via Napoli 5 alle ore 21:00.

Questo evento rappresenta il culmine di un progetto di teatro sociale che ha impegnato i ragazzi dell’associazione per un intero anno. Il progetto ha coinvolto persone di tutte le abilità in un’avventura artistica che comprende canto, balli e recitazione, dimostrando che l’arte può essere uno strumento potente di inclusione e crescita personale. Siamo orgogliosi di comunicare che tutti gli spettacoli finora messi in scena hanno già attirato più di mille spettatori, testimoniando il grande successo e l’apprezzamento del pubblico per l’iniziativa.

A MODO TUO non è solo un’esibizione, ma un vero e proprio viaggio emozionante che ci porta a riflettere sull’importanza dell’inclusione e della solidarietà. Un inno alla gioia di vivere e alla bellezza di essere unici.

L’ingresso è libero e gratuito.




NUOVA LEGGE ELETTORALE

Per passare da una politica di potere ad una di programma

di Giancarlo Infante

PoliticaInsieme.com, 4 settembre 2024. Il sistema elettorale è stato utilizzato per imporre il bipolarismo in Italia. Un elemento funzionale alla contrapposizione tra Berlusconi e i suoi oppositori. Entrambi convinti che la cosa più importante da acquisire fosse la governabilità a scapito della rappresentanza.

Il metodo elettorale del proporzionale andava stretto un po’ a tutti. A destra e a sinistra. Come a quelli del centro, in particolare agli eredi della DC che non capirono, o fecero finta di non capire, che la loro fine sarebbe stata quella dei “Capponi di Renzo”. Ma quel metodo stava stretto anche a tanti soggetti economici e della grande impresa che nei cinquant’anni precedenti, pur imponendo la loro forza, erano stati comunque costretti a fare i conti con i grandi partiti popolari della Prima Repubblica.

Il nuovo quadro politico italiano, emerso esattamente 30 anni fa, era inoltre funzionale a quegli interessi stranieri che, in qualche modo, erano interessati all’avvio di un processo di privatizzazione che non portava ad un ampliamento del mercato, né a una maggiore tutela dei consumatori, ma a un’autentica “spoliazione” dei gioielli di famiglia del nostro paese. E, così, da un gruppo di “capitani coraggiosi” ad un altro, abbiamo assistito al progressivo declino dell’Alitalia, ovviamente profumatamente pagato dagli italiani.

Quello era anche il periodo del cosiddetto “gigantismo bancario” di cui ha fatto le spese un articolato complesso di Casse di risparmio e di piccole banche locali, ma anche quelle più importanti della Sicilia e dell’intero Meridione. Tutte letteralmente scomparse, privando un importante segmento della struttura delle piccole e medie imprese di un fondamentale rapporto diretto con il sistema finanziario.

Potremmo continuare con l’elenco dei “disastri” conseguenti al cambio di “regime”. Come quello della nostra industria chimica. Montedison, ma anche il disfacimento dell’impero Ferruzzi di Raul Gardini, cosa furono se non un fallimento dell’intero sistema Paese? Ed è giunto pure lo spezzatino dell’Iri e, poi, delle cartolarizzazioni dei beni immobiliari pubblici. E abbiamo dovuto scoprire che sono mancati i tanti sbandierati investimenti dei privati così tanto garantiti in sostituzione di quelli pubblici per fare davvero moderna e all’avanguardia l’amata Italia. Così come siamo finiti con il ritrovarci con un’unica marca automobilistica quando, invece, c’era la possibilità di creare una competizione nella produzione delle auto che non sarebbe probabilmente, poi, sfociata nel deserto imprenditoriale di oggi.

Nonostante la lunga presenza di Silvio Berlusconi a Palazzo Chigi, non si è avviata una riforma del mondo delle comunicazioni di lungo respiro in grado di mettere il Paese sulla cresta dell’onda dell’evoluzione digitale. Troppo presi dal pensare all’esistente … fatto di tanti interessi di parte. Il fallimento del Piano dell’elettronica Iri – Stet fu una delle tante e definitive conferme. Doveroso, ovviamente, parlare dei duri colpi portati nel frattempo alla qualità e alla dignità del Lavoro, operazione in qualche modo funzionale al nuovo modo di governare i fenomeni del Paese.

A chi dovesse trovare questa disamina troppo impietosa non può che essere rivolto l’invito a comparare la collocazione dell’Italia degli inizi del ’90 nelle classifiche internazionali, quando, ma solo per fare un esempio, il nostro Paese era diventato il quarto più industrializzato al mondo, scavalcando addirittura il Regno Unito. Uno dei risultati pratici  sul piano imprenditoriale, ha riguardato, e riguarda, il Nord est  costretto, com’è oggi, ad una inevitabile integrazione con la Germania, se non ad una vera e propria dipendenza da questa.

Ecco, molte delle cause di questi negativi fenomeni devono essere fatte risalire alle modifiche portate al nostro sistema politico istituzionale e ad una politica quasi esclusivamente ripiegata su se stessa e sui propri equilibri ed esclusivamente interessata all’auto conservazione.

Un sistema che oggi, oltre ai dati negativi di natura economica, non è riuscito ad assicurare la governabilità ed ha più che mortificato la rappresentanza. Al punto che il Parlamento può essere definito un “buco nero” della decisione pubblica a favore di pochi capo partito che ne “nominano” i componenti. In guisa tale che questi non sono affatto i rappresentanti della intera Nazione, come recita la Costituzione, ma di un sistema di potere ben più forte di ciascuno di loro e di tutti loro messi assieme. Da qui l’inevitabile conseguenza di un Paese “eterodiretto” come dimostrano in questi ultimi mesi il diverso sentire degli italiani su temi importanti come la guerra in Ucraina e quella di Gaza, rispetto a quello dei decisori politici, e come dimostra il continuo e malinconico rifugio nell’astensionismo.

Del resto, cosa ci si deve attendere da partiti che da decenni e decenni rinunciano a misurarsi su progetti di medio e lungo periodo, abbandonati come sono alla sola gestione dell’esistente e condizionati, ed interessati, esclusivamente all’ immediato ritorno elettorale. Sia ben chiaro. Non è che una diversa legge elettorale risolverà d’amblée tutti i nostri problemi. Ma è certo che abbiamo bisogno di avviare un processo attraverso cui sia possibile restituire la chiave, la voce, e la capacità di decidere, e di governare, a tutti gli italiani.

Il ritorno al proporzionale consentirebbe la riorganizzazione del sistema politico e dei partiti sulla base di autentiche proposte programmatiche e non solo di potere com’è, invece, oggi. La politica non resterebbe imprigionata nelle mani di pochi e le necessarie coalizioni governative nascerebbero sulla base dei programmi delle forze politiche. Costrette a risolvere e superare le loro contraddizioni e incoerenze, vedi quelle che furono ai tempi dei “Dico” di Bertinotti e Prodi. E che sono evidenti anche oggi, al tempo della destra al potere, in materia di Europa e di rapporti con l’Occidente e con la Russia. Cioè su materie dalla cui evoluzione dipenderà in maniera assai rilevante il prossimo futuro, e la necessità per l’Italia di prendere decisioni di grande importanza strategica per invertire la strada imboccata verso un sostanziale declino.




ABBATTERE I CERVI NON SERVE

Abruzzo, Oipa: annullare delibera regionale

Milano, 4 settembre 2024. L’associazione si unisce all’appello lanciato anche da altre associazioni affinché venga fermato l’abbattimento e venga annullata la delibera. Abbattimenti inutili, decisione che irrompe come un fulmine a ciel sereno. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) definisce la delibera della Giunta della Regione Abruzzo n. 509 dell’8 agosto 2024 che ha approvato l’abbattimento di 469 cervi, tra cui cuccioli, che prevede persino un “prezziario minimo”: un tanto a esemplare, a seconda dell’età e del genere. Tariffe maggiorate per i cacciatori non residenti in Abruzzo. (Vedi tabella in calce).

Secondo l’associazione questa è una delibera tutto inaspettata poiché l’Abruzzo è una Regione che, prima della delibera in questione, aveva gestito la fauna selvatica in modo corretto.

Il problema della convivenza dell’uomo e delle attività agricole con un numero rilevante di questi animali può essere affrontato in maniera diversa. L’abbattimento non risolve il problema: sono disponibili varie misure preventive per evitare gli impatti negativi che gli animali possono avere sul territorio.

L’Oipa si unisce all’appello lanciato anche da altre associazioni affinché venga fermato l’abbattimento e venga annullata la delibera e ci uniamo anche alla proposta d’istituire un tavolo di esperti intorno al quale tutte le parti interessate possano discutere e cercare di trovare soluzioni alternative nel rispetto di questi meravigliosi animali.

La fauna selvatica è un bene indisponibile dello Stato, cioè di noi tutti, ed è tutelata, come tutti gli altri animali, dall’articolo 9 della Costituzione. La Regione Abruzzo torni sui suoi passi anche nel rispetto della stragrande maggioranza dell’opinione pubblica che ama gli animali ed è contraria alla caccia.




C’È ACQUA, MANCA L’ACQUA

Il punto di Michele Marino, segretario provinciale SI Chieti

Chieti, 4 settembre 2024. In Abruzzo c’è acqua potabile in abbondanza, tanto che si pensa di venderla ad altre regioni. L’acqua manca nelle case perché gli acquedotti sono vecchi: oltre il 60% si perde lungo il percorso. Inoltre, i partiti in molti casi hanno trasformato i troppi enti di gestione in baracche per trombati e clienti. A questo punto per risolvere il problema c’è da fare due cose, per niente semplici.

In primo luogo, occorre rimodernare le reti idriche. Non lo si farà facilmente perché servono investimenti ingentissimi (centinaia di milioni di euro) che i partiti non sono interessati a spendere. Rifare le reti significa privarsi della possibilità di investire in attività politicamente più remuneranti. Invece rifare le reti idriche farà arrabbiare la gente che si vedrà scassare la via sotto casa, mentre i partiti committenti non guadagneranno voti e ringraziamenti (se non dalle imprese appaltanti).

In secondo luogo, occorre che la ristrutturazione delle reti e la gestione sia affidata ad un solo ente regionale, così da consentire sinergie oggi impossibili. Un unico ente dotato di apparecchiature moderne e personale qualificato. Lo vorranno i tanti politici che da presidente o dirigente guadagnano oltre 100.000 euro l’anno?

A fronte di queste due evidenze assistiamo a politici del centro destra che, senza pudore e senza coerenza, protestano contro amministratori del centro sinistra e viceversa, anche qui senza pudore e senza coerenza.

Questa politica partitica meschina e miope ha causato il problema. Se ci si concentra sui singoli episodi locali non si va lontano. Mentre occorre affrontare il problema alla radice.

I partiti di destra e di sinistra dicano la verità: servono molti soldi per rinnovare le reti idriche, serve che i partiti non moltiplichino e si spartiscano le costosissime poltrone: basta un solo ente regionale.

PS Se anche il mio piccolo partito nel passato avesse avuto piccole responsabilità, quanto scritto non risulta meno vero. Discutiamo del sempre più drammatico futuro.




GLI EFFETTI NEFASTI SULLA CITTÀ

I nodi della cattiva politica e della pessima amministrazione sono venuti al pettine

Ortona, 4 settembre 2024. La cattiva politica dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Leo Castiglione continua a produrre i suoi effetti nefasti sulla collettività ortonese. Ad esempio, per l’anno scolastico 2024/2025, l’ex sindaco Leo Castiglione e la sua giunta, prima di andare a casa, con la deliberazione n. 34 dell’08 marzo 2024, hanno dovuto aumentare le tariffe dell’asilo nido mediamente del 25% rispetto al passato, in quanto le gravi criticità del bilancio da loro gestito, non hanno consentito di coprire con fondi comunali  l’aumento di circa 235.000 euro del costo annuale del servizio con l’impossibilità di utilizzare un contributo ministeriale di circa 30.000 euro.

Non avere la capacità di autocritica – dichiarano gli ex Consiglieri comunali Simonetta Faraone, Simonetta Schiazza, Gianluca Coletti, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Italia Cocco, Antonio Sorgetti e Simona Rabottini – è forse il limite più evidente dell’ex sindaco Leo Castiglione, che attribuisce sempre ad altri le sue gravi carenze in termini di capacità politica ed amministrativa. Dopo il Consiglio comunale del 14 marzo scorso e prima di tornarsene a casa e far commissariare il Comune, invece di azzerare la giunta comunale e tentare inciuci politici con la minoranza, perché non ha condiviso le scelte fondamentali per la città con l’allora maggioranza?

Non aver saputo gestire in modo oculato, efficiente ed efficace il bilancio comunale e la programmazione degli interventi – continuano gli ex Consiglieri comunali di Ortona – ha prodotto gravi criticità che, ad esempio, hanno impedito al commissario straordinario di rimediare all’aumento del costo del servizio del nido d’infanzia, impedendogli di modificare la deliberazione con cui la giunta Castiglione a marzo scorso ha aumentato le tariffe. Ha ragione Castiglione quando dice che i nodi vengono al pettine, infatti stanno arrivando uno ad uno.




TERAMO NATURA INDOMITA 2024

Si chiude la stagione dei grandi concerti. La manifestazione estiva teramana, con tre grandi eventi che si terranno in Piazza Martiri della Libertà, il cuore pulsante della città, dall’8 al 10 settembre

Teramo, 4 settembre 2024. La rassegna musicale è organizzata da ACS Circuito Spettacolo Abruzzo Molise con il patrocinio e il sostegno del Comune di Teramo, della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, del BIM, della TE.AM. e della Fondazione Tercas. Si parte domenica 8 settembre alle ore 18.00 con il concerto gratuito di Alfa, nome d’arte del giovane cantante-rapper Andrea De Filippi che, dopo aver ottenuto un grande riscontro di pubblico con il suo tour estivo Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato, approda a Teramo.

Il cantautore ventitreenne, molto noto alle nuove generazioni, è uno degli artisti più celebri e influenti della scena musicale italiana e si è fatto notare dal grande pubblico con la sua recente partecipazione al Festival di Sanremo. Alfa si è affermato per canzoni come Bellissimissima e Cin cin che hanno ottenuto milioni di visualizzazioni su YouTube e milioni di stream su Spotify.

Cin cin ha raggiunto 28 milioni di visualizzazioni su YouTube. I testi di Alfa raccontano le emozioni, i sentimenti e le difficoltà dei più giovani come l’amore, la solitudine, la speranza e le incertezze sul futuro ma sono anche forieri di messaggi positivi, con uno sguardo sempre sereno e positivo verso il percorso che accompagna gli adolescenti all’età adulta.

A seguire, lunedì 9 settembre, sarà Cristiano De Andrè a salire sul palco per raccontare l’indimenticato padre Fabrizio attingendo dal suo raffinato repertorio, De André #DeAndré – Best Of Live Tour è l’omaggio al cantautore genovese a 25 anni dalla sua scomparsa. Cristiano De Andrè, figlio e indiscusso erede dell’artista, unendo passato e presente con un tocco contemporaneo e una band d’eccezione, darà vita ad uno spettacolo unico e straordinario con le canzoni ancora oggi estremamente attuali e presenti nella memoria collettiva per l’intensità della sua opera.

Il concerto è organizzato da Best Eventi ed è possibile acquistare i biglietti sul circuito web ticketone, sui circuiti Ciaotickets e su Ticket master.

Infine, martedì 10 settembre saranno gli Elio e le Storie Tese, lo storico gruppo musicale italiano di rock satirico fondato da Stefano “Elio” Belisari nel 1980, a esibirsi in Piazza Martiri della Libertà. Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo è il nome dello show che, tra il sacro e il profano, gli Eelst porteranno sul palco teramano.

Lo spettacolo unisce alla musica i pensieri e le immagini originali di una sconfinata creatività, per un viaggio attraverso le contraddizioni del nostro paese diretto con abilità e ironia senza pari dagli Eelst.

I biglietti sono disponibili esclusivamente attraverso i canali di vendita autorizzati di ACS Circuito Spettacolo Abruzzo Molise. La prenotazione dei biglietti per persone con disabilità deve essere effettuata esclusivamente tramite l’invio di mail all’indirizzo biglietteria@acsabruzzomolise.org.




LA FAVOLA DELL’ORSO MARSICANO

Amarena rivive tra le pagine: Villalago celebra il libro in onore dell’orso marsicano

Villalago, 4 settembre 2024. La comunità di Villalago si è riunita per commemorare Amarena, il celebre orso marsicano la cui tragica uccisione, avvenuta un anno fa, ha scosso l’opinione pubblica e richiamato l’attenzione sulla necessità di proteggere la fauna selvatica del nostro territorio.

Durante la cerimonia, organizzata dall’Associazione Antico Borgo, sono stati premiati lo scrittore Alessandro Faonio, il designer Alessandro Napoleone e l’attore Giuseppe Ippoliti, per il loro straordinario contributo alla conservazione della memoria di Amarena e alla sensibilizzazione sul rispetto per la natura.

Alessandro Faonio ha saputo trasformare la storia di Amarena e dei suoi cuccioli, rimasti orfani, in un libro emozionante e coinvolgente, capace di sensibilizzare profondamente i lettori. L’opera, arricchita dalla copertina realizzata da Alessandro Napoleone, cattura la bellezza, la dolcezza e la maestosità dell’orso, rendendolo un simbolo potente della nostra eredità naturale. Giuseppe Ippoliti, oltre a portare il racconto di Faonio in vita attraverso intense letture pubbliche, ha realizzato un audiolibro che permette a un pubblico più ampio di avvicinarsi a questa commovente storia.

L’Associazione Antico Borgo ha riconosciuto il valore del loro impegno conferendo loro un Attestato di Merito, con la seguente motivazione: “per aver contribuito significativamente alla conservazione della memoria di Amarena, promuovendo il rispetto per gli animali e la natura. Le loro opere e azioni rappresentano un modello ispiratore di dedizione e sensibilità ambientale, riflettendo un profondo impegno verso la tutela del nostro mondo naturale”.

Amarena, parte integrante della popolazione di orsi marsicani, era una figura nota e amata nel territorio. La sua uccisione ha sollevato un’ondata di emozione e ha rafforzato la determinazione a proteggere questa specie, già a rischio di estinzione. Faonio, Napoleone e Ippoliti continuano a portare avanti questa missione, coinvolgendo scuole, enti e cittadini in eventi di divulgazione e sensibilizzazione, con l’obiettivo di promuovere una convivenza rispettosa tra uomo e natura.

Il libro dedicato ad Amarena, insieme all’audiolibro, è disponibile su Amazon e in molte librerie.




ORSI E PASTORI, DUE SPECIE A RISCHIO DI ESTINZIONE

Sabato 7 settembre il convegno

Navelli, 4 settembre 2024. Organizzato dall’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali e in particolare dal vicepresidente, nonché orgogliosamente agricoltore abruzzese, Dino Rossi, il convegno si terrà il 7 settembre p.v. nella Sala polifunzionale “G. Santucci” in piazza San Pelino a Navelli. Si svolgerà sia al mattino, dalle 10 alle 12, sia al pomeriggio dalle 13,40 alle 16 circa. A seguire, le gradite domande e gli interventi del pubblico. Si ringrazia l’amministrazione comunale di Navelli per la disponibilità e sensibilità sul tema, decisamente importante ma anche ostico e parrebbe pure sfortunato visto che in non poche località previste e contattate precedentemente – Pescasseroli, San Benedetto dei Marsi, Celano e Pescina – la cosa per un motivo o per l’altro non ha avuto seguito.

Navelli, tuttora terra di lupi e orsi, è un piccolo e caratteristico comune abruzzese situato all’estremità delle propaggini sud-orientali del massiccio del Gran Sasso d’Italia, su un colle in posizione dominante sull’omonimo altopiano, e fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Di origine medievale, è un centro agricolo conosciuto per la produzione dello zafferano dell’Aquila DOP, ma anche una storica realtà pastorale e luogo di transumanza come testimonia la posizione strategica lungo il Tratturo Magno, in corrispondenza della diramazione di Centurelle. Il Tratturo Magno è il più lungo (244 km) e il più importante tra i tratturi italiani.

Uno dei temi affrontati sarà il “Green Deal, un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l’UE sulla strada di una transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, e che ha portato la cosiddetta rivolta dei trattori in Europa.

Nel convegno si capirà il perché. I relatori del convegno, a partire dal mattino e dopo i saluti del sindaco di Navelli, sono: Dino Rossi, vicepresidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali; Virgilio Morisi, allevatore; Paride Tudisco, presidente degli Usi Civici del Teramano; prof.sa Lina Calandra, del Dipartimento scienze umane dell’Università degli Studi dell’Aquila. Dopo un rinfresco per tutti, dalle 14 interverranno: Michele Corti, già docente di Zootecnia di montagna presso l’Università degli Studi di Milano nonché presidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali; Giovanni Todaro, giornalista naturalista e scrittore che tratterà la disinformazione e propaganda; Spartaco Gippoliti, studioso che da decenni si occupa di tassonomia e conservazione dei mammiferi ed è rappresentante dell’associazione Wilderness; Paolo Forconi, zoologo abruzzese particolarmente esperto di orsi bruni e lupi; Alessandro Novelli, allevatore. Al termine, intorno alle 16, spazio aperto agli interventi del pubblico.

Per quanto riguarda l’orso bruno marsicano, la situazione continua a essere gravissima, poiché da decenni sono solo una cinquantina (anche per via del massiccio bracconaggio abruzzese), mentre quelli alpini in Trentino, pur partendo solo da dieci esemplari reintrodotti appena trent’anni fa, sono letteralmente esplosi numericamente. O come gli orsi bruni iberici, trent’anni fa appena una cinquantina circa ma che oggi grazie ad esperti efficienti e a interventi validi e accorti sono ormai oltre 400. Senza volere infierire, purtroppo i risultati ottenuti in tal senso dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise se avvenissero in aziende private avrebbero senza dubbio portato all’immediata sostituzione dei vertici, cosa che curiosamente finora non è avvenuta. Ma ciò è vero anche in altri parchi italiani, nonostante i notevoli fondi pubblici assegnati.




IN SCENA L’INCLUSIONE

Erga Omnes e il laboratorio teatrale gratuito per studenti universitari e ragazzi con disabilità.

Chieti, 4 settembre 2024. L’Associazione Erga Omnes di Chieti, organizza un laboratorio teatrale gratuito per studenti universitari e ragazzi con disabilità, grazie al finanziamento dell’Università degli Studi G. d’Annunzio.

Il laboratorio, che si svolgerà presso la sede operativa di Erga Omnes, in via Monte Grappa n. 176 a Chieti Scalo (ex centro sociale San Martino), avrà inizio il 13 settembre e proseguirà ogni venerdì, dalle 17 alle 19, per un totale di 12 incontri, concludendosi il 10 dicembre, alle ore 18, con la messa in scena, all’Auditorium del Rettorato, di una rappresentazione teatrale, strutturata durante il percorso dai ragazzi stessi, guidati dal regista Antonio Tucci, supportato da volontari psicologi.

I ragazzi del progetto “Una Chiave”, che offre attività di supporto psicologico e ludico-ricreative in particolare ai ragazzi con disturbo del neurosviluppo, portato avanti dai volontari dell’associazione teatina nata nel 2011, saranno i protagonisti, insieme agli studenti della d’Annunzio che vorranno prendere parte a questa opportunità formativa di inclusione, comunicazione e relazione.

Il progetto ha avuto il patrocinio morale dell’Università degli Studi G. d’Annunzio, l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Abruzzo, l’Ordine dei Medici di Chieti, Ordine dei Giornalisti della Regione Abruzzo, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Chieti, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Comune di Chieti, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti, il CSV (Centro Servizi per il Volontariato) dell’ Abruzzo, l’Adsu (Azienda per il Diritto agli Studi Universitari) di Chieti e Pescara, l’Informagiovani di Chieti e la RAI Abruzzo.

Media Partner sarà Radio Teate On Air.

Le iscrizioni sono aperte fino al 6 settembre attraverso il seguente link: https://bit.ly/3MwLbmc

Per maggiori informazioni: 0871-450291 oppure 329-8263353 (whatsapp) o all’e-mail info@erga-omnes.eu