PREMIO ERMINIO SIPARI

Inventario archivio storico Sipari

Pescasseroli, 8 settembre 2024. Lo scorso sabato 7 settembre, nella casa natale di Benedetto Croce, la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e del Molise ha presentato l’inventario dell’Archivio Sipari, dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza nel 2008.

Grazie a un finanziamento della Direzione Generale degli Archivi del 2022 è stato possibile procedere al riordino ed all’inventariazione dell’importante archivio della famiglia materna del grande filosofo (nato a Pescasseroli nel febbraio del 1852) archivio che è stato presentato dalla Soprintendente archivistica e bibliografica dell’Abruzzo e del Molise, Dott.ssa Giuseppina Rigatuso. Tra i relatori il Prof. Luigi Piccioni, esperto, tra l’altro, della figura di Erminio Sipari.

I documenti contenuti nell’archivio ripercorrono oltre duecento anni di storia della famiglia Sipari, con due nuclei distinti ma integrati: attività legate all’industria armentizia e attività dell’ingegnere Erminio Sipari, noto per il suo impegno per la realizzazione della prima area protetta d’Italia, il Parco Nazionale d’Abruzzo.

Nell’archivio, si trovano progetti di Erminio Sipari inerenti alla modernizzazione e lo sviluppo del territorio, tra cui quelli relativi alla costruzione di un impianto idroelettrico a Pescasseroli, realizzato nel 1908.

Eletto alla Camera dei deputati nel 1913 fu tra i sostenitori dell’approvazione della legge 778 dell’11 giugno 1922 “per la tutela delle bellezze naturali e degli immobili di particolare interesse storico”, promossa da suo cugino Benedetto Croce.

Nella stessa giornata ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del Premio intitolato a Erminio Sipari.

I vincitori della seconda edizione sono: Emilio Bartolini, autore del libro “La riserva mancata – Il Padule di Fucecchio tra crisi ambientale e difficile tutela (1970-1989)”, Corradino Guacci, con “Storie di uomini, orsi e lupi nel Parco nazionale d’Abruzzo delle origini. 1921-1933”, e Giulia Gentile, con lo “Studio della struttura genetica di popolazione della lontra eurasiatica (Lutra Lutra) nel Parco Nazionale del Cilento tramite tecniche di genetica non invasiva”. Infine, per la sezione “Giovani, ambiente e sviluppo sostenibile” si è classificato al primo posto l’elaborato “Sulle tracce della linea Gustav” proposto dagli studenti del Corso CAT (Costruzione, Ambiente e Territorio) dell’Istituto Patini – Liberatore di Castel di Sangro (AQ). Una speciale menzione è stata attribuita al progetto ORSO GUARD, un dispositivo di sicurezza che tramite radiofrequenza agevola la convivenza tra umani e orsi, realizzato da un gruppo di studenti dell’Istituto omnicomprensivo di Popoli (PE).

A conclusione della giornata è stato presentato il bando per la terza edizione del Premio Sipari la cui scadenza è stabilita al 30 aprile 2025.




STAGIONE DI PROSA AL CANIGLIA

Trecento abbonamenti in poche ore dall’apertura della campagna per le sottoscrizioni, Meta Aps chiude le vendite degli abbonamenti

Sulmona, 8 settembre 2024 – La Città di Sulmona e il territorio rispondono con entusiasmo alla chiamata della Stagione di Prosa 2024/2025 del Teatro Maria Caniglia: in poche ore sono stati sottoscritti  300 abbonamenti, tra chi ha confermato la propria presenza anche quest’anno e chi ha deciso di acquistare un abbonamento per la prima volta; molti i nuovi abbonati tra cui tanti giovani, grazie ai quali inizia a manifestarsi in modo chiaro un ricambio generazionale. Un segnale importante che  sottolinea quanto fermento ci sia intorno ai contenuti culturali di qualità, quanto interesse ancora e soprattutto oggi il Teatro sia capace di generare; fila e attese come per le campagne abbonamenti di altri e importanti teatri italiani, fatto che mette in luce che anche in provincia o in territori periferici lontani dai grandi poli attrattivi è possibile portare avanti progetti culturali capaci di generare un così ampio consenso.

Meta APS si vede costretta a porre termine alla campagna abbonamenti, così da poter garantire a tutti la possibilità di procedere con l’acquisto di titoli singoli per i vari spettacoli in cartellone, dando spazio a chi per le più disparate motivazioni non procede con l’acquisto di un abbonamento.

«Ringraziamo tutti coloro i quali hanno deciso di abbonarsi alla stagione di Prosa 2024/25 del Teatro Maria Caniglia; è per noi una manifestazione di affetto che ci sostiene nelle nostre scelte e nel nostro lavoro. Siamo dispiaciuti di non poter soddisfare tutte le richieste, fermandoci ad accogliere solo una parte di quelle pervenute. La stagione di prosa è a un passo dal poter sostenere la doppia replica degli spettacoli: ci stiamo lavorando con determinazione e siamo certi che il nuovo progetto “Prossima fermata Teatro”, che mira a coinvolgere tutti i paesi del comprensorio, contribuirà a raggiungere questa finalità. Meta Aps, Amministrazione comunale e collettività devono cooperare per arrivare a costruire un cartellone costituito da doppie repliche, così da poter accogliere, anche in abbonamento, tutto il pubblico interessato» dichiara il Direttore Artistico della Stagione di Prosa Patrizio Maria D’Artista, che aggiunge «Stiamo diventando una comunità che si arricchisce giorno per giorno di nuove presenze ed energie, una comunità che si rinnova e si ritrova nel suo splendido Teatro: ci vediamo il 16 novembre per iniziare insieme e di nuovo, una splendida Stagione».

Meta APS attende il pubblico sabato 16 novembre alle ore 21:00, per la prima della Stagione di Prosa con lo spettacolo L’Anatra all’arancia con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli, per la regia di Claudio Greg Gregori.

I singoli biglietti saranno in vendita a partire da martedì 1° ottobre presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona, sulla piattaforma online Ciaotickets e nei punti vendita abilitati. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti anche presso il Botteghino del Teatro. Si ricorda che i biglietti di L’illusione della Libertà di e con Umberto Galimberti sono attualmente in vendita  presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona, sulla piattaforma online Ciaotickets e nei punti vendita abilitati.




CHIUDE LA TRE GIORNI MARSICALAND

Un successo oltre ogni aspettativa

Avezzano, 8 settembre 2024. Si è conclusa con grande successo la tre giorni di Marsicaland, evento che ha saputo unire cultura, tradizione e innovazione, mettendo al centro l’eccellenza della produzione agricola locale. In particolare, il Mercato diretto della terra e delle tipicità alimentari ha fatto registrare in piazza Risorgimento un vero e proprio boom di presenze, confermandosi il cuore pulsante della manifestazione.

Gli ospiti hanno avuto modo di apprezzare le eccellenze del territorio, accuratamente selezionate dal direttore scientifico di Marsicaland, Ernesto di Renzo, che ha curato un’esposizione in grado di rappresentare al meglio le molteplici sfaccettature dell’agricoltura marsicana. Dai formaggi ai salumi, dai prodotti ortofrutticoli del Fucino ai vini locali, la varietà e la qualità dell’offerta hanno riscosso ampi consensi.

Una tre giorni stupenda”, ha affermato con soddisfazione il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio, “siamo partiti con un’inaugurazione in grande stile, poi la mostra bellissima, i convegni e i tanti eventi paralleli molto partecipati. C’è stata molta gente e tutto è riuscito alla perfezione. Un grazie va a tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di tutto ciò insieme al Comune di Avezzano, e mi riferisco all’Arap e alla Regione Abruzzo, in particolare all’assessore Imprudente, e agli assessori, ai consiglieri e ai tecnici del Comune. Un grande evento per riscoprire l’identità e l’autenticità della Marsica”.

Molto partecipati anche i vari convegni, che hanno approfondito tematiche legate alla sostenibilità agricola e alla valorizzazione delle produzioni locali, oltre alle degustazioni che hanno animato l’evento. Tra queste, spiccano la degustazione del cocktail “Aperitivo Marso”, quella del piatto tipico marsicano, e le sessioni dedicate ai vini d’altura, che hanno regalato al pubblico un’esperienza sensoriale unica.

Non da meno, la mostra allestita presso il polo culturale ex Montessori, dedicata alle figure femminili nel mondo dell’agricoltura, ha attratto un vasto pubblico. Un omaggio doveroso alle donne che, con il loro impegno e la loro passione, contribuiscono da sempre alla ricchezza e al futuro del settore agricolo locale.

“È stata una manifestazione di altissimo profilo con grandissimi risultati”, ha dichiarato il vicepresidente della Regione Abruzzo con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, “un lungo processo che tende a identificare un territorio valorizzando la base e cioè l’agricoltura. Un riconoscimento, ma anche consapevolezza, che tramite i prodotti del Fucino e dell’intera Marsica diventa un momento di storia, cultura e tradizione tutta da raccontare. Tre giorni pieni di appuntamenti, tanta partecipazione e la certezza che stiamo costruendo un’identità grazie a questo progetto. Il percorso tracciato insieme alle associazioni, al Comune di Avezzano, ha visto protagonista la Regione in maniera importante con il braccio operativo dell’Arap ed è l’avvio di un processo che potrà essere fondamentale per identificare questo territorio e farlo conoscere al livello nazionale e internazionali consapevoli che oggi il cibo è uno strumento di comunicazione fortissimo e che intorno alla qualità può rappresentare un punto di riferimento certo”.

Ad affascinare Avezzano e la Marsica il corteo storico che, partito dall’Aia dei musei, ha raggiunto piazza Risorgimento attraversando tutta la città. Una pagina della storia del territorio raccontata con le decine e decine di persone che hanno preso parte alla parata in costume con tanto di strumenti utilizzati nel mondo dell’agricoltura.

Marsicaland chiude così la sua edizione 2024 con un bilancio straordinariamente positivo, segnando un nuovo importante passo nella promozione e valorizzazione delle eccellenze del territorio marsicano.

“MarsicaLand, oltre a essere un grande evento che celebra e promuove l’agroalimentare come risorsa economica”, ha spiegato il professore Di Renzo, “è anche l’invito a farsi patrimonio culturale condiviso, una casa comune, una proposta di futuro, un’idea ambiziosa da realizzarsi tutti assieme nel segno dell’appartenenza al territorio, nella identificazione in esso. Una appartenenza che deve essere come prima cosa un’adesione sentimentale ai luoghi di un’appartenenza che necessita di essere ribadita, rinvigorita, interiorizzata e condivisa affinché la Marsica ridiventi quel soggetto storico, politico e territoriale che è stata in passato”.




BUONA LA PRIMA!

La RG stampa supera Altino (A2) 4-1 nel primo test stagionale

Teramo, 8 settembre 2024. Arriva il primo successo, anche se in amichevole, per la RG Stampa Futura Teramo (foto Damiano Natale). Nel test giocato ieri sera sul campo di Vasto, le biancorosse teramane hanno superato Altino, compagine che prenderà parte al prossimo campionato di A2, con il finale di 4-1 (si sono disputati 5 set) con questi parziali: 28-30; 24-26; 25-18; 18-25; 13-15.

Dopo due settimane di intenso lavoro in palestra, la Futura ha dimostrato di essere un gruppo solido e capace di poter giocare una buona pallavolo. La RG Stampa Futura Teramo tornerà sul parquet venerdì prossimo, sempre in trasferta, per la seconda amichevole della stagione. Si viaggerà in Umbria per affrontare la compagine del Trestina (PG). Questo il tabellino dell’incontro di ieri:

TENAGLIA ALTINO (A2)  1: Mennecozzi 4, Grazia 4, Sangoi 5, Galuppi, Martinelli 6, Vighetto 12, Bovolo 4, Ndoye 5, Foresi 1, Zamboni, Pisano, Petrovic 13, Tega 12. All. Giandomenico.

RG STAMPA FUTURA TERAMO (B1) 4: Mileno 5, Coccoli 7, Danaila 3, Sbano, D’Urso, Costantini 10, Ruggiero 5, Capone 2, Sartore 17, Mazzagatti 9, Zarattini, Renzi 1, Patasce 18, Ventura. All. Collavini.




IL VANGELO CI INSEGNA A PRENDERCI CURA

… ma alcuni preferiscono il verbo ‘allontanare’ (e il razzismo)

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 8 settembre 2024. Portare al Signore, non allontanare persone e problemi. Ma forse i verbi che oggi ci connotano non sono aver cura e portare, ma spesso allontanare e far finta di non aver visto. Esempi dello snobismo classista e/o cattolicesimo borghese che non si sporca.

Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.

Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.

E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!» (Mc 7, 31-37 – XXIII TO/B).

Anche se non volessimo, basterebbe il dramma dei migranti (per fame, violenze, restrizioni di libertà, morte in mare, diritti non riconosciuti nei Paesi di approdo) o delle uccisioni di donne, bimbi e famiglie, per poter aprire gli occhi su quanta sofferenza, e di quanti tipi, alberga nel mondo; senza dimenticare i malati e le vittime delle malattie gravi che colpiscono amici e parenti.

Nel Vangelo esiste una specie di movimento continuo, sia personale che di gruppo: portare al Signore Gesù chi soffre. Di questi movimenti comprendiamo tante cose: la ricerca classica di chi sta male e anela a star meglio, la fama di guaritore di cui godeva Gesù, la fede, insieme a tanti aspetti umani e semplici, di chi è nel bisogno o di chi lo accompagna. Il tutto è sintetizzato in quella espressione frequente: “gli portarono … e lo pregarono di…”.

Questo movimento, questo “portare” sé o gli altri al Signore, lungo la storia, non si è mai interrotto. È così nelle chiese sconosciute o nei santuari noti, negli angoli più nascosti del villaggio globale, dove c’è dolore o disagio, solitudine o persecuzione. Portare al Signore, non allontanare persone e problemi.

Non vorrei ricadere in una sterile critica dei nostri tempi o della cultura oggi dominante, ma forse i verbi che oggi ci connotano non sono aver cura e portare, ma spesso allontanare, far finta di non aver visto e trovare mille scuse per menti ottuse e cuori induriti, che ignorano o dimenticano o mentono o attaccano chi ha bisogno. Del resto, come può comprendere la tenerezza e la sollecitudine verso gli altri chi riempie testa e cuore (e web) di frasi razziste e cattive, chi non ha nessuna cura degli altri e vive nell’individualismo più bieco e sciocco?

Per portare qualcuno al Signore bisogna farsene carico, prendersene cura – I care, diceva Lorenzo Milani. Conosco diverse persone, non credenti e credenti, anche laici impegnati e pastori, che non  manifestano nessun interesse, finanche a rifiutarsi di fare delle semplici visite a malati e sofferenti, disagiati e poveri. Sono perfetti esempi di quello snobismo classista e/o cattolicesimo borghese che non si sporca le mani, ma preferisce solo pontificare sul mondo che non va, su chi soffre, sulla politica, sui migranti bla bla…

Quante chiacchiere! Le domande invece sono: quante ore di volontariato a settimana o mese facciamo?

Quanti malati o anziani (parenti o amici) abbiamo visitato nell’ultimo mese?

Se la somma fosse zero sarebbe il caso di… darci da fare prima che la mente e il cuore si ammalino.

Si serve chi ha bisogno e la/o si porta al Signore perché si crede che senza di Lui non ci può essere bene o salvezza, guarigione o serenità.

Si porta al Signore perché solo Lui fa bene ogni cosa. Per chiedere e ottenere miracoli ci vuole fede, tanta fede. Ma ci vuole anche tanta umiltà. La persona propone e Dio dispone, si dice.

Certo – insisto – il portare al Signore non ci esclude dal rimboccarci le maniche per fare qualcosa per chi sta male. Aiutati che Dio ti aiuta, si suol dire. Quindi dobbiamo portare  al Signore e, al tempo stesso, aver cura di chi portiamo e ricordiamo presso il buon Dio. Nella stessa misura: cura attiva e preghiera costante.

Riferendosi alla sua figlia ammalata Francoise Emanuel Mounier ha scritto alla moglie: “Dal mattino alla sera, non pensiamo a questa sofferenza come a qualcosa che ci viene tolto, ma come a qualcosa che doniamo, per non essere da meno di questo piccolo lustro che è fra noi; per non lasciarla sola, lei che deve attrarci, per non lasciarla sola a soffrire con Cristo”.




DON BENZI E LA SOCIETÀ DEL GRATUITO

Intervista a Stefano Zamagni

Politiciainsieme.com, 8 settembre 2024.  Il 7 settembre di 99 anni fa nasceva don Oreste Benzi. La prossima settimana a Rimini inizia l’anno benziano con una serie di eventi per approfondire la figura del sacerdote dalla tonaca lisa che si concluderanno il prossimo anni. A presiedere il Comitato del Centenario è il prof. Stefano Zamagni, professore di economia all’Università di Bologna, già presidente dell’Agenzia per il terzo settore, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Interris.it lo ha intervistato.

Prof. Zamagni, quando incontrò don Benzi?

“Alla fine degli anni ’50, avevo 13 anni e don Benzi era direttore spirituale del seminario ed assistente spirituale dei giovani dell’Azione Cattolica cui ero iscritto. In quegli anni a Rimini si era creata una realtà interessante poiché c’erano tre sacerdoti che seguivano i ragazzi: don Luigi Tiberti, che seguiva i lavoratori, don Giancarlo Ugolini, che poi divenne assistente di CL, e don Oreste. I giovani sceglievano uno dei tre ma la gran parte seguivano i primi due perché don Benzi era molto esigente”.

È vero che le dava lezioni?

“Io frequentavo l’istituto tecnico per ragionieri. La mia famiglia era di modeste condizioni economiche e si aspettavano che io andassi a lavorare dopo il diploma. Don Oreste però decise di darmi lezioni di lingua e cultura greca e latina. E’ da lui che ho appreso ad indagare l’etimo, il significato delle parole. Poi mi insegnò a leggere i giornali per capire l’attualità”.

Quali autori le faceva leggere?

“Jacques Maritain, che scrisse ‘Umanesimo integrale’, il teologo von Balthasar, il filosofo Mounier, testi di sociologia filosofica. Mi diceva ‘è inutile che ti suggerisca testi economici che fai già a scuola’, lui mi dava il complemento, quello che mi mancava. Conservo ancora oggi le schedine che mi faceva fare con le recensioni dei libri. Fu un metodo importante perché dovevo prima enunciare la tesi dell’autore e poi dare una mia critica. Non come quei riassunti inutili che fanno fare oggi a scuola”.

Don Benzi come la aiutò nel discernimento dopo il diploma?

“Io pensavo di andare a studiare a Bologna ma lui mi disse di no perché avrei avuto una vita facile.  ‘Non farai una vera esperienza e non misurerai le tue capacità’ mi diceva. Sia chiaro: don Oreste non imponeva nulla ma consigliava. Così mi suggerì di andare a Milano. Per tutta l’estate dopo il diploma mi fece studiare spiegandomi cosa dovevo apprendere e poi alla fine dell’estate mi fece fare il concorso per entrare al Collegio Agostinianum dell’Università Cattolica. Vinsi la borsa di studio altrimenti non avrei mai potuto permettermi quell’Università. Fu molto dura, c’erano regole ferree nel collegio e dovevo dare esami aggiuntivi. Inoltre, non dovevo rimanere indietro con gli esami ed avere una media del 27 senza prendere mai un voto più basso del 24. Vidi tanti miei compagni che dovettero abbandonare perché non riuscivano a tenere il passo”.

Don Benzi aveva visto in lei un talento.

“Si sappia che l’approccio educativo di don Oreste era esigente. Non diceva ai ragazzi ‘poverino’, ma li invitava a scontrarsi con le difficoltà, a formarsi con le difficoltà. Questa tematica oggi è tornata di attualità. Don Benzi sapeva che il carattere è più importante della formazione e soprattutto sapeva bene che il carattere si forma solo in una certa fase della vita, mentre la conoscenza si può formare anche dopo. Don Benzi educava al coraggio e all’intraprendenza”.

Lei fu anche uno dei primi amministratori dell’albergo voluto da don Oreste.

“A 19 anni, appena diplomato, mi nominò direttore dell’albergo Madonna delle vette ad Alba di Canazei e lo feci per tre estati. Dovevo far quadrare i conti, provvedere agli acquisti, tenere i rapporti col personale, organizzare i turni. Era necessario essere maggiorenne e saper guidare l’auto. La cosa più bella fu come lui riuscì a trovare le risorse per la costruzione andando in America negli anni ’50”.

Dal suo racconto emerge un sacerdote di cultura.

“La prima forma di carità è quella intellettuale. Don Benzi sapeva che bisogna aiutare le persone ad uscire dall’ignoranza. Soprattutto con i poveri doveva spiegare il significato delle cose e aiutarli a capire il mondo. Era una forma di rispetto nei loro confronti. Anche Gesù parlava di cose difficili e poi le spiegava con le parabole per i semplici”.

Lei è il massimo teorico dell’economia civile. Come interpreta l’idea di “società del gratuito” di don Benzi?

“Il concetto della società del gratuito di don Benzi è entrato nell’enciclica Caritas in veritate di Benedetto XVI alla cui redazione ho contribuito. Don Oreste intuì che era necessario riconoscere il valore del dono – che è gratuito per definizione – anche dal punto di vista economico. La società del gratuito che si esprime nell’economia del dono deve trovare posto dentro il mercato, non fuori”.

Può spiegare questo concetto?

“Occorre distinguere tra donazione e dono. La donazione è un oggetto ed è tipica della filantropia in cui prima si fa business e poi si elargisce ai poveri. Invece il dono presuppone una relazione interpersonale. È il riconoscimento dell’altro da me come fratello. Da qui nasce quel sistema di relazioni interpersonali basato sulla gratuità, in cui – come diceva il don – ‘ognuno detiene il bene dell’altro’”.

La fase diocesana del processo di beatificazione di don Benzi è conclusa. Lei pensa sia un santo?

“La Chiesa ha già dichiarato don Oreste Venerabile. Io sono ottimista, penso che il prossimo anno possa arrivare bolla papale”.

Intervista di Luca Luccitelli




VELA ITALIANI GIOVANILI

Classi in doppio a Pescara day 3

Pescara, 8 settembre 2024. Terzo giorno fotocopia, sole e un bel vento oltre i 10 nodi: programma pieno – Quattro prove del giorno per 29er, RSFeva e i catamarani Nacra 15, Hobie Cat 16 Spi e Hobie Dragoon. Tre prove per i 420 flotta Gold, due per la Silver – Le classifiche del penultimo giorno.

Domani il giorno dei titoli italiani giovanili Penultimo giorno di regate a Pescara per i Campionati Italiani Giovanili delle classi in Doppio, la Regata FIV organizzata dal Circolo Nautico Pescara 2018, con la collaborazione del club Svagamente e della Lega Navale Italiana di Pescara. Anche oggi le 281 barche per 562 veliste e velisti teenager da tutta Italia hanno approfittato di condizioni meteomarine ideali: un’altra giornata di sole e di vento termico di 10-12 nodi, mare poco mosso, campi di regata resi più tecnici dalla presenza di una accentuata corrente: una manna per velisti e organizzatori, con i quattro campi di regata che hanno dato vita ancora una volta a più di 30 prove complessive.

Domani ultimo giorno di regate, con previsioni meteo variabili, saranno le prove decisive per assegnare i titoli delle sei classi e delle varie categorie di età, e i relativi podi. La cerimonia di premiazione che chiuderà questa Regata FIV è in programma intorno alle 17:00.

CLASSIFICHE DOPO LE REGATE DEL TERZO E PENULTIMO GIORNO (TRA PARENTESI LE PROVE DISPUTATE)

CLASSE 420 (8 prove totali per la flotta Gold, 7 per la flotta Silver) La deriva classica che offre al campionato la flotta più numerosa con 101 barche, ha corso tre regate nel gruppo Gold (il miglior 50% degli equipaggi) e due per i Silver.

Rafforzano la loro leadership al comando i campioni mondiali ed europei in carica, i triestini Lisa Vucetti e Vittorio Bonifacio (SV Barcola e Grignano), mentre al secondo posto salgono imperiose Emma Maltese (CV Antignano) e Sofia Titolo (CN Savio).

Terzo posto per Nicolas Margaria e Edoardo Cavero (CV Vernazzolesi). 29er (10 prove totali) In testa sempre Giulia Bartolozzi e Pietro Rizzi (SCG Salò), davanti a Federica Contardi e Lorenzo Di Pietro (CV3V). Terzi Cosimo Del Bimbo e Leonardo Scarpellini (YC Punta Ala).

HOBIE DRAGOON (12 prove totali).

Tante regate e tanto divertimento per il cat dei più giovani. In testa alla classifica sempre i locali Carlo Maria D’Amico e Alberto Dell’Atti (Svagamente), secondi i laziali Elena Spalloni (Compagnia della Vela di Roma) e Francesca Tiseno (CV Ventotene), terzi Gianmarco Landucci e Fiamma Montecchi (CV Pietrabianca).

HOBIE CAT 16 SPI (12 prove totali)

Soddisfazione per le tante regate anche per il cat classico. Primi in classifica sono sempre gli specialisti sardi Paolo Pedde e Samuele De La Ville (WC Cagliari), davanti a Carlo Mustacchi e Gaia Merli (CV3V), mentre al terzo ci sono Valerio Tomassi e Benedetta Carlevaro (Compagnia della Vela di Roma). Un podio che sembra difficilmente attaccabile, ma le distanze tra i primi tre sono minime.

NACRA 15 (12 prove totali)

Si confermano in testa i cagliaritani Alessandro Vargiu e Margot Grace Fedeli (WC Cagliari), che riescono a tenere a distanza i campioni del mondo Youth 2024 Lorenzo Sirena e Alice Dessy (YC Cagliari), secondi. Terzo posto per i pescaresi Vincenzo Sebastiani e Marta Fiorenza (Svagamente).

RSFEVA (12 prove totali)

Anche in questa classe con gli equipaggi più giovani grande divertimento e soddisfazione per le tante regate disputate a Pescara. I nuovi leader della classifica sono Edoardo Bastini e Samuele Bardelli (CN San Bartolomeo al mare), secondi Diego Leone Severi e Vittorio Collini (YC Rimini), terzi Guido Usardi e Maria Fogazzi (CV Toscolano Maderno). Come sempre è piacevole constatare le diverse aree geografiche degli equipaggi nelle prime posizioni.

FIVILLAGE

Tutte le Regate FIV adottano formati e componenti aggiuntive secondo standard definiti. Tra questi il FIVillage, una struttura autonoma e itinerante che verrà utilizzata in occasione degli Eventi FIV dislocati sul territorio nazionale. Composto da un palco con maxischermo e una serie di stand di sponsor, partner e occasioni di animazione e servizi per gli atleti e il pubblico, il villaggio itinerante rappresenta uno spazio di aggregazione per i regatanti, gli accompagnatori e il pubblico, nonché una vetrina per gli sponsor.




STOFFA DA VENDERE

La SIECO esce sconfitta dal primo test con Pineto ma …

Ortona, 8 settembre 2024. Primo test per le abruzzesi Abba Pineto (Serie A2) e Sieco Akea Ortona (Serie A3) che nel pomeriggio di sabato 7 settembre si sono ritrovate presso il palasport di Ortona per un allenamento congiunto. Inizio del riscaldamento ore 17:30 la gara, invece, comincia alle 18.15. Alla fine, la Sieco Akea ne esce sconfitta per tre set a uno mostrando però grande qualità di gioco e mettendo alla luce importanti individualità. I ragazzi di Coach Denora hanno tenuto testa ad un Pineto costruito per far bene in Serie A2. Molto equilibrati i primi tre set. Brava l’ABBA Pineto a non scoraggiarsi nel primo set quando la Sieco Akea era ad un passo dalla vittoria.

I pinetesi, sotto 23-21 hanno uno scatto d’orgoglio e con parziale di 0-4 riescono a ribaltare il punteggio. Nel secondo set è invece la Sieco a dover rincorrere gli ospiti. Si tratta di un lavoro laborioso che comincia nella seconda metà del parziale quando gli impavidi sono sotto 13-16. Alla fine Ortona avrà la meglio vincendo 25-23 e rischiando ancora una volta un ritorno dell’Abba. Il terzo set è invece equilibrato. Nessuna delle due squadre sembra riuscire ad andare in fuga ed è solo grazie ad un guizzo finale del super Kaislasalo che l’Abba Pineto riesce a trovare il nuovo vantaggio nel computo dei set. Discorso a parte il quarto ed ultimo set, nel quale le due squadre hanno quasi completamente rivoluzionato i sestetti. Pineto ha da subito preso in mano il parziale conducendolo in porto con un ampio margine.

PRIMO SET

La Sieco approfitta di tre errori di Pineto, uno dai nove metri e due in attacco, quando la palla finisce fuori. Il primo punto meritato arriva dall’opposto Rossato che trova un efficace Mani-Fuori: 4-0. Marshall conclude con un punto una buona ricostruzione del sestetto ortonese 6-1. Stavolta è il turno di Ortona nel fare regali agli avversari, prima Marshall e poi Del Vecchio attaccano troppo lungo 6-4. La Sieco Akea dimostra di avere una solida fase di copertura e ricezione, in questa prima fase di gara. Rossato finalizza il 9-6. Il primo time-out lo chiede Coach Di Tommaso per Pineto, quando il punteggio è 12-7. Buon break degli ospiti che con un forte attacco al centro trovano il punto del 14-12. Kaislasalo è il giocatore su cui Pineto fa affidamento. Ortona però scappa ancora e Di Tommaso ferma di nuovo i giochi sul 20-16. Arriva l’ace di Catone 20-19. Batte forte Baesso e la ricezione di Ortona non trattiene, stavolta è Denora a chiamare tempo sul 23-21. Ancora Baesso, ancora ace 23-22. È fuori l’attacco di Rossato, Pineto trova il pareggio 23-23. Presta sfodera un buon muro su Rossato e firma il momentaneo vantaggio, poi però Baesso la serve in rete 24-24. Male anche il servizio di Rossato 24-25. Marshall pareggia 25-25. Pineto attacca forte con Zamagni e si assicura il primo set con il Pineto che vince in rimonta.

SECONDO SET

Nella Sieco scende in campo Bertoli al posto di Marshall e al servizio va Pinelli. Il primo scambio è molto combattuto ma poi Di Silvestre schiaccia sulla rete 1-0. Zamagni passa al centro 2-3. Ciccio Del Vecchio ferma Kaislasalo con un buon muro 4-3. Kaislasalo. Entra anche Giacomini per la Sieco  a posto di Pasquali. Giacomini che però non trova l’intesa con Pinelli 4-5. Kaislasalo tira forte e del vecchio può solo sfiorare a muro 5-7. Buono il pallonetto di Arienti 8-9. Ancora l’opposto di Pineto mostra le sue doti dalla seconda line 9-11.  Rossato ne tira una davvero imprendibile per il libero pinetese 13-14. Stavolta l’opposto di Ortona trova l’opposizione del muro di Pineto 13-16. Di Tullio prende il posto di Giacomini, nell’inedito ruolo di centrale. Nel frattempo Arienti trova il punto del 16 pari. Ottima parallela del solito Kaislasalo 17-17. Catone pesta la linea dei tre metri 19-17. Il servizio corto di Bertoli mette in difficoltà Pineto che non riesce a contrattaccare con efficacia 21-18 e time-out per Di Tommaso. Muro solitario di Rossato che stoppa Di Silvestre 22-18. Bel punto di Baesso che trova una piazzata tesa al fondo del campo 23-21. Erroraccio di Kaislasalo che sparacchia fuori regalando il set-point ad Ortona 24-21. Del Vecchio murato e sul 24-23, Denora chiama tempo. Catone sbaglia il servizio e la SIECO pareggia i conti 25-23.

TERZO SET

Torosantucci entra in campo e farà coppia al centro con Pasquali, Di Tullio è invece tornato al suo ruolo naturale di schiacciatore insieme a Bertoli. È Baesso che serve, ma la palla è fuori di pochissimo 1-0. Bertoli chiude le mani in un muro a tre: 4-3. Sulla rete il servizio di Zamagni 6-5, fuori quello di Pinelli 6-6. Stavolta Rossato non può pulire bene la palla che finisce fuori 8-7. Anche Di Giulio è in campo. Sul nastro l’attacco di Rossato 11-12. Muro di Giacomini 13-14. Errore dai nove metri per Baesso 14-15. Ace di Di Tullio che trova una porzione scoperta di campo 17-17. Rossato trova l’incrocio delle linee 21-19. Bertoli e Pinelli risolvono una situazione complicata 22-20. Baesso batte forte, Ortona non può che mandare la palla dall’altro lato, Kaislasalo va per il tap-in del 22-22. Continua a battere forte Baesso e mette a segno l’ace del 22-24. Anche lui è costretto poi all’errore la palla va in rete 23-24. Kaislasalo chiude il set con un mani fuori su Rossato: 23-25.

QUARTO SET

Continuano gli esperimenti in campo. Ora Ortona presenta in campo il palleggiatore Alcantarini, l’opposto Di Giunta, oltre al libero Di Giulio e allo schiacciatore Di Tullio. Solo Bertoli e Pasquali sono rimasti a rappresentare il sestetto base. Turn-over anche per Pineto. Di Tulio sfiora le mani del muro di Pineto e spezza il gioco avversario 1-2. Bertoli ammette il tocco sull’attacco di Bulfon 3-6. Attacca forte al centro Pasquali 4-7. Buono l’attacco di Di Giunta 5-8. Non riesce la copertura ad Alcantarini 6-11. Sul 6-12 Denora chiama tempo. Buona la pipe di Bertoli 7-12. Brava Pineto nel ricostruire il gioco, la chiude Molinari 7-15. Lungo il servizio di Di Giunta  8-16. Bulfon pizzica l’incrocio delle righe 12-21. Ace per Presta 13-23. Ancora Bulfon tira forte e conquista il match point sul 24-14. Annullato da Di Giunta 15-24. Lo stesso Di Giunta, poi, al servizio la manda fuori di poco e così, l’ABBA PINETO si aggiudica questo primo Allenamento Congiunto.

Prossimo allenamento congiunto in programma: mercoledì 18 settembre a Gioia Del Colle.

SIECO AKEA ORTONA – ABBA PINETO 1-3 (25-27 / 25-23 / 23-25 / 1525)

Durata Set: 29’, 29’, 28’, 23’

Durata Totale: 1h, 49’

Sieco Service Ortona: Pinelli, Pasquali 6, Broccatelli (L) 55% Pos. 35% Perf., Bertoli 9, Giacomini 3, Del Vecchio 8, Marshall 7, Di Tullio 2, Torosantucci, Rossato 12, Di Giunta 4, Arienti 4, Alcantarini, Di Giulio (L) Pos. 33%, Perf. 11%. Muri Punto: 7, Aces: 1, Battute Errate: 15.

Abba Pineto: Zamagni 4, Catone 1, Morazzini (L) 50% Pos. 29% Perf., Baesso 17, Kaislasalo 18, Molinari 2, Pesare (L) 67% Pos. 33% Perf., Di Silvestre 9, Presta 10, Favaro 4, Bulfon 7, Rampazzo 2. Muri Punto: 9, Aces: 6, Battute Errate: 15.




SGOMBERO AREA EX DEPURATORE

Unione Nazionale Italiana Tecnici degli Enti Locali, solidarietà ai lavoratori e lavoratrici del Comune di Giulianova e alle forze dell’ordine: “La politica non umili chi compie il proprio dovere a servizio della collettività”

Giulianova, 8 settembre 2024. I recenti episodi che hanno visto lo sgombero, a Giulianova, di un’area comunale, occupata abusivamente, dove dovrà sorgere un parco pubblico, ci ha fatto assistere al solito gioco delle contrapposizioni politiche che vedono, come vittime sacrificali, i dipendenti pubblici.” È quanto afferma la sezione Abruzzese dell’UNITEL, l’associazione che raduna gli impiegati del settore tecnico degli Enti locali.

“I filmati diffusi sui social vedono operatori comunali umiliati e offesi, mentre, nell’adempiere al proprio dovere istituzionale, provvedevano allo sgombero di un’area sottratta all’uso collettivo da un gruppo di soggetti che, per quanto animati da intenzioni di recupero sociale dell’area, non avevano alcun titolo per utilizzare gli immobili” – dichiara UNITEL.

“Ma la cosa più grave – continua l’associazione – è che da nessuna parte, fatto salvo un breve comunicato dell’amministrazione comunale, si è alzata una voce a difesa degli uomini e delle donne impegnate al servizio del Comune e, quindi, della collettività. Anzi, alcune forze politiche, e alcuni sindacati, hanno strumentalizzato la questione per logiche dalle quali ci dissociamo e che condanniamo”.

“I lavoratori e le lavoratrici – conclude UNITEL – sono tutti uguali, e vanno tutelati e difesi, soprattutto quando vengono attaccati e umiliati pubblicamente, solo per aver portato avanti il loro lavoro. Ci aspettiamo le scuse ufficiali di chi si è associato a questo clima di disprezzo verso le pubbliche istituzioni che, di certo, non giova a nessuno”.




QUEL NATALE NON C’ERA LA NEVE

Agnese Berardini alla prima edizione di LibRipa nel suggestivo borgo d’origine di Rocky Marciano presenta il libro della Bertoni Editore, per parlare di famiglia, emigrazione, sport e tanto altro

C’era più coraggio nel partire o nel restare? No, non era una questione di coraggio! Tanti erano già partiti prima della Grande Guerra, molti avevano deciso di espatriare dalla fine del secondo conflitto mondiale […] e prendevano ancora la via di Stati Uniti, Australia, Venezuela o preferivano l’Europa.  Alcuni, ritornavano per le feste patronali una volta all’anno o ogni quattro o cinque anni; altri non erano mai più tornati.

(Agnese Berardini, Quel Natale non c’era la neve, p. 159, Bertoni Editore)

Ripa Teatina, 8 settembre 2024. Mercoledì 11 settembre 2024 presso la sala espositiva di Porta Gabella, a Ripa Teatina dalle ore 21:00 Agnese Berardini presenterà il suo romanzo: Quel Natale non c’era la neve. Storia d’amore di una famiglia”, Bertoni Editore. L’autrice ha accettato il graditissimo invito dell’amministrazione comunale del suggestivo borgo del chietino di partecipare alla rassegna letteraria LibRipa alla sua prima edizione, che si terrà dall’8 al 14 settembre 2024.

Sarà l’ennesima occasione per ribadire, con una storia di amore familiare, l’importanza delle radici e della memoria delle proprie origini, la dura necessità dell’emigrazione, il lascito di dolore e macerie della Seconda guerra mondiale, ma anche i sogni, le aspettative dei protagonisti nella consapevolezza della bellezza del loro cammino di vita. Tra la fatica, le gioie e i dolori quotidiani si racconta di una famiglia nata negli anni ’60 che non fece la Storia, ma la attraverso con determinazione e coraggio, tra Abruzzo e Puglia, terre di cui emergono leggende, usi e costumi e bellezze naturali e paesaggistiche.

L’autrice, nata a Foggia è per metà di origini marsicane e insegna lettere classiche presso il Liceo Classico “G. D’Annunzio” di Pescara. Quel Natale non c’era la neve” è il suo primo romanzo, uscito ad ottobre 2023, con il quale ha conseguito il 2° posto del Premio internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria 2022 nella Sezione Narrativa Inedita. Ad ottobre 2021 aveva esordito con la raccolta poetica Vagabondaggi di un’anima, sempre con la Bertoni Editore.




NUOVI LOCULI

Pronti a partire i lavori al cimitero del capoluogo

Roseto degli Abruzzi, 8 settembre 2024. Pronti a partire i lavori per la realizzazione dei nuovi loculi nel cimitero dei Roseto degli Abruzzi Capoluogo. La svolta verso la realizzazione dei nuovi padiglioni, tanto attesi per far fronte alla carenza di loculi, è arrivata ieri con l’approvazione della Delibera di Giunta che, di fatto, ha dato il via libera all’approvazione del Progetto Esecutivo revisionato dell’opera.

Un passaggio dovuto dopo l’entrata in vigore del nuovo prezzario regionale relativo all’anno 2024 che ha reso necessario l’aggiornamento dei prezzi del progetto già approvato, sempre dalla Giunta, nel settembre dello scorso anno.

Queste modifiche hanno comportato una lieve revisione del computo metrico e di alcuni elaborati grafici e tecnici ed una maggiorazione delle somme, con un costo complessivo dell’opera pari 831.371,46.

Il progetto prevede la realizzazione di 549 nuovi loculi, la sistemazione dell’area esterna, la predisposizione di un’area adibita alla collocazione dei campi di inumazione e la realizzazione di nuovi ossari.

Ora, l’Ufficio Tecnico del Comune di Roseto degli Abruzzi potrà avviare, quindi, tutte le procedure necessarie per l’appalto dei lavori e, successivamente, per l’apertura del cantiere nel cimitero di Roseto Capoluogo.

“Con l’approvazione di questa Delibera riusciamo a dare una risposta concreta all’emergenza dovuta alla carenza di loculi che riguarda Roseto degli Abruzzi e che rappresenta un problema che colpisce tanti Comuni abruzzesi e italiani – affermano il Sindaco Mario Nugnes e il Vicesindaco con delega ai Lavori Pubblici Angelo Marcone – Abbiamo lavorato con costanza, assieme agli Uffici Comunali, per trovare tutti i finanziamenti necessari e per approvare il progetto esecutivo che ora ci permette di procedere con la gara per l’affidamento e per l’avvio dei lavori di un intervento che, da un lato riuscirà a soddisfare le necessità di chi ha acquistato i loculi in passato e, dall’altro, ci permetterà di avere a disposizione gli spazi necessari per gestire l’ordinario.

Grazie alla nostra Amministrazione Comunale i loculi promessi e mai realizzati in passato saranno finalmente costruiti, dando una risposta a tutti coloro che hanno già pagato negli anni scorsi e che ora vedranno soddisfatte le loro legittime richieste”.




APNEA, RECORD DEL MONDO

Auteri, Carrera, Colanero e Pagani a Riva del Garda capitale dell’apnea outdoor, anche paralimpica

Lanciano, 8 settembre 2024. Grandi numeri a Riva del Garda in occasione dei Campionati Italiani Open di Apnea Outdoor, organizzati dalla FIPSAS (Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato) in collaborazione con la ASD Gruppo Sommozzatori Riva del Garda.

Quattro record del mondo CMAS (Confederazione Mondiale Attività Subacquee), di cui due paralimpici. Nello specchio d’acqua antistante il porto di San Nicolò di Riva del Garda (TN) Simona Auteri, Ilenia Colanero, Davide Carrera e Fabrizio Pagani hanno messo a segno prestazioni iridate straordinarie nella specialità dell’assetto costante con pinne. La prima, genovese, è scesa a quota – 76,00 m, mentre Davide Carrera, torinese, ha centrato la profondità di – 92,00 m.

“Incredibile – dicono all’unisono i due nuovi campioni italiani nonché recordisti mondiali – perché l’acqua dolce è molto diversa rispetto a quella marina. Le condizioni sono completamente differenti. Abbiamo raggiunto profondità importanti a coronamento di immensi allenamenti. Non ci fermeremo qui.”

Insieme a loro anche gli atleti paralimpici Ilenia Colanero, di Lanciano, e Fabrizio Pagani, di Terni, hanno stabilito i nuovi record mondiali CMAS di apnea in assetto costante con pinne. Riva del Garda è stato lo scenario pure di altre emozionanti performance, come quelle dell’apneista veronese Pietro Antolini e del trapanese Giacomo Sergi, autori entrambi di – 77,00 m. e di una meritatissima medaglia d’argento ex aequo sempre nell’assetto costante con pinne. 




INIZIATI I LAVORI AL CAMPO CELDIT

L’assessore Pantalone: “Lieti dell’iniziativa, Stanno operando sul manto erboso per dare alla città un impianto funzionale e fruibile”

Chieti, 8 settembre 2024 – Iniziati stamani al campo Celdit i lavori di sistemazione del manto erboso a cura della società di gestione River Chieti 65.  Stamane il sopralluogo dell’assessore allo Sport Manuel Pantalone con il presidente Mario Bassi e la ditta esecutrice. Si lavora al manto erboso, ma non solo a quello.

“Questi interventi consentiranno alla struttura di essere funzionale e pronta per la nuova stagione visto che da poco è arrivata anche l’omologazione in deroga per garantire la piena funzionalità – spiega l’assessore Pantalone – . Ad operare è il gestore, che alla fine degli interventi ci relazionerà su tutti i lavori, il River è una realtà importante che conta oltre 300 tesserati ed è anche una risorsa per la città per il grande lavoro che fa con la compagine giovanile. I lavori, partiti oggi, riguarderanno la sistemazione del manto e l’esecuzione di ulteriori migliorie che interesseranno l’intera struttura sportiva. Gli interventi, che avranno una durata di circa due settimane, puntano a migliorare l’efficienza e la funzionalità del campo, garantendo al contempo una maggiore fruibilità per i cittadini e le associazioni sportive che ne fanno uso. Siamo certi che questi miglioramenti contribuiranno a potenziare l’offerta sportiva e il benessere della nostra comunità, ringraziamo tutti coloro che collaborano con noi a questa importante iniziativa”.




IL CONCERTO DI ALFA

Teramo, 8 settembre 2024.  Best Eventi comunica lo slittamento, per esigenze tecniche, dell’orario del concerto di Alfa che si terrà questa sera alle ore 21 e non più alle ore 18, come inizialmente previsto e il video dell’artista che dà appuntamento ai suoi fans in Piazza Martiri della Libertà.

Concerto gratuito.




IL RECUPERO DELLA CHIESA DI SAN MARTINO

Approvato l’intervento di riparazione danni e rafforzamento locale

Montorio al Vomano, 8 settembre 2024.  Approvato in conferenza di servizi l’intervento di riparazione danni e rafforzamento locale della Chiesa di San Martino di Montorio al Vomano. Da documenti archivistici ecclesiastici redatti nel 1324 risulta che la chiesa apparteneva alla Pieve di Montorio al Vomano nei secoli XIV-XVI. La chiesa è documentata già nel secolo XIV. La sua parte più antica è incastonata nella roccia ed il resto della struttura presenta ampie tracce di un moderno restauro.

Il semplice portale è sormontato da una lunetta al cui interno si vede quel che resta di un piccolo affresco che raffigura una Madonna con Bambino. A seguito del sisma l’edificio in oggetto presenta alcune lesioni passanti sulla muratura soprastante il portone d’ingresso, sull’arco che separa l’aula dall’abside, in corrispondenza degli ammorsamenti tra pareti ortogonali e dissesti del manto di copertura. Il ripristino dell’agibilità sismica dell’immobile verrà conseguito primariamente attraverso interventi per l’eliminazione delle condizioni di pericolo, la riparazione e/o il reintegro degli elementi non strutturali e strutturali.

Il costo dell’intervento è di € 73.992,80 “Per noi è fondamentale non lasciare indietro nessuno. Anche in questo caso interveniamo per salvaguardare un luogo importante per la comunità come lo è la chiesa- dichiara il Commissario alla

Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli- Una chiesa che, insieme al Presidente Marco Marsilio, al direttore dell’Usr Vincenzo Rivera, al sindaco Fabio Altitonante e al Vescovo Lorenzo Leuzzi vogliamo restituire ai fedeli. Sono luoghi da tutelare e da salvaguardare nella loro interezza”.