PORTARE LA CROCE NON È SOLO DOLORE FISICO ma anche una condizione che trasmette la gioia di affrontare le sfide

Spesso siamo tentati di chiamare “croce” le normali difficoltà e sofferenze della vita. Ma non è così semplice: non dimentichiamo il duplice aspetto del dolore di Gesù, fisico e relazionale.

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 15 settembre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarea di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elia e altri uno dei profeti».

Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.

E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto, ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere.

Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, disse loro: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà» (Mc 8, 27-35 – XXIV TO/B).

“Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi sé stesso, prenda la sua croce e mi segua”. Ho sempre pensato che sia sembra molto riduttivo e quasi banale pensare che la croce che Gesù propone ai suoi discepoli sia un semplice invito a sopportare dolori e avversità che tutti, non solo i cristiani, hanno. In altri termini Gesù non sta dicendo che essere buoni cristiani significa accettare dolori fisici e spirituali, guai e problemi che non mancano mai, ovunque e a tutti. Se così fosse il cristianesimo sarebbe un umano invito alla rassegnazione e accettazione dei limiti della vita. La Croce di Gesù non è stato solo dolore fisico, ma anche interiore e relazionale: soprattutto l’abbandono dei suoi e l’ostilità del suo popolo che non lo ha riconosciuto e accolto come Messia. Spesso mi chiedo se questo secondo dolore non fosse anche più difficile da sopportare di quello fisico.

Prima di tutto: il “prenda la sua croce e mi segua” è preceduto da il “rinneghi se stesso”. Gesù non parla di guai umani, per quanto importanti, ma di “lavoro” con sé stessi, di dominio di sé, di educazione di sé per arrivare a seguirlo. E su questo discorso si innesta il perdere la vita per salvarla. Questa pagina evangelica per essere commentata e gustata va dilatata nel tempo, ovvero va letta a partire dalla nostra singolare storia di incontro e sequela del Cristo. In essa vanno individuati e combattuti tutti i segnali di mediocrità, di fede smorta che ha perso gusto e gioia di seguire il Cristo, di scommettere sul perdere la vita piuttosto che il tenersela egoisticamente. Va anche valutato che tipo di rapporto abbiamo con il dolore, la contrarietà, la persecuzione, le difficolta relazioni che incontriamo specie in famiglia e nel nostro luogo di lavoro o nelle istituzioni che frequentiamo e via discorrendo.

Spesso siamo tentati di chiamare “croce” le normali difficoltà e sofferenze della vita. Ma non è così semplice: non dimentichiamo il duplice aspetto del dolore di Gesù, fisico e relazionale. È molto difficile perché il momento della croce – fisica, ma soprattutto quella interiore e relazionale – ci fa spesso dimenticare per chi stiamo perdendo la vita. È molto difficile perché vogliamo trovare una spiegazione razionale a tutto. È molto difficile spiegare tutto ciò senza pensare alla propria esperienza, la propria storia personale con il Cristo, cercando di far tesoro di tutte le volte in cui il Signore ci aiutato a portare le nostre croci proprio perché ci eravamo abbandonati a Lui.

Ha scritto Raissa Maritain: “La passione è un supremo sforzo di Nostro Signore per convincere la nostra natura ribelle nell’ora della tentazione. In tutti questi giorni temibili mi fu concesso di capire intimamente, con conoscenza soave e incomunicabile che le sofferenze di Gesù sono per l’anima che crede una testimonianza appassionata resa alla verità, sono un tentativo pieno di misericordia dimostrarci che egli è simile a noi quanto alla capacità di soffrire, affinché nasca dalla somiglianza l’avvicinamento; dall’avvicinamento la fiducia; dalla fiducia l’amicizia e un maggiore abbandono”.

Portare la croce non è solo dolore fisico ma anche una condizione che trasmette la gioia di affrontare le sfide (globalist.it)




IL VOLTO SANTO DA MANOPPELLO A SAN FRANCISCO

Nella basilica di Manoppello è stato benedetto un prezioso reliquario destinato alla Cattedrale di San Francisco

di Antonio Bini

Manoppello, 15 settembre 2024. Il reliquario recante l’immagine del Volto Santo, visibile da entrambe i lati, che sarà prossimamente intronizzato nella Cattedrale di San Francisco, è stato al centro di un solenne rituale svoltosi il 13 settembre 2024 presso la Basilica del Volto Santo a Manoppello.                                           

Nel corso della celebrazione, presieduta da p. Antonio Gentili, rettore del Santuario, insieme a p. Carmine Cucinelli, al diacono Christopher Sandoval della cattedrale di San Francisco, a don Bonifacio (Ted) Lopez (Diocesi di Roma), a Don Arturo Alcantara Arcos, a p. Anatoliy Grytskiv, espressione della Chiesa Ortodossa Abruzzese-Molisana, insieme ad altri sacerdoti, è stato benedetto il nuovo reliquario, realizzato dallo storico laboratorio palermitano diretto dall’orafo Antonino Amato, rappresentato dalla figlia Angela con il marito Alessandro Staiano, pure orafi.   L’ostensorio d’argento, con alcune pietre preziose e con la cornice intorno all’immagine bagnata in oro 24 carati, è ispirato al reliquario originale, rispetto al quale reca richiami simbolici religiosi propri della metropoli californiana, in particolare con la presenza dello stemma dell’arcidiocesi, i medaglioni di San Patrizio e San Giuseppe, oltre alla statuetta di san Francesco, patrono della città californiana.

All’inizio della celebrazione, p. Antonio Gentili, con un atto fortemente simbolico, davanti ai numerosi presenti, ha posto a contatto il reliquario con il Volto Santo, come per stabilirne la continuità. Nel corso dell’omelia, preceduta dalla lettura del Vangelo di Giovanni (cap. 20), che richiama i teli funerari e il sudario presenti nella tomba di Cristo, p. Antonio ha salutato la delegazione proveniente da San Francisco, sottolineando il collegamento della città al poverello d’Assisi e a Manoppello, ricordando che è francescano il Santuario del Volto Santo. Ha inoltre fatto presente che il reliquario destinato alla metropoli americana non è un semplice oggetto, essendo la Veronica (vera-icona) il messaggio della resurrezione di Cristo.                                                                                           Nel corso della celebrazione è intervenuto il diacono Cristopher Sandoval ringraziando il rettore del Santuario, al quale ha donato una medaglia commemorativa della visita di Giovanni Paolo II alla Cattedrale di San Francisco il 17 settembre 1987. Ha ringraziato anche suor Blandina Pascalis Schlömer, suor Petra-Maria Steiner, la signora Augustine Phan, i Knights of Saint Francis.

Un ringraziamento particolare, al quale si è unito p. Antonio, è stato rivolto ad Angelo Rytz che ha svolto un eccellente opera di collegamento organizzativo tra San Francisco, Manoppello e il laboratorio di oreficeria siciliano. Un impegno generoso manifestato in memoria della moglie Agatha, originaria di Hong Kong e devotissima del Volto Santo.

Tante le persone presenti al rito, tra cui molti pellegrini provenienti dall’estero, che hanno partecipato con emozione e sorpresa all’evento, intervallato da diversi applausi.

Nel corso del pranzo seguito presso la Casa del Pellegrino, p. Carmine è stato sollecitato a ricordare la missione americana del 2014, dove per la prima volta ha potuto parlare di Volto Santo nella chiesa di St. Ignatius a San Francisco. P. Carmine ha fatto presente che in quell’anno era stato previsto un programma, proposto dalla indimenticabile Daisy Neves, grande sostenitrice del Volto Santo, per due tappe negli Stati Uniti, a Las Vegas e a Bellevue, insieme ad un più ampio itinerario nelle Filippine. In quel periodo, ricorda p. Carmine, allora rettore del Santuario, giunse pellegrina a Manoppello la signora Augustine Phan, americana di origini vietnamite, la quale appresa la notizia di un imminente viaggio negli USA, chiese che anche San Francisco potesse essere inserita nel programma. P. Carmine favorì i contatti con Daisy Neves e il prof. Ray Frost di San Francisco, che già da anni curava un blog dedicato al Volto Santo. Così vennero organizzate due conferenze, una nella chiesa di St. Ignatius a San Francisco e un’altra nella vicina Palo Alto (Silicon Valley).

Nel gennaio 2019 giunse a Manoppello l’arcivescovo di San Francisco, Salvatore Joseph Cordileone, partecipando al rito di Omnis Terra, insieme al cardinale Gerhard Ludwig Müller e all’arcivescovo di Chieti-Vasto Bruno Forte. P. Carmine ricorda come l’arcivescovo Cordileone, discendente di emigrati italiani, fu molto colpito dall’incontro con il Volto Santo, chiedendo di pregare e meditare in solitudine davanti alla sacra immagine, una volta chiusa la chiesa.

L’arcivescovo in quell’occasione disse: “Incoraggio tutti coloro che professano la fede in Gesù Cristo e l’amore per Lui a coltivare la devozione a questa santa Immagine che ci ha lasciato in dono, immagine del primo istante della Resurrezione”.

P. Carmine ha concluso affermando, “tale reliquiario ora è qui. Possa attrarre l’attenzione di tante persone e suscitare più fede, più devozione, maggiore desiderio di unione con Gesù. Il Signore conceda benedizioni e grazie in abbondanza a voi e alle vostre famiglie”.

Ricordiamo che nella diocesi di San Francisco una copia del Volto Santo è stata intronizzata nella chiesa di St. Francis of Assisi in East Palo Alto l’11 novembre 2017.

Anche don Bonifacio (Ted) Lopez, che accompagnò p. Carmine nella seconda missione internazionale del Volto Santo, con la sua consueta simpatia, è intervenuto per ricordare alcune intronizzazioni operate negli anni successivi in Canada, nelle Filippine, dove recentemente ha partecipato alla intronizzazione del Volto Santo nella chiesa Our Mother of Perpetual Help di Bacoor City, alla presenza del cardinale Luis Antonio Tagle.

 Il 5 agosto dello scorso anno si è tenuta a San Francisco, nella cattedrale di Santa Maria dell’Assunzione, una conferenza con la partecipazione di suor Petra-Maria Steiner, studiosa del Volto Santo, dello stesso diacono Christoph Sandoval e del prof. Ray Frost. Alla conferenza parteciparono alcune centinaia di persone, provenienti da tutta l’area della Baia di San Francisco, che conta oltre sette milioni di abitanti. In quell’occasione, l’arcivescovo espresse l’auspicio di avere anche a San Francisco una copia del Volto Santo da venerare e portare in processione. Da qui la mobilitazione dei devoti, a partire dalla signora Augustine Phan. La stessa ci tiene a precisare, alla presenza del diacono Sandoval, che la donazione ha carattere anonimo, come confermato da una targhetta posta alla base del reliquario.

Oggi questo desiderio si è concretizzato. Il reliquario sarà donato all’arcivescovo il giorno 4 ottobre, in coincidenza con la festa di San Francesco.

Il diacono Sandoval, pellegrino a Manoppello nel 2006, è apparso entusiasta, affermando anche che intende favorire la costituzione di una Associazione che promuova la conoscenza e la devozione del Volto Santo in California.

All’evento ha partecipato una rappresentanza dei Knights of St. Francis di San Francisco, organizzazione di volontariato che assiste poveri e senza fissa dimora della metropoli californiana, che è nota per aver realizzato la cosiddetta Porziuncola Nuova, che riproduce quella di Santa Maria degli Angeli in Assisi. Un’opera notevole, realizzata grazie ad artisti e artigiani provenienti dall’Umbria, come gran parte dei materiali. Presente tra loro la fondatrice Angela Alioto, personaggio molto conosciuto, discendente di emigrati siciliani, figlia di Joe Alioto, sindaco di San Francisco dal 1968 al 1976. La Alioto, che ha parlato di una “cerimonia incredibile”, mi ha detto che aveva sentito da tempo parlare del Volto Santo, ma che solo da un anno la sua conoscenza si era fatta più approfondita. Con la Alioto, già presidente del Consiglio Comunale di San Francisco, ho scambiato alcune considerazioni sull’influenza che gli italiani emigrati hanno esercitato nella diffusione del cristianesimo negli USA e nella stessa San Francisco. La Alioto ha ricordato che in un passato non molto lontano la comunità italiana rappresentava il 30% della popolazione della città.

Presenti all’evento alcuni appartenenti alla base della Marina Militare degli Stati Uniti di stanza a Napoli, comprese l’organista e due cantanti, accompagnati da don Arturo Alcantara Arcos, sacerdote spagnolo di origini messicane, che collabora con il cappellano militare della base. Don Arturo è anche autore di un saggio dal titolo “San Junipero Serra, apostolo del Messico”, un’occasione per ricordare come anche San Francisco prenda nome da una missione francescana spagnola, sorta nel 1776, con la supervisione di p. Junipero Serra, quando la California era ancora appartenente al Messico, diffondendo il cristianesimo in quei territori.  P. Junipero Serra, proclamato santo nel 2015, promosse la realizzazione di numerose missioni, tra cui quella di San Juan di Capistrano, ispirata al santo abruzzese. 

Il crescente fenomeno delle intronizzazioni del Volto Santo, che trova il suo momento di origine nella chiesa del Purgatorio di Ruvo di Puglia (Ba), quando nel 1979 i devoti della città pugliese intesero così ricordare p. Domenico da Cese, a distanza di pochi mesi dalla sua morte, oggi è diffuso in varie città del mondo, con modalità diverse, dalle più semplici riproduzioni, su stoffa, su vetro o pexiglass, oggi qualitativamente possibili, in base ai grandi progressi della fotografia digitale, alle più artistiche e preziose. Peraltro, non sempre queste iniziative sono note al Santuario. Si può senz’altro sostenere come il percorso seguito per il reliquario da destinare alla cattedrale di San Francisco sia esemplare, certamente lungo e non facile, ma oggettivamente solenne, spiritualmente partecipato e condiviso tra la comunità religiosa di San Francisco e il Santuario del Volto Santo, finanche nella realizzazione dello stesso reliquario, coerente con la secolare tradizione orafa italiana.  Un’intronizzazione che non mancherà di provocare effetti positivi, a partire dall’imminente Giubileo 2025.




RISCHIO DI MARGINALIZZAZIONE?

La Provincia di Teramo e la sfida della Grande Pescara

di Manola Di Pasquale, responsabile enti locali Partito Democratico Abruzzo

Teramo, 15 settembre 2024. Negli ultimi decenni la provincia di Teramo ha subito un progressivo indebolimento politico ed economico che potrebbe peggiorare con la nascita della Grande Pescara come città metropolitana. L’unione di Pescara, Montesilvano e Spoltore creerà un nuovo polo urbano capace di attrarre risorse e investimenti, lasciando Teramo in una posizione sempre più marginale. Un rischio concreto che non ci si può permettere di correre.

Le riforme amministrative, come la legge Delrio, hanno ridotto il ruolo delle province, mentre la diminuzione del numero di parlamentari ha limitato la rappresentanza politica di Teramo. Parallelamente si è assistito alla chiusura o al ridimensionamento di importanti istituzioni locali (come la Camera di Commercio di Teramo), uffici pubblici e storiche banche locali. Il settore industriale ha perso distretti vitali, come quello del tessile della Val Vibrata. La creazione della Grande Pescara, con il suo sviluppo infrastrutturale e l’attrattiva per investimenti pubblici e privati, rischia di concentrare ulteriormente le risorse verso Sud.

Questo scenario potrebbe aumentare il divario economico tra Pescara e le aree periferiche, come Teramo. Uno scenario che deve rappresentare un campanello d’allarme per la politica. E questa riflessione tale vuole essere: un campanello d’allarme per la classe dirigente politica teramana. È necessario uno sforzo comune per evitare la marginalizzazione del nostro territorio e promuoverne il rilancio.

Le strategie, sulle quali lavorare con concretezza e urgenza, devono punture su:

• Valorizzazione del turismo sostenibile e del patrimonio naturale, con particolare attenzione per l’entroterra e i borghi

• Miglioramento delle infrastrutture per connettere meglio Teramo con la città metropolitana

• Investire nell’Università di Teramo, nei centri di ricerca e nell’innovazione rafforzando il legame fra mondo accademico e imprese

• Sostenere le PMI locali, favorendo nuove realtà imprenditoriali con politiche di accesso al credito e incentivi fiscali.

La provincia di Teramo ha già perso molto, ma c’è ancora tempo per invertire la rotta, puntando su innovazione, turismo e infrastrutture. È fondamentale che la politica locale e nazionale intervenga per tutelare e rilanciare il nostro territorio con un piano strategico che va costruito in ascolto di tutti gli attori che lo compongono.




LA RG STAMPA FUTURA TERAMO SUPERA LA TRESTINA

Secondo test stagionale. 3-1 alla  quotata compagine di B2

Teramo, 15 settembre 2024. C’era attesa per vedere all’opera la Rg Stampa Futura Teramo nella seconda uscita stagionale, dopo intensi carichi di lavoro in palestra. Le biancorosse, dopo l’ottima prestazione contro Altino (A2), hanno confermato quanto di buono fatto vedere sul parquet di Vasto due settimane fa.

In Umbria, nell’allenamento congiunto con Trestina (B2), compagine con un roster importante costruito per il salto di categoria, la Futura ha dimostrato carattere, convinzione e gioco superando il sestetto umbro con il finale di 3-1 con questi parziali: 18-25; 25-22; 25-27; 16-25. Dopo l’impegno di ieri, coach Collavini ha concesso tre giorni di riposo.

La preparazione riprenderà martedì prossimo in vista del 3° Memorial Mirko Mazzagatti in programma Sabato 21 e Domenica 22 Settembre nel Palascapriano a Teramo.

RG STAMPA FUTURA TERAMO: Mileno 2, Coccoli 9, Danaila 10, Sbano, D’Urso, Costantini 8, Ruggiero 7, Capone 2, Sartore 14, Mazzagatti 4, Zarattini, Renzi, Patasce 18. All. Collavini.




UNA MOSTRA PER FILANDRO VICENTINI

Un plurilaureato che si dedicò in particolare alla ricerca medica

Chieti, 15 settembre 2024. Inaugurazione mercoledì 18 settembre “Filandro Vicentini, la ricerca medica a Chieti nella seconda metà dell’800”: una mostra per onorare un personaggio di enorme spessore e insieme per valorizzare, ulteriormente, l’enorme patrimonio storico e culturale che il Museo universitario dell’ateneo Gabriele d’Annunzio ha raccolto negli anni, diventando un punto di riferimento per la collettività non solo abruzzese.

Questo, in estrema sintesi, è il significato della mostra temporanea dedicata allo scienziato e letterato Filandro Vicentini (Fara Filiorum Petri, 1836 – Chieti, 1927) che sarà inaugurata mercoledì prossimo a Chieti. Vicentini è stato un personaggio incredibilmente importante nella storia della medicina e non solo: per lui la dicotomia che, troppo spesso, separa il sapere umanistico da quello scientifico non aveva alcun senso, tanto che conseguì nello stesso anno, il 1855, sia la laurea in Belle Lettere e Filosofia sia quella in Scienze Matematiche arricchendo poco dopo il proprio patrimonio culturale con la laurea in Medicina (1860) e la licenza in Chirurgia (1862).

Nella sua operosa vita è stato sia insegnante sia medico e ricercatore. Si è occupato in particolare di ricerca microbiologica e ha a lungo studiato la flora del cavo orale con pubblicazioni (corredate da disegni che sono vere e proprie opere d’arte) anche e soprattutto all’estero, dov’era stimatissimo. Il sodalizio tra questo antico scienziato e il Museo universitario nasce dalla donazione che i tre fratelli Finizio, Francesco Saverio, Marina e Gian Carlo (quest’ultimo purtroppo nel frattempo scomparso), discendenti di Vicentini, hanno voluto donare in memoria del loro avo.

Una “miniera” di reperti di altissimo livello, tra strumenti, documenti, corrispondenza, appunti e tanto altro ancora. Un materiale sul quale sono in corso studi che richiederanno anni per essere completati. Ma intanto il Museo onora Filandro Vicentini con una esposizione temporanea della Donazione Finizio, con la pubblicazione di un quaderno e con il previsto inserimento di alcuni reperti nella collezione permanente.

L’inaugurazione della mostra Filandro Vicentini, la ricerca medica a Chieti nella seconda metà dell’800 è in programma mercoledì 18 settembre prossimo alle 18:00, presso il Museo universitario di Chieti, alla presenza dei fratelli Finizio. Interverranno: Liborio Stuppia, Magnifico Rettore dell’Università G. d’Annunzio di Chieti – Pescara; Francesco Cipollone, Direttore del Dipartimento di Medicina e Scienze dell’Invecchiamento – UdA; Diego Ferrara, Sindaco di Chieti; Paolo Pitetti, Sindaco di Fara Filiorum Petri; Lucilla Gagliardi, Presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Chieti; Luigi Capasso, Direttore del Museo universitario – UdA. Un appuntamento da non perdere.




VIE DELLA MEMORIA

Cerimonia di premiazione XIII^ edizione premio dedicato a Vittorio Monaco

Castel di Sangro, 15 settembre 2024. Cerimonia di premiazione della XIII^ edizione del Premio di Poesia in dialetto Vie della Memoria-Vittorio Monaco. Il programma prevede che quest’anno la manifestazione si svolgerà il 28 settembre 2024 a Castel di Sangro presso il Museo civico Aufidenate.

Centro Studi e Ricerche Vittorio Monaco




SANITÀ: DEFICIT STRUTTURALE

Non bastano più i piani di rientro

Pescara, 15 settembre 2024. I nuovi piani di rientro delle quattro Asl Abruzzesi sono stati presentati il 12 settembre, nel corso dell’incontro con l’Assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo e le parti sociali.

I Direttori Generali e l’Assessora Verì, nell’illustrare sinteticamente le oltre 200 pagine di una manovra correttiva di tagli e risparmi, hanno tentato di normalizzare agli interlocutori presenti, un deficit dichiarato dalle ASL di complessivi circa 197 milioni che, a seguito dei tagli operati, si stima diventino circa 128 Milioni.

A proposito l’Assessore ha informato che ci sarebbe già la copertura di circa 91Milioni attraverso le risorse messe a disposizione dal GSA. Di tutt’altro tenore invece è ciò che si coglie leggendo con attenzione i Piani di rientro, che di fatto, sanciscono il fallimento della programmazione finanziaria regionale.

In più parti si dichiara infatti che una parte significativa dei costi che le aziende devono sostenere annualmente è incomprimibile, soprattutto se si vuole continuare a garantire una sanità di prossimità nel rispetto delle previsioni del DM 77/2022, e non coperta dalla quota di FSR assegnata annualmente dalla Regione. In sintesi, tutto il processo di riorganizzazione dell’assistenza territoriale, vitale per una sanità allo stremo, e prevista dai fondi del PNRR (Missione 6) rischia di entrare in crisi ancor prima dell’avvio.

Le rassicurazioni arrivate da Direttori e dirigenti non convincono affatto, se di disavanzo strutturale si tratta. A poco serviranno i cospicui tagli alla spesa farmaceutica e ai servizi, che rischiano di incidere sul diritto alla cura e all’accesso di adeguate prestazioni sanitarie dei pazienti più fragili, come gli anziani e gli oncologici.

A ragione di questo l’Assessore ha informato che si sta procedendo ad una riorganizzazione tecnica organizzativa della rete ospedaliera che sarà propedeutica ad una riorganizzazione più strutturale dove andrà esaminata la possibilità di accorpamento delle ASL (anche se l’idea della ASL unica regionale pare non trovi grande entusiasmo da parte della maggioranza).

A tal fine si sta verificando il grado di utenza dei plessi sanitari per individuare quelli maggiormente utilizzati o, al contrario, che hanno poca utenza. Un vero punto di vanto è stato invece quello di non aver previsto, in nessuna manovra correttiva, il taglio alla spesa del personale.

Peccato che la Cgil, presente assieme alle categorie coinvolte, pur ritenendo positivo il mantenimento dell’attuale dotazione organica del personale sanitario (medici, infermieri, tecnici, oss) e il rispetto del turnover, ha dovuto ricordare al tavolo, che dietro ai tagli all’acquisto di beni e servizi rischia di celarsi una riduzione del personale attualmente in forza negli appalti, oltre che una riduzione dei servizi dedicati all’utenza.

Riteniamo gravi e poco rispettose le affermazioni, emerse dal tavolo di parte pubblica, che non c’è alcuna responsabilità diretta delle ASL nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati negli appalti, che in questi anni hanno maturato importanti esperienze lavorative a servizio della collettività e che quindi, a nostro avviso, meritano attenzione e procedure dedicate alla loro stabilità occupazionale.

Sono ancora molte le domande rimaste senza risposta durante l’incontro, così come le preoccupazioni espresse inerenti all’abbattimento delle liste di attesa, il recupero della mobilità passiva, e la fantomatica sanità territoriale che rischia di diventare l’ennesima occasione persa. È evidente che serve una svolta e che la cura prospettata dai Piani delle quattro Asl si tradurrà in una risposta effimera ai cittadini che si troveranno a pagare un conto salatissimo in termini di ulteriore riduzione di servizi e di cura.

Alessandra Tersigni, Segretaria Cgil Abruzzo Molise                     

Luca Fusari, Segretario Generale Fp Cgil Abruzzo Molise     

Antonio Iovito, Segretario Generale SPI Cgil Abruzzo Molise




PROCESSO PER LA MORTE DI CARULLI

Innumerevoli e gravi le violazioni contestate dalla Procura di Chieti ai quattro imputati e che avrebbero determinato il tragico infortunio occorso all’operaio, rimasto folgorato

Francavilla al Mare, 15 settembre 2024. Un impianto di illuminazione totalmente fuori norma e un operaio non formato per tali interventi mandato a ripararlo come fosse un elettricista, senza dispositivi di protezione individuale, tanto più necessari alla luce della pericolosità delle operazioni richieste, e con la linea elettrica ancora in esercizio. Sono innumerevoli e gravissime, secondo la Procura di Chieti, a maggior ragione perché contestate a un Ente pubblico, le violazioni alla base della tragica e assurda morte di Giancarlo Carulli (in foto), il dipendente del Comune di Francavilla al Mare, di 64 anni, rimasto folgorato il 5 agosto del 2023 e spirato dopo quattro giorni di agonia, il 9 agosto, per i gravissimi traumi subiti.

A conclusione delle indagini preliminari, il Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale, il dr. Giancarlo Ciani, ha dunque chiesto il rinvio a giudizio di quattro persone per il reato di omicidio colposo in concorso, con l’aggravante di essere stato commesso, appunto, con violazione di norme antinfortunistiche. Riscontrando la richiesta, il Gip del Tribunale chietino, dr. Andrea Di Berardino, ha così fissato per il 16 ottobre 2024, dalle 10, l’udienza preliminare di un processo dal quale i familiari del lavoratore, assistiti da Studio3A e dall’avv. Marco Bevilacqua, del foro di Chieti, si aspettano giustizia.

Nella sua scrupolosa inchiesta il Sostituto Procuratore, tra i vari provvedimenti, ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima, che non ha fatto che confermare come il decesso sia stato determinato da un’insufficienza cardio respiratoria terminale per le ustioni di terzo grado diffuse su più del cinquanta per cento del corpo conseguenza dell’azione lesiva prodotta da energia termica, nella fattispecie da calore, esito della folgorazione.

Ha quindi ordinato una perizia informatica sul telefono cellulare della vittima, posto sotto sequestro, per acquisirne tutti i dati, specie i WhatsApp, e stabilire chi, e come e perché gli avesse ordinato il lavoro di riparazione che gli sarebbe stato fatale. Ma il Pm ha soprattutto affidato una consulenza tecnica a un esperto in materia, l’Ing. Gabriele Bellizzotti, per accertare la dinamica, le cause e tutte le responsabilità dell’incidente, che trae le sue origini da lavori effettuati dal Comune nel 2017.

È infatti tra il mese di giugno e di settembre di quell’anno, scrive il dr. Ciani nella sua richiesta di rinvio a giudizio, che si dava corso alla realizzazione, in via D’Aquino, tra i civici 174 e 188, di un impianto di pubblica illuminazione a mezzo di ampliamento e trasformazione dell’impianto già esistente, con attraversamento, in posizione ribassata, di un impianto di media tensione già in essere. E a tal fine, l’incarico veniva eseguito ma in modo difforme da quello prescritto dalle norme in materia.

Gli elementi in contrasto con quanto disposto dalla legge e dal Comitato Elettrotecnico Italiano riscontrati dal perito della Procura sono innumerevoli, ma, per sintetizzare, l’impianto, oltre che in assenza di progettazione, verifica, di collaudo e attestazione di conformità, veniva realizzato, e sarà la violazione determinante, ad una distanza di 1,47 metri tra la nuova linea e quella di media tensione esistente, laddove le norme prescrivono che, nel caso di interferenze (incrocio o attraversamento) della linea di pubblica illuminazione con una di media tensione, la distanza non deve essere inferiore ai due metri. Non solo, in virtù delle disposizioni del Comitato, avrebbero dovuto essere assicurate distanze ancora maggiori di due metri per garantire l’esecuzione, in sicurezza, di attività di manutenzione prosegue l’atto del Pm, aggiungendo infine che l’impianto realizzato risultava in contrasto con la normativa tecnica di riferimento anche con riguardo alla derivazione dell’alimentazione, realizzata nella morsetta del lampione in luogo di essere approntata in apposito pozzetto a terra.

La seconda violazione grave e decisiva dell’intera vicenda, poi, sta nel fatto che, prosegue il Pm nella sua richiesta di processo, nonostante l’impianto non a norma, il lavoratore Giancarlo Carulli, senza aver ricevuto alcuna formazione dal datore di lavoro, dal dirigente, né da parte del datore di lavoro di fatto in materia di sicurezza (…), nonché con riguardo al rischio specifico inerente alla lavorazione affidatagli, veniva comandato, nonostante fosse lavoratore assunto dal Comune di Francavilla con mansioni di operaio decespugliatore, di eseguire la riparazione del cavo di pubblica illuminazione a mezzo di fascettatura di detto cavo ad un sostegno al quale era precedentemente collegato.

Il resto, purtroppo, è tristemente noto. Carulli, posizionatosi e salito su un cestello elevatore, nell’eseguire detto lavoro – anche in ragione della vicinanza della linea elettrica con la media tensione, in violazione della norma prescritta che doveva essere rispettata dal datore di lavoro e dal dirigente, nonché della norma, parimenti diretta alle stesse figure, che prescrive la necessità di mettere fuori tensione la linea, di posizionare ostacoli rigidi per impedire l’avvicinamento a parti attive e di tenere in permanenza persone, macchine operatrici, apparecchi di sollevamento a distanza di sicurezza – urtava involontariamente i cavi della media tensione rimanendo folgorato e perdendo la vita.

Una morte, conclude il Pubblico Ministero ascrivendo agli imputati l’ennesima, grave infrazione alle più banali norme antinfortunistiche, “determinata anche dalla mancata messa a disposizione del lavoratore dei dispositivi di protezione individuale per lavori elettrici che prevedono guanti isolanti, calzatura ed elmetto dielettrici, visiera di protezione, vestiario ignifugo”.

Un punto fermo importante per la moglie, le figlie e i nipoti della vittima, i quali, per fare piena luce sui fatti e ottenere giustizia, attraverso l’Area Manager per l’Abruzzo Mario Masciovecchio, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che ha anche messo a disposizione i propri esperti per gli accertamenti tecnici disposti dalla Procura, con la collaborazione dell’avv. Marco Bevilacqua. Familiari che ora si aspettano un’assunzione di responsabilità da parte del Comune di Francavilla al Mare in sede risarcitoria ma anche una risposta forte in sede penale.




LA PASSIONE DEI VOLONTARI ERGA OMNES

Via al laboratorio teatrale gratuito e inclusivo

Chieti, 15 settembre 2024. Venerdì scorso è iniziato, con grande successo, presso l’ex centro sociale San Martino a Chieti Scalo, il laboratorio teatrale gratuito e inclusivo rivolto agli studenti universitari della d’Annunzio, giovani del territorio e ragazzi con disabilità, grazie all’impegno e la passione dei volontari di Erga Omnes.

Il progetto, denominato “Aspiespressivo e non solo…per aprirsi alla relazione e favorire l’inclusione”, è stato finanziato dall’Università degli Studi G. d’Annunzio e dall’ADSU (Azienda per il Diritto agli Studi Universitari).

Il percorso formativo proseguirà ogni venerdì per un totale di 12 incontri, concludendosi il 10 dicembre, alle ore 18, con la messa in scena, all’Auditorium del Rettorato, di una rappresentazione teatrale, strutturata durante il percorso dai ragazzi stessi, guidati dal regista Antonio Tucci con il supporto dei volontari psicologi di Erga Omnes.

Tante sono state le adesioni da parte degli studenti di ogni corso di laurea, sia umanistico che scientifico, che hanno partecipato con grande entusiasmo e voglia di mettersi in gioco.

“Erga Omnes, ormai da molti anni si occupa di politiche sociali e giovanili e tramite il progetto “Una Chiave”, che offre attività di supporto psicologico e ludico-ricreativo ai ragazzi con disturbo del neurosviluppo, supportando anche i genitori con gruppi di auto-mutuo-aiuto, vuole dedicare uno spazio di relazione, sensibilizzazione e ascolto attivo, ecco perché abbiamo creduto fortemente in questo progetto teatrale che ha avuto la lungimiranza di molti partner, sia “morali” che finanziatori” – afferma Pasquale Elia, presidente e fondatore di Erga Omnes.

Il progetto ha avuto il patrocinio morale oltre che dall’Università degli Studi G. d’Annunzio e dall’ADSU, anche dall’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Abruzzo, l’Ordine dei Medici di Chieti, l’Ordine dei Giornalisti della Regione Abruzzo, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Chieti, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Comune di Chieti, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti, il CSV (Centro Servizi per il Volontariato) dell’ Abruzzo, l’Informagiovani di Chieti e la RAI Abruzzo. Media Partner: Radio Teate On Air, il progetto gestito dalla stessa associazione Erga Omnes.




IL MAMMUT ESCE DAL CASTELLO

Attraversa il cuore de L’Aquila: emozioni tra l’ancestrale e il contemporaneo con la performance di terre sonanti

L’Aquila, 15 settembre 2024. Forti emozioni, tra l’ancestrale e il contemporaneo, tra arte e partecipazione: questa sera dalle 19, dopo tanta attesa, si è messo in cammino, dal castello cinquecentesco e lungo il centro storico dell’Aquila, tra ali di folla entusiaste e lo sguardo ammaliato di adulti e bambini, il Mammut a grandezza naturale, gemello di cartapesta, legno e ferro, del celebre fossile custodito nel Museo nazionale d’Abruzzo.

Accompagnato e affiancato, lungo via Castello, la fontana Luminosa, il corso e infine a piazza Duomo, in primis dalle persone, oltre un centinaio, che in questi mesi lo hanno sognato immaginato, e costruito, in un lavoro corale, provando a ridargli vita artisticamente, e che hanno partecipato, in parte, anche alla suggestiva coreografia fatta di musica, danza e teatro, che ha arricchito ulteriormente l’evento.

Tutto ciò è stato reso possibile dal progetto “Terre sonanti – il Mammut”, di cui è coordinatrice Silvia Di Gregorio, e protagonista, nella sua prima uscita, di una delle performance del ricco programma del Festival Performative04 del MAXXI L’Aquila, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Seguiranno poi le “passeggiate” del Mammut in 13 comuni dell’Aquilano, da sabato 28 settembre a Scoppito, dove il mammut, quello originale, è tornato alla luce 70 anni fa, al 10 novembre, ad Acciano. 

Il progetto è finanziato dai fondi Restart, e capofila è il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

Commenta la direttrice del Munda, Federica Zalabra: “Abbiamo partecipato con entusiasmo a questa iniziativa, non solo perché il Mammut, attorno a cui gira tutto il progetto, è l’opera più conosciuta delle sue collezioni, ma perché crediamo nel museo come leva culturale della comunità territoriale e quest’ultima come ‘comunità di eredità’, costituita non solo da persone, ma dalle relazioni che esse sanno costruire con l’obiettivo di prendersi cura del patrimonio materiale e immateriale che appartiene a tutti noi”.

Il progetto, del resto, non si è consumato e non si consumerà solo nella semplice messa in scena, ma è l’esito di un lungo percorso di partecipazione, durato tre mesi, che ha coinvolto oltre 70 persone nella realizzazione del mammut, coordinate dall’artista Massimo Piunti, affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione. Gigante sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti. E poi ancora, nella parte dedicata alla coreografia che ha accompagnato questa e le future performance, con 80 partecipanti, che si sono preparati in laboratori di musica e canto, a cura della musicista italo argentina Enza Alejandra Prestia, e poi dei musicisti aquilani Elena D’Ascenzo e Davide Zanini, in laboratorio di teatro, a cura dell’attore Alberto Santucci. A partecipare alla coreografia anche i musicisti salentini Enza Pagliara e Dario Muci. Il trasporto del Mammut è stato affidato agli atleti della squadra di calcio United L’Aquila.

La realizzazione dei vari materiali necessari alla performance, oggetti, gadget e costumi, ha coinvolto gli alunni dell’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila, coordinati dalla docente Chiara Duronio e Patrizia Urbani. e in altrettanti laboratori nella casa-famiglia Punto Luce e nella Comunità 24 luglio.

“Il mammut è stato un antico abitante del nostro territorio – commenta Silvia Di Gregorio -. Una delle creature aurorali, e poi estinte, con cui i nostri antenati si relazionavano per definirsi in quanto esseri  umani, si pensi ai dipinti rupestri. Il fossile del Mammut custodito dal Munda è un simbolo identitario molto forte. L’ abbiamo rimesso in movimento per dire che non c’è identità senza relazione e che la relazione tra noi che abitiamo questi luoghi, con la natura che ci circonda, con il nostro patrimonio culturale artistico storico riportato a lustro dalla ricostruzione post sisma, non può essere statica, rigida e immobile. Riteniamo che la partecipazione e l’essere solidali siano indispensabili per essere una  comunità autentica che non teme il mettersi in cammino”.

Prossimo appuntamento sabato 28 settembre Scoppito e domenica 29 Settembre Campotosto.

“Siamo davvero felici della riuscita di questo evento – commenta il sindaco di Scoppito Loreto Lombardi – È con soddisfazione ed orgoglio che il nostro comune, capofila  del progetto, presenta il Mammut che si fa ‘terra sonante’, diventando  il simbolo identitario di un intero territorio, in attesa della prima tappa che vedrà l’arrivo a Scoppito, proprio nel luogo del suo ritrovamento”.

Queste poi le successive tappe: sabato 5 ottobre Barisciano e domenica 6 ottobre Poggio Picenze, sabato 12 ottobre  Ocre e domenica 13 ottobre Fossa, Sabato 19 ottobre Villa Sant’Angelo e domenica 20 ottobre Sant’Eusanio, sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini e domenica 27 ottobre Fagnano. Infine,  domenica 3 novembre Fontecchio, sabato  9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.

INFO PROGETTO “TERRE SONANTI – IL MAMMUT”

Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della  Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49”  filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di  ritrovamento del Mammut,  e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. È compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del  patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).




CALA IL SIPARIO SU UIL CAMP 2024

Cento giovani sindacalisti in Abruzzo per confrontarsi su temi di grande attualità. Michele Lombardo (Uil Abruzzo): “Sono stati tre giorni entusiasmanti. Abbiamo dato il nostro contributo alla crescita della nostra regione”

Vasto, 15 settembre 2024.  Si è conclusa l’edizione 2024 di Uil Camp, il campo scuola sindacale organizzato dalla Uil che si è svolto a Vasto, nel camping Grotta del Saraceno, dal 12 al 14 settembre.

Nell’ultimo incontro, quello di oggi, è stata presentata l’iniziativa Inclusion-E  di Racesport e ACI SPORT. Progetto che ha l’obiettivo di creare simulatori di guida inclusivi, con accesso facilitato alle persone con disabilità motoria. Al dibattito, moderato dal giornalista Rai Gianni Quagliarella, hanno partecipato Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, Michele Del Grosso, presidente associazione Race Sport, Cristiano Martelli, presidente commissione Aci E Sport, e il segretario organizzativo Uil Emanuele Ronzoni.

”Quello di stamattina è stato un momento molto importante dal punto di vista sociale che rispecchia perfettamente la finalità del sindacato confederale – ha commentato Michele Lombardo, segretario generale Uil Abruzzo -. La Uil è il sindacato delle persone e abbiamo il dovere di rappresentare tutte le persone in tutte le sfaccettature della vita”.

Intelligenza artificiale, transizione industriale e nuove tecnologie sono stati i temi trattati nei tre giorni di Uil Camp, che ha visto la partecipazione di 100 giovani ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia.

Nella giornata di apertura dell’evento, quella di giovedì, il presidente Eures Fabio Piacenti ha presentato il rapporto sulla condizione occupazionale e retributiva giovanile. Mentre il prof, Stefano Maria Cianciotta, componente del tavolo tecnico nazionale Zes e amministratore delegato Fira Abruzzo, ha affrontato il tema delle opportunità della Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Zes unica).

Nella giornata di ieri i partecipanti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi con il mondo accademico e approfondire le tematiche dell’evento di formazione di quest’anno con dibattiti e lavori di gruppo, che a fine giornata sono stati illustrati al segretario generale Uil PierPaolo Bombardieri. Il leader nazionale della Uil, dopo aver dialogato con i ragazzi, ha partecipato al convegno sull’attuale tema dell’automotive. Dibattito che ha visto la partecipazione anche della sottosegretaria  Fausta Bergamotto, del presidente della Regione Marco Marsilio, del presidente Pilkington Italia Graziano Marcovecchio e del responsabile delle risorse umane Italia Stellantis Giuseppe Manca.

Le conclusioni del segretario generale Uil Abruzzo Michele Lombardo: “Sono stati tre giorni entusiasmanti e appassionanti. Uil Camp ha visto 100 giovani discutere, formarsi e dibattere di temi importanti. Ho trovato giovani motivati che hanno avuto la capacità di ascoltare ma anche di rispondere a Uil Camp in modo positivo e propositivo. Ringrazio il nostro segretario PierPaolo Bombardieri e tutta la segreteria nazionale, per aver scelto la nostra regione per l’edizione di quest’anno dell’evento. Ringrazio i miei  collaboratori per tutto il lavoro svolto, organizzativo e politico. Come  organizzazione sindacale regionale, sono certo che abbiamo dato il nostro contributo alla crescita della nostra regione Abruzzo”.




VENTI ANNI DI IMPEGNO per la cultura e il territorio

Delegazione FAI festeggia venti anni

Teramo, 15 settembre 2024. La Delegazione FAI di Teramo festeggia venti anni di impegno nella valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e paesaggistico della provincia con un ricco calendario di eventi, da settembre a dicembre, presentato questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Teramo dal presidente Provinciale Camillo D’Angelo, dal presidente Regionale FAI Abruzzo e Molise Roberto Di Monte e dal capo Delegazione FAI di Teramo Pietro Costantini.  Nata ufficialmente il 25 novembre 2004, la Delegazione è diventata un punto di riferimento per la comunità locale, promuovendo la riscoperta del territorio e dei beni storico-artistici e naturalistici.

Gli eventi organizzati dalla Delegazione teramana si svolgeranno a partire dal 20 settembre per concludere il 7 dicembre 2024, caratterizzati dall’alto profilo culturale e divulgativo. Il ciclo di incontri FAI Cultura offrirà l’opportunità di conoscere i più grandi storici dell’arte del Novecento, come Roberto Longhi, Erwin Panofsky, Ferdinando Bologna e Luigi Spezzaferro, che verranno presentati attraverso importanti interventi di studiosi, quali Paolo Coen e Cristiana Pasqualetti, Luca Siracusano, Luisa Franchi Dell’Orto e Nicolò Pitto. Le loro analisi offriranno una rilettura critica e innovativa delle grandi personalità della storia dell’arte, creando un ponte tra il passato e le sfide culturali contemporanee.

“Festeggiare questi venti anni – dichiara il capo Delegazione Pietro Costantini – è per noi motivo di grande orgoglio. La Delegazione FAI di Teramo ha saputo costruire nel tempo un legame profondo con il territorio e la sua comunità, contribuendo alla riscoperta e alla tutela di luoghi di straordinaria bellezza e valore storico. Gli eventi che abbiamo organizzato per questo anniversario non sono solo un modo per celebrare il passato, ma soprattutto un’occasione per guardare al futuro. Vogliamo continuare a promuovere la cultura e la salvaguardia del nostro patrimonio, coinvolgendo sempre più persone e sensibilizzando le nuove generazioni. Crediamo che il nostro impegno possa ispirare un senso di responsabilità condivisa, affinché il patrimonio che abbiamo la fortuna di ereditare possa essere custodito e valorizzato per le generazioni future”.

Un’attenzione particolare verrà dedicata anche al ruolo del divulgatore storico-artistico nell’era contemporanea, sempre più complessa e digitale, con un interessante incontro a Teramo, il 3 dicembre alle 17, che vedrà come protagonista Claudio Sagliocco, storico dell’arte e divulgatore dei Musei Vaticani.

Il programma include eventi dedicati al cinema, all’archeologia e alla sostenibilità ambientale. Il primo appuntamento si terrà a piazza Sant’Anna, da venerdì 20 a domenica 22 settembre alle 20:30, con la rassegna cinematografica “Margini”, curata dal gruppo FAI Giovani di Teramo e Piermaria Rasetti, che esplorerà il tema della marginalità, vista non solo come condizione geografica, ma anche come esperienza esistenziale e sociale. L’evento “Archeologia invisibile” – organizzato in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo – offrirà, sabato 5 ottobre all’ex Convento Sant’Antonio alle 14:30, una rara occasione di accesso ai depositi archeologici di Teramo. Il clima sarà protagonista di due giornate, sabato 2 e domenica 3 novembre, all’interno della campagna nazionale “FAI per il Clima”, con una escursione e una tavola rotonda volte a sensibilizzare il pubblico sui temi ambientali.

Immancabile l’appuntamento con le Giornate FAI d’Autunno che si terranno il 12 e 13 ottobre.

Le celebrazioni per il ventennale si concluderanno giovedì 7 dicembre, con un grande evento nell’Aula Magna del Convitto “M. Delfico” di Teramo. Sarà un momento di festa, arricchito da un concerto di Natale eseguito dall’orchestra e coro del Liceo Musicale “M. Delfico”, che suggellerà un percorso ventennale di passione e impegno per la cultura e l’ambiente.

“Quello raggiunto dalla Delegazione FAI di Teramo è un traguardo importante, venti anni dalla sua nascita – dichiara il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo – Ringrazio tutti i delegati e volontari per il loro impegno nel portare alla luce beni culturali e paesaggistici della nostra provincia, ricca di storia e arte. La provincia di Teramo è, inoltre, onorata di poter contribuire al lavoro del FAI assegnando, in comodato d’uso, una sede in via Trento e Trieste 8”.

“Questa celebrazione assume un significato ancora più speciale in vista di un appuntamento di rilevanza nazionale: il 2025, anno in cui il Fondo per l’Ambiente Italiano festeggerà i suoi 50 anni di fondazione – Riferisce il presidente Regionale FAI Abruzzo e Molise, Roberto Di Monte – Il FAI nazionale, con la sua visione e i suoi valori, ci ha guidato in questo percorso, ispirandoci ogni giorno a fare la nostra parte anche a livello locale. La Delegazione di Teramo, in questi 20 anni, ha raggiunto traguardi importanti, diventando un punto di riferimento per la sensibilizzazione e la cura del nostro territorio. Il suo impegno ha coinvolto cittadini, volontari, scuole e istituzioni, contribuendo a diffondere una cultura del rispetto e della protezione dei beni comuni. Un sincero ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato e condiviso con il FAI di Teramo la visione di un Abruzzo sempre più consapevole”.

20-22 Settembre 2024 – ore 20:30

Teramo, Piazza Sant’Anna

MARGINI. Rassegna cinematografica

a cura di: Gruppo FAI Giovani di Teramo e Piermaria Rasetti

5 Ottobre 2024 – ore 14:30

Teramo, ex Convento di Sant’Antonio

Archeologia invisibile

in collaborazione con: Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di L’Aquila e Teramo

12-13 Ottobre 2024

GIORNATE FAI DI AUTUNNO

19 Ottobre 2024 – ore 17:00

Teramo, I.A.T. (Informazione e Accoglienza Turistica)

FAI CULTURA: Roberto Longhi

interviene: Nicolò Pitto, ricercatore indipendente

con il patrocinio di: Fondazione Roberto Longhi

23 Ottobre 2024 – ore 17:00

Teramo, L’Arca (Laboratorio delle Arti Contemporanee)

FAI CULTURA: Luigi Spezzaferro

interviene: Paolo Coen, Università di Teramo

con il patrocinio di: Fondazione Luigi Spezzaferri

2 Novembre 2024 – ore 17:00

Teramo, I.A.T. (Informazione e Accoglienza Turistica)

FAI PER IL CLIMA

Tavola rotonda

3 Novembre 2024 – ore 08:30

Gran Sasso d’Italia

FAI PER IL CLIMA

Escursione al Calderone

5 Novembre 2024 – ore 17:00

Teramo, L’Arca (Laboratorio delle Arti Contemporanee)

FAI CULTURA: Ferdinando Bologna

intervengono:

Cristiana Pasqualetti, Università dell’Aquila

Luisa Franchi Dell’Orto, archeologa e studiosa

12 Novembre 2024 – ore 17:00

Teramo, L’Arca (Laboratorio delle Arti Contemporanee)

FAI CULTURA: Erwin Panofsky

interviene: Luca Siracusano, Università di Teramo

23 Novembre 2024 – ore 18:00

RISERVATO ISCRITTI FAI

FAI UN POMERIGGIO A PALAZZO

28-29 Novembre 2024

Teramo, Università di Teramo, Aula Magna

Convegno  “Cultura e futuro. Visioni e sfide per una Provincia in evoluzione”

3 Dicembre 2024 – ore 17:00

Teramo, L’Arca (Laboratorio delle Arti Contemporanee)

FAI CULTURA: essere divulgatori oggi

interviene: Claudio Sagliocco, Musei Vaticani

7 Dicembre 2024 – ore 17:00

Teramo, Aula Magna Convitto “M. Delfico”

VENTI ANNI INSIEME

Celebrazione del ventesimo anniversario

della Delegazione FAI di Teramo

A conclusione Concerto di Natale

eseguito dall’orchestra e dal coro

del Liceo Musicale “M. Delfico”




DIGITAL INNOVATION HUB

Agenzia di Comunicazione e Coworking: nasce Starting Digital. Inaugurati i nuovi spazi del progetto promosso da Confartigianato

Chieti, 15 settembre 2024. Non solo un Digital Innovation Hub che opera nel campo della trasformazione digitale delle piccole e medie imprese, supportando le aziende nel percorso di innovazione tecnologica e digitale, ma anche un’agenzia di comunicazione che propone percorsi di consulenza, formazione, servizi digitali, organizzazione di eventi ed uno spazio coworking aperto a freelance e imprese che desiderino condividere un ambiente di lavoro dinamico e creativo. Nasce Starting Digital, il Digital Innovation Hub di Confartigianato Chieti L’Aquila.

Ieri l’inaugurazione, nei nuovi locali adiacenti alla sede di Confartigianato, in piazza Falcone e Borsellino, a Chieti. Dopo il taglio del nastro e i saluti del sindaco di Chieti, Diego Ferrara, e del presidente di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo, sono intervenuti il direttore generale dell’associazione, Daniele Giangiulli, l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, e il parlamentare Guerino Testa.

La nuova realtà è aggiudicataria del bando sui “Poli di innovazione” nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Missione 4 “Istruzione e ricerca” – Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa” – Investimento 2.3 “Potenziamento ed estensione tematica e territoriale dei centri di trasferimento tecnologico per segmenti di industria”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

In veste di Digital Innovation Hub, Starting Digital ha già avviato le attività relative alla fase di Assessment, un passaggio cruciale per identificare le esigenze digitali delle aziende e definire percorsi di innovazione mirati. Grazie a questo processo di analisi e valutazione, Starting Digital fornisce un supporto personalizzato alle imprese, aiutandole a comprendere le opportunità e le sfide che la trasformazione digitale presenta. Questo approccio consente di costruire un ecosistema in cui imprese di vari settori possono collaborare e crescere insieme, accelerando il processo di digitalizzazione su tutto il territorio.

L’agenzia di comunicazione, d’altra parte, sta sviluppando un’offerta estremamente competitiva, capace di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Grazie a un approccio strategico e innovativo, l’agenzia è già operativa su diversi progetti ambiziosi che mirano alla valorizzazione di alcune eccellenze locali. Progetti che puntano non solo a dare visibilità a realtà emergenti del territorio, ma anche a creare un impatto duraturo, rafforzando il legame tra il tessuto imprenditoriale locale e le nuove opportunità offerte dalla comunicazione digitale.

Lo spazio di coworking, infine, è già operativo ed è dedicato a freelance, professionisti, imprese e a chiunque desideri condividere uno spazio di lavoro dinamico. Diverse le opzioni disponibili, dalle postazioni ad accesso orario o giornaliero fino agli abbonamenti mensili ed annuali. Presenti anche una sala riunioni, oltre a tutti gli strumenti tecnologici necessari. L’obiettivo del nuovo spazio è quello di creare una rete di professionisti e aziende che collaborino nell’ottica di un interscambio di esperienze e competenze specifiche. L’ambizione è, infatti, quella di valorizzare le professionalità, le capacità e le persone del territorio.

“La nostra associazione – affermano il presidente e il direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo e Daniele Giangiulli – ha da tempo raccolto la sfida dell’innovazione e della digitalizzazione delle imprese e oggi prende forma e concretezza un progetto che nasce da lontano. Con Starting Digital vogliamo essere di supporto alle imprese abruzzesi, quelle strutturate, ma anche e soprattutto quelle più piccole, affinché possano sfruttare tutti i vantaggi e le opportunità derivanti dall’universo digitale. Il nostro territorio, d’altronde, è un concentrato di eccellenze nel settore digitale e della comunicazione e la nostra missione è creare una rete che le unisca, dando vita a un hub di competenze e innovazione. Puntiamo a mettere queste risorse a disposizione delle aziende riducendo la necessità di cercare soluzioni altrove”.

“I complimenti della Regione Abruzzo a Confartigianato Chieti L’Aquila – dichiara l’assessore Tiziana Magnacca – per aver saputo cogliere questa importante opportunità offerta dal Pnnr che ci traghetta verso la transizione digitale. E averlo fatto in favore delle imprese artigiane acquista un merito ancora più importante. È il settore che forse più degli altri ha necessità di utilizzare i grandi cambiamenti che la digitalizzazione porta con sé, nella consapevolezza che è una grande sfida e una occasione da non perdere. Questo luogo, con i servizi che offre, è significativo, perché è un accompagnamento importante verso i grandi temi che interessano il mondo produttivo. La nuova sede di Starting Digital a Chieti – conclude – è una grande opportunità per ricominciare a porsi come punto di riferimento per le attività produttive”.




ITINERA 3 – Mobilità Sostenibile

Parco lineare di Castellamare 16-22 settembre 2030

Pescara, 15 settembre 2024.

La terza settimana di ITINERA, intitolata “Mobilità Sostenibile”, si svolgerà dal  nella Cupola della Mobilità, concentrandosi su temi legati alla mobilità urbana sostenibile. Questa settimana si terrà in concomitanza con la Settimana Europea della Mobilità, che si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre, e offrirà una varietà di eventi mirati a sensibilizzare e coinvolgere la comunità sull’importanza di muoversi in modo ecologico e responsabile, includendo anche il ruolo del mobility manager.

Il 16 settembre 2030, la settimana si aprirà con una serie di incontri e presentazioni sui benefici della mobilità sostenibile. Esperti del settore illustreranno come l’adozione di mezzi di trasporto ecologici possa migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento acustico e promuovere uno stile di vita più sano. Saranno presentati studi di casi di città che hanno implementato con successo politiche di mobilità sostenibile e saranno discussi i vantaggi economici e ambientali di tali iniziative.

Nei giorni successivi, dal 17 al 18 settembre 2030, verranno organizzati laboratori di riparazione biciclette aperti a tutti. Questi workshop pratici permetteranno ai partecipanti di imparare le basi della manutenzione e della riparazione delle biciclette, fornendo le competenze necessarie per mantenere in perfette condizioni il proprio mezzo di trasporto. Saranno presenti meccanici esperti che offriranno dimostrazioni e assistenza pratica, favorendo una maggiore autonomia e sicurezza tra i ciclisti urbani.

Il 20 settembre 2030, la Cupola della Mobilità ospiterà un workshop sulla progettazione di città a misura di ciclisti e pedoni. Urbanisti, architetti e ingegneri discuteranno le migliori pratiche per creare infrastrutture sicure e accessibili per chi si muove a piedi o in bicicletta. Verranno presentati progetti innovativi che promuovono l’uso della bicicletta e la camminata come principali mezzi di trasporto urbano, evidenziando l’importanza di piste ciclabili ben progettate, zone pedonali e spazi verdi.

Durante tutta la settimana, saranno allestiti stand informativi e dimostrativi sulla mobilità elettrica. I visitatori potranno scoprire i vantaggi dei veicoli elettrici, testare e-bike e scooter elettrici, e ricevere informazioni sulle opzioni di ricarica e sugli incentivi disponibili per l’acquisto di mezzi di trasporto ecologici. Questo spazio espositivo sarà un punto di riferimento per chiunque sia interessato a esplorare soluzioni di mobilità sostenibile.

Il 21 settembre 2030 sarà dedicato a una conferenza sul futuro della mobilità urbana. Rappresentanti delle istituzioni, aziende del settore e organizzazioni ambientaliste si riuniranno per discutere le sfide e le opportunità legate alla transizione verso sistemi di trasporto più sostenibili. Saranno esplorati temi come l’integrazione dei trasporti pubblici con quelli privati, l’uso della tecnologia per migliorare l’efficienza della mobilità urbana e le politiche necessarie per incentivare l’uso di mezzi di trasporto ecologici. Durante questa conferenza, verrà dedicata una sessione speciale al ruolo del mobility manager, una figura chiave nella pianificazione e gestione delle politiche di mobilità aziendale e urbana. Esperti del settore illustreranno le competenze necessarie per svolgere questo ruolo e i benefici che può apportare alle aziende e alla comunità in termini di efficienza e sostenibilità.

La settimana si concluderà il 22 settembre 2030 con un city bike tour lungo gli itinerari ciclabili urbani di Nuova Pescara. Questo tour, aperto a ciclisti di tutte le età e livelli di esperienza, offrirà l’opportunità di esplorare la città in modo sostenibile e di scoprire le bellezze del Parco Lineare Castellamare e delle altre aree verdi. Sarà un’occasione per mettere in pratica quanto appreso durante la settimana e per celebrare la mobilità sostenibile insieme alla comunità.

Questa settimana dedicata alla mobilità sostenibile rappresenta un’importante iniziativa per promuovere stili di vita più ecologici e responsabili, sensibilizzando i cittadini di Nuova Pescara sui benefici di un trasporto urbano sostenibile e fornendo loro gli strumenti e le conoscenze necessarie per adottare pratiche di mobilità più green. Inoltre, l’introduzione del tema del mobility manager sottolinea l’importanza di una gestione coordinata e strategica della mobilità, fondamentale per il successo delle politiche di sostenibilità urbana.

Giancarlo Odoardi – Project manager ITINERA




ITALIANI D’ARGENTINA sguardi corpi opere

Presentato in Senato il progetto ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro che ha vinto il bando “Progetti speciali” per il Teatro del Ministero della Cultura

L’Aquila, 15 settembre 2024. Al via Italiani d’Argentina – sguardi, corpi e opere, iniziativa che ha ottenuto il riconoscimento dal Ministero della Cultura di Progetto Speciale 2024 per il teatro. Alla conferenza stampa, che si è tenuta mercoledì 11 settembre in Senato, erano presenti il deputato Guerino Testa, i senatori Etelwardo Sigismondi e Guido Quintino Liris, il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi, il direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo Giorgio Pasotti e il direttore del Teatro del Sangro Stefano Angelucci Marino. Il progetto, ideato e diretto da Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro del Sangro, vede tra i suoi partner la Regione Abruzzo, il Comune dell’Aquila, il Teatro Stabile d’Abruzzo, l’Ambasciata Argentina/Casa Argentina di Roma, l’Agita e l’Università degli Studi dell’Aquila.

Italiani d’Argentina si propone come un momento unico di riflessione per artisti, studiosi, giornalisti, studenti di varie parti del mondo, che si incontreranno per iniziare a ricercare nuove chiavi di lettura che vadano oltre la tradizione e che permettano di costruire possibili scenari della contemporaneità. Fino al 26 settembre, nel Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila, si daranno appuntamento drammaturgie di autori italiani e italoargentini classici e contemporanei, messi in scena da registi e attori argentini, italoargentini e italiani, selezionati fra quelli di maggiore interesse culturale e spettacolare, per raccontare attraverso eventi internazionali, spettacoli teatrali, campus formativi, convegni e incontri, la cultura italiana e la sua vitalità nel panorama mondiale. “Si tratta di scoprire, conoscere e riconoscere l’Italia che è fuori dall’Italia”,ha spiegato Stefano Angelucci Marino, direttore artistico del Teatro del Sangro.

Ruben Pires, regista e docente teatrale di Buenos Aires, con l’attrice e musicista Marina Tamara Kohanoff, mostrerà le sue regie di El Organito (venerdì 20 settembre ore 18:00) e Stéfano (martedì 24 settembre ore 21:00) di Armando Discepolo, autore italoargentino degli anni Trenta, capofila del grottesco criollo e unanimemente considerato uno dei padri del teatro nazionale. Ruben Pires sarà anche il protagonista di un campus formativo per attori professionisti sul romanzo Rosaura alle dieci di Marco Denevi, scrittore italoargentino di intrecci tra il mistero e il poliziesco.

Luis Longhi, attore, musicista e regista italoargentino, presenterà lo spettacolo Todos los pájaros que me saludan tienen la sonrisa de Gardel (martedì 17 settembre ore 21:00). Scritto e diretto da Sebastian Irigo, è la storia di un giovane artista in cerca di ispirazione, con l’unica bussola esistenziale rappresentata dal padre Antonio, un immigrato italiano, musicista, arrivato giovanissimo in Argentina.

Agustina Toia e Severo Callaci, attori e registi italoargentini della città di Rosario, presentano l’opera pluripremiata in America Latina e in Europa Le Giovanne (una eresia cosmica), una sequenza di storie e di quadri scenici dall’atmosfera surreale (venerdì 20 settembre ore 21:00). In scena una successione di donne, ognuna di una diversa nazionalità ma tutte rispondenti al nome “Giovanna”, tutte vittime di violenze, offese e umiliazioni ma, allo stesso tempo, un unico modello di donna che vuole conquistare la libertà, che vuole far sentire il suo grido di ribellione.

Completano l’offerta di spettacoli per “Italiani d’Argentina” Desaparicion (lunedì 16 settembre ore 21:00) della compagnia Mutamenti di Caserta, Elisabetta e Limone di Juan Rodolfo Wilcock della compagnia Tre Mestieri di Messina (giovedì 19 settembre ore 21:00), Arturo lo chef in Sudamerica del Teatro del Sangro (sabato 21 settembre ore 21:00) e Stéfano di Armando Discepolo del Teatro Stabile d’Abruzzo (mercoledì 18 settembre ore 21:00).

Parallelamente al programma di spettacoli serali, dal 15 al 20 settembre, a L’Aquila saranno ospitati otto spettacoli dei ragazzi per i ragazzi, otto scuole di teatro da tutta Italia che, nel campo del teatro educazione, presenteranno i loro lavori originali sul tema largo della italianità in Argentina. Ogni gruppo-scuola sarà a L’Aquila per tre giorni, partecipando a laboratori tematici ed eventi collegati alla manifestazione principale. Questo grande coinvolgimento delle scuole sarà diretto e curato da Rossella Gesini e Salvatore Guadagnuolo e realizzato in collaborazione con AGITA, associazione leader del settore teatro – educazione, con l’obiettivo di promuovere la cultura teatrale-artistica nella scuola e nel sociale, di valorizzarne le espressioni richiamando l’attenzione collettiva – e non solo degli addetti ai lavori – verso un fenomeno diffuso nel nostro Paese e di estremo interesse. 

In videocollegamento dall’Argentina interverranno Nicolás Ferraro, autore italoargentino già finalista al Premio Extremo Negro e al Dashiell Hammett Award, che dialogherà con il giornalista della Stampa Giorgio Ballario (martedì 17 settembre ore 18:00), e Patricia Zangaro, importantissima drammaturga italoargentina le cui opere sono state tradotte in francese, inglese, portoghese e italiano, che dialogherà con Sergio Colella, esperto nei settori dell’educazione e della formazione in ambito scolastico (mercoledì 18 settembre ore 18:00).

Nel Foyer del Ridotto del Teatro Comunale dell’Aquila sarà allestita una mostra di fotografie, documenti, cimeli e materiale filmico dal titolo “Le donne Italiane in Argentina”. La mostra sarà presentata in collaborazione con Casa Argentina – l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Argentina a Roma – ed è curata direttamente dal Comites (Comitato Italiani all’Estero) della città di Rosario in Argentina.

Il programma di “Italiani d’Argentina” sarà completato da presentazione di libri, tavole rotonde, proiezione di cortometraggi e da un ciclo di incontri, a cura del Teatro del Sangro, sulle figure e le opere di Roberto “Tito” Cossa, Lucio Fontana, Armando Discepolo, Daniel Veronese e Marco Denevi.




WORLD SKATE GAMES 2024

L’IIS Ovidio pronto a condividere la straordinaria esperienza sportiva

Sulmona, 15 settembre 2024. La città si appresta ad ospitare, da lunedì 16 a mercoledì 18 settembre, le gare del World Skate Games 2024, i mondiali di pattinaggio, e anche l’IIS “Ovidio” è pronto a condividere questa straordinaria esperienza sportiva che porterà a Sulmona 100 nazioni e 12000 atleti di tutto il mondo.

Per l’organizzazione dell’evento, curato dalla FISR (Federazione italiana sport rotellistici), infatti, è stato interessato l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo – Coordinamento di Educazione fisica e sportiva che, a sua volta, ha coinvolto i docenti e le Istituzioni scolastiche del territorio regionale.

Questa preziosa opportunità ci sarà anche per Sulmona e per un gruppo di trenta studenti del Liceo economico sociale, del LES Motorio e del Liceo Linguistico appartenenti al polo liceale “Ovidio”. L’evento rappresenta non solo uno straordinario momento di sport, ma anche una preziosa occasione di confronto e integrazione. A coordinare la partecipazione degli studenti sulmonesi ai mondiali di pattinaggio è la professoressa di Scienze Motorie e Sportive dell’IIS Ovidio, Sonia Indicani che, insieme alla maestra Ada Di Ianni, è referente distrettuale del Coordinamento di Educazione fisica e sportiva.

Gli studenti del LES saranno di supporto alla manifestazione per la parte sportiva, gli studenti del Linguistico per la parte legata alla comunicazione nelle lingue straniere con gli atleti delle squadre provenienti da tutto il mondo. Con loro ci saranno anche i loro docenti di Scienze Motorie e Sportive Mario Arquilla e Antonella Zarrillo.

Il 16 settembre la rinnovata piazza Garibaldi ospiterà l’official training; quindi, la preparazione e l’allenamento degli atleti delle nazionali in gara; 17 e 18 settembre riflettori puntati sulle gare di velocità e sulla nazionale italiana che, anche grazie agli atleti abruzzesi in campo, promette di continuare la serie positiva di successi fatta registrare finora. Sarà un’altra bella pagina di collaborazione tra scuola e territorio.

Annalisa Civitareale