SCIOPERO TRASPORTO PUBBLICO LOCALE

Salari adeguati, dignità, sicurezza e diritto allo sciopero

Pescara, 18 settembre 2024. Una giornata di mobilitazione per rivendicare Salario, Sicurezza e Diritti, temi centrali su cui si basa la piattaforma di rinnovo contrattuale che USB Lavoro Privato ha presentato alle istituzioni ed associazioni datoriali.

Una mobilitazione nazionale inevitabile!

Nonostante che i lavoratori del settore continuano a denunciare le pesanti condizioni di lavoro a cui sono sottoposti e la continua aggressione ai diritti più elementari, Governo, associazioni datoriali di categoria e aziende proseguono nella loro scellerata politica di smantellamento della categoria trasformandola in un mestiere dal quale tutti fuggono; salari di ingresso al di sotto dei 7 euro l’ora, carichi di lavoro in barba ad ogni normativa sulla sicurezza sul lavoro e del servizio pubblico reso, la gravosa responsabilità civile e penale della mansione e le crescenti penalizzazioni economiche ulteriormente inasprite dall’attuale crisi economica, sono la perfetta micidiale miscela con la quale si continua ad aggredire i lavoratori Autoferrotranvieri.

Alle rivendicazioni della categoria il Governo continua a rispondere con inaccettabili provocazioni; minaccia la demolizione delle poche tutele rimaste in materia di lavoro usurante rilanciando un ulteriore aumento dell’età per accedere alla pensione, si tappa orecchie ed occhi a fronte della tangibile necessità di rimettere in discussione la forma attuale di finanziamento di un settore strategico che muove l’intera nazione e che attraverso le privatizzazioni selvagge, con la grottesca politica di appalti, subappalti e sub affidamenti brucia miliardi di euro che vanno in profitto alle aziende private (che si arricchiscono di denaro pubblico), padroncini (per lo più non rispettosi delle normative e contratti “dimenticando” spesso di pagare gli stipendi), cooperative (più o meno false) e consorzi vari (generati con la logica di piccole e/o medie aziende che si nascondono dietro un infernale reticolo di società a modello delle scatole cinesi), si alimenta sfruttamento e precarizzazione imponendo condizioni sempre peggiorative per gli Autoferrotranvieri ed offrendo un servizio ai cittadini sempre meno efficiente, sempre meno sicuro… in barba al tanto decantato diritto alla mobilità.

Una scelta politica, quella di questo Governo, che fa definitivamente carta straccia della richiesta di tutta la società civile di restituire sicurezza sui luoghi di lavoro, sicurezza all’utenza. Non bastano i bus stipati di pendolari che viaggiano su autostrade e strade statali in beffa di ogni normativa in materia di trasporto persone, in beffa dello stesso codice della strada e, di volta in volta, trovare anche la faccia tosta di inviare messaggi di cordoglio per le vittime di quei rituali omicidi sul lavoro che troppo spesso coinvolgono cittadini, lavoratori, studenti che si affidano proprio a quel servizio pubblico essenziale che questo Governo vuole demolire.

Dall’altro canto si consolida la complicità con quei sindacati che da bravi “lacchè” mettono in scena false iniziative di protesta per poi adeguarsi, sia sui tavoli nazionali che sui tavoli aziendali, a tutte le aberranti proposte delle controparti. I risultati sono oramai sotto gli occhi di tutti; si riempiono di soldi le tasche delle aziende, specialmente quelle private, senza realizzare investimenti mirati per l’implementazione dei servizi, l’efficientamento dei mezzi e la sicurezza sui posti di lavoro.

Ora più che mai necessario scioperare!

IMPEDIAMO AL GOVERNO DI SMANTELLARE I NOSTRI DIRITTI

RIVENDICHIAMO UN SALARIO DIGNITOSO E UN LAVORO SICURO

20 SETTEMBRE 2024 GLI AUTOFERROTRANVIERI SCIOPERANO 24 ORE

L’USB lavoro privato Chieti/Pescara e L’Aquila/Teramo hanno aderito alla proclamazione dello sciopero per il 20 settembre nel rispetto delle fasce orarie. Anche in Abruzzo il TPL necessità di profondi cambiamenti per garantire i lavoratori ed un servizio di qualità ai cittadini.

USB lavoro privato Chieti/Pescara – USB lavoro privato L’Aquila/Teramo




XV CONGRESSO DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DELLE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE

Campus universitario di Chieti – 19-21 settembre 2024

Chieti, 18 settembre 2024. Si terrà a Chieti, nel Campus universitario dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”, dal 19 al 21 settembre 2024, il 15° Congresso Nazionale della SISMeS (Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive), che gode del patrocinio del CONI e del Comitato Italiano Paralimpico.

Sono attesi ospiti stranieri e oltre 500 iscritti da tutta Italia, metà dei quali giovani ricercatori sotto i 40 anni. Presieduta dalla professoressa Angela Di Baldassarre, docente di Anatomia umana della “d’Annunzio”, la SISMeS promuove e valorizza la ricerca e la formazione nell’ambito dell’esercizio fisico e dello sport, ne studia gli aspetti psicopedagogici e quelli relativi alla performance ed alla salute. Il Congresso, oltre che dei suoi passaggi istituzionali, vivrà un intenso programma scientifico sul tema “Ricerca e Formazione applicate alle scienze motorie e sportive” con simposi tematici, sessioni parallele diffuse in diverse aule del Campus, oltre 200 relazioni scientifiche e la Lectio Magistralis del Prof. Asker Jeukendrup (Università di Birmingham).

La cerimonia inaugurale si terrà nell’Auditorium del Rettorato, il 19 settembre alle 18:00, con l’intervento del Rettore della “d’Annunzio”, Liborio Stuppia.  Seguirà la prima Tavola rotonda sulle recenti riforme del mondo universitario con la partecipazione del prof Andrea Lenzi, Presidente Comitato Nazionale di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, del prof. Antonio Uricchio, Presidente dell’Agenzia nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), e del prof. Daniele Gianfrilli, Endocrinologo e Segretario Generale del Consiglio Universitario Nazionale.

Negli altri simposi saranno affrontati temi quali: “L’educazione fisica negli anni 20 del terzo millennio”, con il prof. Nikos Digelidis, dell’Università di Tessalonica; “Politiche nazionali ed internazionali di supporto alla doppia carriera dello studente atleta”, con la prof.ssa Capranica, il dott. Montaperto, Dirigente del MUR, e Roberto Recchia, Segretario Generale del Consiglio Internazionale dello Sport Militare; “Exercise and nutrition: new perspectives for health and performance”, con il prof. Antonio Paoli e importanti nutrizionisti quali i professori Caprio e Peluso; “Green exercise: I benefici dell’esercizio fisico in ambiente naturale”, con la Prof.ssa Giovanna Calogiuri, della South-Eastern Norway University; “Innovative approaches and new trends in strength training” col prof. Marco Beato dell’University of Suffolk e la prof.ssa Piacentini dell’Università del Foro Italico.

Infine, ci sarà il simposio “Fair gender, fair play“, nel quale verrà trattato il delicato problema dell’identità di genere nello sport. Ne discuteranno l’Andrologo Francesco Lombardo, il Giuseppe Gennari, Giudice presso il Tribunale di Milano e cofondatore della Società Italiana di Biodiritto, il giornalista Claudio Arrigoni, (Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport), ed il Prof. Gianluca Antonucci, aziendalista della “d’Annunzio”.

“È importante ospitare qui alla d’Annunzio il 15° Congresso della Società Italiana delle Scienze Motorie e Sportive – spiega la professoressa Angela Di Baldassarre, Presidente della SISMeS – non solo per l’inteso programma scientifico che vedrà tanti studiosi confrontarsi su temi di vivissima attualità ma anche per l’importanza istituzionale di una Società scientifica che, oltre ad essere impegnata in molteplici attività di studio e di ricerca, collabora attivamente con il Ministero dell’Università e della Ricerca, con il Ministero della Salute, e col Ministero dello Sport, oltre che con numerose altre Società Scientifiche e Federazioni Sportive”.   

Maurizio Adezio




LA REGINA DI MIELE

Tutto pronto per la diciottesima edizione. Sabato 21 e domenica 22 settembre miele ed eccellenze abruzzesi in vetrina, degustazioni e premiazioni. Ospite Peppone Calabrese, conduttore della trasmissione televisiva di Rai 1 Linea Verde

Tornareccio, 18 settembre 2024. Tutto pronto nella Capitale abruzzese del miele per la diciottesima edizione dell’evento che più rappresenta il territorio. Tornareccio Regina di Miele si terrà sabato 21 settembre e domenica 22, nel cuore del borgo, con numerosi stand espositivi dedicati al miele e alle eccellenze abruzzesi che daranno vita alla mostra mercato, molto apprezzata dai numerosi e affezionati visitatori. Nel programma, inoltre, ci saranno degustazioni, premiazioni, visite guidate e intrattenimento.

Ospite speciale dell’edizione 2024 è Giuseppe Calabrese, in arte Peppone. Noto conduttore delle trasmissioni televisive di Rai 1, Linea Verde e Camper, è cavaliere dell’ordine “Al merito della Repubblica Italiana” e ambasciatore della dieta mediterranea nel mondo. In qualità di formatore e docente di antropologia del cibo, insegna come attraverso un piatto si possa leggere la storia di una comunità.

L’evento, che è organizzato dal Comune di Tornareccio, con  il patrocinio della Provincia di Chieti, apre i battenti alle 11.00 di sabato con il consueto taglio del nastro e l’apertura degli stand.

Il programma della prima giornata (sabato 21 settembre) prevede, oltre alla parte espositiva aperta fino a mezzanotte:  la presentazione “Uomo – api – orso: una convivenza possibile in un territorio unico dal quale nasce un miele che profuma d’Abruzzo” a cura dell’Apicoltura Luca Finocchio, con la partecipazione di John Forcone dell’ufficio promozione Parco Nazionale della Majella; “Il laboratorio che non CERA” curato dall’apicoltura Ad Opera d’Ape; la presentazione del volume “Rime sbauttite” di Gino Bucci – L’Abruzzese fuori sede; la musica dal vivo con i Folli e i Senza Resa, cover band  di Vasco Rossi.

Domenica 22 settembre, dopo la Messa dell’Apicoltore e l’apertura  degli stand espositivi  (ore 9:00), in piazza Ape Regina alle 10:30 si svolge il dibattito “Il mondo delle api, qualità dei mieli e del loro mercato”, patrocinato dalla Regione Abruzzo e dal Ministero dell’Agricoltura. Partecipano all’incontro di quest’anno,  che inoltre premia i migliori mieli abruzzesi con il concorso nazionale “Tre Gocce d’Oro – Grandi Mieli d’Italia”, sezione Grandi Mieli d’Abruzzo: Luigi Iacovanelli, presidente dell’ associazione Apicoltori professionisti d’Abruzzo; Alberto Contessi, presidente dell’Osservatorio nazionale del miele; Lucia Piana, responsabile scientifica dell’Osservatorio nazionale del miele; Emanuele Imprudente, vicepresidente della Regione Abruzzo; Tiziana Magnacca, assessore regionale alle Attività produttive; Nicola Campitelli, presidente della Commissione agricoltura della Regione Abruzzo; Daniele D’Amario sottosegretario della giunta regionale con delega al Turismo; Nicola Iannone, sindaco di Tornareccio, Rebecca Virtù di Legambiente;  Giuseppe “Peppone” Calabrese, ospite dell’evento.

Sempre alle 10:30, c’è l’arrivo della pattuglia a cavallo del Raggruppamento Carabinieri Biodiversità di Castel di Sangro (Aq).

A completare il programma della seconda giornata ci sono: la degustazione dei mieli in collaborazione con Ami (Ambasciatori dei mieli); per i più piccoli lo spettacolo di magia con il mago Loran; il cooking show con lo chef Domenico Di Nucci; il laboratorio per bambini e i mini tour gratuiti alla scoperta dei mosaici in collaborazione con A.M.A. “Amici del Mosaico Artistico”; “Apicultura e apicoltura: coltiviamo il futuro, nutriamo la biodiversità. L’ape garibaldina: storia della resilienza e cultura della biodiversità” a cura dell’Apicoltura Tieri; l’esibizione itinerante del Coro Contrappunto; l’esibizione dei ragazzi di Tornareccio Music Camp.

In entrambe le giornate dell’evento i visitatori possono votare per scegliere lo spazio espositivo più rappresentativo con il concorso “Stand Regina di Miele 2024”. Il programma prevede inoltre  il trucca bimbi  e le visite guidate all’azienda ADI Apicoltura.

Barbara Del Fallo




SIGFRIDO RANUCCI A VASTO D’AUTORE FESTIVAL

Terza edizione

Vasto, 18 settembre 2024. Il 21 settembre dalle ore 17 apertura dei cancelli in Via Adriatica dell’Arena Ennio Morricone per l’atteso ospite, Sigfrido Ranucci, a chiudere la sezione estiva di Vasto d’autore festival 2024, nato in collaborazione con il Comune di Vasto e l’assessorato alla cultura, rappresentato da Nicola Della Gatta e l’associazione culturale Angelozzi Comunicazione Eps, con la direzione artistica di Patrizia Angelozzi. Sigfrido Ranucci, giornalista d’inchiesta e conduttore televisivo della trasmissione Report presenterà il suo ultimo libro, “La scelta” edito da Bompiani (2024).

Settembre, il mese scelto dal programma del festival all’inchiesta, alla ‘scelta’ di Sigfrido Ranucci come modus vivendi, con il coraggio e la passione, con premi importanti ricevuti. L’autore ive sotto scorta da anni. Sigfrido Ranucci dopo la data a Vasto è atteso nell’ultima giornata di Pordenone Legge.

Info programma:

Ore 17 apertura cancelli

Ore 17.15 Saluto delle autorità, Assessore alla cultura e turismo Nicola Della Gatta

Premiazione Contest fotografico, Istituto di istruzione superiore Pantini Pudente, volontari Festival Vasto d’autore premiati dal fotografo Costanzo D’Angelo e Università delle Tre Età

Ore 17.30 Incontro con Sigfrido Ranucci, a dialogare con lui, l’avvocato ed editore Antonio Cilli.

Il relatore Antonio Cilli

Avvocato, si occupa di editoria e new media: ha fondato Cittanet ( www.cittanet.it ) un network di informazione che oggi conta 25 piattaforme di glocal news. Ha creato il giornale elettronico della sua cittadina già dal 2001 ( www.sansalvo.net ) accumulando esperienza nella elaborazione di un modello editoriale glocal per l’innovazione territoriale.

IN CASO DI PIOGGIA: Auditorium Liceo Artistico Istituto di istruzione superiore Pantini Pudente, Via dei Conti Ricci Vasto. Un ringraziamento alla dirigente scolastica Anna Orsatti per la disponibilità.

Sigfrido Ranucci (Roma, 24 agosto 1961) è un giornalista, autore e conduttore televisivo. In Rai dal 1990, è stato prima inviato per le rubriche del Tg3, poi per Rai News 24, dove ha realizzato numerose inchieste sul traffico illecito di rifiuti e sulla mafia. Ha trovato l’ultima intervista al giudice Paolo Borsellino, nel settembre del 2001 è stato inviato a New York per seguire l’attentato alle Torri gemelle, poi nel 2004 a Sumatra per lo tsunami. È stato inviato nei contesti di guerra dei Balcani e in Medio Oriente dove ha realizzato inchieste sulla violazione dei diritti umani e dal marzo 2017 conduce il programma televisivo Report (Rai3), che ha ereditato dall’ideatrice Milena Gabanelli. Ha ricevuto numerosi premi per il giornalismo d’inchiesta ed è autore con Nicola Biondo del libro Il patto (Chiarelettere, 2010). Il suo ultimo libro d’inchiesta La scelta edito da Bompiani (2024).

Sigfrido Ranucci è uno di quegli uomini che coincidono in modo assoluto con il lavoro che si sono scelti. Insieme alla sua équipe di Report – programma televisivo amatissimo e odiato, uno dei baluardi del giornalismo d’inchiesta in Italia – ogni giorno si dedica a vagliare informazioni, collegare eventi, ascoltare voci per decidere come raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silLa forza di Report è nella semplicità della scelta: offrire ai cittadini il romanzo crudo dei fatti attraverso un rigoroso lavoro di ricerca, anche quando la strada è irta di pericoli che toccano le vite personali dei giornalisti. Per la prima volta Ranucci racconta il cammino che lo ha condotto sin qui; lo fa scegliendo alcune inchieste fondamentali di cui svela i retroscena, ma anche evocando figure – come suo padre, atleta e finanziere di grande carisma, e il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24 – che hanno forgiato in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta: perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo. Da queste pagine emerge l’autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”. E di trovare ogni volta la risposta, per rispettare la promessa che lo lega a un pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale.




UN PONTE DI AMICIZIA E INTEGRAZIONE

Grazie al progetto Bridge

Montesilvano, 18 settembre 2024. Con l’inaugurazione della mostra fotografica “Along the border” di Chiara Fabbro, venerdì scorso nella sala lettura di Palazzo Baldoni, ha preso avvio un insieme di esperienze di scambio culturale e sportivo per minori stranieri non accompagnati nell’ambito del Progetto ‘Bridge’. Acronimo di Building relationships through intercultural dialogue for new generations,  ha ricevuto  un finanziamento da parte del Consiglio d’Europa e vede collaborare i comuni di Ravenna e di Montesilvano, entrambi parte di Città del dialogo.

Annualmente, il Consiglio d’Europa emana un avviso pubblico per la presentazione di proposte per le sovvenzioni interurbane 2024 nel quadro del programma Città interculturali (ICC). Le sovvenzioni sono riservate esclusivamente ai membri del Programma ICC per finanziare progetti e metodologie innovativi nelle aree di priorità individuate per il 2024-2025. Il Consiglio d’Europa finanzia complessivamente n. 4 progetti per un importo complessivo di € 80.000,00 (20.000,00 per ogni progetto). Intercultural Cities (ICC) è un programma di capacity building che sostiene le città e le regioni nel rivedere e adattare le loro politiche attraverso una lente interculturale, con l’obiettivo di sviluppare strategie interculturali complete per gestire la diversità come un vantaggio per l’intera società.

Montesilvano e Ravenna, comune capofila, sostenute dal Consiglio d’Europa, condividono dunque la promozione di un approccio interculturale delle politiche migratorie e sono, inoltre, unite dalla comune appartenenza alla rete nazionale SAI “Sistema di Accoglienza e Integrazione” per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati.

Dopo che lo scorso mese di maggio i ragazzi del Sai di Montesilvano, gestito dall’Azienda Speciale per i Servizi sociali di Montesilvano, hanno fatto tappa a Ravenna nell’ambito del Festival delle Culture, visitando la città e partecipando ad alcuni eventi, fra cui gli incontri con gli autori Kader Abdolah e Maaza Mengiste, al concerto dell’Orchestra Almar’à con Ginevra Di Marco e BabelNova Orchestra e visitando la mostra di Sebastião Salgado Exodus – “Umanità in cammino”, è stata la volta di 14 minori del Sai di Ravenna  in visita a Montesilvano, accompagnati da 9 educatori.

Dal 12 al 14 settembre, i ragazzi di Ravenna hanno vissuto nella nostra città un weekend all’insegna dello sport e della condivisione. Accolti dai ragazzi e dagli educatori del Sai di Montesilvano, hanno fatto tappa ai “World Skate Games” che si sono svolti presso il pattinodromo di via Alfieri, un evento mondiale sbarcato per la prima volta in Italia, dove hanno avuto il piacere di incontrare la Nazionale egiziana di pattinaggio.

Intermezzo tra i vari laboratori didattici sul tema del “Viaggio, da migrazione a metafora di crescita personale”, condotto dagli educatori e dalle psicologhe del progetto  SAI cat. MSNA di Montesilvano e che ha tratto ispirazione dal tema della mostra della Fabbro. Oltre la didattica, i ragazzi sono poi stati protagonisti di un momento ludico e di sport, partecipando ad una divertente partita tra i ragazzi ospiti e i locali, a cui hanno preso parte anche l’assessore allo Sport del comune di Montesilvano, Alessandro Pompei, il team di educatori dell’Azienda Speciale e gli operatori della società sportiva Trisi. La domenica montesilvanese si è conclusa con un gustoso e divertente momento conviviale e nel pomeriggio i ragazzi hanno salutato la città ,alla vlat la partenza dei ragazzi di Ravenna nel pomeriggio.

“Montesilvano si conferma ancora una volta una città aperta e accogliente, grazie al progetto Bridge, che ha visto i nostri ragazzi ospitare i loro coetanei di Ravenna – ha dichiarato il sindaco Ottavio De Martinis – Lo scambio interculturale è un valore fondamentale per la crescita di tutti. Il progetto Bridge finanziato dal Consiglio d’Europa, a cui Montesilvano partecipa insieme a Ravenna all’interno delle Città del dialogo, promuove l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati attraverso attività che favoriscono il dialogo e la conoscenza reciproca. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima esperienza, in particolare l’Azienda Speciale per i Servizi Sociali di Montesilvano, gli educatori e gli operatori che si dedicano con passione a questi progetti. Sono convinto che investire nei giovani e promuovere l’integrazione sia fondamentale per costruire un futuro migliore per tutti. Continueremo a lavorare in questa direzione, perché Montesilvano sia sempre più una città aperta e accogliente”.




ANDREA E MICHELE PRIGIONIERI DI GUERRA

Un’opera teatrale tratta dalla testimonianza di un reduce della Seconda Guerra Mondiale

Civitella Casanova, 18 settembre 2024. Il prossimo 21 settembre 2024 nell’Aula Magna della Scuola Media, alle ore 20:30, andrà in scena lo spettacolo teatrale Andrea e Michele prigionieri di guerra, una drammatizzazione della testimonianza di Andrea Dottorini, reduce civitellese della Seconda Guerra Mondiale.

La rappresentazione, curata dal Teatro del Paradosso e basata sul testo teatrale scritto da Sandra Granchelli, racconta la toccante esperienza della prigionia di due soldati italiani dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando migliaia di militari furono catturati dalla Wehrmacht e deportati nei campi di concentramento del III Reich.

L’opera si concentra sulla vicenda di Andrea e Michele, due soldati e compaesani costretti a confrontarsi con le dure condizioni di vita nei campi di prigionia IMI (Internati Militari Italiani). Attraverso memorie e testimonianze, si delinea il ritratto di uomini ridotti a “larve”, a “Stücke”, come venivano chiamati dai tedeschi, ma sempre impegnati nella tenace lotta per non perdere la propria umanità.

Nel lager, ognuno cercava di sopravvivere moralmente e fisicamente, sperando in un ritorno a casa. Andrea racconta non solo la sua storia, ma anche quella del compaesano Michele Coletta, con cui condivise il richiamo alle armi nel 1942 fino alla prigionia nel campo di Vilnius, in una narrazione che alterna ricordi e tormenti, amicizie e insofferenze. La rappresentazione esplora i temi della dignità umana e della memoria, interrogandosi sulle responsabilità personali e collettive di fronte agli orrori della guerra.

Lo spettacolo è un monito forte contro ogni forma di conflitto, ricordando il valore dell’articolo 11 della Costituzione Italiana, che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. “Andrea e Michele prigionieri di guerra” è realizzato nell’ambito del progetto “Storia e Memorie”, dedicato alla guerra degli italiani dal 1943 al 1945 e alla lotta per la liberazione.

La regia è affidata a Giacomo Vallozza, con Tommaso Di Giorgio e Giacomo Vallozza nel ruolo dei protagonisti. Luci e suono sono curati da Pierpaolo Di Giulio, mentre le scene e i costumi sono opera di Fausto Roncone. La produzione è di ACL Teatro del Paradosso.

Lo spettacolo del 21 Settembre è stato preceduto da “Raccontiamo Civitella 1944-2024, testimonianze e memorie della seconda guerra mondiale e dell’occupazione tedesca”, un incontro molto suggestivo con testimoni diretti e cittadini che si è tenuto il 14 Settembre nella sala consiliare del municipio di Civitella Casanova.

Organizzato e fortemente voluto da Alessio Granchelli, Sandra Granchelli, Morena Colaiocco, con il supporto del sindaco Marco D’Andrea.




CONCERTO EVENTO DI ALEXIAN SANTINO SPINELLI

Il noto artista, accompagnato dal figlio Gennaro, si esibirà con i solisti della Scala di Milano e della Rossini di Pesaro in una serata dedicata al padre recentemente scomparso

Orsogna, 18 settembre 2024. Uno straordinario concerto di Alexian Santino Spinelli, affiancato dal figlio Gennaro, è in programma domenica 29 settembre, al Teatro De Nardis di Orsogna, con orario d’inizio alle 21. Dopo lo strepitoso successo riscosso il 10 aprile scorso, in occasione della loro esibizione alla Scala di Milano, Santino e Gennaro Spinelli proporranno lo stesso repertorio in Abruzzo, nell’ambito di un concerto unico ed esclusivo, che sarà un omaggio alla figura Gennaro Spinelli, il padre di Alexian, nato proprio ad Orsogna, il primo gennaio 1937 e recentemente scomparso. Un uomo, il padre di Santino, deportato ed internato dai fascisti, insieme alla sua famiglia, durante la Seconda Guerra Mondiale. Orsogna è peraltro il primo Comune italiano ad avere riconosciuto il Samudaripen, ovvero il genocidio di Rom e Sinti, con un’apposita delibera pubblica.

Il concerto vedrà inoltre protagonisti l’altra figlia di Alexian, Evedise, una virtuosa arpista che sarà l’ospite d’onore dello spettacolo, i solisti della sezione Anpi della Scala (Francesco Lattuada e Thomas Cavuoto, viole; Gabriele Garofano, violoncello; Omar Lonati, contrabbasso),  i solisti della prestigiosa Orchestra Sinfonica G. Rossini di Pesaro (Marco Bartolini, Paride Battistoni e Lavinia Tassinari, violini; Noris Borgogelli, viola; Luca Bacelli, violoncello). Un ensemble etno-classico che proporrà musica Rom in chiave etno-sinfonica con composizioni originali di Alexian Santino Spinelli, musiche della tradizione Rom e brani di celebri compositori europei che si sono ispirati al mondo Rom.

Un percorso artistico unico e suggestivo, che a Milano ha incantato il pubblico del Teatro alla Scala, come dimostra la lunga standing ovation riservata ai musicisti. Un concerto, quello di Orsogna, che appare dunque assolutamente imperdibile. L’evento si inserisce nell’ambito della 31^  edizione della manifestazione “Amico Rom”, che contempla, dal 29 settembre al 5 ottobre, un concorso con relative premiazioni, esibizioni musicali, eventi culturali e celebrazioni che coinvolgeranno le città di Lanciano, Orsogna, San Vito Chietino, Pescara e Castel Frentano. Il concerto di Orsogna è promosso dalla Proloco e dal Comune di Orsogna,  dall’Associazione Them Romanò, dall’UCRI, dall’Anpi Scala, dall’Istituzione Sinfonica Rossini e dalla casa discografica Compagnia Nuove Indye (CNI).




VENT’ANNI DE I LUOGHI DEL CUORE

Al via la 12ª edizione del censimento. Vota i tuoi luoghi del cuore. Per salvarli basta davvero poco. Dal 17 settembre al 10 aprile 2025. Nel 2024 una rinnovata campagna di comunicazione, modalità di partecipazione più semplici  e un aumento dei premi economici per i vincitori.

Milano, 18 settembre 2024. Il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, lancia oggi la dodicesima edizione del censimento I Luoghi del Cuore e chiama tutti a partecipare dal 17 settembre al 10 aprile 2025 alla più grande mappatura spontanea del patrimonio culturale italiano che da vent’anni raccoglie le segnalazioni dei luoghi più amati dagli italiani e che perciò meritano un futuro. Attraverso il censimento – che ad oggi ha registrato oltre 11 milioni di voti raccolti a favore di più di 39.000 luoghi votati in 6.508 Comuni (pari all’83% del totale) – il FAI contribuisce a valorizzare i luoghi cari ai cittadini, innescando una partecipazione che si estende dalle comunità alle istituzioni, locali e nazionali, in un concorso virtuoso di energie e di risorse che unisce e rinsalda la società civile.

E il censimento è solo una parte del programma: I Luoghi del Cuore è anche il mezzo per intervenire direttamente nel recupero di alcuni luoghi votati. I vincitori, infatti, ottengono premi economici – quest’anno fino a 70mila euro al primo classificato – per realizzare interventi di restauro o valorizzazione; e anche i luoghi che non hanno vinto, ma hanno raggiunto la soglia minima di 2.500 voti, possono aspirare al contributo presentando, dopo il censimento, un progetto all’apposito Bando. Dalla prima edizione a oggi sono stati sostenuti 163 interventi di tutela, restauro e valorizzazione in tutte le regioni.

Grazie a questi risultati, I Luoghi del Cuore si configura oggi come il più importante strumento di sensibilizzazione sul valore della cultura a livello nazionale: non un progetto, ma piuttosto un programma a lungo termine, dedicato alla cura e alla valorizzazione del patrimonio culturale, unico anche in Europa. Un risultato che emerge dalla ricerca che FAI e Intesa Sanpaolo hanno commissionato a Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura allo scopo di valutare l’impatto de I Luoghi del Cuore in vent’anni di attività. La ricerca, che ha misurato gli effetti culturali, sociali, ambientali ed economici, disegna uno scenario utile al Paese e al FAI. Riconosce, infatti, il ruolo protagonista delle comunità, soprattutto nei piccoli centri, come attivatori di processi virtuosi che a partire dai beni culturali innescano un decisivo sviluppo di politiche sociali ed economie locali, portando innovazione e nuova conoscenza. Un processo che risponde appieno allo spirito educativo del FAI, e alla sua missione sussidiaria di cura del patrimonio culturale dell’Italia, che si svolge accanto alle istituzioni e con piena partecipazione dei cittadini, a partire dai volontari e dagli iscritti al FAI. Un programma che si evolve e che rilancia oggi il suo 12° censimento con importanti novità legate a una nuova campagna di comunicazione, nuove modalità di partecipazione e un significativo aumento dei premi economici per i vincitori e i luoghi sostenuti.

“Il risultato che mi è più caro di questi vent’anni di Luoghi del Cuore è l’aver toccato con mano con quanto ottimismo molte piccole e piccolissime comunità si siano messe in gioco per farsi sentire, trovando il coraggio di gridare al mondo che anche la loro piccola storia è parte viva della Grande storia italiana. Centinaia di Comitati, migliaia di voti, molti piccoli e sconosciuti monumenti d’arte e natura salvati per ricucire una tela dove ogni punto ha il diritto di guardare al futuro”, afferma il Presidente del FAI, Marco Magnifico

“La presenza di Intesa Sanpaolo a un traguardo così importante come i 20 anni de ‘I Luoghi del Cuore’ conferma la convinzione della Banca a sostenere un progetto ormai tradizionale e identitario per gli italiani: un appuntamento imperdibile con la bellezza e con il senso di appartenenza alla propria terra e un impegno concreto per tutelare i luoghi che fanno parte della nostra memoria. Un sostegno che prosegue sin dagli esordi del 2004 e che ci porta oggi a festeggiare insieme al FAI e a tutti gli italiani”, dichiara Fabrizio Paschina, Executive Director Comunicazione e Immagine Intesa Sanpaolo.

La costante emersa dalla ricerca – pur nella diversità delle situazioni locali, dei progetti realizzati e degli effetti suscitati – è la funzione di innesco che il programma del FAI è in grado di esercitare sui territori, diventando uno degli attivatori del nuovo modello di interpretazione e gestione del patrimonio culturale, che vede nella comunità uno degli attori centrali: fra le più coinvolte si è registrata crescita di consapevolezza, crescita del volontariato e nuove conoscenze diffuse. Si tratta di un ruolo educativo fondamentale, realizzato a livello nazionale: ne è un esempio la chiesa rupestre del Crocifisso a Lentini (SR), dove il sostegno del programma ha portato all’attrazione di altri contributi, che hanno permesso nuovi restauri e la sistemazione dello scenografico sentiero di accesso; inoltre, la chiesa viene oggi aperta periodicamente da un gruppo di volontari.

La capacità di innesco è ancora più evidente nelle aree interne, territori più fragili con una minore disponibilità di risorse rispetto alle zone centrali. Di 141 Comuni in cui ricadono i 163 progetti sostenuti, ben 58 sono classificati come aree interne (41%). Qui “I Luoghi del Cuore” esplica al meglio il ruolo sussidiario sancito dall’art. 118 della Costituzione che – in anticipo rispetto alla Convenzione di Faro, la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, definita nel 2005 e finalmente ratificata dall’Italia nel 2020 – si mobilitano dando vita a meccanismi virtuosi di “partecipazione dal basso”, nei quali i cittadini stessi sono coinvolti attivamente in pratiche di gestione del patrimonio.

È soprattutto in queste aree – in particolare nei piccoli Comuni con meno di mille abitanti – che il sostegno del programma ha generato un ritorno economico diretto, con l’aumento delle attività degli operatori turistici nei luoghi finanziati e benefici a lungo termine nelle voci di spesa inerenti a sviluppo sostenibile, trasporti e urbanistica. Il programma si dimostra, infatti, un efficace strumento per attrarre contributi economici grazie alla visibilità acquisita durante il censimento e al volano di finanziamenti generato dal contributo “I Luoghi del Cuore”: ben un quinto dei luoghi sostenuti dal programma ha la capacità di moltiplicare per venti volte il contributo iniziale assegnato. In alcuni casi le risorse raccolte superano addirittura 1 milione di euro. Queste cifre confermano che la partecipazione al programma accresce notevolmente la visibilità del luogo, permettendo di creare legami con attori territoriali disposti a investire cifre elevate, ma anche con un’attiva collaborazione da parte delle istituzioni, per una più approfondita attività di valorizzazione del patrimonio locale. È quanto accaduto al Complesso di Santa Croce a Bosco Marengo (AL), dove un luogo per anni negletto è ora valorizzato e visitabile: si tratta del notevole Museo Vasariano, dove a I Luoghi del Cuore si sono uniti enti – dal Comune alla Soprintendenza al Ministero degli Interni – e finanziatori pubblici e privati, con un risultato altrimenti impensabile.

Due osservazioni interessanti riguardano l’ambito ambientale: da un lato, l’elevato numero di luoghi votati, ben 12.000, ma di cui solo 2.300 ricadono in aree naturali SIC o ZPS, evidenzia un bisogno delle comunità locali di salvaguardare beni non ancora tutelati e protetti da specifiche normative oppure a rischio, bisogno espresso proprio attraverso la partecipazione al censimento, individuato come strumento efficace. Dall’altro, “I Luoghi del Cuore” genera attraverso il sostegno ai progetti una serie di effetti diretti, di tipologia diversa: in alcuni casi più ampiamente paesaggistici, con la riqualificazione di aree verdi degradate o con progetti improntati all’ecosostenibilità; in altri, l’intervento è servito a sventare azioni lesive sul paesaggio. In altri casi ancora si tratta di iniziative strettamente ambientali, come per l’innovativo progetto pilota ideato dal CNR IRSA di Verbania Pallanza a favore del Lago d’Orta e del suo ecosistema, che ha testato, con risultati positivi, la possibilità di risanare i sedimenti litorali mediante l’utilizzo di cozze di acqua dolce, che svolgono inoltre la funzione di biosentinelle segnalando con la loro chiusura sversamenti inquinanti. Inoltre, la grande visibilità portata dalla partecipazione al censimento ha condotto alla stipula, tra oltre 70 soggetti pubblici e privati, di un Contratto di Lago, un importante strumento di governance dei processi di sviluppo locale, aggiungendo quindi a quello ambientale un importante effetto di tipo sociale. “I Luoghi del Cuore” genera, insomma, impatti di tipo trasversale, che riguardano tanto la cura dei luoghi quanto la crescita dell’impegno civile e l’attrazione di risorse economiche e professionalità; contribuisce, dunque, alla diffusione della cosiddetta “cultura del valore”, elemento decisivo per innescare processi di innovazione.

Un elemento sociale importante che partecipa al programma e ne beneficia è la scuola. Infatti, in oltre la metà dei luoghi sostenuti sono stati coinvolti gli studenti, in particolare delle primarie e medie inferiori, in fase di censimento. Inoltre, svariati luoghi restaurati o valorizzati grazie al programma hanno riscontrato un aumento del pubblico scolastico e delle visite d’istruzione, evidenziando ulteriormente l’attenzione crescente da parte delle istituzioni educative verso questo tema.

LE NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2024 DE “I LUOGHI DEL CUORE”

In occasione del ventennale, il censimento vede importanti novità:

* un rinnovato sistema di partecipazione online, semplice e rapido. Dal 17 settembre al 10 aprile 2025 si vota sul sito www.iluoghidelcuore.it o attraverso i moduli cartacei scaricabili da ogni scheda luogo. Si possono votare tutti i luoghi del cuore che si desiderano, senza limite numerico. Se il luogo del cuore non è già presente sul sito, si può inserirlo in qualsiasi momento. Chiunque può votare: maggiorenni e minorenni, italiani e stranieri. Si può costituire un gruppo – e registrarlo attraverso la sezione “promuovi” del sito – a favore di un luogo del cuore, su cui concentrare una raccolta voti, utilizzando i materiali disponibili in ogni scheda luogo.

* nuovi premi economici per i vincitori. I contributi messi a disposizione per il sostegno ai progetti salgono a 600.000 euro in totale, ovvero 200.000 euro in più rispetto alle precedenti edizioni: nello specifico il primo classificato si aggiudica 70.000 euro, il secondo 60.000 euro, il terzo 50.000 euro, con 20.000 in più per ognuno dei vincitori. Anche la dotazione del bando post censimento, che sarà aperto nel 2025, dopo l’annuncio dei risultati e a cui potranno partecipare i luoghi che avranno raggiunto una soglia minima di 2.500 voti, vedrà un aumento conseguente: sarà infatti possibile richiedere contributi fino a 50.000 euro (invece che fino a 30.000).

* un nuovo logo e una campagna di comunicazione, volta a coinvolgere sempre più persone, sono stati ideati dall’agenzia milanese GB22.

Candidate e votate i luoghi che volete proteggere e valorizzare sul sito www.iluoghidelcuore.it

Dal 2004 Intesa Sanpaolo affianca il FAI in questa iniziativa a favore della tutela e della valorizzazione delle bellezze artistiche e naturali del Paese, ambito che vede il Gruppo impegnato in prima persona. A questo si aggiunge la capillare diffusione sul territorio italiano che asseconda la presenza ben distribuita della Banca in tutte le regioni italiane.

Il censimento è realizzato con il Patrocinio del Ministero della Cultura.

Anche in occasione della XII edizione del Censimento “I Luoghi del Cuore”, Rai conferma l’impegno del Servizio Pubblico multimediale alla promozione, cura e tutela del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico italiano. Rai è Main Media Partner del FAI e supporta l’edizione del Censimento 2024 anche grazie alla collaborazione di Rai per la Sostenibilità ESG.




NASCE IL MUSEO DIFFUSO DEL SIRENTE VELINO

A Goriano Valli sabato l’inaugurazione con la premiazione con i Mudi  Sirente awards, di Dacia Maraini, Riccardo Milani w Leonardo De Amicis, e altre 14 personalità impegnate nella rinascita dell’Abruzzo interno. I borghi a rischio spopolamento si schierano al fianco di L’Aquila capitale della cultura 2026

Tione Degli Abruzzi, 18 settembre 2024. Sarà inaugurato sabato 21 settembre, a partire dalle 9.30, il MuDi – Museo Diffuso del Parco Sirente-Velino nel piccolo borgo aquilano di Goriano Valli, frazione del comune di Tione degli Abruzzi, che si sviluppa in sedici stazioni tra cantine, pagliai, stalle, tra cui la casa medioevale più piccola al mondo e altri edifici antichi, generosamente messi a disposizione dagli abitanti, ognuna dedicata ad un personaggio abruzzese, fatto storico e un concetto particolare. Museo pensato per custodire i segni, la memoria e i valori di una cultura secolare, per lasciarla in eredità alle generazioni che verranno e per costruire con “urgente ottimismo” un futuro migliore.

Con l’occasione avrà luogo anche la cerimonia di consegna dei “MuDi Sirente Awards”, premi pensati per onorare e ringraziare la generosità contagiosa di 17 personalità ed aziende che, da veri “donatori”, si spendono in diverse settori a favore delle aree interne e di tutto l’Abruzzo.

Tra i premiati in presenza ci sarà il Maestro Leonardo De Amicis, celebre direttore d’orchestra e direttore artistico della Perdonanza Celestiniana, nonché in video la scrittrice Dacia Maraini, che ha scelto di vivere nell’Abruzzo interno, e il regista Riccardo Milani, che ha celebrato il territorio nel film “Un mondo a parte”.

Le categorie dei riconoscimenti sono: Ri-abitare, Restanza, Industria Responsabile, Salutogenesis, Antropologia, Lungimiranza, Archeologia, Turismo Esperenziale, Cinema e Spettacolo, Web, Volontariato, Artigianato, Innovazione, Arte, Filantropia ESG.

MuDi è un progetto nato dall’idea di un abruzzese, Fausto Di Giulio, come atto di restituzione, un “give back” al territorio della sua famiglia e come progetto filantropico di REX Roundatbales, società che si occupa di innovazione e ricerca condivisa multisettoriale per l’imprenditoria di cui è responsabile per Europa e Asia.

La stazione numero uno del Mudi è il “Me-To-Me, il REX Leader Museum for The Future”, ispirata dall’Institute for the Future di Palo Alto nella Silicon Valley, e vuole essere un luogo speciale d’introspezione per attirare visitatori dall’estero in cerca di luoghi autentici dove distaccarsi dal frenetico ritmo quotidiano, riconnettersi con sé stessi e la natura, migliorare personale e contribuire a costruire un mondo migliore.

Non sarebbe stato possibile realizzare il MuDi senza la generosa collaborazione di un’intera comunità di “restanti”, di “migranti” e di “tornanti” di uno dei borghi più piccoli d’Italia e in via di forte spopolamento (oggi conta circa ottanta abitanti). Fondamentale il supporto delle istituzioni locali, provinciali e regionali, e della neonata Cooperativa di Comunità̀ di Goriano Valli “Cuore delle Valli”.

L’evento ha il patrocinio della Regione e Consiglio Regionale Abruzzo, Provincia dell’Aquila, Ufficio Speciale Ricostruzione Comuni del Cratere (Usrc), Parco Regionale Sirente Velino e Comune di Tione degli Abruzzi.

Il progetto intende coinvolgere tutto il territorio e suoi borghi a rischio spopolamento, pronti a schierarsi al fianco di L’Aquila Capitale della Cultura 2026.

La conferenza stampa di presentazione e la cerimonia di consegna dei “MuDi Sirente Award”, sono in programma a partire dalle 09.45, nella piazza del Monumento ai Caduti, saranno moderate dal regista e attore Walter Nanni, e vedrà l’intervento, oltre che dell’ideatore del Mudi, Fausto Di Giulio, del sindaco di Tione degli Abruzzi Stefania Mariani, del presidente del Parco Naturale Sirente Velino, Francesco D’Amore, del presidente della Cooperativa di Comunità Cuore delle valli, Massimo Pedone, e di sindaci e amministratori del territorio, e di autorità provinciali e regionali.

All’evento prenderanno parte anche giornalisti e appassionati di storia come Angelo Di Nicola e Giustino Parisse, mentre Sandro Zecca e Maria Grazia Guidone, racconteranno in pillole personaggi ed eventi aquilani, dalla fondazione del capoluogo all’assedio di Braccio Fortebraccio da Montone, da Celestino V a Frà Berardinello da Fontavignone, vissuto e morto nel convento dei francescani Osservanti di San Giorgio di Goriano Valli.

A consegnare i premi, oltre alle autorità presenti, otto influencer abruzzesi, invitati a Goriano Valli per un soggiorno di conoscenza.

Alle 11.30 è poi prevista la visita al castello di Goriano Valli, edificato a scopo militare nel XII secolo, tra i fondatori della città dell’Aquila.

Alle 15.30 il concerto per mandolino e chitarra, nella chiesa di San Gaetano, dei Maestri Maestro Francesco Mammola e Alfonso Brandi, musicisti di spessore internazionali e docenti.

Il culmine alle ore 17 con l’inaugurazione ufficiale del MuDi, con visita a piedi tra le vie del borgo condotta dalle guide di Orsa Maggiore e illustrata dall’architetto Pasquale Di Gioacchino, dagli ingegneri Piero Tronca e Domenico Di Baldassarre, dalla professoressa Maria Lucia Carani, dalle esperte Saskia Steigleder e Maria Grazia Guidone, e dalla psicoterapeuta Carla Tiberi.

INFO E PRENOTAZIONI

L’evento è a ingresso libero, mentre la visita al museo è gratuita ma con prenotazione obbligatoria entro venerdì20 settembre. Considerate le dimensioni ristrette del paesino e dei locali del museo, le prenotazioni saranno chiuse al raggiungimento del limite massimo consentito dal Piano di Sicurezza. Chi non riuscirà a prenotarsi verrà messo in una lista prioritaria per i giorni successivi. Per informazioni e prenotazioni: WhatsApp al 351.9256889, emailinfo@mudimuseo.eu, sito web www.mudimuseo.eu




BRIGANTI FILM FESTIVAL 2024

Successo per la prima edizione

Sante Marie, 18 settembre 2024.Si è conclusa con grande  successo e partecipazione la prima edizione del Briganti Film Festival, che ha animato Sante Marie (AQ) dal 13 al 15 settembre 2024. Il Festival, organizzato da ORO Studios in collaborazione con il Comune di Sante Marie e con il patrocinio della Regione Abruzzo, ha rappresentato una celebrazione del cinema italiano indipendente.

Sotto la guida del presidente Marco Monno, fondatore di ORO Studios, e della direttrice artistica Marianna Adamo, il festival ha accolto registi, attori e appassionati di cinema. Franco Nero, in qualità di presidente onorario, ha conferito ulteriore prestigio e un riconoscimento internazionale all’evento. Il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, ha sottolineato l’importanza culturale del festival per il territorio, contribuendo attivamente alla sua realizzazione.

Marianna Adamo ha costruito un programma che ha messo in risalto sia i giovani talenti emergenti che i professionisti del cinema. “Questo festival è una vetrina per chi osa sfidare le convenzioni del cinema, con lo spirito libero di un brigante”, ha dichiarato.

Durante la serata di chiusura, sono stati assegnati i premi ai vincitori delle varie categorie:

Premio Miglior Montaggio: “7 Minuti” di Alessia Bottone.

Premio Miglior Regia: “Sir” di Maurizio Ravallese.

Premio Miglior Fotografia: “Spectacular” di Vrginia Yellow.

Premio Miglior Cortometraggio Concorso “Brigantesse del Cinema”: “Future Memories” di Donatella Altieri.

Miglior Cortometraggio Girato in Abruzzo: “Lascialo Andare” di Giovanni Bufalini.

Premio Miglior Cortometraggio Concorso “Briganti del Cinema”: “Chi Spara per Primo” di Emanuele Palamara.

Oltre alle proiezioni in concorso, il festival ha proposto eventi paralleli di grande rilievo. Tra questi, la PROIEZIONE SPECIALE di “Piano… Forte” di Stanlio e Ollio, organizzata grazie alla collaborazione tra ORO Studios e l’Istituto Cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” ETS. La proiezione ha incluso il cortometraggio “The Music Box”, che valse l’Oscar a Stanlio e Ollio nel 1932 come miglior soggetto comico. All’evento hanno partecipato gli esperti Enzo Pio Pignatiello e Simone Santilli, che hanno arricchito la proiezione con approfondimenti sul loro lavoro di ricerca e restauro.

Sempre in collaborazione con l’Istituto Cinematografico dell’Aquila, il festival ha ospitato l’inaugurazione della “Sezione Cinema” presso la Biblioteca del Comune, nell’ambito del progetto “CINEMA in BOOKS”.

Tra gli interventi di rilievo, Luigi Moscogiuri, ex responsabile delle coproduzioni internazionali presso il Ministero della Cultura, ha discusso delle coproduzioni internazionali, spiegando come queste collaborazioni tra paesi arricchiscano il cinema grazie a diverse prospettive culturali. Catello Masullo, noto critico cinematografico, ha invece esplorato il tema del cinema nei borghi, evidenziando come questi luoghi, lontani dalle metropoli, offrano una prospettiva unica e autentica nella narrazione cinematografica

Si sono, inoltre, svolti importanti eventi paralleli, tra cui la presentazione del libro “Sotto il Sole Nuovo” di Vincenzo Vetere, fondatore e presidente dell’ACBS (Associazione Contro il Bullismo Scolastico). Vetere, vittima di bullismo da bambino, ha condiviso la sua storia di rinascita attraverso il suo impegno contro questa piaga sociale. La presentazione ha acceso un dialogo sul tema del bullismo e dell’importanza di creare una rete di supporto per i giovani.

Un altro momento centrale è stata la presentazione del libro “Diario di un Mediano” di Antonio Foccillo. L’evento ha visto la partecipazione di ospiti di rilievo: Giorgio Benvenuto, Presidente della Fondazione Bruno Buozzi, Roberto Marino, Co-Direttore del Quotidiano del Sud, Michele Lombardo, Segretario Generale UIL Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie.

Il festival ha coinvolto non solo il pubblico locale ma anche una vasta comunità di cineasti, critici e appassionati provenienti da tutta Italia. La serata finale ha visto la partecipazione del sindaco Lorenzo Berardinetti, che ha ringraziato gli organizzatori e i partecipanti per il loro impegno, sottolineando l’importanza di eventi come questi per valorizzare il territorio.

Il Briganti Film Festival si è affermato come una piattaforma che guarda al futuro del cinema italiano, mantenendo vivo lo spirito ribelle e innovativo che ha ispirato il nome della manifestazione.




RIAPRE IL GIARDINO BOTANICO

Dopo i lavori di restauro a Campo Imperatore

L’Aquila, 18 settembre 2024. Dopo un restauro durato oltre 4 anni, è stato riaperto il Giardino alpino botanico “Vincenzo Rivera” dell’Università dell’Aquila, situato a Campo Imperatore, a un’altitudine di 2117 metri sul livello del mare.

Presenti, al taglio del nastro, il Rettore UnivAQ Edoardo Alesse; il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio; la presidente del Tar Abruzzo Germana Panzironi; il direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione Sisma 2016 Vincenzo Rivera, pronipote dell’omonimo professore di Botanica a cui è intitolato il giardino;  il Tenente Colonnello Marta De Paulis, comandante del reparto Carabinieri Biodiversità dell’Aquila; il presidente del CAI L’Aquila Ugo Marinucci; la professoressa Loretta Pace, docente di Botanica all’Università dell’Aquila. La cerimonia è stata intervallata dai brani eseguiti dal coro dei Carabinieri- Forestali diretto dal brigadiere Leonardo Di Battista.

“È un giorno importante per il nostro Ateneo” ha affermato Edoardo Alesse “Ci sono voluti oltre quattro anni ma è un tempo dovuto al fatto che i lavori a quota 2200 metri procedono con difficoltà. Questa è una struttura unica nel suo genere, che consente di fare studi in un ecosistema di alta quota. È un bene prezioso, che dobbiamo valorizzare; e lo faremo in collaborazione con le altre istituzioni territoriali, dai Carabinieri-Forestali al CAI a tutti i portatori di interesse della nostra montagna. Ci tengo a sottolineare come i lavori siano stati effettuati con risorse dell’università, a dimostrazione della forte volontà dell’ateneo di ripristinare questo luogo così importante”.

I lavori di ristrutturazione, curati dall’ingegner Francesco Giancola, hanno riguardato principalmente l’adeguamento sismico e energetico dell’edificio e anche una rifunzionalizzazione degli spazi interni: “Abbiamo cercato di realizzare un edificio il più possibile rispettoso della normativa antisismica vigente” ha spiegato l’ingegner Giancola “Oltre ai rinforzi strutturali, sono stati rifatti ex novo gli impianti, ricorrendo a soluzioni tecnologiche innovative come il riscaldamento a pavimento a radiante elettrico e al fotovoltaico con batteria di accumulo. L’edificio è stato completamente isolato, per proteggerlo dall’umidità, e dotato di un nuovo tetto in legno che ha sostituito quello precedente in cemento armato”.

Con i lavori è stato creato un nuovo ambiente al pian terreno, adibito a aula studio, completamente accessibile. Il Giardino è un luogo di attività di ricerca rivolte alle specie e dalle comunità vegetali dei settori altitudinali, dove vengono effettuati studi applicativi sulla propagazione gamica e agamica (propagazione in vitro) finalizzati alla riproduzione di piante rare o di particolare interesse ambientale, fitoterapico e etnobotanico. Dall’estate del 2009, nel giardino è presente una stazione di monitoraggio aerobiologico finalizzata allo studio delle particelle biologiche aerodisperse quali pollini e spore fungine.

Il giardino ospita anche seminari per studenti e docenti, convegni, stage e conferenze aventi per tema la biodiversità, con particolare riguardo alla flora, alla vegetazione e alla fauna di altitudine.

Cenni storici

Il Giardino Alpino “Vincenzo Rivera” di Campo Imperatore si trova sul versante meridionale di Monte Aquila, nel settore occidentale del Gran Sasso d’Italia, vicino al passo che collega Campo Imperatore ai tre Valloni, a 2.117 metri sul livello del mare. Si estende su una superficie di 3500 metri quadrati. Fondato nel 1952 dal professor Vincenzo Rivera, docente di Botanica presso l’Università di Roma e primo rettore dell’Università dell’Aquila, oggi il giardino è gestito dalla sezione di Scienze ambientali del Dipartimento di Medicina clinica, sanità pubblica, scienze della vita e dell’ambiente (MESVA) dell’Università degli Studi dell’Aquila, in collaborazione con il reparto dei Carabinieri-Biodiversità dell’Aquila. Il Giardino Alpino è stato riconosciuto di interesse regionale dalla regione Abruzzo, ai sensi della legge regionale 35 del 9 aprile 1997 dedicata alla tutela della biodiversità vegetale e gestione dei giardini e orti botanici. Nel Giardino Alpino vengono coltivate le piante degli habitat altitudinali dell’Appennino centrale che vivono oltre il limite della vegetazione arborea in un ambiente molto selettivo a causa delle bassissime temperature, della forte irradiazione solare, dei venti spesso violenti e del prolungato innevamento. All’altitudine di 2.117 metri sul livello del mare, la stagione vegetativa è brevissima, inferiore in media ai 130 giorni per anno. Nel Giardino Alpino sono presenti circa 300 specie vegetali autoctone, molte delle quali rare e vulnerabili, numerosi endemismi e rettili glaciali. Le piante sono state collocate sia all’interno di aiuole dedicate alle diverse famiglie botaniche sia in aree dove sono stati ricostruiti alcuni ambienti di altitudine come pascoli, roccere, brecciai. Vicino a ogni specie vegetale, è posizionato un cartellino in cui è indicato il nome scientifico, il nome italiano, la famiglia di appartenenza, l’habitat e la distribuzione geografica.