Grazie al progetto Bridge
Montesilvano, 18 settembre 2024. Con l’inaugurazione della mostra fotografica “Along the border” di Chiara Fabbro, venerdì scorso nella sala lettura di Palazzo Baldoni, ha preso avvio un insieme di esperienze di scambio culturale e sportivo per minori stranieri non accompagnati nell’ambito del Progetto ‘Bridge’. Acronimo di Building relationships through intercultural dialogue for new generations, ha ricevuto un finanziamento da parte del Consiglio d’Europa e vede collaborare i comuni di Ravenna e di Montesilvano, entrambi parte di Città del dialogo.
Annualmente, il Consiglio d’Europa emana un avviso pubblico per la presentazione di proposte per le sovvenzioni interurbane 2024 nel quadro del programma Città interculturali (ICC). Le sovvenzioni sono riservate esclusivamente ai membri del Programma ICC per finanziare progetti e metodologie innovativi nelle aree di priorità individuate per il 2024-2025. Il Consiglio d’Europa finanzia complessivamente n. 4 progetti per un importo complessivo di € 80.000,00 (20.000,00 per ogni progetto). Intercultural Cities (ICC) è un programma di capacity building che sostiene le città e le regioni nel rivedere e adattare le loro politiche attraverso una lente interculturale, con l’obiettivo di sviluppare strategie interculturali complete per gestire la diversità come un vantaggio per l’intera società.
Montesilvano e Ravenna, comune capofila, sostenute dal Consiglio d’Europa, condividono dunque la promozione di un approccio interculturale delle politiche migratorie e sono, inoltre, unite dalla comune appartenenza alla rete nazionale SAI “Sistema di Accoglienza e Integrazione” per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati.
Dopo che lo scorso mese di maggio i ragazzi del Sai di Montesilvano, gestito dall’Azienda Speciale per i Servizi sociali di Montesilvano, hanno fatto tappa a Ravenna nell’ambito del Festival delle Culture, visitando la città e partecipando ad alcuni eventi, fra cui gli incontri con gli autori Kader Abdolah e Maaza Mengiste, al concerto dell’Orchestra Almar’à con Ginevra Di Marco e BabelNova Orchestra e visitando la mostra di Sebastião Salgado Exodus – “Umanità in cammino”, è stata la volta di 14 minori del Sai di Ravenna in visita a Montesilvano, accompagnati da 9 educatori.
Dal 12 al 14 settembre, i ragazzi di Ravenna hanno vissuto nella nostra città un weekend all’insegna dello sport e della condivisione. Accolti dai ragazzi e dagli educatori del Sai di Montesilvano, hanno fatto tappa ai “World Skate Games” che si sono svolti presso il pattinodromo di via Alfieri, un evento mondiale sbarcato per la prima volta in Italia, dove hanno avuto il piacere di incontrare la Nazionale egiziana di pattinaggio.
Intermezzo tra i vari laboratori didattici sul tema del “Viaggio, da migrazione a metafora di crescita personale”, condotto dagli educatori e dalle psicologhe del progetto SAI cat. MSNA di Montesilvano e che ha tratto ispirazione dal tema della mostra della Fabbro. Oltre la didattica, i ragazzi sono poi stati protagonisti di un momento ludico e di sport, partecipando ad una divertente partita tra i ragazzi ospiti e i locali, a cui hanno preso parte anche l’assessore allo Sport del comune di Montesilvano, Alessandro Pompei, il team di educatori dell’Azienda Speciale e gli operatori della società sportiva Trisi. La domenica montesilvanese si è conclusa con un gustoso e divertente momento conviviale e nel pomeriggio i ragazzi hanno salutato la città ,alla vlat la partenza dei ragazzi di Ravenna nel pomeriggio.
“Montesilvano si conferma ancora una volta una città aperta e accogliente, grazie al progetto Bridge, che ha visto i nostri ragazzi ospitare i loro coetanei di Ravenna – ha dichiarato il sindaco Ottavio De Martinis – Lo scambio interculturale è un valore fondamentale per la crescita di tutti. Il progetto Bridge finanziato dal Consiglio d’Europa, a cui Montesilvano partecipa insieme a Ravenna all’interno delle Città del dialogo, promuove l’integrazione dei minori stranieri non accompagnati attraverso attività che favoriscono il dialogo e la conoscenza reciproca. Ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile questa bellissima esperienza, in particolare l’Azienda Speciale per i Servizi Sociali di Montesilvano, gli educatori e gli operatori che si dedicano con passione a questi progetti. Sono convinto che investire nei giovani e promuovere l’integrazione sia fondamentale per costruire un futuro migliore per tutti. Continueremo a lavorare in questa direzione, perché Montesilvano sia sempre più una città aperta e accogliente”.
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