TI PRESENTO UN CLASSICO

Con Donatella Di Pietrantonio, vincitrice dello Strega

Francavilla al Mare, 26 settembre 2024. Protagonista del penultimo appuntamento della rassegna Ti presento un classico  è Donatella Di Pietrantonio, vincitrice della LXVIII edizione del Premio Strega ed ospite, con lo Strega Tour; ultima edizione del Festival SquiLibri di Francavilla al Mare.

La Di Pietrantonio, sabato 28 settembre alle ore 19 presso l’Auditorium Sirena di Francavilla al Mare, parlerà di Il posto di Annie Ernaux, Premio Nobel per la Letteratura nel 2022.

Ti presento un classico fa parte di Libridine (finanziato dal Cepell) e collaborano a questo progetto al fianco dello stesso Comune guidato dal Sindaco, Luisa Russo, con il grande supporto dell’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino, Fonderie Ars e Identità Musicali ed inoltre la Scuola Macondo; la direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico altresì di SquiLibri – Festival delle Narrazioni.

La francese Ernaux scrive Il posto dopo la morte del padre, forse per bisogno o necessità di ricordarlo e ritrovare quel posto primigenio dove tutto ha avuto inizio, anche il suo stesso allontanamento grazie ai propri sforzi e al sacrificio della sua famiglia.

Si tratta di un posto appartenente al passato, lontano, ma in realtà sempre vivo dentro di lei, donna dalle umili origini, diventata con sacrificio donna borghese e istruita prima insegnante e poi scrittrice, ed è proprio il linguaggio privo di retorica e  sentimentalismi a tracciare la linea di separazione tra quel mondo originario e quello borghese in cui ora si muove.

Nel linguaggio limitato utilizzato dai genitori e quello da lei acquisito attraverso gli studi e le diverse frequentazioni si percepisce tutta la distanza sociale che si è venuta a creare. Una distanza che l’autrice riconosce e accetta come inevitabile conseguenza dell’istruzione cercata e ricevuta, che l’ha condotta in un altrove fisico, sociale e culturale impensabile per i suoi genitori.

Nonostante questa accettazione, la rimozione del proprio passato rappresenta sempre un processo complesso e lacerante, che si trascina dietro un senso di colpa insanabile.

“Il senso di colpa della protagonista, forse, non si estingue mai ma il riconoscimento per una famiglia che ha fatto grandi sacrifici è sempre presente. La scelta della Dottoressa Di Pietrantonio, che siamo fieri di ospitare nuovamente a Francavilla, ha sicuramente molto da insegnare e contiene tanti principi su cui soffermarsi; la straordinaria attualità di Ernaux sta proprio nel voler conservare dall’usura del tempo il proprio passato”- spiega Millanta. 

L’appuntamento con la Di Pietrantonio è gratuito ed aperto a tutti. Si ricorda che Libridine è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




A BARLETTA PER LA COPPA ITALIA 2024

Calcio a 5: L’impegno della squadra della polizia municipale di Montesilvano

Montesilvano, 26 settembre 2024. Il Gruppo Sportivo Polizia Municipale Città di Montesilvano, classificatasi al terzo posto al Campionato Italiano di calcio a 5 riservato alla categoria, sarà una delle squadre candidate per l’assegnazione della “Coppa Italia 2024”. Il trofeo, giunto alla dodicesima edizione, si disputerà al “Pala Borgia” di Barletta, dal 29 settembre al 3 ottobre ed è organizzato dall’Associazione Sportiva Polizie Locali d’Italia.

Parteciperanno al trofeo nazionale, le prime otto squadre in ordine di classifica dell’ ultimo campionato: Castellammare di Stabia, Torino, Montesilvano, Torre del Greco, Venezia, Barletta, Pesaro e Trieste. Nel girone “A” si affronteranno i gruppi sportivi di Castellammare di Stabia, Venezia, Pesaro e Trieste mentre nel girone “B” il Gruppo Sportivo Montesilvano affronterà Barletta, Torre del Greco e Torino. Le prime due classificate dei gironi si contenderanno l’ambito trofeo della Coppa Italia 2024, nella finale che si disputerà mercoledì 2 ottobre.

I quattordici convocati della squadra abruzzese a disposizione dell’allenatore Roberto Marzoli sono: Piscione Alessandro (P), Del Romano Mattia (P), Di Nucci Matteo, Costantini Roberto, Ciccarelli Pasquale, Torti Pierpaolo, Alonzo Antonio, Di Flauro Daniele, Di Fiore Paolo (VK), Speranza Marco (K), Marini Mario, Passaro Simone, Cesaroni Corrado, Blasioli Luca. Lo staff composto da: dottor Lezzerini Luigi, massaggiatore Scurti Giorgio, preparatore prof. Remigio Gianni, gli accompagnatori Castorani Giancarlo, Di Ridolfi Luca, Trave Dino.

Il comando di Polizia Locale di Montesilvano e il suo gruppo sportivo, promotori dal 1999 di iniziative sociali, in questi venticinque anni ha sostenuto 40 associazioni benefiche no-profit collaborando con Caritas, reparti ospedalieri e case-famiglia, devolvendo in fondi e derrate alimentari un valore di circa 90.000,00 euro.

Nel mese di ottobre sarà donato al reparto UOC Neonatologia di Pescara una centrifuga completa per ematocrito per capillari grazie ai fondi raccolti dall’evento “Solidarietà e Sport”. 

Inoltre, sarà data continuità ad una collaborazione con l’Associazione “Progetto Noemi Onlus” dell’infaticabile fondatore e presidente Andrea Sciarretta, al quale va tutta la nostra stima e ammirazione per la sua campagna di sensibilizzazione sulla SMA, una malattia genetica rara, Atrofia Muscolare Spinale. Gli atleti abruzzesi indosseranno, prima dell’inizio di ogni gara, una maglia con l’acronimo SMA “SENZA MAI ARRENDERSI”.  




L’IPOTESI COSA NUOVA non va esclusa a priori

Avvenire ha pubblicato il seguente intervento, che si inserisce nel dibattito sui cattolici e la politica

PoliticaInsieme.com, 26 settembre 2024. Entro in punta di piedi nel dibattito avviato a Trieste nell’ambito della Settimana Sociale dei primi giorni di luglio a proposito del collegamento a rete di alcuni amministratori locali. La domanda aperta da oltre trent’anni è la solita: serve un nuovo partito o è necessario presidiare campi esistenti?

Sono sufficienti per le sfide che stiamo vivendo semplici luoghi di confronto che abbiano come unico scopo quello di affrontare la solitudine dell’impegno?

Sia pure in una diversa prospettiva sottoscrivo per esperienza personale quest’ultimo assunto perché sciogliere il nodo della solitudine consente di rispondere alla domanda tutt’altro che retorica: se non serve un nuovo partito perché non dovrebbe servire un partito nuovo?

Alle elezioni dell’8 e 9 giugno 2024 mi sono candidato alla carica di sindaco del comune di Bellaria Igea Marina, un piccolo comune in provincia di Rimini, per il partito Insieme. Fedele ai principi fondativi del partito che ho contribuito a costituire ho presentato un programma autonomo, alternativo al sistema politico bipolare con la dichiarata prospettiva di non aderire a schieramenti per ideologia o opportunismo.

Ho dichiarato di dialogare con tutti per portare al centro della politica la persona così come la concepisce la Costituzione nel segno di politiche più solidali, eque ed inclusive.

Mi sono presentato agli elettori con un programma focalizzato sull’attuazione dei diritti sociali (casa, lavoro, salute, in particolare) assumendo concreti impegni di “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…” come vuole l’articolo 3 della nostra Costituzione in una realtà, quella riminese, dove la casa in locazione è un miraggio se non sei un turista, il lavoro dignitoso stagionale legato al turismo balneare è pacificamente e, pressoché impunemente, disatteso, e la salute, come del resto anche altrove, è ben tutelata solo se a pagamento.

Ebbene, di fronte a queste evidenti emergenze che colpiscono la popolazione meno abbiente anche i cristiani cattolici, per quello che è il mio osservatorio, si sono dispersi nei vari partiti di destra o di sinistra che suonano un altro spartito dove è scritto più o meno esplicitamente che la casa è un bene da mettere a reddito, il lavoro deve restare subordinato al capitale e gli interessi corporativi è bene che siano ben tutelati.

Per questo ritengo che i cristiani cattolici, presenti ovunque ma inefficaci dappertutto, per usare una felice espressione utilizzata a suo tempo da Dario Antiseri sul Corriere della Sera, devono trovare il coraggio di suonare un altro spartito, con una orchestra (leggi partito) nuova, non cattolica anche se di cattolici, autonoma e laica, perciò aperta a credenti e non credenti, per avere la forza dei numeri necessari ad attuare quella buona politica a cui ci richiama la Costituzione come la “Fratelli tutti”.

D’altra parte, come si può pensare di iniettare forti dosi di cultura politica che si richiami al personalismo in un sistema politico tarato sulla cultura dell’individualismo, senza la mediazione di un partito nuovo che incorpori i principi e i valori della Costituzione repubblicana e della Dottrina sociale della Chiesa, traducendoli in concreti progetti?

Primo Fonti




DISSESTO IDROGEOLOGICO. INTESA FRA CHIETI E BUCCHIANICO

Lavoreremo in tandem a vantaggio della comunità. La nostra sinergia vuole essere un esempio al di là e al di sopra di problemi e campanilismi 

Chieti, 26 settembre 2024.  Firmato ieri un importante accordo di collaborazione fra i Comuni di Chieti e Bucchianico in tema di dissesto idrogeologico. La firma durante la conferenza con il sindaco di Chieti Diego Ferrara e quello di Bucchianico Renzo Di Lizio, che hanno illustrato i dettagli dell’intesa, nata ai sensi dell’art. 15 della legge n. 241/1990 per la condivisione delle misure necessarie al superamento dei danni conseguenti agli interventi urgenti di protezione civile connessi al rischio idrogeologico dei rispettivi territori.

“L’intesa nasce per mettere insieme le forze e affrontare la lotta al fenomeno del dissesto idrogeologico così insidioso e importante che accomuna i nostri territori – così il sindaco Diego Ferrara – A Chieti un intero quartiere, quello di Santa Maria, è stato interessato dal problema e per tutelare la pubblica incolumità ho dovuto emettere diverse ordinanze per interdire l’uso dei condomini interessati da cedimenti strutturali, a causa della frana che corre a 17 metri nel sottosuolo e sposta gli edifici in quella zona.

Attraverso la Protezione civile regionale ci siamo attivati per avere dei fondi che mitighino il rischio, perché la soluzione è difficile da poter essere risolta nell’immediatezza. Attraverso le risorse tecniche, intellettuali e di lavoro, possiamo provare ad arginare la situazione, evitare che progredisca e dare un grado di sicurezza maggiore ai cittadini, che hanno diritto a una normale vita sociale. In uno dei colloqui con le istituzioni sovraordinate, quello avuto di recente a Roma con il Ministro alla Protezione civile Nello Musumeci, ci è stato illustrato il panorama di una situazione nazionale veramente disastrosa, come dimostrano gli ultimi danni in Emilia-Romagna e di una coperta troppo corta per le tante situazioni emergenziali.

Per tante e tali ragioni si dovrà pensare a politiche strutturali importanti e la sinergia con Bucchianico è una risposta pensata dalle istituzioni per affrontare la situazione, utilizzando bene i fondi ricevuti con il riconoscimento dello stato di emergenza. Alle quattro province sono stati riconosciuti poco più di 4 milioni di euro, un milione è la somma che spetterà alla provincia di Chieti, circa 800.000 euro per il capoluogo e il resto per Bucchianico, evidenziate come emergenze su cui intervenire. Insieme da oggi in poi ragioneremo sull’impiego e sugli atti che i nostri uffici porteranno avanti, che ringrazio per l’enorme lavoro svolto. Non solo, l’idea è quella di guardare al futuro di queste aree ferite, lo faremo studiando gli strumenti migliori per arrivare a una delocalizzazione che ci darà la possibilità di cambiare le sorti del quartiere. Questa è la sfida che ci aspetta per il futuro”.

Per Bucchianico il problema è analogo a quello di Chieti, sebbene ridotto – spiega il sindaco Renzo Di Lizio – nel 2017 abbiamo vissuto un’esperienza simile che dal 2022 in poi ci ha visto iniziare una serie di attività dalla progettazione per la mitigazione e ora speriamo di poter attivare tutti i lavori relativi. L’intesa nasce perché questo tema, vissuto, sentito e condiviso da entrambi, deve portare a una risposta capace di coniugare al futuro il destino dei territori interessati dal fenomeno e dei cittadini che hanno perso casa, fatto sacrifici e investimenti.

Da amministratori dobbiamo dare una prospettiva diversa alle nostre comunità, dire ai nostri concittadini che fine farà la loro casa, dove andranno a vivere e con il sindaco Ferrara, che ringrazio pubblicamente per aver condiviso questo percorso con noi, abbiamo pensato che l’unione fa la forza, per focalizzare il problema e individuare percorsi e soluzioni. L’intesa per noi è una carta vincente. Speriamo che questo sia anche da esempio per il territorio, perché a volte il campanilismo non consente sinergie efficaci ed efficienti, come sarebbe giusto per dare risposte ai cittadini. Bucchianico è vicina geograficamente a Chieti, condivide con il capoluogo questo enorme problema, confidando che l’accordo sia un esperimento che porti ad altre sinergie”.




FORUM INTERNAZIONALE DEL GRAN SASSO

Settima Edizione: La carità intellettuale per un nuovo sviluppo dei popoli. Università degli Studi di Teramo, 26 settembre – 28 settembre 2024 Campus Universitario “Aurelio Saliceti”

Teramo, 26 settembre 2024. Torna per il settimo anno consecutivo il grande simposio accademico organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri e dall’Università degli Studi di Teramo insieme ai Centri di Ricerca abruzzesi e italiani. Con 380 relatori dall’Italia e dall’estero suddivisi in 26 sessioni di lavoro parallele su altrettanti ambiti disciplinari, il Forum del Gran Sasso 2024 indagherà il tema della Carità intellettuale per un nuovo sviluppo dei popoli, dal 26 al 28 settembre nelle aule del Campus Universitario teramano.

«In continuità con il Forum dello scorso anno, il tema scelto propone alle comunità accademiche e scientifiche di aprire nuovi orizzonti non solo di collaborazione, ma di inserimento delle proprie attività di ricerca nel contesto contemporaneo» dichiara il Vescovo Lorenzo Leuzzi. «La prospettiva della carità intellettuale – prosegue il presule – interpella innanzitutto la vocazione e la missione del ricercatore e sollecita il superamento di una finalità puramente intra accademica per aprirla alle nuove attese del cambiamento d’epoca: lo sviluppo dei popoli. È il passaggio da una cooperazione internazionale puramente funzionale ad una conoscenza della realtà storica necessaria per lo stesso sviluppo della scienza. La carità intellettuale è la via per rilanciare il metodo scientifico e per promuovere la crescita culturale dei popoli. Le diverse discipline accademiche e le realtà socioculturali di riferimento coinvolte nelle sessioni di studio e di confronto – conclude Monsignor Leuzzi – saranno il tessuto base da cui partire per una nuova cultura dello sviluppo dei popoli animata dalla carità intellettuale».

Alla vigilia dell’evento il Magnifico Rettore Dino Mastrocola dichiara:

«Anche quest’anno il Forum rappresenta una grande occasione di confronto e riflessione multidisciplinare. L’Università, luogo di saperi, conoscenze e ricerche, rappresenta un nodo strategico per sostenere e accompagnare lo sviluppo culturale dei popoli. L’intuizione, diversi anni fa, di istituire all’interno del Forum un Partenariato Euro Africano, ha suscitato un grande interesse e la cooperazione per lo sviluppo è oggi in primo piano nell’agenda politica nazionale ed europea»

Alla cerimonia inaugurale di giovedì 26 ottobre alle ore 16.00 nell’Aula Magna Benedetto Croce dell’Università di Teramo sarà presente S. E. Mons. Rino Fisichella, Arcivescovo Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione dei popoli, e interverrà con un video messaggio il Ministro dell’Istruzione e della Ricerca Anna Maria Bernini.

Nella giornata di venerdì 27 settembre, spazio alla cooperazione internazionale con la Sesta Conferenza di Partenariato Euro Africano. Nella serata dello stesso giorno si celebrerà invece la Notte Europea dei Ricercatori, in occasione della quale il Vescovo Lorenzo Leuzzi presiederà una Santa Messa per i ricercatori nella chiesa di San Gabriele dell’Addolorata in Colleparco alle ore 19.15. A seguire saranno presentati, nella Sala delle Lauree del Polo Didattico “S. Spaventa” dell’Università di Teramo, gli Atti del II Meeting Internazionale “La Scienza per la Pace”, alla presenza del Vicepresidente della Pontificia Accademia delle Scienze, Monsignor Dario Edoardo Viganò.

Nel mattino di sabato 28 settembre la Cerimonia conclusiva nell’Aula Magna dell’Università di Teramo, moderata dal presidente del Comitato Scientifico del Forum, il Professore Cesare Mirabelli, con gli interventi del nostro vescovo e del Magnifico Rettore Dino Mastrocola.




TORQUATO TASSO E L’ABRUZZO

Alla Feltrinelli di Pescara per la prima presentazione

Pescara, 26 settembre 2024. Oggi, giovedì 26 settembre alle ore 18 verrà presentato alla Feltrinelli di Pescara, il primo numero della nuova serie ottanio di Comete – Scie d’Abruzzo dedicata all’Abruzzo letterario: il titolo del volume di cui si parlerà in questa prima presentazione è Torquato Tasso e l’Abruzzo di Salvatore Di Fusco, con prefazione del poeta e scrittore Davide Rondoni. Modera il Direttore della vasta collana della Ianieri Edizioni, lo scrittore e sceneggiatore Peppe Millanta.

Immancabili, come nella serie blu dedicata alla narrativa di viaggio, gli itinerari da percorrere curati da Maria Vittoria D’Emidio che fa parte del comitato scientifico al fianco dello stesso autore e di Greta Consorte e Valentina D’Addazio.

Una delle novità di questa serie è la collaborazione con la Scuola Macondo di Pescara, fondata dallo stesso Peppe Millanta, gestita da Elisa Quinto con la collaborazione di Sara Caramanico.

Con la serie ottanio la collana Comete inaugura un modo diverso di ‘frugare’ nella nostra regione, attraverso le parole dei letterati che l’hanno attraversata – spiega il Direttore di collana Millanta, che aggiunge – un progetto nuovo, che coinvolge la Scuola Macondo di Pescara. Una serie dedicata al turismo letterario, che vuole utilizzare quelle parole come bussole, per tracciare il profilo di un Abruzzo inedito, attraversato da storie, versi e aneddoti levati al mondo della letteratura e ai suoi personaggi”.

Come sostiene l’autore di questo primo numero, Salvatore Di Fusco: “in questo volume osserviamo alcuni territori abruzzesi attraverso lo sguardo di Torquato Tasso, un grande ‘viaggiatore’; di certo è che non è particolarmente nota la sua presenza in Abruzzo e soprattutto dobbiamo anche interrogarci su cosa si sa con certezza della presenza in questa regione dello scrittore; ed ecco che in questo primo volume della nuova serie prende corpo una ricerca che ha lo scopo di separare i fatti dalle ipotesi o dalla leggenda, arricchendo in qualche modo la storia”. 

E come scrive Rondoni nella prefazione: “Si dice, tra i tanti si dice, che arrivò persino all’eremo sulla Majella che fu dimora di papa Vittore III e di colui che, Pietro di Morrone, ebbe nome di Celestino V e fece il Gran Rifiuto. È leggenda, come tutto diventa leggenda, per fortuna, e non solo biografia”.

E proprio così che, tra i tanti si dice da verificare, prende il via questa nuova grande avventura letteraria. Anche questa nuova serie ha come partner: I Borghi più belli d’Italia, I Parchi Letterari, Borghi Autentici, il Parco Nazionale della Maiella.

Salvatore Di Fusco è nato a Napoli nel 1976 e si è laureato in Lettere Moderne all’Università Federico II con una tesi in Storia del Rinascimento. Presso la stessa Università ha conseguito nel 2006 un master in Archivistica, Biblioteconomia e Metodologia della ricerca storica. Docente di sostegno e delle discipline letterarie, attualmente vive e lavora a Pescara.




NON CI FERMA NESSUNO

Forti emozioni nella sesta tappa il tour motivazionale universitario nazionale di Luca Abete. Abete: “Basta dissing! Impariamo ad amarci”. Il Rettore Stuppia: “Diffondere ottimismo e fiducia per il futuro. Muciaccia: “Siate liberi andando verso ciò che vi appassiona”.

Pescara, 26 settembre 2024. Grande partecipazione ed entusiasmo per la 6° tappa del tour motivazionale #NonCiFermaNessuno andata in scena presso l’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti – Pescara.

La campagna sociale ideata e animata da Luca Abete mette da dieci anni al centro gli studenti universitari attraverso una serie di talk che hanno come scopo quello di motivare i presenti, facendogli credere nelle proprie potenzialità e invitandoli a reagire davanti alle avversità della vita.

Come sempre lo storico inviato di Striscia la Notizia ci ha tenuto a instaurare, con gli studenti e le studentesse, un dialogo autentico senza mai porsi come “maestro di vita”, piuttosto invece come una sorta di fratello maggiore da cui prendere spunto per affrontare al meglio le sfide, piccole e grandi, che la vita ci mette davanti.

“Una tappa del tour alla d’Annunzio è sempre una buona idea – scherza Luca Abete – Vedere tanti ragazzi accorsi ne è la conferma. La situazione è chiara: c’è tanto bisogno di ascolto. Nell’era della comunicazione, affiora un sentimento di solitudine che blocca le prospettive di tanti. In aula hanno avuto la possibilità di raccontarsi, di parlare di fragilità senza temere il giudizio severo degli adulti. Sono emerse storie di disagio, ma anche di coraggio e resilienza. Vado via soddisfatto. Accorciare le distanze tra le loro anime è utile a donare forza e consapevolezza del loro valore oltre ad essere uno degli obiettivi di questa campagna sociale. In un periodo in cui spopola la moda del dissing nella scena musicale italiana, noi rispondiamo con il claim di questa edizione: “impariamo ad amarci”.

Il Rettore, Prof. Liborio Stuppia, entusiasta dell’evento, ha invece chiosato: “È stato un appuntamento bellissimo quello con Luca Abete, come sempre del resto. Credo che la cosa più importante sia il messaggio di grande forza, di grande serenità, che viene trasmesso a questi ragazzi che hanno assolutamente bisogno di essere spinti ad avere ottimismo e fiducia per il futuro. Quindi ben venga che ci siano questi testimonial per il mondo accademico e per questa età così delicata per i ragazzi”

All’apprezzamento degli studenti si affianca quello istituzionale. La campagna sociale vanta, infatti, la Medaglia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Inoltre, #NonCiFermaNessuno si pregia del patrocinio del Ministero dell’Università e della Ricerca, della Conferenza dei Rettori e, da quest’anno, della collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Ordine Nazionale degli Psicologi.

Apprezzatissimo l’intervento di Giovanni Muciaccia. Il protagonista di Art Attack ha raccontato le sue esperienze e dispensato consigli: “La vita è lo stesso, ci sottopone a delle pieghe, a volte impreviste, che ci formano, come nell’origami formano la nostra struttura, cioè diventiamo solidi attraverso le esperienze. Siate inoltre indipendenti, quando vedete un gregge di pecore invertite la rotta, andate controcorrente, siate fieri di essere le pecore nere e andate verso quello che vi appassiona di più. Questo è il successo!”

Un format articolato che vive di numerosi momenti che Luca Abete sintetizza così: “La nostra è una ribellione sociale che prova a sovvertire l’andamento di un disagio che in molti riconoscono ma in pochi riescono a gestire. Noi lo facciamo coinvolgendo ospiti in linea con i valori del format, partner in grado di sviluppare temi cari alla community come la salvaguardia dell’ambiente e la solidarietà, ma soprattutto i ragazzi e le ragazze che diventano protagonisti anche grazie al Premio #NonCiFermaNessuno che celebra in ogni tappa una storia di resilienza universitaria in grado di infondere coraggio proprio tra coetanei”.

Il Premio #NonCiFermaNessuno è andato alla studentessa Eleonora Del Fosco, 24 anni, laureata in Economia Aziendale, affetta fin da piccola da epilessia e reduce da un intervento che le ha causato una paralisi a metà del corpo e la perdita del linguaggio. “Fate in modo che i vostri problemi non siano ostacoli, – Ha dichiarato – ma una motivazione in più per andare avanti. Ho ricevuto tanti no anche da parte delle Istituzioni ma non mi sono mai arresa e sono andata avanti e oggi celebro i miei successi universitari!” Tra gli applausi la consegna del premio, realizzato dagli artigiani 2.0 di Polilop, insieme ad un kit per scrittura Stabilo consegnata dalla responsabile marketing e comunicazione Magda Borsani e la partecipazione ad un corso professionale in social media manager erogato da Mac Formazione.

Spazio riservato anche alla solidarietà e al volontariato grazie alla partnership con il Banco Alimentare, presente in aula con il direttore Mimmo Trivisani. Grazie alla call to action Gioca & Dona e al web game SuperFoody, il primo webgame solidale, realizzato da TreeWeb, i pasti raccolti giocando diventeranno reali grazie al “food donor” LIDL Italia. Sono più di 10.000 quelli già raccolti finora.

#NonCiFermaNessuno ha anche un’anima green. Per tale motivo uno dei Green partner del tour è Corepla con il progetto RecoPet: una innovativa raccolta delle bottiglie in PET tramite eco compattatori, che ha l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni anche nelle Università.

I valori del “gioco di squadra” hanno trovato spazio durante il talk anche grazie alla partnership tra la realtà tecnologica di MediaWorld e la squadra di Basket dell’Olimpia Milano, protagoniste di un video applauditissimo. Per tutti i partecipanti poi promozioni e scontistiche per l’acquisto per ampliare e rinnovare la propria dotazione tecnologica.

Presente all’evento anche il pescarese Francesco Altobelli, musicista e produttore dell’etichetta musicale Ondesonore Records, che ha realizzato, in collaborazione con Emilio Munda, il brano “Impariamo ad amarci”. Traccia musicale, in linea con il claim di questo decimo tour negli Atenei universitari italiani, cantata dallo stesso Abete e dal giovane talento Leonardo Frezzotti in arte “Fritz”

Studenti protagonisti anche fuori dall’aula, impegnati nella realizzazione di contenuti multimediali con gli esperti della NEW LAB Production che produce a 360° il format. L’esperienza vissuta a Pescara sarà protagonista sui social network del progetto, sul portale web www.noncifermanessuno.it  ma anche sulle frequenze nazionali della radio ufficiale del tour: R101!

Le Stabilo Card hanno consentito a tutti gli studenti di lasciare riscontri utili a esprimere opinioni, divulgare i valori della campagna e a migliorare il progetto. Alle 6 tappe già svolte dell’edizione 2024 di #NonCiFermaNessuno si andranno ad aggiungere quelle di: 9 ottobre, la Scuola Superiore dell’Università di Catania; il 24 ottobre, Cassino – Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale; il 12 novembre, Catanzaro – Università “Magna Grecia” e infine il 3 di dicembre Bergamo – Università degli Studi di Bergamo.




SPORTELLO DIGITALE PER TUTTI

Casalincontrada, 26 settembre 2024. Apre domenica 29 settembre il Punto Digitale Facile presso la sala consiliare del comune in Piazza Alceste De Lollis. Gli orari del punto digitale sono: martedì – giovedì – sabato 9:00-12:00/17:00-20:00; lunedì – domenica 9:00-12:00.

L’iniziativa promossa dalla Regione Abruzzo e gestita dalla società in house Abruzzo Progetti S.p.A., ha come obiettivo l’accrescimento delle competenze digitali per favorire l’uso autonomo, consapevole e responsabile delle nuove tecnologie. L’Amministrazione comunale di Casalincontrada ha aderito prontamente al progetto regionale anche al fine di semplificare il rapporto tra cittadini e Pubblica Amministrazione promuovendo l’inclusione digitale.

Il servizio di facilitazione digitale è rivolto a persone di qualsiasi età, le quali vengono accompagnate e formate sulla base delle loro specifiche esigenze e competenze di partenza su l’uso:

– di internet e delle tecnologie digitali;

– dei principali servizi digitali pubblici resi disponibili online, ad esempio l’identità digitale, i certificati online;

– dei principali servizi digitali privati come ad esempio quelli relativi alle videoconferenze, agli acquisti di prodotti e servizi, alla formazione, all’utilizzo della posta elettronica, dei social network e delle app di messaggeria istantanea.

La formazione potrà essere in presenza o online, personalizzata individuale o di gruppo attraverso micro-corsi. Sarà messo a disposizione il materiale informativo utilizzato e già disponibile sul sito web di Repubblica Digitale.

In conclusione l’Amministrazione Comunale per tramite del consigliere Walter Esposito, Ingegnere informatico e Energy Manager, fa sapere alla cittadinanza che sono in corso ulteriori progetti di informatizzazione dell’ente attraverso i fondi del PNRR denominati PADigitale2026 come integrazione su app io di servizi emessi dall’ente, miglioramento dell’esperienza d’uso del cittadino su servizi digitali ed il sito dell’ente, cybersecurity, oltre a quelli già conclusi a giugno 2024 quali transizione al cloud dei sistemi di gestione interni all’ente, integrazione del sistema pago pa, piattaforma per le notifiche digitali sia per le violazioni al codice della strada che per la  riscossione tributi, rafforzamento dell’adozione delle piattaforme nazionali di identità digitale (spid, cie) e dell’anagrafica nazionale (anpr).




CENTO GIORNI DI TE E DI ME

Risposta al resoconto dei primi cento giorni dell’Amministrazione Amatucci

Sant’Egidio alla Vibrata, 26 settembre 2024. Nella lettura delle dichiarazioni del Sindaco Amatucci, scorrendo il pesante ed inconcludente articolo propagandistico, si evince che il bilancio dei primi 100 giorni è composto sostanzialmente da due punti: gli strabilianti eventi estivi e… Luigino Medori.

Oltre i suddetti, sforzandomi benevolmente di volermi considerare un obiettivo di programma raggiunto, da pubblicizzare con così tanta enfasi, non c’è, per candida ammissione di Amatucci stesso, niente altro da segnalare. Nulla. Una strategia già nota, questa di identificare un preciso nemico tra gli oppositori, in maniera tale da avere sempre un comodo tema di discussione per togliersi dall’imbarazzo quando non si hanno argomenti. E sembra infatti che siano piuttosto “loro” ad usare toni vendicativi e astiosi verso la mia persona, che, a quanto pare, tengono in trepida considerazione tanto da chiamarmi sceriffo.

Se questo vuol dire essere difensore e garante dagli abusi e dalle soverchierie di banditi, allora lo ritengo un complimento.  Evito di rispondere punto per punto alle inutili polemiche – fumo negli occhi – sollevate ad arte per distogliere l’opinione pubblica dal nocciolo della questione, ma vengo volentieri in aiuto di Amatucci ricordando ai cittadini i punti salienti dei suoi primi 100 giorni che non sono menzionati: due delibere ritirate per palese illegittimità,  figuracce per l’intero Paese con rappresentanti delle nostre Istituzioni, eventi sociali organizzati con sprezzante faciloneria in barba a tutte le normative vigenti sulla sicurezza, ristori finanziari a comuni limitrofi finalizzati ad incentivare il depopolamento scolastico delle nostre scuole, mancata ratifica della tanto agognata variante al piano regolatore, piazza Umberto I arbitrariamente deturpata senza alcun progetto né consultazione, etc etc..

È ora che il Sindaco Amatucci cominci a fare una cosa concreta fra le tante che ha promesso; lui che è uomo del fare, tralasci gli scritti per passare ai fatti, ma fatti come si deve, non tanto per fare o far vedere con la superficialità e la frivolezza che hanno contraddistinto questi primi cento giorni.

Voglio ricordare anche a questi signori che quello che chiamano rancore, per ignoranza o spregio, è una garanzia costituzionale dei sistemi democratici e si chiama “opposizione”, che nel mio caso rappresenta migliaia di elettori che mi hanno sostenuto.

Invito Amatucci e il suo entourage a farsene serenamente una ragione perché continuerò senza sosta a fare opposizione seria e puntuale, insieme a Simona Giovannini e al mio gruppo Insieme per Sant’Egidio.

Dai banchi dell’opposizione non avremo nessun problema ad appoggiare progetti seri e di ampio respiro, ma non avremo altresì nessuna remora nel bocciare sonoramente ogni tentativo improvvisato di riscuotere facili consensi.

Luigino Medori, Insieme per Sant’Egidio




IL FUTURO È FERMO ALLA FERMATA DEL BUS!

L’Unione degli Universitari di Teramo si prepara a far sentire la propria voce aderendo alla mobilitazione regionale e nazionale

Teramo, 26 settembre 2024. Con l’inizio del nuovo anno accademico sono riemersi i soliti problemi, aggravati però da nuovi ostacoli: le studentesse e gli studenti sono stati schiacciati dall’ennesima batosta economica, rappresentata dall’aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale, a cui si aggiungerà quello del trasporto regionale su rotaia a partire dall’inizio del 2025, con conseguenze pesantissime anche per le loro famiglie.

Non possiamo più tollerare che questi costi, già insostenibili, aumentino ulteriormente, gravando sempre più sulle spalle di chi già è costretto a fronteggiare l’aumento del costo della vita e la perdita di potere d’acquisto. Come Unione degli Universitari abbiamo alzato la voce e continueremo a farlo con ancora più forza, chiedendo un trasporto pubblico che sia sostenibile e che tenda gradualmente alla gratuità del servizio: il primo passo dovrà essere l’introduzione di un abbonamento a costi agevolati per gli universitari e del biglietto unico a Teramo come in tutta la Regione, una richiesta ripetutamente avanzata al governo regionale negli anni passati, tutt’ora rimasta inascoltata.

Ma la nostra battaglia non si ferma qui.

Anche sul piano nazionale si accendono i riflettori su questioni cruciali: all’emergenza dei trasporti e al sottofinanziamento delle borse di studio, si aggiunge la piaga del cosiddetto “decreto Sicurezza”, che di sicurezza ha ben poco e che sembra a prima vista più un “decreto Repressione”, dal momento che introduce misure da regime contro manifestazioni pacifiche (con pene fino a due anni di carcere), aggravanti per chi protesta contro opere pubbliche come il ponte sullo stretto o il TAV, restrizioni per l’acquisto di SIM per i migranti e il divieto di vendita della cannabis light.

E non finisce qui: questo Governo ha deciso di penalizzare ulteriormente la dimensione universitaria con nuovi tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, dopo la già importante riduzione subita rispetto allo scorso anno.

Non resteremo fermi a guardare: saremo nelle aule e nelle piazze, pronti a far sentire la nostra voce ad un governo regionale e nazionale sordo alle esigenze degli studenti.

Unione degli Universitari di Teramo




NO AUTONOMIA DIFFERENZIATA

Oltre 33mila firme in Abruzzo: “risultato straordinario”

Pescara, 26 settembre 2024. Sono 33.417, tra cartacee e online, le firme raccolte in Abruzzo a sostegno del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata, nell’ambito della mobilitazione avviata nei mesi scorsi. Il 24 settembre la chiusura della raccolta firme online. Stamani, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, gli esponenti del coordinamento regionale “No autonomia differenziata” hanno illustrato i risultati della campagna, che ha preso il via a metà luglio.

In particolare, delle oltre 33mila firme abruzzesi, 11.274 sono state raccolte online (dato verificato qualche ora prima della chiusura e suscettibile di piccole variazioni in aumento) e 22.143 sono state raccolte sui moduli cartacei. La ripartizione percentuale tra dato cartaceo e dato digitale è particolarmente rilevante in Abruzzo, dove circa i due terzi delle firme sono state raccolte con il metodo cartaceo attraverso centinaia di banchetti organizzati dalle associazioni, peraltro durante il periodo estivo, modalità che ha permesso un confronto diretto e democratico con migliaia di cittadini.

Nello specifico le firme cartacee hanno avuto la seguente ripartizione territoriale: 6.581 nella provincia di Chieti, 5.914 in quella dell’Aquila, 5.177 nella provincia di Pescara e 4.471 in quella di Teramo.

“La risposta è stata straordinaria – affermano i rappresentanti del coordinamento – a conferma di come la cittadinanza abbia capito la pericolosità di una legge iniqua e assolutamente sbagliata. Ora l’attenzione si sposta sui referendum, affinché, quando sarà il momento, ci sia una mobilitazione ancora più imponente per il voto”.

La legge sull’autonomia differenziata dà la possibilità di riconoscere livelli diversi di autonomia alle Regioni italiane. Le materie nelle quali gli enti regionali possono chiedere un livello di autonomia differenziata rispetto alle altre sono ben 23. Tra queste spiccano la tutela della salute, l’istruzione, lo sport, l’ambiente, l’energia, i trasporti, la cultura e il commercio estero.

“La Legge – dicono ancora al coordinamento – lede i diritti delle cittadine e dei cittadini, compromette l’unità del Paese e creerà danni allo sviluppo sociale ed economico dell’Italia. L’autonomia differenziata incrementerà il divario tra le regioni nell’erogazione dei servizi, danneggiando l’Abruzzo e, più in generale, i territori del Mezzogiorno. Tra l’altro, uno spacchettamento dell’Italia non gioverà nel lungo termine neanche alle regioni del Nord. Con questa legge sono a rischio il diritto alla sanità pubblica, all’istruzione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla sicurezza sul lavoro, alla possibilità stessa di promuovere nuove politiche industriali e di sviluppo capaci di creare lavoro stabile e di qualità”.

“Gli effetti dell’autonomia differenziata – vanno avanti – impatteranno in misura maggiore nelle fasce più fragili della popolazione, accentuando le disuguaglianze di genere. Infatti, in una società patriarcale come la nostra, il peso maggiore della carenza di servizi pubblici ricadrà proprio sulle donne che più si occupano di bambini e familiari anziani e che spesso devono rinunciare a lavorare. Con l’autonomia differenziata, inoltre, si incrementerà il fenomeno dell’esodo dei ragazzi verso le regioni più ricche e si forniranno meno servizi ai bambini, ai disabili e agli anziani”.

Del coordinamento regionale fanno parte Cgil, Uil, Ali, Anpi, Arci, Cdc, Demos, Pass, Avs, Iv, M5s, Pd, Psi, Prc e Gd. Realtà che, pur rappresentando istanze diverse (dai sindacati alle associazioni partigiane, culturali e di promozione sociale, ambientaliste, partiti molto diversi tra loro), hanno dimostrato una forte capacità di unione e di coesione per una rivendicazione comune, contro una riforma che riporta l’Italia indietro nel tempo e che mina l’unità del Paese, la garanzia dei diritti sociali, dell’uguaglianza, della solidarietà.

Il 26 settembre le firme raccolte in Abruzzo verranno depositate in Corte di cassazione insieme a quelle di tutte le altre regioni d’Italia ed in tale circostanza si conoscerà il dato definitivo delle firme conseguite in ambito nazionale.




DALL’INCONSCIO AL REALE, DAL REALE AL SIMBOLICO

Mauro Di Berardino, Fabrizio Molinario, Pasquale Ricci. Inaugurazione 5 ottobre 2024 ore 10:30 Museo Costantino Barbella fino al 25 ottobre 2024

Chieti, 26 settembre 2024. Sabato 5 ottobre 2024 dalle ore 10.30, GArt Gallery Modern & Contemporary Art presenta, negli spazi del Museo Costantino Barbella di Chieti, la mostra Dall’inconscio al reale, dal reale al simbolico con le opere di Mauro Di Berardino, Fabrizio Molinario e Pasquale Ricci e accompagnata dai testi critici di Nello Catinello.

L’esposizione si snoda attraverso un percorso che lega i richiami alla classicità delle opere scultoree di Pasquale Ricci ai campionari di miti, storia passata e attuale dei lavori pittorici di Mauro Di Berardino e Fabrizio Molinario. Come scrive Catinello, «Non c’è arte senza anima, non si può dipingere o scolpire senza un moto interiore che con forza più o meno esplosiva spinga l’artista ad esteriorizzare il suo sentire, il suo rapporto con sé stesso, con quanto lo circonda e con quanti si relaziona, volente o nolente. Spinto da questa esigenza, l’artista trova, coscientemente o spesso in modo inconscio, una cifra personale con la quale esprimere tutto quello che dal suo intimo non chiede altro che di erompere.»

« Pasquale Ricci ha scelto il bronzo per le sue opere e naturalmente si tratta di una scelta decisamente impegnativa in quanto richiede una sicura preveggenza dell’opera finale, che molto difficilmente potrà essere manipolata e corretta. […] Nei suoi lavori Ricci si appropria inoltre di una peculiarità, che è quella di non scolpire a tutto tondo, come se questo fosse per lui troppo riduttivo ad un’apparenza, mentre il vuoto lasciato dietro al volto scolpito fa pensare a un mondo che si è liberato, che potrebbe esserci oppure no o che potrebbe essere riempito dal pensiero di chi guarda. […] i volti potrebbero apparire come maschere del teatro arcaico, ma a differenza di quelle non vogliono esprimere i vari stati dell’animo, i volti sono muti, sono fissati in un silenzio che non cerca risposte e non vogliono neanche porre domande, non anelano a un dialogo con chi e quanto li circonda, non nascondono una indifferenza che, assolutamente tipica dei tempi che viviamo, ci riporta quasi brutalmente alla contemporaneità.»

«Il ricorrente turbinio di immagini coltivate nel tempo ha trovato via libera e Mauro Di Berardino, che non poteva non trovare che in Basquiat il suo mentore, ha proiettato sulle superfici usate una sequenza caleidoscopica di immagini, pittogrammi, assunti linguistici, riferimenti letterari, sociali, storici, mitologici, che potrebbe essere infinita se non fosse costretta dal limite spaziale del supporto utilizzato. Detto che il colore, acceso, squillante, sparso nelle più varie gamme tonali e negli accostamenti più arditi, la fa da padrone in tutte le composizioni, una riflessione meditata meritano le frasi, le iscrizioni, le parole, riversate a piene mani nelle opere. […] Siamo al ritorno della simbologia comunicativa dei graffiti rupestri preistorici, che Mauro Di Berardino, arricchendo di un codice linguistico la forza espressionistica delle immagini, fa propria come esigenza primaria e irrinunciabile e riporta inevitabilmente al contemporaneo.»

« Guardiamo i lavori di Fabrizio Molinario e una volta tanto evitiamo la consueta opera di recupero delle origini, della ricerca di riferimenti, degli accostamenti, degli inquadramenti, lasciamo da parte Dubuffet, l’arte “brut” e similari. […] Dopo essersi guardato accuratamente attorno, dopo avere assimilato tutte le componenti della realtà nella quale si è trovato immerso, ha sentito qualcosa erompergli dentro, qualcosa che non poteva rimanere stratificato sotto l’accettazione rassegnata dello stato di fatto, per cui ha preso colori e tavolozza e ha cominciato a dipingere. Colori, certo, soprattutto colori, il colore è gioia, il colore è allegria, il colore è vita, ma soprattutto il colore è libertà, per Molinario il colore è il simbolo di quella libertà che poi trabocca dai suoi lavori.»

PASQUALE RICCI nasce nel 1981 a Castiglione Messer Raimondo, in provincia di Teramo, dove vive e lavora. Ha frequentato l’Istituto d’Arte “Mario Dé Fiori” di Penne (PE), appassionandosi e approfondendo poi tecniche e metodi innovativi e creativi. Le sue opere di maggiore spessore sono realizzate interamente in bronzo, altre opere, seppur di dimensioni maggiori e imponenti, sono create e lavorate con argilla, gesso, cemento e resina. Le sue opere nascono dalla ricerca continua che caratterizzano gli eventi di una vita umana ai suoi frammenti o pezzi di vita che si sgretolano. I tatuaggi incisi sulle opere rappresentano in forma indelebile punti di forza e debolezze che ciascun essere umano può avere.

MAURO DI BERARDINO. Inizia la carriera artistica nel 2012, dopo un’esperienza di premorte che sblocca l’interesse per la pittura, senza alcuna formazione accademica. Il suo approccio è istintivo: riesce a percepire gli squilibri nelle opere e correggerli, creando un’armonia visiva ed emotiva. La sua esperienza nella radiologia ha influenzato profondamente il suo lavoro: le radiografie, strumento scientifico per rivelare ciò che è nascosto nel corpo, si fondono nei dipinti, creando un dialogo tra il visibile e l’invisibile. Con pennellate decise, segni graffiati e simboli, esplora il confine tra corpo e anima, rendendo l’arte un ponte tra scienza e introspezione. Le opere, cariche di simbolismo, invitano lo spettatore a riflettere sul dualismo dell’esistenza, esplorando la tensione tra luce e ombra, realtà e mistero.

FABRIZIO MOLINARIO nasce a Novara nel 1968, dove vive e lavora. Inizia la sua attività pittorica nel 2003. Il fratello, poeta e fotografo, lo introduce negli ambienti e nei salotti artistici della città; comincia così ad esporre le proprie opere nel territorio novarese e, in contemporanea, inizia la sua sperimentazione artistica rifacendosi a diverse correnti. Ha collaborato con Gallerie di Copenaghen e Vienna e attualmente lavora, tra le altre, con la Galleria “Gliacrobati” di Torino, punto di riferimento in Italia per l’arte irregolare, e con la “GArt Gallery” di Pescara. Ha esposto in musei, spazi pubblici e fiere, sia in Italia che all’estero. È un esponente dell’arte irregolare/outsider.




PATENTE A CREDITI

Conapi L’Aquila da ufficialmente avvio allo sportello. Lavoro e sviluppo: Il Sindacato Conapi L’Aquila apre lo Sportello PMI, sostegno alle imprese per l’adeguamento normativo

Avezzano, 26 settembre 2024. L’apertura dello Sportello del Lavoro dell’Associazione Sindacale Datoriale CONAPI L’Aquila avvierà la sua attività a partire dal prossimo 26 settembre e sarà aperto al pubblico, presso la propria la sede di Avezzano.

A renderlo noto è il Presidente Nazionale, Avv. Gino Belisari, soddisfatto per la direzione intrapresa dall’associazione stessa e per i vari accreditamenti che la stessa vanta, tra cui si ricorda quello del 14.06.2016 conferito dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per l’avvio delle attività d’intermediazione in qualità di Agenzia per il Lavoro ai sensi del D.lgs. 276/2003, e per la gestione delle politiche attive del lavoro attraverso il portale SIILS.

Obiettivo del CONAPI L’Aquila con l’avvio del Primo sportello informativo sarà quello di illustrare la nuova “patente a crediti”; A seguito delle modifiche apportate all’ art. 27 del D.lgs. n.  81/08 si rende obbligatorio, a partire dal 1° ottobre 2024, il possesso della Patente a Crediti per tutte quelle imprese e lavoratori autonomi che operano all’interno dei cantieri temporanei o mobili.

Grande soddisfazione di tutti i membri del Consiglio direttivo nazionale, il vice presidente Errico Buttari, il segretario Claudio Pagnottaro, e i consiglieri Cristiano di Salvatore e Nadia Paletti che evidenziano il fatto che questa disposizione entra a far parte a pieno di titolo di un sistema di qualificazione fondato sull’acquisizione di punteggi (sistema premiante) o decurtazione degli stessi in caso di riscontro, da parte degli organismi deputati alle funzioni di vigilanza e controllo , di gravi inadempienze ed irregolarità in materia di Salute e Sicurezza. L’intento di tale misura è quello di garantire un maggiore livello di consapevolezza e responsabilità da parte degli operatori del settore, al fine di ridurre in maniera incisiva il numero di incidenti ed infortuni con conseguente miglioramento delle condizioni di sicurezza nei suddetti luoghi di lavoro.

Lo stesso Presidente Belisari  ha dichiarato inoltre, che l’obiettivo dello Sportello sarà incentrato sulla valorizzazione dei lavoratori e la facilitazione al collocamento nel mercato del lavoro, fornendo informazioni sui servizi direttamente o indirettamente connessi all’occupazione, con attività mirate al reclutamento e alla pubblicazione dei curricula, per favorire l’incontro tra domanda e offerta, nonché l’avvio di nuove iniziative per il sistema produttivo ed imprenditoriale locale, quest’ultime atte al monitoraggio dei fabbisogni professionali e al buon funzionamento del marcato del lavoro.

Lo Sportello oltre ad offrire consulenza, assistenza ed intermediazione, promuoverà attività di ricerca e studio  delle  problematiche  del  lavoro, relative ai comparti dell’artigianato,  del commercio  e  del terziario, con particolare riguardo all’analisi dei fabbisogni di formazione e riqualificazione professionale, anche in collaborazione con le istituzioni regionali, provinciali, comunali, nonché con altri organismi orientati ai medesimi scopi, con riferimento ai Regolamenti del Fondo Sociale Europeo e del P.N.R.R. ed è pronto ad offrire assistenza alle imprese per la valutazione della documentazione richiesta e per garantire la conformità alle nuove norme, attraverso una verifica preventiva dei requisiti aziendali per evitare problemi quando il decreto entrerà in vigore, ma anche, in qualità di associazione di categoria, può intermediare nella presentazione stessa delle domande tramite il portale dell’Ispettorato del Lavoro.




SEGNALETICA CICLISTICA A FONDO CIECO!

di Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Green web magazine

Pescara, 26 settembre 2024. Parlava solo tedesco, e stranamente “a bit” di inglese, il cicloturista che giorni fa ho incontrato in località Peticcia, nei pressi di Ortona, mentre, provenendo da nord e inconsapevole di quello che avrebbe trovato, si accingeva a percorrere la scorciatoia, che molti conoscono, che collega la vecchia strada per Ortona alla pista ciclabile lungomare, quella verde e blu, che in tanti avranno percorso. Io procedevo in senso inverso, in salita (viene indicata anche in Komoot e Google Maps).

Si tratta alla fine di 200 di metri di sterrato che si staccano dalla stradina che porta al depuratore (via Roma) e che consentono, provenendo da nord, di raggiungere agevolmente, e con grande vantaggio di tempo e di fatica, la pista ciclabile sul lungomare. In tutto sono 500 metri, di cui 300 hanno un dislivello di 30 metri (in ambo le direzioni) che evitano di percorrere oltre 3 km, per salire al paese e riscendere (e viceversa).

Da inizio estate, proprio sugli ultimi 200 metri, quelli pianeggianti, sono in corso lavori di adeguamento della sicurezza di alcune gallerie ferroviarie (così è scritto sul cartello di cantiere), in ragione dei quali l’impresa ha opportunamente recintato l’area. Ci sono già capitato a fine luglio e, non trovando un passaggio, mi sono dovuto rifare, con disappunto, la salita e tutti km di cui sopra.

Per tornare al ciclista tedesco, ho provato a spiegargli che alla fine del breve tratto sterrato, all’imbocco del sottopasso ferroviario superato il quale dopo 5 metri ci si immette sulla ciclabile, l’impresa ha posto tre new jersey, rendendo impossibile, o per lo meno particolarmente difficile, il transito, se non scavalcando. Tutta l’area in effetti è recintata con la classica rete rossa di cantiere con tanto di segnaletica. Ok, ci sta!

Ma allora non si spiega la splendida segnaletica …