IL CANTO PERENNE DELLA CHIESA. Inni, preghiere e cantici

Un libro di don Marcello Stanzione e Francesco Guarino

di Franco Massimo

IlNuovoArengario.it, 28 settembre 2024.  L’opera Il Canto Perenne della Chiesa. Inni, preghiere e cantici, in due volumi, di Francesco Guarino e don Marcello Stanzione, edita da Segno, non ha nessuna pretesa scientifica se non quella di reinterpretare la bimillenaria storia della Chiesa alla luce dei suoi autori. Il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero 2558 recita così: «Grande è il mistero della fede». La Chiesa lo professa nel Simbolo degli Apostoli e lo celebra nella liturgia sacramentale, affinché la vita dei fedeli sia conformata a Cristo nello Spirito Santo a gloria di Dio Padre.

Questo mistero richiede quindi che i fedeli credano in esso, lo celebrino e di esso vivano in una relazione viva e personale con il Dio vivo e vero. Tale relazione è la preghiera. È nella preghiera che i secoli cristiani si riscattano pienamente e pienamente esaltano la loro vicenda storica. Una vicenda dura e contorta, come dura e contorta è la vicenda di ogni uomo che lo slancio magnifica.

La bimillenaria storia della Chiesa, quindi, è fatta di donne e uomini in costante dialogo con Dio e le persone della Trinità e dal dialogo nasce una apologetica immensa, consegnata alla storia e che arricchisce la dimensione interiore di chi ne assapora le sorgenti. Per questo motivo l’opera di Guarino e Stanzione vuole essere uno stimolo a considerare le nostre radici storiche, culturali e religiose, a rinnovare la memoria del nostro passato in un presente che, consapevole di una preghiera che sale incessantemente a Dio, ridona luce, sorriso e speranza.

L’opera è composta di due volumi. Il primo volume (vol. I) prende in esame il primo millennio della Chiesa dal I all’XI secolo. Parte proprio dal giorno in cui i discepoli e Maria erano riuniti per celebrare la Pentecoste. In quel giorno nasce la Chiesa. 

Ogni secolo poi è illuminato dal suo ambiente storico-sociale-religioso in cui i cristiani professano fede in Gesù Cristo. Per ogni secolo sono riportati gli autori principali con le loro opere a illuminare la fede. Il primo volume evidenzia la grande opera dei Padri della Chiesa e dei grandi dottori difensori della fede contro le eresie del momento che di volta in volta destabilizzavano le fondamenta della Chiesa, mettendo in discussioni i dogmi stessi.

Tra i primi difensori della fede emergono autori quali Ignazio di Antiochia, Policarpo di Smirne, Ireneo di Lione, Clemente Romano, i padri Cappadoci, sant’Agostino e san Tommaso. Tra le loro opere troviamo non solo scritti apologetici, ma preghiere, inni e cantici scaturiti da un continuo essere in sintonia con la fede della Chiesa.

Il secondo volume (vol. II) prende in esame il secondo millennio della Chiesa. Parte dal grande Scisma d’Oriente nel quale si ha una sostanziale divisione della cristianità. In questo millennio emergono santi e mistici quali san Francesco d’Assisi, santa Teresa d’Avila, san Giovanni della Croce, santa Gemma Galgani, san Pio da Pietrelcina, san Giovanni Paolo II.

Sono solo alcuni tra donne e uomini che arricchiscono il secondo volume. Con la loro vita esploravano le profondità della mistica cristiana, cercando una unione diretta col divino attraverso la preghiera, la meditazione e l’ascesi. Vale dunque la pena leggere l’opera per comprendere il cammino della Chiesa alla luce dei suoi protagonisti.




CENTO PIAZZE PER L’EQUITÀ E LO SVILUPPO

Paolo Capone, Leader UGL:  A Pescara per riaffermare centralità del lavoro. Al via la mobilitazione dell’UGL il 27 e 28 settembre in tutte le province d’Italia per presentare le proposte del sindacato sulla manovra

Teramo, 28 settembre 2024.  Il Segretario Generale dell’UGL, Paolo Capone ha partecipato, in Piazza del Sacro Cuore a Pescara, alla mobilitazione nazionale dell’UGL “Cento piazze per l’equità e lo sviluppo”, promossa dall’UGL il 27 e 28 settembre in tutte le province d’Italia, per ribadire con forza le proposte del sindacato, tutte indirizzate a valorizzare il carattere sociale della prossima Legge di bilancio che il Governo si appresta a varare e che il Parlamento dovrà approvare entro il 31 dicembre.

Per il Segretario Generale dell’UGL, Paolo Capone: “Il 2025 può e deve essere l’anno della svolta definitiva. Malgrado segnali di ripresa evidenti, persiste la percezione di incertezza in cui si trova l’Italia e che pesa sull’economia e sulle famiglie. Per questo scendiamo in piazza, per chiedere di dare sostegno alle famiglie e ai settori produttivi, valorizzando gli elementi positivi emersi a partire dal 2022, soprattutto in materia di occupazione e di progressivo recupero del potere d’acquisto degli stipendi.

In particolare, l’UGL chiede una nuova politica dei redditi e la rivalutazione delle pensioni, fermare le stragi sul lavoro e sostenere le famiglie e l’occupazione. Per quanto riguarda il sostegno al potere d’acquisto, chiederemo di inserire nella manovra il taglio del cuneo fiscale, la detassazione di welfare aziendale, premi di produttività ed aumenti contrattuali, incentivi alla partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa, la rivalutazione degli assegni pensionistici.

Per sostenere le famiglie, l’adozione del quoziente familiare, sgravi per le assunzioni di giovani, donne e categorie svantaggiate, il sostegno al reddito delle famiglie disagiate, investimenti su scuola, sanità e politiche sociali, anche attraverso i fondi del Pnrr.

Per fermare le stragi sul lavoro, l’utilizzo dell’IA per la sicurezza sul lavoro, l’assunzione di ispettori e il potenziamento dei controlli, la destinazione delle risorse Inail per interventi sulla sicurezza e, infine, maggiore formazione. Ad ottobre, si aprirà il tavolo di confronto con il Governo per discutere della manovra finanziaria e presentare le nostre proposte.

Serve, poi, per immaginare un’Italia proiettata verso il futuro, un Patto per il Lavoro per affrontare le sfide cruciali su politiche industriali, transizione energetica e rilancio del Mezzogiorno. Nessuna richiesta impossibile, ma tutte cose che si possono ottenere con grande senso di responsabilità se il Governo, come siamo certi, saprà ascoltare chi, come noi, vive ogni giorno la realtà del Paese”.




LA CARITÀ INTELLETTUALE

Il Forum Internazionale del Gran Sasso rilancia la sfida

Teramo, 28 settembre 2024. Con la presenza di quasi quattrocento relatori e milleduecento partecipanti alle ventisei sessioni di lavoro, si è conclusa la settima edizione del grande simposio accademico organizzato dalla Diocesi di Teramo-Atri e dall’Università di Teramo. Al centro delle riflessioni, dal 26 al 28 settembre, il tema La carità intellettuale per un nuovo sviluppo dei popoli

Anche nel 2024, per il settimo anno, è tornata la proposta culturale del Forum Internazionale del Gran Sasso. Il Campus Universitario di Teramo ha ospitato per tre giorni ventisei sessioni di lavoro su ogni ambito del sapere, coinvolgendo circa quattrocento relatori e milleduecento iscritti ai diversi panel.

Giovedì 26 settembre la cerimonia inaugurale con gli interventi del Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione dei Popoli, Sua Eccellenza Monsignor Rino Fisichella – «la Chiesa non potrà mai essere nemica della scienza» le sue parole di fronte all’assemblea – e i saluti, tramite un video messaggio, del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, secondo cui «la ricerca scientifica ha una dimensione nuova: fare le cose insieme».

Al termine della cerimonia è stata aperta al pubblico la mostra “Il cielo è di tutti: Allargare gli orizzonti” a cura dei ragazzi con disabilità del laboratorio di pittura della Piccola Opera Charitas.

Nella giornata di ieri, venerdì 27 settembre, sono stati protagonisti, come sempre, il mondo della cooperazione universitaria e internazionale, con la Sesta Conferenza di Partenariato Euro-Africano, e quello della ricerca, con la Notte Europea dei Ricercatori, in occasione della quale è stato presentato nella Sala delle Lauree del polo didattico “S. Spaventa” il volume “La Scienza per la Pace”, nato dall’omonimo meeting del 2023 e frutto anch’esso della collaborazione tra l’Ateneo teramano e la Diocesi aprutina. Presente anche il Vicepresidente della Pontificia Accademia delle Scienze Monsignor Dario Edoardo Viganò. L’appuntamento è stato preceduto da una Santa Messa dei Ricercatori celebrata dal nostro vescovo Monsignor Lorenzo Leuzzi nella Chiesa di San Gabriele dell’Addolorata in Colleparco di Teramo.

Oggi la cerimonia conclusiva moderata dal presidente emerito della Corte costituzionale, nonché presidente del comitato scientifico del Forum, Cesare Mirabelli, con gli interventi del Magnifico Rettore Dino Mastrocola e del Vescovo Lorenzo Leuzzi.

«Ancora una volta il Forum ci ha insegnato a procedere insieme, sia nel metodo che nei contenuti» ha commentato il Rettore Dino Mastrocola. «Le sessioni di lavoro e le sintesi finali ci hanno dimostrato che non si può procedere con la “monodisciplinarietà” e che è fondamentale l’approccio multidisciplinare. Così come è fondamentale, per far sì che la carità intellettuale possa promuovere lo sviluppo dei popoli, partire dal presupposto della ricerca della pace. Una pace intesa non come risposta alla guerra – conclude il Rettore – ma come approccio culturale volto a contrastare ogni idea di conflitto».

Per il Vescovo Lorenzo Leuzzi «il VII Forum internazionale del Gran Sasso è un grande segno di speranza: un profetico inizio del cammino giubilare. Il tema della carità intellettuale ha coinvolto non solo le discipline e ambiti di ricerca, ma il vissuto esistenziale di chi per vocazione e per missione è impegnato nella ricerca e nella didattica. Il cambiamento d’epoca non può essere compreso e servito senza quella forma specifica di carità che è quella intellettuale. È la risposta alla preoccupazione di papa Paolo VI: “il mondo soffre per la mancanza di pensiero”. Dal Forum al territorio: è urgente una nuova presenza culturale nelle comunità locali per aiutare i giovani ad essere protagonisti del proprio tempo. Non può esserci sviluppo dei popoli senza la carità intellettuale. La cooperazione internazionale deve essere sempre più animata dalla cooperazione universitaria. È il messaggio del VI conferenza del partenariato euro-africano.

A proposito di cooperazione internazionale, in particolare con il continente africano, all’assemblea odierna è giunta anche una lettera da parte del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. «Ringrazio il Vescovo di Teramo-Atri, Mons. Leuzzi, e il Rettore dell’Università di Teramo, Prof. Mastrocola, per il cortese invito a questa importante occasione di incontro e riflessione su un tema cruciale nell’azione del Governo e rivolgo un saluto cordiale a tutti i presenti» si legge nel messaggio.

«La nostra deve essere un’azione di sistema, nel quadro di una strategia complessiva per l’Africa dove partenariati politici, cooperazione allo sviluppo e collaborazione economica vedano il contributo di tutto il Sistema Italia. Settore pubblico, società civile, religiosi, imprese, università e mondo della ricerca sono le tessere del grande mosaico della nostra politica estera e del rilancio del nostro partenariato con l’Africa».




LA SICUREZZA A PARTIRE DAI BANCHI DI SCUOLA

Si è concluso il progetto di sensibilizzazione dell’Ordine degli Ingegneri di Teramo. Coinvolti 200 studenti teramani

Teramo, 28 settembre 2024, Si è concluso con due eventi finali il progetto di sensibilizzazione dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Teramo dal titolo: “La sicurezza a partire dai banchi di scuola”.  L’iniziativa ha coinvolto circa 200 studenti teramani della Scuola secondaria di primo grado “V. Bindi” di Giulianova e dell’Istituto Comprensivo di Teramo 5 “Falcone e Borsellino”.

Nel corso degli incontri conclusivi, svoltisi ieri mattina alla sala congressi del Kursaal di Giulianova e nel pomeriggio all’Auditorium di Villa Vomano, i ragazzi hanno presentato i loro elaborati sulla sicurezza, realizzati principalmente sotto forma di podcast, video e realizzazioni grafiche.

Il progetto è partito nel 2020 da un’idea del Consiglio Nazionale degli Ingegneri per  promuovere la sicurezza come fattore culturale, introducendo la materia sin dai banchi di scuola e per trasmettere così i valori agli studenti, cittadini del domani. L’obiettivo, allo stesso momento, è anche quello di creare un ambiente scolastico sicuro.

L’Ordine degli Ingegneri di Teramo ha sposato il progetto sul territorio teramano per l’anno scolastico 2023/2024 articolandolo in tre fasi:

la formazione dei docenti da parte degli ingegneri, le lezioni in classe dei docenti agli studenti con l’utilizzo di pillole di sicurezza applicate ad ogni singola materia, gli eventi conclusivi con gli elaborati degli alunni (Safety project).

Una giuria di esperti ha poi selezionato i due elaborati maggiormente significativi, uno per ogni Istituto. L’Ordine degli Ingegneri di Teramo presenterà questi lavori durante la fase finale del progetto che si terrà a Torino entro la fine dell’anno.

All’incontro di ieri con gli studenti, oltre alle autorità e ai rappresentanti degli enti locali, sono intervenuti Micaela Forcella, vicepresidente dell’Ordine di Teramo; Mario Malatesta consigliere dell’Ordine e referente del progetto sul territorio provinciale; i dirigenti scolastici Angela Pallini dell’Istituto Comprensivo Giulianova 2 e Candeloro Di Biagio dell’Istituto Comprensivo di Teramo 5 “Falcone e Borsellino.

Soddisfazione dell’intero Consiglio dell’Ordine teramano degli Ingegneri per la partecipazione attiva e proficua degli studenti. “In parole semplici – spiega la vice presidente Micaela Forcella – i ragazzi hanno imparato che la sicurezza non è più un concetto astratto, legato solo alla didattica delle materie tecnico-scientifiche ma è un concetto universale che può essere applicato ad ogni singola materia e ad ogni singolo momento della propria giornata”.




A TUTELA DELLA POPOLAZIONE ANZIANA

Attività nella Provincia di Pescara

Pescara, 28 settembre 2024. Prosegue incessantemente l’attività delle Forze dell’Ordine a tutela della popolazione anziana, sulla base delle indicazioni fornite dal Prefetto Ferdani in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e di numerose Riunioni Tecniche di Coordinamento.

Nella giornata del 25 settembre 2024, il personale della Questura di Pescara ha tratto in arresto una donna che mediante artifizi e raggiri si era introdotta con una complice nell’abitazione di una anziana, al fine di derubarla.

L’intervento immediato degli agenti, su segnalazione del figlio della vittima e dei condomini, ha consentito di sventare i propositi illeciti ed assicurare alla giustizia l’autrice dei fatti.

Il buon esito della vicenda conferma l’efficacia della sicurezza partecipata.

Tale procedura, già potenziata da questa Prefettura, coniuga gli strumenti classici di controllo del territorio alle potenzialità insite nei modelli di “sicurezza partecipata”, tramite una rete di iniziative pubbliche che mantiene alta l’attenzione sul fenomeno degli attacchi predatori verso soggetti più fragili per età e vissuto.

Fin dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica del 21 marzo e dalla Riunione Tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia del 16 aprile 2024 era stato affrontato e trattato il tema delle Truffe a danno della Popolazione Anziana, definendo con le Forze dell’ Ordine le iniziative di prevenzione e contrasto a tale grave fenomeno.

Il 28 Giugno è stato poi sottoscritto con 15 Sindaci un Protocollo d’intesa, approvato dal Ministero dell’Interno e denominato “Controllo di Vicinato”, anche contro le truffe ai danni della popolazione anziana e dei più vulnerabili, con realizzazione di due brochure dedicate alle truffe online, a quelle “statiche” e “porta a porta” che vengono perpetrate soprattutto nei confronti dei fragili.

I vademecum realizzati in collaborazione con Forze dell’Ordine, Procura della Repubblica e Poste Italiane vengono allegate per una rinnovata partecipazione della popolazione contro le truffe a danno degli anziani e per la maggiore divulgazione possibile.

Nel primo semestre del corrente anno, difatti, si conta una graduale riduzione delle fattispecie in argomento, pari al 30% circa.

Ciò costituisce il risultato concreto non solo del capillare ed omogeneo pattugliamento dei diversi quartieri cittadini, ma anche della campagna di sensibilizzazione promossa dalla Prefettura di Pescara a partire dallo scorso mese di giugno, con la diffusione delle brochure di prevenzione e contrasto alle varie tipologie di truffe agli anziani: “porta a porta”, telefoniche, commesse per strada ovvero in prossimità di pubblici uffici, nonchè quelle telematiche.

La responsabilizzazione di ciascuno e poche semplici regole di prudenza, così compendiate da quest’Ufficio con il contributo delle Forze di Polizia, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pescara e di Poste Italiane, si rivelano quotidianamente fondamentali per evitare di essere indotti in errore dai malviventi.

Il tutto si inserisce nella composita pianificazione di Sicurezza e Ordine Pubblico che mira a garantire, anche in termini di qualità percepita, uno spazio urbano dove vivere in civile condivisione i contesti di socialità e nel rispetto degli ambienti privati, sempre nell’ottica di garantire il pieno sviluppo della personalità dei cittadini ed il senso di appartenenza ad una comunità.




TORNA A SUONARE L’ORGANO

Inaugurazione domenica presso la Collegiata di San Michele

Città Sant’Angelo, 28 settembre 2024. Dopo oltre un secolo, torna a suonare l’organo della Collegiata di San Michele a Città Sant’Angelo. Domenica pomeriggio, nella messa delle 18, alla presenza di Monsignor Tommaso Valentinetti e del coro Diocesano, i fedeli potranno ascoltare per la prima volta le sue note, nel corso di una celebrazione pensata proprio per l’inaugurazione dell’organo.

Sono serviti oltre tre anni di lavori, aperti dall’incontro con la cittadinanza voluto dal sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti, eseguiti dalla ditta Formentelli e finanziati con un importo di circa 100mila euro, in parte reperito con le offerte dei fedeli, in parte con l’8 x 1000 della Cei e con un contributo di 5mila euro della Regione Abruzzo, ma adesso l’organo, composto da 1128 canne, è di nuovo pronto per accompagnare i riti religiosi. Un organo del tutto particolare, fatto di due strutture sovrapposte, la prima realizzata dalla famiglia Fedeli di Camerino nel 1700 e la seconda dalla famiglia Gennari nel secolo successivo. Struttura, questa, che lo rende un unicum nel suo genere, basti pensare che per trovare uno strumento analogo in Italia bisogna andare a Venezia.

Nel 1965 ci un primo intervento di restauro, che però interessò solo una metà dello strumento, in silenzio ormai da decine di anni. Ora, con il restauro appena concluso e la nuova inaugurazione, l’idea è quella di restituirlo definitivamente ai fedeli e alla collettività, così da poter accompagnare tutte le funzioni da svolgere all’interno della chiesa presente all’ingresso del centro storico di Città Sant’Angelo.

“Accogliamo con grande commozione la conclusione dei lavori, che ci consentono di restituire l’organo alla collettività” spiega don Lorenzo Di Domenico. “Dopo oltre un secolo potremo tornarlo a sentire suonare, grazie anche ad un capillare intervento di restauro, servito per recuperare e valorizzare l’originalità dell’organo”. Poi aggiunge: “Un tesoro che, con grande gioia, riusciamo a restituire alla città, grazie al contributo dei fedeli, della Cei e della Regione, attraverso l’interessamento del consigliere Vincenzo D’Incecco che ringrazio”.

Poi interviene il sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti: “È con grande orgoglio che ci apprestiamo ad inaugurare l’organo, restaurato e riconsegnato alla collettività. Si tratta di un percorso partito nel 2021 e finalmente arrivato a compimento. Dopo oltre un secolo la chiesa di San Michele Arcangelo potrà tornare a sentire la musica del suo organo, insieme ai tanti fedeli che a lungo hanno atteso questo momento”.




LA FESTA DELLO SPORT

Oggi e domani, 28 e 29 Settembre

Arischia, 28 settembre 2024. L’Associazione Culturale Abbazia San Benedetto Arischia organizza un evento che si terrà oggi e domani [sabato 28 e domenica 29 settembre] in piazza Duomo presso la sede A.d.u.c.; l’evento è denominato Arischia Festa dello Sport.

Ecco la locandina dell’evento




GIULIA IN ROSA 2024

Oggi, un convegno sulle malattie renali e una passeggiata non agonistica, nella consueta due giorni organizzata dall’ Assessorato e dalla Commissione alle Pari Opportunità, giunta quest’anno alla settima edizione

Pianella, 28 settembre 2024. Si tinge di rosa, a Giulianova, l’ultimo fine settimana di settembre. Torna infatti, anche quest’anno, Giulia in Rosa, la tradizionale due giorni organizzata dall’ Assessorato e dalla Commissione alle Pari Opportunità, volta alla sensibilizzazione sui temi della prevenzione, non solo femminile.

Giunta con successo alla sua settima edizione, Giulia in Rosa propone quest’anno un convegno sui problemi renali, in agenda per oggi, 28 settembre alle 17, a palazzo Kursaal.

Delle patologie che possono affliggere il sistema renale parleranno i dottori Luigi Amoroso, Lorella Stacchiotti, Annamaria D’Ostilio, Annalisa Brandi e Rita Lucidi Pressanti.

Domenica 29 settembre sarà invece la volta della passeggiata non competitiva “Il mare si tinge di rosa”, con raduno alle 9 in piazza del Mare, all’ingresso del molo nord.

Giulia in Rosa, patrocinata dal Comune di Giulianova e dalla Asl di Teramo, è sostenuta da Ecologica G, Farmacia Ielo e Studio 2000.

“Le malattie renali sono spesso silenti – sottolinea l’ assessore Lidia Albani – Interpretarne correttamente i primi sintomi può davvero salvare la vita. La prevenzione, in questo ambito, è indispensabile”

“È proprio per questo – aggiunge la Presidente della Cpo Marilena Andreani – che continuiamo a promuovere iniziative come Giulia in Rosa, curando che siano non eventi sporadici ma appuntamenti fissi, consuetudini virtuose aperte a tutti”.




ULTIMO CONCERTO AL TRAMONTO con Arotron

Tu chiamale (ancora) se vuoi… con Begni

Pianella, 28 settembre 2024. L’Estate dell’Aratro prosegue da programma con i suoi prossimi appuntamenti e oggi,sabato 28 settembre alle ore 18, ci sarà l’ultimo Concerto al Tramonto della vasta rassegna del Direttore artistico Franco Mannella sul Palco Gran Sasso, nelle Terre di Arotron a Pianella.

Sarà il pianoforte di Emiliano Begni ad intrattenere il pubblico con un personale omaggio ai grandi cantautori italiani, nel suo “Tu chiamale (ancora) se vuoi…”: sono emozioni che si inseguono in un concerto piano e voce dove l’intensità dei testi e le intramontabili melodie dei grandi del passato (da Battisti, Dalla, Fossati, De Gregori fino a Bersani e Brunori Sas) placano la sete di cultura dell’oggi e l’anima gioisce fra ricordi, riscoperte e batticuore.

Musica, bellezza e buon cibo, infatti dopo il concerto ci sarà un aperitivo, su un palco sospeso tra le colline pianellesi, con la maestosità del Gran Sasso sullo sfondo, immersi nella luce dorata del tramonto di fine estate.

Emiliano Begni

Pianista, arrangiatore, vocalist. Studia pianoforte classico con Margarita Eva Fernandez e Claudia Agostini per poi approdare a stili moderni con Pierpaolo Principato e, all’interno del dipartimento di jazz del Conservatorio di Frosinone “Licinio Refice” (dove si laurea con una tesi su Lelio Luttazzi) e del Conservatori Superior “Joaquìn Rodrigo” di Valencia, con Greg Burk, Marco Tiso, Roberto Spadoni, Jorge Sevilla, Kontxi Llorente, Voro Garcia, Javier Feltrer. Da sempre affascinato dal mondo della vocalità e del teatro musicale (partecipazione a XFACTOR 1 col quintetto vocale QUINTA GIUSTA), nel quale ricopre il ruolo di direttore musicale e musicista/attore, collabora stabilmente con Rossana Casale dal 2006 (tournée, spettacoli teatrali e lavori discografici). E’ creatore o collaboratore di vari progetti musicali inediti. Oltre ad un’intensa attività di insegnamento in Italia e all’estero, nel corso della carriera ha suonato insieme a Maurizio Fabrizio, Mariella Nava, Grazia Di Michele, Ellade Bandini, Gigi Cappellotto, Michele Ascolese, Tosca, Vincenzo Cerami, Nicola Piovani, Lillo&Greg, Virginia Raffaele, Lisa, Teddy Reno.




LA NUOVA PIAZZA DEI TEMPLI ROMANI

Presentazione pubblica dell’intervento di rifunzionalizzazione ieri, venerdì 27 settembre, presso i Tempietti Romani

Chieti, 28 settembre 2024. Si è conclusa in queste settimane la progettazione dell’intervento di recupero e valorizzazione della Piazza dei Templi Romani, un progetto complesso che ha chiamato al tavolo del confronto la Soprintendenza, soggetto attuatore del finanziamento, il Comune di Chieti e la Direzione Regionale Musei Abruzzo – Musei archeologici nazionali di Chieti, attualmente responsabile della gestione dell’area archeologica e dei Tempietti Romani. Il progetto rientra nell’ambito del finanziamento dei Grandi Progetti Beni Culturali del Ministero della Cultura, fondi assegnati alla Soprintendenza per le province di Chieti e Pescara, per un importo lavori di circa 650.000 euro. Stamane la conferenza di presentazione con l’assessore ai lavori Pubblici Stefano Rispoli, Chiara Delpino soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio Chieti-Pescara, il vicesindaco e assessore alla Cultura Paolo De Cesare, Massimo Sericola, dirigente Musei Archeologici nazionali dell’Abruzzo, il progettista Dario Di Luzio, gli altri motori della riqualificazione.

“Oggi diamo una prima risposta all’impegno preso con la cittadinanza lo scorso anno – dichiara la Soprintendente Chiara Delpino – con un’operazione incisiva su una porzione del centro storico che restituirà al monumento archeologico la centralità all’interno dello spazio pubblico. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, abbiamo condiviso con la Direzione Regionale Musei Abruzzo l’opportunità di offrire un’apertura straordinaria del monumento: la sera del 28 settembre, dalle 20 alle 23, sarà possibile visitare i Tempietti con la guida di un’archeologa e dei funzionari architetti che hanno seguito il progetto di valorizzazione”.

“Si rinnova la sinergia fra Comune e Soprintendenza, un sodalizio che ha funzionato bene per Piazza San Giustino e che torniamo a percorrere perché questa unione delinea al meglio le competenze in capo a ognuno e le mette al servizio sia della bellezza e dell’importanza dei reperti archeologici che vogliamo conservare e rendere fruibili – illustra l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – Il progetto nasce per valorizzare la Piazza dei Templi Romani, si tratta di un intervento complesso e delicato, che per tale ragione che ha chiamato al tavolo del confronto la Soprintendenza, che è il soggetto attuatore del finanziamento, il Comune di Chieti e anche la Direzione Regionale Musei Abruzzo – Musei archeologici nazionali di Chieti, attualmente responsabile della gestione dell’area archeologica e dei Tempietti Romani.

Si tratta della rigenerazione urbana della piazza dei Templi Romani, che si innesta nella rigenerazione in atto nella zona, specie quella di piazza Trento e Trieste, che sarà strettamente connessa a questa. Chieti guadagna una piazza, oltre alla conservazione dei suoi storici reperti archeologici. Questa ci richiederà degli aggiustamenti viari, che non peseranno sulla mobilità totale, ma vedranno semplicemente un’inversione di senso di via Vezio Marcello, per consentire la chiusura al traffico della sola via Priscilla senza ipoteche per la fluidità del traffico che da piazza Trento e Trieste muove verso il corso e che da sud va verso questo snodo. Il complesso archeologico sarà recuperato e riaperto, ma anche riconnesso allo spazio pubblico e all’utilizzo della piazza che così sarà più vissuta rispetto a oggi e potrà, grazie anche al recupero degli spazi coperti, guadagnare luoghi per attività ed attività culturali, musicali, teatrali e aggregativi, nonché altri scenari per matrimoni e altri eventi”.

“La rigenerazione dei Tempietti si coniuga perfettamente alla rinascita di tantissimi edifici appartenenti alla storia architettonica e culturale della città – aggiunge il vicesindaco Paolo De Cesare – La presenza della biblioteca De Meis, che ospiterà un info point comunale, importante interfaccia per turismo, cultura, intrattenimento ed eventi della città, che insieme pure alla grande ed efficace attività dei musei archeologici, ai 20 milioni di opere per la riqualificazione e il restauro conservativo di edifici identitari come l’Eden, Palazzo Massangioli, ma anche gli ipogei di Chieti sotterranea. Ringrazio la Soprintendenza per la condivisione e la sinergia a vantaggio della città e la Direzione Musei per il lavoro svolto sul nostro territorio che mai come in questo momento ha occasioni così concrete per rigenerarsi”.

L’INTERVENTO

Come previsto in fase di programmazione, l’intervento è stato sviluppato nell’ottica della rigenerazione urbana della piazza dei Templi Romani, un obiettivo condiviso in questi anni con tutte le amministrazioni coinvolte nel processo di recupero di uno spazio centrale alla città di Chieti, ma necessitante di un progetto di rinnovamento e di rifunzionalizzazione. Grazie alla visione sinergica con il Comune di Chieti, il progetto coinvolge l’intera piazza antistante ai monumenti, che verrà in parte pedonalizzata. I lavori prevedono anche interventi di restauro delle strutture monumentali e opere per migliorare l’accessibilità all’area archeologica.

Gli interventi di rifunzionalizzazione consentiranno quindi non solo di recuperare e rendere pienamente fruibile il complesso archeologico ma anche di riconnetterlo allo spazio pubblico, ponendolo in più stretta relazione con le quinte prospettiche che circondano la piazza. In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, abbiamo condiviso con la Direzione Regionale Musei Abruzzo l’opportunità di offrire un’apertura straordinaria del monumento: la sera del 28 settembre, dalle 20 alle 23, sarà possibile visitare i Tempietti con la guida di un’archeologa e dei funzionari architetti che hanno seguito il progetto di valorizzazione.

CENNI STORICI

L’area archeologica dei Tempietti Romani di Chieti è il risultato di diverse fasi costruttive antiche e di interventi di restauro realizzati nei primi anni del 1900. L’impianto originario, che si sviluppava ad un livello più basso dell’attuale piano stradale attorno ad un pozzo profondo 38 metri, era costituito da due edifici affiancati realizzati in opera quadrata in travertino. Tra la fine del I secolo a.C. e l’inizio del I secolo d.C. il complesso templare, collocato su un lato lungo del foro dell’antica Teate, subisce una incisiva riorganizzazione. Al di sopra delle murature degli edifici precedenti vennero costruiti due nuovi templi gemelli, con pareti in opera mista di reticolato bicromo e laterizi e lesene a mattoni, dotati di un alto podio. Successivamente venne addossata al complesso anche una terza struttura di più piccole dimensioni. Lo stato conservativo dei frammenti di statuaria rinvenuti nell’area, non consente di attribuire con certezza il complesso a culti specifici. In età altomedievale il tempio più settentrionale venne trasformato in una chiesa, di cui oggi è visibile l’aspetto seicentesco, consacrata ai santi Pietro e Paolo. La struttura di un ulteriore edificio di epoca romana (il cosiddetto quarto tempio), all’interno del quale sono anche riconoscibili almeno due fasi costruttive, è inglobata nelle murature di un palazzo moderno situato ai margini della piazza che circonda l’area archeologica.

IL PROGETTO

La previsione progettuale sul monumento prevede l’esecuzione di interventi di restauro conservativo delle murature archeologiche, rivolti prioritariamente ai vani interni, sottoposti a un costante processo di attacco biologico, e alle porzioni murarie esterne che necessitano di interventi di ripresa delle malte e di pulitura dalla vegetazione spontanea. Per quanto riguarda gli impianti, è prevista la revisione del sistema di illuminazione interno secondo logiche meno invasive, più attuali e più performanti sul profilo energetico.

Saranno realizzati interventi di miglioramento dell’accessibilità, della fruibilità e del rapporto dell’area archeologica con il tessuto urbano circostante attraverso l’ampliamento dell’intercapedine che circonda il monumento e con l’inserimento di una rampa di accesso che permetterà di raggiungere gli ambienti posti al di sotto del piano stradale anche alle persone con ridotte capacità motorie. Tali interventi prevedono anche un significativo ampliamento del percorso pedonale che circonda i templi, soluzione condivisa e supportata dagli uffici tecnici del Comune di Chieti. Questo allargamento consentirà di riportare alla luce alcune delle murature riferibili alla prima fase di costruzione del complesso cultuale e di realizzare una nuova gradinata di accesso dalla piazza pedonale. L’accesso al primo livello verrà garantito da una scala metallica, in sostituzione dell’invadente struttura attualmente installata, completata dall’inserimento di un servoscala.

Il progetto prevede inoltre l’esecuzione di interventi di tipo edile sulla struttura in metallo e vetro che chiude la porzione del monumento verso l’area dell’antico foro romano, al fine di migliorarne la configurazione spaziale e agevolare la lettura della scalinata che anticamente permetteva di accedere alla cella dei templi. Verrà valorizzato anche il cosiddetto ‘quarto tempio’, oggi in buona parte inglobato all’interno dell’edificio delle Poste, attraverso la realizzazione di un podio metallico che consentirà di affacciarsi sulla porzione interna della struttura romana, appositamente illuminata. Sulla piazza antistante è prevista l’eliminazione di ogni barriera architettonica, mettendo in opera una pavimentazione, in continuità con le scelte già realizzate all’interno della ex biblioteca De Meis, che vuole suggerire l’andamento del terrazzamento che in antico colmava il dislivello collinare. Lo spazio pubblico che circonda il complesso cultuale, racchiuso all’interno della quinta formata degli edifici moderni, sarà quindi ripensato nella sua unitarietà, lasciando aperto al traffico veicolare unicamente un necessario attraversamento carrabile da via dei Vezi a via Marco Vezio.




URBAN NATURE 2024. Il WWF celebra la Natura in città!

Domenica 29 settembre evento nel Parco fluviale del Tordino a Teramo. Banchetti in tutta la provincia e iniziative anche a Martinsicuro, Roseto degli Abruzzi e Villa Lempa di Civitella del Tronto

Teramo, 28 settembre 2024.  Sabato 28 e domenica 29 settembre torna Urban Nature, la Festa della Natura in città promossa dal WWF per far conoscere il valore degli ambienti naturali e la necessità di innovare la pianificazione degli spazi urbani, riconoscendo la centralità degli ecosistemi e delle reti ecologiche e l’importanza di promuovere azioni virtuose da parte di amministrazioni, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità nei sistemi urbani, anche a beneficio della salute e sicurezza delle comunità.

Il WWF Teramo aderisce anche all’edizione 2024 organizzando per domenica 29 settembre dalle ore 9.30 alle ore 12.30 una mattinata di attività nel Parco fluviale del Tordino presso il nuovo Centro di Educazione Ambientale comunale dei Giardini Gaetano Ruggieri (zona Ponte a Catena).

Il programma dell’iniziativa, che ha il patrocinio del Comune di Teramo e la collaborazione della Teramo Ambiente, prevede una passeggiata lungo il fiume Tordino per illustrare la biodiversità del sistema fluviale. Il CEA ospiterà una mostra dedicata alle api e agli impollinatori e grazie Gianluigi Di Bonaventura dell’Apicoltura Il Vecchio Colle si terrà un laboratorio con l’ausilio di un’arnia didattica.

In provincia di Teramo sono stati organizzati altri eventi:

Venerdì 27 settembre – ore 8.30. A Villa Lempa di Civitella del Tronto i bambini e gli insegnanti della Scuola primaria hanno organizzato un banchetto informativo di distribuzione di piantine.

Sabato 28 settembre – ore 17:30. A Roseto degli Abruzzi escursione nel giardino della Villa comunale con le Guide del Borsacchio.

Domenica 29 settembre – ore 15.30. Nell’Oasi Affiliata WWF Fosso Giardino a Martinsicuro un pomeriggio ricco di avventure e attività all’insegna della natura con percorsi acrobatici sugli alberi e visite guidate lungo il percorso natura dell’Oasi.

Urban Nature è anche una grande raccolta fondi per supportare progetti di educazione sul valore della natura negli spazi urbani, sul nostro benessere e sulla nostra sicurezza, sul contrasto al cambiamento climatico e al dissesto idrogeologico.

Sabato 28 e domenica 29 settembre i volontari del WWF e di molte altre associazioni saranno anche in tantissime piazze della nostra provincia per raccogliere donazioni in cambio di una piccola pianta di erica. Li potrete trovare a: Arsita, Bellante, Castiglione Messer Raimondo, Cellino Attanasio, Colonnella, Crognaleto, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Mosciano Sant’Angelo, Nereto, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Sant’Egidio alla Vibrata, Sant’Omero, Teramo, Torricella Sicura, Tortoreto, Tossicia e Villa Lempa di Civitella del Tronto.




SALVARE LE NOSTRE SPIAGGE DALLA PLASTICA

La maggioranza dice no!

Pescara, 28 settembre 2024. Il 14 settembre la Consigliera Simona Barba di AVS Radici in Comune ha presentato una mozione al consiglio comunale che si è discussa il 26 settembre 2024, proponendo un impegno serio del Comune a integrare il Piano demaniale comunale in maniera coerente con la difesa delle spiagge attraverso la descrizione esplicita dei materiali utilizzabili per gli ombreggi, ed escludendo l’utilizzo di plastiche (anche dette rafie sintetiche) acclarato che sono fonte di grave inquinamento ambientale.

Nella mozione era descritta oggettivamente la situazione attuale delle nostre spiagge, dove ad “ogni fine stagione balneare è evidente il degrado dello stato del litorale a causa della pervasiva presenza di miliardi di filamenti di plastiche che vengono originati dagli ombrelloni di rafia sintetica data la loro usura a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici”.

Filamenti che inevitabilmente si disperdono, e vengono ritrovati attaccati alla vegetazione dunale limitrofa ai lidi, finendo naturalmente in acqua. Chiunque passeggi (sia in piena stagione estiva che a fine stagione) può vederli con i propri occhi.

Non si tratta di una situazione occasionale o dovuta a eventi eccezionali ma il distacco di tali filamenti è ineluttabile.

È una vera e propria invasione del nostro mare, della nostra spiaggia, di materiale pervasivo e invasivo.

Già le ordinanze balneari e il piano demaniale comunale, così come quelli della Regione,  ogni anno invitano all’utilizzo di materiali compatibili ed ecologici, perché quindi non definire esattamente tali materiali compatibili?

Le rafie sono di fatto rifiuti abbandonati, difficilmente bonificabili, che contrastano anche con le prescrizioni per ricevere la famosa Bandiera Blu.

Coerenza vorrebbe che tale bandiera sia ammainata e restituita, perché non siamo in grado (e dopo la risposta della maggioranza, non lo saremo neanche in futuro) di difendere realmente, nero su bianco, le nostre spiagge e il nostro mare.

L’amministrazione di Pescara con la bocciatura della mozione per il divieto di utilizzo della rafia sintetica, all’unanimità di tutta la maggioranza (compatta quindi nel volersi tappare gli occhi di fronte allo sfacelo provocato), conferma il fatto che Green Deal, Bandiera Blu, e tutte le buone intenzioni professate dal Sindaco al riguardo, sono soltanto parole vuote.

Cambiare la visione dell’ambiente in cui viviamo è fondamentale, e bisogna farlo ora.

Continueremo ancora per quanto a dover inquinare il mare e la spiaggia per non rinunciare a materie che sappiamo essere dannose?

Le plastiche e le microplastiche sono ovunque, e gli amministratori hanno il dovere, per preservare la salute dei cittadini e cittadine, ad agire per migliorare.

Il consiglio comunale di Pescara ha dato solo prova di non avere a cuore la nostra salute.




IL MAMMUT SI METTE IN CAMMINO

Nei paesi dell’aquilano, prime tappe sabato a Scoppito e domenica a Campotosto

L’Aquila, 28 settembre 2024. Uscito dal castello cinquecentesco il 14 settembre, per una passeggiata in centro storico dell’Aquila, nell’ambito del Festival Performative04 del MAXXI L’Aquila, il mammut a grandezza naturale, di cartapesta, legno e ferro, ad evocare e interpretare artisticamente il celebre fossile custodito nel Museo nazionale d’Abruzzo, inizia oggi, sabato 28, e domenica 29 settembre, il suo viaggio nel territorio aquilano, nell’ambito del progetto Terre sonanti, ad attraversare 13 paesi con al seguito performance, rappresentazioni teatrali, laboratori delle scuole, musica e reading, mostre, momenti di festa, convivio e sana socializzazione.

Prima tappa, doverosamente, sarà Scoppito, dove il mammut, quello originale, è tornato alla luce 70 anni fa, Comune capofila del progetto, a seguire domenica lungo le sponde del lago di Campotosto.

A Scoppito, dalle ore 16, con punto di ritrovo in via Madonna della strada 240,  presso l’ex scuola primaria di Foruli, a poca distanza dove il Mammuthus meridionalis “vestinus”, è tornato alla luce nel 1954 in località Madonna della Strada nel comune di Scoppito, all’interno di una cava di argilla utilizzata per la produzione di laterizi, contestualmente alla passeggiata del mammut, ci sarà l’allestimento della mostra fotografica d’epoca cura di Antica Fornace Aps, la restituzione del progetto didattico “Il villaggio Primitivo”, a cura della scuola primaria di Foruli I.c Comenio, le coreografie di danza a cura di Luisa Vivio. E ancora la mostra delle bellissime opere plastiche e locandine realizzate dal Liceo artistico Fulvio Muzi (Iss Bafile), e la rappresentazione teatrale “È revennutu ju mammuth!”, a cura del gruppo teatrale Scuppitu mè, infine rinfresco e buffet.

Ad accogliere il mammut ci sarà ovviamente l’amministrazione comunale, a cominciare dal sindaco di Scoppito, Loreto Lombardi, e tutte le associazioni del territorio, che hanno curato in modo esemplare gli eventi che accompagneranno la passeggiata del Mammut.

Domenica 29 settembre dalle ore 13 il mammut raggiungerà Campotosto, e l’appuntamento è a Borgata Isaia, vicino alla trattoria “Il Pescatore”. Prevista l’installazione artistica a bordo lago “Ma che mondo!?”, a cura dell’artigiana tessitrice Assunta Perilli, con laboratorio di tessitura che inizierà sabato 28 alle 15.30 davanti alla bottega di Assunta Perilli a Campotosto.

Sempre domenica, narrazione teatrale dell’attore Alberto Santucci, il laboratorio “Tessendo storie”, a cura di Salima Cure, poesie a braccio con Alessio Runci da Terzone, Francesco Marconi da Cittareale, Berardino Perilli da Campotosto e Pietro de Acutis da Bacugno, organetto e canti di Giuseppe Runci, infine pranzo condiviso.

Il progetto “Terre sonanti – il Mammut”, per l’ideazione e direzione artistica di Silvia Di Gregorio, è finanziato dai fondi Restart, con capofila   il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

La realizzazione del Mammut ha coinvolto oltre 70 persone coordinate dall’artista Massimo Piunti, affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione: un gigante mobile sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti.

Queste le successive tappe: sabato 5 ottobre Barisciano, domenica 6 ottobre Poggio Picenze, sabato 12 ottobre Ocre, domenica 13 ottobre Fossa, sabato 19 ottobre Villa Sant’Angelo, domenica 20 ottobre Sant’Eusanio, sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini, domenica 27 ottobre Fagnano. Infine, domenica 3 novembre Fontecchio, sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.

INFO PROGETTO “TERRE SONANTI – IL MAMMUT”

Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della  Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49”  filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di  ritrovamento del Mammut,  e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. E’ compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).




DALLA CULLA AL MONDO

L’abbraccio di Casoli agli italiani emigrati in Australia. Cerimonia e riconoscimenti a due abruzzesi, domani 28 settembre al Castello ducale 

Casoli, 28 settembre 2024. Casoli accoglie una delegazione di italiani emigrati in Australia e consegna un riconoscimento a due abruzzesi. La cerimonia, in programma oggi pomeriggio, alle ore 18, nel Castello ducale, rientra nel progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” finanziato da Next Generation Eu nell’ambito delle risorse del PNRR, attuato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dalla Direzione Generale per gli italiani all’estero e realizzato dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Palazzo Tilli.  La manifestazione è stata organizzata in onore di Tony Fini, casolano, imprenditore, e Joe Delle Donne, originario di Fresagrandinaria e figura di riferimento a Canning. A entrambi sarà consegnato un riconoscimento per aver portato l’abruzzesità nel mondo.

Toni Fini, che oggi ha 91 anni, lasciò il paese di origine per trasferirsi in Australia quando ne aveva 19.

Con sacrificio e impegno ha costruito una grande impresa, leader nel settore dell’edilizia. Ha operato anche nel campo della ristorazione ed è proprietario di una grande azienda agricola specializzata nella coltivazione di ulivi e nella produzione di olio.

Joe Delle Donne, nel 1961, a 17 anni, partì da Fresagrandinaria per emigrare a Canning, dove si è costruito una carriera di oltre 35 anni come amministratore.

“Accogliamo con affetto e riconoscenza Fini e Delle Donne, che hanno mantenuto un forte legame con la loro terra d’origine, così come tutti gli abruzzesi nel mondo – afferma il sindaco Massimo Tiberini – Pur essendo stati costretti a lasciare l’Abruzzo per cercare fortuna altrove, grazie al loro spirito di sacrificio e alla loro lungimiranza, sono riusciti a costruire una carriera all’estero. Li ringraziamo anche per la grande disponibilità ad accoglierci quando ci rechiamo in Australia, sia per un viaggio sia per partecipare ad attività culturali o lavorative. Un sentito ringraziamento va, infine, all’Assessore regionale alla cultura Roberto Santangelo per la vicinanza e disponibilità e ai membri del Cram Abruzzo. Con la cerimonia di domani, vogliamo celebrare il valore delle esperienze dei nostri emigrati, radicate nell’attaccamento al lavoro, alla famiglia e alle proprie origini”.

“L’obiettivo del progetto è consolidare il legame con coloro che conservano nel cuore e nella memoria le proprie radici – spiega Antonella Allegrino, responsabile del progetto ‘Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici’ – Fini e Delle Donne sono testimoni di questi valori: in giovane età hanno abbandonato tutto per emigrare in Australia, ma ritornano abitualmente in Abruzzo per ritrovare persone e luoghi che hanno sempre fatto parte e continueranno a fare parte del loro vissuto”.

La cerimonia di domani inizierà alle ore 18 con il saluto del sindaco Massimo Tiberini, che insieme ad Antonella Allegrino consegnerà a Fini e Delle Donne i riconoscimenti per aver portato l’Abruzzo nel mondo. Dopo un intermezzo musicale, seguiranno una visita al Castello ducale e una cena. Poi, attraverso ‘la Passeggiata dei ricordi’ lungo i vicoli del borgo antico, la delegazione raggiungerà le cantine di Palazzo Tilli per visitare la mostra di foto d’epoca realizzata nell’ambito del progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici”.

Alla manifestazione prenderanno parte rappresentanti delle istituzioni e di associazioni che si occupano di emigrazione.

Nella giornata di sabato 28, ma al mattino con orario 9-11, all’Istituto Algeri Marino si terrà il secondo appuntamento con il ciclo di laboratori sulla storia dell’emigrazione e sulla conoscenza del dialetto.

Interverranno Antonio Di Marino sul tema “Il dialetto tra tradizione, costume e poesia” (laboratorio sul dialetto) e Mariella Di Lallo e Gianni Orecchioni sul tema “L’emigrazione degli altri” (laboratorio sulla storia dell’emigrazione). Gli incontri sono aperti alla cittadinanza.

Il progetto “Dalla culla al mondo. Casoli nell’anno delle radici” rientra tra quelli finanziati per la realizzazione di iniziative culturali in favore degli italo-discendenti nel “2024-Anno delle radici italiane “”. Le attività in programma, che si concluderanno ad ottobre in occasione della Festa di Santa Reparata, sono state ideate per rafforzare il legame con le comunità dei casolani all’estero e permettere loro di ritrovare il luogo d’origine. Sono eventi culturali, artistici, musicali ed enogastronomici che verranno realizzati per rendere ancora più solida la rete di contatti costanti e di ritorni nel borgo.




ITINERA 5 – FUTURO DIGITALE

Parco Lineare di Castellamare – 30 settembre 6 ottobre 2030

Pescara, 28 settembre 2024. La quinta settimana di ITINERA, intitolata “Futuro Digitale”, si svolgerà nella Cupola della Tecnologia, focalizzandosi sull’importanza della tecnologia e dell’innovazione. Questa settimana offrirà una serie di eventi dedicati a esplorare il futuro digitale, dalle start-up emergenti alle città intelligenti, passando per laboratori di programmazione e presentazioni di nuovi dispositivi tecnologici.

Il 30 settembre 2030 segnerà l’apertura della settimana con una fiera delle start-up. Le aziende emergenti presenteranno le loro idee innovative e i loro progetti in corso. I visitatori potranno esplorare stand espositivi, interagire con gli imprenditori e scoprire le tecnologie che stanno modellando il futuro. La fiera sarà una piattaforma per il networking, favorendo la connessione tra investitori, professionisti del settore e aspiranti imprenditori.

Nei giorni successivi, dall’1 al 2 ottobre 2030, la Cupola della Tecnologia ospiterà una serie di laboratori di programmazione rivolti a tutte le età. I bambini potranno partecipare a workshop di coding, dove impareranno le basi della programmazione attraverso attività ludiche e interattive. Gli adolescenti e gli adulti avranno l’opportunità di seguire corsi più avanzati, sviluppando competenze in linguaggi di programmazione come Python, Java e C++. Questi laboratori saranno tenuti da esperti del settore e mireranno a promuovere la cultura digitale e le competenze tecnologiche tra i partecipanti.

Il 3 ottobre 2030 sarà dedicato alle conferenze sul futuro delle smart cities. Esperti di urbanistica, ingegneria e tecnologia discuteranno le sfide e le opportunità legate alla trasformazione delle città in spazi intelligenti. Saranno presentati progetti innovativi che utilizzano l’Internet delle cose (IoT), l’intelligenza artificiale e le energie rinnovabili per migliorare la qualità della vita urbana, ridurre l’impatto ambientale e ottimizzare le risorse.

Il 4 ottobre 2030, nella Cupola della Tecnologia, saranno presentati nuovi dispositivi tecnologici che stanno rivoluzionando vari settori, dalla salute all’istruzione, passando per il lavoro e l’intrattenimento. I visitatori potranno assistere a dimostrazioni pratiche e testare in prima persona le ultime novità in campo tecnologico. Sarà un’occasione per conoscere le tendenze più recenti e capire come queste innovazioni possono essere integrate nella vita quotidiana.

Il 5 ottobre 2030 vedrà una giornata di approfondimento sulla cybersecurity. Verranno organizzati seminari e discussioni sul tema della sicurezza informatica, con focus su come proteggere i dati personali e aziendali in un mondo sempre più connesso. Gli esperti forniranno consigli pratici e strategie per affrontare le minacce digitali, sensibilizzando i partecipanti sull’importanza della sicurezza online.

La settimana si concluderà il 6 ottobre 2030 con un hackathon, un evento in cui programmatori, designer e sviluppatori collaboreranno per creare soluzioni innovative a problemi reali. I partecipanti, divisi in squadre, avranno un tempo limitato per sviluppare un progetto tecnologico che sarà poi valutato da una giuria di esperti. I migliori progetti verranno premiati e avranno l’opportunità di essere sviluppati ulteriormente con il supporto di mentori e investitori.

Questa settimana di eventi offrirà un’immersione completa nel mondo della tecnologia, promuovendo l’innovazione e le competenze digitali tra i cittadini di Nuova Pescara. Sarà un’occasione per esplorare il futuro digitale, apprendere nuove competenze e connettersi con la comunità tecnologica locale.

Giancarlo Odoardi – Project manager ITINERA




MARSICUP

Nuove opportunità in arrivo nella Marsica, chi vincerà la terza edizione ?

Avezzano, 28 settembre 2024. Poche ore all’evento che premierà le migliori idee per il futuro del nostro territorio. Presso il Teatro San Francesco di Pescina, dalle ore 15:30 di oggi, sabato 28 settembre, si svolgerà la terza edizione della MarsicUp, dove quattro squadre finalisti si contenderanno il titolo di vincitori del contest marsicano.

Con oltre venti squadre partecipanti, sono quattro i finalisti selezionati che presenteranno i loro progetti promotori dell’innovazione locale alla giuria e al pubblico: ClouDocu, OrtoXMille, Virtual Tour e Voliamo verso un futuro sostenibile senza barriere.  Si parlerà di intelligenza artificiale, turismo, inclusione ma anche di educational technology e agricoltura sostenibile.

Saranno due i premi in palio, il primo di 3500 euro andrà all’idea più innovativa e con forti potenzialità di realizzazione e crescita, un ulteriore premio di 1500 euro sarà riservato all’idea che sarà in grado di esprimere le maggiori potenzialità d’impatto sul territorio. A questi si aggiungono una serie di servizi di supporto messi a disposizione da aziende e professionisti locali come Abruzzo Distribuzione, Albe Holding, BoostAbruzzo, CNA Abruzzo, Innovalley e molte altre.  Tutto ciò ha l’obiettivo primario di creare un ecosistema dinamico e competitivo, capace di creare nuova impresa sul territorio marsicano e incoraggiare l’occupazione.

Non un semplice contest, insomma, ma una giornata dedicata al fermento e allo sviluppo di nuove possibili imprese sul territorio. Prima della premiazione finale è previsto inoltre un aperitivo di networking offerto da Marsica Sharing in collaborazione con Sgranocchia Pizzeria che si terrà a partire dalle 18.30. Sarà un’occasione per incontrare professionisti, imprenditori, innovatori e appassionati del territorio, con i quali confrontarsi e dar vita a nuove collaborazioni.

La giuria che decreterà, insieme al pubblico partecipante,  le idee vincitrici è composta da:

Gianpaolo Ranalletta (Coordinatore BCC Roma Giovani e CFO di Tecnocall),

Maria Assunta Ippoliti (HR Manager di Esyen),

Arcangelo Merla (Professore di Ingegneria Biomedica all’Università d’Annunzio di Chieti – Pescara).

La realizzazione dell’evento è stata inoltre possibile grazie al sostegno di numerose realtà locali che credono nella forza della cooperazione e nella crescita del territorio. Tra i principali sostenitori dell’evento si segnalano Tekneko, ISWEB, Hubruzzo e Tecnocall; mentre numerosi altri supporter includono nomi come: S.I.A.C., Edilenergia, Edilcoop, Del Rossi Service, MagicBike, Cos.el, Diesse, CNA Avezzano, The Digital World, Amplia Insurance, CO.SV.IM., Saturno Consulting e molti altri.

Unisciti all’evento per accendere la miccia del cambiamento nella Marsica!

Marsica Sharing

Marsica Sharing è un ente del terzo settore (ETS) che nasce nel 2020 dalla volontà di un gruppo di giovani marsicani di creare uno spazio dove condividere progetti e connessioni per favorire lo sviluppo del territorio.

A quattro anni dal suo avvio l’associazione, un vero e proprio incubatore di idee, conta 10 membri attivi che, oltre alle professioni individuali – consulenti, professori, dottoresse, esperti di comunicazione e marketing, grafici, ingegneri, informatici ecc – lavorano volontariamente alla creazione di un ecosistema innovativo e dinamico. L’obiettivo è favorire la nascita di nuove opportunità per fare impresa nella Marsica e incoraggiare l’occupazione giovanile, per tutti coloro che vorrebbero avere la possibilità di restare nel territorio al quale sono legati. Sono sempre più ormai le partnership attivate con numerose realtà della zona, associative e no, con le quali collaborano e si sostengono a vicenda.