PEPERONCINO PICCANTE SOTTOLIO

di Luciano Pellegrini

Chieti, 29 settembre 2024. L’autunno è una stagione rilassante. Settembre, in particolare, è un mese per provvedere alle provviste invernali. Le conserve SOTTOLIO E SOTTACETO – LE MARMELLATE – I LIQUORI. Per questo motivo, ho preparato i barattoli di PEPERONCINO PICCANTE OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA.

Purtroppo, questo vegetale che si vende in gran quantità in questo mese, causa cambiamento climatico, quest’anno se ne è trovato poco e, la spesa è aumentata. Il PEPERONCINO PICCANTE è la prima medicina naturale e, il SUO regolare consumo, può essere considerato un benefico per la nostra salute.  Per preparare i barattoli, ci vuole pazienza, ma la filiera alimentare, è semplice: occorrono I GUANTI, UN PANNO UMIDO, IL TAGLIERE, IL COLTELLO, LE FORBICI E IL SALE. Mettere i guanti e con un panno umido, pulire i peperoncini da essiccare. Poi, con il coltello, rimuovere il picciolo. Con le forbici tagliare verticalmente i peperoncini. Rimuovere i semi, che insieme al tessuto placentare che li regge e, alle membrane bianche interne, sono un concentrato di capsaicina, (è la sostanza che dà la piccantezza al peperoncino).

La capsaicina è indicata come prevenzione di molte patologie croniche, ed è una buona fonte di vitamina C. Ora, i peperoncini, si possono tagliare a pezzetti e posizionarli in una teglia da forno o vassoio, ricoperti da carta da cucina assorbente. Versare il sale, perché assorbe l’acqua, sistemare il peperoncino piccante in un solo strato e aggiungere altro sale. Mettere il recipiente in un posto molto assolato e, in una settimana, i peperoncini si seccano. Ogni due giorni, però, è meglio girarli. Al tramonto, coprire i peperoncini con uno strofinaccio, per evitare l’umidità.

Ultimo lavoro della filiera alimentare, è mettere nei vasetti il peperoncino secco, con aggiunta di olio extra vergine di oliva e, con un cucchiaio pressarli, così da evitare bolle di aria. Quindi, chiudere con il coperchio ed aspettare di consumarlo. Durante la lavorazione, evitare di toccare telefoni cellulari e altri oggetti, considerando che la capsaicina, viene lasciata in tutte le cose che si toccano. Guai a strofinarsi occhi o mucose. Il latte è considerato il rimedio più efficace per alleviare il senso di bruciore, che invade la bocca, dopo aver mangiato il peperoncino. La caseina del latte è in grado di rimuovere abbastanza rapidamente dal cavo orale, la capsaicina.




DIGITALIZZATI I SERVIZI SCOLASTICI

Attivato il Pos per pagamento mense e trasporto

Tornimparte, 29 settembre 2024. Il Comune di Tornimparte ha recentemente adottato una soluzione innovativa per facilitare i pagamenti digitali dei cittadini. Grazie all’iniziativa sono infatti stati installati cinque Smart POS PagoPA, che consentiranno di gestire in modo rapido e sicuro i pagamenti per i servizi scolastici, polizia municipale, servizio tributi, edilizia, servizi demografici, anagrafe, stato civile ed elettorale.

Questa tecnologia consentirà ai cittadini di saldare le spese in modo semplice e immediato, utilizzando diverse modalità di pagamento come Bancomat, carte di credito, PostePay e carte per il reddito di cittadinanza. Questo garantirà non solo una maggiore efficienza, ma anche una trasparenza totale nella gestione dei flussi economici, permettendo di ridurre i tempi di attesa agli sportelli.

«L’iniziativa ha come obiettivo quello di migliorare i servizi al cittadino. Nel caso dei servizi scolastici, ad esempio, il terminale potrà essere utilizzato per pagare le mense e i trasporti scolastici andando così incontro alle esigenze dei genitori» dichiara Elena Tiberi, responsabile presso il Comune.

Con questa iniziativa supportata da Asmel, il Comune di Tornimparte conferma il proprio impegno verso la digitalizzazione e l’efficienza dei servizi amministrativi locali, a vantaggio di tutta la comunità.




OSPEDALE: NUOVE PROSPETTIVE

Comunità d’intenti per salvaguardare occupazione e servizi

Sulmona, 29 settembre 2024. Ancora una volta, siamo in prima linea per difendere il diritto al lavoro di tutti i lavoratori e di tutte le lavoratrici, nonché il diritto alla salute di tutti i cittadini e di tutte le cittadine residenti nel territorio della Provincia dell’Aquila, battendoci per contrastare il depauperamento del Sistema Sanitario Provinciale.

Ed infatti, abbiamo manifestato, sin dall’inizio, tutta la nostra preoccupazione per i tagli imposti dal Piano di Razionalizzazione e per i conseguenti effetti sul piano occupazionale e sociale.

Invero, abbiamo, dapprima partecipato all’incontro tenutosi in Prefettura in data 24 settembre u.s., per esperire il tentativo di conciliazione conseguente alla proclamazione dello stato di agitazione del personale di guardiania, portierato, reception e accoglienza dell’ospedale di Sulmona, nel corso del quale la ASL1 aveva confermato di voler procedere ad un taglio dei servizi del 50%, in forza del quale, ben ventidue lavoratrici e lavoratori avrebbero subito un taglio occupazionale e salariale del 50%.

Successivamente, nella stessa giornata, siamo stati auditi, durante i lavori consiliari, nella Conferenza dei Capigruppo, chiedendo, in quella sede, alla Regione Abruzzo e alle Istituzioni, un’assunzione di responsabilità volta a ricercare le soluzioni necessarie per la salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti nell’appalto e dei servizi per l’utenza.

In ultimo, nella giornata odierna, siamo stati ancora in Consiglio Regionale, partecipando ad una riunione alla presenza dei Consiglieri Regionali Scoccia, Verrecchia, La Porta, del Sindaco del Comune di Sulmona, Di Piero, della Direzione Strategica della ASL1, nel corso della quale il Direttore Generale della ASL1 ha garantito, con impegno ufficiale, il ripristino integrale dei servizi e, quindi, il mantenimento dei livelli occupazionali e salariali attuali per tutti i lavoratori e per tutte le lavoratrici impiegati nel servizio di portierato, reception e accoglienza del nosocomio di Sulmona.

Tale incontro è seguito, peraltro, alla riunione del Comitato Ristretto dei Sindaci incentrato sulla salvaguardia dei servizi del medesimo ospedale e, quindi, del diritto al lavoro e al salario, discussione sollecitata, va detto, dallo stesso Sindaco di Sulmona.

Invero, dinanzi alle siffatte circostanze, la scrivente O.S., insieme a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici coinvolti dall’appalto in questione, il Sindaco di Sulmona, i Consiglieri Regionali, il Direttore Generale della ASL1, si sono adoperati al fine di scongiurare gli effetti negativi di un piano di riorganizzazione relativo all’Ospedale di Sulmona  contrastando le ricadute occupazionali e sociali del predetto Piano della ASL1, e, contestualmente, a ricercare le soluzioni concrete e alternative ai predetti tagli, garantendo continuità occupazionale e salariale.

Da ciò si evince che la condivisione delle criticità tra CGIL, FILCAMS CGIL, FP CGIL e rappresentanti politici e istituzionali tutti, ha permesso di costruire un’alternativa percorribile rispetto a quella inizialmente prospettata dal Piano di Razionalizzazione della ASL1, che aveva rischiato, senza il nostro pronto intervento e senza l’impegno diffuso sul territorio, di compromettere ulteriormente il funzionamento dei servizi e la conseguente fruizione degli stessi da parte dell’utenza e il diritto al lavoro e al salario.

Come già anticipato nei giorni scorsi, anche nella giornata odierna, abbiamo proposto la costituzione di una società in house, e cioè di una longa manus della Pubblica Amministrazione finalizzata all’autoproduzione (ben più economica dell’esternalizzazione) di beni, servizi e lavori, senza bisogno di rivolgersi all’esterno e sotto il controllo pubblico, per garantire il perseguimento, in via prioritaria, dell’interesse della collettività.

In tal modo, infatti, si eliminerebbe il livello di precarietà ed il rischio che, ad ogni cambio di appalto, si perdano ore lavorative e, per l’effetto, diritti e salario e, di fatto, il riproporsi delle drammatiche circostanze che abbiamo dovuto fronteggiare in questi giorni.

Le soluzioni, infatti, vanno cercate partendo dalla tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, e del diritto dell’utenza alla fruizione dei servizi pubblici secondo principi di equità, universalità e gratuità, e non, invece, dalla riduzione dei costi ai danni dei lavoratori e delle lavoratrici più fragili e dell’utenza, dei pazienti e dei loro familiari, e della cittadinanza tutta.

Per tale ragione, continueremo a vigilare sul corretto adempimento degli impegni assunti dalla Direzione Strategica della ASL1 e a ricercare con dedizione tutte le soluzioni utili al buon funzionamento del Sistema Sanitario Provinciale, per la salvaguardia, da un lato dell’occupazione e del salario, e, dall’altro, della corretta, efficace e funzionale fruizione dei servizi pubblici destinati all’utenza.

Francesco Marrelli CGIL           

Andrea Frasca  e Alessandra Marchionni FILCAMS CGIL                                        

Anthony Pasqualone    FP CGIL




SULLA SCIA DEL DAIMON

Seconda edizione dell’evento diffuso con partenza da Fossa

Fossa, 29 settembre 2024. Giunge alla seconda edizione la rassegna degli autori della casa editrice aquilana Daimon, guidata dalla poetessa e giornalista Alessandra Prospero. Sulla scia del daimon quest’anno sarà un evento diffuso: oggi, domenica 29 settembre, si terrà la prima delle due giornate dedicate alla manifestazione presso il Centro Polifunzionale del villaggio di San Lorenzo a Fossa a partire dalle 15:30. La giornata conclusiva si svolgerà invece a fine novembre.

L’evento è stato organizzato da Daimon Edizioni in collaborazione con il collettivo di Poesiafemminilesingolare, la Compagnia dei Poeti dell’Aquila e la Pro Loco di Fossa.

Parteciperanno gli autori: Francesco Cristiano Bignotti, Antonietta Di Paolo, Daniele Funaro, Loredana Ginevra Ianni, Graziano Malogioglio, Roberta Placida, Alessandra Stornelli, Luigi Tiberi, Anna Maria Rita Tinari, Rosanna Narducci, che ha curato anche l’organizzazione dell’evento, Federico Del Monaco, che introdurrà gli autori, e l’editrice Alessandra Prospero.

“L’anno scorso abbiamo vissuto emozioni incredibili durante la prima edizione a Palazzetto dei Nobili, è stata una due giorni ricca di presentazioni, seminari e reading poetici. Abbiamo avuto anche l’onore di poter conoscere Fabio Cantelli Anibaldi, storico ufficio stampa di San Patrignano e autore di Sanpa. Madre amorosa e crudele, nonché della prefazione della silloge La malattia immortale di Germano Innocenti, da noi pubblicata.

Per il 2024 abbiamo previsto un evento diffuso che partisse dal cratere, che ci restituisse le sue vibrazioni, per poi approdare di nuovo nel centro dell’Aquila. La poesia e la letteratura contemporanea non possono e non devono essere avulse dal territorio in cui nascono, anzi, ne possono costituire la linfa e di ciò sono sempre stata convinta – commenta Prospero – Per questo voglio ringraziare la Pro Loco di Fossa che da sempre è sensibile all’argomento in maniera fattiva”.

L’evento è a ingresso libero e terminerà con il reading poetico conclusivo delle 19:30.




L’ARTE DI ZOINA

A Imago Mentis 2024

Chieti, 29 settembre 2024. Dal 5 al 12 ottobre 2024, per la prima edizione del festival IMAGO MENTIS, Alberto Zoina espone una scelta delle sue opere a Chieti, presso il Museo Archeologico La Civitella, via Pianell, 1. La manifestazione, centrata sugli aspetti medici e sociali delle malattie neuro-degenerative, ospita numerosi appuntamenti dedicati al valore terapeutico dell’arte. Accanto ad incontri e laboratori, la mostra di Alberto Zoina, “Il riflesso dell’anima”, offre l’occasione di seguire un percorso creativo ricco di spunti umani e spirituali. La mostra è realizzata a cura dell’associazione La Cura del Tempo, in collaborazione con il Comune di Chieti e della Direzione Regionale Musei d’Abruzzo.

Inaugurazione sabato 5 ottobre alle ore 18.00, con un incontro dedicato ai “quaderni del confinamento”, raccolta di acquerelli realizzati dall’artista durante il lockdown 2020. Conduce la conversazione Paolo Verlengia.




LA GARA DI PESCA ALLA PLASTICA

Arriva la seconda edizione. L’evento di sensibilizzazione ambientale è organizzato da Assonautica Chieti Pescara e dal Marina di Pescara

Pescara, 29 settembre 2024. Domenica 6 ottobre 2024, Assonautica Pescara Chieti, in collaborazione con il porto turistico Marina di Pescara, organizza la seconda edizione di Gara di pesca alla plastica, evento patrocinato dal Consiglio regionale dell’Abruzzo, dal Comune di Pescara, dalla Camera di Commercio Chieti Pescara, dalla Guardia Costiera e da Assonautica Italiana e che ha ottenuto il riconoscimento EMD – European Maritime Day 2024, della Commissione Europea come evento di particolare interesse per le iniziative che coinvolgono a livello locale la comunità e ribadiscono l’importanza della protezione dell’ecosistema marino.

L’obiettivo dell’evento, che non è a scopo di lucro e che è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa al palazzo della Regione di piazza Unione, è la sensibilizzazione alla tutela dell’ambiente marino e all’uso sempre più responsabile e ridotto della plastica. A partire da ore 9 e fino alle 13:30, le imbarcazioni usciranno in mare, nelle acque antistanti al Marina di Pescara in modo individuale, e con guadino, mezzo marinaio, canna da pesca o qualunque attrezzatura idonea pescheranno la plastica e ogni tipo di rifiuto disperso in mare. Alla gara possono partecipare tutti gli amanti del mare con ogni tipo d’imbarcazione.

Alle ore 16:30 al Marina di Pescara è prevista la cerimonia di premiazione degli equipaggi partecipanti con alcune iniziative di sensibilizzazione sulla tutela del mare, sull’utilizzo consapevole della plastica e sul riciclo della stessa.

«La tutela ambientale e il rispetto del mare sono tra i nostri obiettivi principali», commenta il presidente di Assonautica Pescara Chieti e vicepresidente vicario di Assonautica Italiana, Francesco Di Filippo, «e con questa manifestazione vogliamo sensibilizzare i diportisti, a cominciare dai più piccoli, sul fenomeno della grande presenza di plastica nei nostri mari e sulle drammatiche conseguenze che causa sull’ecosistema. Per questa ragione abbiamo coinvolto anche gli enti locali, le associazioni ambientaliste, le associazioni di categoria e diversi privati affinché l’evento possa avere la maggiore risonanza possibile. Sarà una giornata dove il divertimento e la sana competizione saranno protagoniste con un nobile obiettivo, quello di proteggere il mare».

«La presenza delle plastiche nei nostri mari è un problema che oggi, fortunatamente, non è più sottovalutato, al contrario registriamo l’azione consapevole di quanti ogni giorno si preoccupano di denunciare, segnalare e arginare le cosiddette ‘isole’ di plastica che si rintracciano negli oceani», ha sottolineato il presidente del Consiglio della Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri. «Ed evidentemente chi è più sensibile della qualità e della sostenibilità ambientale delle nostre acque di coloro che hanno trasformato la passione per il mare in una ragione di vita, come chi opera nella nautica.

Ottima, dunque, l’iniziativa promossa da Assonautica con la ‘Gara di pesca alla plastica’ volta a incrementare il livello di sensibilizzazione nei confronti di quello che è un problema reale che incide sullo sviluppo futuro del pianeta, e spero che negli equipaggi che domenica 6 ottobre prenderanno parte all’evento ci siano tanti giovani e bambini, che più di altri dovranno fronteggiare la tematica nel proprio futuro. L’evento di Assonautica da un lato ci permette di valorizzare e promuovere il Marina di Pescara, ancora oggi un valore del territorio inespresso rispetto alle sue reali potenzialità sulle quali anche l’Istituzione Regione gioca un ruolo fondamentale.

Assonautica ci aiuta a riposizionare il Marina di Pescara tra i porti turistici che in potenza possono diventare punto di riferimento grazie alla sua posizione, non distante dalla costa croata, non lontano da Roma e dal Tirreno, forte di un’antica amicizia con il porto di Trieste. Ma soprattutto, dall’altro lato, Assonautica si è sempre caratterizzata, come in questa occasione, per l’intensa attività di educazione alla vita nel mare, nel rispetto dell’ambiente, riuscendo a coinvolgere tutte le altre Associazioni di settore».

«Il Marina di Pescara si pone al centro di queste manifestazioni da anni», ha ricordato il vicepresidente del Marina di Pescara, Camillo Volpe. «Abbiamo la Bandiera Blu ormai dal 1990, abbiamo un desalinatore che ci consente di incidere molto meno sull’acquedotto ufficiale, abbiamo istituito le colonnine per la riduzione del consumo di acqua ed energia elettrica e stiamo lavorando per dotare il Marina di un impianto fotovoltaico. Per cui ci stiamo ponendo come uno dei primi Marina green in Italia».

«Nella prima edizione nel 2021 io ero presente e ho notato con soddisfazione come, nonostante fossimo sotto Covid, c’è stato un grande impegno da parte di Assonautica nell’organizzare una manifestazione importante, con tanti bambini, e con il coinvolgimento di associazioni e circoli sportivi», ha aggiunto l’assessore allo sport del Comune di Pescara, Patrizia Martelli. «Una manifestazione del genere è importante per la sensibilizzazione al tema del rispetto ambientale soprattutto tra i più giovani e alla luce della Bandiera Blu che Pescara vuole continuare a veder sventolare». 

Per il suo alto valore simbolico in materia di tutela del mare e sensibilizzazione al tema della plastica, la manifestazione ha ottenuto una lunga serie di preziose partnership come quella delle associazioni ambientaliste Marevivo, Legambiente e Wwf, del Centro Studi Cetacei, di Ambiente Spa, dei circoli Svagamente, Lega Navale Pescara, Circolo Nautico Pescara e Circolo Velico La Scuffia, delle associazioni di categoria Confartigianato, Confesercenti e Confcommercio, di Porto Antico, Fratelli della Costa, L’Ancora, Il Parlato e Lifeguard.

Fondamentale, per la buona riuscita dell’evento, la collaborazione degli sponsor: Todis Gently, Faieta Marine, Adria Tech Lab, Saquella, Cantina Tollo, De Cecco, Istituto acustico Maico, Innovation Sea, Del Verde, Padani Zero Puro, Emozioni Italiane. 




CAOS IN CARCERE

Folle aggressione di un detenuto, poliziotti contusi

Pescara, 29 settembre 2024. Si è vissuta una ennesima giornata di follia, ieri, nella Casa circondariale di Pescara. “Una situazione tanto pericolosa quanto assurda”, sottolinea Giovanni Scarciolla, segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria. “Nella mattinata del 27/09/2024, un detenuto di origine magrebina ha dato in escandescenza tentando di superare il cancello di primo ingresso dell’istituto penitenziario pescarese, inizialmente strattonando con violenza un agente di polizia penitenziaria e successivamente sferrando 2 pugni in pieno volto ad un altro agente. Tempestivo l’intervento degli altri agenti di polizia presenti che con professionalità e prontezza hanno bloccato il detenuto affinché la situazione non degenerasse ripristinando l’ordine e la sicurezza nel carcere di San Donato. Gli agenti coinvolti inviati presso il nosocomio cittadino pescarese hanno riportato traumi per un totale di 23 giorni di prognosi. A loro esprimo la solidarietà del SAPPE ed auguriamo una pronta guarigione”.

“L’istituto penitenziario di Pescara è allo sbando totale”, conclude il sindacalista, “a causa del sovraffollamento della popolazione detenuta oltre la capienza effettiva e la carenza di posti letto presenti nelle celle che, in molti casi, viene imbastita adattando uffici destinati ai colloqui di vario tipo del personale operante presso l’istituto penitenziario a vere e proprie camere di pernottamento e stanze di detenzione prive di servizi igienici”.

Il Segretario regionale SAPPE Giuseppe Ninu denuncia: “una situazione davvero drammatica dove il rapporto sulla gestione quotidiana è di un agente per 80/100 detenuti. nella peggiore dei casi, impossibile da gestire, con eventi di questo genere sempre più frequenti e difficili da controllare per la forte carenza di personale operante all’interno dell’istituto. Ci auspichiamo un doveroso intervento da parte dei vertici istituzionali affinché si possa ritornare a operare in maniera decente all’interno della struttura pescarese evitando questo tipo di situazioni spiacevoli e soprattutto pericolose per tutto il personale penitenziario”.

Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, che esprime vicinanza e solidarietà ai colleghi contusi, “la vicenda ripropone nuovamente le difficoltà in cui versa il sistema penitenziario nazionale. La tensione nelle carceri è palpabile ogni istante ed è grave che a pagare lo scotto siano i servitori dello Stato: è un’offesa alla Nazione, un gesto vile e da censurare in quanto commesso in stato di detenzione all’interno di un carcere mentre si è soggetto ad un’opera di risocializzazione. Uno scempio unico e senza appelli! Il grave evento critico di Pescara, per altro, è solo l’ultimo di una serie di episodi che evidenziano la necessità di un intervento urgente e sistematico per migliorare le condizioni di sicurezza all’interno degli istituti penitenziari”.

Il segretario generale del SAPPE annuncia che “il SAPPE lancia un appello forte e chiaro alle istituzioni chiedendo l’immediato intervento del D.A.P. e del Ministero della Giustizia. Il primo sindacato della Polizia Penitenziaria sottolinea la necessità di adottare misure più severe nei confronti dei detenuti violenti reputando che soggetti come questi non meritino alcun tipo di beneficio. È necessario applicare l’art. 14 bis dell’Ordinamento Penitenziario e fornire al personale strumento adeguato alla propria difesa”.




PREMIO DI SAGGISTICA CITTÀ DELLE ROSE

Premio a Daniela D’Alimonte per Parole d’Abruzzo

Roseto degli Abruzzi, 29 settembre 2024. Anche la Dirigente scolastica Daniela D’Alimonte tra i vincitori della 22esima edizione del Premio di Saggistica Città delle Rose.

Proprio nella serata di ieri condotta dal giornalista Antimo Amore, la pescarese D’Alimonte ha ritirato il premio per “l’autore abruzzese” presso la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi per il lavoro di ricerca svolto nel volume “Parole d’Abruzzo” (Ianieri edizioni) con prefazione di Giovanni D’Alessandro, parte della collana “Comete – Scie d’Abruzzo” del Direttore di collana Peppe Millanta.

Già lo scorso dicembre l’autrice aveva ritirato il premio in Campidoglio per il suo “Parole d’Abruzzo” al prestigioso Premio Nazionale dedicato al linguista Tullio De Mauro.

Nella motivazione di Dante Marianacci si legge in particolare: “Daniela D’Alimonte scava nel nostro splendido dialetto abruzzese alla ricerca di preziosi reperti, 27 parole iconiche, ognuna trascritta nella grafia dialettale, in quella dell’alfabeto fonetico ricostruisce l’etimologia con le derivazioni che ne conseguono spesso dalla basi latine e greche. Si tratta di parole che molto frequentemente non trovano l’esatto corrispettivo in italiano o vanno oltre l’italiano per l’espressività che l’autrice ha ricercato non solo nei dizionari classici ma prettamente sul territorio parlando con la gente”.

“È un libro che punta al cuore delle persone perché aiuta a riscoprire la propria abruzzesità” – spiega l’autrice e a testimoniare ciò, è la grande attenzione del pubblico verso questo lavoro di ricerca.

“Parole d’Abruzzo” gode della fiducia de I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari e Parco Nazionale della Maiella.




LIBERARSI DI INVIDIA E IPOCRISIA

Per fare il bene dei piccoli, dei poveri e degli indifesi

Quando si è al servizio degli altri, specie dei piccoli e indifesi, non si può assolutamente barare. O si serve loro, autenticamente e fattivamente, o si serve se stessi, abusando degli  altri.

di don Rocco D’Ambrosio

Globalitrst.it, 29 settembre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.

Chiunque, infatti, vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue» (Mc 9, 38-48 – XXVI TO/B).

Potrebbe suonare strano ad alcuni ma l’invidia è uno dei fattori più distruttivi di famiglie, gruppi e istituzioni; se non è il primo è certamente, in tutti i contesti, tra i primi. Del resto, il primo omicidio (Caino e Abele, Gen 4). L’invidia è una brutta bestia: distrugge persone, famiglie, gruppi e istituzioni più di quanto si creda. Inizia con questa “bestia” il brano odierno. Gesù stoppa Giovanni e gli altri: il bene ha un’unica fonte, che è Dio; chi lo fa è con Lui e con tutti quelli che lo fanno. Senza invidia, senza competizione, senza abusi, senza esclusioni, senza ipocrisia, bisogna riconoscere l’opera di Dio ovunque questa prende forma. Il brano, tuttavia, sembra continuare su altri temi: la ricompensa ai discepoli, lo scandalo verso i piccoli, il salvarsi da ogni occasione di scandali. Ma forse un filo che lega i vari temi c’è.

Il tema dello scandalo irrompe nel discorso di Gesù  con una forza determinante: “Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare”. Non ci sono mezzi termini, non c’è nessuna mediazione. Dobbiamo sforzarci sempre di capire il perché di questa rigidità massima di Gesù, molto simile a quella dimostrata con scribi e dottori della legge (cf. Lc 11). Ciò va applicato prima di tutto ai peccati più gravi: pedofilia, corruzione, carrierismo, clericalismo, simonia, abusi di potere, razzismo e omofobia, discriminazioni: bestie molto spesso presenti in diocesi, parrocchie e gruppi; più o meno come nel mondo intero.

Certo non possiamo investigare sulle motivazioni profonde di Gesù nel proferire queste condanne. Possiamo solo interrogare il testo e abbozzare una risposta. Perché tanta durezza? Quando si è al servizio degli altri, specie dei piccoli e indifesi, non si può assolutamente barare. O si serve loro, autenticamente e fattivamente, o si serve se stessi, abusando degli  altri. Ma se si serve stessi, si usano gli altri facendo loro un danno enorme. Quindi nessuna intransigenza verso queste nefandezze; in primis verso i bambini.

Del resto, la stessa logica è usata da Gesù per quanto riguarda il rapporto con sé stessi: “Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala… Se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo… E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via”. Come molti commentatori hanno precisato: non è un invito a mutilare i nostri corpi ma solo a essere intransigenti non solo con gli altri, ma soprattutto con noi stessi.

E quindi dobbiamo fare il bene nostro, degli altri, soprattutto dei piccoli, dei poveri e degli indifesi. Senza invidia, senza competizione, senza abusi, senza esclusioni, senza ipocrisia. E facendo solo e solamente il bene, capiremo meglio quando e perché Gesù diventa intransigente. E capiremo anche meglio quanto è bello fare il bene così: senza invidia, senza competizione, senza abusi, senza esclusioni, senza ipocrisia. Di queste vergogne – ovviamente parlo di cose gravi e non di piccole e quotidiane debolezze che tutti abbiamo – ce ne sono già tante nel mondo e ritrovarle anche nella Chiesa cattolica, non solo fa molto ribrezzo, ma mette a dura prova la fede di molti.

Questi ipocriti che nascondono in ogni modo le loro nefandezze e hanno il coraggio di presentarsi come (falsi) santerelli, stucchevoli e insopportabili, ce ne sono diversi, tra vescovi, preti, religiose e fedeli laici. Li ha descritti bene Georges Bernanos: “Non smetterò mai di ripetere a questi ipocriti, i quali hanno in bocca soltanto la parola “prestigio”, che la verità non ha bisogno di prestigio; sono piuttosto loro che provano questo bisogno, che hanno questa smania, questo prurito; ma essi non hanno il diritto di soddisfarlo a spese della verità.

È burlarsi amaramente della povera gente parlare da incorruttibili censori ad avverarsi sospettati di tutti i mali di cui soffre la società moderna, e rispondere a coloro che t’interrogano sui tuoi errori: “Sciagurato! Se dicessimo la verità su noi stessi rischieremmo di non poterla dire più agli altri, noi mentiamo dunque nell’interesse della verità stessa. Cosicché più siamo severi con gli altri; più è necessario mostrare indulgenza verso le nostre proprie persone”.

Buffoni! […].

Mi aspetto soltanto che i giovani cristiani francesi facciano, tra loro, una volta per sempre, il giuramento di non mentire mai, nemmeno e soprattutto all’avversario, di non mai mentire, di non mentire con nessun pretesto e meno ancora, possibilmente, con il pretesto di servire prestigi che sono d’altronde compromessi soltanto con la menzogna.

Siamo infatti a questo punto. Non basta più dire “cristiano”. Bisogna dire “cristiano che non mente”, neppure per omissione, cristiano che dà la verità integralmente, che non la dà mutilata.

Che questa seconda cavalleria cominci col salvare l’onore. E poiché la parola stessa ha perso il suo significato, che salvi l’onore dell’Onore. […].

Chiunque è capace di sacrificare la verità agli interessi o al prestigio del credo dei fedeli – cioè di “mentire per il buon motivo” – è un clericale… Un eroe, o un martire, è anzitutto un uomo che non mente…” (Scandale de la vérité, 1939).