GLI EFFETTI NEFASTI SULLA CITTÀ

I nodi della cattiva politica e della pessima amministrazione sono venuti al pettine

Ortona, 4 settembre 2024. La cattiva politica dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Leo Castiglione continua a produrre i suoi effetti nefasti sulla collettività ortonese. Ad esempio, per l’anno scolastico 2024/2025, l’ex sindaco Leo Castiglione e la sua giunta, prima di andare a casa, con la deliberazione n. 34 dell’08 marzo 2024, hanno dovuto aumentare le tariffe dell’asilo nido mediamente del 25% rispetto al passato, in quanto le gravi criticità del bilancio da loro gestito, non hanno consentito di coprire con fondi comunali  l’aumento di circa 235.000 euro del costo annuale del servizio con l’impossibilità di utilizzare un contributo ministeriale di circa 30.000 euro.

Non avere la capacità di autocritica – dichiarano gli ex Consiglieri comunali Simonetta Faraone, Simonetta Schiazza, Gianluca Coletti, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Italia Cocco, Antonio Sorgetti e Simona Rabottini – è forse il limite più evidente dell’ex sindaco Leo Castiglione, che attribuisce sempre ad altri le sue gravi carenze in termini di capacità politica ed amministrativa. Dopo il Consiglio comunale del 14 marzo scorso e prima di tornarsene a casa e far commissariare il Comune, invece di azzerare la giunta comunale e tentare inciuci politici con la minoranza, perché non ha condiviso le scelte fondamentali per la città con l’allora maggioranza?

Non aver saputo gestire in modo oculato, efficiente ed efficace il bilancio comunale e la programmazione degli interventi – continuano gli ex Consiglieri comunali di Ortona – ha prodotto gravi criticità che, ad esempio, hanno impedito al commissario straordinario di rimediare all’aumento del costo del servizio del nido d’infanzia, impedendogli di modificare la deliberazione con cui la giunta Castiglione a marzo scorso ha aumentato le tariffe. Ha ragione Castiglione quando dice che i nodi vengono al pettine, infatti stanno arrivando uno ad uno.




TERAMO NATURA INDOMITA 2024

Si chiude la stagione dei grandi concerti. La manifestazione estiva teramana, con tre grandi eventi che si terranno in Piazza Martiri della Libertà, il cuore pulsante della città, dall’8 al 10 settembre

Teramo, 4 settembre 2024. La rassegna musicale è organizzata da ACS Circuito Spettacolo Abruzzo Molise con il patrocinio e il sostegno del Comune di Teramo, della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, del BIM, della TE.AM. e della Fondazione Tercas. Si parte domenica 8 settembre alle ore 18.00 con il concerto gratuito di Alfa, nome d’arte del giovane cantante-rapper Andrea De Filippi che, dopo aver ottenuto un grande riscontro di pubblico con il suo tour estivo Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato, approda a Teramo.

Il cantautore ventitreenne, molto noto alle nuove generazioni, è uno degli artisti più celebri e influenti della scena musicale italiana e si è fatto notare dal grande pubblico con la sua recente partecipazione al Festival di Sanremo. Alfa si è affermato per canzoni come Bellissimissima e Cin cin che hanno ottenuto milioni di visualizzazioni su YouTube e milioni di stream su Spotify.

Cin cin ha raggiunto 28 milioni di visualizzazioni su YouTube. I testi di Alfa raccontano le emozioni, i sentimenti e le difficoltà dei più giovani come l’amore, la solitudine, la speranza e le incertezze sul futuro ma sono anche forieri di messaggi positivi, con uno sguardo sempre sereno e positivo verso il percorso che accompagna gli adolescenti all’età adulta.

A seguire, lunedì 9 settembre, sarà Cristiano De Andrè a salire sul palco per raccontare l’indimenticato padre Fabrizio attingendo dal suo raffinato repertorio, De André #DeAndré – Best Of Live Tour è l’omaggio al cantautore genovese a 25 anni dalla sua scomparsa. Cristiano De Andrè, figlio e indiscusso erede dell’artista, unendo passato e presente con un tocco contemporaneo e una band d’eccezione, darà vita ad uno spettacolo unico e straordinario con le canzoni ancora oggi estremamente attuali e presenti nella memoria collettiva per l’intensità della sua opera.

Il concerto è organizzato da Best Eventi ed è possibile acquistare i biglietti sul circuito web ticketone, sui circuiti Ciaotickets e su Ticket master.

Infine, martedì 10 settembre saranno gli Elio e le Storie Tese, lo storico gruppo musicale italiano di rock satirico fondato da Stefano “Elio” Belisari nel 1980, a esibirsi in Piazza Martiri della Libertà. Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo è il nome dello show che, tra il sacro e il profano, gli Eelst porteranno sul palco teramano.

Lo spettacolo unisce alla musica i pensieri e le immagini originali di una sconfinata creatività, per un viaggio attraverso le contraddizioni del nostro paese diretto con abilità e ironia senza pari dagli Eelst.

I biglietti sono disponibili esclusivamente attraverso i canali di vendita autorizzati di ACS Circuito Spettacolo Abruzzo Molise. La prenotazione dei biglietti per persone con disabilità deve essere effettuata esclusivamente tramite l’invio di mail all’indirizzo biglietteria@acsabruzzomolise.org.




LA FAVOLA DELL’ORSO MARSICANO

Amarena rivive tra le pagine: Villalago celebra il libro in onore dell’orso marsicano

Villalago, 4 settembre 2024. La comunità di Villalago si è riunita per commemorare Amarena, il celebre orso marsicano la cui tragica uccisione, avvenuta un anno fa, ha scosso l’opinione pubblica e richiamato l’attenzione sulla necessità di proteggere la fauna selvatica del nostro territorio.

Durante la cerimonia, organizzata dall’Associazione Antico Borgo, sono stati premiati lo scrittore Alessandro Faonio, il designer Alessandro Napoleone e l’attore Giuseppe Ippoliti, per il loro straordinario contributo alla conservazione della memoria di Amarena e alla sensibilizzazione sul rispetto per la natura.

Alessandro Faonio ha saputo trasformare la storia di Amarena e dei suoi cuccioli, rimasti orfani, in un libro emozionante e coinvolgente, capace di sensibilizzare profondamente i lettori. L’opera, arricchita dalla copertina realizzata da Alessandro Napoleone, cattura la bellezza, la dolcezza e la maestosità dell’orso, rendendolo un simbolo potente della nostra eredità naturale. Giuseppe Ippoliti, oltre a portare il racconto di Faonio in vita attraverso intense letture pubbliche, ha realizzato un audiolibro che permette a un pubblico più ampio di avvicinarsi a questa commovente storia.

L’Associazione Antico Borgo ha riconosciuto il valore del loro impegno conferendo loro un Attestato di Merito, con la seguente motivazione: “per aver contribuito significativamente alla conservazione della memoria di Amarena, promuovendo il rispetto per gli animali e la natura. Le loro opere e azioni rappresentano un modello ispiratore di dedizione e sensibilità ambientale, riflettendo un profondo impegno verso la tutela del nostro mondo naturale”.

Amarena, parte integrante della popolazione di orsi marsicani, era una figura nota e amata nel territorio. La sua uccisione ha sollevato un’ondata di emozione e ha rafforzato la determinazione a proteggere questa specie, già a rischio di estinzione. Faonio, Napoleone e Ippoliti continuano a portare avanti questa missione, coinvolgendo scuole, enti e cittadini in eventi di divulgazione e sensibilizzazione, con l’obiettivo di promuovere una convivenza rispettosa tra uomo e natura.

Il libro dedicato ad Amarena, insieme all’audiolibro, è disponibile su Amazon e in molte librerie.




ORSI E PASTORI, DUE SPECIE A RISCHIO DI ESTINZIONE

Sabato 7 settembre il convegno

Navelli, 4 settembre 2024. Organizzato dall’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali e in particolare dal vicepresidente, nonché orgogliosamente agricoltore abruzzese, Dino Rossi, il convegno si terrà il 7 settembre p.v. nella Sala polifunzionale “G. Santucci” in piazza San Pelino a Navelli. Si svolgerà sia al mattino, dalle 10 alle 12, sia al pomeriggio dalle 13,40 alle 16 circa. A seguire, le gradite domande e gli interventi del pubblico. Si ringrazia l’amministrazione comunale di Navelli per la disponibilità e sensibilità sul tema, decisamente importante ma anche ostico e parrebbe pure sfortunato visto che in non poche località previste e contattate precedentemente – Pescasseroli, San Benedetto dei Marsi, Celano e Pescina – la cosa per un motivo o per l’altro non ha avuto seguito.

Navelli, tuttora terra di lupi e orsi, è un piccolo e caratteristico comune abruzzese situato all’estremità delle propaggini sud-orientali del massiccio del Gran Sasso d’Italia, su un colle in posizione dominante sull’omonimo altopiano, e fa parte del circuito dei borghi più belli d’Italia. Di origine medievale, è un centro agricolo conosciuto per la produzione dello zafferano dell’Aquila DOP, ma anche una storica realtà pastorale e luogo di transumanza come testimonia la posizione strategica lungo il Tratturo Magno, in corrispondenza della diramazione di Centurelle. Il Tratturo Magno è il più lungo (244 km) e il più importante tra i tratturi italiani.

Uno dei temi affrontati sarà il “Green Deal, un pacchetto di iniziative strategiche che mira ad avviare l’UE sulla strada di una transizione verde, con l’obiettivo ultimo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, e che ha portato la cosiddetta rivolta dei trattori in Europa.

Nel convegno si capirà il perché. I relatori del convegno, a partire dal mattino e dopo i saluti del sindaco di Navelli, sono: Dino Rossi, vicepresidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali; Virgilio Morisi, allevatore; Paride Tudisco, presidente degli Usi Civici del Teramano; prof.sa Lina Calandra, del Dipartimento scienze umane dell’Università degli Studi dell’Aquila. Dopo un rinfresco per tutti, dalle 14 interverranno: Michele Corti, già docente di Zootecnia di montagna presso l’Università degli Studi di Milano nonché presidente dell’Associazione Nazionale per la Tutela dell’Ambiente e della Vita Rurali; Giovanni Todaro, giornalista naturalista e scrittore che tratterà la disinformazione e propaganda; Spartaco Gippoliti, studioso che da decenni si occupa di tassonomia e conservazione dei mammiferi ed è rappresentante dell’associazione Wilderness; Paolo Forconi, zoologo abruzzese particolarmente esperto di orsi bruni e lupi; Alessandro Novelli, allevatore. Al termine, intorno alle 16, spazio aperto agli interventi del pubblico.

Per quanto riguarda l’orso bruno marsicano, la situazione continua a essere gravissima, poiché da decenni sono solo una cinquantina (anche per via del massiccio bracconaggio abruzzese), mentre quelli alpini in Trentino, pur partendo solo da dieci esemplari reintrodotti appena trent’anni fa, sono letteralmente esplosi numericamente. O come gli orsi bruni iberici, trent’anni fa appena una cinquantina circa ma che oggi grazie ad esperti efficienti e a interventi validi e accorti sono ormai oltre 400. Senza volere infierire, purtroppo i risultati ottenuti in tal senso dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise se avvenissero in aziende private avrebbero senza dubbio portato all’immediata sostituzione dei vertici, cosa che curiosamente finora non è avvenuta. Ma ciò è vero anche in altri parchi italiani, nonostante i notevoli fondi pubblici assegnati.




IN SCENA L’INCLUSIONE

Erga Omnes e il laboratorio teatrale gratuito per studenti universitari e ragazzi con disabilità.

Chieti, 4 settembre 2024. L’Associazione Erga Omnes di Chieti, organizza un laboratorio teatrale gratuito per studenti universitari e ragazzi con disabilità, grazie al finanziamento dell’Università degli Studi G. d’Annunzio.

Il laboratorio, che si svolgerà presso la sede operativa di Erga Omnes, in via Monte Grappa n. 176 a Chieti Scalo (ex centro sociale San Martino), avrà inizio il 13 settembre e proseguirà ogni venerdì, dalle 17 alle 19, per un totale di 12 incontri, concludendosi il 10 dicembre, alle ore 18, con la messa in scena, all’Auditorium del Rettorato, di una rappresentazione teatrale, strutturata durante il percorso dai ragazzi stessi, guidati dal regista Antonio Tucci, supportato da volontari psicologi.

I ragazzi del progetto “Una Chiave”, che offre attività di supporto psicologico e ludico-ricreative in particolare ai ragazzi con disturbo del neurosviluppo, portato avanti dai volontari dell’associazione teatina nata nel 2011, saranno i protagonisti, insieme agli studenti della d’Annunzio che vorranno prendere parte a questa opportunità formativa di inclusione, comunicazione e relazione.

Il progetto ha avuto il patrocinio morale dell’Università degli Studi G. d’Annunzio, l’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Regione Abruzzo, l’Ordine dei Medici di Chieti, Ordine dei Giornalisti della Regione Abruzzo, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Chieti, l’Ufficio Scolastico Regionale, il Comune di Chieti, la Regione Abruzzo, la Provincia di Chieti, il CSV (Centro Servizi per il Volontariato) dell’ Abruzzo, l’Adsu (Azienda per il Diritto agli Studi Universitari) di Chieti e Pescara, l’Informagiovani di Chieti e la RAI Abruzzo.

Media Partner sarà Radio Teate On Air.

Le iscrizioni sono aperte fino al 6 settembre attraverso il seguente link: https://bit.ly/3MwLbmc

Per maggiori informazioni: 0871-450291 oppure 329-8263353 (whatsapp) o all’e-mail info@erga-omnes.eu




CRISI AUTOMOTIVE

Paolucci: “Marsilio scriva a Tavares e convochi un Consiglio regionale sulle priorità dell’Abruzzo e non costretto dalla maggioranza a discutere di festival della birra, mance e mancette”

Pescara, 3 settembre 2024. “Tutti i nostri allarmi sul rischio di arretramento dell’intero sistema dell’automotive abruzzese si stanno rivelando fondati, mentre la Regione non riesce ad avere una posizione equilibrata a proposito, visto che solo pochi mesi fa Marsilio e la Magnacca lodavano e sbrodavano la disponibilità di Tavares a confermare l’insediamento di Atessa, salvo poi, pochi giorni fa, dargli un altolà contro il rischio di delocalizzazione che l’Ad di Stellantis non deve aver sentito bene, considerato che ha confermato crisi e Cig.

Oppure avrà ritenuto che in fondo non era un altolà serio, se meno di dieci giorni fa l’assessore Magnacca celebrava una ripresa che esiste solo nelle fantasie della Giunta a trazione Fratelli d’Italia, visto che da giugno in poi è stato tutto un fiorire di cassa integrazione: non solo di Stellantis, ma di tante altre realtà importanti e di quelle dell’indotto come Denso, Pilkington, Sodecia e ora anche Sangritana, nonché, a breve, il rischio che stessa sorte tocchi anche a quelle di servizi come mense, pulizie, trasporti.

Allora chiediamo ufficialmente al presidente Marsilio di scrivere a Tavares, di farlo presto, magari prima di cambiare di nuovo idea, e coinvolgere il Consiglio Regionale sulle vere priorità, mettendo nero su bianco i rischi che corre l’Abruzzo, perché la situazione è molto seria, è molto grave e al di là di quello che è successo ci deve preoccupare quello che potrebbe ancora accadere”, così il capogruppo Pd Silvio Paolucci sulla situazione del comparto industriale. Quello che è inquietante è lo sguardo al futuro.

“Serve una strategia regionale lucida e solida che ad oggi non c’è, al posto dello slalom visto finora – rimarca Paolucci – serve un Consiglio regionale urgente con il coinvolgimento di tutte le voci utili ad alimentare azioni di sistema capaci di tutelare imprese, lavoratori e indotto e pensando bene anche al ruolo dell’Arap, che non è una proloco a cui destinare fondi per il festival delle birre artigianali, com’è accaduto in Consiglio l’altro giorno, cosa su cui auspico una presa di posizione netta e contraria dell’Assessore Magnacca, ma è l’Azienda Regionale delle Aree Produttive, quella che deve realizzare ancora servizi e infrastrutture che il comparto industriale aspetta,  insieme alle strade, all’illuminazione e a quei servizi essenziali utili a evitare un degrado tanto grave da condizionare l’attività delle imprese che vi operano, farlo magari con le risorse che la Regione continua a deviare altrove fra una mancia e l’altra” incalza Paolucci.

“È vero che l’export abruzzese nel primo trimestre 2024 è salito, ma, attenzione, perché tale crescita non è per niente sufficiente a riassorbire la perdita di competitività degli anni precedenti e non riguarda l’automotive, bensì altri settori. Infatti, la realtà conferma un’altra storia: la crisi dell’automotive è forte e si aggiunge anche l’altrettanto forte morìa delle imprese artigiane abruzzesi di servizio al comparto, siamo la regione che fra il 2012 e il 2023 ha avuto il calo maggiore, il 29,2 per cento.

Il secondo trimestre del 2024 potrebbe purtroppo disegnare uno scenario ancora più critico, con la cassa integrazione cresciuta a giugno e luglio ben oltre il 20% e che con i prossimi dati potrebbe consegnarci un quadro peggiore in proporzione a quello nazionale. Questo dato è preoccupante ed è anche un brutto segnale. Non consoliamoci, poi, con l’incremento dell’occupazione, com’è avvenuto con l’ennesimo comunicato stampa trionfalistico della neo-assessora, perché in 8 casi su 10 si tratta di contratti precari o a tempo determinato.

Il sistema è in forte difficoltà, la Regione deve avere una visione d’insieme, se non si interviene con una strategia ampia come ha fatto ad esempio la Honda, che ha tutelato anche le realtà fornitrici per rientrare nel mercato, rischiamo grosso. Oltre al fatto che i grandi delocalizzano, come in parte ha fatto Stellantis in Polonia, che attualmente ha mantenuto intatta la produzione complessiva, ma facendo fuori da Atessa una parte, rischiamo che le aziende dell’indotto che resistono facciano lo stesso, portando il lavoro altrove.

Per questo urge il coinvolgimento del sistema imprese, degli enti locali, del sistema della ricerca e le parti sociali, per portare in Consiglio le voci dei lavoratori, per inquadrare la gravità della situazione e raccogliere le proposte, sapendo che la Regione può concentrare le risorse che ha per favorire un ciclo di investimenti.

Dobbiamo guardare in faccia la realtà, che è quella di aziende in crisi e di migliaia di lavoratori e famiglie in bilico, ma farlo con una posizione chiara, non cambiando versione un mese sì e uno no e con uno sguardo intelligente sul futuro, dando operatività a progetti peraltro già in cammino e di cui non si è più saputo nulla, come il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS), che prevedeva circa 500 milioni di euro per radicare la produzione in quell’area e creare un parco energetico, nuove infrastrutture e un centro di ricerca.

E favorendo una politica industriale attraverso l’economia circolare, come proprio Stellantis ha fatto a Torino con l’hub che rigenera pezzi e auto usate. Perché non farlo anche qui? Il futuro è a un passo, come il rischio di nuove crisi e abbandoni. E, soprattutto, non vive di annunci: di questo e non di spettacoli e sagre deve tornare a occuparsi il Consiglio regionale”.




CONCORSO FOTOGRAFICO NAZIONALE CIVITELLA

In scadenza la tredicesima edizione

Pescara, 3 settembre 2024. In scadenza il 30 Settembre la 13 ° edizione del  Concorso Fotografico Nazionale “Civitella” organizzato dal Cine Foto Club Parco d’Abruzzo e dal comune di Civitella Alfedena, con il patrocinio della FIAF , del PNALM e dell’Ordine di Giornalisti d’Abruzzo, con il contributo di Ferrarelle Società Benefit. 

Il concorso fotografico aperto a tutti gli amanti della fotografia, senza distinzioni tra dilettanti e amatori o professionisti, è suddiviso in quattro sezioni: “Tema libero”, “Acqua”, “Portfolio” e “Parco Nazionale D’abruzzo, Lazio e Molise”.

Si può partecipare Tema Libero (quattro foto di tutti i generi fotografici); Tema Acqua (quattro immagini a tema); Portfolio creativo (una serie d’immagini da otto a dodici di racconto creativo o reportage); presenta inoltre una nuova sezione dedicata esclusivamente al PNALM (quattro immagini sul Parco) che vuole essere uno sguardo nuovo sull’area protetta, offrendo una visione diversa, capace di suscitare emozioni e nuove opportunità per i fotografi coinvolti, ma anche per il territorio che è protagonista.

Oltre ai riconoscimenti per le quattro sezioni, è previsto il primo assoluto, che, come premio, avrà la  stampa di un proprio libro fotografico in 50 copie (22×22 cm a colori o bianco e nero) di 64 pagine a cura della casa editrice specializzata Edart Edizioni sponsor tecnico, è stato inoltre  previsto un riconoscimento per la migliore di reportage giornalistico, relativa a situazioni sociopolitico e culturali, riprese all’estero o in Italia.

Le immagini dovranno pervenire entro il 30 Settembre 2024. Iscriversi per partecipare e inviare le foto, è facile, basta andare sul format: https://platio.cheposta.com/3880181/contest  dove si può trovare il regolamento completo con i premi, la giuria e ogni informazione relativa al Concorso Civitella. Per info è possibile contattare l’organizzazione tramite Cell. 350.5305231 (anche WApp) – email: cinefotoclubparcoabruzzo@gmail.com




INNOVAZIONE DELLA FORMAZIONE DIGITALE

L’Università degli Studi dell’Aquila partner di EDUNEXT – Next Education Italia, iniziativa strategica  

L’Aquila, 3 settembre 2024. L’Università degli Studi dell’Aquila è partner di EDUNEXT – Next Education Italia, un’iniziativa strategica per l’innovazione della formazione digitale a livello nazionale che coinvolge trentacinque Università e cinque Istituzioni AFAM (il sistema italiano dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).

Il progetto, che ha ottenuto un finanziamento di oltre 22 milioni di euro dal Ministero dell’Università e della Ricerca, mira a realizzare un’offerta formativa digitale, inclusiva e flessibile. Contenuti, obiettivi e impatti sono stati presentati al pubblico durante la conferenza stampa di lancio che si è svolta martedì 3 settembre, alle ore 10.30, nel Polo Formazione Digitale dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ente capofila.

EDUNEXT punta a migliorare la capacità del sistema della formazione superiore di offrire istruzione digitale di qualità, al fine di agevolare l’accessibilità ai percorsi universitari a tutti gli studenti che necessitano di flessibilità temporale e logistica, mirando a una maggiore inclusione e all’aumento dei laureati in Italia.

«Sono molto lieto di annunciare la partecipazione dell’Università degli Studi dell’Aquila al progetto Digital Education Hub EDUNEXT finalizzato ad attivare una proposta completa di corsi di laurea, master e corsi di alta professionalizzazione in modalità digitale – afferma il Rettore, Edoardo Alesse Questo progetto rappresenta un’ulteriore innovazione e una grande sfida per UnivAQ che ha dato sempre grande valore e rilievo alla didattica in presenza e che ora intende rafforzare la digitalizzazione per un’offerta di elevata qualità, ancora più capace di rispondere alle complesse esigenze della formazione.

La rapida evoluzione della ricerca scientifica e delle nuove tecnologie richiede l’aggiornamento continuo sia delle metodologie didattiche, sia della preparazione e dell’aggiornamento professionale del personale già introdotto nel mondo lavorativo, un passaggio obbligato per una società che deve confrontarsi con istanze sempre nuove e complesse.

L’Ateneo aquilano è parte integrante di questa grande rete di Atenei e di conoscenze e metterà a disposizione del partenariato tutte le proprie competenze per elaborare contenuti formativi di elevato profilo qualitativo, utilizzando le tecnologie per rendere i processi di formazione più inclusivi e per favorire la crescita personale lungo tutto l’arco della vita.

UnivAQ inizierà questo percorso attivando progetti pilota per master e alta formazione, collaborando insieme agli altri Atenei su contenuti selezionati e fruibili anche da studenti dei corsi di laurea».

La realizzazione del progetto EDUNEXT prevede l’elaborazione e la proposta da parte delle istituzioni coinvolte di programmi digitali dedicati a studenti universitari, professionisti e imprese: Corsi di Laurea e Master, MOOCs (Massive Open Online Courses) e Lifelong Learning, Formazione e Knowledge Building, Divulgazione e disseminazione della conoscenza.

Per UnivAQ la referente scientifica è Alessandra Continenza, prorettrice delegata per la Didattica e docente ordinaria di Fisica della materia nella Dipartimento di Scienze fisiche e chimiche.




CYBEARLY – FORECASTING 2025

Al via le iscrizioni. Sarà possibile seguire gratuitamente l’evento dal vivo e in streaming

Pescara, 3 settembre 2024. Basta un click per registrarsi e seguire dal vivo o in diretta streaming i lavori della seconda edizione di “Cybearly – forecasting 2025”, l’evento di informazione, sensibilizzazione e divulgazione sulla sicurezza informatica promosso da Cybear e BearIT, che si svolgerà il 3 e il 4 ottobre 2024, al Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara.

La manifestazione – che anche quest’anno si svolgerà a ottobre nell’ambito dell’European Cyber Security Month, una campagna di sensibilizzazione dell’ENISA, Agenzia dell’Unione Europea per la cybersicurezza – conta sul patrocinio del Comune di Pescara, di Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), Assintel (Associazione Nazionale delle Imprese ICT), Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) e Women4Cyber ed è realizzata in convenzione con l’Università Politecnica delle Marche.

Le due giornate dedicate alla sicurezza informatica prevedono un ricco programma di speech e una tavola rotonda dedicata al ruolo delle donne nella cyber security, affidati a professionisti della sicurezza informatica provenienti dal mondo accademico, istituzionale, imprenditoriale, giuridico e associativo. Non mancherà, anche quest’anno, un occhio di riguardo verso le nuove generazioni grazie alla Cyber Security Challenge che coinvolgerà sei istituti secondari superiori di tutto il territorio nazionale, i cui studenti si sfideranno per introdurre tutte le loro abilità digitali, ma anche per incontrare i professionisti e le principali società del settore informatico.  

«L’idea di fondo del progetto Cybearly», commenta Gaspare Aristide Silvestri, CEO di BearIT, «è fare divulgazione sul tema della cyber security con il coinvolgimento di ospiti di livello internazionale. Con Cybearly – forecasting 2025 confermiamo questa visione, chiedendo – come abbiamo fatto per la scorsa edizione – ai nostri speaker di rendere la materia fruibile al pubblico con un linguaggio accurato ma non eccessivamente tecnico. In questo modo auspichiamo che il messaggio arrivi in maniera semplice ma non semplicistica a un maggior numero di persone possibile. In estrema sintesi, l’obiettivo di Cybearly – forecasting 2025 è di innalzare il livello di consapevolezza generale, dal cittadino al professionista, sulle tematiche di cyber sicurezza, fornendo al pubblico alcuni strumenti pratici per identificare e contrastare le minacce informatiche».

“Cybearly – forecasting 2025” è un evento gratuito e sono previste due modalità di partecipazione: in presenza o in diretta live streaming.

Sarà possibile seguire l’evento in presenza, previa iscrizione tramite il form presente sul sito www.cybearly.com. L’iscrizione dà diritto, oltre che al posto garantito in sala, al caffè di benvenuto e al light lunch. O in alternativa a distanza, sempre tramite iscrizione sul sito: in questo caso il link per seguire la diretta streaming sarà inviato il giorno prima dell’evento all’indirizzo e-mail specificato al momento dell’iscrizione.

In entrambi i casi, l’iscrizione può essere effettuata al seguente link: https://www.cybearly.com/forecasting-2025/#iscrizione.

È possibile prendere visione del programma completo dell’evento, realizzato anche grazie agli sponsor Neosbroker, Umana spa, SecurityCert e allo sponsor tecnico Stormshield, al seguente link: https://www.cybearly.com/wp-content/uploads/2024/07/programma-cybearly25-v1.pdf




DINAMICHE NATURALI E CONCETTO DI RESILIENZA

Pescara, 3 settembre 2024. Al mattino presto, diciamo all’alba, frequento spesso le acque e il tratto di spiaggia a sud di Fosso Vallelunga. Quest’anno ha attratto la mia attenzione, e credo di tanti, una decisa e curiosa modifica morfologica della foce, lungo la  battigia.

Premetto di non conoscerne affatto la sequenza storica dello sbocco a mare del fosso; ma partendo da alcuni rilievi fotografici aerei si nota che nel 2020 la foce è in linea con l’ultimo tratto rettilineo del corso d’acqua, sfociando subito in destra della scogliera artificiale posta ortogonalmente alla linea di costa, chiamata da Google Maps “Promontorio Vellalunga”. Nel 2022 la foce si è allungata a sud, occupando un tratto di spiaggia libera. Nel giro di 2 anni, nel 2024, la foce si è letteralmente estesa, sempre verso sud, di 150 mt, attraversando tutta la spiaggia libera ma anche l’intero affaccio al mare dello stabilimento balneare Mare Blu. Cosa è accaduto?

Il corso d’acqua ha cominciato a trovarsi davanti un “tappo” di sabbia (cresciuto per non so quale ragione: vento, mareggiate, alta e bassa marea o addirittura la scogliera?). Di conseguenza, non correndo più in modo ortogonale alla riva ma parallelamente ad essa, ha cominciato a tracciare il suo nuovo letto scavandolo nella sabbia, mangiando ovviamente a monte e creando uno scalino di almeno 50 cm di altezza. La trincea davanti alla prima fila di palme dello stabilimento ha costretto il gestore ad apporre  un cartello con la scritta “attenzione al gradino”.

Non so quanto sia possibile stabilire un collegamento, ma tutte le mattine della bella stagione diversi trattori setacciano l’arenile e i tratti di spiaggia libera con l’obiettivo di liberare la sabbia da rifiuti, dando al contempo una spianata di qua e di là.

Adesso quel tratto, dove il torrente si è anche “spanciato” e dove le acque apparentemente ristagnano, viene evitato per ovvie ragioni (anche se spesso i trattori setacciamo anche i primi metri di riva, entrando in mare).

Sono certo che andando avanti così, il corso d’acqua, con le possibili e auspicabili piogge di primo autunno, eroderà sempre di più a monte, arrivando a lambire, ma ci manca poco, la prima fila di palme. Se la cosa dovesse avvenire prima, sarebbe ipotizzabile che il gestore chieda a qualcuno (ma potrebbe anche averlo già fatto) di intervenire per ripristinare lo stato naturale presunto del corso d’acqua.

Già, ma qual è questo stato?

Sarebbe come dire ad un fiume di non formare meandri vaganti e invece di andare dritto! E poi, chi pagherebbe i lavori?

A vantaggio di chi?

Con quale logica?

Allora, mi chiedo, vedremo presto mezzi meccanici all’opera per riportare la sabbia al “posto giusto” come anche la foce del fosso, che oggi vaga libera seguendo un decorso fisicamente più naturale?

E se ciò dovesse ripetersi, a qualcuno potrebbe venire in mente di fare un canale, magari chiuso, un tubo, e portarne al largo lo sbocco, in modo da evitare il ripetersi della situazione attuale?

Ma, vista anche la presenza  di un fosso che andrebbe rinaturalizzato, nonché della Riserva Dannunziana di cui è prevista l’ampliamento includendo proprio il fosso, ma anche del tratto meridionale della sofferente pineta della Riserva Statale di Santa Filomena, non sarebbe invece più interessante fare di questo, sulla scorta delle “eco-dune”, un luogo di didattica ambientale, rivolto a tutte le età, considerando che intorno alla foce cresce e si sviluppa la vegetazione tipica di questi luoghi che richiama animali altrettanto tipici degli stessi, per cercare di capire alcuni concetti base di ecologia, come certe dinamiche naturali, che avvengono in ambienti anche urbani, e quello di  resilienza, condizione a cui siamo tutti invitati ad adeguarci, tanto che ci si è scomodata l’Europa costruendoci sopra un flusso economico di finanziamenti mai visto prima d’ora, il PNRR?




IL FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA PERFORMANCE

Performative 04 a L’Aquila dal 12 al 14 settembre

L’Aquila, 3 settembre 2024. Performative 04 con gli artisti Mohamed Abdelkarim, Anna Basti, Silvia Calderoni & Ilenia Caleo, Marta Ciappina, Aitana Cordero, Amala Dianor, Francesca Foscarini, Mary Gehnyei, Marko Nikodijevic, Rrosa trio con Davide Zanini, Tiziano Scarpa, Lorenzo Senni, Terre Sonanti, Marco Torrice, Maria Violenza e, infine, gli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila e dell’École Supérieure d’Art Annecy-Alpes in una performance di Lucia Bricco e Myriam Laplante con Elena Bellantoni e David Zerbib.

Partecipazione: sarà questa la parola d’ordine della quarta edizione di Performative, il festival internazionale di performance d’arte, danza, musica e teatro del MAXXI L’Aquila organizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Tre giornate, dal 12 al 14 settembre, in cui il capoluogo abruzzese ospiterà oltre 20 appuntamenti di artisti, performer, danzatori, musicisti e professionisti di rilevanza nazionale e internazionale che animeranno il centro storico trasformandolo in un laboratorio a cielo aperto: dalle sale di Palazzo Ardinghelli, sede del Museo, alla Fontana delle 99 Cannelle, dal Parco del Forte Spagnolo alla Sala lignea di Palazzetto dei Nobili, dagli spazi della sede dell’Accademia progettata da Paolo Portoghesi alla Piazza dell’Auditorium del Parco firmato da Renzo Piano.

Anche per questa edizione, collaborano alla curatela Chiara Bertini, Fanny Borel, Anne Palopoli e Donatella Saroli dell’Ufficio curatoriale del MAXXI L’Aquila, ed Elena Bellantoni e Silvano Manganaro docenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.

La danza farà la parte del leone con le proposte di Amala Dianor con Wo-Man, Animale di Francesca Foscarini vincitrice del premio (iDANZA&DANZA prize 2018) e, ancora, con progetti che vedranno l’attiva partecipazione di pubblico e visitatori: Melting Pot di Marco Torrice, laboratorio con una sessione di improvvisazione dancing finale, aperta al pubblico che si carica fino a trasformarsi in una festa dall’atmosfera vibrante e spontanea e Le classique c’est chic! di Anna Basti, una lezione di danza classica alla sbarra, aperta a tutti indipendentemente dal proprio livello di preparazione, pensata per superare gli stereotipi connessi alla figura del danzatore e permettere a ciascuno di sperimentare il proprio corpo.

In conclusione, della tre giorni, inoltre, un corteo di cittadini percorrerà le vie del centro storico per la performance collettiva, itinerante e sonora, conclusione dei laboratori già in corso aperti a tutta la comunità per il progetto “Terre sonanti Il Mammut” dedicato ad uno dei simboli identitari della città: l’eccezionale esemplare fossile di Mammuthus meridionalis vestinus, vissuto 1.300.000 anni fa, custodito a l’Aquila in un bastione del Forte Spagnolo dal Museo Nazionale d’Abruzzo. Il progetto, ideato e curato da Silvia Di Gregorio, promuove collaborazione e condivisione tra persone, enti, associazioni, artisti, studenti e comunità per affermare la vitalità del patrimonio culturale e le potenzialità che è in grado di esprimere quando se ne rinnova il senso attraverso la partecipazione.

Tra le nuove produzioni, si segnala L’Eternità, performance musicale di Alix Boillot e Collezione impermanente di Lucia Bricco e Myriam Laplante realizzata in collaborazione con Elena Bellantoni e David Zerbib e gli studenti dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila insieme ai colleghi dell’ École Supérieure d’Art Annecy-Alpes. I giovani saranno guidati in un percorso di creazione di azioni, scorci, sogni individuali in un contesto collettivo di cura reciproca. Ad ogni partecipante sarà proposto di dare vita ad una immagine, a una visione utopica: riflettere sul proprio futuro, immaginare uno spazio per sé, generare un cambiamento.

Confermando l’articolazione delle precedenti edizioni, non mancheranno poi talk di approfondimento su temi di grande interesse nel dibattito sul contemporaneo e “conformance”, azioni in cui la conferenza e la performance si fondono come in Profittevoli esempi di vizio e di virtù spettacolo di stand up poetry dello scrittore Tiziano Scarpa che, alla ricerca di un’iniezione di energia morale, si guarda intorno e chiede aiuto a vegetali, animali, oggetti, prima di rivolgere lo sguardo verso gli eroi ed eroine del nostro tempo.

Durante le giornate di Performative sarà possibile visitare la mostra allestita nelle sale del piano nobile di Palazzo Ardinghelli Architetture e città nel Corno d’Africa. Un patrimonio condiviso, a cura del MAXXI Architettura con Andrea Mantovano, una riflessione sul processo di decolonizzazione del patrimonio architettonico in Etiopia, Eritrea e Somalia attraverso lo sguardo contemporaneo di artisti, architetti e studiosi locali e internazionali. La project room del museo ospiterà invece il progetto, Windows to Look In di Lorenzo Senni promosso da Threes e Fundação de Serralves, tra i vincitori della dodicesima edizione di Italian Council (2023),promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. L’opera, destinata alla collezione permanente della Fondazione MAXXI, si ispira ai metodi e ai linguaggi di “Dead Mirrors” e “Vandalism”, serie del fotografo americano John Divola, che l’artista ha approfondito in un periodo di residenza a Los Angeles.




I NUOVI MURALES

Resistenza, inclusività, emigrazione e storia del paese protagonisti

Sante Marie, 3 settembre 2024. L’80esimo anniversario della Resistenza con le personalità di Sante Marie (Aq) che hanno contribuito a liberare l’Italia diventano un murale. L’inclusività, l’emigrazione e i personaggi che hanno fatto la storia di Sante Marie sono i temi scelti dai 14 street artist che quest’anno hanno partecipato al progetto “Floreo Altum Sanctae Mariae” promosso dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione Giotto.

Questa manifestazione, che richiama nel borgo abruzzese artisti da tutta Italia e oltre, ha regalato nuova vita ai muri del centro storico e delle sue frazioni, trasformandoli in vibranti opere d’arte che raccontano la storia, la natura e l’anima del territorio.

Ogni anno, artisti provenienti da diverse parti del mondo si danno appuntamento a Sante Marie per lasciare il loro segno indelebile. L’edizione di quest’anno ha visto la partecipazione di 14 talenti, tra cui artisti dal Brasile, dalla Spagna e da diverse regioni italiane. Ognuno di loro, come sempre, ha scelto di raccontare una pagina del passato e del presente del paese, attraverso murales che non solo abbelliscono il borgo, ma ne custodiscono e tramandano la memoria.

Uno dei murales più celebrati di quest’anno è quello dedicato all’80 esimo anniversario della Resistenza realizzato da Hazkj. In questa opera, i personaggi di Sante Marie che hanno contribuito a questa fondamentale pagina della storia italiana, a partire da don Beniamino Vitale e dalla Banda del Bardo, sono stati ritratti con forza e dignità, ricordando a tutti l’importanza della libertà e del coraggio.

Non meno significativo è il murale sull’inclusività, che racconta una delle tante iniziative messe in campo per avvicinare le persone con disabilità alla natura, dimostrando come l’arte possa essere un potente veicolo di sensibilizzazione e cambiamento.

Imponente e maestosa è la Madonna, dipinta da Mateus Wilsinski, brasiliano, su un muro alto 10 metri, che domina il panorama con alcune scene della vita di Sante Marie. Questa rappresentazione sacra, accanto ai dettagli della storia e della quotidianità del borgo, crea un connubio perfetto tra spiritualità e tradizione locale. Lo stesso artista ha realizzato anche un murale che racconta l’emigrazione di ieri e di oggi tra valigie di cartone e barconi affondati in mezzo al mare.

Tra le opere che spiccano, c’è anche la Genziana di Alessandro Pixa, simbolo della flora locale, le cui radici affondano profondamente nella terra, proprio come la storia di Sante Marie affonda nelle radici del tempo. L’artista internazionale, che ha preso parte anche alla Biennale di Venezia, ha voluto con questo murale creare un tributo alla natura che circonda il borgo e alla sua resilienza.

La Via dei murales, che conta oggi 80 murales di cui i primi realizzati nel 2014 da Andrea Parente in arte Alleg sui mestieri più diffusi un tempo in paese, non sarebbe completa senza gli omaggi al Cammino dei Briganti, il percorso di 100 chilometri tra Abruzzo e Lazio che attraversa questi luoghi, e alla vita quotidiana delle generazioni passate. Cartoline policrome dense di emozioni le opere di Stefano Setter, Antonella D’Angelo, Erika Bellini, Emanuele De Angelis, Valeria Poropat, Francesca Boemio, Graziella Gagliardi e altri.

“Questi murales riportano alla luce tradizioni che rischiavano di essere dimenticate, e lo fanno con una potenza visiva che solo l’arte di strada sa esprimere”, ha commentato il sindaco Lorenzo Berardinetti, “durante l’estate, Sante Marie ha accolto migliaia di visitatori, attirati da questa straordinaria esposizione all’aperto. Passeggiare tra i vicoli del paese significa immergersi in un viaggio tra arte e storia, dove ogni angolo racconta una storia diversa e ogni murale è un invito a scoprire di più su questo affascinante territorio”.

La Via dei Murales sta prendendo forma anno dopo anno, trasformandosi in una vera e propria attrazione per chi desidera conoscere l’Abruzzo attraverso l’arte e la cultura. Sante Marie è oggi più che mai un borgo che vive, respira e racconta attraverso i suoi murales, diventando una meta imperdibile per tutti gli amanti dell’arte, della storia e della bellezza autentica dei piccoli borghi italiani.




L’ARTE È IN FIORE

Nella Marsica Presentata la Mostra Personale di Cristina Giori

Scurcola Marsicana, 3 settembre 2024. Il 31 agosto è stata inaugurata la mostra personale dell’artista Cristina Giori, intitolata “Arte in Fiore”. L’esposizione si tiene presso la Cappella delle Anime Sante, in Piazza Risorgimento 16, a Scurcola Marsicana.

Dettagli dell’evento:

  • Durata della mostra: dal 31 agosto all’8 settembre
  • Orari di visita:

    • Dal lunedì al venerdì: 16:00 – 19:00
    • Sabato e domenica: 10:00 – 12:30 e 16:00 – 19:00

  • Ingresso: Libero

La mostra “Arte in Fiore” celebra la bellezza della natura attraverso le opere vibranti e colorate di Cristina Giori. Tra le opere esposte, si distinguono quelle che lasciano all’osservatore l’intuizione delle pennellate e alla mente il compito di mettere a fuoco immagini e colori.

Un’area della mostra è dedicata alla famosa “Gatta Sindaco d’Italia”, per la quale l’artista ha creato le illustrazioni per il libro della scrittrice Manuela Rotili.

L’evento è promosso dall’Associazione APS ETS Punto d’Incontro di Scurcola Marsicana e dalla Confraternita del SS Suffragio.




IL FUTURO DELLE COSTE ABRUZZESI

Mare Libero chiede alla politica locale di discutere assieme

Pescara, 3 settembre 2024. Mare Libero è una associazione che da anni si batte, a livello nazionale, per una gestione del demanio marittimo attenta ai diritti dei bagnanti e dei lavoratori, e alla tutela della natura. In quest’ottica, l’associazione ha recentemente richiesto di incontrare singolarmente i 19 comuni costieri abruzzesi per discutere i rispettivi piani demaniali marittimi e i bandi di gara per l’assegnazione delle nuove concessioni balneari. Per gli stessi motivi, Mare Libero ha richiesto di incontrare anche la Regione Abruzzo, verso la quale esprime preoccupazione circa l’intenzione di stilare un “bando tipo” (a cui i comuni dovrebbero rifarsi) che intenderebbe favorire i concessionari uscenti. Così facendo, l’associazione ritiene che si verrebbe meno ai “principi di imparzialità, non discriminazione, parità di trattamento, massima partecipazione” che la Regione stessa dichiara di voler tutelare.

Mare Libero reputa invece che sia doveroso per le pubbliche amministrazioni comunali abruzzesi considerare la cessazione delle concessioni in essere, in quanto, se prorogate, sarebbero da considerarsi “come se non esistessero” alla luce delle ultime pronunce del Consiglio di Stato. Secondo l’associazione, questa può e deve essere l’occasione per lanciare ai cittadini e alle cittadine un segnale dirompente di cambio di modello di gestione dei litorali, più attento agli interessi generali legati alla libera fruizione delle spiagge (pur con tutti i servizi essenziali), alla tutela dell’ambiente, e alla qualità di vita nei comuni costieri.

Per tanto, l’associazione intende discutere con la politica locale un documento di proposte volte a limitare le concessioni balneari a casi eccezionali, favorendo la gestione diretta delle spiagge da parte dei comuni. Tra le altre misure, Mare Libero suggerisce di riservare almeno il 50% delle spiagge all’uso pubblico, evitare nuove strutture fisse e garantire un accesso libero e privo di barriere al mare. L’obiettivo è promuovere una gestione sostenibile e inclusiva delle coste abruzzesi e italiane, in linea con la tutela dell’ambiente e dei diritti dei cittadini.

Le richieste di incontro sono state inviate tramite posta elettronica certificata. Il comune di Montesilvano si è già detto disponibile ad un appuntamento.

Matteo Catena

Referente per L’Abruzzo di Mare Libero




CARENZA IDRICA

Le associazioni dei consumatori abruzzesi: “Bisogna migliorare la governance della risorsa e sensibilizzare i cittadini ad un uso consapevole”. A settembre un tavolo di confronto tra Regione, enti gestori e associazioni per trovare soluzioni partecipate

Pescara, 3 settembre 2024. Adoc Abruzzo, Acu, Adiconsum, Federconsumatori, unitamente alle altre associazioni consumatori abruzzesi, ad un anno dall’istituzione della cabina di regia nazionale, per definire un piano straordinario per fronteggiare l’emergenza idrica, aggravata dalla crisi climatica, tornano sul tema Acqua bene comune, sollecitando la gestione pubblica efficiente ed efficace del servizio integrato.

L’elevato deficit di precipitazione registrato su scala nazionale nel 2022 (-24% rispetto alla media 1991-2020) si è trasformato in una notevole riduzione della disponibilità naturale della risorsa idrica rinnovabile, quella che si produce annualmente attraverso il ciclo idrologico, e l’Abruzzo è risultata tra le regioni ad elevato rischio ed è evidente che l’approvvigionamento idropotabile non è più sufficiente.

Pertanto, le associazioni dei consumatori affermano: “È fondamentale porre attenzione alla modalità in cui il bene viene raccolto, depurato, fatto ricircolare e riutilizzato in modo sicuro, compatibile e sostenibile. Considerando gli effetti dei cambiamenti climatici in corso, è cruciale incentivare forme non convenzionali di approvvigionamento, tra le quali il riuso delle acque reflue urbane per l’irrigazione, per i processi produttivi ed i servizi ambientali. Il corretto riordino della governance delle risorse idriche è decisivo per garantirne la disponibilità: superare la frammentazione gestionale è determinante per incrementare gli investimenti nel settore idrico e migliorare gestione del bene e qualità del servizio.

Maggiori investimenti oltre a significare un livello infrastrutturale migliore, si traducono in più sicurezza e qualità del Servizio Idrico integrato, oltre che in una crescita di tipo sociale ed industriale. Una governance adeguata, e non frammentaria, risulta  fondamentale per garantire la sicurezza dei cittadini, la sicurezza dell’ambiente, per dare risposte efficaci e veloci e per avere le competenze e gli investimenti necessari. A livello nazionale la crescita degli investimenti dei gestori industriali, per cui si stima un valore medio pro capite pari a 64 euro per abitante nel 2022 e 70 euro per abitante nel 2023, tende avvicinarsi progressivamente al dato medio di altri Paesi europei ma nei prossimi anni sarà necessario  innalzare l’indice di investimento e raggiungere i 100 euro per abitante destinati a rinnovare le infrastrutture, ridurre le perdite di rete e adeguare gli impianti alle normative europee sull’inquinamento. 

Agli investimenti sostenuti dalla tariffa si aggiungono le risorse del PNRR che stanno dando certamente un impulso significativo che però si esaurirà nel 2026. Tra i settori in cui è più urgente investire vi è quello della depurazione delle acque reflue, che oltre alla tutela dell’ambiente, ha un ruolo significativo come produttore di risorse idriche non convenzionali, e quello dell’impiego della IA nella gestione delle reti. Tema da affrontare è la pianificazione condivisa con Consorzi di bonifica per la gestione sostenibile delle risorse idriche a sostegno dell’equilibrio idrogeologico del territorio e la persistenza in sicurezza di insediamenti urbani, con progettazione pluriennale di interventi e di opere finalizzati all’incremento di riserve idriche e risparmio ed efficientamento di utilizzo delle risorse”.

Poi aggiungono: “Infine ma non ultima una campagna di informazione massiva per un consumo cosciente e consapevole dell’acqua. Ora è il momento dell’emergenza e le associazioni rimangono a disposizione dei cittadini per gestire tutte le anomalie con le utilities, senza interferire con inutili polemiche locali e regionali, ma non è più rinviabile un ragionamento condiviso che guardi oltre l’estate e la criticità contingente, come programmare le infrastrutture necessarie e studiare soluzioni solidaristiche, per chi ne avesse più bisogno. E’ necessario porre l’attenzione su carenza idrica, dispersione, costi incongruenti, mancanza di procedure univoche di consultazione e conciliazione, mancanza di agevolazioni previste per le fasce deboli e di una carta dei servizi univoca, inefficienza dei processi di depurazione, divario dei servizi o disservizi tra aree interne e aree metropolitane;  come la solidarizzazione del bene comune con l’interconnessione delle reti idriche consentirà di fronteggiare l’emergenza idrica, acuita dalla siccità straordinaria, che non è la stessa in tutti i territori: in questo modo i territori più ricchi andranno in soccorso di quelli più poveri, con un meccanismo di mutualità reciproca , alla base del principio della coesione e dell’utilizzo del Bene Comune. A settembre il vicepresidente della regione Abruzzo, Emanuele Imprudente, che ci ha ascoltati negli ultimi mesi, istituirà il tavolo di confronto, formalmente richiesto, con l’autorità di gestione Ersi,  le sei aziende distributrici e le associazioni dei consumatori, al fine di affrontare tutte le tematiche e trovare soluzioni partecipate. Con il coinvolgimento proprio dei cittadini/consumatori, nelle fasi di pianificazione e controllo del servizio, attraverso meccanismi di partecipazione diretta si potrà, anche in Abruzzo, puntare al miglioramento di governance della risorsa acqua rendendola strutturale e non solo emergenziale e capace di trovare soluzioni anticipando i problemi”.




SAMARA FESTIVAL 2024

Trasacco epicentro culturale d’Italia: svelati gli artisti

Trasacco, 3 settembre 2024. Per tre giorni, la cittadina marsicana si appresta a diventare il cuore pulsante della cultura e dell’arte inedita con la terza edizione del Samara Festival, in programma dal 6 all’8 settembre 2024.

Questo evento di rilevanza nazionale, dedicato alla musica e all’arte contemporanea, si arricchisce quest’anno con l’annuncio degli artisti protagonisti, provenienti da tutte le regioni d’Italia, che parteciperanno alla manifestazione.

6 settembre

Pittura: Estemporanee d’Arte e Fotografia

L’arte visiva avrà un ruolo centrale nel Festival, con pittori che realizzeranno opere in tempo reale durante l’Estemporanea di Pittura Letteraria il 6 settembre a partire dalle 09:30. Gli artisti visivi partecipanti includono:

Alessandra Condello (Responsabile della sezione arti visive del SA.MA.R.A. Festival 2024), Diletta De Santis, Iva Passalacqua, Rossana Di Felice, Anna De Fulviis, Silvana Altigondo, Niccolò Guarraci e Alessandro Maurizi (sessantasettezerocinquantuno)

Per la prima volta, il festival ospiterà una piccola sezione dedicata alla fotografia, offrendo uno sguardo inedito attraverso le loro lenti. I fotografi presenti saranno Marco Giori, Francesco Scipioni e Marco Di Natale.

Panchine d’Autore: Incontri con gli Autori

Il 6 settembre, il festival ospiterà anche “Panchine d’Autore,” una serie di incontri dedicati agli autori di libri. Gli scrittori che parteciperanno includono:

Fabio Iuliano, Lucia Helena Riberio, Annarita Caramico, Guglielmo Angelozzi, Silvia Chiulli, Catia Balla, Andrea Picariello, Katia Agata Spera, Simone D’Alberto, Azzurra Maria Rosa Miele, Anna D’Auria, Davide Vinciprova, Maria Rosaria Gianobile, Domenica Serafini, Angelo Pellegrino e De Fulviis Annarita.

Questi autori presenteranno e firmeranno le loro opere durante la giornata inaugurale, offrendo ai visitatori la possibilità di dialogare con loro e approfondire le loro creazioni letterarie.

Dialogherà e intervisterà gli autori la scrittrice Roberta Di Pascasio.

7 e 8 settembre

Musica: Gli Artisti sul Palco

La scena musicale del Samara Festival sarà vibrante e variegata. Di seguito i semifinalisti:

AsAP, BALIA, ANIMA, Carlo Alberto Ippoliti, LUNAUTA, Chiara Pancani, DEIRA, Giuseppe Ippoliti, LULU’, MANCINO, MANSUTTI, Marcello Romeo, PANTONI, RAMOI, PIERSANTE, SORÌ, T.U. (troppo umani), Bruder feat Asma & Karma, LA FEMELLE e Pino Paolessi.

Programma del Festival

  • 6 settembre 2024 – La giornata inaugurale ospiterà l’“Estemporanea di Pittura Letteraria” e gli incontri con autori di libri che presenteranno e firmeranno le loro opere. La giornata sarà arricchita da performance delle Iris Majorette, spettacoli di magia e rappresentazioni teatrali.
  • 7 settembre 2024 – Dalle ore 21:00, le semifinali delle 20 band selezionate offriranno un’occasione unica per scoprire nuovi talenti emergenti.
  • 8 settembre 2024 – La serata conclusiva vedrà l’esibizione dei 10 finalisti. Il festival chiuderà con la consegna dei premi Samara 2024 e delle targhe speciali dedicate a Franco Battiato e Franco Califano.

Durante le giornate del festival, il pubblico potrà godere di stand gastronomici con Food Truck, birra e cocktail.




PROGETTO REVIVE

Opportunità di mobilità e formazione europea per giovani talenti nell’ambito artistico e culturale

Teramo, 3 settembre 2024. L’Agenzia per lo Sviluppo Locale ITACA, nell’ambito del progetto europeo REVIVE, seleziona giovani talenti che avranno l’opportunità di far parte di team creativi multidisciplinari e partecipare a sperimentazioni fisiche e virtuali a Cellino Attanasio in Italia (dal 30 marzo al 12 aprile 2025) e Iași in Romania (dal 10 al 25 maggio 2025). Le attività 2025 includono la riqualificazione dello spazio della Ex Chiesa di Santo Spirito a Cellino Attanasio e del Palazzo della Cultura, con il suo spazio sotterraneo a Iași. Inoltre, i partecipanti dovranno prendere parte a incontri online finalizzati alla preparazione degli esperimenti.

L’iniziativa è rivolta ai giovani tra i 18 e i 30 anni residenti in Italia o cittadini italiani. Gli interessati devono essere studenti o neolaureati in discipline come architettura, beni culturali, restauro, arti visive, storia, antropologia, urbanistica, pianificazione del paesaggio, comunicazione, media digitali, ecologia, ingegneria civile o altri campi correlati. La candidatura richiede la compilazione di un modulo online dove inserire il proprio curriculum vitae, un portfolio (facoltativo) e una lettera motivazionale. Il modulo di candidatura è raggiungibile al link:

Candidatura REVIVE

I partecipanti selezionati otterranno un’esperienza internazionale nella rivitalizzazione del patrimonio culturale, opportunità di apprendimento, viaggi/vitto/alloggio finanziati durante le sperimentazioni e certificato di partecipazione. Il processo di valutazione delle candidature si svolgerà tra il 30 settembre e il 13 ottobre 2024 da ciascuno dei partner del progetto nei rispettivi paesi, che creeranno una lista di preselezione, con comunicazione ai candidati selezionati entro il 15 ottobre 2024. Per qualsiasi domanda è possibile scrivere all’indirizzo segreteria@associazioneitaca.org.

REVIVE è un progetto europeo finanziato nel quadro del Programma “Europa Creativa”, il cui obiettivo è sviluppare e testare soluzioni, approcci e metodologie a supporto della rivitalizzazione dei borghi storici in declino, attraverso la sperimentazione di iniziative interculturali e basate sulla valorizzazione dei siti del patrimonio culturale locale. Il partenariato è coordinato dall’Association of Historic Cities of Slovenia e vede tra i partner, oltre a ITACA: Moldova National Museum Complex (Romania), Fundacion Universitaria San Antonio (Spagna), Turku University of Applied Sciences (Finlandia), Culture Hub Croatia (Croazia) e tra gli associati anche il Comune di Cellino Attanasio e il Consorzio Punto Europa.

“Il Progetto REVIVE – dichiara il Presidente di ITACA, Mauro Vanni – offre ai giovani talenti europei un’occasione preziosa per vivere un’opportunità di lavoro e mobilità all’interno di un gruppo creativo multidisciplinare, che potrà arricchire in maniera significativa il portfolio delle loro esperienze e il bagaglio delle competenze acquisite grazie alle attività progettuali. In particolare, il presente Avviso di selezione riguarderà anche l’intervento nei locali del Teatro ex Santo Spirito nel comune di Cellino Attanasio i quali, grazie all’impegno dei giovani talenti, saranno rifunzionalizzati nell’ottica di ospitare laboratori di artigianato artistico, corsi di formazione nel settore culturale, piccole mostre, eventi e postazioni di coworking. Il sito si presterà, così, a diventare un vero e proprio hub di comunità, funzionale alla promozione e al sostegno a progetti di cooperazione tra attori locali e cittadini, nonché a idee imprenditoriali in grado di contribuire alla rivitalizzazione socioeconomica del borgo”.




NUOVO ANNO SCOLASTICO

In calo il numero degli alunni, stabile quello dei docenti. Al via il modello  4+2 per i tecnici e i professionali

L’Aquila, 3 settembre 2024. Si sono concluse puntualmente le operazioni di avvio dell’anno scolastico, in tempo utile per una ordinata ripresa delle attività didattiche. Alla data di oggi tutto il personale docente, i collaboratori scolastici e gli assistenti amministrativi sono in servizio nella sede assegnata, assicurando la regolare erogazione del servizio.

Alla data odierna (2 settembre 2024) sono stati nominati 450 nuovi docenti a tempo indeterminato di cui 32 nomine degli idonei del 2020 e 242 nomine per scorrimento della graduatoria di merito 2024 (PNRR); concluse anche le operazioni per l’attribuzione delle supplenze.

Sono state peraltro concluse le procedure di conferimento degli incarichi dirigenziali, a vario titolo, nei confronti dei dirigenti scolastici, nonché di tutto il personale ATA appartenente ai vari profili e qualifiche, comprese le nomine in ruolo dei DSGA a seguito della conclusione della procedura di progressione per l’accesso all’area dei funzionari elevata qualificazione.

Fra le novità che caratterizzeranno l’anno scolastico 2024/2025 vi è l’avvio a livello nazionale del cosiddetto modello 4+2: un percorso di studi degli istituti tecnici e professionali che permette il diploma in 4 anni e poi l’accesso diretto agli ITS (che durano 2 anni) o all’università o direttamente nel mondo del lavoro.

Il 16 settembre prossimo, data ufficiale di avvio dell’anno scolastico, sui banchi torneranno 160.852 alunni con una contrazione rispetto allo scorso anno scolastico di 2.938 alunni. “Nonostante la diminuzione del numero degli studenti – ha sottolineato il Direttore generale USR Abruzzo, Massimiliano Nardocci – l’organico dei docenti è rimasto stabile, cosa che ha consentito di ridurre il numero di alunni per classe e migliorare l’offerta formativa con l’aumento del tempo pieno e il potenziamento dello strumento musicale”.




RACCOLTA FIRME REFERENDUM abrogativo della legge sull’autonomia differenziata

Catia Alfonzi (PD) ed Elvezio Zunica (IV): grande successo di partecipazione

S. Egidio alla Vibrata, 3 settembre 2024. Tanti i cittadini santegidiesi che hanno apposto la loro firma domenica scorsa, presso il banchetto allestito in piazza Umberto I, per la promozione del referendum abrogativo dell’Autonomia differenziata.

La segretaria del PD locale Catia Alfonzi ed il Vicepresidente provinciale di Italia Viva Elvezio Zunica parlano di “un risultato che va al di là delle nostre migliori aspettative, a giudicare anche dalla trasversalità delle adesioni.”

“Abbiamo avuto la dimostrazione che c’è una larghissima condivisione tra i cittadini a favore della battaglia in difesa dell’unità del nostro Paese. Siamo convinti che questa legge sia sbagliata e pericolosa e la partecipazione di domenica scorsa ne è la prova.” continuano gli esponenti del PD e di IV.

“Quando la tenuta sociale è a rischio, quando un argomento tocca davvero la vita delle persone, i cittadini si interessano, si mobilitano, firmano e fanno firmare. È stata una bellissima giornata di partecipazione e democrazia” concludono Alfonzi e Zunica.




PRESENTATO IL RESTAURO DELL’EREMO DI PIETRABONA

Castel di Ieri, 2 settembre 2024. Si è svolta sabato 31 agosto, presso l’Eremo della Madonna di Pietrabona, la cerimonia della presentazione del restauro dell’eremo alla presenza del Vescovo di Sulmona-Valva, Mons. Fusco, e del Sindaco, Fernando Fabrizio.

L’evento, organizzato dall’Amministrazione locale, è stato l’occasione per presentare il progetto di restauro dell’affresco interno alla chiesa e di altri interventi di valorizzazione dell’antico luogo di culto.

Il Vescovo Fusco ha espresso grande soddisfazione per questa sinergia tra Comune e Diocesi: “Quando si collabora – ha dichiarato – si ottengono risultati straordinari. Questo progetto è un esempio concreto di come sia possibile valorizzare il nostro patrimonio culturale e religioso”.

Nel 2020, il Comune aveva già sostenuto una raccolta fondi per il restauro dell’altare dell’Eremo, realizzando una riproduzione dell’icona della Madonna di Pietrabona. Oggi, grazie ad un bando regionale per le Chiese rupestri, è stato possibile ottenere un ulteriore finanziamento di circa centomila euro, destinato al restauro dell’affresco e ad altri interventi di consolidamento strutturale.

Il Sindaco Fabrizio ha espresso la sua soddisfazione per questo importante traguardo: “Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto. Sono convinto che l’Eremo di Pietra Bona diventerà presto una meta ancora più ambita per i turisti e per tutti coloro che desiderano immergersi nella storia e nella spiritualità di questo luogo”.

La restauratrice Annarita Di Nardo ha illustrato nel dettaglio le delicate fasi del restauro, sottolineando l’importanza di salvaguardare un bene così prezioso per la comunità. “L’affresco – ha spiegato la restauratrice – versa in condizioni critiche e rischia di deteriorarsi ulteriormente se non si interviene tempestivamente. Il nostro lavoro sarà focalizzato sulla messa in sicurezza dell’opera e sulla sua restituzione all’antico splendore”.

A conclusione della Santa Messa e della presentazione del progetto, si è tenuto un concerto del gruppo Ensemble di clarinetti del Conservatorio Casella di L’Aquila, che ha contribuito a creare un’atmosfera suggestiva e a promuovere ulteriormente l’Eremo della Madonna di Pietrabona.




GIORNATA DEL CREATO

Convertirsi a una vita sostenibile

PoliticaInsieme.com, 2 settembre 2024. Interris.it ha pubblicato la seguente intervista ad Antonio Caschetto Responsabile Centro Laudato Sì di Assisi sulla Giornata del Creato, a firma di Milena Castigli.

La Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato chiama tutti, credenti e no, a riflettere sull’importanza di proteggere e custodire la nostra “casa comune”. Questa ricorrenza, che si tiene ogni anno il 1° settembre, è un’occasione per riflettere sulla responsabilità di ciascuno di noi nella protezione dell’ambiente. È stata voluta da Papa Francesco per sensibilizzare sulla crisi ecologica e promuovere la sostenibilità. E per ricordarci che la cura del creato non è soltanto un atto di fede, ma anche una responsabilità etica, come sottolinea il tema scelto per il messaggio di quest’anno: “Spera e agisci per il creato”.

Consapevolezza ecologica

Per l’occasione, Interris.it ha intervistato Antonio Caschetto Responsabile Centro Laudato Sì di Assisi. Il Movimento Laudato Sì è un’organizzazione cattolica internazionale che promuove l’azione e la consapevolezza ecologica ispirata all’enciclica Laudato Sì di Papa Francesco, pubblicata il 24 maggio 2015. Caschetto ci offre una prospettiva approfondita su come questa ricorrenza possa ispirare azioni concrete per la cura del creato. Attraverso le sue parole, esploreremo il significato di questa giornata, il tema di quest’anno “Spera e Agisci”, e come la teologia possa guidare la pratica ecologica quotidiana. Caschetto ci invita altresì a una conversione degli stili di vita, radicata nell’ecologia integrale, per vivere pienamente la nostra responsabilità verso il creato.

L’intervista ad Antonio Caschetto (Laudato Sì)

Qual è il significato della Giornata Mondiale di Preghiera per la Cura del Creato e perché è importante celebrarla ogni anno?

“Il 1° settembre si celebra la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato, ma ad Assisi stiamo iniziando a viverla più come la “Festa della Creazione”. Questa data ha una storia molto antica nella tradizione giudaico-cristiana. Per molto tempo ha simboleggiato la creazione del mondo. Nella Chiesa d’Oriente si poneva al 1° settembre il momento in cui Dio iniziò a creare l’universo, motivo per cui è l’inizio dell’anno liturgico. È qualcosa che sta in parallelo con la festa di Rosh Hashanah, il Capodanno ebraico, che cade anch’essa a settembre, anche se in una data mobile. Nell’alveo di questa tradizione e leggendo i segni dei tempi della crisi ecologica, nel 1989 il Patriarca ecumenico Dimitrios ha fatto del 1° settembre la giornata di preghiera per la creazione, e in seguito anche la Chiesa cattolica, che ha ricevuto ulteriore spinta a seguito della pubblicazione dell’enciclica Laudato Sì”.

Come il tema di quest’anno – Spera e agisci con il creato – può incoraggiare le persone a modificare i loro comportamenti quotidiani per una maggiore cura del creato?

“Non solo sperare, ma anche agire. L’invito di quest’anno nasce da una lettura approfondita di S. Paolo Apostolo (Rm 8, 19-25). Sperare anche dentro le tragedie che vediamo ogni giorno, il dolore che infliggiamo ai più poveri e al nostro pianeta, come doglie del parto. Sperare come una donna che partorisce, che sa che quel dolore è per la vita. Sperare non è solo attendere, ma sperare attivamente. Queste sono le primizie della speranza, i frutti dello spirito”.

Nel messaggio di quest’anno, il Papa fa riferimento alla salvaguardia del creato come una questione teologica oltre che etica. Come viene vista questa dimensione teologica nella pratica quotidiana del Movimento Laudato Sì?

“Come responsabile del Centro Laudato Sì di Assisi, vedo quotidianamente – e soprattutto durante il Tempo del Creato – come la salvaguardia del creato non sia solo un’azione ‘ecologista’, ma un atto del cuore. Senza una vera conversione del cuore, si perdono tutte le motivazioni per agire concretamente e cambiare in meglio i nostri stili di vita. Attraverso la preghiera e i momenti liturgici, è come se ciascuno di noi sia portato a ricordare il comandamento originario che Dio Creatore ci ha consegnato nel giardino di Eden: coltivare e custodire il giardino che ci è stato affidato con fiducia. Questa è la dimensione teologica che viviamo localmente, in tutto il mondo, attraverso le azioni degli Animatori e dei Circoli Laudato Sì che collaborano con numerose realtà locali della chiesa”.

Il Papa parla della necessità di una conversione degli stili di vita. Quali sono gli aspetti più rilevanti di questa conversione per il Movimento Laudato Sì?

A partire dalla dimensione teologica appena accennata, gli aspetti più rilevanti della conversione sono legati al concetto di ecologia integrale, riassunti nell’icona di S. Francesco di Assisi in cui erano presenti, inseparabili: la preoccupazione per la natura – e quindi l’attenzione al creato – la giustizia verso i poveri – per esempio il tema dell’ingiustizia climatica – l’impegno nella società – con l’impegno pubblico, come la campagna del disinvestimento dalle fonti fossili – e la pace interiore, vale a dire la relazione con Dio. Vorrei concludere esprimendo l’immensa gratitudine che abbiamo verso Papa Francesco che in questi anni si è fatto portavoce autorevole dell’ecologia integrale, e a tutti coloro che ogni giorno, nel silenzio, vivono quotidianamente questi valori. L’augurio è che questo Tempo del Creato porti frutti concreti di speranza”.




SPIAGGIA PER ANIMALI D’AFFEZIONE

Richiesta Commissione di Garanzia

Giulianova, 2 settembre 2024. In data odierna l’Associazione Unica Beach Ets , promotrice della proposta di iniziativa popolare, sottoscritta da 735 firmatari, protocollata il 15 aprile 2024, per l’identificazione definitiva del sito per la realizzazione della “spiaggia per animali d’affezione“, contrariamente a quanto previsto dall’Amministrazione Comunale che la vorrebbe rendere itinerante anno per anno in ubicazioni differenti, ha protocollato via PEC l’istanza diretta al Sindaco e al Segretario Generale del Comune di Giulianova, alla Giunta, al Presidente del Consiglio e ai Consiglieri Comunali, perché venga nominata la Commissione di Garanzia e avviato l’iter per la discussione della petizione in Assise Civica.

La suddetta Istanza è stata inviata per conoscenza anche al Prefetto della Provincia di Teramo, viste le gravi dichiarazioni e le esternazioni personalistiche nei riguardi della sottoscritta, espresse dal Sindaco Costantini in sede di Consiglio Comunale.

Con l’auspicio che il controllo di un organo superiore e rappresentante lo Stato italiano, possa comportare non solo l’avvio dell’iter richiesto, la cui negazione viola lo Statuto e il Regolamento del Comune di Giulianova, ma anche la risposta scritta, ai sensi delle disposizioni di cui all’articolo n. 7 della legge n. 241/1980, da parte della Pubblica Amministrazione alla Associazione proponente la raccolta firme.

In caso quanto sopra non verrà portato a termine il Sindaco e la sua Amministrazione violeranno tutte le norme di legge, compresi Statuto e Regolamenti del Comune di Giulianova , e se ne dovranno assumere ogni responsabilità per qualsiasi conseguenza ne discenderà.

Giusy Branella




FOTOGRAFANDO UN GIORNO

Il nuovo singolo di Mauro Masè

Chieti, 2 settembre 2024. Fuori dal 15 Settembre 2024 sulle piattaforme di streaming musicale e video e  su tutti i negozi digitali.  In rotazione radiofonica da 13/09/2024 Mauro Masè è un talento poliedrico con una carriera in crescita, che ci presenta l’emozione di come ritrovarsi insieme con il suo nuovo singolo Fotografando un giorno.

Mauro Masè, un nome sempre più in crescita nel panorama musicale italiano sta per regalarci un altro viaggio emozionale con il suo nuovo singolo, Fotografando un giorno.

Il brano cattura l’ascoltatore da subito. Semplici  e profonde sono le parole del testo, accompagnate da una musicalità e arrangiamento particolare. Ci si ritrova immortalando la vita con scatti fotografici. Flashback pieni di sogni aspettando un nuovo futuro.

Mauro Masè è uno spirito libero dai molteplici talenti, scrittore di canzoni e performer di sogni e visioni. Ha assorbito profondamente l’influenza della comunità, della cultura e dei sound di street music artist. Fin da molto giovane, ha subito il fascino della musica e dei cantautori. Comprende in modo quasi viscerale il potere del suono e cerca di produrre la sua musica capace di trasmettere emozioni ai fan.

Il suo stile è unico, inconfondibile, un sound che altri stanno iniziando a emulare. Il suo nome si sente sempre più spesso sul palcoscenico nazionale e la sua carriera si trova a un bivio importante che potrebbe vedere il suo successo esplodere nelle classifiche internazionali.

Molti sono i concerti del cantautore, se ne contano più di 600 , in questi ultimi anni di attività Attualmente è impegnato con il tour dedicato al suo ultimo lavoro l’album “Amori in Viaggio”, in cui presenta al pubblico le 10 tracce in un percorso itinerante, tappa dopo tappa una visione viaggiante che diventa realtà.




CARI TIFOSI DEL CHIETI CALCIO …

… ultimamente, si sono diffuse alcune voci riguardanti un possibile legame tra Virgo e il Chieti Calcio

Chieti, 2 settembre 2024. Vogliamo essere noi i primi a spiegare la situazione e chiarire la nostra posizione. Sostenere il Chieti Calcio per noi di Virgo significherebbe molto di più che appoggiare una squadra: significherebbe abbracciare e condividere i valori di una città e di una comunità che si riunisce ogni settimana sotto gli stessi colori. La bellezza dello sport, e in particolare del calcio, sta nel suo potere di unire le persone, di superare le differenze e di creare un senso di appartenenza che solo chi vive e respira il calcio può comprendere.

L’evento Virgo Beauty On Stage, tenutosi recentemente a Chieti, è stato una celebrazione di questi stessi valori: inclusività, bellezza autentica, e il legame profondo con la comunità. Durante quelle serate, abbiamo vissuto momenti di grande emozione e riscoperto quanto sia importante sostenere e valorizzare le eccellenze locali. L’evento ha anche messo in luce alcuni bisogni fondamentali della città, tra cui il supporto e lo sviluppo dello sport come elemento chiave per il benessere e la coesione sociale. Lo sport è spesso visto come una battaglia, una lotta per la vittoria, dove il traguardo finale sembra essere l’unica cosa che conta.

Ma se ci fermiamo un attimo, se ci permettiamo di sentire davvero ciò che lo sport significa, scopriamo che la vittoria, per quanto dolce, non è l’essenza di tutto. Il vero valore dello sport si trova nei momenti che ci toccano l’anima, in quelle emozioni che ci fanno battere il cuore, non solo quando tagliamo il traguardo, ma ogni volta che ci mettiamo in gioco. È nella gioia semplice di correre libero sotto il sole, nel sudore che scivola sulla fronte mentre diamo tutto quello che abbiamo. È nello sguardo di un compagno che incrocia il nostro, un attimo prima di una sfida difficile, quando capiamo di non essere soli.

È nelle lacrime che scorrono, sia per la gioia che per la delusione, perché ogni emozione vissuta intensamente ci rende più umani. Lo sport ci insegna che cadere non è la fine, ma solo un nuovo inizio, un’opportunità per rialzarsi più forti. Ci mostra che la vera forza non è solo nei muscoli, ma nel cuore, nella capacità di affrontare le avversità con coraggio e determinazione.

Ogni sconfitta ci insegna qualcosa di prezioso, ci spinge a crescere, a capire che il nostro valore non dipende da un trofeo, ma da come affrontiamo il cammino. E poi ci sono quei momenti di pura connessione, quando il mondo sembra fermarsi e tutto ciò che esiste è il qui e ora, il battito del nostro cuore, il respiro condiviso con chi ci sta accanto.

Quei momenti in cui scopriamo che lo sport è anche amore: per sé stessi, per gli altri, per la vita. Alla fine, la vittoria è solo un attimo fugace. Ciò che resta, ciò che ci accompagna per sempre, sono le emozioni vissute, le lezioni apprese, le persone incontrate lungo la strada. Il vero valore dello sport non si misura in medaglie, ma in quanto ci ha fatto crescere, in quanto ci ha fatto sentire vivi, in quanto ci ha fatto amare.

E in questo, ogni passo, ogni respiro, è una vittoria che nessuno ci potrà mai togliere. Virgo Beauty On Stage è stato un momento di celebrazione della bellezza e dell’inclusività, principi che guidano anche il nostro impegno verso lo sport. Per questo, la nostra Presidente, Avvocata Franca Liani, l’Avvocato Gianluca Saccoccia, partner dello studio Pirola Pennuto Zei & Associati, e io, Paolo Chiparo, agente e ufficio stampa di Virgo, abbiamo deciso di contattare i vertici della S.S.D. Chieti Football Club 1922, il Presidente Ettore Serra e il Sindaco di Chieti, Dott. Diego Ferrara, per esplorare le modalità con cui Virgo potrebbe contribuire attivamente a sostenere il nostro amato Chieti Calcio.

Siamo convinti che, unendo le forze, potremmo fare molto per la squadra e per tutti voi, tifosi, che con il vostro sostegno incessante siete il cuore pulsante del Chieti. Siamo pronti a metterci in gioco, insieme a voi, per portare avanti i valori di inclusività, bellezza e appartenenza che rendono grande la nostra squadra e la nostra città. Perché il Chieti Calcio è molto più di una squadra: è una famiglia, e noi di Virgo saremmo orgogliosi di farne parte.

Forza Chieti, sempre!

Paolo Chiparo




GRAN GALA DEDICATO A MOGOL

Tutto pronto per la serata a piazza San Giustino. Il vicesindaco De Cesare: “Un evento atteso per celebrare gli oltre 60 anni di carriera dell’autore più importante della musica italiana”

Chieti, 2 settembre 2024 – Tutto pronto per “Emozioni”, la serata dedicata a Mogol, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chieti.

“Avremo l’onore di avere a Chieti l’autori importante della musica italiana, Mogol sarà al centro, la musica della Medit Orchestra diretta dal Maestro Angelo Valori accompagnerà la voce di Gianmarco Carroccia per un omaggio alle canzoni scritte con Lucio Battisti – spiega il vicesindaco e assessore agli Eventi Paolo De Cesare – ma una speciale ospite della serata sarà la cantante Carlotta Scarlatto che si esibirà con tutti gli altri brani di Mina, Cocciante, Morandi, Celentano, insegnante del Cet, la scuola di Mogol in Umbria. Sarà una serata da godere a pieno, rinviata per via del maltempo, ma molto attesa perché carica di emozioni, come evoca lo stesso titolo. Settembre inizia a Chieti con un appuntamento di altissima qualità, ma continuerà con gli eventi scalini, che promettono musica e divertimento con Paola e Chiara, ma tanti appuntamenti.

La serata di domani è a ingresso libero, tutti sono invitati a partecipare e a far sentire il calore di Chieti a questo straordinario autore. Rinnovo il ringraziamento a Toto Holding, main sponsor dell’evento, sempre presente per la città, insieme a Walter Tosto, fondamentale per la struttura palco che è stata utilizzata già nella piazza san Giustino, nonché Megalò”.

https://expressenok.com/gran-gala-dedicato-a-mogol/



ANCORA VIVI I GATTINI INTRAPPOLATI

Le associazioni continuano a lottare

Miglianico, 1° settembre 2024. Mamma gatta piange disperata all’imbocco del condotto. I suoi tre gattini di quaranta giorni sono intrappolati nella fondazione del condominio dove sono precipitati tramite un tubo di aerazione e sono lì sotto da una settimana.

“Occorre tirarli fuori al più presto, il fattore tempo è determinante! Dopo l’allarme lanciato sui social ci contattano da tutta Italia accostando questa emergenza alla tragica storia di Alfredino – così dichiara Mauro Costantini, Presidente della LIDA, Lega Italiana dei Diritti dell’Animale Sezione di Ortona – La situazione che si presenta ad ormai una settimana dalla richiesta di aiuto richiama l’attenzione degli animalisti e dell’opinione pubblica di tutta Italia che chiedono aggiornamenti e offrono aiuto”.

Il presidente e alcuni responsabili della LIDA sezione di Ortona dopo aver presentato richieste ed esposti alle autorità, si sono recati personalmente sul posto per offrire un concreto e fattivo supporto e coadiuvare nelle operazioni di recupero, insieme ai volontari della delegazione provinciale ENPA di Chieti e con il coinvolgimento di LNDC Animal Protection e della delegazione provinciale di Chieti dell’OIPA.

Sono intervenuti anche l’ex onorevole Daniela Torto e da Chieti l’assessore comunale Fabio Stella dimostrando sostegno e partecipazione.

Le associazioni seguono con attenzione la vicenda e sono pronte a lanciare una raccolta fondi per contribuire alle spese delle opere edili necessarie al recupero dei gattini non appena di avrà il dettaglio delle modalità e dei costi per l’operazione di recupero. Nonostante il via vai delle autorità tecniche comunali e del personale dei Vigili del Fuoco non si dispone ancora degli elaborati tecnico-strutturali che permetterebbero di individuare la tecnica per il recupero.

“Occorre agire con la massima tempestività. Il fattore tempo è determinante per salvare la vita agli animali”.

Nel frattempo la sonda con telecamera restituisce le immagini dei i gattini a circa 2,60 metri di profondità che SONO ancora attivi e in buona salute. Con la stessa sonda sono alimentati con cibo umido e sono idratati con cubetti di ghiaccio.

Il soccorso agli animali è un dovere morale e giuridico ricorda la LIDA attraverso il proprio legale avv. Peppino Polidori del foro di Chieti. Il perdurante colpevole ritardo comporterà sicuramente la morte dei gattini configurando condotte omissive che integrano fattispecie di reato di maltrattamento e uccisione di animali. Si esortano quindi tutte le istituzioni affinché siano adottate tutte le iniziative necessarie per concludere positivamente il salvataggio dei gattini. 




LA SUMMER SCHOOL ITINERANTE DEL LABORATORIO DEL CAMMINO

Visita al Borsacchio e seminario su cambiamenti climatici ed economia turistica

Roseto degli Abruzzi, 1° settembre 2024. Un passaggio alla Riserva del Borsacchio, con visita mattutina all’Area Naturalistica accompagnati dalle Guide (per parlare di turismo sostenibile, cambiamenti climatici, fragilità degli ecosistemi marini e dinamiche insediative della costa adriatica) e nel pomeriggio, a partire dalle 17.00 presso il Palazzo del Mare, un seminario dal titolo “Pianificare la Città Adriatica. Innovazioni, nodi e sfide delle nuove leggi urbanistiche di Marche e Abruzzo”.

È questo il programma dell’arrivo a Roseto degli Abruzzi, lunedì 2 settembre, della “Summer School WOW – Walking On the Wire”, iniziativa itinerante organizzata dal “Laboratorio del Cammino”: rete interuniversitaria di ricercatori che utilizza il camminare come metodologia di ricerca e didattica nel campo dell’urbanistica e degli studi urbani a livello universitario in Italia.

Dopo l’ultima edizione tenutasi nel territorio del Carso isontino e triestino a cavallo tra Friuli-Venezia Giulia e Slovenia, l’edizione 2024 (con il passaggio a Roseto degli Abruzzi) si sta svolgendo lungo la costa adriatica da Ancona a Pescara, dal 26 agosto al 7 settembre, per affrontare i temi legati a due questioni ormai nell’Agenda di tutte le Amministrazioni: l’economia turistica e i cambiamenti climatici. La “Summer School” coinvolge un gruppo di circa 45 partecipanti, di cui 30 studenti universitari provenienti da tutta Italia con una delegazione di studenti internazionali e 15 giovani ricercatori con il ruolo di mentori per guidare e orientare il lavoro, impegnati a percorrere rigorosamente a piedi le tappe del loro percorso.

IL SEMINARIO. Il seminario di Palazzo del Mare, che gode del patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Roseto degli Abruzzi, si aprirà alle 17.00 con i saluti di benvenuto del Sindaco Mario Nugnes e dell’Assessore a Turismo, Sport e Commercio Annalisa D’Elpidio.

A seguire, l’introduzione di Luca Lazzarini e Serena Marchionni, Coordinatori Laboratorio del Cammino e gli interventi di Donato Di Ludovico, Presidente INU Abruzzo e Molise; Vittorio Salmoni, vice-Presidente INU Marche; Ombretta Natali, Presidentessa dell’Ordine degli Architetti PPC Provincia di Teramo; Paola Amabili, Presidentessa dell’Ordine degli Architetti PPC Provincia di Ascoli Piceno; Gloria Lisi, Dipartimento di Architettura (DARCH), Università di Palermo; Altea Panebianco, Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA), Università di Parma; Ammj Traore, Dipartimento di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio (DiST), Politecnico di Torino.

Il seminario, moderato da Guido Benigni del Consiglio Direttivo Laboratorio del Cammino APS, si concluderà con un dibattito con il pubblico e i partecipanti della “Summer School WOW – Walking On the Wire”.

L’iniziativa prevede il riconoscimento di 4 crediti formativi per i professionisti iscritti all’Ordine APPC della Provincia di Teramo.

LA RETE. “Il Laboratorio del Cammino” è coordinato dal Professore Luca Lazzarini, docente e ricercatore in urbanistica presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico di Milano, assieme a Serena Marchionni.

Alla rete aderiscono dodici università: Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Parma, Università degli Studi di Pavia, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi della Basilicata e la “Bilkent University” di Ankara.

Dal 2017, il Laboratorio del Cammino organizza, annualmente, una “Summer School” itinerante a cui partecipano studenti universitari di diverse provenienze geografiche e disciplinari che, accompagnati da ricercatori, professionisti e stakeholder locali, esplorano e indagano a piedi una porzione di territorio italiano. Nel corso di sette anni, il Laboratorio del Cammino ha coinvolto oltre 250 studenti e collaborato con decine di Amministrazioni Comunali e realtà locali, da nord a sud del paese.

Il Comitato Scientifico del Laboratorio accoglie ricercatori, docenti e rappresentanti del terzo settore con expertise e interessi di ricerca diversi, accomunati dall’interesse per il camminare quale modalità per osservare, indagare e progettare città e territori contemporanei.

“Siamo felici di poter ospitare sul nostro territorio questa iniziativa e ringraziamo il professor Lazzarini per aver scelto Roseto degli Abruzzi come una delle tappe del suo percorso – affermano il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore alla Rigenerazione Urbana Gianni Mazzocchetti e l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio – Siamo certi che dalla visita itinerante lungo la nostra costa e dal seminario di Palazzo del Mare usciranno spunti molto interessanti rispetto alle questioni urbanistiche che riguardano tutta la nostra regione e rispetto alle sfide che attendono tutti noi sui cambiamenti climatici. Inoltre, sarà un’occasione per approfondire, alla presenza di esperti e di ospiti illustri, i temi legati alle politiche turistiche che sono strettamente legate alla pianificazione urbanistica perché rappresenta uno strumento utile allo sviluppo sostenibile del territorio”.




ABISSI DELL’ANIMA

Viaggio nella follia e nell’oscurità. Personale di Maurizio Romani a cura di Rosalba Rossi Palazzo dell’Emiciclo, 7 Settembre – 20 settembre 2024. Inaugurazione: Sabato 7 Settembre 2024 ore 18:00

L’Aquila, 1° settembre 2024. Il Palazzo dell’Emiciclo dell’Aquila, uno dei luoghi simbolici della città aquilana, ospita dal 7 settembre al 20 settembre 2024 l’esposizione Abissi Dell’anima. Viaggio Nella Follia E Nell’oscurità. Personale del pittore e incisore Maurizio Romani, artista nato in Emilia-Romagna ma di origini abruzzesi, che vive e lavora in Abruzzo.

La mostra, promossa dall’Associazione Endeca Agitatore Culturale (la stessa associazione organizzatrice della mostra di Michelangelo Pistoletto a San Benedetto del Tronto, ancora visitabile fino al 29 Settembre), si avvale dell’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo e del patrocinio di Provincia e Comune dell’Aquila ed è a cura di Rosalba Rossi. L’inaugurazione sarà Sabato 7 Settembre alle ore 18:00.

Le eleganti sale neoclassiche del complesso monumentale del Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, ospiteranno inedite opere del maestro Maurizio Romani, facenti parte di tre nuovi cicli di pittura che, come suggerisce il titolo della mostra, si interrogano e vogliono stimolare una riflessione sull’oblio della condizione umana, tra follia, solitudine e malvagità.

Come, per pungolare il pensiero, si chiede Maddalena Apuzzo, psichiatra che interviene alla mostra con un proprio contributo scientifico, la follia è la pericolosa devianza dalla normalità o la “sorella sfortunata della poesia” (E. Borgna)?

È l’altro volto della ragione o il rifiuto del volto dell’altro? È diversità o è terrore della diversità?

“Nell’impossibilità di vederci chiaro, almeno vediamo chiaramente l’oscurità” scriveva Freud.

A sottolineare l’importanza della mostra Abissi Dell’anima. Viaggio Nella Follia E Nell’oscurità anche le parole del noto critico dell’arte Gabriele Simongini: “con i tre nuovi cicli di opere presentati a L’Aquila e profondamente intrecciati l’uno all’altro, Maurizio Romani mette in campo tutto il suo coraggio ed impegno etico, avendo ben chiaro che oggi gli artisti dovrebbero testimoniare, a beneficio di una nostra consapevolezza reattiva, quell’inesorabile perdita dell’umano che sempre più connota l’epoca del cosiddetto capitalismo della sorveglianza. Dotato di una tecnica sopraffina e di una visione poetica del mondo, come dimostrano le sue opere precedenti, ora Romani ha scelto di eliminare radicalmente qualsiasi facilità e piacevolezza, per tenersi al difficile sotto il segno di una necessità morale e dell’autenticità”.

La Mostra

L’esposizione Abissi Dell’anima. Viaggio Nella Follia E Nell’oscurità di Maurizio Romani si sviluppa in tre distinti cicli di opere inedite.

Come illustrato dallo stesso critico Gabriele Simongini, nella serie dedicata alle donne del male Romani fissa lo sguardo su quelle tedesche che, soprattutto nell’ambito dei campi di concentramento nazisti, svolsero il ruolo di carceriere e sadiche aguzzine, pur portando avanti una doppia vita che gli permetteva di essere al tempo stesso mogli e madri amorevoli. La normalità convive senza problemi con l’abiezione e la violenza più spietate.

Così la sensibilità di Romani lo ha portato proprio, come un acrobata, a muoversi sul filo che separa l’apparenza normale e quasi banale dei volti, alcuni dei quali peraltro quasi “belli”, da una sorta di oscura alterazione comportamentale dietro la quale si aprono abissi senza fondo, che in qualche modo riusciamo a percepire, come se quei visi recassero un’ombra luciferina e, in fondo, una maschera che nasconde la loro vera natura. E nelle espressioni di queste donne dalla doppia anima l’artista è riuscito a rendere quella freddezza glaciale, quel vuoto interiore e quella mancanza d’empatia che molti testimoni ravvisarono nei volti dei nazisti sottoposti al primo processo di Norimberga.

Una seconda serie di opere propone volti di donne e uomini colpiti dal disagio mentale che l’artista ha sorprendentemente dipinto con una intensità e una misura stilistica e cromatica che hanno pochi paragoni nella storia dell’arte. È una fisiognomica del dolore e del disagio che troppo spesso nella nostra società viene evitata e nascosta con fastidio e vergogna. Maurizio Romani, per questo ciclo di opere, utilizza la nomenclatura adottata all’interno degli ospedali psichiatrici italiani, specialmente durante il periodo fascista e nel dopoguerra, ovvero il sistema di classificazione che veniva utilizzato per schedare le persone affette da disturbi mentali, sistema legato alle “cartelle cliniche” degli ospedali psichiatrici, dove i pazienti venivano identificati con un codice, composto dalla lettera “T” seguita da un numero, che indicava il tipo di disturbo o la condizione psichiatrica del paziente. Questo metodo di catalogazione aveva lo scopo di standardizzare e semplificare la gestione amministrativa e clinica dei malati di mente nelle strutture ospedaliere. Ma ne azzerava l’identità amplificando in maniera disumana l’indifferenza in cui i soggetti malati venivano abbandonati.

Questa scomparsa dell’umano è ben evidente anche nella terza serie di opere esposte in mostra, quelle città della desolazione e dell’alienazione in cui le case, perlopiù senza finestre, si accatastano in modi claustrofobici rivelando spesso la loro inabitabilità, quando l’artista scoperchia i tetti e svela scatole vuote. Non ci sono esseri umani come se un evento apocalittico li avesse cancellati dalla faccia della terra, lasciando quasi intatte le loro abitazioni collocate in città disumane, inquinate e soffocanti, in una condizione che oggi rispecchia completamente quella di tante metropoli internazionali. In qualche modo molti disagi mentali oggi nascono anche dal fatto di vivere in ambienti insalubri e alienanti, magari in periferie abbandonate a sé stesse, nel degrado e nell’assenza di ogni speranza. La città può diventare una prigione e un incubo, come nelle peggiori distopie.

La curatrice della mostra, Rosalba Rossi, sottolinea come “In questo viaggio, che Maurizio Romani ci porta ad intraprendere, scansando ogni pudore e pregiudizio, emerge forte l’incomunicabilità del nostro tempo, ancor prima che la follia, che seppur la segue prontamente, come un arcipelago sconfinato, metafora magnetica ed ambigua, contiene emozioni disparate e disperate, angoscia, oblio, tristezza.

Tanto più in queste opere, scorgo dettagli agghiaccianti o assenze impenetrabili, tanto più mi accorgo che incomunicabilità e follia sono le due facce della stessa medaglia. Volgere l’attenzione all’una, inevitabilmente, coinvolge l’altra e rivolgere loro attenzione significa, sostanzialmente, affrontare un’esperienza umana, mettersi sulle spalle, ciascuno, un bagaglio di Humana Materia, che ha segnato progressivamente la storia della civiltà. E interconnettendosi alla cura, alla comunità, alla sofferenza ed alla ragione.”

E ancora “Queste opere ci generano un’inquietudine, simile a quella che ci ha pervaso quando abbiamo visto gli ultimi film di Pasolini, dove la dissacrazione era la denuncia della perdita della dimensione tragica dell’uomo, colto nel conflitto tra la radice antica del suo abitare e lo sradicamento di cui non è neanche consapevole. Maurizio Romani ci suggerisce di guardare e di esserci, perché nel giorno successivo a quell’abisso, come ogni giorno, quello stesso giorno sorge dall’insolito e ci avverte che nessuno, acquietato fra le solite cose, non può, su quell’insolito, non gettare almeno uno sguardo.” (R. Rossi).

Note biografiche di Maurizio Romani

Maurizio Romani è pittore e incisore. Tiene la sua prima personale nel 1986 presso la Galleria Il Voltone di Reggio Emilia, a cura di Alfredo Gianolio e Angela Nascimbene Cucchi.
Negli anni Novanta la frequentazione del mondo artistico si alterna al ritiro produttivo a Roteglia (RE) dove Maurizio è nato (1955). Dagli anni degli esordi, l’artista ha la possibilità di evolversi in diverse direzioni, attraverso diversi generi pittorici e valendosi di varie tecniche.

Viene molto apprezzato per le sue nature morte, caratterizzate da una superba perfezione tecnica e da un intenso lirismo, alle quali sono state dedicate numerose mostre; per esempio, quella curata da Pietro Zampetti del 1991 ad Ancona, o quella di Giulianova (TE) del 2003, presentata da Carlo Fabrizio Carli.

Anche la pittura sacra ha rappresentato uno degli indirizzi percorsi dall’artista, sia con la pittura ad olio, ma più recentemente con uno studio comprendente una trentina di disegni di rara bellezza a grafite su carta dedicati al Cantico dei Cantici, presentati con una mostra itinerante approdata anche a Urbino alla Bottega Giovanni Santi, casa natale di Raffaello.

Lo studio dell’arte figurativa dal dopoguerra fino ad oggi, in ambito europeo e non solo, incentivano il maestro a flettere il suo linguaggio nel genere del paesaggio, dove già da tempo si è cimentato con l’incisione, una delle tecniche, assieme al disegno, più amate dall’artista, che ora vi si dedica anche con la pittura ad olio, quasi traducendovi le stesse sfumature che il disegno offre.

Al paesaggio è infatti dedicata la mostra della Galleria L’Ottagono: un paesaggio che non è una veduta, ma un soggetto di invenzione dove la luce tersa arriva quasi a smaterializzare quanto rappresentato: una gamma vastissima di sfumature. Non ci sono presenze umane, solo materia e luce, rarefatta e tuttavia capace di costruire spazio e volumi sfruttando l’assenza più che la presenza. Luce e ombra.

Tra le ultime personali si segnala Al di là del reale, promossa dal Comune di Casalgrande (RE), con presentazione di Massimo Mussini.

In occasione dei festeggiamenti per il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, progetto Padiglione Italia della 54 Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, a cura di Vittorio Sgarbi, l’artista espone una tela di grande formato, Apparizione nella mia stanza, nei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia.

Sempre nel 2011, viene premiato al XXXVIII Premio Sulmona con la Medaglia del Presidente della Camera.
Attualmente le sue opere sono in permanenza in diversi importanti musei, tra cui ricordiamo la Fondazione Umberto Mastroianni e il Museo dello Splendore di Giulianova.

Nel 2020 alcuni dei suoi lavori sono entrati nel circuito dell’Art in Embassies, un ufficio all’interno del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti che promuove la diplomazia culturale attraverso mostre, collezioni permanenti, commissioni site-specific e scambi di artisti a due vie in più di duecento ambasciate e consolati statunitensi in tutto il mondo.

Nel 2020 è a Teramo con una personale presentata da Gabriele Simongini e Paola Di Felice.
Nel 2021 espone un nuovo ciclo di opere alla Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto (AP) con la mostra Xlorisonia. Il respiro dei fiori, a cura di Rosalba Rossi. Nel mese di Aprile 2022 tiene una personale presso il Museo Crocetti di Roma.

Il catalogo, curato e realizzato dall’Arch. Franco Mercuri, è corredato dal testo della curatrice Rosalba Rossi insieme a quelli di Gabriele Simongini e della psichiatra Maddalena Apuzzo, ed è arricchito da una bellissima poesia di Gianni Marcantoni intitolata “Il folle”.




IN VALLE GIUMENTINA

Con il calesse e gli eremi di San Bartolomeo in Legio e Santo Spirito a Maiella

CALESSE

Alina ha cambiato lavoro… non è più una pastora! Ha sopportato l’inquinamento atmosferico e il conseguente cambiamento climatico, le hanno incendiato lo stazzo (venerdì 19 gennaio 2018), che ospitava 150 pecore, capre, (di cui centotrenta incinte e che dovevano partorire a breve), otto maiali e scrofe, trenta agnellini appena nati, un vitello… tutti morti, bruciati vivi dal fuoco. Per l’invidia, i dispetti, la cattiveria, alla fine si è arresa.

Ora fa la cocchiera… sempre nella valle Giumentina, Abbateggio(Parco Nazionale della Maiella). Ha un calesse di sei posti, trainato da due cavalli. Le persone hanno accolto questa idea positivamente.

Ho parcheggiato l’auto in prossimità di una ceramica dedicata alla Madonna degli Scout, (650 m), ci siamo incontrati, io ed un’amica di Oviedo (Asturia) Spagna, siamo saliti sul calesse, dove c’erano anche il marito e due figlie. Il giro dura circa novanta minuti.

Nel percorso, si contemplano i fiori ed altri tipi di flora montana, i campi coltivati, il panorama mare – monti. In questo incantesimo soave, rasserenante e silenzioso, mi sono concentrato sul rumore ritmico di due … note, tatà… tatà… tatà… tatà… che le zampe dei cavalli, facevano sulla strada bianca. Che pace… immersi nella natura più pura e selvaggia, fra capanne e muretti in pietra. Terminato il giro in calesse, ci siamo separati da Alina nelle vicinanze dell’Ecomuseo del Paleolitico, un villaggio di THOLOS all’aperto, che propone sei capanne ricostruite in pietra a secco.

EREMO DI SAN BARTOLOMEO IN LEGIO

Abbiamo proseguito per l’EREMO DI SAN BARTOLOMEO IN LEGIO – (“LEGIO” significa “PRESSO” il torrente Capo la Vena, che scorre al di sotto dell’eremo, ma che va in secca alla fine di giugno, lasciando solo alcune pozze). Abbiamo raggiunto lo STAZZO BRUCIATO, attraversato alcuni tholos crollati e arrivati al segnale per l’eremo, (700 m), è iniziata la ripida discesa che per il brecciolino, è anche scivolosa, ma attutita da scale in legno. Si attraversa su un ponte naturale ricavato nella roccia, il torrente Capo la Vena, (550m), che scorre in una gola profonda, in un’oasi di un verdeggiante incanto, ma è asciutto, per IL CAMBIAMENTO CLIMATICO…!

L’eremo di San Bartolomeo in Legio, nel comune di Roccamorice PE, è collocato su di uno sperone roccioso alto circa 50 metri. San Bartolomeo, (in aramaico figlio DI TALMAI e in ebraico “DONO DI DIO”), è uno dei dodici apostoli e faceva il pescatore.  In oriente, intorno all’anno 50 d.C. fu torturato, scorticato vivo e decapitato. Viene invocato come guaritore delle piaghe e delle malattie epidermiche. Pietro da Morrone, futuro papa Celestino V, restaurò l’eremo nel 1250 e vi abitò per due anni.

All’interno, sull’ altare, è collocata la statua lignea di San Bartolomeo, raffigurato con un coltello, a dimostrazione del martirio che subì con lo scorticamento. Per entrare nell’eremo, (600 m), bisogna salire la Scala Santa, con scalini lucidissimi scavati nella roccia, quindi scivolose. Si arriva al camminamento antistante l’eremo, su una panoramica balconata.

Sulla parete sinistra, c’è una vaschetta che raccoglie una vena d’acqua freschissima, che i devoti ritengono miracolosa. Dopo aver recuperate le forze con un panino, rapiti dal silenzio e da tanta bellezza, inizia la ripida salita per arrivare alla vettura. Attenzione, Considerato che l’escursione si svolge nella zona A (RISERVA INTEGRALE), del parco Nazionale della Maiella, è vietato l’accesso con i cani.

SANTO SPIRITO A MAIELLA

L’escursione non termina qui perché bisogna fare visita all’eremo di SANTO SPIRITO A MAIELLA. Questo eremo, anche se l’ho esplorato tante volte, mi procura gioia, amore, emozione, raccoglimento. Si trova sulla Maiella, nel comune di Roccamorice PE a (1132 m). Per tanti minuti resto incantato, con gli occhi fissi, nel vedere questa enorme opera architettonica, costruita nella roccia. Con cognizione di causa, è un monumento nazionale italiano.

È stato un monastero della Congregazione dei Celestini, fondata da Pietro del Morrone, nato nel Molise nel 1209 e morto a Fiumone FR, il 19 maggio 1296 a 87 anni, luogo di prigionia per papa Celestino V dopo la sua rinuncia al pontificato. Come poteva un eremita, che ha trascorso la sua vita nelle grotte, nutrendosi di quello che la natura offriva, accettare la pomposità della vita papale? La storia dell’eremo è legata a questo eremita, dove vi arrivò nel 1246 a 37 anni e lo ristrutturò, costruendo a poco a poco altri locali destinati agli eremiti, che si aggiungevano alla comunità. Ora, risultano conservati la chiesa, la sagrestia, i resti del monastero distribuiti su due piani, con la foresteria e le celle.

Incredibile che una escursione, possa offrire tante occasioni, come la cultura, la storia, l’ambiente, le tradizioni, la flora, il silenzio.

Tempo A/R 4 Ore (escludendo il tempo con il calesse e la visita all’eremo di Santo Spirito a Maiella)

Dislivello: A/R 250 m

Difficoltà: T/E (turistico/escursionistico)

Distanza: A/R 7km

Luciano Pellegrini




CONCLUSA LA 730MA EDIZIONE della Perdonanza Celestiniana

Più di 30mila presenze tra eventi storico-religiosi, spettacoli e concerti sono il primo passo verso il grande Giubileo Roma 2025 e confermano L’Aquila come perfetta Capitale Italiana della Cultura 2026

L’Aquila, 1° settembre 2024. Si è conclusa venerdì sera, 30 agosto, la 730ma edizione della Perdonanza Celestiniana, manifestazione che dal 2019 è stata riconosciuta come Patrimonio Immateriale Culturale dell’Umanità dall’Unesco.

Una edizione con risultati che confermano L’Aquila come un importante polo turistico e culturale. Organizzata e promossa dal Comune dell’Aquila, città nominata Capitale Italiana della Cultura 2026, la manifestazione ha attirato numerosi visitatori, con una presenza significativa di turisti stranieri nel mese di luglio, mentre nelle prime due settimane di agosto si è registrato un ritorno massiccio di turisti italiani, soprattutto famiglie e gruppi organizzati.

“Il successo della 730ma Perdonanza Celestiniana è il risultato di un impegno collettivo e di una visione condivisa che vede nella cultura uno strumento di crescita e sviluppo per L’Aquila e il suo territorio. L’Infopoint della città, attivo e operativo durante tutta la Perdonanza, ha riportato dati incoraggianti che evidenziano come L’Aquila stia diventando una meta sempre più consapevolmente scelta dai visitatori, attratti dalla sua ricca offerta culturale. Il sistema museale, il patrimonio artistico, esempio di un recupero di qualità, e gli eventi culturali, come la rassegna dei Cantieri dell’Immaginario e il variegato cartellone della Perdonanza, hanno contribuito ad aumentare l’appeal della città”, commenta così Ersilia Lancia, Assessore al Turismo, ai Rapporti Internazionali e ai Gemellaggi del Comune dell’Aquila.

“L’offerta turistica dell’Aquila si integra perfettamente con le bellezze naturali circostanti, come il Gran Sasso, i borghi storici e le Grotte di Stiffe, rendendo la città un punto di riferimento per chi cerca una combinazione di cultura, storia e natura. In questo contesto, il titolo di Capitale Italiana della Cultura si è rivelato una scelta strategica vincente, capace di valorizzare ulteriormente il territorio e i suoi eventi culturali. Questa amministrazione è fortemente consapevole del ruolo che tale titolo può avere come volano per il turismo e le imprese locali, e intende continuare a lavorare in questa direzione, coinvolgendo l’intera comunità”, ha concluso l’assessore Lancia.

Non sono stati divulgati ancora i dati definitivi, ma tra celebrazioni storiche e religiose, spettacoli e concerti, la Perdonanza Celestiniana ha affollato le strade del centro dell’Aquila, e anche della periferia, con numeri davvero significativi. Dati ancora da confermare si aggirano intorno alle 30mila presenze. Numeri che fungono da ponte ideale e diretto verso il Giubileo di Roma del 2025, così come ha ribadito il sindaco dell’Aquila e Presidente del Comitato Perdonanza, Pierluigi Biondi: “La 730° Perdonanza celestiniana è il primo passo del cammino verso il Grande Giubileo del 2025 che vedrà protagonista Roma: è un andare finalizzato. I cristiani si sono rimessi in viaggio attraverso percorsi di spiritualità come la nostra Perdonanza, oggi tanto più vivificante nella dimensione di guerra in cui siamo sprofondati per gli equilibri mondiali che le nuove superpotenze economiche e tecnologiche vogliono ridisegnare. In questo scenario va collocata la scelta dei tre personaggi principali della 730° Perdonanza. Sono giovani impegnati nel volontariato, nel servizio per il prossimo. Più di altri sanno cosa significa donare il proprio tempo, le proprie capacità, la propria umanità, avendo tatuato nell’anima – come ognuno di noi – il 6 aprile 2009. Il volontariato è l’infrastruttura solidaristica di ogni itinerario di fede e di ogni evento sacrale. Lo è della Perdonanza e lo sarà del grande Giubileo di Roma, un’opportunità di riconciliazione di portata internazionale che Papa Francesco ha voluto legare al giubileo dell’Aquila aprendo la Porta Santa di Collemaggio in occasione della 728ma edizione”, ha proseguito il sindaco. “Circa la Perdonanza nella Bolla Spes non confundit, Papa Francesco scrive: “Mi piace pensare che un percorso di grazia, animato dalla spiritualità popolare, abbia preceduto l’indizione, nel 1300, del primo Giubileo. Non possiamo infatti dimenticare le varie forme attraverso cui la grazia del perdono si è riversata con abbondanza sul santo Popolo fedele di Dio. Ricordiamo, ad esempio, la grande Perdonanza che San Celestino V volle concedere a quanti si recavano nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio, all’Aquila, nei giorni 28 e 29 agosto 1294, sei anni prima che Papa Bonifacio VIII istituisse l’Anno Santo. La Chiesa già sperimentava, dunque, la grazia giubilare della misericordia”, ha concluso il sindaco Biondi.

Entusiasta anche il direttore artistico della manifestazione, il Maestro Leonardo De Amicis: “Sono profondamente soddisfatto per il grande successo e la straordinaria partecipazione che hanno caratterizzato questa edizione della Perdonanza Celestiniana. Vedere l’evento prendere vita in modo così coinvolgente è stato per me motivo di grande orgoglio e gioia. Concludo questa esperienza con il cuore colmo di gratitudine, mentre L’Aquila si avvicina al traguardo del 2026 come Capitale Italiana della Cultura. È un momento di rinascita e crescita per la nostra città, e sono entusiasta di ciò che ci riserverà il futuro”, ha dichiarato il Maestro De Amicis.