TRAVERSATA SALLE VECCHIA CARAMANICO

di Luciano Pellegrini

Chieti, 5 ottobre 2024. Una escursione interessante con Antonio de Acetis, utilizzando i sentieri A13 “Salle Vecchio – Fiume Orta” e A1 “Caramanico Terme – Salle”, abbastanza segnati e puliti. Come nostra abitudine, ogni tanto ci siamo allontanati dal sentiero per andare ad esplorare e abbiamo trovato realtà coinvolgenti. L’escursione è iniziata dal Castello di Salle Vecchia (470 m), seguendo il Sentiero A13. [Salle PE, è un piccolo comune di 268 abitanti. Fa parte del parco nazionale della Maiella e il suo territorio è attraversato dal fiume Orta. Importante è il Castello medievale del XI secolo, l’unica testimonianza sopravvissuta del vecchio borgo, dopo il terremoto di Avezzano del 1915 e in seguito per una frana causata dal terremoto nella Maiella nell’anno 1933]. Camminando su una ripida carrareccia in discesa, arriviamo al vecchio cimitero.

È recintato, immagino per lavori di restauro. Siamo entrati e, nel silenzio che si confà con il luogo, ho visto molte lapidi abbandonate, quasi sotterrate e piegate. Incredulo ma concentrato, per alcuni minuti sono stato interessato a guardare un tronco di albero, che si è modellato su una lapide seguendo il suo contorno. Non l’ha realizzata nessuna mano umana, ma uno scultore ambientale! INCREDIBILE QUESTA SCOPERTA! Il Sentiero A13 termina con uno sbarramento sul fiume Orta. A destra inizia il sentiero A 1, sino a Caramanico Terme Pe.

Si attraversa il bosco che è rilassante, costeggiando le sponde del fiume Orta, la cui portata di acqua è limitata a causa del cambiamento climatico. La vegetazione lungo il fiume è quella tipica degli ambienti ripariali, che ha il proprio habitat naturale sulle rive di corsi e specchi d’acqua. Salici, pioppi, cipressi, querce e molti profumi di aromi spontanei. Si fa notare la Piracanta, le cui bacche rosse e tondeggianti, sono riunite in piccoli grappoli che arrivano a maturazione in autunno. Oltre ad essere molto decorative, queste bacche sono anche commestibili. Improvvisamente, il fruscio delle foglie secche, ci blocca.

Ci attraversa il sentiero un cinghiale, ma lo svolazzare di un airone il cui habitat naturale è la valle dell’Orta, ci fa rivolgere lo sguardo verso il cielo e ci torna il sorriso. Raggiungiamo un rudere abbandonato in un prato con muretti a secco e, poco dopo, si incomincia a vedere Caramanico. Si riconosce l’ex convento delle clarisse. Per osservare meglio il fiume Orta fra i meandri del suo percorso, siamo scesi sule pietraie. Rientrati sul sentiero, arriviamo ai ruderi del ponte che collegava Salle a Caramanico, ancora con le fondamenta ben ancorate al terreno.

Il momento più emozionante è stato assistere alla confluenza dell’affluente Orfento, che versa le sue acque nel fiume Orta. Il fiume Orfento aveva una grande portata d’acqua, che fu utilizzata per la costruzione di una piccola centrale elettrica e alcuni mulini, come il Ciombè, al cui interno sono ancora presenti le ruote in ghisa ed altre apparecchiature. Seguitiamo a camminare lungo il fiume Orfento, riempiendoci gli occhi per la bellezza delle cascate, i canyon, il colore turchese dell’acqua e le vasche naturali. L’acqua è pulita ed anche se è rumorosa, è molto intonata rispetto al fiume Orta.

Attraversiamo il fiume su un ponte in legno ed arriviamo sulla strada asfaltata che porta a Caramanico. In questa escursione sono rimasto affascinato da: Flora, fauna, ambiente, storia, tradizione, commozione, silenzio e panorama. 

Difficoltà: E

Dislivello 200 m circa

Lunghezza: 6.5 Km

Tempo di percorrenza: 3 h




NUOVI DATI NEL QUADRO DELL’EVOLUZIONE ambientale del Pleistocene

Il Mammut del castello. Settant’anni dalla sua scoperta

L’Aquila, 5 ottobre 2024.  Una giornata speciale al Castello cinquecentesco , un bastione est sold out, un successo di pubblico per il  convegno organizzato dal Museo Nazionale d’Abruzzo. Protagonista  assoluto della preistoria italiana Il Mammut,  il cui studio e restauro  hanno arricchito enormemente la conoscenza del Patrimonio paleontologico dei grandi mammiferi nel Quaternario sul suolo italiano.

Gli interventi, con i nuovi dati nel quadro dell’evoluzione ambientale del Pleistocene, saranno pubblicati nei prossimi mesi in un volume che li raccoglierà tutti. Un contributo importante, questo editoriale, che potrà aggiornare lo scenario culturale sulle conoscenze attuali e lanciare nuove sfide per studi e divulgazione future.

La ricorrenza dell’anniversario della scoperta costituisce per il Museo Nazionale d’Abruzzo una opportunità per analizzare diversi aspetti scientifici connessi al ritrovamento e all’attuale allestimento dello scheletro fossile del Mammut, frutto di studi e ricerca, che risultano avere un forte risvolto sociale capace di influenzare la società. Un obiettivo non meno importante che il Museo si pone è proprio quello di operare una azione fondamentale di divulgazione, per sensibilizzare i non addetti ai lavori a quelle che sono le tematiche di ricerca più attuali, di cui si è occupato il Convegno organizzato dal Museo Nazionale d’Abruzzo in collaborazione con l’Università degli Studi della Sapienza, con la curatela della paleontologa Maria Adelaide Rossi e del geologo Silvano Agostini.

Il convegno segue una serie di azioni messe già  in campo nel 2024 per il 70° del ritrovamento del Mammut proprio nell’ottica di promuovere un ruolo attivo nella comunità. Dall’inclusività con la realizzazione di modelli tattili del Mammut in corso di realizzazione, alla diffusione con l’annullo filatelico, alla formazione del personale che ha accompagnato i sempre numerosi visitatori, alla collaborazione con alti professionisti per generare una maggiore consapevolezza del patrimonio culturale, al progetto “ Terre sonanti-il Mammut” di cui il Museo è partner per il gemello in cartapesta del fossile, oltre ad una accurata comunicazione  come forma di sensibilizzazione e conoscenza  nel territorio.

Il convegno, organizzato per la prima volta a L’Aquila, sulla geologia e paleontologia del territorio aquilano nel Quaternario, si è aperto con un doveroso ricordo, a cura di Raffaele Sardella e Michele Macrì dell’Università della Sapienza di Roma, sulla paleontologa Angiola Maria Maccagno che per prima studiò il fossile alla data del ritrovamento.

Tutti gli altri interventi: Evoluzione geologica del bacino aquilano di Domenico Cosentino, Università degli Studi Roma Tre;  Paleobotanica e paleoclima di Donatella Magri, Sapienza Università di Roma; Quando a Scoppito vivevano gli elefanti di Maria Rita Palombo, CNR-IGAG ; Diagnostica e restauro. Dalle ossa preziose informazioni di Silvano Agostini e Maria Adelaide Rossi, già funzionari MiC ; Paleopatologia: primi dati di Leonardo Della Salda, Università degli Studi di Teramo;  L’esemplare in vita: 3D e bodymass di Marco Romano, Sapienza Università di Roma; Testimoni del passato in terra d’Abruzzo … un futuro a rischio di Francesco Petretti, Università degli Studi di Perugia saranno pubblicati nei prossimi mesi in un volume che li raccoglierà tutti.  Un contributo importante, questo, che potrà aggiornare lo scenario culturale sulle conoscenze attuali e lanciare nuove sfide per studi e divulgazione future




LA MIA VITA

Dal 27 settembre, in tutte le librerie d’Italia, disponibile la nuova edizione

Chieti, 5 ottobre 2024.  Vengono qui ripubblicati due testi che costituiscono un documento storico, letterario e umano di primaria importanza. L’autore è Benito Mussolini, una delle personalità più importanti della storia del Novecento italiano. Si tratta di stralci di scritti autobiografici: de La mia vita, iniziata a scrivere il 4 dicembre 1911, brevemente interrotta e ripresa il 24 febbraio 1912, e de Il mio diario di guerra (1915-1917), pubblicato nel febbraio 1923 edulcorato in alcune sue parti.

Le autobiografie, si sa, nascondono, più che rivelare, oppure mettono in luce o esagerano aspetti ad usum Delphini, e perfino inventano vicende mai accadute: spetterà al lettore attento separare la finzione dall’immaginazione, soprattutto in questo caso, se è vero che fin da giovanissimo Benito Mussolini dimostrò un carattere ambizioso, spavaldo, prepotente, contorto e tormentato. Il testo, affascinante e vivido, specie nei racconti dell’infanzia, rivela le doti d’una personalità non comune, (che lo storico Franzinelli ha definito borderline), quella d’un fanciullo respinto ed emarginato dalla società per il suo temperamento acceso e bistrattato per le umili origini, che già medita rancorosamente il proprio riscatto. In queste pagine si possono rintracciare le native ragioni di quella che sarà una drammatica, tragica esistenza.

(…)

Ricordo il nome di parecchi compagni di scuola che ho ritrovati molti anni dopo nella vita. Di parecchi non ho avuto più notizie. Non eravamo che sedici o diciassette alunni. Debbo ricordare fra i tanti certo Giunchi, che a metà dell’anno scolastico emigrò colla famiglia alla Spezia e che non ho più incontrato. Egli mi mise in relazione con sua cugina, certa Elena Giunchi, figlia di un oste, bambinella della mia età. Ciscrivemmo alcune innocentissime lettere d’amore…. Il bidello della scuola, tal Zoli, era un vecchio cisposo, da una folta capigliatura incanutita dal tempo. Lo chiamavano Caronte. (…) Il 14 gennaio 1898 fui espulso dal collegio ed ecco perché. Quel giorno ero nello studio, occupato in un lavoro di computisteria. Un mio compagno, Dionesi Umberto di Rimini, mi scarabocchiò il foglio. Ne nacque un diverbio. Egli mi diede uno schiaffo. Io afferrai il temperino col quale stavo grattando la macchia d’inchiostro e gli vibrai un colpo. Lo colpii in una natica. Grande emozione.(…)

Il curatore

Massimo Pamio, scrittore e saggista, si è interessato, di recente, di filosofia dell’arte in Sensibili alle forme. Che cos’è l’arte (2019), di archeologia neurocognitiva in Sentirsi sentire. Che cos’è il pensare(2020), di Gabriele D’Annunzio in tre studi, Le più belle poesie di Gabriele D’Annunzio e molto altro (2023), Chi era Gabriele d’Annunzio (2024, con Monica Ferri), Scritti dannunziani di Ramiro Ortiz (2024, con Riccardo La Rovere), di Francesco Paolo Michetti in Chi era Francesco Paolo Michetti (2024, con Monica Ferri), di Ugo Ojetti (in un’opera in corso di stampa). 

La casa editrice

Edizioni Mondo Nuovo, con sede a Pescara, pubblica libri di arte, saggistica, narrativa, opere di divulgazione scientifica, scenari internazionali, inchieste.

Si pone come osservatorio della contemporaneità, interessandosi ad autori nazionali e internazionali, producendo testi non solo ricchi di proposte e punti di vista autentici e liberi, ma anche impegnandosi a una cura artigianale nella veste dei libri, abiti non solo di lusso ma anche di una semplicità elegante, adatti agli estimatori di questa passione unica, la lettura.

La contemporaneità, per Edizioni Mondo Nuovo, è un ponte tra le generazioni che fonde tradizione e innovazione: ad autori affermati, con all’attivo decenni di esperienza, pubblicazioni e riconoscimenti, affianchiamo scrittori e scrittrici emergenti, alcuni dei quali giovanissimi, che hanno portato nella casa editrice il mondo del fantasy, della narrativa serializzata e sperimentale, del reportage sui temi sociali. Una pluralità di voci che reca con sé il ricco bagaglio della tradizione letteraria (che onoriamo ripubblicando testi antichi, di difficile reperibilità o ingiustamente dimenticati, come Donne, uomini e burattini di Ugo Ojetti o Terra Vergine di Gabriele d’Annunzio) e nello stesso tempo volge lo sguardo al futuro, alle nuove realtà di comunicazione, ai nuovi modi di raccontare storie, nell’era dei social media e delle piattaforme di streaming.




LE ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE DE MARCHIS

Le proposte culturali di ottobre 2024

L’Aquila, 5 ottobre 2024.  Grande fermento alla Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre che, nel mese di ottobre 2024, presenta una serie di proposte culturali diversificate attivando la collaborazione con altre realtà sul territorio e a livello nazionale.

Venerdì 11 ottobre la sede di Palazzo Cappa Cappelli ospita la seconda edizione del Premio Fotografico ‘Architettura e Fotografia – I Luoghi dell’abitare’, promosso dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia dell’Aquila, curato ed ideato dalla Commissione Cultura dell’Ordine in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Dalle ore 18.00 la conferenza “Il concetto contemporaneo di abitare” con l’intervento dell’architetto Alberto Ulisse, l’inaugurazione della mostra, visitabile fino al 18 ottobre, e la premiazione dei tre vincitori. Il tema della seconda edizione è incentrato sui luoghi dell’abitare: una riflessione fotografica sullo spazio vissuto quotidianamente, sul modo in cui viene attraversato, arredato, percepito, uno spazio privato, espressione della nostra individualità, ma anche ambiente carico di significato sociale e culturale che influenza il nostro modo di vivere ed interagire. Ben 134 le candidature pervenute tra le quali sono stati scelti i 18 finalisti da una giuria di esperti provenienti da diversi ambiti disciplinari, composta da Antonio Di Cecco, Marco Morante, Agnese Porto, Flavia Rossi e Sara Susi.

Sabato 12 ottobre dalle ore 10.30 alle 13.00, la Fondazione Giorgio De Marchis aderisce alla III edizione di Carte in Dimora – Archivi e Biblioteche: storie tra passato e futuro, promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane: oltre 100 archivi e biblioteche storici privati saranno visitabili in tutta Italia, permettendo così un viaggio nella storia e attraverso luoghi ricchi di tracce del nostro passato. Per Carte in Dimora i visitatori saranno accompagnati nelle sale della Fondazione in un affascinate viaggio tra le carte dell’Archivio Ciarrocca da Alessio Rotellini, storico e ricercatore, e da Barbara Olivieri, archivista, permettendo così di scoprire un prezioso patrimonio archivistico di una famiglia che è stata parte integrante del sistema socioeconomico dell’Abruzzo interno tra il XIX e il XX secolo.

Sabato 12 ottobre alle ore 17.30, per la ventesima Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, e realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e con la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la Fondazione Giorgio De Marchis propone la presentazione del catalogo ‘Sottosuolo’ di Fabio Di Lizio. La pubblicazione è la testimonianza dell’ultima mostra dell’artista, dall’omonimo titolo, presentata a L’Aquila, presso Spazio dal basso dal 23 agosto al 14 settembre 2024, nella quale erano in esposizione una serie di opere calcografiche sperimentali su matrice di alluminio e libri d’arte di grande formato che approfondiscono il tema affrontato dall’artista. Infatti, come scrive Patrizio Di Sciullo nel testo in catalogo «le grandi incisioni ci portano nel sottosuolo, in mondi sotterranei, nel profondo.

I segni scuri ed arcuati segnano dei confini, ci raccontano di stanze protette e preziose e allo stesso tempo nascono lontano nel tempo, sono segni antichi, ancestrali, direi quasi archetipi, che delimitano il dentro dal fuori e lo proteggono.» Il catalogo comprende incisioni numerate e testi di presentazione della ricerca di Fabio Di Lizio; saranno in mostra, negli spazi della sede della Fondazione, anche alcuni libri d’artista, visionabili fino al 18 ottobre 2024. Alla presentazione interverranno, oltre all’artista Fabio Di Lizio, Andrea Panarelli – artista e fondatore di Spazio dal basso, Diana Di Berardino – direttrice della Fondazione Giorgio De Marchis; l’incontro sarà moderato da Roberta Melasecca, curatrice e scrittrice.

Il mese di ottobre si chiuderà, poi, con un grande e atteso appuntamento, i cui dettagli saranno presto noti: il 23 ottobre la mostra Lisbona, la notte è finita di Paola Agosti che testimonia e documenta gli avvenimenti del 25 aprile 1974 e dei giorni seguenti fino alla storica manifestazione del 1° maggio 1974 a Lisbona, così detta Rivoluzione dei Garofani.

La Fondazione Giorgio de Marchis Bonanni d’Ocre viene istituita a L’Aquila nel 2004 allo scopo di conservare, tutelare e valorizzare il patrimonio documentario e librario raccolto dal professor Giorgio de Marchis nel corso della sua carriera di storico dell’arte. Manifesti, locandine, inviti e brossure sono solo alcuni esempi delle tipologie documentarie che caratterizzano l’archivio composto da quasi 200.000 pezzi. Dal 2018 abita gli spazi del primo piano del Palazzo Cappa Cappelli che apre costantemente per eventi, mostre e collaborazioni con artisti ed enti.

Fabio Di Lizio è nato a Ortona nel 1976. È docente di Grafica d’Arte e Tecniche dell’Incisione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata. Dal 2004 al 2018 è stato impegnato in attività di formazione e didattica per la cattedra di Grafica e Tecniche dell’Incisione dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila. Tra le principali esposizioni personali: 2023. Frequenze – MAC, Museo d’Arte Contemporanea del Piccolo Formato, Giarcino; 2021 Frequenze – Museolaboratorio ex Manifatturiera Tabacchi Città Sant’Angelo; 2018 Tabula x Fabula – Museolaboratorio ex Manifatturiera Tabacchi Città Sant’Angelo; artificialia – Galleria MAW Sulmona; 2012 Cattivi Pensieri – Museo Archeologico Iuvanum Montenerodomo.




BILANCIO ATTIVITÀ 2024

La Riserva Naturale Borsacchio ha vissuto un anno straordinario, con un significativo aumento delle attività e della partecipazione rispetto al 2023

Roseto degli Abruzzi, 5 ottobre 2024. Il 2024 si è concluso con numeri impressionanti: circa 7.000 studenti e 13.000 partecipanti complessivi tra eventi, escursioni, visite guidate, gite scolastiche ed Erasmus. La stagione Primavera Estate della Riserva Borsacchio si chiude con un nuovo record. Esplode l’amore dopo il tentativo di cancellarla. Oltre 20000 presenze

Attività Didattiche e Piantumazioni

La primavera è stata un periodo chiave per il coinvolgimento delle scuole. Abbiamo accolto studenti da tutto l’Abruzzo e visitato numerosi istituti scolastici. In totale, sono stati realizzati 86 incontri tra la riserva e le scuole, concentrando l’attenzione sull’educazione ambientale e la sensibilizzazione. In collaborazione con le scuole di Roseto, sono stati piantati alberi e piante per impollinatori sia nelle scuole che nelle aree pubbliche della Riserva Borsacchio, e sono state installate casette per le api, con l’obiettivo di tutelare la biodiversità.

Progetti Erasmus ed Escursioni

Quest’anno la Riserva ha ospitato quattro progetti Erasmus, di cui uno di particolare rilievo che ha coinvolto 40 studenti provenienti da tutta Europa. Per 10 giorni, questi giovani hanno lavorato insieme per elaborare materiale informativo e promozionale multilingua, arricchendo l’offerta educativa della riserva e aiutando a far conoscere meglio questo patrimonio naturale anche a livello internazionale.

Parallelamente, abbiamo organizzato sei escursioni settimanali, incluse due uscite in e-bike per piccoli gruppi, permettendo ai visitatori e turisti di scoprire le bellezze naturali della riserva.

Inclusione e Accessibilità

Grazie all’utilizzo della Jolette e della Cargo Bike, quest’anno abbiamo potuto accompagnare oltre 112 ragazzi, uomini e donne speciali che, senza il nostro supporto, non avrebbero potuto visitare la riserva o altre aree naturali vicine. Questo ha rappresentato un grande traguardo nel nostro impegno per garantire che la bellezza della Riserva Borsacchio sia accessibile a tutti.

Eventi di Grande Successo

Quest’anno, oltre ai dodici grandi eventi programmati, sono stati realizzati altri nove eventi straordinari, approfittando di ottime opportunità. Particolarmente apprezzati sono stati gli eventi dedicati alla raccolta fondi per l’oncologia, il rilascio delle tartarughe marine e le attività notturne con gli astrofili. Concerti e spettacoli teatrali alla Fonte dell’Accolle hanno attirato migliaia di persone, in particolare per il rilascio delle tartarughe.

Monitoraggio, Tutela e Manutenzione

Le attività di monitoraggio quotidiano hanno coperto oltre 800 km percorsi a piedi e 800 ore dedicate alla manutenzione delle aree protette. Ci siamo concentrati in particolare sulla protezione dei nidi di fratino e tartaruga marina. Ogni settimana, abbiamo svolto almeno tre attività di pulizia manuale dell’area costiera e la manutenzione mensile della Fonte dell’Accolle, che curiamo ormai da anni.

In totale, tra eventi e attività di tutela, sono state svolte 112 attività nella primavera e nell’estate, con oltre 900 km percorsi e oltre 900 ore di volontariato.

Team Building e Collaborazioni

Novità di quest’anno sono state le attività di team building, che hanno coinvolto importanti aziende italiane. Dirigenti e dipendenti hanno lavorato insieme come volontari in riserva, rafforzando la coesione tra i membri del proprio gruppo.

Coinvolgimento della Comunità e Difesa della Riserva

Oltre alle attività in riserva, abbiamo supportato i principali eventi del Comune di Roseto e collaborato con altre associazioni locali. Grazie alla passione e all’impegno dei nostri volontari, abbiamo accolto un totale di 20.000 visitatori, tra monitoraggi, escursioni e grandi eventi. Questo sforzo è stato particolarmente significativo nel contesto della battaglia per difendere la Riserva Borsacchio, ridotta a soli 25 ettari. Tuttavia, la lotta per la sua protezione continua, con il supporto di cittadini e turisti che, con striscioni e bandiere, si uniscono alla causa per salvaguardare questo prezioso patrimonio naturale.

Grazie ai nostri volontari e a tutti i partecipanti, il 2024 è stato un anno di grande successo per la Riserva Naturale Borsacchio. Il nostro impegno proseguirà con la stessa dedizione, per continuare a preservare e valorizzare questo splendido angolo di natura tra colline e mare.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




PERCORSO DI FILOSOFIA ATTIVA

Pescara, 5 ottobre 2024. Sono aperte le iscrizioni al Percorso gratuito di Filosofia Attiva riservato a giovani fino a 35 anni! Perché partecipare?

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I MISSILI SUI POZZI PETROLIFERI?

Bombe a grappolo per Oriente ed Europa

di Giancarlo Infante

PoliticaInsieme.com, 5 ottobre 2024.  Bene ha fatto la nostra zebretta a sottolineare l’importanza della conversazione avvenuta tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein in vista di quelle che sono definite le prossime “settimane difficili”. L’acuirsi del conflitto tra Israele ed Iran richiama infatti la possibilità che pure noi, come tutta la regione del Mediterraneo, e l’Europa intera,  possiamo vivere esperienze del tutto inedite e pericolose.

Il sostanziale ed acritico via libera degli Stati Uniti ad un intervento israeliano ai danni delle infrastrutture petrolifere dell’Iran è sicuramente destinato a dare la stura a ritorsioni violente e a conseguenze socioeconomiche dagli effetti del tutto incalcolabili. In primo luogo, perché potrebbe darsi che la già eventuale possibile risposta di Teheran finisca per essere speculare. E cioè interessare i campi petroliferi che Israele ha nel Mediterraneo proprio dinanzi alla Striscia di Gaza. E poi – cosa più preoccupante – non si può escludere del tutto un allargamento della sfera dei paesi coinvolti in questo gioco al “colpo dopo colpo”.

Il Qatar è corso a stringere un accordo con l’Iran proprio in queste ore. Cosa del resto inevitabile giacché, pur essendo i qatarioti sunniti e gli iraniani sciti, e quindi, divisi dalle varianti delle fede islamica, la natura ha voluto che fossero uniti da un altrettanto, se non più forte, collante: la condivisione di enormi giacimenti di gas. Ma altri paesi del Golfo potrebbero non stare tanto al sicuro. E la cosa avrebbe un’influenza nefasta sul mercato mondiale del petrolio. È questa un’arma che i più estremisti dei capi di Teheran potrebbero accarezzare l’idea di utilizzare se avessero raggiunto la certezza che quella in corso si trasformi in una lotta per la sopravvivenza.

In sostanza, addio all’idea che si possa continuare a parlare di un conflitto regionale. E del resto, molto è stato reso evidente dalla pretesa di Netanyahu di disegnare un nuovo ordine mondiale, molto ritagliato a sua misura dinanzi all’Assemblea dell’Onu.

Di certo, nella sciagurata ipotesi di un attacco massiccio ai campi petroliferi dell’Iran, ci si potrebbe trovare di fronte ad un qualcosa di imprevedibile. Anche per i mercati, scossi per il fatto che uno dei principali “convitati di pietra” di tutto ciò che sta accadendo nel mondo, cioè la Cina, trova nei pozzi dell’Iran una delle sue principali fonti di approvvigionamento, in barba dell’embargo multi-decennale che l’Occidente ha lasciato in essere ai danni di Teheran.

Molto semplificando, potremmo ritenere, allora, che questa idea del bombardamento delle risorse petrolifere iraniane potrebbe rivelarsi come l’uso di una bomba a grappolo le cui componenti rischiano di colpire dall’Estremo Oriente all’intera Europa.

Fa bene, dunque, chi ha responsabilità politico istituzionali nel nostro Paese, che sia di maggioranza o di opposizione, a cercare di guardare un po’ più in là del proprio naso. E ciò, anche se l’influenza della maggior parte delle capitali politiche del mondo appare scarsa se confrontata alla radicalità e alla violenza dello scontro tra paesi fondati su una malintesa visione del ruolo delle religioni.

Purtroppo, sembra quasi che sia in corso una gara da parte di tutti, democrazie o autocrazie, a raggiungere quel punto in cui una vera guerra rischia di essere considerata, stoltamente, la soluzione più scontata ed ovvia.




IN UN GRANDE SUPERMERCATO DELLA FEDE

Perché bisogna contrastare il rischio che la fede cattolica possa essere ridotta ad una ideologia

Globalist.it, 5 ottobre 2024. Il Vangelo odierno: In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».

Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque, l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».

A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».

Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro (Mc 10, 2-16 – XXVII TO/B).

Le domande dei farisei, a Gesù, sono per metterlo alla prova, caso abbastanza classico. La risposta di Gesù inizia con un riferimento alla durezza del cuore. Ma di che si tratta? Sembra riferirsi a quell’indurirsi di cuore e mente da parte di alcuni farisei, scribi e dottori della legge che avevano tradito lo spirito originario del rapporto con Dio e l’avevano ridotto a prescrizioni e norme che loro stessi non muovevano neppure con un dito (Lc 11, 46).

L’atteggiamento della durezza di cuore e le conseguenze negative per la fede e la prassi religiosa non sono solo caratteristiche di alcuni settori ebraici. Sono, invece, tipici di tutte le religioni. In Italia è parecchio diffuso anche tra alcuni cattolici. Credo che il punto di partenza sia l’aver preso coscienza che la società italiana non sia più cristianamente ispirata, in termini di costumi, idee, atteggiamenti personali e sociali, leggi e prassi politiche. Non siamo più negli anni ’50, caratterizzati da una cultura con i suoi blocchi monolitici (cattolici, comunisti, liberali), con una sensibile presenza cattolica, che dava alla fede molto visibilità sociale e politica.

Se l’Italia è scristianizzata – o secolarizzata o senza fede, o come dir si voglia – ovviamente non si può non tenerne conto: siamo servi del Vangelo e siamo inviati ad incarnarlo nei vari contesti umani, conoscendo e condividendo le gioie e le speranze (GS, 1) delle realtà in cui sono inseriti. Tuttavia, ho diversi dubbi su alcuni stili di evangelizzazione. In alcuni settori ecclesiali, nelle scelte di diversi pastori e laici, si privilegia uno stile di affermazione forte di alcuni temi. In alcuni casi si ha l’impressione che più l’affermazione è forte – dal punto di vista contenutistico e mediatico – tanto più si crede di aver successo. Per affermazione forte intendo un modo di concepire, vivere e trasmettere la fede segnato da alcune caratteristiche, che, pur in tempi e luoghi diversi, si ripetono come delle costanti.

Mi riferisco a:

– un modo dogmatico, e molto sicuro di sé, con cui sono annunciati i principi morali di bioetica, morale sessuale e familiare (gli altri temi, specie sociali, politici ed economici,  sono trascurati o appositamente dimenticati);

l’attenzione eccessiva alla loro diffusione mediatica (specie televisiva);

– la scarsa disponibilità al confronto e al dialogo con chi la pensa diversamente, dentro e fuori la Chiesa cattolica;

– il far coincidere in maniera assoluta l’adesione a Cristo con la fedeltà a questi principi;

– il non ammettere nessuna legge di gradualità e crescita: devi prendere e accettare tutto e subito.

Alcune volte sembra di stare in un grande supermercato della fede: non esistono più le persone, ma solo i prodotti, in questo caso (alcuni) principi morali, da prendere e portar via, subito, senza discutere. Rapidità, convenienza e qualità del prodotto fanno tutt’uno. O ci credi o sei contro. O sei dentro o fuori. E il tema del matrimonio è uno di questi, nonostante gli inviti della Amoris Laetitia al discernimento e alla gradualità pastorale.

Queste caratteristiche, insieme ad altre minori, a mio modesto avviso, stanno portando la fede cattolica, specie in Italia e in Europa, ad essere ridotta a una ideologia. Per ideologia intendo un sapere compatto, indiscutibile, proprietà esclusiva di un gruppo di illuminati, che va imposto, che è distintivo della propria identità proprio perché viene accettato in toto e senza discutere – non molto diverso dal nefasto credere, obbedire e combattere di fascista memoria; che non permette domande e non tollera dubbi o sottolineature diverse; che mortifica la ricerca intellettuale in schemi rigidi e sterili (si pensi all’attuale situazione della ricerca filosofica e teologia nei nostri ambienti). “Se si parla di Dio – scriveva Carlo Maria Martini – occorre farlo con serietà. Altrimenti è meglio non avere il suo nome sulle labbra”.

https://www.globalist.it/tendenze/2024/10/05/perche-bisogna-contrastare-il-rischio-che-la-fede-cattolica-possa-essere-ridotta-ad-una-ideologia/



SCUOLA, STREET ART E NUOVE METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO

In marsica un innovativo progetto di formazione dell’IIS Ovidio Di Sulmona

Sulmona, 5 ottobre 2024. Avezzano e Aielli protagonisti della residenza MAB Street Art, un percorso innovativo, sperimentale e residenziale di formazione dedicato a docenti, dirigenti scolastici e studenti di scuole di ogni ordine e grado. L’iniziativa di formazione è parte del più ampio programma “Mountain of Data (MOD)”, coordinato dall’Istituto “Ovidio” di Sulmona (L’Aquila), una delle scuole polo referenti, a livello nazionale, per lo sviluppo di modelli innovativi di didattica digitale del PNRR Istruzione.

Il corso è iniziato ieri, al castello Orsini-Colonna di Avezzano, dove studenti, dirigenti e professori arrivati da tutta Italia si sono ritrovati per parlare di street art, ma anche di nuove metodologie di insegnamento, quali l’outdoor learning, processo di formazione sul territorio. Proseguirà e si concluderà oggi a Borgo Universo, ad Aielli. Durante la giornata di ieri, alla quale ha dato il suo saluto anche il primo cittadino di Avezzano, Giovanni Di Pangrazio, i formatori Lorenzo Micheli e Massimiliano Ventimiglia, insieme al Dirigente scolastico dell’IIS “Ovidio” – Sulmona, Caterina Fantauzzi, hanno dato a tutti i partecipanti informazioni e strumenti per l’attività di mappatura del territorio che li vedrà impegnati oggi, ad Aielli, per lo studio emotivo, artistico e geografico del borgo, finalizzato alla progettazione di un’opera di street art, attraverso l’impiego di nuovi strumenti e metodologie di ricerca e di insegnamento-apprendimento.

“L’iniziativa di formazione è un’opportunità unica per sperimentare e imparare insieme, attraverso due modelli di apprendimento complementari che combinano arte e cittadinanza digitale: Outdoor Learning e Art Based Learning”, spiega la Dirigente Fantauzzi. “E sarà altrettanto importante svolgere questa residenza artistica ad Aielli, nel cuore dell’Appennino abruzzese, replicando un’esperienza che si è tenuta, con successo, già in altre parti d’Italia, ma facendo proprie le peculiarità di questo borgo che da qualche anno ha sposato la Street Art come strumento di rilancio e crescita del territorio”. Senza dimenticare la gente del posto e le stelle che, grazie alla Torre e all’osservatorio, contribuiscono a rendere unico il paese e offriranno, oggi, suggestioni preziose a tutti i corsisti in cammino lungo le sue strade, alla ricerca di ispirazione per la progettazione di un’altra opera d’arte “di strada”.

Annalisa Civitareale




I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO

Erga Omnes organizza iniziative gratuite

Chieti, 5 ottobre 2024. In occasione della Settimana della Dislessia, dal 7 al 13 ottobre 2024, Erga Omnes organizza incontri gratuiti, per i genitori e i loro figli, sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Le attività si svolgeranno presso la sede operativa dell’Associazione Erga Omnes in via Monte Grappa n. 176 a Chieti Scalo (ex centro sociale San Martino).

È previsto un incontro su appuntamento rivolto ai genitori di bambini con DSA, a supporto del percorso da intraprendere dopo la diagnosi e il tipo di trattamento da effettuare per il singolo soggetto. Verrà svolto, inoltre, un laboratorio, giovedì 10 ottobre, dalle ore 17.00 alle ore 18.30, rivolto a bambini e ragazzi, dai 7 ai 13 anni, che presentano un Disturbo Specifico dell’Apprendimento.

L’obiettivo è potenziare le abilità di Lettura, Scrittura e Calcolo attraverso esercizi e giochi pratici che stimolano la memoria e l’attenzione. Ad occuparsi dell’iniziativa sarà la psicologa volontaria Sonia Chisena, specializzata in DSA e altri disturbi del Neurosviluppo. Le iscrizioni sono aperte e i posti sono limitati.




#DOMENICALMUSEO

Torna domani, domenica 6 ottobre. L’entrata gratuita

l’Aquila, 5 ottobre 2024. Il 6 ottobre si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese, nei musei e nei parchi archeologici statali.

MuNDA: è possibile visitare la mostra appena inaugurata Tra forma e figura. Fulvio Muzi e la sperimentazione pittorica negli anni Sessanta a cura di Federica Zalabra e Paolo Muzi. Fino all’8 dicembre.

Protagonista della scena artistica e culturale abruzzese del Novecento la mostra omaggia il pittore a quarant’anni dalla sua scomparsa. L’esposizione è incentrata su tre dipinti delle collezioni del Museo in dialogo con  opere e documenti inediti concessi dalla famiglia dell’artista.

Sono inoltre appena tornate, dopo un accurato restauro eseguito da Giovanni Gualdani, le opere:

– Maestro di Fossa, Presentazione al tempio, sec. XIV, dipinto su tavola                                                                         

– Giacomo da Campli, Madonna in trono adorante con il Bambino, sec. XV seconda metà, dipinto su tavola

– Bernardino di Cola del Merlo e Sebastiano di Cola da Casentino, Madonna in trono con il Bambino, San Michele Arcangelo, Arcangelo Gabriele, San Bonaventura, San Sebastiano, angelo con corona in mano, angeli musicanti, Cristo tra apostoli e angeli, ultimo quarto del XV sec. (post 1487), dipinto su tavola

Castello Cinquecentesco: apertura del Mammut  dalle 9 alle 19:00 ultima entrata ore 18:30

Parco Archeologico di Amiternum aperto dalle 8:30 alle 13:30




LA MEZZA MARATONA COSTA DEI TRABOCCHI

La presentazione della seconda edizione

Atessa, 5 ottobre 2024. Torna la Costa dei Trabocchi-BCC Half Marathon. La seconda edizione della manifestazione sportiva si svolgerà domenica 27 ottobre 2024. Preparativi a gonfie vele da parte del gruppo Podisti Frentani che organizza l’evento insieme alla Bcc Abruzzi e Molise.

La mezza maratona, sotto l’egida della Fidal, si corre sulla spettacolare Via Verde della Costa dei Trabocchi, con partenza dal porto di Ortona e arrivo a Fossacesia.

Le iscrizioni proseguono fino al raggiungimento di 1.000 atleti.

Nel 2023 sono stati più di 800 i partecipanti giunti da ogni parte d’Italia che hanno reso memorabile la prima edizione. Anche quest’anno le premesse sono più che positive in virtù del superamento di quota 900 iscrizioni, oltre al fatto che le strutture ricettive della zona sono già state prenotate dai tanti podisti fuori che arriveranno da fuori regione.

La mezza maratona, nei dettagli, sarà presentata dagli organizzatori martedì 8 ottobre prossimo, ad Atessa, in Casa BCC Abruzzi e Molise, in Corso Vittorio Emanuele 131, nel centro storico, con inizio alle 10:30.




PROGETTO DI COMUNITÀ ENERGETICA TERRITORIALE

Inaugurato a Palazzo Baldoni, lo Sportello Amico della selezionata Azienda CER&GO che supporterà il comune nella promozione e costituzione della CER

Montesilvano, 5 ottobre 2024. Il progetto della Comunità Energetica di Montesilvano sta muovendo i primi passi. In seguito alla pubblicazione dell’avviso di manifestazione di interesse per la ricerca di un facilitatore territoriale che potesse supportare il Comune di Montesilvano nella creazione di comunità energetiche rinnovabili di cui all’art.31 del D.Lgs. n. 199/2021, in esecuzione della deliberazione di giunta comunale n. 247 del 18/10/2023, è stato selezionato il progetto elaborato dall’azienda CER&GO Srl di Collecorvino.

La Comunità Energetica (o Comunità Energetica Rinnovabile – C.E.R.) è un’associazione tra utenti produttori e consumatori di energia i cui membri possono produrre, accumulare e scambiare energia rinnovabile al fine di ottenere benefici ambientali, sociali ed economici.

In riferimento al progetto, il Comune di Montesilvano è quindi soggetto sostenitore dell’iniziativa, promuovendo la costituzione del soggetto giuridico CER e il suo sviluppo. Nello specifico, il progetto della CER Montesilvano si articolerà in diverse fasi, quali costituzione del soggetto giuridico, apertura della manifestazione di interesse ai cittadini interessati ad aderire all’iniziativa, identificazione degli impianti esistenti di proprietà del cittadino, PMI, associazioni che possono aderire alla CER secondo le conformità del dettato normativo, attivazione della comunità energetica sul portale GSE, serate informative per presentare il progetto alla cittadinanza.

A tal proposito, per fornire costanti aggiornamenti circa lo sviluppo della Comunità Energetica Rinnovabile, il comune ha pubblicato nel suo sito web una pagina informativa e pubblicato una manifestazione di interesse aperta ai cittadini che desiderano aderire al progetto, sia come membri produttori sia come membri consumatori.

È stato inoltre inaugurato proprio questa mattina, uno Sportello CER informativo presso gli spazi del comune a Palazzo Baldoni in Piazza Indro Montanelli, a Montesilvano dove è possibile trovare maggiori informazioni circa le modalità di adesione al progetto. Lo Sportello CER sarà aperto a partire dal 4 ottobre tutti i lunedì e i mercoledì dalle 10 alle 13. Nelle prossime settimane, poi, la ditta Cer&Go proporrà degli incontri a tema che avranno luogo  direttamente nei principali quartieri della città, per informare e sensibilizzare la cittadinanza.

Successivamente alla raccolta delle manifestazioni di interesse, per tutti i soggetti aderenti verrà avviata la fase di raccolta documentale e di informazioni necessarie alla redazione delle pratiche burocratiche per l’adesione alla comunità e alla presentazione dell’istanza al GSE, l’ente competente in materia. Per i soggetti interessati a partecipare come produttori, su richiesta, potrà essere effettuato anche uno studio di fattibilità per approfondire i vantaggi legati alla realizzazione di un impianto fotovoltaico da inserire successivamente all’interno della comunità energetica.

“Le comunità energetiche sono una grande opportunità per il nostro territorio e per le iniziative solidali che andranno a supportare, non solo perché portano vantaggi reali e permettono di combattere situazioni di povertà energetica, ma soprattutto perché ci educano ad intraprendere con un primo passo un percorso di vera transizione energetica e culturale” – afferma Ottavio De Martinis, Sindaco di Montesilvano.

“Siamo felici di ospitare la CER&GO a Palazzo Baldoni, nel cuore della nostra attività politica e amministrativa, a stretto contatto con la cittadinanza. L’amministrazione è pronta e lieta a supportare e incentivare azioni di questo tipo, a beneficio della collettività con evidenti risvolti positivi di natura sociale, culturale ed economica”.

“Siamo felici ed onorati di essere stati selezionati come partner tecnico di questa iniziativa che porrà forte attenzione alle esigenze del territorio e dei suoi cittadini” afferma Dorindo Di Costanzo, AD di CER&GO.

“Il nostro gruppo è a disposizione di aderenti e cittadinanza per supportarli in questo percorso volto alla sostenibilità che siamo certi porterà negli anni a venire numerosi nuovi cambiamenti. E la CER è solo il primo di questi”.

CER&GO Srl

CER&GO gestisce le fasi preventive di progettazione CER, la creazione di utenti prosumer/consumer, l’installazione di dispositivi SNOCU di Regalgrid® per monitoraggio e contabilizzazione, la predisposizione della documentazione per l’accesso agli incentivi previsti dalla normativa per le CER, la realizzazione di impianti fotovoltaici e relative domande di allaccio per Comunità Energetiche Rinnovabili e Sistemi di Autoconsumo Collettivo. Tutti gli impianti fotovoltaici realizzati da CER&GO sono community ready; pertanto, già pronti in fase di installazione per poter partecipare ad una CER.




LA RISORSA IDROPOTABILE DEL GRAN SASSO

Al via le opere per la messa in sicurezza

L’Aquila, 5 ottobre 2024. Il Commissario Straordinario per la Sicurezza del Sistema Idrico del Gran Sasso, l’Ing. Pierluigi Caputi, ha il compito di sovraintendere alla progettazione, all’affidamento e all’esecuzione degli interventi indifferibili ed urgenti volti a fronteggiare la situazione di grave rischio idrogeologico e conseguire adeguati standard di qualità delle acque e di sicurezza idraulica del sistema idrico del Gran Sasso.

Fin dal suo insediamento la Struttura Commissariale ha potuto contare sul proficuo supporto del Sistema istituzionale di cui ha apprezzato la piena collaborazione; dal Presidente della Giunta Regionale ai Prefetti di Teramo e L’Aquila. Ugualmente fattiva la sinergia tra Commissario Straordinario e vertici dei Soggetti Gestori del Sistemo Idrico Integrato con l’imprescindibile necessità di tutelare la qualità delle acque potabili ed assicurare la continuità del servizio durante i lavori. Attenzione e massima disponibilità anche da parte dei Sindaci dei Comuni Capoluogo di Teramo e L’Aquila e dei Presidenti delle Province di Teramo e l’Aquila.

Va considerato inoltre che le attività del Commissario, che si svolgono all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, non possono prescindere da una intensa concertazione con l’Ente Parco. 

Ciò premesso, si conferma l’inizio dei primi lavori con la chiusura parziale delle gallerie del Gran Sasso dal 14 ottobre fino a fine novembre, come già diffuso dalla stampa. Al fine di minimizzare i disagi le perforazioni di sondaggio saranno eseguite giorno e notte.

In ragione delle previsioni di legge, il Commissario Straordinario ha potuto affidare alla Società Italferr S.p.A. – società a totale capitale pubblico, con specifica esperienza nei grandi progetti infrastrutturali in galleria, la redazione del Progetto di Fattibilità Tecnica ed Economica (P.F.T.E.), per la messa in sicurezza della risorsa idropotabile scaturente dalle gallerie del Gran Sasso. Progetto che, una volta definito, permetterà di procedere all’appalto delle opere. 

Di fronte alla problematica tanto complessa, il Commissario Straordinario, come da legge, ha definito gli Obiettivi Strategici, tra i quali:

·         la salvaguardia e la tutela della risorsa idrica destinata ai fini idropotabili (con il rispetto della distanza di 10 metri da possibili agenti inquinanti, come da D.lgs. n. 152/2016);

·         la mobilità veicolare;

·         il regolare funzionamento dei Laboratori di Fisica Nucleare del Gran Sasso

·         Il minimo impatto ambientale (minimizzazione delle alterazioni dei parametri e degli indicatori ambientali degli habitat naturali locali);

·         la minima alterazione dell’equilibrio idrogeologico ed idraulico ad oggi consolidato;

·         il mantenimento della dotazione idropotabile prelevata attualmente, senza diminuzioni notevoli e/o durature.

Per poter procedere alla progettazione Italferr ha evidenziato la necessità di un quadro conoscitivo più dettagliato delle caratteristiche dell’acquifero e pertanto nei prossimi giorni avvierà una serie di indagini geognostiche e specifiche prove non invasive che per lo più saranno effettuate all’interno delle gallerie.

Saranno pertanto realizzati alcuni saggi di perforazione con il contestuale monitoraggio dei parametri atti a definire la futura e verificare correttamente la soluzione progettuale di messa in sicurezza della captazione idropotabile.

I lavori in galleria non sono compatibili con il traffico veicolare e quindi determineranno la chiusura intervallata dei due tunnel ed il conseguente traffico alternato di attraversamento del Gran Sasso per la galleria non oggetto dei lavori.

La gestione della sicurezza stradale e dei relativi presidi è di competenza della concessionaria autostradale Strada dei Parchi S.p.A. con il concerto del Compartimento regionale e del Centro Operativo della Polizia Stradale e più in generale delle Prefetture dell’Aquila e di Teramo.

Nel frattempo, si sono succedute costanti riunioni fra i progettisti di Italferr e i vertici dei Soggetti Gestori del Sistema Idrico Integrato, la Gran Sasso Acqua S.p.A. e la Ruzzo Reti S.p.A. al fine di calibrare le attività e la loro gestione con l’imprescindibile necessità di tutelare la qualità delle acque potabili ed assicurare la continuità del servizio durante i lavori.

Ecco, dunque, l’importanza di un lavoro di squadra per raggiungere l’obiettivo non più rinviabile, mettere in sicurezza in maniera definitiva una preziosa e indispensabile risorsa naturale, l’acqua del Gran Sasso, che arriva nelle case di circa 500.000 mila abruzzesi.




LISTE DI PROSCRIZIONE E CENSURA

Dopo Scurati Telemeloni colpisce la scrittrice   Di Pietrantonio. Chi non vota i partiti al potere non può comparire

Chieti, 5 ottobre 2024. Da  un’intervista rilasciata a Luca Telese, neodirettore del quotidiano abruzzese Il Centro, da Donatella Di Pietrantonio, una delle più importanti scrittrici italiane, le cui opere hanno avuto i più significativi riconoscimenti, dal premio Campiello al premio Strega, apprendiamo della gravissima opera di  censura che sarebbe stata messa in atto dalla Rai nei suoi  confronti.

Un episodio che, nella sostanza e nei modi, sarebbe  indicativo di come   sia ridotto il servizio pubblico in versione Tele Meloni.

I fatti, alla scrittrice era stato richiesto di scrivere un monologo sull’Abruzzo per il programma televisivo Che sarà, ma il lavoro, apprendiamo essere stato  inspiegabilmente  censurato e mai mandato in onda.

Ciò sarebbe avvenuto, secondo quanto viene riportato, non per i contenuti ma perché sul quotidiano la Repubblica la scrittrice avrebbe dichiarato, alla vigilia delle elezioni regionali abruzzesi, il suo voto per il candidato del centro sinistra Luciano D’Amico.

Si tratterebbe di un’operazione vergognosa chiaramente comandata dalla politica. Talmente vergognosa che la Rai non avrebbe avuto nemmeno il coraggio di avvisare  direttamente la scrittrice dell’impossibilità di mandare in onda il monologo, ma  la sua casa editrice,  usando come motivazione la par condicio. Naturalmente una scusa del tutto estranea ai contenuti del monologo.

Una vicenda, quindi, inquietante e gravissima che  ci rimanda  a quanto fatto ad un  altro grande scrittore italiano, Antonio Scurati: in quel caso la censura era stata sui contenuti di un monologo sul fascismo, in questo caso evidentemente per  un’intenzione di voto in un’elezione locale espressa in un’altra sede. Siamo  alla censura con liste di proscrizione contro coloro che hanno l’ardire di voler difendere i propri diritti civili e politici e che dichiarano pubblicamente il loro voto per candidati che non appartengono all’attuale maggioranza.

Depositerò oggi stesso un’interrogazione urgente ma questo ennesimo episodio conferma, qualora qualcuno ne avesse ancora bisogno, la necessità inderogabile di una riforma profonda della Rai, restituendo a questa fondamentale azienda del paese libertà, indipendenza e qualità nell’offerta.

Michele Fina

Senatore della Repubblica PD




LA D’ANNUNZIO PARTNER DEL PROGETTO AICS-CASTES

Inaugurato il Laboratorio di Geoscienze in El Salvador 

Chieti, 5 ottobre 2024. Si è svolta, il 2 ottobre scorso, presso l’Università di El Salvador (UES), l’inaugurazione del Laboratorio di Geoscienze, realizzato nell’ambito del Progetto CASTES, al quale partecipa l’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara in partnership con l’Università degli Studi di Palermo.

Il Progetto CASTES, iniziato nel 2021 e finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) per un importo di circa 1,5 milioni di euro, ha l’obiettivo di istituire e sviluppare il Corso di Laurea in Ingegneria Geologica nella Facoltà di Agronomia della UES. Il taglio del nastro da parte del Rettore della UES, Juan R. Quintanilla, ha visto la presenza del Preside della Facoltà di Agronomia Nelson Granados, dall’Ambasciatore di Italia in El Salvador, S.E. Paolo E. Rozo Sordini, del Direttore AICS Centro America, Paolo Gallizioli, dei coordinatori di UNIPA e UNICH, Christian Conoscenti e Mario L. Rainone.

Oltre a tantissimi studenti, erano presenti anche le rappresentanze dei principali Organismi Pubblici e Imprese Private che operano nei settori della Geologia, della gestione delle risorse naturali e del rischio sismico, vulcanico e idrogeologico in El Salvador.

“È un progetto complesso e ambizioso – spiega il professor Mario L. Rainone, coordinatore delle attività di formazione e ricerca del Progetto per la d’Annunzio – È la prima volta, infatti, che la Cooperazione italiana finanzia un progetto di formazione universitaria anche dei docenti, che prevede il coinvolgimento di professionalità tecnico-scientifico differenti e l’organizzazione e coordinamento dei percorsi formativi e la mobilità da e verso il Salvador di docenti e studenti.

È un giorno importante per questa iniziativa – aggiunge il professor Rainone – Il Laboratorio appena inaugurato, dotato di strumenti moderni, consentirà agli studenti di accrescere le proprie competenze, di perfezionare le proprie abilità. Al tempo stesso anche i nostri docenti e ricercatori, alla loro prima esperienza di cooperazione internazionale, hanno avuto e avranno, nei prossimi due anni, una grande opportunità, Da un lato conosceranno realtà tecniche e socioeconomiche nuove e differenti, potendo così apprendere come operare in Paesi in via di Sviluppo, con capacità e flessibilità, dall’altro potranno trasferire concretamente il proprio know-how tecnico e scientifico. In particolare, consente di trasferire, nel campo della Geologia Applicata, la grande esperienza maturata dai nostri docenti. Questo progetto innovativo per la d’Annunzio – conclude il professor Mario L. Rainone – aumenta la visibilità internazionale nostro Ateneo e sviluppa ulteriormente le sue relazioni con Paesi lontani”.




THE RESOLUTION CODE OF THE INFLAMMATORY RESPONSE, MEDIATORS AND MECHANISMS

Conferenza del Professor Charles N. Serhan, della Harvard Medical School Sala Convegni CAST – 7 ottobre 2024 – ore 11:30

Chieti, 5 ottobre 2024. Il prossimo 7 ottobre 2024, alle ore 11:30, presso la Sala Convegni del Center for Advanced Studies and Technology (CAST) dell’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, il Prof. Charles Serhan terrà una conferenza dal titolo “The Resolution Code of the Inflammatory Response, Mediators and Mechanisms”. Charles Serhan è Professore di Anestesiologia (Biochimica e Farmacologia) presso la Harvard Medical School di Boston, è Direttore del Center for Experimental Therapeutics and Reperfusion Injury (CETRI) al Brigham and Women’s Hospital e Co-Direttore del Brigham Research Institute.

Il Prof. Serhan è leader mondiale nel campo della risposta infiammatoria e della sua risoluzione. I suoi studi hanno portato alla scoperta di una serie di molecole lipidiche che derivano dal metabolismo di acidi grassi poliinsaturi e complessivamente definite “Specialized Pro-resolving Lipid Mediators”. Queste molecole promuovono la risoluzione dell’infiammazione e la riparazione tissutale. In numerosi modelli preclinici hanno dimostrato notevole efficacia nel trattamento di patologie caratterizzate da marcata componente infiammatoria, come artrite reumatoide, malattie cardiovascolari e neurodegenerative, malattie infiammatorie intestinali e neoplasie.

Alcune di queste molecole sono adesso in fase di sperimentazione clinica. Nel corso della sua conferenza il professor Serhan presenterà le ultime scoperte del suo laboratorio (http://serhanlab.bwh.harvard.edu/) e le loro potenziali applicazioni terapeutiche. L’evento è aperto a studenti, ricercatori, docenti e professionisti del settore medico-scientifico.

“La presenza del professor Serhan presso la nostra Università – sottolinea il professo Mario Romano, direttore del laboratorio di Medicina Molecolare del CAST e coordinatore del gruppo di ricerca che ha organizzato l’evento – rappresenta un’occasione di straordinario valore scientifico e formativo. I suoi studi pionieristici stanno ridefinendo la nostra comprensione dei processi patobiologici legati all’infiammazione, e aprono nuove prospettive per lo sviluppo di terapie mirate. Siamo entusiasti di poter offrire ai nostri studenti e ricercatori la possibilità di ascoltare un’autorità mondiale in questo settore.”

Maurizio Adezio

Sarà possibile seguire la conferenza anche a distanza collegandosi al seguente link:

https://teams.microsoft.com/l/meetup-join/19%3a87342aac05cc4f759f0fb63ced969b1c%40thread.tacv2/1725878688303?context=%7b%22Tid%22%3a%2241f8b7d0-9a21-415c-9c69-a67984f3d0de%22%2c%22Oid%22%3a%22cfaf0a76-15eb-4852-832e-f05111eb0792%22%7d




CHIAMATECI PARTIGIANE!

Spettacolo, escursione e degustazione domenica 6 ottobre 2024, ore 15:00 Villa Capuani-Celommi

Torricella Sicura, 5 ottobre 2024. La Compagnia Teatrale dei Merli Bianchi, in collaborazione con la Fondazione Pasquale Celommi ETS, il Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, il Centro Studi Joyce Lussu e l’Associazione Dafne, presenta, domenica 6 ottobre 2024 alle ore 15:00, lo spettacolo di musica e teatro Chiamateci Partigiane! presso gli spazi esterni della Villa Capuani-Celommi di Torricella Sicura.

La manifestazione rende omaggio a tutte le donne partigiane, note e sconosciute, che non hanno semplicemente contribuito alla lotta, ma che hanno reso possibile, con il loro fondamentale apporto, la Resistenza stessa. Allo spettacolo seguirà un’escursione nei luoghi della Resistenza teramana, lungo i sentieri di Bosco Martese, e una degustazione finale.

È necessaria la prenotazione, da effettuarsi al numero 328 1415897.