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TERRE SONANTI: LUNGO IL CAMMINO DEL MAMMUT

Prossima tappe ad ocre e fossa, con laboratori, lezioni di archeologia e storia, arte e musica

L’Aquila, 12 ottobre 2024. L’arrivo del mammut nei comuni attiva processi, crea connessione, stimola la creatività e la voglia di fare, esaltando valori e competenze locali. Per noi è stata l’occasione, ad esempio, per fare un laboratorio di canto e musica che ha coinvolto gli alunni della scuola primaria e i loro nonni, a creare ponti e legami tra le generazioni”. Nelle parole della professoressa Rosella Pezzuti, responsabile della Unità educativa musicale di Poggio Picenze, il senso e il vero obiettivo del cammino, fisico e simbolico in 13 comuni dell’Aquilano del mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti.

Un viaggio partito dal castello cinquecentesco dell’Aquila, sede del Museo nazionale d’Abruzzo, dove è custodito il fossile originale del Mammuthus meridionalis vestinus, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito, capofila del progetto.

Dopo le tappe dell’Aquila, Scoppito e Campotosto, grande partecipazione nello scorso week end a Barisciano e Poggio Picenze, dove rispettivamente si sono esibiti tra gli altri, il gruppo teatrale dell’associazione culturale Il Sito, con lo spettacolo “Ru Mammut”, le bambine e i bambini di Barisciano in una performance di danza, ed è stata allestita una suggestiva mostra sulla civiltà della pastorizia. Mentre a Poggio Picenze c’è stata la citata restituzione del laboratorio di canto intergenerazionale con nonne e i nonni, le bambine e i bambini, con la collaborazione della scuola primaria di Poggio Picenze dell’istituto Comprensivo di Navelli. Ad accogliere il mammut anche i sindaci di Barisciano, Fabrizio D’Alessandro, e di Poggio Picenze, Antonello Gialloreto, oltre alla direttrice artistica di Terre Sonanti, Silvia Di Gregorio.

E altrettanto ricche di sorprese saranno le prossime tappe.

Sabato 13 ottobre ad Ocre, in piazza San Martino, nella frazione di San Martino d’ Ocre alle ore 18, in programma “Ma ma ma mamuuuut!” , con protagoniste e bambine e i bambini della scuola primaria di Ocre, un intervento teatrale  curato da Antonella Lattanzi preparato nel corso di laboratori tenuti nei giorni precedenti. E ancora il laboratorio di cucito e pittura, “Ritagli di sto…ria”, curato dall’associazione SanPanfiliAmo e dal gruppo Stelle Sospese, “Ricordi di un viaggio”, curato dalle associazioni “Il Castellano”, “La Solagna” e “Poli SMart 1987”, che racconta il territorio di Ocre, la sua montagna, i conventi di Sant’ Angelo e Santo Spirito e il celebre castello che domina la conca aquilana. Musiche e canti di Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. Interverrà il Sindaco Gianmatteo Riocci. Rinfresco e buffet a cura del ristorante “ La Radice”

Domenica 13 ottobre, alle ore 16 il Mammut sarà a Fossa in piazza Gemona, e ad accoglierlo ci sarà l’installazione artistica realizzata nel corso dei laboratori partecipati condotti dal MuBAQ- Museo dei Bambini L’ Aquila, dal titolo “ Accogliamo il Mammut con creatività”. Canti e musiche di Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. La storica dell’arte Roberta Ianni racconterà il ritrovamento della necropoli e la stratificazione di civiltà che testimonia,  nonchè di Fossa, “terra delle beatitudini”, con i suoi i santi, conventi e la meravigliosa chiesa di Santa Maria ad Cryptas. Interverrà  il sindaco Fabrizio Boccabella. -Rinfresco e buffet in collaborazione con la Proloco di Fossa.

Come sempre ci saranno le narrazioni teatrali di Alberto Santucci, e la mostra delle opere dedicate al mammut realizzate dalla classe 3A del Liceo Artistico F. Muzi – L’ Aquila.

Nel frattempo, sono stati anche attivati in tutti i plessi scolastici dei Comuni partner, i laboratori artistici di realizzazione di libri d’arte ispirati al Mammut condotti da Debora Frasca e Francesca Racano.

Il progetto “Terre sonanti – il Mammut” è finanziato dai fondi Restart, con capofila il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

La realizzazione del Mammut ha coinvolto oltre 70 persone coordinate dall’artista Massimo Piunti, affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione: un gigante mobile sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti.

Queste le successive tappe: sabato 19 ottobre Villa Sant’Angelo, domenica 20 ottobre Sant’Eusanio, sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini, domenica 27 ottobre Fagnano. Infine, domenica 3 novembre Fontecchio, sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.

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