TI PRESENTO UN CLASSICO

Chiude con Giulia Ciarapica e l’appuntamento su Buzzati

Francavilla al Mare, 17 ottobre 2024.  Con Giulia Ciarapica e “Poema a fumetti” di Dino Buzzati chiude il progetto “Ti presento un classico” a Francavilla al Mare: l’appuntamento è previsto per sabato 19 ottobre alle ore 19.00 presso l’Auditorium Sirena.

“Ti presento un classico” fa parte di “Libridine” (finanziato dal Cepell) e collaborano a questo progetto al fianco dello stesso Comune guidato dal Sindaco Luisa Russo con il grande supporto dell’Assessore alla Cultura Cristina Rapino, Fonderie Ars e Identità Musicali ed inoltre la Scuola Macondo; la direzione artistica è dello scrittore abruzzese Peppe Millanta, Direttore artistico altresì di SquiLibri – Festival delle  Narrazioni di Francavilla al Mare.

“Capita nella vita di fare cose che piacciono senza riserve, cose che vengono su dai visceri. Poema a fumetti è per me una di queste, come Il deserto dei Tartari, come Un amore.” Così Dino Buzzati presentava ai suoi lettori questo libro “Poema a fumetti”, troppo a lungo sottovalutato, se non dimenticato. Uscito con grande scalpore nel settembre 1969, è infatti rimasto per decenni irreperibile nelle librerie. In questa rilettura in chiave moderna del mito di Orfeo ed Euridice, Buzzati parla di sé stesso, concentrando in 208 tavole a colori tutti i temi a lui più cari, a partire dall’eterno dialogo tra la vita e la morte.

“Poema a fumetti è senza ombra di dubbio uno dei capisaldi della letteratura disegnata italiana essendo il primo graphic novel della nostra tradizione, scritto da una delle più grandi firme del Novecento, Dino Buzzati; è estremamente attuale e ripropone attraverso il disegno i temi cari all’autore: il mistero, l’erotismo, la malinconia. Concludiamo Ti presento un classico che ci ha fornito nel corso dei mesi tanti spunti di riflessione, con una conoscenza più solida del realismo fantastico di Buzzati” anticipa Millanta.

Attraverso un raffinato gioco di citazioni e autocitazioni, l’omaggio ad artisti di ogni epoca, la contaminazione di generi, queste pagine svelano l’intero universo creativo di Dino Buzzati, i suoi riferimenti culturali, le fonti di ispirazione, le suggestioni infantili, gli interessi di adulto, il metodo di lavoro. Dunque “Poema a fumetti” è un libro che ne racchiude in sé molti altri, come solo i capolavori possono fare.

Giulia Ciarapica, classe 1989, una laurea specialistica con lode in Filologia moderna presso l’università degli Studi di Macerata. È book influencer, collaboratrice giornalistica e scrittrice. Ha curato la rubrica Food&Book per Huffington Post Italia fino al 2017 e fino al 2019 con Il Messaggero, attualmente collabora con Il Foglio.

È ideatrice del progetto scolastico Surfing on books, insegna ai ragazzi come si scrive una recensione e come si legge (e si analizza) un libro. Lezioni singole o laboratori di 6 o 8 ore: per scuola medie e superiori. Insegna critica letteraria alla Scuola Passaggi, letteratura italiana del Novecento per l’agenzia letteraria Chi ti credi di essere e tiene il corso di promozione del libro in Rete per l’agenzia editoriale Langue&Parole.

Collabora con le Scuderie del Quirinale seguendo il gruppo di lettura “Il filo nascosto”. Nel 2018 pubblica con Cesati Editore il saggio “Book blogger. Scrivere di libri in Rete: come, dove, perché”. Nel 2019 esce il romanzo d’esordio, “Una volta è abbastanza” (Rizzoli), finalista al Premio Flaiano under 35, vincitore del premio Zocca giovani – Marco Santagata e del Premio Viva Gioconda – Salvatore Fiume opera prima. L’ultimo romanzo è “Chi dà luce rischia il buio” (Rizzoli, 2022).

News e appuntamenti sono sulla pagina social della @scuolamacondo. Per info la mail è scuolamacondo@gmail.com. L’appuntamento con Giulia Ciarapica è gratuito ed aperto a tutti. Si ricorda che “Libridine” è promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre




AGGIUDICATI LAVORI SULLE PROVINCIALI

Intervento avviato entro il mese di ottobre. Calvisi: “Lo stanziamento complessivo dell’appalto è di due milioni di euro”

Campotosto, 17 ottobre 2024.  Sono stati aggiudicati i lavori di rifacimento del manto stradale e della segnaletica sulle strade provinciali 577 e 2 di Campotosto.

“Si tratta di una risposta concreta ad un territorio che sconta più di altri le criticità dovute al terremoto. I lavori ricadono su tratte ricomprese prevalentemente nel comune di Campotosto e in parte residuale nella zona di confine con il comune dell’Aquila – dichiara Vincenzo Calvisi, consigliere provinciale di Fratelli d’Italia con delega alla Viabilità – Saranno avviati entro il mese di ottobre e si concluderanno in circa centoventi giorni. Lo stanziamento complessivo dell’appalto è di due milioni di euro, grazie a fondi stanziati dall’avanzo del Bilancio provinciale del 2023”.

I lavori sono stati aggiudicati dalla Provincia dell’Aquila all’impresa Costruzioni Generali di Emidio Pacifici Srl, con sede a Barete. Soddisfazione per l’intervento è stata espressa poi dal consigliere provinciale della Lega Gabriella Sette, presidente della commissione Viabilità: “L’amministrazione guidata dal presidente Angelo Caruso è l’amministrazione dei fatti. Questi lavori confermano ancora una volta che al centro delle azioni dell’Ente provinciale c’è la volontà di riqualificare strade delle aree interne montane a forte vocazione turistica, dove da decenni non si vedevano interventi, e che rappresentano un importante collegamento con le province limitrofe di Teramo e Rieti”.

Infine, i consiglieri provinciali Calvisi e Sette, nel ringraziare il settore Viabilità della Provincia dell’Aquila, in particolar modo il dirigente Nicolino D’Amico e il responsabile del procedimento Wanda Paolini, spiegano che “nonostante le criticità legate alla carenza di personale è stato avviato un intervento chiave, che è tra le nostre priorità di mandato”.




LA GUERRA È UN FENOMENO COMPLESSO

La guerra nasce dalla perdita di convinzioni e principi morali autentici. Presenta fattori istituzionali, geopolitici, economici, territoriali, storici ma anche antropologici

di don Rocco D’Ambrosio

Globalist.it 17 ottobre 2024. La frase di Shakespeare è abbastanza nota: “Lussuria, lussuria; sempre guerra e lussuria; non c’è nient’altro che rimanga di moda» (Troilo e Cressida). Eppure, l’attuale scenario mediorientale, in parte anche quello ucraino e di diversi altri conflitti esistenti nel mondo, mi portano quasi a “riscrivere” l’affermazione del Bardo “Follia, follia: sempre guerra e follia; non c’è nient’altro che rimanga di moda”.

La guerra è un fenomeno complesso: presenta fattori istituzionali, geopolitici, economici, territoriali, storici… ma anche antropologici.  “Il comportamento aggressivo delle persone, leader inclusi – scriveva Eric Fromm – quale si manifesta nelle guerre, nel crimine, nelle liti personali e in tutte le modalità di comportamento distruttive e sadiche, deriva da un istinto innato, programmato filogeneticamente, che cerca l’occasione propizia per manifestarsi” (The anatomy of human destructiveness). E questo desiderio di distruttività verso se stessi, gli altri, la natura e Iddio, in coloro che detengono un potere, può portare a vere e proprie forme di follia. Leggo in questo modo alcune azioni di Netanyahu, i militanti Hezbollah, Putin, Zelens’kyj, i leader iraniani. Ovviamente, proprio perché parliamo di un fenomeno complesso, anche i gradi e le forme di follia sono diverse, ma nella loro essenza fanno capo alla stessa matrice. È come l’influenza che ha vari ceppi, ma sempre influenza è.

Ma cosa è successo nella testa e nel cuore di questi leader? Una terribile perdita (o assenza) di convinzioni e principi morali autentici, un costante tradimento delle loro Costituzioni e dei trattati di diritto umanitario internazionale. Senza un’autentica formazione e da una verifica costante, la violenza, da remota tentazione, diventa realtà molto probabile, anche con l’incentivo della corruzione dei fabbricanti di armi esercitata su popoli e governi. Senza dimenticare che, come dice Guardini, quanto più grande è il potere, tanto più forte è la tentazione di scegliere la soluzionepiù facile, cioè quella della violenza. Senza dimenticare che i veri e unici beneficiati dalla guerra sono i produttori e commercianti di armi. Tutti gli altri attori (politici, eserciti, diplomatici, imprenditori, leader religiosi e culturali) con la guerra ci perdono, chi più, chi meno!

La scena teatrale impone sempre una riflessione, che va oltre gli attori alla ribalta. Perché essi sono o diventano così violenti? La violenza nasce non nelle istituzioni, ma nella persona. In ognuno di noi si possono distinguere, secondo Platone, tre forze: quella concupiscibile (noi diremmo del desiderio), quella animosa (noi diremmo emotiva) e quella razionale. Esse sono tra di loro in relazione gerarchica: la ragione deve governare, sia le emozioni, sia i desideri, orientandoli verso il bene. Il conflitto nasce quando emozioni e desideri assumono il comando della persona e la razionalità soccombe; ciò accade quando la persona si abbandona ad una vita disordinata, fatta di piaceri ed istintività e non è educata ad una vita equilibrata, che Aristotele chiama virtuosa e saggia.

Anche la storia biblica conosce il rapporto tra potere e violenza e ne sono emblema i primi due re di Israele, Saul e Davide. La molteplicità degli eventi mostra come la stabilità della regalità dipenda dal valore dato alla forza: il regno è sicuro quando è stretta la fedeltà al Signore; solo allora il nemico non può vincere. Fragile diventa il regno quando si affida a braccia avide di potere, quando i cuori di molti sono inquinati da cupidigia e disordini relazionali. Gli autori biblici sono ben convinti che il potere scateni le varie cupidigie e le forme di idolatria che fanno allontanare i regnanti dalla via di Dio e lo fanno precipitare nella violenza, di cui, alla fine, resta lui stesso vittima.

Una riflessione merita anche il panorama dei leader di altri Paesi, in diversi modi coinvolti nei conflitti. A parte nobili eccezioni – il segretario UN Guterres e papa Francesco e pochi altri – la frenetica attività di alcuni capi di stato è anch’essa “shakespeariana”: “molto rumore per nulla”. Assistiamo a un’infinità di dichiarazioni fatte con il bilancino per non offendere nessuno e mandare in oblio le vittime di tutte le parti oppure, ancor peggio, fatte per carpire consensi interni e confermare equilibri elettorali. Che vergogna: le guerre usate per beghe nazionali. Per non parlare di viaggi diplomatici inutili che servono solo a spendere soldi pubblici, visto che alcune parti non vogliono affatto dialogare. Senza dimenticare le manifestazioni pacifiste un po’ miopi e sciocche che credono che il male sia tutto da una parte. Solo quando si assumerà la prospettiva delle vittime di ogni schieramento e territorio, forse solo allora ci sarà qualche spiraglio di pace. Intanto guerre e follie, purtroppo, non frenano la loro corsa, con la follia che cresce da una parte e la pochezza culturale e politica che fa spettacolo dall’altra. 

Herman Hesse nel lontano (!?) 1927 scriveva: “Due terzi dei miei concittadini leggono questa razza di giornali, leggono mattina e sera queste parole, vengono lavorati ogni giorno, esortati, aizzati, resi cattivi e malcontenti, e la fine di tutto ciò sarà di nuovo la guerra, la guerra futura che sarà probabilmente più orrenda di quella passata. Tutto ciò è semplice, limpido, tutti potrebbero capire e arrivare in un’ora di riflessione al medesimo risultato. Ma nessuno vuol riflettere, nessuno vuole evitare la prossima guerra, nessuno vuol risparmiare a sé e ai propri figli il prossimo macello di milioni di individui. Rifletterci un’ora, chiedersi un momento fino a qual punto ognuno è partecipe e colpevole del disordine e della cattiveria del mondo: vedi, nessuno vuol farlo…” (Il lupo della steppa). 




I SOLDI DELLE BANCHE. Ma quali sacrifici?

PoliticaInsieme.com, 17 ottobre 2024. Alla fine, tutti questi grandi “sacrifici” che i nostri due Robin Hood, Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti, hanno previsto per le banche si traduce in una cifra imprecisata, c’è chi parla di 2,5 miliardi, altri di 3,5, che in realtà sarà  un’anticipazione delle cosiddette DTA (deferrer tax asset uguale a imposte differite attive). Cioè, un’anticipazione delle imposte differite. Insomma, versano prima quello che comunque dovranno pagare.

Era stato tutto presentato come un accordo intercorso con l’Abi. Ma quest’ultimo, il “sindacato” delle banche, se ne è uscito con la seguente dichiarazione: «Il comitato esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana – si legge in una nota mentre è ancora in corso la riunione a Roma – udite le comunicazioni del Presidente Antonio Patuelli e del direttore generale Marco Elio Rottigni, ha deciso che l’Abi si esprimerà sul disegno di Legge di bilancio dello Stato quando sarà possibile esaminarne l’articolato».

Che cos’è, allora, una Legge di Bilancio sospesa?

Un gioco delle parti?

In ogni caso, una cosa al limite dell’ignobile agli occhi di quei tanti, ceto medio, poveri e semi poveri che non possono aspettare la lettura del testo per decidere se essere contenti o meno. Perché loro il carico fiscale lo subiscono senza se e senza ma.




CARUSO AL COMITATO DIRETTIVO UPI

L’Assemblea congressuale tornerà a riunirsi il 10 e 11 dicembre: “Sarà una occasione per fare un punto sul percorso che da anni stiamo portando avanti”

Roma, 17 ottobre 2024.L’Unione delle Province d’Italia (Upi) tornerà a riunirsi per il rinnovo delle cariche nazionali i prossimi 10 e 11 dicembre. La XXXV Assemblea congressuale, in cui verrà nominato il nuovo presidente Upi nazionale, rappresenta un momento fondamentale, una occasione per fare un punto sul percorso che da anni stiamo portando avanti e per ribadire l’impegno a proseguire con determinazione nelle azioni volte a garantire alle Province il pieno riconoscimento del loro ruolo nel sistema istituzionale del Paese”. A darne notizia è il presidente della Provincia dell’Aquila e vicepresidente nazionale dell’Upi, Angelo Caruso, a margine della riunione del Comitato Direttivo Upi, che si è tenuta questa mattina presso la sede di piazza Cardelli a Roma.

“Un ruolo quello delle Province che può essere valorizzato solo attraverso un sistema elettorale maggiormente rappresentativo, un quadro normativo certo e in grado di riconoscere le funzioni degli Enti provinciali, attraverso risorse e personale adeguati, che riescano ad assicurare il pieno esercizio delle funzioni per poter rispondere in modo efficace alle comunità”, ha aggiunto il presidente Caruso.

Nel corso del Comitato Direttivo sono stati approvati diversi documenti che vanno proprio in questa direzione: il manifesto programmatico per l’Assemblea congressuale, la bozza di modifica allo Statuto Upi, il Piano strutturale di Bilancio e il regolamento congressuale.

In particolare, “l’Assemblea di dicembre – ha ricordato ancora il vicepresidente Upi nazionale – tornerà su un tema sempre più centrale e per il quale è ormai urgente una discussione a tutti i livelli: a dieci anni dall’entrata in vigore della Legge 56 del 2014, “Riforma Delrio”, che ha svuotato le Province di funzioni, risorse e personale, è necessaria una riforma che dia nuovamente forza a territori e comunità oggi indeboliti e privati di servizi”.




TERME DI CARAMANICO, NESSUNA SORPRESA

Deserta anche la sesta asta, e la concessione delle sorgenti termali da parte della Regione Abruzzo resta senza affidatario. Venerdì mi recherò in Areacom per ritirare gli atti richiesti e mai trasmessi, e il 14 novembre si terrà la Commissione di vigilanza

di Antonio Blasioli, Vicepresidente del Consiglio Regionale

Caramanico Terme, 17 ottobre 2024. Qualche settimana fa avevamo pronosticato che il grave ritardo accumulato da Areacom e Regione Abruzzo in relazione alla sottoscrizione della concessione delle acque termali con la società vincitrice avrebbe determinato l’ennesima asta deserta. Effettivamente l’udienza svolta nella giornata odierna ha confermato come anche la sesta asta non abbia attratto partecipanti, sia per il lotto 1, quello relativo allo stabilimento termale, che per il lotto 2, quello della Reserve.

Giova ricordare come a seguito del susseguirsi dei ribassi i due lotti abbiano ormai raggiunto una base d’asta pari a 5.215.890,36 euro per le Terme e 7.074.088,35 euro per la Reserve (a fronte dei circa 10 milioni originari per la prima e i circa 14 per la seconda). Una cifra praticamente dimezzata che tuttavia non ha modificato l’annunciato esito dell’asta. Ma non poteva essere altrimenti considerato che dopo 9 mesi Areacom e Regione Abruzzo non sono neanche riusciti a sottoscrivere la convenzione per lo sfruttamento delle acque. Eppure, ricordiamo perfettamente le dichiarazioni del presidente Marsilio con cui lo scorso gennaio annunciava l’individuazione del soggetto aggiudicatario.

La gara è stata effettivamente assegnata da Areacom il 29 gennaio 2024 con determinazione n. 12, tuttavia l’affidamento è stato formalizzato solo 7 mesi dopo, il 27 agosto, a seguito della verifica dei requisiti. Sono trascorsi altri due mesi circa e la Convenzione non è ancora stata sottoscritta a causa di alcuni errori e carenze che ho già evidenziato qualche settimana fa. Da allora peraltro non mi sono ancora pervenuti gli atti richiesti ad Areacom. L’agenzia regionale per la committenza non è nuova a questi silenzi, per cui venerdì, al fine di acquisire la documentazione, mi recherò personalmente presso gli uffici come già fatto in precedenza per la vicenda Naiadi.

Intanto, prosegue inesorabile il depauperamento di patrimonio e territorio. Continuo a ritenere che la soluzione migliore sia quella prospettata dal Gruppo “Uniti per Caramanico”, contenuta in una mozione presentata in Consiglio comunale e bocciata dalla precedente amministrazione, e cioè che la Regione acquisti i beni e riunisca in una unica concessione beni immobili e sfruttamento delle acque. Tuttavia, se il Presidente Marsilio coltiva idee differenti è bene che le esponga pubblicamente, informi la cittadinanza, e soprattutto agisca. Quel che è certo infatti è che Caramanico e il comprensorio della Maiella non possono più attendere, che è sbagliato scorporare la concessione delle acque termali dal bene perché si potrebbero verificare anomale posizioni di vantaggio, e in questa situazione mi aspetto che anche il Tribunale fallimentare svolga al meglio il proprio lavoro nell’interesse dei creditori. Ricordo che solo il Comune di Caramanico vanta un credito nel passivo fallimentare di 2,5 milioni di euro, una somma in grado di mettere in ginocchio qualsiasi piccolo Comune.

Tanto per cominciare, si potrebbe tenere il 14 novembre la Commissione di vigilanza che ho chiesto al Presidente Mariani.




ALIMENTAZIONE SALUTARE E SOSTENIBILE

Venerdì 18 ottobre ore 18:30 seminario con il dottor Antonio Spadaccini presso la Casa del Popolo La Conviviale

Vasto, 17 ottobre 2024. La crisi ambientale che caratterizza la contemporaneità ha tra le sue maggiori cause la produzione di cibo, responsabile di circa un quarto delle emissioni globali di gas serra; negli ultimi quindici anni tali emissioni sono aumentate di circa il 15% ed è sempre più marcata la distanza tra ciò che suggeriscono gli studi scientifici e le scelte introdotte dai governi.

Il modello neoliberista considera il cibo come una merce qualsiasi, da produrre in quantità sempre maggiori per massimizzare i profitti delle aziende; lo sfruttamento del suolo ha raggiunto livelli allarmanti, ma gli organi decisionali di tutto il mondo continuano ad ignorare gli appelli degli esperti e a sovvenzionare questo tipo di industria alimentare.

I cibi industriali, raffinati e processati, sono ormai costantemente sulle nostre tavole, sostituendo in parte o del tutto i prodotti stagionali e locali, che hanno caratterizzato l’alimentazione umana dai primordi a qualche decina di anni fa.

Tali nuove abitudini hanno ricadute sulla salute della popolazione: come afferma la Fondazione Veronesi “sovrappeso e obesità, malattie cardiovascolari, ipertensione, malattie metaboliche come il diabete di tipo 2, malattie infiammatorie intestinali e molti tumori sono solo alcune delle patologie che possono insorgere se si segue questo tipo di alimentazione quotidianamente. Nella maggior parte dei Paesi occidentali, le malattie croniche legate all’alimentazione rappresentano la maggior causa di malattia e di mortalità. Una vera e propria epidemia che interessa in un modo o nell’altro il 50-60 per cento della popolazione adulta occidentale o occidentalizzata”.

Che fare?

Ci sarebbe la possibilità di adottare scelte politiche diverse e più rispettose dell’ambiente?

Quali accorgimenti dovremmo seguire per vivere più in salute?

La Conviviale inviata a parlarne insieme guidati dall’autorevole dottor Spadaccini, ex primario di Gastroenterologia presso l’Ospedale di Vasto. A seguire, come di consueto, è previsto un momento conviviale.




NASO COTHURNATUS di Luigi Di Raimo

La rassegna Oltre la Stagione di Meta Aps dedica un appuntamento a Ovidio  

Sulmona, 17 ottobre 2024. Sabato 19 ottobre alle ore 17:30, presso la Sala Consiliare del Comune di Sulmona, Meta Aps propone all’interno della rassegna Oltre la Stagione un momento dedicato all’approfondimento su alcuni aspetti della poetica di Publio Ovidio Nasone: verrà presentato il volume Naso Cothurnatus. Echi tragici e movenze teatralizzanti nelle epistole ovidiane dell’esilio di Luigi di Raimo, col patrocinio del Parco Letterario Ovidio nell’ambito della X edizione della Giornata Internazionale dei Parchi Letterari e con la partecipazione degli studenti del Liceo Classico Ovidio di Sulmona.

L’autore è stato mosso da alcune domande:

Può Ovidio esule essere considerato un poeta Cothurnatus, secondo la definizione che Marziale (5.5.8 e 7.63.5) aveva attribuito a Virgilio e alla sua epica tragica?

Quale ruolo svolge la tradizione drammaturgica greco-romana nel racconto della sua esperienza di relegato?

La sperimentazione letteraria che attraversa tutta la sua produzione poetica fino alle elegie dal Ponto attinge anche al teatro?

Quali effetti produce il riuso di stilemi e modelli teatrali in una poesia di matrice elegiaca?

Centro di interesse dell’opera, come in parte il titolo tenta di chiarire, è un esame della scrittura di Tristia ed Epistulae ex Ponto tanto sotto il profilo intertestuale, quanto sotto quello poetico-lessicale.

La trama di allusioni e reminiscenze tragiche rintracciabile in entrambi gli epistolari si intreccia infatti ad una precisa strategia narrativa, che attraverso l’esasperazione patetica, la drammatizzazione di situazioni e personaggi, l’approfondimento emotivo e psicologico, dà vita ad un racconto caratterizzato da una forte attitudine teatrale.

L’ingresso all’evento, inizialmente fissato alle ore 11:30 e poi posticipato alle ore 17:30, è libero.

PS. Si ricorda che i biglietti per la Stagione di Prosa 2024/2025 del Teatro Maria Caniglia di Sulmona promossa da Meta Aps, che prenderà il via sabato 16 novembre alle ore 21:00 con L’Anatra all’arancia con Emilio Solfrizzi e Carlotta Natoli,  sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona, sulla piattaforma online Ciaotickets e nei punti vendita abilitati Ciaotickets.




AL FESTIVAL DELLE RADICI 2024

UNPLI Pescara festeggia il successo con l’incontro di Pianella

Città Sant’Angelo, 17 ottobre 2024. L’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (UNPLI) di Pescara, guidata dalla presidente Simona D’Annunzio, ha organizzato un appuntamento sociale per celebrare il grande successo del Festival delle Radici 2024 che si è svolto a Marina di Città Sant’Angelo dal 6 al 8 settembre scorso, l’evento, che ha visto la partecipazione attiva delle Pro Loco di Città Sant’Angelo, Spoltore, Loreto Aprutino, Moscufo, Tocco da Casauria, Catignano, Rosciano, Torre De Passeri e Pianella, valorizzando le tradizioni e le tipicità del territorio.

L’incontro è stata un’occasione per ringraziare tutte le Pro Loco coinvolte e anche per brindare ai risultati raggiunti. Durante la serata è stato inoltre conferito un riconoscimento speciale (una mattonella personalizzata ) alla Pro Loco organizzatrice dell’edizione 2024 del Festival, appunto Città Sant’Angelo presente il presidente Giacomo Bellante e il suo segretario Gabriele Mucci, accompagnati da altri 6 soci.

“Siamo estremamente soddisfatti dell’esito dell’ultimo Festival delle Radici – dichiara Simona D’Annunzio, presidente UNPLI Pescara – questo evento rappresenta un momento fondamentale per promuovere il nostro territorio e rafforzare il senso di comunità tra le Pro Loco. La riunione sociale è stata l’occasione ideale per festeggiare insieme e proiettarci verso nuove sfide”.

Il presidente angolano Bellante Giacomo, entusiasta: “questo premio ci ripaga dello sforzo fatto, organizzando il festival in un quartiere difficile, dove si propongono poche attività ricreative, era una sfida ciclopica che abbiamo vinto, raccogliendo il favore sia dei residenti di Marina, ma specialmente, dai tanti turisti che hanno animato la festa, abbiamo offerto cibo e bevande di altissima qualità, tanto che continuiamo a ricevere mail di entusiasti ringraziamenti”.




CHIEDIAMO LA VIVIBILITÀ prima dei tecnicismi

di Radici inComune

Pescara, 17 ottobre 2024. C’erano il RUP Raffaella Bettoni e il Dirigente LLPP Giuliano Rossi, mercoledì 15 ottobre alle ore 11, in Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara, convocata dal Presidente Paolo Sola, vice presidente Simona Barba, con ordine del giorno: “Problematiche circa il degrado della VIVIBILITÀ per gli abitanti di San Silvestro spiaggia dopo l’apertura della nuova bretella”, a rispondere alla dettagliata relazione presentata da Luciana Ripalta Colopi, Funzionario di Polizia di Stato in quiescenza, in rappresentanza di un folto numero di cittadini presenti, pur se in un giorno feriale.

Nella relazione, incentrata soprattutto sul tema della VIVIBILITÀ piuttosto che della viabilità, sono state segnalate le numerose criticità riscontrate nel confronto con la pianificazione corrente, dal PRG al PGTU, segnatamente per la mancata corrispondenza tra le categorie stradali di appartenenza dei singoli tratti in relazione al loro attuale uso, le dimensioni dei marciapiedi, spazi riservati ai velocipedi e in generale alla micromobilità, compresa quella pedonale e tanto altro. Una copia della relazione è stata lasciata ai consiglieri.

Nel suo lungo intervento di risposta, pur rimarcando l’impegno a esaminare il documento illustrato, il Dirigente Giuliano Rossi ha tenuto intanto a inquadrare il contesto di riferimento, a partire dal prossimo abbattimento dello svincolo a trombetta, quale detrattore ambientale, alla riqualificazione della Riserva della Pineta Dannunziana, con la ricucitura dei diversi comparti e la piantumazione di nuovi alberi.

Nel merito, il Dirigente ha tenuto a sottolineare che il progetto è di antica data, e che le tre ampie rotatorie da tempo realizzate in zona lasciavano ampiamente prefigurare, agli eventuali incauti nuovi residenti, quale sarebbe stata la caratterizzazione viaria funzionale dell’area. Per quanto riguardo il presunto impatto dell’opera, invece che basarsi su segnalazione vaghe e poco scientifiche dei cittadini (così ha sostenuto il Dirigente), sarà cura dell’ufficio fare una verifica strumentale dei transiti e anche dell’impronta ambientale, sia atmosferica che acustica, affidandosi a aziende private (e perché, anche per risparmiare, non all’ARTA?), di verifica di quanto già valutato in sede di progettazione dell’opera (in realtà, il documento di studio di valutazione acustica riferisce che essendoci il COVID, nell’area sono rilevabili essenzialmente il traffico treni e il sorvolo di aerei, seppur distante il relativo cono di decollo e atterraggio, e che pertanto non sono previsti interventi di mitigazione!).

Tutta l’attività di monitoraggio, ha precisato il Dirigente, verrà svolto in alcuni mesi: in ogni caso ha rimarcato la correttezza della progettazione e la rispondenza delle opere alle norme vigenti in materia (Codice della strada), a partire dall’attribuzione delle categorie stradali. Ha tenuto a dire che, da quanto risulta, in quelle zone si svolge un normale traffico urbano, che la eventuale irregolarità della larghezza dei marciapiedi, realizzati da oltre 20 anni, potrebbe essere dovuta a vegetazione invasiva, i dossi non sono previsti all’interno delle zone individuate dal PGTU e, per quanto riguarda i limiti di velocità, che le rotatorie svolgono al riguardo un ruolo di deterrenza sufficiente, dovendo le auto procedere con moderazione tra l’una e l’altra. Ha inoltre ricordato la recente installazione all’incrocio tra Strada Provinciale San Silvestro e la SS 16 di semafori intelligenti per gli attraversamenti pedonali.

Un risposta articolata, non certamente esaustiva, che però ha ostentato tecnicismi che poco hanno a che fare con le richieste di fondo dei cittadini, che hanno avanzato questioni legate soprattutto agli scenari futuri di vivibilità dell’intero comparto residenziale, già più densamente abitato rispetto a due decenni or sono e che lo diventerà maggiormente con nuove costruzioni, come la sede della Casa di Comunità al posto dell’area verde del Parco 8 marzo, oltre al presunto insediamento di un centro commerciale San Silvestro proprio a ridosso dello sbocco della nuova bretella, con quello che ne consegue per ambedue i casi dal punti di vista del flusso di traffico, inquinamento atmosferico e acustico.

Siamo nella condizione di un approccio all’urbanistica, che dovrebbe essere attento al benessere della cittadinanza, che non si confronta, scavalca quest’ultima e si proietta verso la semplice logica dell’attraversamento veicolare, del flusso di traffico, che sia commerciale o meno, che va assecondato e con cui bisogna convivere e della cui ragione non ci si preoccupa, né tanto meno del relativo impatto sociale, e di cui i nuovi cittadini di quest’area dovevano, devono e dovranno comunque essere consapevoli.

Non finisce qui. Ovviamente.




IN TRENO + BICI al convegno sul turismo

Pescara, 17 ottobre 2024. Ho avuto modo di partecipare al convegno, organizzato dal GAL Costa dei Trabocchi: “I sistemi territoriali di informazione turistica fattore chiave nella qualità dell’accoglienza: esperienze, innovazioni e tendenze”, che si è svolto martedì 15 ottobre, alle ore 17, presso la Casina del Bosco di Don Venanzio, a Pollutri. I lavori sono stati coordinati da Carlo Ricci, Direttore del GAL; numerose le testimonianze relative alle attività in corso, soprattutto dal punto di vista della fruizione turistica.

Credo tutti siano arrivati in auto. Io sono andato in treno + bici, partendo da Pescara e scendendo alla stazione di Porto di Vasto, e poi 7 km in bici fino alla sede del convegno, e poi a tornare indietro, ma dalla stazione Casalbordino, distante 5 km.

Non vi è nessun tracciato ciclabile di collegamento tra le stazioni e la sede della Casina, per cui il percorso si è svolto esclusivamente sulla SS 16: all’andata di giorno, e al ritorno, ahimè un po’ pericolosamente, in piena notte!

All’andata ho viaggiato su un treno TUA con 6 stalli bici monolaterali a gancio; al ritorno ancora su un treno TUA, ma più moderno, con 4 slot contrapposti (per un totale di 8 posti bici), sempre con caricamento a gancio con in aggiunta diverse prese elettrica per le e-bike. In entrambi i casi ho trovato i piani di banchina e pianale di salita e discesa abbastanza complanari (con un piccolo scalino, comunque insuperabile per carrozzine per disabili).

Alla Stazione di Porto di Vasto, dovendo andare dal secondo binario al primo, sono stato piacevolmente sorpreso dall’aver trovato canaline per bici poste ora a destra ora a sinistra delle scalinate di collegamento, che ho ovviamente usato, ma non senza qualche difficoltà, vista la ripidezza delle stesse: con una bici a pedalata assistita o con borse da viaggio diventa un’impresa.

Nel complesso sì è trattato di una esperienza di trasferta treno + bici se non completamente positiva sicuramente interessante: una necessaria abilità fisica (agganciare la bici), oltre che alcune accortezze di sicurezza (parecchie luci di segnalazione notturna più una casacca con bande riflettenti) mi hanno sicuramente aiutato nel fare il percorso (45 minuti di treno e 20 di bici, per due), ma si è ancora lontani da un sistema di trasporti, seppur più sostenibile, che sia funzionalmente concorrenziale rispetto all’auto. Almeno in questo caso.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net




NAREVÈ

Un ponte tra Fallo e il Sudafrica per raccontare storie comuni

Fallo, 17 ottobre 2024. In dialetto abruzzese, la parola NAREVÈ significa non torna. Questo concetto, spesso legato al fenomeno dell’emigrazione, ha ispirato il Comune di Fallo, piccolo borgo abruzzese nel basso chietino, a riflettere sul tema delle radici e della solidarietà. Perché l’emigrazione coinvolge chi è partito e non è tornato, ma anche chi, pur non essendo nato in Abruzzo, riesce a mantenere forti legami con la terra d’origine. Generazioni successive di figli, nipoti e pronipoti, che riscoprono e onorano le proprie radici, rispondendo a un richiamo che, nel tempo, diventa sempre più forte.

Domenica 13 ottobre 2024, Fallo ha ospitato la presentazione ufficiale del progetto “NAREVÈ”, con ospiti illustri, quali l’Ambasciatrice del Sudafrica in Italia, Nosipho Nausca Jean Jezile, e Siyanda Mnukwa, Direttore Generale per lo sport, l’arte e la cultura della città di Johannesburg. Un progetto di portata internazionale, che unisce simbolicamente passato e presente, Abruzzo e Sudafrica, attraverso l’arte e storie di accoglienza e di emigrazione.

Il progetto ha trovato ispirazione nella vita e nell’opera di Gianni Mariano, cittadino di Fallo nato e residente a Johannesburg, recentemente scomparso. Imprenditore illuminato e generoso benefattore, per anni Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Artist Proof Studio, Mariano ha dedicato la sua vita alla promozione dell’arte e alla formazione dei giovani. La sua passione ha lasciato un’eredità profonda, tanto che l’APS ha istituito il Fondo “Borse di Studio Gianni Mariano” per sostenere i talenti artistici emergenti.

Promotore e co-organizzatore della memorabile giornata, è stato il fratello di Gianni: Maurizio Mariano, avvocato tra i più noti del Sudafrica, distintosi per il suo impegno nel corso degli anni per la lotta contro l’apartheid e il razzismo. Da oltre un decennio l’avvocato originario di Fallo, lavora per consolidare il legame tra l’Italia e il Sudafrica tramite moltissime iniziative, che gli hanno fatto conseguire decine di riconoscimenti per attività e progetti in ambito sociale, educativo, storico, e sportivo.

Il progetto NAREVÈ ha visto la realizzazione di un murales lungo 52 metri, creato da un gruppo di artisti sudafricani: Maphoso George Mokwena, Mohau Moholane e Bekithemba “Themba” Mdluli, sotto la guida del Direttore Esecutivo per il Marketing e lo Sviluppo Commerciale di Artist Proof Studio (APS), Nathi Simelane. L’opera visiva rappresenta una celebrazione delle storie di chi ha lasciato la propria terra per cercare nuove opportunità, affrontando difficoltà e pericoli, ma cercando anche l’integrazione con il nuovo Paese.

Durante la presentazione ufficiale, gli artisti hanno raccontato alla comunità il significato e il processo creativo dietro l’opera, spiegando come il legame tra Fallo e il Sudafrica si manifesti anche nella parola stessa NAREVÈ, che foneticamente richiama la cultura sudafricana. “Gianni Mariano è stato la nostra bussola e la nostra luce guida”, ha spiegato Nathi Simelane, ricordando come la passione di Mariano per l’arte e la vita abbia ispirato chiunque l’abbia conosciuto.

Il progetto NAREVÈ è il frutto di una stretta collaborazione tra il Comune di Fallo, l’Associazione di Promozione Sociale WOO e l’Artist Proof Studio di Johannesburg. Selezionato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il progetto è stato realizzato nell’ambito del bando per le attività culturali in favore degli italo-discendenti nel mondo e dell’Anno delle Radici Italiane 2024. Proprio per questo, alla cerimonia era presente una folta delegazione di Italea Abruzzo.

Il progetto ha visto il sostegno di importanti sponsor (ArteVita Mastrantonio, l’Italtile and Ceramic Foundation Trust e Colormax S.r.l.) che hanno contribuito alla sua realizzazione, dimostrando l’importanza di unire le forze per preservare e celebrare il legame tra migrazione e identità culturale.

“NAREVÈ rappresenta più di un’opera d’arte: è un simbolo di continuità culturale, un richiamo alle radici che lega Fallo al Sudafrica – ha detto nel corso del suo toccante discorso Maurizio Mariano – un ponte tra due mondi che, pur distanti geograficamente, condividono un ricco patrimonio di storie di emigrazione e di resilienza. Questo progetto celebra l’importanza di riscoprire e onorare le proprie radici, invitando alla solidarietà, alla cooperazione tra i popoli, al superamento di ogni discriminazione, perché tutti gli uomini, al di là delle appartenenze geografiche, delle caratteristiche fisiche e delle razze, hanno gli stessi sentimenti”.




BORRACCE DI POESIA AL TTG RIMINI

Uno stand proprio per promuovere tour in bici in Abruzzo e con collaborazioni fra Marche, Lazio, Molise e Puglia 

Rimini, 17 ottobre 2024. Tour in bici in Abruzzo, dalla Costa dei Trabocchi fino alle aree interne. Questa la proposta di Borracce di poesia in occasione dell’ultima edizione di TTG – Travel experience, manifestazione italiana di riferimento per la promozione del turismo mondiale. L’evento si è tenuto dall’8 al 10 ottobre nel Rimini Expo Centre.

Con uno stand proprio Borracce di poesia ha promosso dunque le sue proposte di scoperta del territorio, partendo dall’Abruzzo, fra Costa e Rete ciclabile dei Trabocchi, Valle del Tirino, Campo Imperatore e Parco nazionale del Gran Sasso fino al Parco nazionale della Maiella e Parco nazionale d’Abruzzo. Senza dimenticare il Pescara bike tour, pedalata urbana lungo la rete ciclabile cittadina. I tour sono proposti come singola escursione giornaliera, nonché come combinazione di più giorni, in collaborazione con un tour operator.

Oltre all’Abruzzo, Borracce di poesia ha presentato le collaborazioni in corso per quanto riguarda altre regioni quali Marche, Lazio, Molise e Puglia, con la possibilità di offrire organizzazione e supporto per tour in bici. Tre giorni densi, dunque, con appuntamenti mirati con tour operator italiani ed esteri.

Borracce di poesia è il progetto nato anni fa, ideato da Alessandro Ricci, con la scrittura di rime dedicate alla bicicletta, lette in occasione di eventi tematici. Oggi Borracce di poesia è una Asd-Aps affiliata ENDAS Abruzzo. I tour si svolgono con E-Bike di ultima generazione, con la possibilità di fornire anche bici tradizionali, quali Gravel e Mtb.




SEI CUCCIOLI ABBANDONATI

Ritrovamento tra Collebrincioni e Aragno

L’Aquila, 17 ottobre 2024. Nel pomeriggio di lunedì, la ASL servizio veterinario ha rinvenuto sei cuccioli di cane abbandonati in un sacchetto lungo la strada tra Collebrincioni e Aragno, nel comune di L’Aquila. L’episodio rappresenta un drammatico segnale della persistente emergenza legata al randagismo nella nostra regione. I cuccioli, trovati in stato di ipotermia e affamati, sono stati soccorsi dai veterinari della ASL e trasferiti nel canile sanitario, dove hanno ricevuto le prime cure, i volontari adesso sono alla ricerca di una balia.

Il ritrovamento dei cuccioli è l’ennesima dimostrazione dell’assenza di azioni concrete da parte dell’amministrazione comunale per contrastare il fenomeno dell’abbandono e del randagismo. Come Coordinamento Regionale per la tutela degli Animali e dei Volontari, esprimiamo la nostra indignazione per la mancata applicazione delle misure di prevenzione previste dalla normativa, misure che avrebbero potuto evitare questa ennesima tragedia e tutte le successive.

È particolarmente grave constatare che, nonostante le ripetute segnalazioni e le iniziative promosse dalle associazioni locali, la situazione continui a peggiorare. La campagna di sterilizzazione dei cani privati, ad esempio, che potrebbe ridurre in modo significativo il numero di cucciolate indesiderate e abbandoni, è ancora ferma presso il Responsabile Unico del Procedimento (RUP) dell’Ufficio Ambiente. Questo stallo burocratico vanifica gli sforzi delle associazioni che si impegnano sul territorio per educare i cittadini alla responsabilità e per promuovere una cultura del rispetto verso gli animali.

La prevenzione del randagismo non può essere relegata al solo impegno delle associazioni e dei volontari, ma deve diventare una priorità delle istituzioni, insieme a tutte le altre priorità, attraverso politiche efficaci e una gestione responsabile delle risorse. Solo così sarà possibile evitare che episodi come quello di lunedì continuino a verificarsi, mettendo a rischio la vita di animali innocenti e lasciando che il fenomeno dell’abbandono e del randagismo si diffonda ulteriormente sul territorio.

Ribadiamo la nostra richiesta alle autorità competenti affinché si attivino immediatamente per sbloccare la campagna di sterilizzazione e per implementare un piano di intervento concreto e sistematico contro il randagismo (tavolo tecnico, microchippatura). Gli animali abbandonati non possono aspettare ancora: è tempo di passare dalle parole ai fatti, per garantire la loro tutela e il rispetto dei diritti sanciti dalla legge.

Coordinamento Regionale per la tutela degli Animali e dei Volontari




SPORT E SOLIDARIETÀ

La Polizia Locale ha donato una centrifuga per ematocrito capillare al reparto di Neonatologia dell’ospedale di Pescara”

Montesilvano, 17 ottobre 2024. Si ripete e si consolida il legame tra Sport e Solidarietà a Montesilvano. In un clima di contagiosa allegria e riconoscenza che ha pervaso la sala consiliare del Comune di Montesilvano, questa mattina, il sindaco Ottavio De Martinis e il Comandante della Polizia Locale Nicolino Casale insieme a numerosi rappresentanti del comando, hanno consegnato al direttore generale della Asl di Pescara, Vero Michitelli e alla responsabile U.O.C. di Neonatologia e Terapia Intensiva neonatale dell’ospedale di Pescara, la dottoressa Susanna Di Valerio, i  proventi della raccolta fondi a seguito delle attività benefiche effettuate dalla Polizia Locale nel corso dell’anno: dalla Befana del Vigile al Trofeo Interforze San Sebastiano. L’assegno simbolico del valore di 1500.00 euro ha permesso l’acquisto di una Centrifuga per ematocrito capillare, strumento molto importante per il reparto di Neonatologia.

Presenti alla cerimonia, l’assessore alla Polizia locale Lino Ruggero, l’assessore allo Sport Alessandro Pompei e per la Polizia di Stato il commissario Franco Nonni, per i Carabinieri il maresciallo maggiore Giuseppe Congedo, per la Guardia Costiera il primo maresciallo Giovanni Vasco, per la Guardia di Finanza il tenente Andrea Guarnera protagonisti, ogni anno, insieme alla Polizia Locale, del Trofeo San Sebastiano che vede, ogni anno, scendere in campo le proprie squadre nel nome della solidarietà.

“È sempre un grande piacere partecipare alle iniziative benefiche della Polizia Locale che da 25 anni unisce con successo lo Sport alla Solidarietà – ha dichiarato il sindaco De Martinis – La somma che ha permesso la donazione al reparto di Neonatologia è frutto sia del torneo San Sebastiano che ha visto scendere in campo i rappresentanti delle forze dell’ordine, che dell’iniziativa che va sotto il nome di “Befana del Vigile” che ha permesso di raccogliere anche 300 quintali di derrate alimentari destinate in beneficenza. Montesilvano non è indifferente alla solidarietà e ringrazio per questo la forza propulsiva ed organizzativa dell’agente Roberto Marzoli unitamente al comandante Nicolino Casale e a tutti gli agenti del comando. Siamo felici di contribuire a fornire strumenti utili ad un reparto importante come quello di Neonatologia. Saremo sempre pronti a sostenere simili iniziative e contribuire a fare sempre meglio”.

Ad esprimere gratitudine, il direttore generale Vero Michitelli: “Sappiamo tutti le difficoltà in cui versa la sanità oggi e ancor di più questo dono non solo è un gesto gradito ma di fondamentale importanza. Avvalerci di uno strumento di diagnostica e prevenzione è per noi molto prezioso. La congiunzione tra Asl e Comune e il coinvolgimento delle Forze dell’ordine sottolinea l’unione nel nome della solidarietà di istituzioni che, ognuna a proprio modo, contribuisce alla cura e alla salute e sicurezza del cittadino dell’oggi e del domani. Grazie davvero a tutti”.

Commosse le parole della responsabile del reparto, Susanna Di Valerio:“ Ogni anno vivo con grande gioia questa bella consuetudine e ringrazio ancora una volta le forze dell’ordine e il comune di Montesilvano. Ogni anno, il vostro gesto ci riempie il cuore: non solo con la vostra donazione ci fornite strumenti utili al reparto, ma contribuite a far conoscere una realtà palesemente in difficoltà e che pertanto va aiutata e sostenuta”.

L’assessore Lino Ruggero: “Complimenti a tutte le forze dell’ordine e, in particolare, al comando di Polizia Locale che ogni anno, dà lustro ad un torneo sportivo che ha come epilogo la solidarietà, promossa in tutte le innumerevoli iniziative che porta avanti ormai da oltre vent’anni”.

“È sempre bello condividere questi momenti che sottolineano quanto il gruppo di lavoro della polizia locale sia unito sia all’interno delle proprie mura che fuori – ha concluso l’assessore Pompei – Un plauso a tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine che hanno partecipato al torneo, dedicando il loro tempo per una nobile causa. Un esempio concreto che unisce l’aspetto sportivo a quello solidale da cui prendere ispirazione per ulteriori future iniziative benefiche”.

La cerimonia si è conclusa con la consegna simbolica dell’assegno e le parole di don Pierluigi Pistone, parroco della Chiesa di sant’Antonio che ha ringraziato la Polizia Locale a nome della Caritas parrocchiale, destinataria di oltre 300 quintali di derrate alimentari raccolte in occasione della Befana del Vigile.




FORMAZIONE PROFESSIONI TECNICHE

Sisma 2016: protocollo tra Commissario Castelli e Fondazione Inarcassa

Roma, 17 ottobre 2024. Rafforzare la collaborazione tra la Struttura Commissariale Sisma 2016 e la Fondazione Inarcassa attraverso specifiche attività di formazione e di comunicazione. È quanto prevede il Protocollo d’intesa siglato oggi dal Commissario Straordinario Guido Castelli e dal Presidente della Fondazione della Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, Ing. Andrea De Maio. Finalità del Protocollo è quella di soddisfare la domanda di esperti nel campo della prevenzione del rischio sismico e assicurare il supporto necessario alle attività tecniche di ricostruzione dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici del 2016-2017.

Nel dettaglio, l’accordo è destinato alla realizzazione di un Piano Formativo rivolto agli architetti e ingegneri liberi professionisti, nei cui confronti è anche prevista anche una specifica attività d’informazione sulle iniziative di interesse promosse dalla Struttura Commissariale Sisma 2016.

Il Commissario al sisma 2016, Guido Castelli: “Ringrazio Fondazione Inarcassa e il Presidente De Maio per aver condiviso la sigla di un Protocollo che contribuisce a implementare la formazione professionale e la comprensione di una realtà, quello del cratere sisma, che rappresenta il più grande cantiere d’Europa.

Sono dunque complessi e numerosi gli aspetti tecnici e amministrativi che devono essere conosciuti nel dettaglio al fine di operare al meglio. In questo contesto il ruolo delle professioni tecniche è fondamentale per il buon andamento della ricostruzione e, per tale ragione, il rapporto di collaborazione che intrattengo con i loro ordini è costante.

Per la ricostruzione dell’Appennino centrale stiamo adottando una strategia che prevede di ricostruire innovando, ricorrendo alle migliori e più innovative tecnologie. Ciò richiede di poter contare su professionalità altamente qualificate e formate e, attraverso l’accordo odierno, rispondiamo proprio a questa esigenza”.

Il Presidente della Fondazione Inarcassa Ing. Andrea De Maio: “Salutiamo con grande entusiasmo la firma del protocollo d’intesa con la Struttura Commissariale del Sisma 2016 allo scopo di implementare le figure professionali che ruotano attorno ad uno dei più grandi cantieri d’Europa.

Come Fondazione Inarcassa ribadiamo la necessità del coinvolgimento delle professioni tecniche per il buon andamento dei lavori.

Mettere a servizio della struttura del Commissario l’esperienza della Fondazione, non potrà che migliorare la ricostruzione di contesti urbani affetti da fenomeni sismici adottando le più moderne tecniche di prevenzione volte alla ricostruzione di edifici sicuri”.

Il piano formativo, oggetto del Protocollo d’intesa, mette in evidenza argomenti di grande interesse sia per la Struttura Commissariale che per la Fondazione Inarcassa quali: l’inquadramento dell’area del cratere (Ordinanze Commissariali; prezziario; gestione materie e discariche); demolizioni e tecniche innovative per la sicurezza dei cantieri e la ricostruzione; progetto e direzione lavori nei cantieri dalla fase di demolizione e ricostruzione; tecniche innovative per la ricostruzione ed il monitoraggio strutturale e geotecnico; costruzione di edifici in legno; messa in sicurezza dei beni culturali.

La Fondazione Inarcassa, promotrice e co-organizzatrice della Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, la cui settima edizione sarà celebrata nel prossimo mese di dicembre, rilascerà a ciascun architetto e ingegnere libero professionista che abbia completato il Piano Formativo un attestato di frequenza e partecipazione. I programmi didattici di ciascun modulo formativo (per i quali saranno rilasciati i relativi Crediti Formativi Professionali) saranno affidati a esperti in materia di prevenzione sismica relativi all’ambito accademico, professionale e istituzionale.

*** Fondazione Inarcassa, istituita nel 2011, punto di riferimento oggi in Italia per circa 180.000 ingegneri e architetti liberi professionisti. Il principale obiettivo è la tutela della professione e la promozione della cultura dell’ingegneria e dell’architettura. Riveste il ruolo di interlocutore privilegiato e autorevole a livello istituzionale grazie a un’intensa attività di lobbying, sia nel mondo politico, sia nella società civile. Nell’ambito delle sue attività svolge un continuo e costante monitoraggio normativo e di intervento nel campo del contrasto ai bandi irregolari. Organizza e partecipa a tavoli tecnici, individuando nuovi ambiti di sviluppo. Dal 2018 ha istituito la Giornata Nazionale della Prevenzione Sismica, un evento che, con momenti istituzionali ed eventi pubblici, mira a diffondere la cultura della prevenzione sismica nella cittadinanza.