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CHIEDIAMO LA VIVIBILITÀ prima dei tecnicismi

di Radici inComune

Pescara, 17 ottobre 2024. C’erano il RUP Raffaella Bettoni e il Dirigente LLPP Giuliano Rossi, mercoledì 15 ottobre alle ore 11, in Commissione Controllo e Garanzia del Comune di Pescara, convocata dal Presidente Paolo Sola, vice presidente Simona Barba, con ordine del giorno: “Problematiche circa il degrado della VIVIBILITÀ per gli abitanti di San Silvestro spiaggia dopo l’apertura della nuova bretella”, a rispondere alla dettagliata relazione presentata da Luciana Ripalta Colopi, Funzionario di Polizia di Stato in quiescenza, in rappresentanza di un folto numero di cittadini presenti, pur se in un giorno feriale.

Nella relazione, incentrata soprattutto sul tema della VIVIBILITÀ piuttosto che della viabilità, sono state segnalate le numerose criticità riscontrate nel confronto con la pianificazione corrente, dal PRG al PGTU, segnatamente per la mancata corrispondenza tra le categorie stradali di appartenenza dei singoli tratti in relazione al loro attuale uso, le dimensioni dei marciapiedi, spazi riservati ai velocipedi e in generale alla micromobilità, compresa quella pedonale e tanto altro. Una copia della relazione è stata lasciata ai consiglieri.

Nel suo lungo intervento di risposta, pur rimarcando l’impegno a esaminare il documento illustrato, il Dirigente Giuliano Rossi ha tenuto intanto a inquadrare il contesto di riferimento, a partire dal prossimo abbattimento dello svincolo a trombetta, quale detrattore ambientale, alla riqualificazione della Riserva della Pineta Dannunziana, con la ricucitura dei diversi comparti e la piantumazione di nuovi alberi.

Nel merito, il Dirigente ha tenuto a sottolineare che il progetto è di antica data, e che le tre ampie rotatorie da tempo realizzate in zona lasciavano ampiamente prefigurare, agli eventuali incauti nuovi residenti, quale sarebbe stata la caratterizzazione viaria funzionale dell’area. Per quanto riguardo il presunto impatto dell’opera, invece che basarsi su segnalazione vaghe e poco scientifiche dei cittadini (così ha sostenuto il Dirigente), sarà cura dell’ufficio fare una verifica strumentale dei transiti e anche dell’impronta ambientale, sia atmosferica che acustica, affidandosi a aziende private (e perché, anche per risparmiare, non all’ARTA?), di verifica di quanto già valutato in sede di progettazione dell’opera (in realtà, il documento di studio di valutazione acustica riferisce che essendoci il COVID, nell’area sono rilevabili essenzialmente il traffico treni e il sorvolo di aerei, seppur distante il relativo cono di decollo e atterraggio, e che pertanto non sono previsti interventi di mitigazione!).

Tutta l’attività di monitoraggio, ha precisato il Dirigente, verrà svolto in alcuni mesi: in ogni caso ha rimarcato la correttezza della progettazione e la rispondenza delle opere alle norme vigenti in materia (Codice della strada), a partire dall’attribuzione delle categorie stradali. Ha tenuto a dire che, da quanto risulta, in quelle zone si svolge un normale traffico urbano, che la eventuale irregolarità della larghezza dei marciapiedi, realizzati da oltre 20 anni, potrebbe essere dovuta a vegetazione invasiva, i dossi non sono previsti all’interno delle zone individuate dal PGTU e, per quanto riguarda i limiti di velocità, che le rotatorie svolgono al riguardo un ruolo di deterrenza sufficiente, dovendo le auto procedere con moderazione tra l’una e l’altra. Ha inoltre ricordato la recente installazione all’incrocio tra Strada Provinciale San Silvestro e la SS 16 di semafori intelligenti per gli attraversamenti pedonali.

Un risposta articolata, non certamente esaustiva, che però ha ostentato tecnicismi che poco hanno a che fare con le richieste di fondo dei cittadini, che hanno avanzato questioni legate soprattutto agli scenari futuri di vivibilità dell’intero comparto residenziale, già più densamente abitato rispetto a due decenni or sono e che lo diventerà maggiormente con nuove costruzioni, come la sede della Casa di Comunità al posto dell’area verde del Parco 8 marzo, oltre al presunto insediamento di un centro commerciale San Silvestro proprio a ridosso dello sbocco della nuova bretella, con quello che ne consegue per ambedue i casi dal punti di vista del flusso di traffico, inquinamento atmosferico e acustico.

Siamo nella condizione di un approccio all’urbanistica, che dovrebbe essere attento al benessere della cittadinanza, che non si confronta, scavalca quest’ultima e si proietta verso la semplice logica dell’attraversamento veicolare, del flusso di traffico, che sia commerciale o meno, che va assecondato e con cui bisogna convivere e della cui ragione non ci si preoccupa, né tanto meno del relativo impatto sociale, e di cui i nuovi cittadini di quest’area dovevano, devono e dovranno comunque essere consapevoli.

Non finisce qui. Ovviamente.

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