LEGGE ABRUZZESE GOVERNO DEL TERRITORIO

Un convegno per illustrarne i contenuti

Controguerra, 19 ottobre 2024. Entro il 2025 i Comuni dovranno perimetrare il territorio urbanizzato; entro il 2028 andranno approvati i nuovi Piani Urbanistici Comunali. Nel frattempo, stop a varianti urbanistiche e limitazioni a permessi di costruire.

Si è tenuto venerdì 18 ottobre, a Controguerra, il primo di una serie di incontri promossi dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Teramo per illustrare, ad amministratori, tecnici e cittadini, i contenuti della legge regionale sul governo del territorio, approvata il dicembre scorso.

Alla presenza del sindaco Franco Carletta e della presidente dell’Unione dei Comuni Val Vibrata, Cristina Di Pietro, si sono alternati i relatori arch. Giustino Vallese – vicepresidente dell’Ordine; prof. ing. Donato Di Ludovico, presidente dell’INU Abruzzo; prof. arch. Fabio Andreassi, ANCE Abruzzo e arch. Raffaele Di Marcello, presidente UNITEL.

Davanti ad una numerosa platea sono stati illustrati i contenuti della legge, evidenziandone opportunità e criticità, e sono state evidenziate le procedure applicabili nel cosiddetto “periodo transitorio” che prevede, fino all’approvazione dei nuovi Piani Urbanistici Comunali (entro il 21 dicembre 2028) il blocco delle varianti urbanistiche e, dopo la perimetrazione del centro urbanizzato (a partire dal 22 dicembre 2025) la limitazione del rilascio dei permessi di costruire.

Una norma necessaria, è stato affermato, che necessita ancora di qualche correttivo per risolvere criticità e problematiche applicative che sono già emerse e che emergeranno nelle successive fasi di applicazione.

Manca però ancora – è stato sottolineato dal presidente regionale UNITEL, arch. Di Marcello – la piena consapevolezza di sindaci ed amministratori comunali anche in vista delle scadenze previste dalla normativa (2025 e 2028) che, data la complessità delle procedure previste, appaiono imminenti e necessitano di mettere in atto, da subito, tutte le azioni propedeutiche e indispensabili per giungere alla definizione e approvazione dei nuovi strumenti di governo del territorio.




IN RISPOSTA AL SINDACO MASCI

Esistono azioni di tipo formale e azioni di tipo sostanziale

Pescara, 19 ottobre 2024. “L’inaugurazione di un intervento concluso è un fatto formale.

La partecipazione di un assessore o un sindaco alle commissioni consigliari è invece un fatto sostanziale inerente alla natura dell’incarico. Numerose sono le deleghe che il Sindaco si è tenuto, ma le molteplici convocazioni che ha avuto nelle Commissioni sono andate deserte.

Ultimamente un Comitato di cittadini e cittadine ha anche più volte richiesto di incontrarlo per quanto sta accadendo alla viabilità sud di Pescara; eppure, ancora non è avvenuto l’incontro.

E così dallo stesso Sindaco sono tanti i NO portati dalle azioni sostanziali, sia verso le Consigliere e i Consiglieri, sia verso la Cittadinanza. Per Piazza Sacro Cuore e altri interventi continuerò ad aspettare il Sindaco in Commissione per l’opportuno confronto.

Simona Barba

Consigliera Comunale Avs-Radici in Comune




NON SONO QUELLO CHE SONO

Edoardo Leo incontra gli studenti della “d’Annunzio” Campus di Pescara, aula 27/B – 23 ottobre 2024, ore 11:00

Chieti, 19 ottobre 2024. Il 23 ottobre prossimo, alle ore11,00, nell’AULA 27B del Campus di Pescara dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio”, Edoardo Leo parlerà con gli studenti dell’Ateneo e con il pubblico presente del suo ultimo film, “Non sono quello che sono”, da lui scritto, diretto e interpretato, ispirato all’Otello di William Shakespeare.

Durante il talk saranno proiettati e discussi alcuni brani del film, che uscirà nelle sale a partire del 14 novembre. L’evento, organizzato e curato dalla professoressa Anita Trivelli, docente di Cinema presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Università degli Studi “Gabriele ’Annunzio” di Chieti-Pescara, è parte di un tour interuniversitario tenuto da Edoardo Leo, che ha ricevuto il patrocinio del Consiglio Scientifico della Conferenza Nazionale degli Organismi di Parità delle Università Italiane.

All’iniziativa, rivolta a studenti, docenti e cittadinanza, parteciperanno, oltre alla professoressa Trivelli, la professoressa Paola Partenza, docente di Letteratura inglese presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, la professoressa Alessandra Babore, docente di Psicologia dinamica presso il Dipartimento di Psicologia, ed il critico cinematografico Francesco Di Brigida.

“La cultura del rispetto e la sensibilizzazione sulla violenza di genere – spiega la professoressa Anita Trivelli – tornano alla ribalta nelle aule dell’Università G. d’Annunzio, in occasione di questa nuova iniziativa cinematografica che si inserisce nella masterclass diffusa nei principali Atenei d’Italia e che precederà l’uscita del film nelle sale di tutta Italia.

Edoardo Leo – aggiunge la professoressa Trivelli – dialogherà con gli studenti in un confronto sui temi che emergono dal film; un progetto rivolto ai giovani ai quali trasmettere, attraverso l’analisi e la rilettura cinematografica di un classico in chiave moderna, un nuovo approccio ad un bagaglio valoriale fondato sul rispetto per la persona.

Violenza di genere, gelosia, maschilismo, anaffettività, razzismo sono tra i principali temi di questa indagine sull’odio. Si esplorerà anche l’operazione da un punto di vista del linguaggio, – conclude la professoressa Anita Trivelli – le motivazioni sulla scelta di tradurre il testo nei dialetti romano e napoletano e la relazione tra testo letterario e indagine sociologica”.

Maurizio Adezio




NOI DOBBIAMO CONTINUARE

Inaugurato Il Piccolo Paolo alla stazione ferroviaria di Montesilvano

Montesilvano, 19 ottobre 2024.Noi dobbiamo continuare” è il titolo dell’incontro che, questa mattina, nello scenario del Museo del Treno di Montesilvano, ha dato il via all’inaugurazione dell’opera “il piccolo Paolo” del professore nonché referente nazionale del premio Paolo Borsellino, Graziano Fabrizi. Un’opera di sensibilizzazione inserita all’interno delle diverse attività di formazione e sensibilizzazione che il Premio Nazionale Paolo Borsellino porta avanti ormai da più di 32 anni con linguaggi diversi. Il linguaggio utilizzato oggi, alla presenza di cento bambini delle scuole Troiano Delfico e Direzione Didattica, plesso via Vitello d’oro è stato quello dell’arte.

L’opera, posizionata sul muro della stazione ferroviaria di Montesilvano, ritrae un giovanissimo Paolo Borsellino nel giorno della sua Prima Comunione, all’età di sette anni. Già collocata alla vigilia del 19 luglio in ricordo della strage di via D’Amelio, in cui perse la vita il giudice Borsellino e la sua scorta nel 1992, lo ricordiamo, è stata deturpata subito dopo. Oggi, per la seconda volta è stata rivendicata da Fabrizi, impegnato nella promozione e cultura dei valori di legalità verso le giovani generazioni. L’opera serve a ricordare in silenzio la strage di Via d’Amelio, per rivendicarne l’innocenza e il bisogno continuo della formazione verso i principi e valori dei giusti, quindi della legalità.

Presenti all’inaugurazione, il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis, l’assessore alle Politiche Giovanili Alessandro Pompei, Renzo Gallerati dell’Acaf Museo del Treno, Giovanni Ciardello di RFI, Roberto Lunardo Comandante della Compagnia dei Carabinieri, Carlo Ferri segretario provinciale SIAP di Pescara e don Aniello Manganiello, parroco di Scampia.

“Con l’inaugurazione del piccolo Paolo, ha affermato Graziano Fabrizi –  l’intento è portare i ragazzi e chiunque capiti nei pressi dell’opera, a conoscenza di uno spazio riqualificato che è quello della stazione ferroviaria che ospita un bambino come loro e diventa così un presidio di legalità attraverso l’uso di un linguaggio semplice. Un bambino come tanti che poi crescendo è diventato simbolo di legalità pagando con la propria vita la fedeltà ai propri valori e principi. Ogni persona che si stringe attorno a questo cenacolo di idee, porta con grande fierezza il proprio contributo. Ringrazio i Carabinieri che si occuperanno di tutelare il bene pubblico; il sindaco Ottavio De Martinis per la vicinanza e il sostegno e il Comune di Montesilvano che mette a disposizione della cittadinanza un’opera continua di educazione civica. Le scuole perché educano i cittadini dell’oggi e del domani. Le Ferrovie dello Stato  che hanno messo a disposizione le infrastrutture: grazie a tutti, il premio diventa così un ponte educativo con un forte richiamo al luogo.

Il sindaco Ottavio De Martinis: “Ringrazio Graziano Fabrizi perché ci fornisce ancora una volta un grande spunto di riflessione e ringrazio tutti gli ospiti e tutti coloro che sono intervenuti oggi, perché con la loro calorosa presenza hanno reso speciale questa giornata dedicata a Paolo Borsellino. Grazie a don Aniello Manganiello, parroco di Scampìa e agli istituti scolastici presenti perché l’obiettivo è stato proprio quello di commemorare, donando un presidio di legalità per una coscienza attiva, nel crocevia degli arrivi e delle partenze, con la speranza che qualcuno prenda per mano quel bambino e continui a camminare con lui verso un percorso di valori e di idee verso una nuova cultura antimafia. La storia di Paolo Borsellino ci insegna che la legalità non è un concetto astratto, ma un impegno quotidiano che riguarda ognuno di noi”.

Con l’installazione odierna, il professore di Montesilvano da l’appuntamento ai prossimi impegni di Ottobre a L’Aquila, Pescara, Teramo e Chieti per la XXXII edizione del Premio Borsellino.

La messa in opera dell’istallazione è stata a cura della Novagrafica sas di Montesilvano, sempre vicina alle performance dell’artista.




APRE LA MOSTRA APRUTIUM

Terra di bellezza e di colori,  40 gli artisti che esporranno le loro opere

Tagliacozzo, 19 ottobre 2024. “Aprutium: terra di bellezza e di colori” è il tema della mostra che sarà inaugurata oggi pomeriggio, sabato 19 ottobre, alle 18:30, nel chiostro del convento di San Francesco in Tagliacozzo. La collettiva d’arte contemporanea organizzata da Leonardo Paglialonga, in qualità di presidente dell’associazione artistico-culturale “Nemesis” di Francavilla al Mare, vedrà la partecipazione di oltre 40 artisti provenienti dall’Abruzzo e da altre regioni d’Italia. Verrà attribuito un duplice omaggio in particolare ai Maestri Vincenzo Corsi, del quale si esporranno, nella sala Beato Tommaso da Celano, alcune sue opere sul tema: “Tagliacozzo: genius loci”, e a Mimmo Sarchiapone, già Cavaliere della Repubblica Italiana, sul tema: “C’era una volta Pescara” di cui si esporranno diverse sue incisioni nella sala Capitolare.

Un omaggio sarà attribuito al ricordo di Laura Salvatori, la giovane francescana secolare recentemente scomparsa, marsicana, a cui sono state intitolate due opere che la ritraggono, una delle quali in tecnica mista che sarà in esposizione nella sala museo. Sarà ricordato anche Enzo De Iuliis, detto “Cipolla”, di Chieti, un vero personaggio tra i suoi concittadini e persona di grandi qualità umane, per anni amico fraterno anche dei frati francescani di Tagliacozzo.

Un percorso tra diverse facce dell’Abruzzo unite però da un unico concetto artistico. “L’idea è quella di creare un gemellaggio artistico tra Tagliacozzo e Pescara”, spiega Leonardo Paglialonga, “e, in un senso più ampio, valorizzare la nostra regione, l’Abruzzo, terra di tante bellezze tra mare e monti e di molte tipicità e peculiarità che la rendono unica nel suo genere ma che non sempre hanno il giusto risalto, tra cui un patrimonio artistico eccellente ed un fermento culturale molto interessante che merita di essere evidenziato, approfondito e pubblicizzato nella giusta maniera”.

La mostra gode del patrocinio del Comune di Tagliacozzo e delle associazioni “Arte in Bottega” di Roma, “Bellantarte” di Teramo, Licita Scientia di Chieti e Ascom Abruzzo. Durante la conferenza inaugurale porteranno i saluti istituzionali Vincenzo Giovagnorio, sindaco di Tagliacozzo, Chiara Nanni, assessore alla Cultura del Comune di Tagliacozzo, Padre Attilio Terenzio OFMConv guardiano del Convento di San Francesco in Tagliacozzo, Padre Carmine Terenzio OFMConv del convento di San Francesco in Tagliacozzo.  A seguire gli interventi di Paglialonga, organizzatore e curatore della mostra, di Gabriella Di Giandomenico, critico d’arte, sul tema: “Zahrtmann e compagni danesi: la loro esperienza a Civita d’Antino”. Concluderà la relazione dello scrittore e attore Antonio Di Loreto sul tema: “Il valore dell’arte al tempo del Cenacolo michettiano di Francavilla al Mare” con le letture di Mario Massarotti.

Verrà proiettato anche un filmato sull’Abruzzo a cura di Icaro droni. Da ultimo si avrà la performance di Danza Antica a cura dell’Ensemble Licita Scientia con le coreografie di Maria Cristina Esposito. Esporranno le loro opere: Silvana Altigondo, Ludovica Amicucci, Rosalba Barillà, Gino Berardi, Caterina Caldora, Vincenzo Corsi, Iris D’Annunzio, Elio Di Blasio, Massimo Di Febo, Antonella Di Giandomenico, Sergio Di Mattia, Franco Di Nicola, Giuseppe Di Prinzio, Mirella Di Raffaele, Gigino Falconi, Rosa Lia Ferreri, Graziella Gagliardi, Marco Gentile, Patrizia Giannone, Sayoko Ishiyama, Nadia Lolletti, Carlo Marcantonio, Miriam Melle, Lucio Monaco, Moiradea, Patrizia Navarra, Bruno Paglialonga, Andrea Pazienza, Massimina Pesce, Nestore Presutti, Patrizia Prospitti, Mimmo Sarchiapone, Miriam Scarpone, Adele Schiazza, Monica Sichetti, Leo Strozzieri, Mario Tata, Marialuisa Torlontano, Carla Trivellone, Gianfranco Zazzeroni, Eraldo Zecchini. 

La mostra proseguirà fino al 17 novembre.                                       

L’ingresso è libero.




INCLUDI_AMO_CI

Percorsi innovativi per una scuola inclusiva – rivolto a insegnanti della provincia di L’Aquila delle scuole di ogni ordine e grado

L’Aquila, 19 ottobre 2024. L’Istituto d’Istruzione Superiore Amedeo D’Aosta – L’Aquila ha ospitato, da lunedì 14 a giovedì 17 ottobre scorsi il percorso formativo “Includi_amo_ci”, dedicato al tema dell’inclusione per insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di L’Aquila. Dopo l’azione attuata per le scuole della provincia di Teramo, anche nel capoluogo abruzzese è stato possibile richiamare l’interesse dei docenti e di molte figure chiave del mondo scolastico sui delicati aspetti della didattica inclusiva con focus anche sull’aspetto normativo e approfondimenti mirati sul nuovo PEI secondo le modifiche al D.L. 153/23.

In dodici ore di formazione complessive, i discenti, gratuitamente e con riconoscimento dei crediti formativi, hanno avuto l’occasione di ascoltare e di confrontarsi con studiosi ed esperti della didattica inclusiva e della progettazione universale per l’apprendimento (UDL Universal Design for Learning), si sono alternati in cattedra la Prof.ssa Evelina Chiocca – Presidente Federazione nazionale Osservatorio 182, la Prof.ssa Silvia Nanni – Professoressa associata in Pedagogia generale e sociale Università degli Studi dell’Aquila, il Prof. Fabio Filosofi Ricercatore – post-doc in Pedagogia Speciale  Università degli Studi di Trento e il Prof. Vincenzo Antonio Gallo – Docente specializzato per le attività di sostegno didattico e formatore; estremamente attuale l’intervento del Dott. Casto Di Bonaventura “Patti educativi di comunità con il mondo del volontariato nel terzo settore; a completare il quadro in ambito inclusione scolastica anche l’atteso intervento della Dott.ssa Maria Pia Legge sul tema “La medicina scolastica per l’inclusione” e successivamente, in chiusura, quello della Dott.ssa Maria Pia Pierfelice “Accogliere l’epilessia a scuola. Comprendere la malattia e sfatarne i miti”, l’epilessia molto spesso è in comorbilità con l’autismo.

Il percorso è stato arricchito anche da un intervento formativo ad hoc a cura del Prof. Fabio Filosofi, presso l’Istituto Comprensivo Statale Cesira Fiori – San Demetrio Rocca di Mezzo

Questa prima azione progettuale, dell’ampio Progetto INCLUDIAMO, si conclude con tanti spunti di riflessione e grande soddisfazione da parte dei tantissimi docenti e dirigenti scolastici intervenuti. Sembrerebbe naturale rendere ora replicabile questo percorso magari con risorse del Fondo Sociale Europeo+ dell’Abruzzo; potrebbe essere strutturato negli anni e agevolare e migliorare l’inclusione delle persone autistiche nelle scuole e nella società.

Insieme alle Istituzioni Capofila e Partner di questo sfidante Progetto, rispettivamente Ambito Distretto Sociale 5 Montagne aquilane (Capofila) e Ambito Distretto Sociale 1 Comune di L’Aquila, ci accingiamo a lavorare ora sulle altre attività progettate e finanziate dalla Regione Abruzzo:

Ambito Distretto Sociale 5 Montagne aquilane

attività culturali, ricreative e sportive – risorse disponibili 10.000€

sostegno attività scolastica ed extrascolastica – risorse disponibili 65.351€

avvio al lavoro con Autismo Abruzzo APS – risorse disponibili 13.350€

attività complementare rivolta alla famiglia (formazione) – risorse disponibili 5.000€

Ambito Distretto Sociale 1 Comune di L’Aquila

attività culturali, ricreative e sportive – risorse disponibili 30.000€

voucher/bonus acquisto prestazioni qualificate di supporto per inclusione sociale  – risorse disponibili 29.990€

AUT lavoro con Coop Sociale Lavoriamo Insieme – risorse disponibili 35.000€

formazione delle  famiglie con Autismo Abruzzo APS – risorse disponibili 16.428€




POLEMICHE DEL CENTROSINISTRA SUI CANTIERI

Dichiarazione del sindaco Masci in replica alla consigliera Simona Barba

Pescara, 19 ottobre 2024. “Pescara sta cambiando volto, è un dato di fatto, anche se la sinistra che si oppone a tutto non riesce a mandare giù questo concetto. È chiaro che, per natura, non esistono cantieri-lampo, per cui i disagi sono spesso inevitabili per i cittadini, e accade anche che possano sorgere contenziosi con le ditte che poi rallentano tutto o magari che un intervento possa risultare più complesso del previsto.

Ma il sindaco è totalmente estraneo ai processi amministrativi, la consigliera comunale Simona Barba lo sa perfettamente, o dovrebbe saperlo; quindi, non dovrebbe confondere i cittadini lanciando le solite accuse. D’altra parte il cantiere di piazza Sacro Cuore e corso Umberto è emblematico da questo punto di vista, contrariamente a quello che dice la consigliera, così come è emblematico della visione di città che noi abbiamo, una visione che ci distingue nettamente da questa sinistra del NO, visto che mai nessuno aveva realizzato né tanto meno proposto, prima di noi, un intervento di riqualificazione come quello che abbiamo realizzato e che domani vedrà la sua conclusione ufficiale con il taglio del nastro e una festa aperta alla città.

Sul corso e in piazza c’è il verde, al posto dei lecci morti, e il progetto concluso abbraccia in pieno il concetto di sostenibilità. Invito tutti ad esserci, domani, anche la consigliera Barba, che scrive di volere un confronto, ma in realtà appare pronta solo a criticare e ad offendere, senza alcuna capacità di ascolto e, quindi, di apprendimento. Da quello che scrive Barba, pare che la confusione sia solo la sua, tra l’altro. Da mesi ascoltiamo i suoi “NO” a prescindere, fino al NOG7 di questi giorni, un No che rispetto ma che non mi lascia affatto stupito. Una litania, la sua, che ormai appare quasi scontata. Ripete ossessivamente le stesse cose dalla campagna elettorale, senza vedere che, intanto, Pescara cambia, si migliora e cresce con i progetti che noi abbiamo pensato, progettato e realizzato”.

Il sindaco Carlo Masci




CITTADINI PER IL G7

di Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Pescara, 19 ottobre 2024.  Mi aspettano circa 7 km in bici stamattina, per andare a sistemare certe faccende. Ma per prima cosa devo buttare le bottiglie e i barattoli di vetro. Trovo i bidoni carrellati stracolmi. Ma  la gente non guarda la televisione? Non so se più o meno di me, che ne faccio un uso morigerato, ma la pubblicità del COREVE, il consorzio di filiera di recupero del vetro, non mi è  sfuggita: sulla melodia di Morandi del “Fatti mandare dalla mamma“, il fatto che il “sacchetto non ci va” è un tormentone. Eppure, il messaggio non passa!

E dalle parti del mio ufficio c’è il rincaro della dose: le bottiglie di vetro, che sicuramente vengono del bar che è lì di fianco e che agevolmente potrebbe consentire il recupero del prezioso materiale, finisce nel cestino stradale, insieme al sacco nero dell’indifferenziato. Possibile?

Mi allontano dal centro città, verso la periferia, costeggiando il fiume. All’angolo di via Orazio che immette sulla golena sud,  una volta c’erano dei cassonetti dei rifiuti, adesso non più. Ma se l’elemento fisico del conferimento/raccolta è stato rimosso, per diverse persone ne è rimasta la memoria, per cui il luogo a quello resta dedicato, a prescindere.

Mentre mi avvicino alla meta e percorro la pista ciclabile lungo fiume sud, penso ai lavori che fervono in alcune zone della città per l’imminente G7, aree che saranno tirate a lucido, messe in sicurezza e interdette al traffico, forse anche al passaggio ciclabile nonché pedonale: la chioma degli alberi rifatta, tombini … tombati e cassonetti serrati. La sicurezza prima di tutto.

Però lungo il mio percorso, lontano da quello previsto per le autorità, trovo le cose strampalate di sempre, che non risentono dei grandi eventi ma che attraggono sempre l’attenzione e muovono il disappunto di tanti, compreso il mio.

Mentre rifletto sul degrado, sull’abbandono, sulla scarsa informazione, sull’inciviltà, intercetto lungo la strada, fuori dai riflettori, dalle telecamere, dalle macchine fotografiche, un curioso segnale di speranza. Alcuni cittadini, due donne e due uomini, muniti di guanti, sacchetti e pinze, sono intenti a raccogliere plastiche varie, bottiglie, flaconi, buste, bicchieri, insomma quella roba lì. Si muovono con le spalle rivolte alla città, quasi fuori dalla scena, dietro il palco dove si svolge lo spettacolo. Procedono a testa bassa, intenti a ispezionare il terreno.

Al mio saluto mi sorridino, con una smorfia di chi non si cruccia della propria solitudine, consapevole della giustezza del proprio gesto.

Quattro cittadini, quattro amici, come quelli della canzone di Gino Paolo, al bar. Non vorranno mica cambiare il mondo?




L’ORCHESTRA GIOIELLO D’ABRUZZO

Il Colibrì Ensemble riempie ancora una volta il Flaiano e supera i 300 abbonati. Un traguardo inedito e storico per un’orchestra a Pescara

Pescara, 19 ottobre 2024.  Lo scorso sabato 12 ottobre, il Colibrì Ensemble – Orchestra da camera di Pescara, ha fatto registrare l’ennesimo sold out nella serata inaugurale all’Auditorium Flaiano, con ben 490 spettatori in sala. La notizia non è tanto il “tutto esaurito”, che ha dato il via alla 12esima stagione concertistica, quanto piuttosto il fatto che i pescaresi sembrano ormai aver “eletto” la loro orchestra cittadina, un traguardo oggettivamente inedito per la realtà di Pescara.

Numeri importanti, quelli del Colibrì, in questo inizio di stagione: oltre 300 abbonati e una programmazione intensa di 14 concerti che partiti ad ottobre 2024 andranno avanti fino ad aprile 2025: risultati preziosi e assolutamente insoliti nell’intera area metropolitana.

«È importante sottolineare come “l’inedito” stia nel fatto che sia stata un’orchestra a creare tutto questo – spiega il fondatore e direttore artistico Andrea Gallo -. Certamente abbiamo tanti esempi di stagioni e festival storici e prestigiosi in questa città, che negli anni hanno provato a costruire un pubblico di affezionati, ma è un dato oggettivo che il Colibrì sia l’unica orchestra ad essere riuscita in questo intento».

«Questo perché – spiega Gina Barlafante presidente e mecenate dell’orchestra – c’è una differenza sostanziale tra enti che ospitano ed enti che producono. Entrambi sono di fondamentale importanza per il tessuto culturale, ma operano in maniera completamente diversa».

A Pescara infatti, prima del Colibrì, non si ricorda l’esistenza di un’orchestra di musicisti professionisti attiva stabilmente con una propria stagione concertistica e in grado di creare intorno a sé una simile partecipazione. La storia ci racconta di complessi orchestrali che in passato hanno provato a portare il nome della città, ma che non hanno avuto lunga vita o hanno prodotto un’attività limitata a concerti saltuari, senza poter contare su un pubblico di abbonati e affezionati ampio e costante.

«Aver chiuso la passata stagione con il Flaiano pieno di persone e ripartire ora con questo ulteriore sold out è stata una grande soddisfazione – dichiara la Barlafante – nonché un bell’auspicio per la stagione che ci aspetta».

Il maestro Gallo rilegge testualmente una frase da una delle prime brochure dell’orchestra: «L’Associazione si pone l’ambizioso obiettivo di dar luogo a una nuova realtà musicale che sia costantemente presente nella vita dei cittadini tale da creare in loro un vero e proprio senso di appartenenza, così come comunemente avviene per una squadra di calcio. Questo il mantra che ripetevamo e questo in fondo è ciò che è accaduto».

L’orchestra, che prende nome dall’antica favola del Colibrì, fin dall’inizio ha cercato contatto con il suo pubblico cominciando nei primi anni con banchetti in piazza Salotto, flash mob, fino ad arrivare pian piano al risultato di oggi. Un progetto che si è dimostrato in continua evoluzione nel corso degli anni, ampliando l’offerta culturale, introducendo ogni volta novità nei cartelloni e arrivando quest’anno a includere anche l’opera e il balletto. Un percorso sicuramente coraggioso e visionario.

«Essere visionari è importante, ma sappiamo bene come senza impegno e dedizione non si vada da nessuna parte – conclude Gallo -. Non smetterò mai di ripetere che la nostra forza è nella passione e nell’entusiasmo che mettiamo in ciò che facciamo, nella professionalità e qualità che ricerchiamo ogni giorno, nel prenderci cura di ogni dettaglio, da quello organizzativo a quello musicale e artistico. Questa mentalità è presente in ufficio, come sul palcoscenico e siamo ben attenti a rimediare qualora venga meno».

PROSSIMI APPUNTAMENTI

I prossimi appuntamenti della prima parte della stagione sono: “Nell’iride del novecento” (26 ottobre). “Il tango fino a Piazzolla” (9 novembre), Brandebur… gap (23 novembre), Destinazione Mozart (7 dicembre) e l’appuntamento speciale prima di Natale con il balletto “Lo Schiaccianoci” (14 dicembre).




GRUPPO VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE TEMPERA

Quindicennale fondazione

L’Aquila, 19 ottobre 2024.  Il Gruppo Volontari di Protezione Civile di Tempera, domenica 20 ottobre, festeggerà i 15 anni dalla fondazione nella propria sede, presso i Map di Tempera (L’Aquila), aprendo alla collettività la struttura ed esponendo i propri mezzi e attrezzature.

La presidente dell’Associazione, Marchetti Sabrina, invitando i cittadini a partecipare, annuncia che all’evento saranno presenti autorità cittadine e regionali. “Il 6 aprile 2009, la nostra città fu colpita da un catastrofico terremoto – ricorda la presidente – Il primo ottobre 2009, un gruppo di persone, prendendo esempio dalle associazioni intervenute, decisero di fondare un proprio gruppo di protezione civile. Il Gruppo Volontari di Protezione Civile di Tempera, iscritta da subito alla Colonna Mobile Nazionale Prociv-Arci.  Sin da subito, l’associazione si è distinta in situazioni di emergenza e non, come in esercitazioni nazionali e regionali, dando anche supporto ad altre associazioni, intervenendo nei casi di alluvioni, terremoti, incendi”.

Grazie alle convenzioni con la Regione Abruzzo, l’Associazione svolge servizio costante per la prevenzione dagli incendi boschivi, con attività di spegnimento, bonifica e avvistamento, con mezzi propri e in comodato d’uso dalla regione Abruzzo, mantenendo reperibile h24 una squadra per ogni tipo di necessità.

“Inoltre – conclude Marchetti – grazie alla convenzione con il Comune dell’Aquila, come Associazione riusciamo a portare avanti una manutenzione costante all’area di accoglienza di Tempera, mantenendola sempre pulita e operativa in caso di necessità. Su attivazione del Comune, invece, svolgiamo attività di controllo fluviale in caso di maltempo ed eventualmente, interventi, oltre ad attività di accoglienza in caso di calamità”.




RIPRENDIAMOCI LA STORIA

Appuntamento a Francavilla al Mare con Fonderie Ars

Francavilla al Mare, 19 ottobre 2024. Domenica 20 ottobre alle ore 17 a Francavilla al Mare presso la Sala delle Tele del Mumi, ci sarà l’evento conclusivo del laboratorio di Reportage Narrativo dal titolo “Riprendiamoci la storia” a cura dell’Associazione Fonderie Ars: “un viaggio indietro nel tempo, ma proiettato nel futuro” dove la scrittrice Raffaella Simoncini illustrerà quanto fatto nei mesi scorsi insieme allo scrittore Peppe Millanta ed ogni corsista illustrerà il suo lavoro finale a partire dalla ricerca delle fonti con letture della stessa Simoncini e di Annalica Bates Casasanta.

“Quante volte ci siamo chiesti come fossero un tempo i luoghi che abitiamo? E quante volte ci siamo resi conto di avere dei buchi nella memoria del nostro paese?”: a queste domande ha risposto il corso di Reportage Narrativo di Fonderie Ars con Scuola Macondo di Pescara, Neo edizioni e Alphaville – nonsolocinema, il cui scopo è stato far tornare alla luce storie di Francavilla al Mare altrimenti destinate all’oblio grazia ad un ebook di memorie collettive in cui la narrazione da orale diviene scritta ed infine digitale, aperta, alla portata di tutte le generazioni.

Il laboratorio di Reportage Narrativo è stata l’occasione per la comunità di Francavilla al Mare di riappropriarsi della propria identità. Si è trattato di un passaggio sentito: la città di Francavilla è stata completamente rasa al suolo dai tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale; la ricostruzione e un incremento demografico importante hanno portato la comunità a disperdersi in mille rivoli, dimenticando gran parte del proprio passato.

Il laboratorio è stato strutturato in tre fasi.

Nella prima, si sono messe “in circolo” le storie, cercando di trovare quelle fondative della comunità, quelle maggiormente identitarie, quelle capaci di restituire il carattere degli abitanti.

Nella seconda, le storie sono state approfondite dai partecipanti, ognuno dei quali è stato chiamato ad esserne “custode”: attraverso lo studio bibliografico, la ricerca delle fonti orali e la ricerca sul campo. A supporto del lavoro, sono stati invitati numerosi esperti di storie locali, che hanno ampliato il quadro e permesso ai partecipanti di confrontarsi.

La terza fase invece si è concentrata sulla scrittura dei testi, sull’editing, attraverso correzioni e incontri collettivi e individuali fino alla realizzazione di un ebook, che vuole essere un modo per salvare quelle storie dall’oblio, regalandole con voce nuova alla collettività.

Durante la terza fase degli incontri ci si è concentrati inizialmente su brevi esercitazioni e pillole di editing per tutti, in modo da far apprendere anche ai neofiti quelle che sono le basi delle fasi di revisione e rilettura. In questo modo, piuttosto che impartire regole dall’alto, si è dato modo ai partecipanti di mettersi alla prova su testi già editati e non editati, in modo da rendersi conto praticamente, con un confronto diretto in classe, di quali sarebbero stati i metodi da applicare anche ai loro lavori.

Importante è stato il confronto tra punti di forza e debolezza degli elaborati: i racconti hanno stili diversi ma l’obiettivo comune è uno ossia far tornare alla luce storie di Francavilla altrimenti destinate ad essere perdute per sempre.

Al termine delle revisioni, i racconti scritti e consegnati dai partecipanti sono stati 24, tutti raccolti in un unico ebook di memorie collettive che, grazie all’utilizzo di una versione immateriale e digitale della raccolta, ne permetterà la più ampia diffusione in particolare tra le generazioni più giovani.

Il progetto fa parte di “Libridine”, promosso dal Centro Per il Libro e la Lettura (CEPELL), istituto del Ministero della Cultura; le associazioni partecipanti al fianco del Comune di Francavilla al Mare sono l’Aps Macondo, Fonderie Ars, l’Associazione Alphaville – nonsolocinema, la Neo edizioni, Sophia Aps e l’Associazione Identità Musicali che a loro volta coinvolgeranno location strategiche, culturali, turistiche del territorio, oltre alla Mondadori di Francavilla e all’Azienda di Trasporti Abruzzese TUA.




I CENTO PASSI 2024

Festival danza direzione artistica Loredana Errico e Amalia Salzano dal 20 ottobre al 16 dicembre 2024

L’Aquila, 19 ottobre 2024. Il festival danza I Cento Passi, con la direzione artistica di Loredana Errico e Amalia Salzano, si svolgerà dal 20 ottobre al 16 dicembre in Abruzzo, nel Teatro dei 99 e nel Centro Storico di L’Aquila, nel Teatro Dei Marsi di Avezzano, nel Teatro Comunale Maria Caniglia di Sulmona, nel Teatro Marrucino di Chieti e nell’Auditorium Enrico Fermi di Celano. In questa edizione saranno coinvolte prestigiose compagnie di danza ed étoile di livello internazionale: La Compagnia Movimento Danza, diretta da Gabriella Stazio, la Compagnia EgriBiancoDanza, diretta da Susanna Egri e Raphael Bianco, la Compagnia Mvula Sungani Physical Dance, diretta da Mvula Sungani, con la presenza di Enzo Gragnaniello e la sua band, la Compagnia Nuovo Balletto Classico diretta da Rezart Stafa, fondata da Marinel Stefanescu e Liliana Cosi, la Compagnia Zappalà Danza/ Scenario Pubblico, diretta da Roberto Zappalà, la Compagnia Excursus, diretta da Ricky Bonavita, la Compagnia Sergio Bernal Dance Company, prodotta da Daniele Cipriani Entertainement e la Compagnia Abruzzo Danza e Spettacolo, diretta da Loredana Errico.

Il Festival “I Cento Passi riflette sulla necessità di fare chiarezza sulla funzione che hanno i Festival e sul ruolo che questi rivestono nella società di oggi, mutata notevolmente dagli eventi che stanno colpendo tutto il mondo. Un Festival crea i presupposti affinché artisti e pubblico condividano esperienze collettive, e gli spettacoli proposti devono contribuire a costruire una realtà condivisa. L’obiettivo è quello di ampliare i confini, contribuire alla formazione di un pubblico consapevole delle proprie scelte e del proprio gusto artistico, accrescere l’attrattività del turismo culturale, veicolare tematiche sociali, realizzare residenze per e con disabili, valorizzare e sostenere la creatività giovanile a favore del ricambio generazionale, aumentare il numero di spettacoli ospitati, prodotti e coprodotti oltre ad iniziative di formazione e creazione originale, favorendo la contaminazione fra i linguaggi artistici attraverso l’uso della musica dal vivo e delle nuove tecnologie. In questa edizione 2024, il Festival “I Cento Passi” accresce la sua presenza nel territorio, presentando molteplici attività che, contribuiscono ad implementare connessioni tra emozioni, linguaggi e pensieri: 32 appuntamenti con molte produzioni originali, spettacoli, laboratori, installazioni, attività artistiche rivolte al mondo delle disabilità, spettacoli per le scuole incentrati sulla divulgazione e sensibilizzazione alle tematiche ambientali, e incontri con gli artisti.

L’apertura del festival danza I Cento Passi 2024 è affidata, domenica 20 ottobre alle 17,30, al L’Aquila, Teatro dei 99, alla Compagnia Movimento Danza di Napoli diretta da Gabriella Stazio con lo spettacolo Città Perduta, coreografia Gabriella Stazio, danza, Sonia Di Gennaro. Nel 1993 Gabriella Stazio presenta per la prima volta a Napoli e in Italia una performance di danza nel Museo Archeologico Nazionale. Un evento site-specific. Un progetto avanguardista, mai realizzato prima che il Museo Archeologico Nazionale di Napoli accolse con lungimiranza e spirito di ricerca. Oggi di iniziative così se ne vedono tante, ma allora l’evento creò grande clamore e interesse. Città perduta è una coreografia ispirata all’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei nel 79 d.C. che, come l’eruzione del Vesuvio, è parte integrante della nostra memoria collettiva. Una città perduta che desideriamo ritrovare non solo nella nostra memoria ma anche nella realtà quotidiana. Il programma degli eventi principali del Festival prosegue, domenica 10 novembre alle 17,30, a L’Aquila, Teatro dei 99 con Domande senza Risposta a cura della Compagna EgriBiancoDanza di Torino, una sintesi in assolo dalla recente creazione EartHeart – il cuore della terra di Raphael Bianco in un dialogo fra corpo e spazio: domande senza risposta sul mistero della terra e della vita. Si prosegue a novembre con due importantissimi eventi presso il Teatro dei Marsi di Avezzano: sabato 16 novembre, ore 21,00, Neapolis Mantra con la Compagnia Mvula Sungani Physical Dance diretta da Mvula Sungani con la partecipazione dell’étoile Emanuela Bianchini accompagnata da Enzo Gragnaniello e la sua band e l’attrice Federica Totaro. Uno spettacolo globale di interazione e compenetrazione tra danza, musica live e parola, ispirato alla cultura partenopea contemporanea. La creazione, ispirata dall’omonimo album inciso nel 1998 dal cantautore napoletano, e omaggio ai 20 anni dalla pubblicazione della canzone Donna, interpretata dall’indimenticata Mia Martini, indaga la ricerca dell’essenziale, dove il corpo e la voce diventano ponte tra il reale e l’irreale e vogliono far entrare chi assiste in una dimensione onirica, tantrica: un viaggio nelle origini più vere e viscerali di Napoli, città che nelle sue più profonde contraddizioni ama i suoi figli, e come una madre li protegge e li custodisce gelosamente. Sempre al Teatro Dei Marsi di Avezzano, sabato 23 novembre alle 21,00, Don Chisciotte con la Compagnia Nuovo Balletto Classico diretta da Rezart Stafa. Lo spettacolo del Nuovo Balletto Classico, ispirato all’omonimo romanzo di Cervantes, è certamente uno tra i più amati del pubblico per vivacità e scorrevolezza. La coreografia è di Marinel Stefanescu per quanto riguarda le prime scene di entrambi gli atti, e di Marius Petipa; quindi, classica russa per l’atto bianco e il Grand Pas dove il soggetto tratto dal romanzo di Cervantes non è che un semplice filo conduttore delle vicende tra accattivante allegria e grande tecnica.In Palcoscenico una ventina di ballerini della Compagnia NBC e aggiunti per questo spettacolo con un cast numeroso.

Da segnalare anche Body Teaches l’8 dicembre al Teatro dei 99 di L’Aquila, lavoro di Roberto Zappalà che il 1° dicembre sarà psentato a New York. Un progetto di Roberto Zappalà che mira a sensibilizzare il pubblico nei confronti della danza contemporanea. Questa disciplina si presta particolarmente alla fruizione giovanile e di una platea eterogenea, sia per le tematiche sociali e attuali trattate nelle performance, sia per un uso del corpo basato su un “codice espressivo” dinamico, atletico e riflessivo. Chiuderà il Festival, Sergio Bernal, artista di fama internazionale, che sarà presente il 16 dicembre al Teatro Marrucino di Chieti. Ser, della Sergio Bernal Dance Company, è uno spettacolo ispirato al fascino della cultura iberica e allo spirito gitano. Tra vertiginosi assoli e raffinati pas de deux e pas de trois, Sergio Bernal realizza uno spettacolo molto introspettivo, espressione della propria personalissima visione della danza e della tradizione iberica. Le coreografie di Sergio Bernal, Ricardo Cue, Jose Manuel Benitez, José Manuel Álvarez esplorano il mondo della danza nelle sue diverse sfaccettature ed elaborano uno stile unico, che riunisce flamenco, balletto classico e danza contemporanea, su una playlist altrettanto varia e vibrante che passa dal repertorio romantico francese al pop contemporaneo

 Il Festival “I Cento Passi” si arricchisce di anno in anno di collaborazioni e partenariati che ne rendono unico e prezioso il percorso moltiplicandone le opportunità:Università degli Studi dell’Aquila, Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” (AQ); Bernstein School of Musical Theater di Bologna; Festival Internazinale di Mezza Estate – Tagliacozzo (AQ); Centro di produzione Adri Music (PE); Orchestra Italiana del Cinema – Roma; a.c. Blu Note (Celano – AQ); a.c. MuTeArt (Francavilla al Mare CH); Ass. I Solisti Aquilani (AQ); Ass. Abruzzo Danza e Spettacolo (AQ); Ass. Le Vie dello Zafferano (S. Pio delle Camere – AQ); Ass. Abruzzo Move (AQ); Ass. Abruzzo Autismo ONLUS; Ass. A.P.T.D.H. ONLUS; Associazione Pankinsobn L’Aquila; CNA L’Aquila; Comunità Montana “Montagna di L’Aquila”; GAL Gran Sasso Velino; Teatro Stabile d’Abruzzo (AQ); Compagnia Zappalà Danza – Scenario Pubblico Centro di Produzione della Danza (CT); Daniele Cipriani Entertainement (Roma); Movimento Danza (NA); EgriBiancoDanza –TO; Compagnia e-motion – gruppo phoenix; compagnia Megakles (CT); Ass. INSCENA (AQ); Compagnia Excursus; Campania Danza (SA); Ass. A.L.A. – Promozione delle Arti (SA); Comune di Avezzano, Comune di Sulmona, Comune di Chieti e moltissimi comuni del comprensorio aquilano (Carapelle Calvisio, Santo Stefano di Sessanio, Castel del Monte, San Pio delle Camere, Villa Santa Lucia, Prata d’Ansidonia, Villa Sant’Angelo, Capitignano, Montereale, Pizzoli ed altri)




TERRE SONANTI: DOMENICA MAMMUT FA TAPPA A SANT’EUSANIO FORCONESE

Con la violoncellista Flavia Massimo. A Ocre e Fossa focus impronte dinosauro e necropoli vestina

L’Aquila, 19 ottobre 2024. Prosegue il cammino del mammut di cartapesta a grandezza naturale realizzato nell’ambito del progetto Terre sonanti, nei comuni dell’Aquilano, e prossima tappa, la settima, sarà Sant’Eusanio Forconese, domani domenica 20 ottobre. Rinviata invece la tappa di Villa Sant’Angelo, causa condizioni metereologiche avverse. Un viaggio partito dal castello cinquecentesco dell’Aquila, sede del Museo nazionale d’Abruzzo, che tra le finalità ha quello di amplificare e promuovere il fossile originale del Mammuthus meridionalis vestinus, ivi conservato, risalente a 1.300.000 anni fa, tornato alla luce nel 1954, tra i meglio conservati di sempre, all’interno di una cava di argilla di Scoppito, capofila del progetto.

Protagonista della giornata di domenica a partire dalle ore 11, con il concerto “Like 140 humans”, sarà Flavia Massimo, violoncellista e sound designer, che dalla sua L’Aquila si sta affermando a livello internazionale in virtù della capacità di creare atmosfere sonore ancestrali e sognanti, tra la musica classica e le avanguardie dell’elettronica. In programma, inoltre, la restituzione degli incontri  “Sentieri di memoria”, a cura di Silvia Di Gregorio, direttrice artistica di Terre Sonanti, e Antonella Di Giovanni, con Mario Aniballi, Domenica Ciccone, Domenica Ciuca, Gianni Cucci, Maria Gentile e Romeo Giannetti. Ed ancora “ll tempo del sogno”, restituzione del laboratorio ritmico e vocale condotto da Domenico Capanna presso la scuola secondaria di primo grado IC San Demetrio – Rocca di Mezzo. Sarà possibile apprezzare come in ogni tappa la mostra delle opere realizzate dalla classe 3A del Liceo Artistico F. Muzi – L’ Aquila. A fare gli onori di casa sarà il sindaco Deborah Visconti. Buffet e rinfresco a cura del ristorante “ Casa Bologna”.

Grande successo hanno riscontrato le precedenti tappe, a San Martino d’Ocre e a Fossa, dove l’arrivo del mammut è stata l’occasione per focalizzare l’attenzione, su un altro importante reperto presente  sul territorio, le impronte di un dinosauro predatore, la più grande larga ben 135 centimetri, risalente a un periodo tra 125 e  113 milioni di anni fa, rinvenuta nel 2006 a quota 1.900 metri sul monte Cagno, poco distante dal comune diffuso di Ocre, e della celebre necropoli di Fossa, suggestiva testimonianza dell’antico popolo dei Vestini.

A San Martino d’Ocre protagonisti in primis le bambine e i bambini della scuola primaria, con l’intervento teatrale “Ma ma ma mamuuuut!” , esito di un laboratorio curato da Antonella Lattanzi in cui “abbiamo innanzitutto parlato con i bambini del mammut, come era fatto, come viveva, cosa mangiava, quale era il suo territorio, e poi abbiamo ideato una filastrocca, partendo dal chiederci quale mai potesse essere il suo verso”.

E ancora grandi apprezzamenti per le opere realizzate grazie al laboratorio di cucito e pittura “Ritagli di sto…ria”, curato dall’associazione SanPanfiliAmo e dal gruppo Stelle Sospese, e per “Ricordi di un viaggio”, curato dalle associazioni “Il Castellano”, “La Solagna” e “Poli SMart 1987”, che ha raccontato il territorio di Ocre, la sua montagna, i conventi di Sant’ Angelo e Santo Spirito e il celebre castello che domina la conca aquilana.

Ha commentato il sindaco Gianmatteo Riocci: “è il risultato che ci attendevamo per questo evento: favorire ancora una volta l’attivazione del protagonismo delle nostre tante associazioni, cogliendo l’occasione offerta dall’arrivo del Mammut. Come è nello spirito dell’utilizzo dei fondo Restart, ovvero quello della ricostruzione sociale e culturale dei comuni del cratere”.

A Fossa il mammut ha fatto la sua apparizione in piazza Gemona, e ad accoglierlo è stata l’installazione artistica realizzata nel corso dei laboratori partecipati condotti dal Museo dei Bambini (Mubaq), dal titolo “Accogliamo il Mammut con creatività”, a cura dell’affermata artista Lea Contestabile, direttrice del Mubaq. La storica dell’arte Roberta Ianni ha raccontato il ritrovamento della necropoli e la stratificazione di civiltà che testimonia, nonché di Fossa, “terra delle beatitudini”, con i suoi i santi, conventi e la meravigliosa chiesa di Santa Maria ad Cryptas.

Ha commentato il sindaco Fabrizio Boccabella, “con la necropoli vestina abbiamo una importante testimonianza del patrimonio archeologico abruzzese e nazionale e abbiamo grandi progetti per la sua ulteriore valorizzazione e per proseguire gli scavi. Terre sonati va apprezzato anche perchè sta creando connessioni tra i comuni del territorio, e questo è importante a maggior ragione in vista di L’Aquila capitale della cultura 2026.

Il progetto “Terre sonanti – il Mammut” è finanziato dai fondi Restart, con capofila il Comune di Scoppito, e vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 12 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

La realizzazione del Mammut ha coinvolto oltre 70 persone coordinate dall’artista Massimo Piunti che ha dato forma all’ opera , affiancato dall’artista Marco Rodomonti, nella fase finale di decorazione: un gigante mobile sagomato con il riciclo di un’enorme quantità di carta di giornale, intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Tacconi, coadiuvato da Fausto Antonetti.

Queste le successive tappe: sabato 26 ottobre San Demetrio ne’ Vestini, domenica 27 ottobre Fagnano. Infine, domenica 3 novembre Fontecchio, sabato 9 novembre Tione degli Abruzzi e domenica 10 novembre Acciano.